Origini della lingua italiana La letteratura italiana una

  • Slides: 20
Download presentation
Origini della lingua italiana

Origini della lingua italiana

La letteratura italiana è una forma di comunicazione e di espressione artistica trasmessa attraverso

La letteratura italiana è una forma di comunicazione e di espressione artistica trasmessa attraverso un codice preciso: la lingua italiana. I primi testi in lingua italiana, però, non sono testi letterari.

La storia della lingua italiana nasce come evoluzione della LINGUA LATINA. Il latino, infatti,

La storia della lingua italiana nasce come evoluzione della LINGUA LATINA. Il latino, infatti, nel corso dei secoli andò estinguendosi, a causa delle invasioni barbariche, ma anche per una naturale trasformazione che ogni lingua subisce quando è lingua dell’uso, cioè viene usata quotidianamente per comunicare. La lingua latina, comunque, non era mai stata una lingua del tutto unitaria, parlata in modo uniforme in tutto l’impero romano. Essa, invece, spesso non riusciva a sostituirsi del tutto alle lingue native dei popoli conquistati e così finiva per unirvisi, dando luogo a “dialetti” specifici di quelle aree geografiche.

L’italiano che noi conosciamo deriva direttamente dal latino VOLGARE, cioè dal latino parlato dal

L’italiano che noi conosciamo deriva direttamente dal latino VOLGARE, cioè dal latino parlato dal popolo (il volgo), da non confondere col latino classico (quello di Cicerone, per esempio). Mentre il latino classico ci è giunto attraverso i testi scritti, quelli della letteratura latina appunto, grazie al lavoro di copiatura nel corso dei secoli dei COPISTI AMANUENSI, il latino volgare è sopravvissuto nell’uso quotidiano, trasformandosi e dando vita alle cosiddette LINGUE ROMANZE.

COPISTI AMANUENSI

COPISTI AMANUENSI

La Romània (da non confondersi con lo stato rumeno) è l’area in cui si

La Romània (da non confondersi con lo stato rumeno) è l’area in cui si sono sviluppate, dopo la caduta dell’impero romano, le lingue figlie del latino, cioè le LINGUE ROMANZE o NEOLATINE, che prendono il nome “romanze” dall'avverbio latino Romanice riferito al parlare volgare (romanice loqui) rispetto al parlare in latino(latine loqui). Da Romanice deriva la forma francese romanz, da cui l'italiano romanzo.

La Romània

La Romània

Uno dei documenti più importanti che ci permette di conoscere questo passaggio dal latino

Uno dei documenti più importanti che ci permette di conoscere questo passaggio dal latino volgare alla nuova lingua è la cosiddetta Appendix Probi, una sorta di manuale di grammatica redatto da un certo Valerio Probo tra il IV e il VI secolo d. C. Latino classico Latino volgare Italiano DOMINA DOMNA DONNA CALIDUM CALDO OCULUM OCCHIO NEBULA NEBBIA IGNIS FOCUS FUOCO EQUUS CABALLUS CAVALLO OS BUCCA BOCCA

Come spesso accade nella trasformazione di una lingua parlata, alla fine l’errore prevalse e

Come spesso accade nella trasformazione di una lingua parlata, alla fine l’errore prevalse e nei secoli seguenti divenne la norma per tutti i parlanti, dando vita alle lingue neolatine, ma assumendo anche influenze dall’esterno e cioè dalle lingue degli invasori barbari (federa, guanto, biondo, astio sono tutte parole derivanti dal germanico).

L’affresco della basilica di San Clemente Un altro documento che ci ricorda questo passaggio

L’affresco della basilica di San Clemente Un altro documento che ci ricorda questo passaggio dal latino all’italiano, passando attraverso l’uso del volgare, è un affresco, risalente all’VIII-IX secolo d. C. , che si trova a Roma. Leggendolo alla luce della nostra cultura potremmo definire questo affresco come un fumetto, dato che il pittore aveva aggiunto alle immagini anche delle brevi didascalie che indicavano i discorsi dei personaggi dell’affresco. Qui, il latino è usato dai personaggi più nobili, il volgare, invece, dai plebei, proprio come doveva accadere nella realtà quotidiana.

L’affresco della basilica di San Clemente Sisinium: «Fili de le pute, traite, Gosmari, Albertel,

L’affresco della basilica di San Clemente Sisinium: «Fili de le pute, traite, Gosmari, Albertel, traite. Falite dereto co lo palo, Carvoncelle!» , San Clemente: «Duritiam cordis vestri, saxa traere meruistis» . Sisinnio: «Figli di…, tirate! Gosmario, Albertello, tirate! Carvoncello, spingi da dietro con il palo» , San Clemente: «A causa della durezza del vostro cuore, avete meritato di trascinare sassi» .

L’Indovinello Veronese Quello che è universalmente riconosciuto come il primo documento in lingua italiana,

L’Indovinello Veronese Quello che è universalmente riconosciuto come il primo documento in lingua italiana, anche se in una forma ancora arcaica, è l’INDOVINELLO VERONESE. Si tratta di un indovinello contenuto in un codice (cioè in un libro) scritto in Spagna nell’VIII secolo. Il libro giunse poi a Verona dopo varie peregrinazioni e da qui prese il suo nome.

L’Indovinello Veronese VIII sec. Se pareba boves, alba pratàlia aràba et albo versòrio teneba,

L’Indovinello Veronese VIII sec. Se pareba boves, alba pratàlia aràba et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba Teneva davanti a sé i buoi, arava bianchi prati, e un bianco aratro teneva Qual è la soluzione?

I Placiti cassinesi e il Placito capuano Un altro importantissimo documento per le origini

I Placiti cassinesi e il Placito capuano Un altro importantissimo documento per le origini della lingua italiana è il PLACITO CAPUANO. Si tratta di un documento notarile, redatto nel 960 d. C. a Capua, su pergamena, e serviva a dirimere una controversia nata riguardo al possesso di alcune terre. L’abate di Montecassino affermava che quelle terre erano utilizzate dal monastero da più di trent’anni e che quindi erano entrate nei loro domini, mentre Rodelgrimo di Aquino rivendicava le sue terre, occupate abusivamente dai monaci.

Il Placito di Capua 960 d. C «Sao ko kelle terre, per kelle fini

Il Placito di Capua 960 d. C «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti» . So che quelle terre, entro quei confini di cui si parla, li ha posseduti per trent’anni l’abbazia di San Benedetto.

Mappa concettuale Origini della Letteratura italiana Lingua latina volgare I primi documenti in lingua

Mappa concettuale Origini della Letteratura italiana Lingua latina volgare I primi documenti in lingua italiana L’Indovinello Veronese Il Placito di Capua La lingua parlata dal volgo, cioè dal popolo, diffusa nell’area geografica della Romània Alcuni esempi del passaggio dal latino all’italiano: l’Appendix Probi e l’affresco della Basilica di San Clemente Nascono le lingue romanze o neolatine