LIndagine Fonica CASI REALI e METODI PER L

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L’Indagine Fonica CASI REALI e METODI PER L’ IDENTIFICAZIONE DEL PARLATORE Magg. Davide Zavattaro

L’Indagine Fonica CASI REALI e METODI PER L’ IDENTIFICAZIONE DEL PARLATORE Magg. Davide Zavattaro Soriano nel Cimino, 21. 09. 07

PARTE I Il riconoscimento del parlatore

PARTE I Il riconoscimento del parlatore

Il riconoscimento del parlatore (Speaker Identification) Estorsioni Rapimenti Droga Rivendicazioni di Attentati Molestie Ingiurie

Il riconoscimento del parlatore (Speaker Identification) Estorsioni Rapimenti Droga Rivendicazioni di Attentati Molestie Ingiurie

Provenienza reperti: • Attività di intercettazione di P. G. ai sensi dell’art. 266 c.

Provenienza reperti: • Attività di intercettazione di P. G. ai sensi dell’art. 266 c. p. p. • Registrazioni ordinarie di Enti Istituzionali o privati (es. 117, 118, Aeroporti…) • Denuncia di privati cittadini

Essendo la natura dell’esame tipicamente comparativa, è necessario disporre di idoneo materiale di confronto:

Essendo la natura dell’esame tipicamente comparativa, è necessario disporre di idoneo materiale di confronto: Conversazioni/telefonate di sicura provenienza e attribuzione oppure Si procede all’acquisizione di un saggio fonico

Acquisizione del saggio fonico • Il soggetto deve essere iscritto nel registro degli indagati

Acquisizione del saggio fonico • Il soggetto deve essere iscritto nel registro degli indagati • L’avvocato deve essere invitato a presenziare • Le apparecchiature di acquisizione devono essere simili a quelle utilizzate per registrare la voce anonima • Preventivamente bisogna stilare un testo contenente le frasi pronunciate dall’anonimo

Acquisizione del saggio fonico • FASE 1: Colloquio introduttivo con richiesta generalità • FASE

Acquisizione del saggio fonico • FASE 1: Colloquio introduttivo con richiesta generalità • FASE 2: L’indagato deve ripetere le frasi contenute nel testo, sotto dettatura • FASE 3: Colloquio informale con l’indagato Al termine: Redazione del verbale

PRINCIPALI PROBLEMI NELL’ANALISI DELLE VOCI: • Microvariabilità temporale della voce • Variabilità di lungo

PRINCIPALI PROBLEMI NELL’ANALISI DELLE VOCI: • Microvariabilità temporale della voce • Variabilità di lungo termine • Trattazione matematica dei dati • Effetti del canale di trasmissione • Disturbi (rapporto s/n) • Quantità del materiale anonimo • Disponibilità del materiale di riferimento/saggio fonico

Il processo di produzione fonatorio crea due categorie di ‘reperti’ utili alle indagini… LA

Il processo di produzione fonatorio crea due categorie di ‘reperti’ utili alle indagini… LA VOCE IL MESSAGGIO

…ne derivano due filoni metodologici per l’identificazione : ANALISI FONETICO-LINGUISTICHE (soggettive, qualitative) - fonetiche,

…ne derivano due filoni metodologici per l’identificazione : ANALISI FONETICO-LINGUISTICHE (soggettive, qualitative) - fonetiche, lessicali, prosodiche… ANALISI STRUMENTALI (oggettive, quantitative) -analisi delle frequenze prodotte nella fonazione (vibrazione corde vocali e frequenze di risonanza del cavo orale)

Gli esami linguistici: • Sono stabili rispetto al canale • Sono robusti rispetto al

Gli esami linguistici: • Sono stabili rispetto al canale • Sono robusti rispetto al rapporto segnale/rumore • Possono fornire un quadro particolareggiato ma • Richiedono grandi quantità di materiale • Prevedono che si tratti della stessa lingua • Sono qualitativi

Gli esami strumentali • Sono oggettivi (misure delle frequenze sonore emesse) • Richiedono una

Gli esami strumentali • Sono oggettivi (misure delle frequenze sonore emesse) • Richiedono una quantità minimale di segnale utile (circa 12 • secondi). Consentono un’elaborazione statistica dei dati fornendo gli elementi indispensabili per i processi decisionali. Ma • Sono condizionati dalla qualità del segnale (rapporto s/n) • Gli esiti delle analisi attuali si aggirano su valori di p. f. i. che oscillano, nei riconoscimenti positivi, tra 10 -2 e 10 -4.

La SOLUZIONE è cercare un’integrazione tra più metodologie La difficoltà principale è riconoscere le

La SOLUZIONE è cercare un’integrazione tra più metodologie La difficoltà principale è riconoscere le aree di sovrapposizione (parametri indipendenti) e rendere quantitativi gli esami linguisticofonetici

Nel mondo sono tipicamente impiegati 3 metodi per il riconoscimento del parlatore 1. Linguistico-fonetico

Nel mondo sono tipicamente impiegati 3 metodi per il riconoscimento del parlatore 1. Linguistico-fonetico 2. Semi-automatico 3. Totalmente automatico

Metodo Linguistico-Fonetico Storicamente è stato il primo ad apparire Richiede un notevole background di

Metodo Linguistico-Fonetico Storicamente è stato il primo ad apparire Richiede un notevole background di carattere fonetico E’ fortemente dipendente dalla lingua Richiede grandi quantità di materiale audio

Metodo Linguistico-Fonetico Le analisi si dividono in: 1. Prove d’ascolto 2. Esami fonetici 3.

Metodo Linguistico-Fonetico Le analisi si dividono in: 1. Prove d’ascolto 2. Esami fonetici 3. Esami lessicali 4. Esami prosodici

1. Prove d’ascolto Sono basate sulla memoria a breve termine Si costruisce un file,

1. Prove d’ascolto Sono basate sulla memoria a breve termine Si costruisce un file, contenente sia le frasi anonime che le medesime pronunciate dal sospettato, poi si procede all’ascolto, ripetendo l’operazione in tempi diversi

2. Esami fonetici Si ricercano gli elementi caratterizzanti che differiscono dalla pronuncia corretta nazionale

2. Esami fonetici Si ricercano gli elementi caratterizzanti che differiscono dalla pronuncia corretta nazionale ES. TRE tré, trè, tce. . . ES. NOVE nòve, nóve… L’insieme dei risultati darà indicazioni sulla regione linguistica di provenienza del parlatore, tuttavia il riscontro di particolari difetti fornisce importanti elementi di riconoscimento individuale. Per questo scopo le consonanti più sensibili sono: ‘R’, ‘S’, ‘C’, ‘G’, ‘Z’

3. Esami lessicali Lingua Dialetto Forniscono indicazioni sulla regione linguistica di provenienza del parlatore

3. Esami lessicali Lingua Dialetto Forniscono indicazioni sulla regione linguistica di provenienza del parlatore Terminologia specifica (gergo) Padronanza della lingua Aiutano ad individuare l’ambiente socio-culturale e scolastico-professionale Terminologia preferenziale (ripetizioni) Terminologia personale Forniscono informazioni legate alle abitudini individuali

4. Esami prosodici Inflessione/cadenza Danno indicazioni sulla regione linguistica di provenienza de parlatore Pause

4. Esami prosodici Inflessione/cadenza Danno indicazioni sulla regione linguistica di provenienza de parlatore Pause (vuote e piene) - Lunghezza consonanti plosive (p, t, k) Sono elementi individuali misurabili strumentalmente Velocità di locuzione E’ il parametro più utile a fini forensi, per misurabilità, stabilità e trattabilità statistica

Metodo Linguistico-Fonetico: considerazioni Alcuni parametri sono ‘robusti’ rispetto agli effetti del canale e al

Metodo Linguistico-Fonetico: considerazioni Alcuni parametri sono ‘robusti’ rispetto agli effetti del canale e al rapporto segnale/rumore Richiede giorni per un esame completo E’ complicato creare database Le risposte sono generalmente qualitative, le valutazioni soggettive

L’orecchio è uno strumento attendibile? db Hz GRAFICO DELLA SENSIBILITA’ DELL’ORECCHIO UMANO

L’orecchio è uno strumento attendibile? db Hz GRAFICO DELLA SENSIBILITA’ DELL’ORECCHIO UMANO

La percezione è utile? 1. Tutti abbiamo forme di percezione 2. La percezione solitamente

La percezione è utile? 1. Tutti abbiamo forme di percezione 2. La percezione solitamente è PARZIALE 3. La verità può essere AMBIGUA 4. La verità può essere UNIVOCA ma la nostra percezione porta a conclusioni ERRATE

Esempio di realtà AMBIGUA

Esempio di realtà AMBIGUA

Esempio di realtà UNIVOCA

Esempio di realtà UNIVOCA

Il riconoscimento del parlatoreesami ‘oggettivi’ (Speaker Identification)

Il riconoscimento del parlatoreesami ‘oggettivi’ (Speaker Identification)

La voce è un suono complesso perché è dato dalla combinazione di tre effetti:

La voce è un suono complesso perché è dato dalla combinazione di tre effetti: 1. La vibrazione delle corde vocali (genera la Frequenza Fondamentale) 2. Il rumore prodotto nella fonazione 3. Il transito attraverso il tratto vocalico (genera le Frequenze Formanti)

- Il segnale finale è dato dalla CONVOLUZIONE del segnale entrante x(t) con il

- Il segnale finale è dato dalla CONVOLUZIONE del segnale entrante x(t) con il filtro vocale h(t) g(t)=x(t) h(t) - Lo spettro del segnale finale è dato dal PRODOTTO degli spettri dei segnali x(t) e h(t)

Modello

Modello

ESEMPI OPERATIVI Segnale relativo ad una ‘a’ -Spettro. Per essere leggibile, uno spettro necessita

ESEMPI OPERATIVI Segnale relativo ad una ‘a’ -Spettro. Per essere leggibile, uno spettro necessita dell’applicazione di algoritmi specifici (CEPSTRUM o LPC) che rendano possibile la ricostruzione delle componenti dovute al tratto vocalico

METODI di tipo SEMI - AUTOMATICO (IDEM, SMART, DIALECT, SIVE. . . ) Sistemi

METODI di tipo SEMI - AUTOMATICO (IDEM, SMART, DIALECT, SIVE. . . ) Sistemi computerizzati che richiedono l’interazione uomo-macchina Alcune task sono automatiche: • Stima rapporto s/n • Estrazione di parametri (pitch, formanti. . . ) • Modelli matematici intra-interparlatore (GMM, Distances, Matrix. . . ) • Analisi statistiche e decisionali (Tests)

METODI SEMIAUTOMATICI Attività ‘manuali’ lasciate all’operatore: • Selezione dei tratti da misurare (editing) •

METODI SEMIAUTOMATICI Attività ‘manuali’ lasciate all’operatore: • Selezione dei tratti da misurare (editing) • Controllo delle misure (correttezza, selezione delle vocali, deleting. . . ) • Selezione dei parametri decisionali (livello di confidenza, variabili e database. . . ) • Controllo finale

Il sistema indica le misurazioni delle risonanze: le FORMANTI

Il sistema indica le misurazioni delle risonanze: le FORMANTI

Il sistema consente una rappresentazione bidimensionale delle misure effettuate

Il sistema consente una rappresentazione bidimensionale delle misure effettuate

Al termine si effettua sia il test di compatibilità (es. c 2) che il

Al termine si effettua sia il test di compatibilità (es. c 2) che il calcolo della probabilità di falsa identificazione (integrazione Montecarlo)

Equivalenza verbale - LR

Equivalenza verbale - LR

Metodi Semiautomatici - considerazioni Questi esami lavorano nel dominio delle frequenze in condizioni di

Metodi Semiautomatici - considerazioni Questi esami lavorano nel dominio delle frequenze in condizioni di stazionarietà (i. e. F 0 e Formanti) Le formanti sono robuste rispetto al canale E’ possibile una ricca trattazione statistica (Lr o P. F. A. /P. F. R. ) Sono metodi accettati in dibattimento

Metodi semiautomatici europei IDEM ITALY (Carabinieri) SMART ITALY (Police) (+FRANCE and SPAIN -Police-) SIVE

Metodi semiautomatici europei IDEM ITALY (Carabinieri) SMART ITALY (Police) (+FRANCE and SPAIN -Police-) SIVE LITHUANIA, LATVIA, ESTONIA CHECZ REP. , POLAND, FINLAND DIALECT -Phonexi- RUSSIA, BELORUSSIA, UKRAINE, KAZAKHSTAN, UZBEKISTAN

Metodi Totalmente automatici Rappresentano le più moderne opportunità Tutti i passi sono automatici: -Estrazione

Metodi Totalmente automatici Rappresentano le più moderne opportunità Tutti i passi sono automatici: -Estrazione dei parametri -trattamento statistico e catalogazione -calcolo della likelihood ratio L’operatore deve solo: -inserire i tratti di segnale nel sistema -scegliere il database di riferimento

Metodi Totalmente automatici Il segnale, una volta inserito nel sistema, viene processato secondo il

Metodi Totalmente automatici Il segnale, una volta inserito nel sistema, viene processato secondo il seguente schema: - realizzazione di una FFT ogni 10 ms, con finestra di 25 -30 ms; -estrazione automatica dei 15 -30 coefficienti (MFCC. . . ) per singola ‘frame’; -catalogazione delle misure; -realizzazione del modello intra-speaker; -calcolo della likelihood ratio finale

Metodi Totalmente automatici Il trattamento statistico prevede il computo della LIKELIHOOD RATIO secondo un

Metodi Totalmente automatici Il trattamento statistico prevede il computo della LIKELIHOOD RATIO secondo un modello continuo, la soglia è variabile caso per caso.

Metodi Totalmente automatici Lavorano nel campo delle frequenze e del tempo (parametri MFCC e

Metodi Totalmente automatici Lavorano nel campo delle frequenze e del tempo (parametri MFCC e DMFCC) Caratteristiche principali: -velocità -sensibilità al canale -sensibilità al rapporto segnale/rumore -discreta robustezza sulla lingua

Metodi automatici europei LVIS in fase di test presso il Ra. CIS (Loquendo) IDENTIVOX

Metodi automatici europei LVIS in fase di test presso il Ra. CIS (Loquendo) IDENTIVOX SPAGNA (Guardia Civil) ‘Meuwly’ Svizzera (Zurigo-Losanna) ‘SIS’ FRANCIA (Gendarmeria) Trawl RUSSIA

Parte II METODI A CONFRONTO -vincoli -robustezza -velocità -parametri coinvolti -validità in dibattimento -performance

Parte II METODI A CONFRONTO -vincoli -robustezza -velocità -parametri coinvolti -validità in dibattimento -performance

Rapporto segnale/rumore - vincoli Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic ~ 10 d. B

Rapporto segnale/rumore - vincoli Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic ~ 10 d. B ~ 12 d. B ~ 17 d. B

Vincoli sulla durata Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic ? ? ~ 12” ~

Vincoli sulla durata Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic ? ? ~ 12” ~ 30” per l’anonimo ~ 2’ per il sospettato

Robustezza sul canale Linguistic/ Phonetic +++ Semi Automatic ++/+++ Full Automatic -

Robustezza sul canale Linguistic/ Phonetic +++ Semi Automatic ++/+++ Full Automatic -

Robustezza sulla lingua (opeatore non madrelingua) Linguistic/ Phonetic -/+ Semi Automatic +/++ Full Automatic

Robustezza sulla lingua (opeatore non madrelingua) Linguistic/ Phonetic -/+ Semi Automatic +/++ Full Automatic ++/+++ (dipende dal grado di con. ) (dipende dalla lingua)

Velocità (comparazione a 2 voci) Linguistic/ Phonetic ~ 1 -2 Days Semi Automatic ~

Velocità (comparazione a 2 voci) Linguistic/ Phonetic ~ 1 -2 Days Semi Automatic ~ 1 Day Full Automatic ~ 10 min

Parametri utilizzati Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic Fonemi, semantica, prosodia, respiro. . .

Parametri utilizzati Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic Fonemi, semantica, prosodia, respiro. . . (‘imparati’ / caratteristiche timedependent / frequency dependent) F 0, Formanti (Frequency domain) F 0, MFCC, DDMFCC (Tutti i dominii)

Risposte Linguistic/ Phonetic Scala verbale – Soggettiva/qualitativa Semi Automatic P. F. A. /P. F.

Risposte Linguistic/ Phonetic Scala verbale – Soggettiva/qualitativa Semi Automatic P. F. A. /P. F. R. o Lr Full Automatic Lr / Tippet Plot

Performance Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic Alta ? ? (non esiste una reale

Performance Linguistic/ Phonetic Semi Automatic Full Automatic Alta ? ? (non esiste una reale validazione) EER < 1 % EER 1%-15% (dipende dal tipo di canale)

Casi rigettati per i limiti del sistema (il segnale non rispetta i vincoli) Linguistic/

Casi rigettati per i limiti del sistema (il segnale non rispetta i vincoli) Linguistic/ Phonetic 1% - 5% Semi Automatic ~ 20% Full Automatic 30% - 60%

E’ accettato in dibattimento ? Linguistic/ Phonetic generalmente sì (non in U. S. A.

E’ accettato in dibattimento ? Linguistic/ Phonetic generalmente sì (non in U. S. A. - caso Daubert) Semi Automatic Sì Full Automatic ? ? (Sono da considerarsi alla stregua di AFIS e IBIS, cioè utili per analisi preventive)

CONCLUSIONI Nessuno dei 3 metodi può definirsi ‘il migliore’ in senso assoluto, avendo differenti

CONCLUSIONI Nessuno dei 3 metodi può definirsi ‘il migliore’ in senso assoluto, avendo differenti limiti La richiesta dominante delle Scienze Forensi è ‘fornire risposte quantitative’ I sistemi linguistico-fonetico, pur qualitativi, sono però finora accettati quasi ovunque I metodi Semi-automatici appaiono i più versatili, potendo combinarsi con le variabili time-dependent usate dai fonetisti

CONCLUSIONI L’accertamento completo dovrebbe essere condotto con la combinazione di tutte le tecniche (il

CONCLUSIONI L’accertamento completo dovrebbe essere condotto con la combinazione di tutte le tecniche (il ‘metodo dei metodi’) in modo da poter garantire applicabilità e performance superiori in qualsiasi condizione.

PARTE III CASI REALI

PARTE III CASI REALI

1° Comparazione in caso di voce alterata

1° Comparazione in caso di voce alterata

Il caso Svizzera, Canton Ticino Un ragazzo uccide la nonna con un macete e

Il caso Svizzera, Canton Ticino Un ragazzo uccide la nonna con un macete e aggredisce il padre. Viene arrestato immediatamente. Nella camera del ragazzo viene trovato un video di 6 minuti nel quale un soggetto maschile, totalmente incappucciato, con un macete in mano, legge un discorso delirante, con voce alterata, nel quale spiega che bisogna compiere ‘grandi azioni’ prima di suicidarsi. Il P. M. vuole sapere se la voce è dell’assassino oppure sia un’azione di plagio sul ragazzo

Il caso La Polizia Scientifica del Canton Ticino non opera comparazioni di voce L’Istituto

Il caso La Polizia Scientifica del Canton Ticino non opera comparazioni di voce L’Istituto Centrale di Zurigo non è in grado di trattare il caso per via della lingua e perché, utilizzando sistemi automatici, la voce alterata rappresenta un limite. Tuttavia la voce naturale del ragazzo, all’ascolto, appare molto simile.

Metodo di lavoro Effettuazione del saggio fonico secondo le modalità standard Approccio linguistico (laddove

Metodo di lavoro Effettuazione del saggio fonico secondo le modalità standard Approccio linguistico (laddove possibile) Approccio strumentale (laddove possibile)

Approccio linguistico Il parlatore anonimo si esprime con accento ticinese (simile al lombardo), mostrando

Approccio linguistico Il parlatore anonimo si esprime con accento ticinese (simile al lombardo), mostrando una chiara ‘r’ uvulare. Nel messaggio, tuttavia, si evidenziano 6 parole pronunciate con accento differente da quello locale: dèa – Atèna – appartèngo – sènza – intèndere - sèmpre La dimostrazione che l’accento fosse effettivamente diverso nella popolazione ticinese è stata ottenuta intervistando una quindicina di persone del luogo, invitate a leggere frasi contenenti queste parole.

Il saggio fonico Si effettua in carcere, in modalità ortofonica, e si propone al

Il saggio fonico Si effettua in carcere, in modalità ortofonica, e si propone al sospettato, dopo un colloquio informale, di ripetere frasi contenenti le parole evidenziate, per verificarne le caratteristiche fonetiche, nonché di rileggere il messaggio pronunciato nel video

Approccio strumentale Dalla voce del sospettato e dell’anonimo sono stati estratti 7 -8 campioni

Approccio strumentale Dalla voce del sospettato e dell’anonimo sono stati estratti 7 -8 campioni per ogni vocale e da questi sono state misurate le formanti. Poiché la F 0 (frequenza fondamentale) è indubbiamente modificata dall’alterazione volontaria, non è stata presa in considerazione (nel saggio la voce era naturale) L’esito del test è stato sorprendentemente positivo.

Conclusioni Quando il materiale è abbondante, anche a fronte di alterazioni volontarie nel parlato,

Conclusioni Quando il materiale è abbondante, anche a fronte di alterazioni volontarie nel parlato, è possibile ottenere risultati da esami di tipo linguistico Il tipo di alterazione (strozzatura della glottide) ha riflessi sulla F 0 ma non sulle formanti

2° Trascrizione ‘complessa’

2° Trascrizione ‘complessa’

Il caso Viene assassinato un certo sig. ZAVETTIERI Tempo dopo, tra tante ore di

Il caso Viene assassinato un certo sig. ZAVETTIERI Tempo dopo, tra tante ore di intercettazione ambientale, in auto, due parlatori sembrano riferirsi ad un contatto avuto con la vittima, ma il tratto è di sole 3 parole, immerse nel rumore di fondo.

Cosa viene pronunciato? Il perito, in primo grado, afferma che il tratto è INCOMPRENSIBILE

Cosa viene pronunciato? Il perito, in primo grado, afferma che il tratto è INCOMPRENSIBILE Il consulente tecnico del P. M. sente la frase: “CHIDDHU, U CARROZZERI? ” Mentre la P. G. operante sente, invece, la frase: “CHIDDHU, U ZAVETTERI? ”

? ? Quando il rapporto segnale/rumore è basso, è noto che l’orecchio non è

? ? Quando il rapporto segnale/rumore è basso, è noto che l’orecchio non è sufficiente per dirimere una disputa sull’interpretazione Effettivamente l’orecchio è in grado di portarci su entrambe le posizioni suggerite, ma non può essere uno strumento idoneo per DIMOSTRARE cosa realmente sia stato pronunciato.

Approccio linguistico La parola da determinare ha 4 sillabe, la prima vocale è una

Approccio linguistico La parola da determinare ha 4 sillabe, la prima vocale è una ‘a’ e termina con il gruppo ‘eri’. Tuttavia il dialetto è calabrese, quindi alcune consonanti potrebbero essere aspirate, dato il rumore di fondo non si può stabilire se: La prima consonante sia una ‘Z’ o una ‘C’ aspirata Al centro vi sia una doppia ‘R’, pronunciata in modalità verosimilmente uvulare, oppure una doppia ‘T’ aspirata

Approccio strumentale La vocale che fa la differenza è la atona centrale, ‘o’ (oppure

Approccio strumentale La vocale che fa la differenza è la atona centrale, ‘o’ (oppure ‘u’) nell’ipotesi CARROZZERI ovvero ‘e’ nell’ipotesi ‘ZAVETTERI’. Metodo: si tenta di estrarre le formanti

Approccio strumentale La vocale che fa la differenza è la atona centrale, ‘o’ (oppure

Approccio strumentale La vocale che fa la differenza è la atona centrale, ‘o’ (oppure ‘u’) nell’ipotesi CARROZZERI ovvero ‘e’ nell’ipotesi ‘ZAVETTERI’. Spettro della ‘e’ del gruppo ‘eri’ (non in contestazione) Spettro della vocale in contestazione

Approccio strumentale Spettro della ‘e’ del gruppo ‘eri’(non in contestazione) Spettro della vocale disputata

Approccio strumentale Spettro della ‘e’ del gruppo ‘eri’(non in contestazione) Spettro della vocale disputata

Conclusioni La vocale che fa la differenza è configurabile come ‘e’ ma non come

Conclusioni La vocale che fa la differenza è configurabile come ‘e’ ma non come ‘o’ oppure ‘u’. Benchè nulla si possa dire di certo sulle restanti consonanti, il risultato porta tuttavia a dirimere il dubbio sulla scelta delle due opzioni. Si rimarca che, in ogni caso, non si può affermare con certezza che la parola sia realmente ZAVETTERI ma bensì che Zavetteri sia l’unica ipotesi superstite.

3° Correttezza peritale

3° Correttezza peritale

Il caso In una moschea si ritrovano arabi sospettati di attività terroristica Tra tante

Il caso In una moschea si ritrovano arabi sospettati di attività terroristica Tra tante ore di intercettazione si arriva ad un tratto dove effettivamente un tizio sembra avere un’arma in mano e, scrive la P. G. , “Si nota chiaramente lo scarrellamento di una pistola”

Si può confermare? La percezione uditiva tenderebbe a confermare l’ipotesi Il contesto stesso, peraltro,

Si può confermare? La percezione uditiva tenderebbe a confermare l’ipotesi Il contesto stesso, peraltro, suggerisce questa interpretazione (alta probabilità a priori) Una prova con una vera pistola semiautomatica è stata effettuata con esito positivo. E’ sufficiente?

Ipotesi alternative In totale assenza di suggerimenti, malgrado la positività del riscontro non è

Ipotesi alternative In totale assenza di suggerimenti, malgrado la positività del riscontro non è possibile garantire con certezza che un’arma sia l’unica fonte del suono percepito. Poiché al termine del brano si sente il cigolìo di una porta e, effettivamente, esistono porte con pomelli a scatto, si sono effettuate prove che hanno dato anch’esse compatibilità con porte e pomelli in materiale plastico. Risultato: Non si può stabilire con certezza quale sia la fonte. Saranno gli organi inquirenti ad effettuare sopralluogo e verificare o suggerire altre ipotesi. un

Il consulente di parte afferma che: ‘il rumore percepito, a sua memoria, è ben

Il consulente di parte afferma che: ‘il rumore percepito, a sua memoria, è ben diverso da quello di uno scarrellamento d’arma Ha contato 5 impulsi di telefonino (presentando l’oscillogramma!!), segno evidente che il soggetto stava digitando dei numeri, quindi aveva le mani impegnate e dunque, in nessun caso, poteva operare uno scarrellamento d’arma

La tragica verità Poiché la fase processuale era avanzata nessuno ha riscontrato se nella

La tragica verità Poiché la fase processuale era avanzata nessuno ha riscontrato se nella moschea vi fossero porte a pomelli… Il proprietario della moschea ha dichiarato che quel rumore era stato generato da un ‘tagliamaioliche’ presente nella stanza… La testimonianza del consulente di parte non è stata ‘sottolineata’…