I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA Il perch

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I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo diventati: carta d’identità dell’uslona • Quale assetto organizzativo • Atti e attività svolte ad oggi • La programmazione 2016: quale processo di Budget ? • Quali strumenti per comunicare

Sviluppo organizzativo e delle conoscenze Perché una riforma in un SSR con buone performances

Sviluppo organizzativo e delle conoscenze Perché una riforma in un SSR con buone performances Un modello organizzativo rappresenta un punto di forza fino ad un certo livello di performance oltre il quale diviene una limitazione Legge 28/2015 Tempo Ciclo di vita delle organizzazioni

Perché una riforma in un SSR che ha buone performance • La Regione Toscana,

Perché una riforma in un SSR che ha buone performance • La Regione Toscana, con la DGRT 1235 -2012 ha fornito indirizzi alle aziende ed alle Aree vaste per il riordino del sistema sanitario regionale Ad oggi, possiamo dire di aver centrato in pieno le principali sfide contenute nella DGRT 1235? Si, in parte e con modalità non omogenee e con tempi lunghi. La parziale attuazione dei principi contenuti nella DGRT 1235 è derivata anche dai limiti dell’attuale assetto organizzativo delle aziende e dal ruolo non istituzionalizzato dell’Area Vasta e del suo coordinamento

Da rete spontanea a rete gestita

Da rete spontanea a rete gestita

Da rete spontanea a rete gestita * Per la AOUP sono considerati soltanto i

Da rete spontanea a rete gestita * Per la AOUP sono considerati soltanto i ricoveri dei residenti in Area Vasta nord ovest

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo diventati: carta d’identità dell’uslona • Quale assetto organizzativo • Atti e attività svolte ad oggi • La programmazione 2016: quale processo di Budget ? • Quali strumenti per comunicare

Struttura della Azienda Toscana Nordovest Azienda USL Toscana Nord Ovest

Struttura della Azienda Toscana Nordovest Azienda USL Toscana Nord Ovest

La direzione aziendale Nomina del Direttore Generale Decreto Presidente Giunta Regionale n 30 del

La direzione aziendale Nomina del Direttore Generale Decreto Presidente Giunta Regionale n 30 del 29 febbraio 2016 Maria Teresa De Lauretis •

La direzione aziendale • Sede legale: Via Cocchi, 7 - Ospedaletto (PI)

La direzione aziendale • Sede legale: Via Cocchi, 7 - Ospedaletto (PI)

9 m ar zo 20 16

9 m ar zo 20 16

Ausl Toscana nord-ovest: alcuni numeri in sintesi • 13. 214 dipendenti • oltre 2

Ausl Toscana nord-ovest: alcuni numeri in sintesi • 13. 214 dipendenti • oltre 2 miliardi di euro di budget • Popolazione residente 1. 286. 552 • 13 stabilimenti ospedalieri • 11 P. O. • 7 Case di Cura Private • 3. 024 - Posti letto complessivi (di cui 2588 pubblici + 436 privati accreditati) • 12 zone distretto

RIPARTIZIONE DELLA POPOLAZIONE * * Dato da aggiornare

RIPARTIZIONE DELLA POPOLAZIONE * * Dato da aggiornare

INDICE DI VECCHIAIA

INDICE DI VECCHIAIA

DENSITÀ ABITATIVA

DENSITÀ ABITATIVA

* IL DATO COMPRENDE DIPENDENTI A TEMPO INDET. E DET. AL 29 FEBBRAIO 2016

* IL DATO COMPRENDE DIPENDENTI A TEMPO INDET. E DET. AL 29 FEBBRAIO 2016 * DIPENDENTI TOTALI *

PERSONALE CONVENZIONATO* MMG, PLS, Specialisti ambulatoriali * DATO AGGIORNATO AL 01/01/2016

PERSONALE CONVENZIONATO* MMG, PLS, Specialisti ambulatoriali * DATO AGGIORNATO AL 01/01/2016

TOTALE DIPENDENTI = * TOT. DIPENDENTI A TEMPO INDET. E DET AL 29. 02

TOTALE DIPENDENTI = * TOT. DIPENDENTI A TEMPO INDET. E DET AL 29. 02 13. 214*

LA MACCHINA ORGANIZZATIVA * TOT. INCARICHI DIRIGENZIALI E DEL COMPARTO PREVISTI NEI REGOLAMENTI COMPRESI

LA MACCHINA ORGANIZZATIVA * TOT. INCARICHI DIRIGENZIALI E DEL COMPARTO PREVISTI NEI REGOLAMENTI COMPRESI INTERIM E VACANTI

DISTRIBUZIONE DELLE STRUTTURE NELLE MACRO

DISTRIBUZIONE DELLE STRUTTURE NELLE MACRO

% DI DISTRIBUZIONE DELLE STRUTTURE RISPETTO AL TOTALE

% DI DISTRIBUZIONE DELLE STRUTTURE RISPETTO AL TOTALE

PERCENTUALE DI GENERE

PERCENTUALE DI GENERE

% DISTRIBUZIONE DI GENERE DEGLI INCARICHI PER MACRO STRUTTURE OSPEDALE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE TERRITORIO

% DISTRIBUZIONE DI GENERE DEGLI INCARICHI PER MACRO STRUTTURE OSPEDALE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE TERRITORIO STAFF/ AMMINISTRAZIONE

LE RETE ATTUALE DEI SERVIZI TERRITORIALI (in corso di aggiornamento) N. Zone Socio sanitarie

LE RETE ATTUALE DEI SERVIZI TERRITORIALI (in corso di aggiornamento) N. Zone Socio sanitarie N. Sedi distrettuali N. Case della Salute N. AFT N. ppll osp di comunità e strutture intermedie N. ppll hospice AUSL 1 Massa e Carrara 2 19 4 7 38 10 AUSL 2 Lucca 2 15 3 7 44 12 AUSL 5 Pisa 3 22 4 10 70 10 AUSL 6 Livorno 4 16 4 10 62 10 AUSL 12 Viareggio 1 15 6 6 35 8 TOTALE 12 87 21 40 249 50

OFFERTA DI P. L. PER GLI ANZIANI (in corso di aggiornamento)

OFFERTA DI P. L. PER GLI ANZIANI (in corso di aggiornamento)

ASL Toscana Nord-Ovest - La rete attuale dei Presidi Ospedalieri PRESIDI OSPEDALIERI PO CIVILE

ASL Toscana Nord-Ovest - La rete attuale dei Presidi Ospedalieri PRESIDI OSPEDALIERI PO CIVILE DELLE APUANE PO DELLA LUNIGIANA BACINO UTENZA STABILIMENTI MASSA/CARRARA DENSIT A' 149. 568 POSTI LETTO 363 173 FIVIZZANO 29. 122 57 PONTREMOLI 21. 635 52 176. 764 437 PO RIUNITI DI LIVORNO PO CIVILE DI PIOMBINO 59. 268 PO CIVILE ELBANO PORTOFERRAIO 32. 115 75 PO CIVILE DI CECINA 82. 023 160 PO LOTTI PONTEDERA PO S. MARIA VOLTERRA PO SAN LUCA LUCCA PO VALLE DEL SERCHIO 227 121. 900 BARGA 158 TOTALE P. L. 59 169. 718 384 96 57. 334 69 VERSILIA 297 21. 000 CASTELNUOVO PO UNICO VERSILIA 136 165. 382 469 403 2. 588

Ausl Toscana nord-ovest: alcuni numeri in sintesi 2010 -2012

Ausl Toscana nord-ovest: alcuni numeri in sintesi 2010 -2012

Ausl Toscana nord-ovest: alcuni numeri in sintesi 2010 -2012

Ausl Toscana nord-ovest: alcuni numeri in sintesi 2010 -2012

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Qualità di processo 2014

Qualità di processo 2014

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2014 Nel grafico è rappresentato il valore dell’indicatore, non la valutazione

2014 Nel grafico è rappresentato il valore dell’indicatore, non la valutazione

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I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo diventati: carta d’identità dell’uslona • Quale assetto organizzativo • Atti e attività svolte ad oggi • La programmazione 2016: quale processo di Budget ? • Quali strumenti per comunicare

ASSETTO ORGANIZZATIVO Fase 1 Gennaio – Giugno 2016 • Conferma degli incarichi in essere

ASSETTO ORGANIZZATIVO Fase 1 Gennaio – Giugno 2016 • Conferma degli incarichi in essere • Gruppi di lavoro attivati come embrione dell’assetto organizzativo futuro Fase 2 Luglio – Dicembre 2016 Avvio graduale verso l’assetto previsto dalla legge di riforma

Schema dell’organizzazione aziendale provvisoria Direttore Generale (già commissario) ex usl 1 ex usl 2

Schema dell’organizzazione aziendale provvisoria Direttore Generale (già commissario) ex usl 1 ex usl 2 ex usl 5 ex usl 6 ex usl 12 Massa Carrara Lucca Pisa Livorno Versilia Refer Sanit Refer Amm gruppo di lavoro tematico gruppi di lavoro tematico Refer Sanit Refer Amm

Organizzazione in gruppi di lavoro Ausl Toscana nord-ovest Ausl 12 VI Ausl 1 MS

Organizzazione in gruppi di lavoro Ausl Toscana nord-ovest Ausl 12 VI Ausl 1 MS AOUP, FTGM… Ausl 2 LU Ausl 6 LI Ausl 5 PI Sinergici con Area vasta Sono stati costituiti 70 gruppi di lavoro Sono stati coinvolti oltre 500 professionisti

IL PERCORSO REALIZZATO • Giugno 2015 prima convocazione dei responsabili dei diversi Dipartimenti/Aree delle

IL PERCORSO REALIZZATO • Giugno 2015 prima convocazione dei responsabili dei diversi Dipartimenti/Aree delle singole aziende • Per ciascun Dipartimento/Area delineate alcune linee produttive e per ciascuna individuati i coordinatori • Richiesta ai coordinatori di produrre un progetto, partendo dalla mappatura del contesto di riferimento, dalle evidenze dei dati derivanti dalle varie fonti informative (Me. S, ARS, AGENAS, Regione, ESTAR…etc), e formulare ipotesi riorganizzazione di servizi e percorsi • Novembre - dicembre seconda convocazione dei coordinatori dei gruppi per condividere i lavori prodotti e iniziare il processo di assegnazione degli obiettivi per l’anno 2016

Numero coordinatori gruppi per provenienza

Numero coordinatori gruppi per provenienza

L’assetto previsto dalla legge di riforma gli aspetti più rilevanti della Legge Regionale n

L’assetto previsto dalla legge di riforma gli aspetti più rilevanti della Legge Regionale n 84/2015 Ruolo del territorio e della medicina generale Enfasi sull’organizzazione dipartimentale Rete ospedaliera Autonomia gestionale delle professioni sanitarie

RUOLO DEL TERRITORIO Art 64 - Zone Distretto Ambito ottimale per l’organizzazione ed erogazione

RUOLO DEL TERRITORIO Art 64 - Zone Distretto Ambito ottimale per l’organizzazione ed erogazione dei servizi inerenti alle reti territoriali sanitarie, socio-sanitarie e sociali integrate. Le zone sono individuate con deliberazione del Consiglio Regionale (entro 30 giugno) La zona-distretto organizza e gestisce le risposte territoriali della integrazione socio-sanitaria compresi i servizi per la salute mentale e le dipendenze e della non autosufficienza La zona-distretto governa. . . omissis. . . i percorsi inerenti le cure primarie, la specialistica territoriale, l’attività dei consultori e la continuità ospedale territorio

L’ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE Art. 69 bis - Dipartimenti delle aziende unità sanitarie locali Sono lo

L’ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE Art. 69 bis - Dipartimenti delle aziende unità sanitarie locali Sono lo strumento organizzativo di gestione delle aziende usl Si distinguono nei seguenti: a)dipartimenti di tipo ospedaliero b)dipartimenti territoriali c)dipartimento della medicina generale d)dipartimenti delle professioni articolati in • dip. infermieristico - ostetrico • dip. professioni tecnico-sanitarie e della riabilitazione e della prevenzione • dipartimento del servizio sociale

L’ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE Art. 69 ter - dipartimenti di tipo ospedaliero con carattere tecnico -

L’ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE Art. 69 ter - dipartimenti di tipo ospedaliero con carattere tecnico - prof. le e gestionale Art. 69 quater - dipartimenti territoriali con carattere tecnico - prof. le e multidisciplinare (da interpretare alla luce dell’ art 56) Tra i dip. ti territoriali è istituito il dipartimento della medicina generale composto dai coordinatori delle AFT; negozia con la direzione generale le risorse necessarie per l’attività di competenza; il resp. le di zona si raccorda con i coordinatori per la declinazione territoriale degli obiettivi Art. 69 quinques - dipartimenti delle professioni con funzioni di tipo programmatorio e di tipo gestionale allocativo e operativo Essi all’interno delle aree organizzative di presidio e delle unità funzionali dei distretti e della prevenzione organizzano e gestiscono le attività e le risorse…nel rispetto delle linee guida generali e della programmazione della direzione aziendale

L’ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE Art. 63 - Strutture organizzative funzionali delle aziende sanitarie comma 3 bis

L’ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE Art. 63 - Strutture organizzative funzionali delle aziende sanitarie comma 3 bis “Per specifici percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, caratterizzati da elevato bisogno di multidisciplinarità e integrazione professionale, possono essere costituiti centri di coordinamento e direzione funzionale la cui responsabilità è attribuita dal direttore generale ad un direttore delle unità operative facenti parte del percorso ove coinvolte più UU. OO o ad un dirigente sanitario del più alto livello professionale nel caso di organizzazioni formate da soli professionisti, senza afferenze dirette delle unità operative”

Art. 71 Dipartimento dell’emergenze urgenza comma 2 … garantire il soccorso territoriale, il pronto

Art. 71 Dipartimento dell’emergenze urgenza comma 2 … garantire il soccorso territoriale, il pronto soccorso, l’osservazione, la medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza e il trasporto tra ospedali nelle patologie tempo – dipendenti e traumi comma 8 … è soppressa la parola “ospedaliero” e aggiunte le seguenti parole: “ e osservazione ospedaliera, soccorso sanitario territoriale, trasporto sanitario, macroemergenza -

DIPARTIMENTO PREVENZIONE Art 67 - L’ambito di operatività delle Unità funzionali è quello della

DIPARTIMENTO PREVENZIONE Art 67 - L’ambito di operatività delle Unità funzionali è quello della zona distretto

LA RETE OSPEDALIERA Art. 68 - Presidio ospedaliero di zona Gli ospedali presenti nello

LA RETE OSPEDALIERA Art. 68 - Presidio ospedaliero di zona Gli ospedali presenti nello stesso ambito zonale sono accorpati nel presidio ospedaliero di zona. Ha la funzione di favorire la presa in carico multiprofessionale; è articolato in aree al cui interno spazi, tecnologie e i posti letto sono organizzati secondo il modello dell’intensità di cure. . . Tali articolazioni possono prevedere un referente nominato dal direttore del presidio tra i direttori delle unità operative afferenti a tale area. …comma 6 - la riorganizzazione dell’attività ospedaliera deve prevedere l’aggregazione in rete dei presidi ospedalieri di zona, attraverso la razionalizzazione delle responsabilità e delle strutture direzionali … e la costituzione di apposita struttura ospedaliera multizonale

LA RETE OSPEDALIERA Art. 68 bis - Il direttore di rete ospedaliera a) presidia,

LA RETE OSPEDALIERA Art. 68 bis - Il direttore di rete ospedaliera a) presidia, per conto della direzione sanitaria, il funzionamento degli ospedali attraverso le corrispondenti direzioni mediche, garantendo, da parte delle medesime, unitarietà di gestione e omogeneità di approccio, con particolare riguardo ai rapporti con le articolazioni territoriali; b) garantisce la sistematicità delle relazioni con la direzione sanitaria aziendale; c) supporta la direzione sanitaria aziendale nella pianificazione di lungo termine e la programmazione di breve-medio termine della rete ospedaliera, anche attraverso la proposizione di obiettivi da assegnare alle direzioni mediche con le quali collabora nel perseguimento degli stessi e ne controlla la relativa attuazione; d) assicura la coerenza organizzativa e gestionale degli ospedali; e) promuove la cultura dell'integrazione organizzativa e della pratica interdisciplinare, ne supporta lo sviluppo e ne presidia la

DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Le aziende sanitarie di nuova istituzione: dal 1° gennaio 2016

DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Le aziende sanitarie di nuova istituzione: dal 1° gennaio 2016 subentrano con successione a titolo universale in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi delle aziende sanitarie locali soppresse, compresi i rapporti di lavoro in essere adottano lo Statuto e gli altri regolamenti interni entro il 30 giugno 2016 garantiscono l’operatività dei servizi mediante gli assetti organizzativi delle aziende soppresse per il tempo necessario all’avvio dei nuovi modelli organizzativi fino all’adozione del nuovo statuto possono assumere le determinazioni organizzative necessarie ad assicurare la funzionalità delle aziende medesime stabiliscono la propria sede legale

DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Adottano il Bilancio pluriennale unitamente al bilancio preventivo annuale entro

DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Adottano il Bilancio pluriennale unitamente al bilancio preventivo annuale entro il 31 marzo 2016 individuano i collegi sindacali e l’OIV Sino alla definizione delle nuove zone (30 giugno 2016) mantengono gli ambiti territoriali in essere Sino alla adozione di nuovi atti di Giunta le UF del Dipartimenti Prevenzione mantengono come ambito di operatività quello delle ASL soppresse Il primo gennaio e fino al 29 febbraio 2016 il Commissario …assume le funzioni di Direttore Generale

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo diventati: carta d’identità dell’uslona • Quale assetto organizzativo • Atti e attività svolte ad oggi • La programmazione 2016: quale processo di Budget ? • Quali strumenti per comunicare

ATTI ODG: • • • • Seduta deliberante 2 gennaio 2016 nasce l’Azienda Toscana

ATTI ODG: • • • • Seduta deliberante 2 gennaio 2016 nasce l’Azienda Toscana Nord Ovest Determinazione assetto organizzativo provvisorio Attribuzione deleghe dirigenziali , nomine referenze aziendali e approvazione del relativo mandato Nomina dei responsabili del servizio SPP, medici competenti, medici autorizzati ed esperti qualificati Attribuzione deleghe ai fini della sicurezza Cassiere – Definizione Anticipazione Individuazione incaricati alla prima firma mandati Costituzione fondo cassa economale Nomina conservatore legale Nomina Responsabile del protocollo Nomina del responsabile anticorruzione e trasparenza contestuale presa d’atto della cessazione delle precedenti nomine riferibili alle cessate aziende Privacy - presa d’atto nuovo titolare trattamento dati e nomina responsabile approvazione procura ad lites e mandato per la ricostituzione in giudizio per la nuova ASL procedimenti disciplinari: approvazione regolamento e costituzione ufficio

ATTIVITA’ • • • Tesoreria unica Avvio Contabilità Unica Protocollo e Delibere Programmazione ICT

ATTIVITA’ • • • Tesoreria unica Avvio Contabilità Unica Protocollo e Delibere Programmazione ICT con ESTAR Allineamenti organizzativi (es. Area degenze e terapie intensive AVC, Staff Livorno, Medicina legale, ecc Piano assunzioni Piano investimenti (attrezzature sanitarie, nuove opere) Piano di formazione aziendale (da formalizzare) Redazione unica uffici stampa (da formalizzare)

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo diventati: carta d’identità dell’uslona • Quale assetto organizzativo • Atti e attività svolte ad oggi • La programmazione 2016: quale processo di Budget ? • Quali strumenti per comunicare

BUDGET 2016: METODO 1° livello di negoziazione direzione vs dipartimenti/aree funzionali/zone omogenee delle 5

BUDGET 2016: METODO 1° livello di negoziazione direzione vs dipartimenti/aree funzionali/zone omogenee delle 5 ASL soppresse 2° livello di negoziazione dipartimento/area funzionale di ciascuna delle 5 ASL soppresse vs Strutture Organizzative afferenti

BUDGET 2016 CONTENUTO MES 35 punti Dimensione economica 15 punti Qualità/Esiti 15 punti Obiettivi

BUDGET 2016 CONTENUTO MES 35 punti Dimensione economica 15 punti Qualità/Esiti 15 punti Obiettivi Strategici 35 punti

Obiettivi MES come comunicati alle Direzioni il 25 gennaio Obiettivi ECONOMICI tendenzialmente – 1%

Obiettivi MES come comunicati alle Direzioni il 25 gennaio Obiettivi ECONOMICI tendenzialmente – 1% del preconsuntivo 2015 Obiettivi QUALITA’/ESITI procedure aziendali, comunicazione e piano nazionale esiti Obiettivi STRATEGICI regionali e aziendali proposte dei gruppi di lavoro

OBIETTIVI STRATEGICI REGIONALI esempi Rispetto delle soglie previste a livello di Unità Operativa dal

OBIETTIVI STRATEGICI REGIONALI esempi Rispetto delle soglie previste a livello di Unità Operativa dal Decreto Ministeriale N. 70/2015: almeno 50% delle strutture complesse allineate alle soglie del Regolamento Balduzzi Riorganizzazione della rete chirurgica oncologica: in tutte e strutture professionali o funzionali, come individuate dallo specifico atto regionale sulla riorganizzazione della rete chirurgica oncologica (DGR 272 2014) Portare il CUP a livello di MMG (N. visite specialistiche prenotate tramite CUP da MMG/totale prestazioni dei pazienti dell'MMG (almeno il 20%) Riorganizzare le prestazioni di controllo (follow-up) con agende CUP prenotabili direttamente dall'MMG (N percorsi con follow-up con agende dedicate in almeno 2 patologie croniche della sanità di iniziativa)

OBIETTIVI STRATEGICI REGIONALI esempi Raggiungimento degli obiettivi riguardanti il Piano Integrato Regionale per la

OBIETTIVI STRATEGICI REGIONALI esempi Raggiungimento degli obiettivi riguardanti il Piano Integrato Regionale per la Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro 2016 -2020 Ciclo prescrittivo - medicina convenzionata (MMG/PLS): ricetta dematerializzata - completamento percorso su ricetta farmaceutica e avvio su ricetta specialistica Ciclo prescrittivo - medici specialisti: percorso ricetta dematerializzata e ricetta elettronica Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) : standardizzazione della lettera di dimissione ospedaliera permetterne l’alimentazione del FSE Rinnovo Tessere Sanitarie che vanno in scadenza 26 ottobre 2020

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI Derivano dalle proposte dei gruppi di lavoro elaborate secondo i seguenti

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI Derivano dalle proposte dei gruppi di lavoro elaborate secondo i seguenti indirizzi della Direzione , Qualità: Standardizzazione e omogeneizzazione di processi e percorsi tramite diffusione delle best practice aziendali individuazione di specifiche “vocazioni” dei singoli ospedali o servizi, tendenze evidenziate nei flussi dei pazienti Equità: Riduzione della variabilità evitabile (vedi esempio), ovvero quella legata alle differenze nell’offerta e valorizzazione della variabilità che invece dipende dal bisogno Sostenibilità: Riduzione/mantenimento dei costi 26 ottobre 2020

variabilità evitabile Tasso di ospedalizzazione per interventi di tonsillectomia 77

variabilità evitabile Tasso di ospedalizzazione per interventi di tonsillectomia 77

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi CHIRURGIA Riduzione del tasso di tonsillectomia ; indicatore 1 produzione

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi CHIRURGIA Riduzione del tasso di tonsillectomia ; indicatore 1 produzione di protocollo comune indicatore 2 organizzare azione formativa e consenus conference anche con PLS Approfondire le modalità di utilizzo dei litotritori e volumi urologici e ortopedici che vi afferiscono per definire un progetto di condivisione a livello di area vasta Definire dei volumi soglia sulla protesica ed in generale la rete articolata e specializzata di attività sui diversi poli, anche per intercettare le fughe verso AOUP legate a casistica di bassa complessità (< 1, 5) 26 ottobre 2020

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi MEDICINA INTERNA NEFROLOGIA : centralizzazione per l'esecuzione di accessi vascolari

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi MEDICINA INTERNA NEFROLOGIA : centralizzazione per l'esecuzione di accessi vascolari difficili, posizionamento cateteri peritoneali e lettura ed eventuale esecuzione delle agobiopsie renale DIABETOLOGIA sviluppo attività di rivascolarizzazione negli ospedali di Livorno e di Massa (chirurgia vascolare e radiologia interventistica) e strutturare un percorso specifico considerati gli ampi spazi di miglioramento e recupero fughe REUMATOLOGIA primo livello accessibile da tutti i presidi, secondo livello solo in un paio di nodi (a nord ospedale di Massa), terzo livello da fare attraverso accordi strutturati con AOUP CURE INTERMEDIE Dimensionare adeguatamente i posti letto di, con particolare attenzione alla zona Livornese che appare sottodotata. 26 ottobre 2020

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi PEDIATRIA Standardizzare a livello di area vasta le modalità operative

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi PEDIATRIA Standardizzare a livello di area vasta le modalità operative per il trasferimento del neonato tra primo e secondo livello e descriverle in una procedura che metta in sicurezza il percorso GINECOLOGIA Rimodellare l'attivita' di chirurgia ginecologica in una programmazione comune che assegni specifiche funzioni ad alcuni nodi della rete 26 ottobre 2020

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi LABORATORIO 1. Progetti organizzativi di centralizzazione: Microbiologia: procedere con la

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi LABORATORIO 1. Progetti organizzativi di centralizzazione: Microbiologia: procedere con la centralizzazione della microbiologia su Livorno e su Lucca. 1. Progetti organizzativi di centralizzazione: Anatomia patologica centralizzazione da Viareggio a Massa entro 1 marzo; da Lucca a Massa entro 30 giugno; entro 30 giugno completare anche la centralizzazione del polo sud su Livorno 26 ottobre 2020

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi ZONE Approfondire i Sistemi Informativi attualmente in uso (organizzare una

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI esempi ZONE Approfondire i Sistemi Informativi attualmente in uso (organizzare una demo sull’applicativo di Livorno con ESTAR ) e proporre una proposta di gestionale unica. Proseguire nei progetti di case della salute come di seguito indicati: 1) Lunigiana: Pontremoli e Fivizzano 2) Apuane: Massa 2 3) Lucca: una Casa della Salute 4) Valdera: Bientina (con Santa Maria a Monte satellite) 5) Valdicornia: Campiglia e Piombino 6) BVd. C: Rosignano 7)Livorno: Distretto EST Peppino Impastato 8) Pisa: attivare almeno una Casa della Salute 26 ottobre 2020

Il percorso fatto: Fase 1 üSi è svolta nel periodo 4 febbraio - 11

Il percorso fatto: Fase 1 üSi è svolta nel periodo 4 febbraio - 11 marzo 2016 üSi è tenuto conto dell’organizzazione delle ex ASL fino al 30 giugno 2016 e dei gruppi di lavoro attivati üLa direzione ha incontrato i seguenti dipartimenti/macroaree : -Area medica -Dipartimento del farmaco -Area chirurgica -Dipartimento oncologico -Deu –terapie intensive -Zone/distretto -Diagnostica di laboratorio e per immagini -Professioni sanitarie -Dipartimento della prevenzione -Area amministrativa -Riabilitazione -Staff -Area materno infantile -Area tecnica -Direzioni di PO

Partecipanti in veste di negoziatori fase 1: Direzione Aziendale Presenti: Direttori Presidi Ospedalieri Direttori

Partecipanti in veste di negoziatori fase 1: Direzione Aziendale Presenti: Direttori Presidi Ospedalieri Direttori aree/dipartimenti/dirigen ti prof. ni san. /zone di ex ASL Project manager di linee produttive Responsabile Controllo di Gestione Responsabile Farmaco Dirigenti Professioni Sanitarie

Materiale di supporto üConsegnato a ogni incontro una bozza di scheda per ciascun dipartimento

Materiale di supporto üConsegnato a ogni incontro una bozza di scheda per ciascun dipartimento di ogni ex ASL, corredato di un verbale dell’incontro üLa versione definitiva delle schede, da trasmettere ai direttori di dipartimento è in corso di predisposizione da parte dei controlli di gestioni

Il percorso da fare: Fase 2 La seconda fase prevede la negoziazione tra i

Il percorso da fare: Fase 2 La seconda fase prevede la negoziazione tra i Responsabili che hanno negoziato con la Direzione nella fase 1 ed i Centri di Responsabilità (Coordinatori/PO) che ad essi afferiscono Gli obiettivi discendono da quelli negoziati con la Direzione nella fase 1 L’output della fase 2 sarà una scheda budget per ogni centro di responsabilità delle ex ASL

Soggetti coinvolti nella negoziazione fase 2 Direttori dipartimenti/macr oaree/ zone/ dirigenti prof. ni san

Soggetti coinvolti nella negoziazione fase 2 Direttori dipartimenti/macr oaree/ zone/ dirigenti prof. ni san di ex AUSL Responsabili di U. O. /U. F. Direttori UO/UF ex AUSL Coordinatori di area? Presenti: Direttori Presidi Ospedalieri Responsabile Controllo di Gestione Responsabile Farmaco

Budget fase 2 – altri aspetti Per il personale del comparto è prevista una

Budget fase 2 – altri aspetti Per il personale del comparto è prevista una scheda specifica, con obiettivi coordinati rispetto a quelli dei dirigenti ed appropriati rispetto alla professionalità esercitata Entro il 25 marzo verrà definito e diffuso un calendario di incontri e la modalità di svolgimento degli stessi ed i partecipanti, con l’obiettivo di terminare la fase 2 entro il 30 Aprile

Le verifiche di budget Saranno organizzate due verifiche infrannuali, presumibilmente a fine mese di

Le verifiche di budget Saranno organizzate due verifiche infrannuali, presumibilmente a fine mese di Giugno ed a fine mese di Settembre I controllo di gestione forniranno comunque una reportistica periodica predefinita o ad hoc su richiesta, nel rispetto della regola che al richiedente saranno fornite normalmente soltanto le informazioni del proprio ambito di responsabilità

Le verifiche di budget In sede di verifica finale, il grado di raggiungimento degli

Le verifiche di budget In sede di verifica finale, il grado di raggiungimento degli obiettivi concordati sarà calcolato in base al seguente METODO • La scala di valutazione adottata è quella proporzionale con valore minimo alla % di scostamento del target rispetto al consuntivo. • In altri termini, con il pieno rispetto del budget si ottiene 100, con un rispetto parziale si ottiene un punteggio tra 0 e 100 confrontando la STRADA FATTA (differenza tra Consuntivo anno budget e Consuntivo anno precedente) e la STRADA DA FARE (diffferenza tra Budget e Consuntivo anno precedente). • Un peggioramento rispetto al Consuntivo dell'anno precedente comporta una valutazione pari a 0.

Attività di verifica 100% Valore di partenza Valore obiettivo Strada fatta Strada da fare

Attività di verifica 100% Valore di partenza Valore obiettivo Strada fatta Strada da fare 0% %= Strada fatta Strada da fare

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo

I PRIMI PASSI DELLA NUOVA AZIENDA • Il perché del cambiamento • Chi siamo diventati: carta d’identità dell’uslona • Quale assetto organizzativo • Atti e attività svolte ad oggi • La programmazione 2016: quale processo di Budget ? • Quali strumenti per comunicare

Orientarsi e conoscersi: come costruire una rete di informazioni all’interno della nuova Usl

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Con la riorganizzazione si passerà da una fase di incertezza a flussi di informazioni

Con la riorganizzazione si passerà da una fase di incertezza a flussi di informazioni organici da veicolare attraverso i vari gradi di responsabilità !? ? ? ! ? ? …. . !!! …. . !? ? ? ! …. . !!!

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Strumenti attivati intranet sso Proce get d di bu Sito int erne t Info. us Incontri con la direzione formaz ione sondaggi l Ra s sta segn mp a a

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Primo Sondaggio (Carrara, 22. 3. 2016) • OBIETTIVI DEL SONDAGGIO DI OGGI - Idee sulla comunicazione interna - Aspettative su opportunità e problemi della ASL unica • 10 minuti per compilarlo • Nei prossimi giorni: elaborazione dei dati raccolti e feedback per posta elettronica • altri sondaggi possibili nel futuro grazie a mailing list unica

I prossimi passi … e le conseguenti sfide • 31 marzo - predisposizione Bilancio

I prossimi passi … e le conseguenti sfide • 31 marzo - predisposizione Bilancio • 30 aprile - proposta ai sensi della DGR n 145 del 01 -03 -2016 “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della rete ospedaliera in attuazione del Patto per la Salute” 2014/2016 e del D. M. n. 70 del 2 aprile 2015 • 30 giugno – predisposizione Statuto e Regolamento di Organizzazione • 30 giugno – ridefinizione delle Zone distretto

Buona Pasqua

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