WS 2 Barriere e facilitatori la programmazione educativa

WS 2 – Barriere e facilitatori, la programmazione educativa Partecipanti: docenti dei vari gradi scolastici, curricolari e di sostegno, dirigenti scolastici, co-conduttrici.

CONSIDERAZIONE PRELIMINARE Nell’ottica dell’ICF, al momento della programmazione educativa, è necessario considerare anche le barriere e i facilitatori presenti nel contesto scolastico che possono ostacolare o favorire il processo di insegnamento-apprendimento nelle varie fasi. FINALITA’ DEL WS 2 Assunta la prospettiva dell’ICF e a partire dai diversi contesti scolastici dei partecipanti, individuare, condividere e discutere su alcuni Fattori ambientali che possono «funzionare» come barriere o come facilitatori (eterogeneità ).

MODALITA’ OPERATIVE Si è entrati, quindi, nel merito di alcune categorie presenti nel Fattori Ambientali. Ne è stata rilevata la terminologia non sempre adeguata, e allo stesso tempo è stata rilevata l’opportunità di «declinarle» in funzione delle programmazione educativo-didattica. Ad esempio • e 1300 prodotti e tecnologia generali per l’istruzione • e 1301 prodotti e tecnologia di assistenza per l’istruzione • e 330 persone in posizione di autorità.

In particolare quando si è aperta la discussione sull’identificazione delle «persone in posizione di autorità» e sul loro ruolo nell’ambito della programmazione, sono stati approfonditi i seguenti aspetti: • Uso della terminologia. Autorità-autorevolezza (riconoscimento, responsabilità, fiducia, sicurezza, gestione dell’errore nell’apprendimento, competenza dell’insegnante a individuare obiettivi adeguati all’allievo) • La relazione asimmetrica docente-allievo: «spazio» di sostegno, responsabilità …. . ( «quantità di sostegno fornito» )

Sono stati poi rilevati i seguenti nodi critici riconosciuti come «barriere» da eliminare perché interagiscono negativamente sul «funzionamento» : • dell’allievo (apprendimento) • degli insegnanti (progettualità) • della scuola come comunità di apprendimento e contesto di partecipazione (sinergie, solidarietà per l’uguaglianza delle opportunità)

NODI CRITICI/BARRIERE • Formazione iniziale e in servizio: – Competenze disciplinari non sempre accompagnate da altre rilevanti competenze, esempio quelle relazionali ed empatiche • Scarsa capacità di collaborazione e di confronto tra docenti, ad es. curricolari e di sostegno nei vari ordini scolastici e nei Consigli di Classe della secondaria di II grado • Resistenza al cambiamento e all’innovazione didattica a causa di demotivazione (scarsa considerazione sociale), di abitudine al proprio «metodo» , di mancanza di confronto • Utilizzo non sempre efficace delle risorse umane e materiali (tempo di progettazione comune, condivisione dei problemi e ricerca comune delle soluzioni, scarso impiego delle dotazioni strumentali presenti a scuola …)

NODI CRITICI/BARRIERE • Tendenza ad individuare le responsabilità altrui e non le proprie • Valutazione: – – Poco o per nulla formativa Carattere sanzionatorio Elemento e momento «esterno» alla didattica Criticità del sistema INVal. SI

FACILITATORI • Organizzazione didattica inclusiva diffusa in tutta la scuola • Ruolo dei compagni • Formazione e autoformazione dei docenti • Valutazione «amichevole» , incoraggiante, momento di consapevolezza reciproca docente-allievo e progetto di miglioramento, impegno reciproco (in questo contesto si è parlato della realtà scolastica finlandese)

PROSPETTIVE • Saper chiedere innanzitutto a se stessi se si agisce come un facilitatore o come una barriera nell’ambito della relazione educativa agita anche mediante l’attività programmatoria • Disporre ed utilizzare consapevolmente e serenamente strumenti costruiti su base ICF ai fini della programmazione educativa che possano essere tessuto della vita scolastica: ……

CONSIDERAZIONE IN FASE CONCLUSIVA MA NON TROPPO Dal lavoro nell’ambito del Gruppo Tecnico : Un percorso «di crescita in crescita» verso l’applicazione dell’ICF nel tessuto vitale della scuola colto attraverso - l’ascolto «attivo» dei referenti nel corso delle audizioni che ha permesso di valorizzare soprattutto i processi - l’analisi «decentrata» delle documentazioni che ha permesso di valorizzare soprattutto i prodotti - Il confronto nei gruppi di lavoro scuola-gruppo tecnico: - la ri-costruzione epistemologica dell’esperienza complessiva attraverso «un condiviso sentire/pensare/agire ICF» e attraverso il rinnovamento-arricchimento reciproco in termini culturali e proattivi - ricerca/applicazione/ricerca …. . - ulteriore confronto scientifico e maturazione operativa in riferimento ad aspetti della progettualità e dell’organizzazione della didattica inclusiva
- Slides: 10