ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DON MILANI CROTONE 12 GENNAIO

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “DON MILANI” CROTONE 12 GENNAIO 2016 1° Incontro Aggiornamento: Il Curricolo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “DON MILANI” CROTONE 12 GENNAIO 2016 1° Incontro Aggiornamento: Il Curricolo Verticale Professore Giuseppe PERPIGLIA

Programma degli incontri ● 12 gennaio 2016 – – ● 19 gennaio 2016 –

Programma degli incontri ● 12 gennaio 2016 – – ● 19 gennaio 2016 – ● – La valutazione Le rubriche valutative + laboratorio 10 febbraio 2016 – ● Le unità di apprendimento + laboratorio 26 gennaio 2016 – ● Le Indicazioni nazionali 2012 Obiettivi di apprendimento - Le competenze Il curricolo verticale + laboratorio 16 febbraio 2016 – Il curricolo verticale + laboratorio

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 ➢ La scuola di

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 ➢ La scuola di tutti e di ciascuno: Legge 517 e Legge 104 ➢ La Riforma Berlinguer ➢ La Riforma Moratti ➢ La Riforma Fioroni ➢ La Riforma Gelmini ➢ Le Indicazioni 2012

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 4

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 4 agosto 1977, n. 517 Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 4

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 4 agosto 1977, n. 517 Punti salienti per garantire il diritto allo studio dei ragazzi con difficoltà: Ø Superamento delle classi differenziali ed integrazione, su richiesta della famiglia, nelle classi comuni Ø Trasporto Ø Eliminazione delle barriere architettoniche Ø Assistenza per i casi più difficili

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 5

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" Art. 2 – Principi generali La presente legge detta i principi dell'ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza della persona handicappata.

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 5

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Art. 3 - Soggetti aventi diritto 1. E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. 2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative. segue

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 5

La scuola di tutti e di ciascuno: legge 517 e legge 104 Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Art. 3 - Soggetti aventi diritto 3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici. 4. La presente legge si applica anche agli stranieri e agli apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile dimora nel territorio nazionale. Le relative prestazioni sono corrisposte nei limiti ed alle condizioni previste dalla vigente legislazione o da accordi internazionali.

La riforma Berlinguer Legge 10 febbraio 2000, n. 30 Essa prevedeva, tra l'altro: ➢

La riforma Berlinguer Legge 10 febbraio 2000, n. 30 Essa prevedeva, tra l'altro: ➢ Soppressione della scuola media e conseguente concorsone ➢ Scuola dell'infanzia dai 3 ai 6 anni (non obbligatoria) ➢ Ciclo primario, articolato in tre bienni, seguiti da un anno di orientamento. Tale ciclo era finalizzato alla preparazione agli studi nel successivo ciclo di istruzione. ➢ . . .

La riforma Berlinguer … Il ciclo secondario di durata quinquennale, articolato in 5 aree:

La riforma Berlinguer … Il ciclo secondario di durata quinquennale, articolato in 5 aree: ➢ Umanistica ➢ Scientifica ➢ Tecnica ➢ Artistica ➢ Musicale

La riforma Berlinguer Essa prevedeva, inoltre, ➢ L'obbligo di istruzione fino ai 15 anni

La riforma Berlinguer Essa prevedeva, inoltre, ➢ L'obbligo di istruzione fino ai 15 anni ➢ Il diritto-dovere alla formazione fino ai 18 anni

La riforma Moratti Legge 28 marzo 2003, n. 53 ➢ Abolizione della riforma Berlinguer

La riforma Moratti Legge 28 marzo 2003, n. 53 ➢ Abolizione della riforma Berlinguer ➢ Scuola dell'infanzia: ➢ ➢ permessa l'iscrizione per bambini di almeno 28 mesi Scuola primaria: ➢ È prevista l'iscrizione a partire da 5 anni e 4 mesi compiuti. ➢ Inglese ed informatica sin dal 1° anno ➢ Abolizione degli esami alla fine del 5 o anno.

La riforma Moratti Legge 28 marzo 2003, n. 53 ➢ Scuola secondaria di 1°

La riforma Moratti Legge 28 marzo 2003, n. 53 ➢ Scuola secondaria di 1° grado: ➢ Valutazione alla fine del 2° anno ed esame di licenza alla fine del 3° ➢ Abolizione del tempo prolungato ➢ Riduzione del tempo-scuola a 27 settimane ➢ Introduzione del portfolio ➢ Introduzione dell'educazione alla convivenza civile

La riforma Fioroni Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007)

La riforma Fioroni Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007) ➢ Abolizione del docente tutor ➢ Abolizione del portfolio ➢ Obbligo di istruzione elevato a 10 anni ➢ Introduzione del 1° biennio obbligatorio di istruzione superiore.

La riforma Gelmini Si tratta di un insieme di atti normativi, tra cui ricordiamo:

La riforma Gelmini Si tratta di un insieme di atti normativi, tra cui ricordiamo: ➢ Legge 6 agosto 2003, n. 133 ➢ Legge 30 ottobre 2008, n. 169 ➢ Dalla data 1 settembre 2009 parte la riforma della scuola dell'obbligo ➢ Dalla data 1 settembre 2010 parte la riforma della scuola secondaria di 2° grado ➢ Abolizione della riforma Moratti ➢ Istruzione obbligatoria per 10 anni (6 -16) ➢ Ritorno all'ora di 60 minuti effettivi.

La riforma Gelmini Aggiornamenti per la Scuola Primaria: ➢ Reintroduzione del maestro unico ➢

La riforma Gelmini Aggiornamenti per la Scuola Primaria: ➢ Reintroduzione del maestro unico ➢ Classi funzionanti per 24 ore settimanali ➢ Reintroduzione del voto in decimi, accompagnato da un giudizio sul livello di maturazione raggiunto.

La riforma Gelmini Aggiornamenti per la Scuola Secondaria di primo grado: ➢ Orario da

La riforma Gelmini Aggiornamenti per la Scuola Secondaria di primo grado: ➢ Orario da 33 a 30 ore settimanali ➢ Introduzione della prova INVALSI di Italiano e Matematica nell'esame finale di licenza media ➢ Obbligo di raggiungimento della sufficienza in tutte le materie ➢ Il voto in condotta concorre alla definizione del giudizio in sede di valutazione finale

La riforma Gelmini Aggiornamenti per la Scuola Secondaria di primo grado: ➢ Se il

La riforma Gelmini Aggiornamenti per la Scuola Secondaria di primo grado: ➢ Se il voto in condotta è inferiore a 6/10 l'alunno non può essere ammesso alla classe successiva o all'esame finale. ➢ In caso di qualche insufficienza, è prevista la sospensione del giudizio. L'insufficienza deve essere recuperata entro l'inizio del nuovo anno scolastico

La Buona Scuola Legge 13 luglio 2015, n. 107 Ø Premialità per i docenti

La Buona Scuola Legge 13 luglio 2015, n. 107 Ø Premialità per i docenti Ø Formazione continua obbligatoria Ø Potenziamento di musica e sport nella scuola primaria e storia dell'arte nelle scuole secondarie Ø Alternanza scuola-lavoro (service learning) Ø Stabilizzazione del fondo per il MOF – Miglioramento dell'Offerta Formativa

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 PROGRAMMA ALUNNO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 PROGRAMMA ALUNNO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO DIRITTO ALLO DIRITTO AD STUDIO APPRENDERE

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione a norma dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 Emanato il 16 novembre 2012 e pubblicato sulla G. U. n. 30 in data 5 febbraio 2013.

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Dalla lettera di presentazione delle nuove Indicazioni

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Dalla lettera di presentazione delle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 …Non ci aspettiamo un atteggiamento di mera «applicazione» di queste Indicazioni, certamente non coerente con le indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo il principio dell’autonomia responsabile, ma un dialogo aperto sul senso del fare scuola, sull’esigenza di innovare le pratiche didattiche, sulla gestione più efficace dei nuovi ambienti di apprendimento. Gli effetti reali delle Indicazioni cominciano adesso e sono affidati alla responsabilità delle scuole. Fto. Francesco Profumo

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità generali L'Organizzazione del curricolo La scuola dell'Infanzia La scuola del Primo ciclo

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona §

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona § La scuola nel nuovo scenario Finalità generali § Centralità della persona L'Organizzazione del curricolo § Per una nuova cittadinanza La scuola dell'Infanzia § Per un nuovo umanesimo La scuola del Primo ciclo

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona §

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona § Scuola, Costituzione, Europa Finalità generali § Profilo dello studente L'Organizzazione del curricolo La scuola dell'Infanzia La scuola del Primo ciclo

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità generali L'Organizzazione del curricolo La scuola dell'Infanzia La scuola del Primo ciclo ● Dalle Indicazioni al curricolo ● Aree disciplinari e discipline ● Continuità ed unitarietà del ● ● ● curricolo Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento Valutazione Certificazione delle competenze Una scuola di tutti e di ciascuno Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità generali I bambini, le famiglie, i docenti, l'ambiente di apprendimento § I campi di esperienza ü Il sé e l'altro § ü Il corpo ed il movimento L'Organizzazione del curricolo ü Immagini, suoni, colori La scuola dell'Infanzia ü I discorsi e le parole ü La conoscenza del mondo La scuola del Primo ciclo § Dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità

Il cammino verso le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Cultura Scuola Persona Finalità generali L'Organizzazione del curricolo La scuola dell'Infanzia La scuola del Primo ciclo Il senso dell'esperienza educativa § L'alfabetizzazione culturale di base § Cittadinanza e Costituzione § L'ambiente di apprendimento ü Italiano ü Lingua inglese e seconda lingua comunitaria ü Storia ü Geografia ü Matematica ü Scienze ü Musica ü Arte e immagine ü Educazione fisica ü Tecnologia §

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario La società moderna è caratterizzata da

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario La società moderna è caratterizzata da cambiamenti e da discontinuità che hanno la doppia valenza di rischi, ma anche di opportunità.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario La scuola non è più “la”

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario La scuola non è più “la” esperienza formativa, bensì solo “una” fra tante. Confronto con la comunità ed il territorio. La scuola deve rafforzare il suo compito di promozione, nei suoi alunni, della capacità di dare senso alle cose.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario La scuola è chiamata ad occuparsi,

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario La scuola è chiamata ad occuparsi, non solo dell'apprendimento, ma anche del sapere stare al mondo, così come anche di altre dimensioni dell'educazione.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Alla scuola spetta il compito di

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un'identità consapevole e aperta. Costituzione art. 3 … È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Alla scuola spetta il compito di

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un'identità consapevole e aperta.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Sono chiamati in causa l'organizzazione della

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Sono chiamati in causa l'organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata tra progettazione, operatività, controllo, tra fruizione e produzione.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Le tecniche e le competenze diventano

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo l'obiettivo non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di fornire saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l'incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Alla scuola spettano primariamente alcune finalità

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario Alla scuola spettano primariamente alcune finalità specifiche: ● Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; ● Far si che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; ● Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; ● Favorire l'autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi.

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario In classe, le diverse situazioni individuali

Cultura Scuola Persona La scuola nel nuovo scenario In classe, le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si traduca in inuguaglianza.

Cultura Scuola Persona Centralità della persona Lo studente è posto al centro dell'azione educativa

Cultura Scuola Persona Centralità della persona Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, spirituali e religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.

Cultura Scuola Persona Centralità della persona Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della

Cultura Scuola Persona Centralità della persona Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi.

Cultura Scuola Persona Per una nuova cittadinanza La scuola persegue una doppia linea formativa:

Cultura Scuola Persona Per una nuova cittadinanza La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale ed orizzontale. La linea verticale esprime l'esigenza di impostare una formazione che possa continuare lungo l'intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un'attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.

Cultura Scuola Persona Per una nuova cittadinanza Fino a tempi assai recenti, la scuola

Cultura Scuola Persona Per una nuova cittadinanza Fino a tempi assai recenti, la scuola ha avuto il compito di formare cittadini nazionali attraverso una cultura omogenea. Oggi, invece, può porsi il compito più ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente.

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo Tutto ciò che accade nel mondo influenza

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo Tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e, d'altro canto, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell'umanità. La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione.

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo Il bisogno di conoscenza degli studenti non

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo Il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio di singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l'elaborazione delle loro molteplici connessioni.

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo La scuola deve promuovere i saperi propri

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo La scuola deve promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: ● Capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; ● Capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e della tecnologia; ● Capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; ● Capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento.

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo L'esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione,

Cultura Scuola Persona Per una nuovo umanesimo L'esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali.

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa L'azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa L'azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (art. 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (art. 2).

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa Le scuole sono chiamate ad elaborare il proprio

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa Le scuole sono chiamate ad elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell'autonomia che la Repubblica attribuisce loro.

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa Tutte le scuole devono attenersi ad alcune regole

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa Tutte le scuole devono attenersi ad alcune regole comuni: Obiettivi generali del processo formativo e obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; Le discipline di insegnamento di gli orari obbligatori; Gli standard relativi alla qualità del servizio; I sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa Con le Indicazioni nazionali si intendono fissare gli

Cultura Scuola Persona Scuola, Costituzione, Europa Con le Indicazioni nazionali si intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e dei ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza.

Cultura Scuola Persona Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento, verso cui

Cultura Scuola Persona Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento, verso cui tendere, il quadro delle competenze chiave per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea con la Raccomandazione del 18 dicembre 2006.

Cultura Scuola Persona Profilo dello studente La scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa

Cultura Scuola Persona Profilo dello studente La scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa ed ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino o ragazzo. Con gli istituti comprensivi (quasi l'80%) del totale) sono state create le condizioni per portare i molti insegnamenti che il mondo di oggi offre e richiede entro un unico percorso strutturante.

Cultura Scuola Persona Profilo dello studente Il profilo delle competenze al termine del primo

Cultura Scuola Persona Profilo dello studente Il profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione descrive le competenze che un ragazzo deve possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole.

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Il curricolo di istituto è espressione della libertà

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Il curricolo di istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell'autonomia scolastica ed, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l'identità dell'istituto.

I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti ed i

I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti ed i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall'esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare.

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Ogni persona, a scuola come nella vita, impara

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Ogni persona, a scuola come nella vita, impara attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un'attività continua ed autonoma.

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Nelle Indicazioni, le discipline non sono aggregate in

Cultura Scuola Persona Organizzazione del curricolo Nelle Indicazioni, le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un'affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare, così, trasversalità ed interconnessioni più ampie ed assicurare l'unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico, la definizione di aree o di assi funzionali all'ottimale organizzazione delle risorse è, comunque, rimessa all'autonoma valutazione di ogni scuola.

Cultura Scuola Persona Continuità e unitarietà del curricolo Funzione strumentale degli istituti comprensivi; Itinerario

Cultura Scuola Persona Continuità e unitarietà del curricolo Funzione strumentale degli istituti comprensivi; Itinerario scolastico progressivo e continuo; Promozione ed arricchimento delle esperienze degli allievi; Attività educative come occasioni di crescita finalizzate al benessere ed alla domanda di senso; Proporre approcci educativi attivi.

Cultura Scuola Persona Traguardi per lo sviluppo delle competenze Vengono fissati al termine di

Cultura Scuola Persona Traguardi per lo sviluppo delle competenze Vengono fissati al termine di ogni grado di istruzione. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano delle piste culturali e didattiche da percorrere ed aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale della persona.

Cultura Scuola Persona Obiettivi di apprendimento Individuano campi del sapere, conoscenze ed abilità ritenuti

Cultura Scuola Persona Obiettivi di apprendimento Individuano campi del sapere, conoscenze ed abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Vanno utilizzati con attenzione alle condizioni: Di contesto; Didattiche; Organizzative.

Cultura Scuola Persona Obiettivi di apprendimento Sono organizzati in nuclei tematici e definiti in

Cultura Scuola Persona Obiettivi di apprendimento Sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: Il triennio nella scuola dell'Infanzia; Il quinquennio nella scuola primaria; Il triennio nella scuola secondari di primo grado.

Cultura Scuola Persona Valutazione Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura

Cultura Scuola Persona Valutazione Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali.

Cultura Scuola Persona Valutazione La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva

Cultura Scuola Persona Valutazione La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Alle singole istituzioni spetta la responsabilità dell'autovalutazione.

Cultura Scuola Persona Valutazione L'INVALSI promuove una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma

Cultura Scuola Persona Valutazione L'INVALSI promuove una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di ammaestramento finalizzata all'esclusivo superamento delle prove.

Cultura Scuola Persona Certificazione delle competenze Le certificazioni nel primo ciclo descrivono ed attestano

Cultura Scuola Persona Certificazione delle competenze Le certificazioni nel primo ciclo descrivono ed attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo ed orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

Cultura Scuola Persona Una scuola di tutti e di ciascuno L'azione della scuola italiana

Cultura Scuola Persona Una scuola di tutti e di ciascuno L'azione della scuola italiana si sviluppa sui principi di: Inclusione della persona; Integrazione delle culture; Diversità come valore. Particolare attenzione deve essere destinata a: Prevenzione e recupero della dispersione; Allievi con disabilità; Allievi con bisogni educativi speciali.

Cultura Scuola Persona Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza Il territorio come comunità educativa; Il

Cultura Scuola Persona Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza Il territorio come comunità educativa; Il gruppo docente comunità professionale; Il ruolo strategico del Dirigente. L'elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono un processo dinamico ed aperto, e rappresentano per la comunità scolastica, un'occasione di partecipazione e di apprendimento continuo.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Cosa sono? Sono le prestazioni che si richiedono agli allievi

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Cosa sono? Sono le prestazioni che si richiedono agli allievi come indicatori (graduati) del possesso di abilità e di competenze.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A cosa servono? Essi permettono di valutare le competenze, per

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A cosa servono? Essi permettono di valutare le competenze, per cui debbono essere declinati in modo chiaro e tali da evitare equivoci.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Quali caratteristiche hanno? Hanno un orizzonte temporale piuttosto ampio, protraendosi

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Quali caratteristiche hanno? Hanno un orizzonte temporale piuttosto ampio, protraendosi negli anni; È bene organizzarli in nuclei tematici; Per risultati più efficaci vanno progettati in modo interdisciplinare.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Come possono essere suddivisi? Possono essere declinati in modo diverso:

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Come possono essere suddivisi? Possono essere declinati in modo diverso: * obiettivi generali; * obiettivi trasversali; * obiettivi formativi; * obiettivi specifici; * obiettivi disciplinari.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI GENERALI Sono da intendersi come generali quegli obiettivi caratterizzati

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI GENERALI Sono da intendersi come generali quegli obiettivi caratterizzati dall'essere sovra- e trans-disciplinari.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI TRASVERALI si parla di obiettivi trasversali quando ci si

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI TRASVERALI si parla di obiettivi trasversali quando ci si riferisce ad orizzonti culturali molto ampi e non categorizzabili nelle canoniche discipline scolastiche.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI Si parla di obiettivi formativi quando essi sono

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI Si parla di obiettivi formativi quando essi sono finalizzati a modificare gli atteggiamenti ed i comportamenti degli allievi.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI SPECIFICI E DISCIPLINARI Gli obiettivi specifici e disciplinari sono

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI SPECIFICI E DISCIPLINARI Gli obiettivi specifici e disciplinari sono posti al primo gradino, infatti, sono quelli finalizzati ad accertare la conoscenza di singoli contenuti.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Dalle Indicazioni nazionali Le Indicazioni nazionali assegnano agli obiettivi di

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Dalle Indicazioni nazionali Le Indicazioni nazionali assegnano agli obiettivi di apprendimento il compito di individuare “campi del sapere, conoscenze ed abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze”.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Dalle Indicazioni nazionali La strumentalità degli obiettivi di apprendimento permette

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Dalle Indicazioni nazionali La strumentalità degli obiettivi di apprendimento permette alle scuole di sceglierli in modo autonomo, facendo, però, attenzione “alle condizioni di contesto, didattiche ed organizzative e mirando ad un insegnamento ricco ed efficace”.

COMPETENZE …e non solo Da cum + petere = andare insieme, convergere in uno

COMPETENZE …e non solo Da cum + petere = andare insieme, convergere in uno stesso punto

LE COMPETENZE I CONTENUTI e le CONOSCENZE sono gli strumenti, necessari e non sufficienti,

LE COMPETENZE I CONTENUTI e le CONOSCENZE sono gli strumenti, necessari e non sufficienti, su cui poggiano le abilità e le competenze per potersi esplicitare. Sono caratterizzati, entrambi, dalla mancanza di flessibilità. I contenuti afferiscono alle discipline. Le conoscenze afferiscono alla persona che apprende.

LE COMPETENZE Per CAPACITÀ si intende la potenzialità a fare qualche cosa, a compiere

LE COMPETENZE Per CAPACITÀ si intende la potenzialità a fare qualche cosa, a compiere un lavoro, senza che l’individuo sia oggettivamente in grado di metterla in pratica.

LE COMPETENZE L’ATTITUDINE è una disposizione innata che rende possibile o facilita lo svolgimento

LE COMPETENZE L’ATTITUDINE è una disposizione innata che rende possibile o facilita lo svolgimento di particolari forme di attività. Tale termine è entrata da pochi anni nel linguaggio normativo della scuola italiana.

LE COMPETENZE L’ABILITÀ consiste, invece, nell’essere in grado di svolgere effettivamente una particolare forma

LE COMPETENZE L’ABILITÀ consiste, invece, nell’essere in grado di svolgere effettivamente una particolare forma di attività. Essa è frutto della volontà, anche quando poggia su un’attitudine innata. Richiede la partecipazione attiva del soggetto.

LE COMPETENZE La COMPETENZA è la risultante di un percorso, non necessariamente organico, di

LE COMPETENZE La COMPETENZA è la risultante di un percorso, non necessariamente organico, di formazione e presenta tre dimensioni: • Cognitiva (il sapere) • Pratica (il saper fare) • Etica (il saper essere)

LE COMPETENZE Nel campo dell’istruzione, definiamo competenza ciò che, in un determinato contesto, si

LE COMPETENZE Nel campo dell’istruzione, definiamo competenza ciò che, in un determinato contesto, si sa fare sulla base di un sapere, per raggiungere l’obiettivo atteso e promuovere conoscenza. È, quindi, la disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, le capacità e le abilità idonee, in un contesto determinato, per impostare e/o risolvere un problema dato.

LE COMPETENZE È importante che le competenze vengano sempre definite in modo tale «che

LE COMPETENZE È importante che le competenze vengano sempre definite in modo tale «che lascino, sempre, trasparire una strategia di verifica» (Vertecchi). Ciò che non è possibile valutare non dovrebbe essere definito competenza.