Il testo argomentativo Testo argomentativo sostiene Unopinione a

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Il testo argomentativo

Il testo argomentativo

Testo argomentativo sostiene Un’opinione a proposito di una questione Dimostrare la fondatezza del proprio

Testo argomentativo sostiene Un’opinione a proposito di una questione Dimostrare la fondatezza del proprio giudizio sviluppa Un ragionamento per Persuadere i destinatari Evidenziare l’inconsistenza delle opinioni diverse

Le tipologie testuali dell’argomentazione • Articoli giornalistici in cui l’autore riporta la sua opinione

Le tipologie testuali dell’argomentazione • Articoli giornalistici in cui l’autore riporta la sua opinione • Discorsi e scritti politici • Le arringhe degli avvocati • Le recensioni di spettacoli • Depliant pubblicitari di prodotti e di servizi • Forum di discussione su Internet.

La struttura dell’argomentazione • Il problema trattato nel testo. • La tesi, ovvero l’opinione

La struttura dell’argomentazione • Il problema trattato nel testo. • La tesi, ovvero l’opinione dell’autore sul problema posto • Gli argomenti a sostegno della tesi stessa. • L’antitesi, ovvero un’opinione contraria o diversa da quella dell’autore • Gli eventuali argomenti a sostegno dell’antitesi • La confutazione, ovvero la dimostrazione con uno o più argomenti dell’infondatezza dell’antitesi. • La conclusione che conferma e rafforza la tesi.

Gli aspetti linguistici dell’argomentazione • L’uso dei verbi: – varietà delle persone (io ritengo

Gli aspetti linguistici dell’argomentazione • L’uso dei verbi: – varietà delle persone (io ritengo che …; i partiti dell’opposizione ritengono che …; si ritiene che …); – prevalenza del presente indicativo; – presenza di verbi di opinione (giudicare, condannare, apprezzare, ecc); – Presenza di verbi dichiarativi ( affermare, ribadire, ritenere, dichiarare, ecc). • L’uso dei connettivi: dimostrativi o esplicativi (infatti, in effetti ecc. ), che presentano un argomento; avversativi (però, invece, tuttavia ecc. ), che introducono un’obiezione; causali (perché, poiché, siccome ecc), che evidenziano un rapporto di causa; consecutivi (perciò, quindi, di conseguenza ecc. ), che evidenziano un legame di effetto; additivi (inoltre, in secondo luogo ecc. ), che aggiungono un dato o una considerazione ulteriore al discorso; – conclusivi (infine, in conclusione, pertanto ecc. ), che introducono la parte finale di un pensiero, di un ragionamento. – – –

Il testo argomentativo assertivo Reagire al bullismo “Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia

Il testo argomentativo assertivo Reagire al bullismo “Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia Roberts su Instagram. “Una richiesta speciale per voi bambini che tornate a scuola in questi giorni: se vedete qualcuno che fatica a fare amicizia oppure è vittima di bullismo perché non ha molti amici, perché è timido, perche non è considerato abbastanza carino o perché non è vestito alla moda, intervenite. Ditegli ‘ciao’ o almeno sorridetegli nei corridoi. Non potete sapere cosa succede nella sua vita fuori dalla scuola. La gentilezza potrebbe fare una grande differenza”. Trovo bello che un personaggio così famoso diffonda questo messaggio. Sensibilizzare i nostri figli sul bullismo verso gli altri ha due effetti importanti: il primo è evitare che diventino “bulli per caso” unendosi a dinamiche di tutti contro uno, solo per sentirsi parte del gruppo. Il secondo è che poi possono avere lo stesso atteggiamento verso se stessi. Mia figlia, che tra pochi giorni comincia le medie, mi ha detto di essere preoccupata che qualcuno la prenda in giro. Le ho chiesto: “Se una compagna prendesse in giro un’altra per il colore della pelle, tu che faresti? ”. “Mi arrabbierei”, ha risposto lei, “e le direi che non si deve permettere”. “Bene”, ho concluso io, “se qualcuno prendesse di mira te, devi reagire allo stesso modo”. I bulli stanno alla larga da chi non si lascia ferire da loro e preparare i nostri figli a difendere i compagni più deboli li aiuta a sviluppare gli anticorpi per difendere anche se stessi.

“Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia Roberts su Instagram. “Una richiesta speciale per

“Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia Roberts su Instagram. “Una richiesta speciale per voi bambini che tornate a scuola in questi giorni: se vedete qualcuno che fatica a fare amicizia oppure è vittima di bullismo perché non ha molti amici, perché è timido, perche non è considerato abbastanza carino o perché non è vestito alla moda, intervenite. Ditegli ‘ciao’ o almeno sorridetegli nei corridoi. Non potete sapere cosa succede nella sua vita fuori dalla scuola. La gentilezza potrebbe fare una grande differenza”. Trovo bello che un personaggio così famoso diffonda questo messaggio. Sensibilizzare i nostri figli sul bullismo verso gli altri ha due effetti importanti: il primo è evitare che diventino “bulli per caso” unendosi a dinamiche di tutti contro uno, solo per sentirsi parte del gruppo. Il secondo è che poi possono avere lo stesso atteggiamento verso se stessi. Mia figlia, che tra pochi giorni comincia le medie, mi ha detto di essere preoccupata che qualcuno la prenda in giro [. . . ]. Le ho chiesto: “Se una compagna prendesse in giro un’altra per il colore della pelle, tu che faresti? ”. “Mi arrabbierei”, ha risposto lei, “e le direi che non si deve permettere”. “Bene”, ho concluso io, “se qualcuno prendesse di mira te, devi reagire allo stesso modo”. I bulli stanno alla larga da chi non si lascia ferire da loro e preparare i nostri figli a difendere i compagni più deboli li aiuta a Le parole di una attrice esprimono la tesi: occorre sensibilizzare i ragazzi sul bullismo. Il problema non è esplicitato ma è chiaro: come reagire al bullismo?

“Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia Roberts su Instagram. “Una richiesta speciale per

“Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia Roberts su Instagram. “Una richiesta speciale per voi bambini che tornate a scuola in questi giorni: se vedete qualcuno che fatica a fare amicizia oppure è vittima di bullismo perché non ha molti amici, perché è timido, perche non è considerato abbastanza carino o perché non è vestito alla moda, intervenite. Ditegli ‘ciao’ o almeno sorridetegli nei corridoi. Non potete sapere cosa succede nella sua vita fuori dalla scuola. La gentilezza potrebbe fare una grande differenza”. Trovo bello che un personaggio così famoso diffonda questo messaggio. Sensibilizzare i nostri figli sul bullismo verso gli altri ha due effetti importanti: il primo è evitare che diventino “bulli per caso” unendosi a dinamiche di tutti contro uno, solo per sentirsi parte del gruppo. Il secondo è che poi possono avere lo stesso atteggiamento verso se stessi. Mia figlia, che tra pochi giorni comincia le medie, mi ha detto di essere preoccupata che qualcuno la prenda in giro [. . . ]. Le ho chiesto: “Se una compagna prendesse in giro un’altra per il colore della pelle, tu che faresti? ”. “Mi arrabbierei”, ha risposto lei, “e le direi che non si deve permettere”. “Bene”, ho concluso io, “se qualcuno prendesse di mira te, devi reagire allo stesso modo”. I bulli stanno alla larga da chi non si lascia ferire da loro e preparare i nostri figli a difendere i compagni più deboli li aiuta a Le parole di una attrice esprimono la tesi: occorre sensibilizzare i ragazzi sul bullismo. Il problema non è esplicitato ma è chiaro: come reagire al bullismo? L’autore indica due argomenti a favore della tesi: chi è sensibile al fenomeno del bullismo evita di avere atteggiamenti da bullo verso gli altri e verso se stesso

“Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia Roberts su Instagram. “Una richiesta speciale per

“Per favore, leggete”, ha scritto l’attrice Julia Roberts su Instagram. “Una richiesta speciale per voi bambini che tornate a scuola in questi giorni: se vedete qualcuno che fatica a fare amicizia oppure è vittima di bullismo perché non ha molti amici, perché è timido, perche non è considerato abbastanza carino o perché non è vestito alla moda, intervenite. Ditegli ‘ciao’ o almeno sorridetegli nei corridoi. Non potete sapere cosa succede nella sua vita fuori dalla scuola. La gentilezza potrebbe fare una grande differenza”. Trovo bello che un personaggio così famoso diffonda questo messaggio. Sensibilizzare i nostri figli sul bullismo verso gli altri ha due effetti importanti: il primo è evitare che diventino “bulli per caso” unendosi a dinamiche di tutti contro uno, solo per sentirsi parte del gruppo. Il secondo è che poi possono avere lo stesso atteggiamento verso se stessi. Mia figlia, che tra pochi giorni comincia le medie, mi ha detto di essere preoccupata che qualcuno la prenda in giro [. . . ]. Le ho chiesto: “Se una compagna prendesse in giro un’altra per il colore della pelle, tu che faresti? ”. “Mi arrabbierei”, ha risposto lei, “e le direi che non si deve permettere”. “Bene”, ho concluso io, “se qualcuno prendesse di mira te, devi reagire allo stesso modo”. I bulli stanno alla larga da chi non si lascia ferire da loro e preparare i nostri figli a difendere i compagni più deboli li aiuta a Le parole di una attrice esprimono la tesi: occorre sensibilizzare i ragazzi sul bullismo. Il problema non è esplicitato ma è chiaro: come reagire al bullismo? L’autore indica due argomenti a favore della tesi: chi è sensibile al fenomeno del bullismo evita di avere atteggiamenti da bullo verso gli altri e verso se stesso In conclusione, attraverso una argomentazione narrativa, il racconto di un’esperienza personale, l’autore ribadisce la tesi.

Il testo argomentativo confutatorio Figli e privacy È sempre bene fidarsi dei figli, o

Il testo argomentativo confutatorio Figli e privacy È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro bene? Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari segreti, conversazioni telefoniche. Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione.

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il Nella

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il Nella introduzione si loro bene? indica il problema Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari segreti, conversazioni telefoniche. Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione.

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il Nella

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il Nella introduzione si loro bene? indica il problema Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia L’autrice della lettera giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari esprime la tesi. segreti, conversazioni telefoniche. Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione.

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È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il Nella introduzione si loro bene? indica il problema Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia L’autrice della lettera giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari esprime la tesi. segreti, conversazioni telefoniche. È riportata l’antitesi, , Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che con un argomento a solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non favore. commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione.

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il Nella

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il Nella introduzione si loro bene? indica il problema Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia L’autrice della lettera giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari esprime la tesi. segreti, conversazioni telefoniche. È riportata l’antitesi, , Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che con un argomento a solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non favore. commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante La tesi è supportata anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, da un argomento a rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non favore credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione.

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro Nella introduzione si bene? indica il problema Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia L’autrice della lettera giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari esprime la tesi. segreti, conversazioni telefoniche. È riportata l’antitesi, , Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che con un argomento a solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non favore. commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante La tesi è supportata anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, da un argomento a rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non favore credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. La confutazione Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura dell’antitesi si basa inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e su due argomenti: il non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E comportamento non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua sleale del marito e il password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua timore della figlia. prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione.

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro bene? Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari segreti, conversazioni telefoniche. Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione. I verbi C’è alternanza tra forme impersonali, usate nella definizione del problema, e forme alla prima e terza persona per riportare tesi e antitesi

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro bene? Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari segreti, conversazioni telefoniche. Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che I verbi solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente Compaiono verbi di opinione l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove dichiarativi forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha addirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione.

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro

È sempre bene fidarsi dei figli, o invece è giusto controllarli per il loro bene? Io e mio marito abbiamo due posizioni opposte. Io credo che sia giusto lasciarli in pace, non ispezionare telefonini, amicizie, diari segreti, conversazioni telefoniche. Mio marito invece è come ossessionato, vuole sapere tutto. Dice che solo cosi possiamo essere certi che nostra figlia non inciamperà, non commetterà errori che potrebbero pesare sul suo futuro. La nostra “bambina” ha 15 anni. Non ci ha mai dato problemi, ma certamente l’età è complicata. Iniziano i primi amori, i turbamenti, le prove di forza con i genitori, e anche con se stessa. Ma nonostante anche io sia preoccupata, a volte angosciata che possa, per esempio, rimanere affascinata da un ragazzo o da un’amica sbagliata, non credo sia giusto controllarla. Se lei lo scoprisse sarebbe una frattura difficilmente sanabile tra noi e lei, soprattutto perche lei si fida di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di lei. Mio marito arriva a controllare Facebook e perciò ha adirittura inventato un profilo falso per chiederle amicizia. Lei ci è cascata e non sa che suo padre vede ogni suo commento, ogni suo scambio. E non credo si fermerà perche sta facendo in modo di avere la sua password. Lui non sa che nostra figlia si è confidata con me sulla sua prima vera cotta per un compagno di classe. Mi ha pregata di non dirlo al padre perche ha paura della sua reazione. I connettivi Alcune congiunzioni scandiscono lo sviluppo argomentativo e danno coesione allo svolgimento

Amplia l’articolo Reagire al bullismo introducendo un’antitesi, i relativi argomenti a favore e in

Amplia l’articolo Reagire al bullismo introducendo un’antitesi, i relativi argomenti a favore e in seguito la confutazione.

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Amplia l’articolo Reagire al bullismo introducendo un’antitesi, i relativi argomenti a favore e in seguito la confutazione. Sento già le proteste di molti genitori preoccupati che i figli, invece di assistere in silenzio ai soprusi dei bulli, di farsi gli affari loro, possano intervenire in favore delle vittime. Ribellarsi ai violenti potrebbe essere pericoloso e potrebbero anch’essi diventare a loro volta bersaglio delle persecuzioni. Non mancano le ragioni per giustificare questo atteggiamento da parte dei genitori. . .

Nella brevissima introduzione del testo Figli e privacy la lettrice si limita a porre

Nella brevissima introduzione del testo Figli e privacy la lettrice si limita a porre la domanda sulla questione che sarà oggetto della sua lettera. Prova a presentare il problema in un paragrafo più ampio di circa 10 righe.

Nella brevissima introduzione del testo Figli e privacy la lettrice si limita a porre

Nella brevissima introduzione del testo Figli e privacy la lettrice si limita a porre la domanda sulla questione che sarà oggetto della sua lettera. Prova a presentare il problema in un paragrafo più ampio di circa 10 righe. Scegli una delle seguenti ipotesi: • raccontare un’emblematica vicenda familiare; • riportare l’affermazione di un esperto (psicologo, filosofo, sociologo); • ricordare l’episodio di un romanzo o di un film; • presentare il contesto sociale e culturale della famiglia.

Qui testo L’autrice della lettera Figli e privacy giustifica la propria tesi – lasciare

Qui testo L’autrice della lettera Figli e privacy giustifica la propria tesi – lasciare libera la figlia – con un solo argomento: se la ragazza scoprisse una violazione della sua privacy potrebbero crearsi insanabili conflitti con i genitori. Scrivi un paragrafo di circa 5 righe in cui aggiungi un nuovo argomento all’opinione della lettrice.

L’autrice della lettera Figli e privacy giustifica la propria tesi – lasciare libera la

L’autrice della lettera Figli e privacy giustifica la propria tesi – lasciare libera la figlia – con un solo argomento: se la ragazza scoprisse una violazione della sua privacy potrebbero crearsi insanabili conflitti con i genitori. Scrivi un paragrafo di circa 5 righe in cui aggiungi un nuovo argomento all’opinione della lettrice. Inoltre, se anche evitasse di manifestare la sua rabbia e la sua delusione per averci scoperto a spiare la sua vita privata, credo che sarebbe spinta ad agire sempre più segretamente, chiudendo tutti i canali di comunicazione. . .

Ho l’impressione che mio figlio di sedici anni non faccia che dormire. La vita

Ho l’impressione che mio figlio di sedici anni non faccia che dormire. La vita degli adolescenti è davvero così sfiancante? Quello dei “giovani scansafatiche” è un luogo comune duro a morire, ma la scienza descrive una situazione più complessa. “È in atto un’epidemia di privazione di sonno tra i ragazzi in età scolare”, ha scritto il Guardian di recente. Secondo gli esperti, l’orologio biologico che regola l’alternanza tra sonno e veglia scala in avanti di due ore durante l’adolescenza. Questo significa che gli adolescenti sono programmati per andare a dormire e svegliarsi due ore più tardi degli altri. “È come se vivessero su un altro fuso orario”, spiega Michael Farquhar, consulente di medicina del sonno dell’Evelina children’s hospital di Londra. “In pratica gli chiediamo di svegliarsi due ore prima che il loro corpo sia pronto a farlo, per adeguarsi al ritmo degli adulti”. Tuo figlio, come tutti i sedicenni, vivrebbe quindi in uno stato cronico di privazione di sonno. Una teoria confermata da esperimenti condotti in alcune scuole superiori statunitensi e britanniche: ritardando di un’ora l’inizio delle lezioni si riscontra un miglioramento medio di tutti gli alunni in rendimento scolastico, disciplina e numero di assenze. “I genitori si preoccupano molto dell’impatto degli smartphone sulla salute dei giovani”, conclude Farquhar. “Ma si stima che i problemi di sonno abbiano un effetto quattro volte superiore. Per affrontare questo importante cambiamento del cervello durante la pubertà dobbiamo tornare a concentrarci sui fattori base: il sonno, l’attività fisica e l’alimentazione”.

Ho l’impressione che mio figlio di sedici anni non faccia che dormire. La vita

Ho l’impressione che mio figlio di sedici anni non faccia che dormire. La vita degli adolescenti è davvero così sfiancante? Quello dei “giovani scansafatiche” è un luogo comune duro a morire, ma la scienza descrive una situazione più complessa. “È in atto un’epidemia di privazione di sonno tra i ragazzi in età scolare”, ha scritto il Guardian di recente. Secondo gli esperti, l’orologio biologico che regola l’alternanza tra sonno e veglia scala in avanti di due ore durante l’adolescenza. Questo significa che gli adolescenti sono programmati per andare a dormire e svegliarsi due ore più tardi degli altri. “È come se vivessero su un altro fuso orario”, spiega Michael Farquhar, consulente di medicina del sonno dell’Evelina children’s hospital di Londra. “In pratica gli chiediamo di svegliarsi due ore prima che il loro corpo sia pronto a farlo, per adeguarsi al ritmo degli adulti”. Tuo figlio, come tutti i sedicenni, vivrebbe quindi in uno stato cronico di privazione di sonno. Una teoria confermata da esperimenti condotti in alcune scuole superiori statunitensi e britanniche: ritardando di un’ora l’inizio delle lezioni si riscontra un miglioramento medio di tutti gli alunni in rendimento scolastico, disciplina e numero di assenze. “I genitori si preoccupano molto dell’impatto degli smartphone sulla salute dei giovani”, conclude Farquhar. “Ma si stima che i problemi di sonno abbiano un effetto quattro volte superiore. Per affrontare questo importante cambiamento del cervello durante la pubertà dobbiamo tornare a concentrarci sui fattori base: il sonno, l’attività fisica e l’alimentazione”. Nella domanda si pone il problema All’antitesi si contrappone la tesi. L’argomento a favore della tesi è rafforzato da una citazione Un secondo argomento a favore delle tesi è fornito dai dati di diverse sperimentazioni Nella conclusione si ribadisce la tesi

Espandi il primo paragrafo del testo, inserendo almeno un argomento a favore dell’antitesi: i

Espandi il primo paragrafo del testo, inserendo almeno un argomento a favore dell’antitesi: i giovani sono pigri e svogliati. Puoi riportare il racconto di un’esperienza personale o i dati di qualche ricerca sui giovani che non studiano e non lavorano, oppure una dichiarazione di qualche insegnante o imprenditore.

Espandi il primo paragrafo del testo, inserendo almeno un argomento a favore dell’antitesi: i

Espandi il primo paragrafo del testo, inserendo almeno un argomento a favore dell’antitesi: i giovani sono pigri e svogliati. Puoi riportare il racconto di un’esperienza personale o i dati di qualche ricerca sui giovani che non studiano e non lavorano, oppure una dichiarazione di qualche insegnante o imprenditore. Quello dei “giovani scansafatiche” è una realtà con cui la società deve confrontarsi. Secondo un albergatore della riviera adriatica i giovani «per prima cosa ti chiedono quale sarà il salario e discutono sul numero di ore di lavoro; poi, però, trascorrono la maggior parte del tempo al cellulare. Dopo una settimana trovano solo la forza di inviarti le dimissioni con un sms» . La scienza, però, descrive una situazione più complessa. . .

Inserisci un ulteriore argomento a favore della tesi sostenuta dal giornalista, usando le informazioni

Inserisci un ulteriore argomento a favore della tesi sostenuta dal giornalista, usando le informazioni contenute nel passo seguente, che riporta i dati di una ricerca a proposito della presenza o dell’assenza di impegno e di voglia di lavorare nei giovani. Ricordati di mantenere la coesione e la coerenza del testo.

Inserisci un ulteriore argomento a favore della tesi sostenuta dal giornalista, usando le informazioni

Inserisci un ulteriore argomento a favore della tesi sostenuta dal giornalista, usando le informazioni contenute nel passo seguente, che riporta i dati di una ricerca a proposito della presenza o dell’assenza di impegno e di voglia di lavorare nei giovani. Ricordati di mantenere la coesione e la coerenza del testo. I giovani che hanno mostrato di essere più determinati, produttivi avevano una maggiore attività della dopamina proprio nei centri motivazionali del cervello come, per esempio, la corteccia prefrontale ventromediale. Al contrario, gli “scansafatiche” mostravano di avere più attività nell’area deputata alle emozioni, ossia l’insula inferiore. «Se ci si guarda intorno tra le persone che conosciamo, noi inclusi, e pensiamo alle persone sempre spinte a lavorare duramente contro le persone che preferiscono prendersela comoda – scrivono gli autori sul Journal of Neuroscience – ciò che questo studio dimostra è che la gamma della motivazione è in parte dovuta al modo in cui le funzioni del sistema della dopamina agiscono» .

Concludi l’articolo con un finale coerente con lo sviluppo dell’argomentazione. Quindi, prima di gridare

Concludi l’articolo con un finale coerente con lo sviluppo dell’argomentazione. Quindi, prima di gridare “al fannullone”, proviamo a domandarci quante ore di sonno nostro figlio ha perso e così potremo anche comprendere che forse non è tutta colpa sua se non ha voglia di impegnarsi. . .

Riprendi la struttura dell’articolo per scrivere un testo in cui argomenti una tesi che

Riprendi la struttura dell’articolo per scrivere un testo in cui argomenti una tesi che si contrapponga a un luogo comune. • La famiglia non è più un valore • La scuola una volta era più severa • Ormai in televisione c’è solo gente che bisticcia • Fanno carriera solo i raccomandati • Non c’è più rispetto per gli anziani • Su internet trovi tutto quello che vuoi

I numeri dell’anima Le emozioni non sono numeri. Né lo è la memoria. Anzi,

I numeri dell’anima Le emozioni non sono numeri. Né lo è la memoria. Anzi, il linguaggio dei ricordi proprio non va d’accordo con la tavola pitagorica: a distanza di anni mettiamo perfettamente a fuoco il colore di un foulard, ma guai a chiederci la data esatta. Come sorprendersi? Noi viviamo di impulsi, di suggestioni istantanee, di associazioni improvvise quanto arbitrarie, cioè tutto l’opposto dell’aritmetica, la scienza esatta. Non per nulla Freud studiò il ruolo dei numeri nei nostri sogni, dimostrando che nella fucina dell’inconscio un tre non vale 3 ma 300, 33 o perfino zero. Insomma, tutti rimandati a settembre in matematica. Eppure fateci caso: ormai sui social convertiamo l’anima in numeri. Ci basta metter giù un post sulla noia di un pomeriggio o l’ansia di un esame, ed eccoci candidati a far incetta di like, di condivisioni, di commenti. Per non parlar dei ricordi, tutti oggettivati in pixel. Poi stileremo l’inevitabile graduatoria, del tipo “fra i miei dolori dell’ultimo mese il più cliccato fu quello per la morte di Niki Lauda, con 147 like. Fece meglio del primo piano di nonna Assunta, che ne ebbe 98. Per alzare la media mi toccherà postare quel ricordo di me con il cocktail, sotto una palma di Ibiza: posso puntare a 150”. Per oggi, dunque, la regola del manuale è: fuori l’aritmetica dalle emozioni. E se tutti sciorinano numeri, tu sorridi con candore ingenuo, sillabando “spiacente, non so contare”.

Le emozioni non sono numeri. Né lo è la memoria. Anzi, il Nelle prime

Le emozioni non sono numeri. Né lo è la memoria. Anzi, il Nelle prime righe vi sono la linguaggio dei ricordi proprio non va d’accordo con la tavola tesi e un argomento a pitagorica: a distanza di anni mettiamo perfettamente a fuoco il favore colore di un foulard, ma guai a chiederci la data esatta. Come sorprendersi? Noi viviamo di impulsi, di suggestioni istantanee, di associazioni improvvise quanto arbitrarie, cioè tutto Nel secondo paragrafo viene chiarita la tesi e l’opposto dell’aritmetica, la scienza esatta. Non per nulla Freud compare un nuovo studiò il ruolo dei numeri nei nostri sogni, dimostrando che nella argomento fucina dell’inconscio un tre non vale 3 ma 300, 33 o perfino zero. Insomma, tutti rimandati a settembre in matematica. Eppure fateci caso: ormai sui social convertiamo l’anima in numeri. Ci basta metter giù un post sulla noia di un pomeriggio o Descrizione del fenomeno l’ansia di un esame, ed eccoci candidati a far incetta di like, di social, che offre la base per condivisioni, di commenti. Per non parlar dei ricordi, tutti oggettivati in pixel. Poi stileremo l’inevitabile graduatoria, del tipo il problema affrontato: che rapporto c’è tra emozioni e “fra i miei dolori dell’ultimo mese il più cliccato fu quello per la like? morte di Niki Lauda, con 147 like. Fece meglio del primo piano di nonna Assunta, che ne ebbe 98. Per alzare la media mi toccherà postare quel ricordo di me con il cocktail, sotto una palma di Ibiza: posso puntare a 150”. Per oggi, dunque, la regola del manuale è: fuori l’aritmetica dalle Nella conclusione si emozioni. E se tutti sciorinano numeri, tu sorridi con candore ribadisce la tesi ingenuo, sillabando “spiacente, non so contare”.

Espandi il primo paragrafo del testo: aggiungi altri esempi oltre a quello del foulard

Espandi il primo paragrafo del testo: aggiungi altri esempi oltre a quello del foulard riportato dall’autore. Per esempio, il ricordo della voce di una compagna di banco ma non della classe frequentata; il ricordo del profumo della baguette parigina pur avendo dimenticato l’anno delle vacanze ecc.

Inserisci un’antitesi nel punto che ritieni più opportuno, mantenendo la coesione e la coerenza

Inserisci un’antitesi nel punto che ritieni più opportuno, mantenendo la coesione e la coerenza del testo. • Anche le emozioni e i sentimenti consentono di comprendere intuitivamente la natura del tempo e dello spazio, cioè delle basi dell’attività razionale e logico-matematica • Le emozioni produconoscenze confuse, incerte ed ambigue e la reale conoscenza di quanto accade proviene soltanto dall’attività razionale e logicomatematica