LO SVIUPPO PARTE DAL TERRITORIO Uno sguardo sul

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LO SVIUPPO PARTE DAL TERRITORIO Uno sguardo sul futuro Luciano Gallo Vicenza 5 maggio

LO SVIUPPO PARTE DAL TERRITORIO Uno sguardo sul futuro Luciano Gallo Vicenza 5 maggio 2016

UNIONE DI COMUNI 1. Art 32 del TUEL 2. Funzioni fondamentali. Art. 14 co.

UNIONE DI COMUNI 1. Art 32 del TUEL 2. Funzioni fondamentali. Art. 14 co. 27 DL 31 maggio 2010, n. 78, conv. legge 122/2010 e successive modificazioni 3. Riordino territoriale: Legge regionale 18/2012 e delibera regionale riordino territoriale (DGR 1417/2013)

Art 32 del TUEL Art 19 comma 3 del DL 95/2012 conv. L. 135/2012

Art 32 del TUEL Art 19 comma 3 del DL 95/2012 conv. L. 135/2012 e L. 7 aprile 2014 n. 56 1. L’unione di comuni è l’ente locale costituito da due o più comuni, di norma contermini, finalizzato all’esercizio associato di funzioni e servizi. Ove costituita in prevalenza da comuni montani, essa assume la denominazione di unione di comuni montani e può esercitare anche le specifiche competenze di tutela e di promozione della montagna attribuite in attuazione dell’art. 44, secondo comma, della Costituzione e delle leggi in favore dei territori montani. 2. Ogni comune può far parte di una sola unione di comuni. Le unioni di comuni possono stipulare apposite convenzioni tra loro o con singoli comuni.

Art 32 del TUEL 3. Gli organi dell’unione, presidente, giunta e consiglio, sono formati,

Art 32 del TUEL 3. Gli organi dell’unione, presidente, giunta e consiglio, sono formati, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, da amministratori in carica dei comuni associati e a essi non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni e indennità o emolumenti in qualsiasi forma percepiti. Il presidente è scelto tra i sindaci dei comuni associati e la giunta tra i componenti dell’esecutivo dei comuni associati. Il consiglio è composto da un numero di consiglieri definito dallo statuto, eletti dai singoli consigli dei comuni associati tra i propri componenti, garantendo la rappresentanza delle minoranze e assicurando, la rappresentanza di ogni comune.

Art 32 del TUEL 4. L’unione ha potestà statutaria e regolamentare e ad essa

Art 32 del TUEL 4. L’unione ha potestà statutaria e regolamentare e ad essa si applicano, in quanto compatibili e non derogabili, con le disposizioni della legge recante disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di Comuni, i principi previsti per l’ordinamento dei comuni, con particolare riguardo allo status degli amministratori, all’ordinamento finanziario e contabile, al personale e all’organizzazione. Lo statuto dell’Unione definisce le modalità di funzionamento degli organi e ne disciplina i rapporti. In fase di prima applicazione lo statuto dell’unione è approvato dai consigli partecipanti e le successive modifiche sono approvate dal consiglio dell’unione.

Art 32 del TUEL 5. All’unione sono conferite dai comuni partecipanti le risorse umane

Art 32 del TUEL 5. All’unione sono conferite dai comuni partecipanti le risorse umane e strumentali necessarie all’esercizio delle funzioni loro attribuite. Fermi restando i vincoli previsti dalla normativa vigente in materia di personale, la spesa sostenuta per il personale dell’unione non può comportare, in sede di prima applicazione, il superamento della somma delle spese di personale sostenute precedentemente dai singoli comuni partecipanti. A regime, attraverso specifiche misure di razionalizzazione organizzativa e una rigorosa programmazione dei fabbisogni, devono essere assicurati progressivi risparmi di spesa in materia di personale.

Art 32 del TUEL 5 bis. Previa apposita convenzione, i sindaci dei comuni facenti

Art 32 del TUEL 5 bis. Previa apposita convenzione, i sindaci dei comuni facenti parte dell’Unione possono delegare le funzioni di ufficiale dello stato civile e di anagrafe a personale idoneo dell’Unione stessa, o dei comuni associati, fermo restando quanto previsto dall’art. 1, comma 3, e dall’art. 4, comma 2, del DPR 3 novembre 2000, n. 396, recante regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, a norma dell’art. 2, comma 12, della legge 15 maggio 1997, n. 127.

Art 32 del TUEL 5 ter. Il presidente dell’unione di comuni si avvale del

Art 32 del TUEL 5 ter. Il presidente dell’unione di comuni si avvale del segretario di un comune facente parte dell’unione, senza che ciò comporti l’erogazione di ulteriori indennità e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Sono fatti salvi gli incarichi per le funzioni di segretario già affidati ai dipendenti delle unioni o dei comuni anche ai sensi del comma 557 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311. Ai segretari delle unioni di comuni si applicano le disposizioni dell’articolo 8 della legge 23 marzo 1981, n. 93, e successive modificazioni.

Art 32 del TUEL 6. L’atto costitutivo e lo statuto dell’unione sono approvati dai

Art 32 del TUEL 6. L’atto costitutivo e lo statuto dell’unione sono approvati dai consigli dei comuni partecipanti con le procedure e con la maggioranza richieste per le modifiche statutarie. Lo statuto individua le funzioni svolte dall’unione e le corrispondenti risorse. 7. Alle unioni competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse affidati. 8. Gli statuti delle unioni sono inviati al Ministero dell’Interno per le finalità di cui all’art. 6, commi 5 e 6

LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DEI COMUNI LE FUNZIONI FONDAMENTALI • Costituzione art 117 comma 2

LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DEI COMUNI LE FUNZIONI FONDAMENTALI • Costituzione art 117 comma 2 lett. p); • Art. 14 co. 27 DL 31 maggio 2010, n. 78, conv. legge 122/2010 e dall’art 19 co 1 del DL 6 luglio 2012 n. 95, coordinato con legge di conv. 7 agosto 2012 n. 135) LE FUNZIONI NON FONDAMENTALI Funzioni delle ex province che vengono trasferite dallo Stato. In attesa di decreto attuativo. (Art. 17, co 6 del DL 6 luglio 2012, n. 95, coordinato, con legge di conversione, 7 agosto 2012 n. 135) Funzioni derivanti da leggi dello Stato art. 118 co 2 Costituzione Funzioni derivanti dallo Statuto del Comune Funzioni trasferite dalla Regione. In attesa della definizione degli ambiti territoriali ottimali ed omogenei. Art. 33 TUEL e Art. 14 co 30 del DL 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, come modificato dall’art. 19 co del DL 16 luglio 2012, n. 95, coordinato, con legge di conversione, 7 agosto 2012 n. 135

 • • • art 117 comma 2 lett. p) Costituzione art. 14 co.

• • • art 117 comma 2 lett. p) Costituzione art. 14 co. 27 DL 31 maggio 2010, n. 78, conv legge 122/2010 e dall’art 19 co 1 del DL 6 luglio 2012 n. 95, coordinato con legge di conv. 7 agosto 2012 n. 135 Art. 1 comma 305 della legge 228 del 24 dicembre 2012 FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI a) Organizzazione generale dell’amm. ne, gestione finanziaria e contabile e controllo b) Organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale c) Catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente

FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI d) Attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile

FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI d) Attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi e) L’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi f) Progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’art. 118, comma 4 della Costituzione.

FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI g) La pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché

FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI g) La pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale h) Edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici. i) Polizia municipale e polizia amministrativa locale l) Servizi demografici l bis) Servizi statistici

RIORDINO TERRITORIALE DOVE SVOLGONO LE FUNZIONI i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le

RIORDINO TERRITORIALE DOVE SVOLGONO LE FUNZIONI i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Regioni, lo Stato • L’ambito territoriale dei Comuni – Ambito territoriale comunale – Ambito territoriale della forma associata – Ambito di area vasta

AMBITO TERRITORIALE DELLA FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI • Le forme associate di Comuni sono

AMBITO TERRITORIALE DELLA FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI • Le forme associate di Comuni sono (art. 14 co. 28 DL 78/2010 conv. L. 122/2010): – Unioni di comuni art 32 TUEL; – Convenzioni di Comuni art. 30 TUEL;

AMBITO TERRITORIALE DELLA FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI • Per i Comuni fino a 5.

AMBITO TERRITORIALE DELLA FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI • Per i Comuni fino a 5. 000 abitanti (3. 000 per la montagna): – è obbligo esercitare in ambito associato le prime nove funzioni fondamentali dei comuni, – è facoltativo conferire, da parte dei comuni, alla forma associata la funzione dei servizi demografici e statistici – è possibile esercitare in ambito associato le funzioni che lo Stato, la Regione e la Città metropolitana conferiscono con norme proprie; • Per i Comuni sopra i 5. 000 abitanti (3. 000 per la montagna) – è possibile gestire in forma associata tutte le 11 le funzioni fondamentali comunali e quelle che Stato, Regione e Città metropolitana conferiscono ai comuni con leggi proprie indicando la possibilità (o l’obbligo) di esercizio in forma associata.

IL DOMANI AVRA’ I NOSTRI OCCHI Uno sguardo sul futuro

IL DOMANI AVRA’ I NOSTRI OCCHI Uno sguardo sul futuro

SIAMO IN TRANSIZIONE Questo è il tempo dove le forme e i sistemi si

SIAMO IN TRANSIZIONE Questo è il tempo dove le forme e i sistemi si stanno destrutturando per andare ad assumere nuove forme, nuove geometrie, nuovi territori più adatti all’ambiente e al paesaggio in cui devono affermarsi.

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA CERCARE LE INNOVAZIONI CHE SFRUTTANO LE ENERGIE DELLE ONDE CHE

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA CERCARE LE INNOVAZIONI CHE SFRUTTANO LE ENERGIE DELLE ONDE CHE MUOVONO LA TRANSIZIONE E GENERANO VALORE PER IL TERRITORIO

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI CHE: • I CAMBIAMENTI ACCADONO • LE TRASFORMAZIONI

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI CHE: • I CAMBIAMENTI ACCADONO • LE TRASFORMAZIONI SONO INTENZIONALI, HANNO BISOGNO DI UN SOGNO.

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI CHE MOLTE COSE NON SONO E NON SARANNO…

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI CHE MOLTE COSE NON SONO E NON SARANNO…

COSA NON FUNZIONA PIU’? COSA E’ ANDATO IN CRISI?

COSA NON FUNZIONA PIU’? COSA E’ ANDATO IN CRISI?

E’ andato in crisi come si CREA valore Valore economico Valore istituzionale Valore sociale

E’ andato in crisi come si CREA valore Valore economico Valore istituzionale Valore sociale Valore ambientale

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE ECONOMICO Il modo di creare VALORE

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE ECONOMICO Il modo di creare VALORE ECONOMICO attraverso solo le performance finanziarie o solo sfruttando le opportunità disponibili su scala mondiale ha consumato le sue basi economiche, morali, istituzionali su cui poggiava.

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE ISTITUZIONALE Il modo di creare VALORE

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE ISTITUZIONALE Il modo di creare VALORE ISTITUZIONALE attraverso: – il paradigma bipolare – che distingue da una parte l'amministrazione come unica fonte sia di potere che di prestazioni, dall'altra i cittadini amministrati comunque soggetti passivi dell'intervento pubblico – – il modello gerarchico funzionale dell’amministrazione pubblica, fondato sulle politiche settoriali, non funzionano più e rendono la PA sempre piú costosa, autoreferenziale, incapace di far crescere il Paese.

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE SOCIALE • Il modo di creare

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE SOCIALE • Il modo di creare VALORE COMUNITARIO attraverso il welfare state non crea coesione sociale non è più sostenibile: • crisi di sostenibilita del settore pubblico; • statalizzazione/burocratizzazione; • dipendenza dalla gerarchia; decontestualizzazione/anonimato; diritti individuali/societa liquida; Indebolimento del ruolo di integrazione sociale svolto dalla Chiesa cattolica; Trend demografico; Trasformazione della famiglia; Marginalita dell’attore politico locale ora chiamato a governare questi servizi (es. scuole materne)

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE AMBIENTALE • Il modo di creare

E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE AMBIENTALE • Il modo di creare VALORE AMBIENTALE attraverso il consumo della terra non è più sostenibile: • Non è più sostenibile il consumo di energie che non si rinnovano, il consumo di terra con la cementificazione, stile di vita e modello di sviluppo che distrugge ed inquina. • “Dio perdona, gli uomini qualche volte, la terra non perdona mai!” • Come generare energie per la vita capaci di nutrire la nostra gente?

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI CHE: C’è stato il tempo delle vacche grasse,

ESSERE IN TRANSIZIONE SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI CHE: C’è stato il tempo delle vacche grasse, viviamo in quello delle vacche magre, ora la domanda è come prepararci al tempo delle vacche sobrie?

IL TEMPO DELLE “VACCHE SOBRIE” • “Vacche sobrie” significa prendere atto che: – i

IL TEMPO DELLE “VACCHE SOBRIE” • “Vacche sobrie” significa prendere atto che: – i consumi non bastano più per sostenere la crescita economica. – occorrono investimenti, • materiali e immateriali, • privati e pubblici. • legati alla ricerca e all’innovazione non solo tecnologica, ma anche dei nostri modi di vivere, di abitare, di educare, di curare, di amministrare.

COSTRUIRE UN NUOVO SCAMBIO SOCIALE • Si tratta di costruire un nuovo scambio sociale

COSTRUIRE UN NUOVO SCAMBIO SOCIALE • Si tratta di costruire un nuovo scambio sociale che potremmo chiamare: “sostenibile-contributivo” sostenibilità integrale in cambio di una partecipazione attiva alla creazione di valore.

COSTRUIRE UN NUOVO SCAMBIO SOCIALE • L’idea è che prima occorre produrre valore –

COSTRUIRE UN NUOVO SCAMBIO SOCIALE • L’idea è che prima occorre produrre valore – economico, sociale, ambientale, istituzionale, cognitivo… - e poi, ma solo poi, consumare.

TERRE MOBILI Abbiamo bisogno di una visione condivisa di territorio, altrimenti la trappola mortale

TERRE MOBILI Abbiamo bisogno di una visione condivisa di territorio, altrimenti la trappola mortale del localismo ci schiaccia nelle stesse forme, nei stessi confini e non transitiamo verso la crescita.

LA PREVISIONE • Parte dall’idea che come è successo ieri, sta succedendo oggi e

LA PREVISIONE • Parte dall’idea che come è successo ieri, sta succedendo oggi e succederà ancora domani. • Vive il presente come il ripetersi del passato.

LA VISIONE • E’ discontinuità rispetto al presente, è diversità che viene. • Vive

LA VISIONE • E’ discontinuità rispetto al presente, è diversità che viene. • Vive il presente come una risposta agli appelli che vengono dal futuro. Il tempo vitale parte dal futuro. • Essere attratti dal futuro significa scorgere il nuovo già presente nelle trame della nostra quotidianità, lasciando cadere il vecchio al suo destino di morte.

SE E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE, E’ NECESSARIO DARE UN NUOVO

SE E’ ANDATO IN CRISI COME SI CREA VALORE, E’ NECESSARIO DARE UN NUOVO SIGNIFICATO AL VALORE LA DOMANDA E’: COME GENERARE NUOVO VALORE IN GRADO DI ISTITUIRE UNA DIFFERENZA PER FAR INIZIARE QUALCOSA DI NUOVO?

LE DOMANDE • QUALE’E’ IL VALORE DEL TERRITORIO? • COME FAR CRESCERE IL VALORE

LE DOMANDE • QUALE’E’ IL VALORE DEL TERRITORIO? • COME FAR CRESCERE IL VALORE DEL PATRIMONIO TERRITORIALE? • COSA FA CRESCERE IL VALORE DEL PATRIMONIO TERRITORIALE?

IL VALORE DI UN TERRITORIO Il valore di un territorio è il valore del

IL VALORE DI UN TERRITORIO Il valore di un territorio è il valore del suo patrimonio – Ambientale, – Economico, – Sociale, – Culturale – Istituzionale.

PATRIMONIO • Patrimonio è forse la parola che più di altre può dare senso

PATRIMONIO • Patrimonio è forse la parola che più di altre può dare senso e direzione al nostro agire; • Intesa come “patrum munus”, cioè il dono dei padri, ci ricorda che questi patrimoni li abbiamo ricevuti in dono dai nostri padri, dalle generazioni passate, con il compito di curarli, custodirli e svilupparli; • Con il compito di non rompere la grande catena della sostenibilità intertemporale. • Questa è la missione anche per rilanciare la buona crescita economica.

COME FAR CRESCERE IL VALORE DEL PATRIMONIO DI UN TERRITORIO • Dare più valore

COME FAR CRESCERE IL VALORE DEL PATRIMONIO DI UN TERRITORIO • Dare più valore all’ALLEANZA per generare condivisione; • Dare più valore alle COMUNITA’ DI SENSO per generare visione; • Dare più valore a ciò che COLLEGA I LEGAMI CON IL SENSO per generare innovazione e trasformazione

COSA FA CRESCERE IL VALORE DEL PATRIMONIO DI UN TERRITORIO Le iniziative che collegano,

COSA FA CRESCERE IL VALORE DEL PATRIMONIO DI UN TERRITORIO Le iniziative che collegano, che fanno collaborare, che generano più condivisione di idee, mezzi, territorio, conoscenze (condivisione – CON) • Le iniziative che danno senso alle cose che si fanno ed una direzione (visione - PER); • • Le iniziative che collegano il CON con il PER. Le iniziative che collegano i legami con il senso. Le funzioni e il loro significato, le iniziative che innovano nel processo e nel prodotto. Le iniziative che generano trasformazione.

GENERARE VALORE PER UN NUOVO SVILUPPO Unire i legami con il senso VALORE E’

GENERARE VALORE PER UN NUOVO SVILUPPO Unire i legami con il senso VALORE E’ Valore è tutto ciò che produce un senso a ciò che si fa DESCRIZIONE PAROLA GUIDA Si condividono relazioni: Alleanza SHARING Si condivide un Territorio; Si condividono Conoscenze; Si condividono fini e mezzi, visioni, persone, strumenti e risorse. Le comunità di senso sono capaci di generare VISIONE visione. Se non c’è una visione, non ci può essere una strategia. Allora tutto è tattica. La tattica senza strategia inchioda nel passato, nel M+C. P. Valore è tutto ciò che collega la funzione con il suo significato In tempi di transizione e trasformazione non si vive di sole funzioni ma anche di significati. Le cose devono funzionare ed avere un senso. I legami collegati con il senso. Collegare il CON con il PER Valore è tutto ciò che è Condiviso. INNOVAZIONE: TRASFORMARE PROCESSI e PRODOTTI

VALORE E’ TUTTO CIO’ CHE E’ CONDIVISO DALLE PARTI IL VALORE CONDIVISO CONSIDERA TRE

VALORE E’ TUTTO CIO’ CHE E’ CONDIVISO DALLE PARTI IL VALORE CONDIVISO CONSIDERA TRE DIMENSIONI • Condividere la dimensione relazionale. Il valore è generato dall’alleanza, è la squadra che produce valore, Alleati per crescere. • Condividere la dimensione territoriale. Il valore ha bisogno di un territorio per depositarsi e non disperdersi; un Territorio per crescere: • Condividere la dimensioni cognitiva. La conoscenza per essere utile alla crescita deve essere condivisa, strutturarsi e contestualizzarsi in un territorio.

CONDIVIDERE LA DIMENSIONE RELAZIONALE ALLEATI PER CRESCERE Con l’era dell’Alleanza: • è terminato il

CONDIVIDERE LA DIMENSIONE RELAZIONALE ALLEATI PER CRESCERE Con l’era dell’Alleanza: • è terminato il tempo dell’IO, dell’individualismo che lacera il tessuto sociale e favorisce opportunismo e cinismo. • È iniziato il tempo del NOI-ALTRI, della squadra che è capace di rimettere insieme, di produrre nuovo senso e nuovi significati, è capace di iniziare percorsi nuovi, nuove alleanze con chi è diverso da noi, con ALTRI da NOI, per creare nuovi mondi.

LA DIMENSIONE RELAZIONALE ALLEATI PER CRESCERE E’ FINITA L’EPOCA DELL’IO E’ INIZATA L’ERA DEL

LA DIMENSIONE RELAZIONALE ALLEATI PER CRESCERE E’ FINITA L’EPOCA DELL’IO E’ INIZATA L’ERA DEL NOI-ALTRI

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 1. E’ un bene a contenuto relazionale

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 1. E’ un bene a contenuto relazionale che genera fiducia e suscita speranza. • Fiducia e speranza sono sentimenti che sono in grado di mobilitare risorse e attivare un movimento condiviso in vista di un fine comune. Con l’alleanza si creano relazioni che superano la logica “dell’altro a mia disposizione” che è un programma che distrugge. L’alleanza necessita di essere “coltivata” e di qualcuno che se ne “prenda cura” • •

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 2 L’alleanza attiva energie e collega mondi.

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 2 L’alleanza attiva energie e collega mondi. • L’alleanza, per attivare energie, deve divenire una “Comunità di senso”: dare senso a ciò che si fa. • L’alleanza collega la funzione ed il suo significato, collega il DIRE con il FARE. • L’alleanza collega i tre motori che muovono il sistema territoriale (Istituzioni, Mercato e Società).

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 3 L’alleanza va concepita rispetto ad un

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 3 L’alleanza va concepita rispetto ad un confine, un territorio che stabilisce un dentro e un fuori. • Non c’è alleanza se non dentro dei confini. Per creare valore condiviso i territori devono migliorare il loro funzionamento, le infrastrutture di sostegno alla crescita – il buon governo locale è condizione indispensabile per la crescita. • E’ per entrare in relazione con chi è oltre i confini, con i linguaggi con cui è organizzato, con le opportunità di cui è portatore, con la sua diversità, che ci si allea. • Non ci si allea per alzare barriere che sigillano, ma confini che permettono alle differenze di creare una relazione proficua di scambio. • Poter scambiare con cerchie sempre più ampie senza perdere di consistenza interna.

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 4 Le alleanze sono multiple e multilivello.

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 4 Le alleanze sono multiple e multilivello. • Essere alleati con qualcuno non esclude partecipare ad altre alleanze, né a cerchie più ampie o più ristrette. • Importante non ci sia palese conflitto di interessi e ci sia un senso e una visione comune.

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 5 L’obiettivo dell’alleanza è la produzione di

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 5 L’obiettivo dell’alleanza è la produzione di nuovo valore, non il consumo di valore. Questo comporta: • • Avere, come territorio qualcosa di unico da offrire. Cercare alleati che abbiano qualcosa da offrire di utile. Le alleanze si fondano sul valore che sanno produrre. Valore è tutto ciò che le alleanze decidono di far esistere, con un atto reciproco di mutuo affidamento e riconoscimento.

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 6 Per poter durare l’alleanza deve superare

ALLEATI PER CRESCERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELL’ALLEANZA 6 Per poter durare l’alleanza deve superare la prova di realtà. L’alleanza deve essere utile. • Definire impegni riscontrabili nei fatti; • Rafforzare la fiducia reciproca; • Constatare che i vantaggi della comunanza sono superiori dei suoi costi, a condizione di accettarne i relativi vincoli.

CONDIVIDERE LA DIMENSIONE TERRITORIALE UN TERRITORIO PER CRESCERE Il territorio si definisce come contenitore

CONDIVIDERE LA DIMENSIONE TERRITORIALE UN TERRITORIO PER CRESCERE Il territorio si definisce come contenitore di un valore condiviso • Il valore condiviso, per non disperdersi, ha bisogno di un territorio per strutturarsi e depositarsi. • Il territorio esiste solo là dove esiste la capacità di coltivare e far sedimentare un valore condiviso. • Il compito dell’istituzione è creare un territorio per stabilizzare ciò che è instabile e far permanere ciò che è mobile. Solo così è possibile guadagnare un vantaggio competitivo.

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCA CONFINI

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCA CONFINI In un mondo in cui le risorse tornano a essere scarse e la competizione si fa più serrata, occorre allearsi non per chiudersi ma per aprirsi: • per avere qualcosa da offrire al mondo; • per attrarre tutto ciò che si muove di intelligenza, capitali, persone.

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCA CONFINI

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCA CONFINI Questo comporta un cambiamento di fondo: • tradizionalmente il territorio ha sempre fatto riferimento all'idea di separatezza, chiusura, di confine, di conquista. • Il territorio va ripensato in rapporto all'idea di confine. Confine è la linea lungo la quale due confini si toccano: cum-finis.

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCA CONFINI

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCA CONFINI Il confine distingue e accomuna. • Fissato il fine, inesorabilmente si determina un "contatto". Il confine non può essere solo "Limes", frontiera rigida, ma è sempre anche "Limen" cioè soglia, contatto. • Per stare al mondo occorre chiudere quel tanto che è necessario per essere veramente aperti. • Oggi è necessario allearsi per costruirsi con-fini che non mirino a sigillare, ma a consentire la differenza e a permettere relazioni di scambio con il mondo intero.

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCE LIMITI

UN TERRITORIO PER CRESCERE LA CRESCITA HA BISOGNO DI UN TERRITORIO CHE PRODUCE LIMITI Riprodurre il “senso del Limite”. • Un limite che non è negazione, frustrazione, repressione, ma il ritorno del legame e, con esso, il ritorno del senso, dei significati, della qualità. • Sapendo che il nostro vivere è chiamato a crescere verso una migliore qualità locale della vita. • Lavorare sul “senso del limite” significa produrre beni ad alto valore contestuale. Beni che mirano a migliorare la qualità del contesto, del luogo, nel quale svolgiamo le nostre attività.

IL TERRITORIO PER CRESCERE HA BISOGNO DI PRODURRE CONFINI • Non ha bisogno di

IL TERRITORIO PER CRESCERE HA BISOGNO DI PRODURRE CONFINI • Non ha bisogno di confini che sigillano ed alzano muri; • Ha bisogno di confini che chiudono quel tanto che è necessario per essere aperti, per consentire alla differenza e all’unicità di coesistere e permettere così lo scambio proficuo.

IL TERRITORIO PER CRESCERE HA BISOGNO DI PRODURRE LIMITI • Non ha bisogno di

IL TERRITORIO PER CRESCERE HA BISOGNO DI PRODURRE LIMITI • Non ha bisogno di limiti che negano e reprimono; • Ha bisogno di limiti che diano senso, significato e qualità al territorio. • Ha bisogno di limiti che migliorano la qualità del territorio dove svolgiamo la nostra vita, la nostra attività.

NEL NUOVO MONDO CONTANO NUOVE PAROLE, NUOVI VALORI, NUOVI SIGNIFICATI UN NUOVO VOCABOLARIO Crescita

NEL NUOVO MONDO CONTANO NUOVE PAROLE, NUOVI VALORI, NUOVI SIGNIFICATI UN NUOVO VOCABOLARIO Crescita intelligente Innovazione nelle aziende (robotizzazione e digitalizzazione) Fibra ottica, digitalizzazione (PA, Imprese, Cittadini), cultura digitale. Nuova scolarizzazione Territori intelligenti Crescita sostenibile Energie sostenibili, Edifici ad alta sostenibilità Aria, terra, acqua sana e pulita Economia circolare sostenibile Crescita inclusiva Famiglia Lavoro Nuovo modello welfare, tutela dal rischio povertà Sicurezza Salute e benessere Opportunità per tutti

IL COMPITO DELLA POLITICA • Il compito della politica è: – generare una visione

IL COMPITO DELLA POLITICA • Il compito della politica è: – generare una visione condivisa, – aiutare a definire priorità e obiettivi comuni, – riconoscere e premiare la contribuzione di singoli, imprese e comunità.

TERRITORI CAPACI DI COMPETERE Uno sguardo sul futuro

TERRITORI CAPACI DI COMPETERE Uno sguardo sul futuro

Se i territori che ci sono non hanno le geometrie e le regole che

Se i territori che ci sono non hanno le geometrie e le regole che servono per crescere LA SFIDA E’COSTRUIRE TERRITORI CAPACI DI COMPETERE

SEGUI LA LUCE, TROVERAI LA “RICCHEZZA”

SEGUI LA LUCE, TROVERAI LA “RICCHEZZA”

COSTRUIRE TERRITORI CAPACI DI COMPETERE Quelli che ci sono non hanno le geometrie che

COSTRUIRE TERRITORI CAPACI DI COMPETERE Quelli che ci sono non hanno le geometrie che servono per crescere

LA METROPOLI INCONSAPEVOLE

LA METROPOLI INCONSAPEVOLE

IL NUOVO SPAZIO METROPOLITANO

IL NUOVO SPAZIO METROPOLITANO

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IL VENETO CENTRALE • E’ importante promuovere un dibattito sul futuro della Regione Veneto

IL VENETO CENTRALE • E’ importante promuovere un dibattito sul futuro della Regione Veneto come spazio metropolitano, oltre la dimensione provinciale. • Il Veneto Centrale è un quartiere manifatturiero, in una regione metropolitana europea, che ha bisogno di servizi integrati

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Accessibilità Capitale umano Produzione Patrimonio culturale e

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Accessibilità Capitale umano Produzione Patrimonio culturale e ambientale

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Accessibilità • Banda ultra larga (fibra ottica)

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Accessibilità • Banda ultra larga (fibra ottica) • Nodi e corridoi metropolitani (aeroporti, alta velocità ferroviaria, autostrade) • Sistema dei trasporti (SFMR)

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Capitale umano • Università e istruzione superiore

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Capitale umano • Università e istruzione superiore • Formazione continua • Politiche per l’immigrazione • Servizi alla salute e servizio ospedaliero

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO • Gestione aree produttive (riqualificazione e valorizzazione)

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO • Gestione aree produttive (riqualificazione e valorizzazione) Produzione • Attrazione investimenti • Agenzia per l’innovazione • Politiche di promozione turistica

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Patrimonio culturale e ambientale • Produzione culturale

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Patrimonio culturale e ambientale • Produzione culturale e valorizzazione del patrimonio • Sistema dei parchi naturali • Gestione dell’acqua (tutela delle risorse idriche, servizi idrici, sicurezza idraulica) • Gestione del ciclo integrato dei rifiuti • Gestione dell’energia

UNIONI DI COMUNI FUSIONI DI COMUNI Incentivi e opportunità 5 Maggio 2016

UNIONI DI COMUNI FUSIONI DI COMUNI Incentivi e opportunità 5 Maggio 2016

VISIONE Il riordino territoriale, funzionale, istituzionale, organizzativo, sia utile alla crescita.

VISIONE Il riordino territoriale, funzionale, istituzionale, organizzativo, sia utile alla crescita.

I LIMITI DI 25 ANNI DI FORME ASSOCIATE • Se gli obiettivi delle forme

I LIMITI DI 25 ANNI DI FORME ASSOCIATE • Se gli obiettivi delle forme associate (Convenzioni, Unioni di Comuni e fusione di comuni) erano economie di scala e adeguatezza dei servizi, • Possiamo dire che: – Le convenzioni sono state poco efficaci. Un modo per aggirare la norma, che pone l’obbligo di associarsi, ma che non cambia nulla; – Le unioni di Comuni di piccole dimensioni sono state poco efficaci, sia demograficamente che povere di funzioni trasferite. Spesso le Unioni si sono dimostrate un doppione, un altro ente locale che ha comportato più costi che benefici. Il processo volontario per associarsi è stato poco efficace e indefinito. – Le fusioni tra Comuni si sono dimostrate rare in quanto non accolte dalla popolazione che le vivono come perdita di identità locale. Le fusioni realizzate si sono dimostrate utili per i contributi ricevuti ma poco efficaci dal punto di vista della crescita del territorio: se i Comuni fusi sono di piccole dimensioni il nuovo comune rimane di piccole dimensioni.

COSA DOVREBBE PRODURRE IL RIORDINO? Meno costi di gestione; Migliore organizzazione funzionale; Migliore qualità

COSA DOVREBBE PRODURRE IL RIORDINO? Meno costi di gestione; Migliore organizzazione funzionale; Migliore qualità dei servizi; Aumento degli investimenti pubblici; Strategia territoriale e aumento di risorse per lo sviluppo locale. • Aumento della fiducia dei cittadini verso le istituzioni e crescita delle aspettative verso il futuro. • • •

Il riordino dei Comuni sia per la Crescita • Il processo di riordino dei

Il riordino dei Comuni sia per la Crescita • Il processo di riordino dei Comuni non sia attraverso le Convenzioni ma le Unioni di Comuni e le Fusioni di Comuni. Unioni di Comuni: • Il processo di unificazione (Unione di Comuni) diventi obbligatorio, non sia volontario, per tutti i Comuni, in ambiti adeguati, per dimensione ed omogeneità, definiti dalle Regioni. • Le 11 funzioni fondamentali comunali non hanno lo stesso valore: alcune funzioni fondamentali vanno obbligatoriamente associate, altre la forma associata va significativamente incentivata.

Il riordino dei Comuni sia per la Crescita • Il processo di riordino dei

Il riordino dei Comuni sia per la Crescita • Il processo di riordino dei Comuni non sia attraverso le Convenzioni ma le Unioni di Comuni e le Fusioni di Comuni: • Incentivare i Comuni di piccole dimensioni alla fusione, con l’obbligo di far parte di una Unione di Comuni; • Incentivare la fusione tra Comuni nelle aree urbane (aree urbane definite dall’OCSE) per la costituzione di Comuni di grandi dimensioni (più di 50. 000 abitanti). • Incentivare la fusione dei Comuni della cintura urbana delle Città (fusioni superiori ai 50. 000 abitanti)

FUSIONI DI COMUNI INCENTIVI-AGEVOLAZIONI-OPPORTUNITA’ RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTO Art. 1 c. 17 legge 208/15 (legge

FUSIONI DI COMUNI INCENTIVI-AGEVOLAZIONI-OPPORTUNITA’ RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTO Art. 1 c. 17 legge 208/15 (legge stabilità 2016) Contributi statali alle fusioni. A decorrere dal 2014 viene destinata una quota del fondo di solidarietà comunale, non inferiore a 30 milioni ai comuni istituiti a seguito di fusione, ai sensi del DL 95/2012 (novellazione dell’art. 1 c. 730 L. 147/2013) Art 20 DL 95/2012 (conv. L. 135/2012); L 114/2014; DM 21/01/2015. Legge stabilità 2016 L. 208/2015 art. 1 co. 17 e 18 lett. a) Contributo straordinario statale alle fusioni pari al 20% dei trasferimenti erariali dell’anno 2010, nel limite dei finanziamenti finanziari disponibili, per 10 anni, e max 1, 5 milioni annui (attualmente il fondo nazionale è di 31 milioni 549. 370). Legge stabilità 2016 dal 20% al 40% max 2 ml annui. L 56/2014 art. 1 co 131 Le Regioni nella definizione del patto di stabilità verticale, possono individuare idonee misure per incentivare le fusioni di comuni. Art. 1 c 729 legge 208/15 (legge stabilità 2016) Priorità nell’assegnazione degli spazi finanziari regionali per le richieste avanzate dai comuni istituiti a seguito di fusione a partire dal 2011. La legge 190/2014 Legge stabilità 2015 art. 1 co. 450, modificata dall’art 1 co. 229 Legge 208/15 (legge stabilità 2016) Sblocco turn over al 100%. A partire dal 2016, nel rispetto dei limiti di spesa del personale, i nuovi Comuni istituiti a seguito di fusione a decorrere dal 2011 e le Unioni di comuni, possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 100% della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente. Art. 4 co. 4 DL 210/15 (Milleproroghe) Per le fusioni concluse entro il 1. 1. 2016, l’obbligo del rispetto del pareggio di bilancio decorre dal 1. 1. 2017.

FUSIONI DI COMUNI INCENTIVI-AGEVOLAZIONI-OPPORTUNITA’ RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTO L. 56/2014 art 1 co 119 Deroga

FUSIONI DI COMUNI INCENTIVI-AGEVOLAZIONI-OPPORTUNITA’ RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTO L. 56/2014 art 1 co 119 Deroga dai vincoli di indebitamento. Il Comune di nuova istituzione può usare i margini di indebitamento anche se dall’unificazione non siano disponibili ulteriori spazi L 56/2014 art 1 co 134 E’ prevista priorità per accesso ai fondi di cui alla L. 98/2013 (programma 6000 campanili) e altre norme. Art. 15 co 3, Dlgs 267/2000; LEGGI REGIONALI Specifici contributi regionali. La Regioni promuovono e sostengono la fusione dei comuni ed indicano preferenza per la ripartizione delle risorse finanziarie regionali. Nel 2016 la Regione Veneto ha stanziato per le forme associate 4 ml di € L 56/2014 art. 1 comma 132: E’ consentito mantenere, in presenza di municipi e non oltre l’ultimo esercizio finanziario del primo mandato amministrativo del nuovo Comune, tributi e tariffe differenziati per ciascuno dei territori degli enti preesistenti alla fusione.

UNIONI DI COMUNI INCENTIVI-AGEVOLAZIONI-OPPORTUNITA’ RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTO Art. 1 c. 17 legge 208/15 (legge

UNIONI DI COMUNI INCENTIVI-AGEVOLAZIONI-OPPORTUNITA’ RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTO Art. 1 c. 17 legge 208/15 (legge stabilità 2016) Contributi statali alle Unioni di Comuni. A decorrere dal 2014 viene destinata una quota del fondo di solidarietà comunale, non inferiore a 30 milioni, ad incremento del contributo spettante alle Unioni di Comuni ai sensi dell’art. 53 c. 10 della Legge 388/2000 (novellazione dell’art. 1 c. 730 L. 147/2013) Art. 1 co. 709 -710 L 208/15 (Legge stabilità 2016) Deroga all’obbligo del pareggio di bilancio. Le Unioni di Comuni sono escluse dall’obbligo di conseguire il pareggio di bilancio. La legge 190/2014 Legge stabilità 2015 art. 1 co. 450, modificata dall’art 1 co. 229 Legge 208/15 (legge stabilità 2016) Sblocco turn over al 100%. A partire dal 2016, nel rispetto dei limiti di spesa del personale, i nuovi Comuni istituiti a seguito di fusione a decorrere dal 2011 e le Unioni di comuni, possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 100% della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente. Comma 557 art. 1 Legge 311/2004 Alle Unioni di Comuni è data facoltà di assumere altri dipendenti comunali fino ad un max di 12 ore settimanali. Art. 4 c. 4 Legge 21/2016 di conversione DL 210/2015 (Milleproroghe) Modifica della tempistica per l’esercizio per le funzioni fondamentali. Prorogati i termini per la gestione associata indicati all’art. 14 c. 31 ter DL 78/2010: entro il 31. 12. 2016 per le restanti funzioni fondamentali. Art. 1 c 729 legge 208/15 (legge stabilità 2016) Priorità nell’assegnazione degli spazi finanziari regionali per le richieste avanzate dai comuni istituiti a seguito di fusione a partire dal 2011.

INCENTIVI – DEROGHE UNIONI DI COMUNI - PROPOSTA FINALITA’ CONTENUTO Risorse umane: incentivare il

INCENTIVI – DEROGHE UNIONI DI COMUNI - PROPOSTA FINALITA’ CONTENUTO Risorse umane: incentivare il cambio generazionale e il riordino organizzativo. Sblocco turn over al 100%. A partire dal 2017, nel rispetto dei limiti di spesa del personale, le Unioni di comuni, possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato nel limite del 100% della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente a condizione che tutti i comuni associati abbiano: a) trasferito almeno tre funzioni fondamentali, tra le quali polizia locale e sociale, b) sottoscritto il contratto decentrato di lavoro unico per tutti i comuni associati compresa l’Unione, c) costituito un fondo unico per tutti i dipendenti dei comuni associati e dell’unione per il salario accessorio d) approvato un regolamento unico per il funzionamento degli uffici e servizi (comprendente tra l’altro la disciplina degli orari di lavoro e dei permessi, le modalità per l’accesso e la selezione del personale e criteri per la pesatura della dirigenza e delle posizioni organizzative). Investimenti pubblici: finalizzare investimenti in opere pubbliche di particolare strategicità. 1. Deroga all’obbligo del pareggio di bilancio. Le Unioni di Comuni sono escluse dall’obbligo di conseguire il pareggio di bilancio. (questo incentiva gli investimenti sovracomunali e il trasferimento delle funzioni all’Unione). (Questa manovra è già presente: art. 1 co. 709 -710 L 208/2015 – Legge stabilità 2015). 2. Per l’edilizia scolastica e la riqualificazione dei centri storici, le Unioni titolari di almeno tre funzioni fondamentali - tra le quali polizia locale e sociale - possono andare in deroga dai vincoli di indebitamento del singolo Comune: l’Unione può usare i margini di indebitamento in modo consolidato anche se nel singolo Comune non siano disponibili ulteriori spazi. Incentivi finanziari all’Unione condizionati al raggiungimento di risultati consolidati tra tutti gli enti associati. Una quota degli incentivi finanziari del Fondo di solidarietà comunale finalizzato alle Unioni di Comuni, è destinata ad incentivi finanziari di premialità. Esempio: la premialità solo a coloro che certifichino la riduzione, nel triennio, della spesa corrente consolidata.

INCENTIVI – DEROGHE FUSIONE DI COMUNI - PROPOSTA FINALITA’ CONTENUTO Risorse umane: incentivare il

INCENTIVI – DEROGHE FUSIONE DI COMUNI - PROPOSTA FINALITA’ CONTENUTO Risorse umane: incentivare il cambio generazionale e il riordino organizzativo. Sblocco turn over al 100%. Investimenti pubblici: finalizzare investimenti in opere pubbliche di particolare strategicità. I nuovi Comuni possono andare in deroga dai vincoli di indebitamento. Il Nuovo Comune può usare i margini di indebitamento anche se dall’unificazione non siano disponibili ulteriori spazi. Incentivi finanziari destinati al nuovo Comune Incentivi statali Incentivi regionali Per le fusioni in area urbana: • Incentivi fiscali destinati ai cittadini 1. Per le fusioni di comuni in area urbana che determinano un nuovo comune con più di 50. 000 abitanti, si definisce una riduzione dell’IRPEF pari al 20% per 10 anni. 2. Per le fusioni di comuni a Città, la riduzione fiscale del 20% per 10 anni di IRPEF non si applica ai cittadini della Città ma solo ai cittadini dei Comuni minori che si sono fusi. Per le fusioni in area urbana: • Priorità per l’accesso ai fondi sia per gli enti locali che per lo sviluppo del territorio Fondo per lo sviluppo e la coesione (per gli enti locali) Fondo per lo sviluppo locale (fondi europei per lo sviluppo del territorio)

NEL 2010 NASCE LA FEDERAZIONE Obiettivi 2011 -2015 ALLEATI PER IL BUON GOVERNO LOCALE

NEL 2010 NASCE LA FEDERAZIONE Obiettivi 2011 -2015 ALLEATI PER IL BUON GOVERNO LOCALE ALLEATI PER LA CRESCITA DEL TERRITORIO. • Costare meno ed essere più produttivi • Generare l’identità distintiva del Territorio • Insieme per costruire un proprio spazio di posizione in area vasta per pagare meno tasse • Funzionare meglio per qualificare gli interventi ed essere utili alla crescita aumentando le opportunità • Investire di più per dare identità al territorio • Crescere in fiducia per orientare le aspettative e generare una visione condivisa – Contare di più (giuste dimensioni territoriali dell’Unione) • Insieme per essere protagonisti nelle politiche di programmazione – Agenda operativa per lo sviluppo

ALLEANZA PER IL BUON GOVERNO LOCALE I 4 elementi fondamentali 1 2 3 Una

ALLEANZA PER IL BUON GOVERNO LOCALE I 4 elementi fondamentali 1 2 3 Una visione di medio termine: 4 priorità Punto di partenza 1. europea Regioni Funzionare Associazioni meglio Enti locali Parti Investire economiche e sociali Fiducia Cittadini Stati Imprese Spesa corrente normalizzata pro capite € 415 e € 83 per ora lavoro (2010) 1. Spesa corrente normalizzata pro capite € 375 (-10% rispetto al 2010) € 84 per ora lavoro (+1% rispetto al 2010) 2. Pressione fiscale (2010): Camposampierese (315, 9€ per ab); Comuni italiani (518, 7 € per ab) Meno 2. Mantenere Meno 39% di pressione fiscale rispetto alla media dei Comuni italiani 3. Furti: 21, 9 ogni 1000 abitanti nel 2004 3. Furti: sotto i 17 furti ogni 1000 ab. (-20% sul 2004) 4. Danno sociale: 268 € pro capite nel 2006 4. Danno sociale: 214 € (-20% sul 2006) 5. Tempi SUAP: 300 giorni 5. Tempi SUAP: 60 giorni 39% (2010) 6. Tempi pagamento fatture: 100 giorni 6. Tempi pagamento fatture: 30 giorni 7. Investimenti: € 210 (anno 2010) 7. Investimenti : € 100 per abitante 8. Agenti Polizia Locale: 55% (2008): 8. Agenti Polizia Locale: 60% 9. Amministratori locali : 39% (2008) 9. Amministratori locale 50% (2010) 10. Dipendenti comunali: fare la rilevazione 10. Dipendenti comunali 60% 4 Monitoraggio: annuale Costare meno ed essere. Unione più produttivi 10 obiettivi per il 2015

LA COLLABORAZIONE 2011 – 2015 I RISULTATI

LA COLLABORAZIONE 2011 – 2015 I RISULTATI

UNITI PER IL BUON GOVERNO LOCALE Anno 2014 10 obiettivi concreti per il 2015

UNITI PER IL BUON GOVERNO LOCALE Anno 2014 10 obiettivi concreti per il 2015 Costare meno ed essere più Unione produttivi europea Regioni Cittadini 1. Spesa corrente normalizzata pro capite € 375 (nel 2010: € 415, 3) e € 84 per ora lavoro 2. Pressione fiscale: Mantenere Meno 39% di pressione fiscale rispetto alla media dei Comuni italiani 3. Furti: sotto 17 ogni 1000 abitanti 4. Danno sociale: 214 € pro capite 1. Spesa corrente normalizzata pro capite € 380 e 84€ per ora di lavoro 5. Tempi SUAP: 60 giorni 5. Tempi SUAP: 90 giorni 6. Tempi pagamento fatture: 30 giorni Funzionare Associazioni meglio Enti locali Parti Investire economiche e sociali Fiducia Stati Imprese 2 6. Tempi pagamento fatture: 30 giorni 3 Risultati al 2014 2. Pressione fiscale: Meno 48% rispetto alla media dei comuni italiani 3. Furti: 15, 5 ogni 1000 abitanti 4. Danno sociale: 222 € pro capite 7. Investimenti: € 100 per abitante nel prossimo triennio 7. Investimenti: € 56 per abitante nel prossimo trienni. Investimenti generati dalla Federazione 12. 607. 000 8. Agenti Polizia Locale: 60%: 8. Agenti Polizia Locale: 78% 9. Amministratori locali: 50% 9. Amministratori locale 61, 3% 10. Dipendenti comunali: 60% 10. Dipendenti comunali 68, 5% 4 Monitoraggio: annuale 1 Una visione di medio termine: 4 priorità

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE COSTARE MENO • Anno 2014 costo per abitante 380 €

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE COSTARE MENO • Anno 2014 costo per abitante 380 € ü- 9% rispetto al 2010 (415 €) üIl 55% in meno rispetto alla media dei comuni italiani üIn termini assoluti le spese correnti consolidate sono state ridotte per 3. 500. 000 €

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE MENO TASSE • Anno 2014 i tributi per abitante sono

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE MENO TASSE • Anno 2014 i tributi per abitante sono 254 € ü Il 52% in meno rispetto alla media dei comuni italiani PIU’ PRODUTTIVITA’ • Anno 2014: ü + 6% di produttività in 6 anni

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE PIU’ QUALITA’ NEI SERVIZI PIU’ SICUREZZA MENO BUROCRAZIA TEMPI DI

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE PIU’ QUALITA’ NEI SERVIZI PIU’ SICUREZZA MENO BUROCRAZIA TEMPI DI PROCEDIMENTO • Anno 2004 -2014: in 10 anni ü - 29% dei reati ü -24% di incidenti ü -3 % di danno sociale • Anno 2014: ü SUAP da 300 giorni a 90 giorni ü Pagamento fatture: da 100 giorni a 30 giorni

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE PIU’ INVESTIMENTI • DAL 2010 AL 2014, in presenza di

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE PIU’ INVESTIMENTI • DAL 2010 AL 2014, in presenza di una caduta degli investimenti, la Federazione ha fatto investimenti su opere per: ü 12. 607. 000€

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE PIU’ FIDUCIA • In 7 anni: dal 2008 al 2014:

I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE PIU’ FIDUCIA • In 7 anni: dal 2008 al 2014: ü Amministratori comunali: dal 39% al 61% üPolizia locale: dal 56% al 78% üDipendenti comunali: 68%

OBIETTIVI 2016 – 2020 CRESCITA del CAMPOSAMPIERE

OBIETTIVI 2016 – 2020 CRESCITA del CAMPOSAMPIERE

OBIETTIVI 2016 -2020 UNA PROSPETTIVA SUL FUTURO ALLEANZA PER LA CRESCITA DEL CAMPOSAMPIERESE. •

OBIETTIVI 2016 -2020 UNA PROSPETTIVA SUL FUTURO ALLEANZA PER LA CRESCITA DEL CAMPOSAMPIERESE. • Insieme per costruire un proprio spazio di posizione in area vasta e nel veneto centrale – L’IPA – l’Area metropolitana del veneto centrale • Insieme per generare una visione ed essere protagonisti nelle politiche di programmazione per un grande programma di ammodernamento che promuova innovazione, sostenibilità e coesione sociale. – Agenda Camp 2020 – Smart land • Insieme per Valorizzare e Promuovere l’identità distintiva del Camposampierese: – Marchio d’area, ufficio turistico e OGD

INSIEME PER CONTARE DI PIU’ • La Città dei Comuni. La Città distribuita e

INSIEME PER CONTARE DI PIU’ • La Città dei Comuni. La Città distribuita e Fondare la Città distribuita e collaborativa In uno spazio metropolitano organizzato collaborativa, senza centro e senza periferia, dal comando e controllo distribuito e collaborativo. • La Città Impresa. L’economia civile che è al tempo stesso imprenditoria e collaborazione. • La Città nel giardino. Urbs in horto. Il paesaggio dell’agro centuriato e delle risorgive. Valle Agredo • La Città delle opportunità per tutti. La Città dei cittadini liberi e sicuri. • Accessibilità • Capitale umano • Produzione • Patrimonio culturale e ambientale

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Accessibilità Capitale umano Produzione Patrimonio culturale e

INSIEME PER GENERARE UNO SPAZIO METROPOLITANO ORGANIZZATO Accessibilità Capitale umano Produzione Patrimonio culturale e ambientale • Banda ultra larga (fibra ottica) • Nodi e corridoi metropolitani (aeroporti, alta velocità ferroviaria, autostrade) • Sistema dei trasporti (SFMR) • Università e istruzione superiore • Formazione continua • Politiche per l’immigrazione • Servizi alla salute e servizio ospedaliero • Gestione aree produttive (riqualificazione e valorizzazione) • Attrazione investimenti • Agenzia per l’innovazione • Politiche di promozione turistica • Produzione culturale e valorizzazione del patrimonio • Sistema dei parchi naturali • Gestione dell’acqua (tutela delle risorse idriche, servizi idrici, sicurezza idraulica) • Gestione del ciclo integrato dei rifiuti • Gestione dell’energia

INSIEME PER ESSERE PROTAGONISTI NELLE POLITICHE DI PROGRAMMAZIONE Camp 2020 I QUATTRO PILASTRI 1.

INSIEME PER ESSERE PROTAGONISTI NELLE POLITICHE DI PROGRAMMAZIONE Camp 2020 I QUATTRO PILASTRI 1. La città dei comuni 2. La città-impresa 3. La città nel giardino (urbs in horto) 4. La città delle opportunità per tutti

INSIEME PER ESSERE PROTAGONISTI NELLE POLITICHE DI PROGRAMMAZIONE • Fare impresa in modo sostenibile

INSIEME PER ESSERE PROTAGONISTI NELLE POLITICHE DI PROGRAMMAZIONE • Fare impresa in modo sostenibile La Città impresa • Il Made in Italy • PMI: promozione dell’export • Nascita nuove imprese • Semplificazione • Urbs in horto La Città nel giardino La Città delle opportunità per tutti • Paesaggio (L’agro centuriato e le risorgive) • Agro-alimentare (la Valle del sano e del buono) • Turismo (Valle Agredo) • Energia (città sostenibile) • Salute (Movimento, alimentazione e aria pulita) • La città distribuita intelligente (Smart city e Smart Grids) • Sicuri e liberi • Nuove forme dell’abitare e del vivere • Inclusione digitale • Lavoro e formazione • Sicurezza • Welfare (sociale, sanità, famiglia ed educazione)

INSIEME PER ESSERE PROTAGONISTI NELLE POLITICHE DI PROGRAMMAZIONE • Una Città per crescere La

INSIEME PER ESSERE PROTAGONISTI NELLE POLITICHE DI PROGRAMMAZIONE • Una Città per crescere La Città dei Comuni • 1 città per competere e crescere, 11 comuni per unire e sentirsi a casa. • 1 città per costruire un proprio spazio di posizione • 1 città per essere visibili e riconoscibili in Veneto e nel Mondo • 1 città per essere protagonisti nella costruzione delle politiche dei servizi e della crescita • Un modello per governare • Un nuovo modello di governance e di organizzazione per la città distribuita e collaborativa. • Un nuovo modello per partecipare, cooperare, decidere, governare, gestire e crescere.

CAMP 2020 1 2 10 obiettivi concreti per il 2020 3 Le iniziative [Iniziative

CAMP 2020 1 2 10 obiettivi concreti per il 2020 3 Le iniziative [Iniziative faro] per centrare gli obiettivi 1. N° 100 aziende coinvolte nel processo di innovazione 3. Almeno il 90% di copertura territoriale con ADSL. e Collegamenti in fibra ottica infrastrutture pubbliche e produttive 4. Turismo: + 20% di presenze rispetto al 2010 (da 87. 454 a 105. 000) 5. Almeno Km 100 di percorsi ambientali, benzo-pirene 1 ng/m 3; Pm 10 non superare limite max più di 35 gg l’anno e Ozono non più di 25 gg l’anno. 6. Raddoppio delle organizzazioni con certificazioni ambientali sul 2010 7. Almeno il 10% degli edifici siano ad alta sostenibilità 8. il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro e non più di 100 i giovani disoccupati 9. Almeno 500 persone devono essere tutelate dal rischio povertà 10. Sotto le seguenti soglie: 20 reati ogni 1. 000 abitanti, 2 incidenti ogni 1. 000 abitanti e 200€ per abitante di danno sociale Camp 2020 2. il tasso di abbandono scolastico sia inferiore al 2% e almeno il 25% dei giovani che proseguono verso l’università(oggi 19%) L’agenda per lo sviluppo del Camposampierese La Città impresa FARE IMPRESA IN MODO SOSTENIBILE Unione La Città neleuropea giardino Regio URBS IN HORTO. VALLEni. Associazio AGREDO ni La Città delle Enti locali Opportunità per tutti Impres Parti SICURI E LIBERI economiche e sociali La Città dei e. Comuni LA CITTA’ per competere, i comuni per unire 4 Governance e monitoraggio: semestrale Best e Label Una visione di medio termine: 4 priorità

“Se vuoi costruire una nave, non cominciare a ordinare alle persone: tu fai questo,

“Se vuoi costruire una nave, non cominciare a ordinare alle persone: tu fai questo, tu porta il legname, tu lavora alla vela, eccetera, ma risveglia in loro la nostalgia del viaggio, racconta loro la bellezza del mare, instilla in loro l’amore per gli orizzonti sconfinati del mare aperto” Se sorge questa passione, allora verrà costruita la nave. E nella gioia, non nel dovere. Antoine de Saint-Exupéry