Come misurare la pressione arteriosa Materiali necessari Sfigmomanometro

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Come misurare la pressione arteriosa Materiali necessari • Sfigmomanometro • Fonendoscopio Informazioni preliminari: •

Come misurare la pressione arteriosa Materiali necessari • Sfigmomanometro • Fonendoscopio Informazioni preliminari: • La misurazione della pressione arteriosa va eseguita in un luogo tranquillo, confortevole, con la persona distesa su un lettino o seduta con l'avambraccio poggiato su un piano, la temperatura dell'ambiente non deve essere ne troppo calda ne troppo fredda • Il bracciale va posizionato ben steso intorno al braccio, con il margine inferiore due dita sopra la piega del gomito. Il braccio deve essere sempre all'altezza del cuore, sia con la persona distesa, che seduta. Non devono essere indossati abiti con maniche strette • Il fonendoscopio va indossato correttamente: le olive ben inserite negli orecchi dell’esaminatore, la membrana deve essere poggiata delicatamente sulla piega del gomito del paziente, ove decorre l'arteria del braccio (si può anche sentire la pulsazione con i polpastrelli) • Attenzione all’apparecchio che si utilizza: non vi debbono essere perdite d’aria dai tubicini di gomma; lo sfigmomanometro aneroide (ad "orologio") deve essere tarato periodicamente.

Come misurare la pressione arteriosa - 2 Le arterie del braccio, evidenziate in rosso,

Come misurare la pressione arteriosa - 2 Le arterie del braccio, evidenziate in rosso, decorrono in profondità, protette dai muscoli. Divengono più superficiali a livello della piega del gomito (ove si poggia la membrana del fonendoscopio per misurare la pressione arteriosa) e del polso (ove si apprezza il polso radiale) per controllare la frequenza ed il ritmo del cuore.

Come misurare la pressione arteriosa - 3 La misurazione della pressione arteriosa (P. A.

Come misurare la pressione arteriosa - 3 La misurazione della pressione arteriosa (P. A. ): • Gonfiate rapidamente il bracciale, mantenendo la valvola della pompetta chiusa, fino ad una pressione compresa fra 160 e 200 mm. Hg • Aprite la valvola e fate uscire lentamente l'aria osservando la lancetta del manometro, fin quando non si sente il primo battito. Interrompete la fuoriuscita dell'aria e se necessario rigonfiate leggermente il bracciale per individuare esattamente la posizione della lancetta quando si ode il primo battito. Questa è la pressione massima (o "sistolica") sistolica • Aprite di nuovo la valvola facendo uscire l'aria fino a quando il suono dei battiti cardiaci diminuisce repentinamente d'intensità; fermatevi per individuare il punto esatto in cui scompare il suono: questo è il valore della minima (o "diastolica") diastolica • È sempre consigliabile ripetere la manovra dopo 3 -5 minuti, perché lo stato emotivo può influenzare la prima misurazione • Registrate sempre i dati rilevati, specificando data ed ora della misurazione, se effettuata in posizione distesa o seduta

Come misurare la pressione arteriosa - 4 Il bracciale dello sfignomanometro deve essere messo

Come misurare la pressione arteriosa - 4 Il bracciale dello sfignomanometro deve essere messo 2 cm sopra la piega del gomito, mentre la membrana del fonendoscopio sarà posta sotto il bracciale. Mentre si misura la P. A. è utile sentire il polso radiale.

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro Strumenti necessari • Le mani e l'orecchio •

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro Strumenti necessari • Le mani e l'orecchio • Il fonendoscopio può essere utile • Uno specchietto Informazioni preliminari: • È necessario essere in grado di controllare il polso, i battiti del cuore ed il respiro in qualsiasi condizione, soprattutto durante una emergenza • Il polso (palpazione di un’arteria periferica che ci da informazioni sui battiti del cuore) può essere rilevato in diverse parti del corpo.

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro - 2 II polso arterioso periferico Il polso

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro - 2 II polso arterioso periferico Il polso può essere facilmente rilevato in tutti i punti ove le arterie decorrono in superficie. È sufficiente poggiare il polpastrello del dito indice (o indice e medio) sull'arteria e percepirne la pulsazione. I polsi più semplici da rilevare sono: Polso radiale: radiale si apprezza circa 2 cm sotto la piega del polso, dal lato del pollice, appena all'interno di una piccola sporgenza ossea

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro - 3 Polso carotideo: carotideo si rileva sulla

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro - 3 Polso carotideo: carotideo si rileva sulla parte antero-laterale del collo, 3 - 5 cm sotto la mandibola, nello spazio compreso fra la cartilagine della laringe ed il muscolo sternocleidomastoideo (quello che collega la testa con sterno e clavicola)

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro - 4 Oltre a contare il numero di

Come controllare Polso, Battiti cardiaci, Respiro - 4 Oltre a contare il numero di pulsazioni in un minuto è necessario rilevare: • se i battiti sono tutti uguali o sembrano di diversa intensità; • se si susseguono con regolarità oppure sembrano variare il loro ritmo; • se vi sono battiti molto ravvicinati oppure se vi è la sensazione che manchino alcune pulsazioni. Attenzione: un uomo sano in buone condizioni ha una frequenza cardiaca compressa fra 60 e 90 battiti al minuto. La frequenza aumenta con l'attività fisica e per cause emotive.

Il battito del cuore • Il battito del cuore si ascolta poggiando l'orecchio sul

Il battito del cuore • Il battito del cuore si ascolta poggiando l'orecchio sul torace, o il fonendoscopio se disponibile, lungo il margine sinistro dello sterno (zona evidenziata in rosso) • Ogni battito è composto da due toni separati da una breve pausa, seguiti poi da una pausa più lunga Attenzione: quando i battiti sono molto frequenti (> 100/min) si può facilmente errare nel distinguere i toni e le pause area di ascoltazione dei battiti cardiaci

Il respiro Ogni atto respiratorio è composto da una fase inspiratoria (entra l'aria, si

Il respiro Ogni atto respiratorio è composto da una fase inspiratoria (entra l'aria, si espande il torace e si solleva l'addome) ed una fase espiratoria (esce l'aria, si contrae il torace e si abbassa l'addome). Per contare gli atti respiratori si fa distendere la persona, scoprendo torace ed addome, si poggia una mano sulla parte alta dell'addome, nella zona compresa fra i due archi costali; si conta, quindi, quante volte si solleva l'addome

Ascoltazione del respiro La persona deve essere seduta sul letto o su uno sgabello

Ascoltazione del respiro La persona deve essere seduta sul letto o su uno sgabello con la schiena ben scoperta. Prima bisogna osservare come si espande il torace durante l'inspirazione, poi si pone l'orecchio o il fonendoscopio sulla zona della schiena evidenziata in rosso, invitando il malato a compiere atti respiratori lunghi e lenti, con la bocca bene aperta. Si dovranno distinguere i rumori ascoltati durante l’inspirazione e quelli percepiti durante l’espirazione. Bisogna far attenzione a notare se vi sono rumori simili a sibili o fischi e se vi sono alcune zone del torace ove sembra di non udire nessun suono.

MAL DI MARE E VERTIGINI • Da quanto tempo sono presenti? Ore Giorni Prima

MAL DI MARE E VERTIGINI • Da quanto tempo sono presenti? Ore Giorni Prima che iniziassero le vertigini: • Vi è stata l'assunzione di cibi o bevande sospette o l'assunzione di abbondanti quantità di alcolici? • Vi è stata una lunga permanenza al sole o in ambiente troppo caldo o troppo freddo? • Ha effettuato una immersione subacquea? • Sono state inalate sostanze tossiche? • Vi è stato un trauma cranico o del collo? • Vi è stata una forte emozione o una paura? • Erano presenti sintomi come cefalea, disturbi della vista o dell'udito? Il marittimo: • Da quanto tempo è imbarcato sulla nave? • È il primo viaggio in mare?

MAL DI MARE E VERTIGINI - 2 Come visitare il malato (la stanza deve

MAL DI MARE E VERTIGINI - 2 Come visitare il malato (la stanza deve essere calda, senza correnti d'aria, silenziosa): 1. La persona deve essere distesa a letto supina, con due o tre cuscini poggiati sotto le spalle e la testa 2. Fatevi descrivere esattamente i sintomi: • se la persona malata ha l'impressione di ruotare, come se fosse in un vortice • se vede girare intorno a se le cose che lo circondano • se si è la sensazione di cadere o di non riuscire a mantenere l'equilibrio senza però nessuna sensazione di rotazione o se i sintomi aumentano con i movimenti della testa 3. Osservate bene gli occhi: • descrivete se le due pupille sono uguali, con lo stesso diametro, • se sembrano avere piccole scosse quando il malato guarda lateralmente • se si contraggono regolarmente, quando illuminate da un fascio di luce 4. Controllate la temperatura, il polso e la pressione arteriosa 5. Vi è sensazione di nausea o la persona ha vomito? Descrivete l'intensità e le caratteristiche. 6. Fate eseguire, sia attivamente che passivamente, i movimenti della testa e del collo, rotazione e flesso – estensione. Informate il medico se questi movimenti accentuano la sensazione di vertigine. Quali altri segni e sintomi osservare. Sono presenti? • Mal di testa? • Debolezza o sensazione di svenimento? • Agitazione o stato d'ansia? • Le funzioni urinarie ed intestinali sono normali?

MAL DI MARE E VERTIGINI - 3 Cosa fare subito, in attesa di contattare

MAL DI MARE E VERTIGINI - 3 Cosa fare subito, in attesa di contattare un medico: • Mantenete la persona immobile a letto o in poltrona, in un ambiente silenzioso e poco illuminato • Date pasti molto leggeri, riso bollito e carne o pesci ai ferri, con pochi liquidi • Fate succhiare piccoli pezzi di ghiaccio • Evitate di bere caffè ed alcolici • Se vi è la sensazione di nausea o mal di mare somministrate "domperidone" o "metoclopramide" Cosa comunicare al centro medico: • o o o In caso di vertigini come sono iniziate, l'andamento nel tempo se vi è nausea o vomito se recentemente ha subito un infortunio quale è lo stato emotivo se le condizioni di coscienza sono normali se sono presenti febbre o altri sintomi o segni associati In caso di mal di mare quando è iniziato come sono le condizioni meteorologiche quando è previsto lo sbarco da quanto tempo il marittimo viaggia in mare se vi è forte vomito se vi sono segni di disidratazione

MAL DI MARE E VERTIGINI - 4 Movimenti di flessione, estensione e rotazione della

MAL DI MARE E VERTIGINI - 4 Movimenti di flessione, estensione e rotazione della testa, possono causare vertigini o farle aumentare, se già presenti

Bloccare un'emorragia mediante compressione e bendaggio Materiali necessari • Garze quadrate, garze orlate o

Bloccare un'emorragia mediante compressione e bendaggio Materiali necessari • Garze quadrate, garze orlate o bende in rotolo, cerotti; • Teli di cotone, lacci emostatici (in emergenza cravatte o cinte); • Guanti; • Forbici. Operazioni preliminari: • Lavate le mani, illuminate la parte, indossate i guanti; • Scoprite bene tutta la parte lesa; • Controllate le condizioni generali dell'infortunato, esaminate la ferita e valutate l'entità dell'emorragia. Norme generali • Se l'emorragia è su un arto, sollevatelo e comprimete l'arteria lungo il suo decorso • Prendete un pacchetto di garze o un telo pulito ripiegato più volte su se stesso, poggiatelo sul punto di sanguinamento ed esercitate una forte pressione

Bloccare un'emorragia mediante compressione e bendaggio - 2 • Bloccate il pacchetto di garze

Bloccare un'emorragia mediante compressione e bendaggio - 2 • Bloccate il pacchetto di garze (o telo ripiegato) attraverso la fasciatura stretta con un rotolo di bende o garza orlata e cerotti; • Somministrate un farmaco coagulante; • Se l'emorragia è stata cospicua e la persona ha la sensazione di perdere conoscenza, fatela distendere e sollevare le gambe; • Se necessario applicate una borsa di ghiaccio sopra il bendaggio.

Bloccare un'emorragia mediante compressione e bendaggio - 3 Altre precauzioni • Controllate le condizioni

Bloccare un'emorragia mediante compressione e bendaggio - 3 Altre precauzioni • Controllate le condizioni dell'infortunato misurando polso e pressione arteriosa. • Se l'immobilizzazione tende a cedere o a stringere troppo, eventualmente rinnovatela • Verificate sempre: il colorito della cute alle estremità; se i polsi arteriosi periferici rispetto alla ferita pulsano regolarmente; se si formano strisce rosse o ghiandole ingrossate a monte della zona infortunata (segno di infezione)

Compressione manuale di un tronco arterioso Punti di compressione per arrestare un'emorragia causata da

Compressione manuale di un tronco arterioso Punti di compressione per arrestare un'emorragia causata da una ferita su un arto: E’ necessario esercitare una forte pressione con la mano ed applicare una cinta o una benda di cotone, in modo da comprimere l'arteria sul segmento osseo sottostante. A) Compressione dell'arteria a metà del braccio: 1. Sollevate il braccio 2. Applicate una benda ben stretta a metà braccio

Compressione manuale di un tronco arterioso - 2 Attenzione: Attenzione anche se l'emorragia è

Compressione manuale di un tronco arterioso - 2 Attenzione: Attenzione anche se l'emorragia è sull'avambraccio o sulla mano, la compressione dell'arteria deve essere effettuata sul braccio dove l'arteria può essere schiacciata facilmente contro l'osso. A livello dell'avambraccio, invece, le arterie sono protette dai due segmenti ossei (radio ed ulna) e non possono essere ben compresse. Lo stesso vale a livello dell'arto inferiore, la compressione dell’arteria per bloccare l'emorragia va fatta sempre a livello della coscia, non va fatta sulla gamba.

Compressione manuale di un tronco arterioso - 3 B) Compressione dell'arteria a livello dell'inguine

Compressione manuale di un tronco arterioso - 3 B) Compressione dell'arteria a livello dell'inguine e di metà coscia 1. Sollevate la gamba. 2. Esercitate una forte pressione sulla zona inguinale. 3. Applicate una benda stretta bene, a metà coscia.

Il tamponamento nasale per bloccare un'epistassi Materiali necessari • Cotone idrofilo, garze, cerotti e

Il tamponamento nasale per bloccare un'epistassi Materiali necessari • Cotone idrofilo, garze, cerotti e guanti • Acqua ossigenata, pomata antibiotica • Speculum nasale, pinze e forbici Operazioni preliminari: • Lavate e disinfettate le mani, illuminate bene la parte, indossate i guanti; • Fate sedere il malato con la testa reclinata all'indietro di circa 30° gradi; • Proteggete gli indumenti del malato e del soccorritore; • Applicate una borsa di ghiaccio sulla fronte ed alla base del naso; • Date un farmaco antiemorragico; • Se il malato sta assumendo farmaci anticoagulanti o antinfiammatori (p. e. aspirina), fateli sospendere; • Pulite la zona perinasale con un tampone, imbevuto di acqua ossigenata, afferrato con pinzette.

Il tamponamento nasale per bloccare un'epistassi - 2 Tamponamento anteriore semplice • Preparate un

Il tamponamento nasale per bloccare un'epistassi - 2 Tamponamento anteriore semplice • Preparate un tampone: arrotolate garze 10 x 10 cm, piegatele a metà e bagnatele con acqua ossigenata; • Inseriretelo nella narice sanguinante e comprimete le ali nasali per 5 minuti circa; • Togliete il tampone dopo 30 - 60 minuti in caso di emorragia lieve, mentre se il sanguinamento è stato copioso, mantenetelo per 5 - 6 ore, fissandolo alla base del naso con cerotti; • Fate soffiare il naso, alternando l’apertura delle narici, in modo da espellere il coagulo; • Lavate la fossa nasale irrigando delicatamente la narice con una siringa da 10 ml (senza ago) contenente soluzione fisiologica o acqua.

Il tamponamento nasale per bloccare un'epistassi - 3 Tamponamento anteriore completo • Se necessario

Il tamponamento nasale per bloccare un'epistassi - 3 Tamponamento anteriore completo • Se necessario date una dose di farmaco sedativo • Prendete un rotolino di garze, ripiegate un'estremità su se stessa, afferratela con una pinzetta e bagnatela con acqua ossigenata o cospargetela con pomata antibiotica • Divaricate la narice con lo speculum ed inserite con la pinzetta a punte sottili la garza fino al fondo del naso • Continuate ad inserire la garza nel naso con le pinzette, 5 -10 cm ogni volta, uno strato sopra l'altro, fino a riempire completamente la narice • Fissate l'estremità del rotolo di garza sull'ala del naso con un cerotto, applicando sotto la narice un tampone di garza per assorbire le secrezioni • Lasciate il tampone in sede per 2 -3 giorni

Come medicare una ferita: regole generali Materiali necessari • Telo sterile, garze, cerotti •

Come medicare una ferita: regole generali Materiali necessari • Telo sterile, garze, cerotti • Guanti • Aghi ad arco o a semicerchio Disinfettante Pinze e forbici Fili da sutura Operazioni preliminari: • Lavate e disinfettate le mani, preparate il materiale su un telo pulito, illuminate bene la parte, indossate i guanti • Togliete gli indumenti della vittima, scoprendo bene tutta la ferita e le parti circostanti • Se la ferita è estesa, la persona deve essere distesa su un lettino o seduta su una poltroncina (rischio di svenimento)

Come medicare una ferita: regole generali - 2 Disinfezione e medicazione di una ferita

Come medicare una ferita: regole generali - 2 Disinfezione e medicazione di una ferita 1. Lavate con cura la ferita con soluzione fisiologica e disinfettatela con acqua ossigenata o disinfettante a base di benzalconio cloruro. Non usate alcool ne prodotti a base di iodio sui tessuti lesi; 2. Ispezionate la ferita, se necessario usando una lente d'ingrandimento, togliete tutti i corpi estranei, afferrandoli con le pinzette oppure con garze sterili, non utilizzate cotone idrofilo perché potrebbe lasciare filamenti; 3. Se vi sono lembi di pelle laceri e quasi staccati, tagliateli con le forbici sterili e rimuoveteli; 4. Tagliate anche tutti i peli o i capelli, almeno tre cm oltre i margini della ferita; 5. Applicate un tampone di garze sterili esercitando pressione per limitare l'emorragia: • Se la ferita è su un arto, sollevatelo ed eventualmente applicate un laccio emostatico a monte della ferita; • Se vi è una perdita di sostanza superficiale, utilizzate garze grasse per impedire che si attacchino alla ferita. Non applicate polveri a base di antibiotico o altri cicatrizzanti; • Tutto il materiale utilizzato, aghi, fili, pinze, forbici e garze, deve essere sterile; • Utilizzate guanti usa e getta e, se possibile, occhiali e mascherina per proteggersi da eventuali contatti col sangue o con secrezioni; • Se i lembi del tessuto sono aperti, applicate una sutura utilizzando: o Punti o Cerotti adesivi

LA SUTURA CON PUNTI • L'ago va bloccato tra i morsi della pinza porta

LA SUTURA CON PUNTI • L'ago va bloccato tra i morsi della pinza porta aghi nella sua parte centrale. • Il lembo cutaneo va afferrato con una pinzetta con punte anatomiche. • La punta dell'ago va infissa perpendicolarmente al tessuto, ad una distanza di 5 -10 mm dal margine della ferita • L'ago va fatto penetrare attraverso tutto il lembo, accompagnandolo con un movimento di rotazione. E’ preferibile che l’ago attraversi un lembo alla volta. • Il punto di uscita deve essere simmetrico a quello d'entrata ed equidistante dai margini della ferita. 5 -10 mm

LA SUTURA CON PUNTI - 2 Dopo ogni punto, annodate i due fili tenendo

LA SUTURA CON PUNTI - 2 Dopo ogni punto, annodate i due fili tenendo ben accostati i margini della ferita, ma non stringete troppo per non causare lesioni del tessuto (è possibile una sutura continua con solo un nodo iniziale ed uno finale, ma è più difficile da realizzare). Il nodo va fatto sempre lateralmente alla ferita, mai sopra i margini. Fate sempre 2 o 3 nodi sovrapposti, per evitare che si sciolgano accidentalmente (almeno 4 nodi quando si usano fili di nylon, che tendono a sciogliersi)

LA SUTURA CON PUNTI - 3 Se i margini sono irregolari o tendono ad

LA SUTURA CON PUNTI - 3 Se i margini sono irregolari o tendono ad introflettersi, applicate il punto Donati, con il filo di sutura che passa due volte fra i lembi della ferita. da 1 a 2 cm Applicate i punti successivi ad una distanza di circa 1 cm uno dall’altro. E’ possibile applicarli anche ad una distanza maggiore (20 - 30 mm), ma in tal caso mettete un cerotto a farfalla fra un punto e l'altro.

LA SUTURA CON PUNTI - 4 • Ogni 24 - 48 ore togliete la

LA SUTURA CON PUNTI - 4 • Ogni 24 - 48 ore togliete la medicazione, disinfettate la ferita e verificate la tenuta dei punti (o dei cerotti), se i margini sono ben accostati, se vi è fuoriuscita di siero, sangue o pus, se sembrano formarsi raccolte sotto la ferita, se la pelle circostante è rosea o con colorito anomalo (pallida, rossastra, violacea). Se necessario premete con un tampone di garze sterili sui bordi della ferita, per far uscire eventuali raccolte. Ogni volta, pulite e disinfettate la ferita • Verificate sempre il colorito della cute attorno alla ferita, se pallida, se arrossata, se bluastra, se vi è pallore delle estremità (possibile occlusione di un'arteria), se vi sono strisce rosse o ghiandole ingrossate a monte della ferita (infezione) • Dopo otto - dieci giorni rimuovete la sutura

Togliere una sutura • Disinfettate la ferita e la cute circostante • Verificate che

Togliere una sutura • Disinfettate la ferita e la cute circostante • Verificate che la cicatrice sia ben formata, con i lembi ben aderenti • Esercitate una pressione attorno alla ferita per verificare che non ci sia uscita si sangue, siero o pus • Con una pinzetta afferrate e sollevate i capi liberi dei fili e tirateli verso l'alto in modo da sollevare il nodo dalla pelle. • Infilate una forbice con punta sottile sotto il nodo e tagliate il filo vicino alla cute; bisogna evitare che il filo esterno attraversi il tessuto.

Togliere una sutura - 2 • Sollevate tutto il filo con le pinzette ed

Togliere una sutura - 2 • Sollevate tutto il filo con le pinzette ed estrarlo. • Rimuovete un punto per volta, disinfettando ogni volta la ferita. I punti iniziale e finale andranno tolti per ultimi. • Se la sutura è continua, cioè solo con nodo iniziale e finale, si taglia il primo nodo, poi devono essere tagliate le anse esterne una per volta, sempre per evitare che il filo esterno attraversi il tessuto. • Nelle suture intradermiche (tutto il filo che passa sotto la cute) si afferrano i due capi del filo esercitando una modica trazione per verificare la scorrevolezza del filo stesso, poi si taglia un capo vicino alla cute e si tira delicatamente il secondo capo per estrarre tutto il filo

La sutura con cerotti adesivi • Se sono disponibili strisce adesive sterili, tipo "Steristrip":

La sutura con cerotti adesivi • Se sono disponibili strisce adesive sterili, tipo "Steristrip": Aprite la confezione sterile ed afferrate un cerotto alle estremità, senza toccare la parte centrale che sarà posta sulla ferita Se non sono disponibili "Steristrip", preparate un cerotto a farfalla: Tagliate almeno 10 cm da un rotolo cerotto largo 2 o 3 cm, tenetelo fra pollice e medio, con la colla rivolta verso l'esterno Effettuate due tagli nella parte centrale Giratelo due o tre volte su se stesso per formare un cordoncino centrale

La sutura con cerotti adesivi - 2 • Applicate il cerotto su un lato

La sutura con cerotti adesivi - 2 • Applicate il cerotto su un lato della ferita, sul lembo più forte; • Stringete bene i bordi della ferita, senza far introflettere i margini e fate aderire il cerotto sul secondo lembo della ferita; • Applicate altri cerotti a breve distanza fra l'uno e l'altro, fino a chiudere completamente la ferita

Altre precauzioni nell’eseguire le suture • Può essere eseguita un'infiltrazione di anestetico locale che

Altre precauzioni nell’eseguire le suture • Può essere eseguita un'infiltrazione di anestetico locale che non fa sentire il dolore, ma questa può dare reazioni indesiderate, causando gonfiore dei tessuti e rendendo più difficile la sutura. Se la ferita è superficiale, può essere sufficiente dare un analgesico e un sedativo; • Terminata la sutura pulite e disinfettate nuovamente la ferita, verificate che non vi siano emorragie, in tal caso mantenete una compressione con un tampone edapplicate una borsa di ghiaccio; • Alla fine coprite con garze sterili, da fissare con cerotti tutt'intorno; • Verificate sempre se la vaccinazione antitetanica è valida, altrimenti praticate una dose di vaccino per iniezione intramuscolare nel muscolo deltoide (della spalla). Se la ferita era sporca di terra o di altri materiali, date anche una dose di antibiotico.

Colpo di calore E’ PROVOCATO DA UN ECCESSIVO INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA CORPOREA. .

Colpo di calore E’ PROVOCATO DA UN ECCESSIVO INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA CORPOREA. .

Colpo di calore - 2 CAUSE • ALTA TEMPERATURA DELL’ARIA • ALTA UMIDITA’ •

Colpo di calore - 2 CAUSE • ALTA TEMPERATURA DELL’ARIA • ALTA UMIDITA’ • PROLUNGATA ESPOSIZIONE A FONTE DI CALORE

Colpo di calore - 3 SINTOMI • • PELLE SECCA MOLTO CALDA VOLTO ARROSSATO,

Colpo di calore - 3 SINTOMI • • PELLE SECCA MOLTO CALDA VOLTO ARROSSATO, POI PALLORE PUPILLE DILATATE RESPIRAZIONE PROFONDA POI SUPERFICIALE CEFALEA CRAMPI MUSCOLARI POSSIBILE PERDITA DI COSCIENZA POSSIBILE COMPROMISSIONI DELLE FUNZIONI VITALI

Colpo di calore - 4 PROGRESSIONE TERMICA IL PRIMO STADIO DELL’ IPERTERMIA E’ LO

Colpo di calore - 4 PROGRESSIONE TERMICA IL PRIMO STADIO DELL’ IPERTERMIA E’ LO STRESS O ESAURIMENTO DA CALORE CARATTERIZZATO DA CONFUSIONE MENTALE CRAMPI MUSCOLARI, NAUSEA E VOMITO. NEL SECONDO STADIO IL PAZIENTE SUDA ABBONDANTEMENTE SE LA TEMPERATURA RAGGIUNGE 39°-40° C SI HA L’IPERTERMIA CONCLAMATA. SOPRA I 40° C. RISCHI DELLA VITA.

Colpo di calore - 5 CHE FARE TRASPORTARE IL PAZIENTE IN UN LUOGO FRESCO,

Colpo di calore - 5 CHE FARE TRASPORTARE IL PAZIENTE IN UN LUOGO FRESCO, AL CHIUSO RIMUOVERE I VESTITI SPUGNATURE FREDDE AI LATI DEL COLLO, POLSI CAVIGLIE, SOTTO LE ASCELLE E GINOCCHIA NEL COSCIENTE SOMMINISTRATE LIQUIDI CONTROLLO DELLE FUNZIONI VITALI RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE IN CASO DI ARRESTO

LESIONI DA FREDDO SONO LESIONI DOVUTE AL FREDDO CHE PROVOCANO DISTURBI FUNZIONALI E STRUTTURALI

LESIONI DA FREDDO SONO LESIONI DOVUTE AL FREDDO CHE PROVOCANO DISTURBI FUNZIONALI E STRUTTURALI DI PICCOLI VASI SANGUIGNI, CELLULE NERVI E CUTE.

LESIONI DA FREDDO – 2 FATTORI FAVORENTI • • FARMACI ALCOOL AFFATICAMENTO FAME DISIDRATAZIONE

LESIONI DA FREDDO – 2 FATTORI FAVORENTI • • FARMACI ALCOOL AFFATICAMENTO FAME DISIDRATAZIONE IPOSSIA ANZIANI E SOGGETTI GIOVANI ALCOLISTI CONICI

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LESIONI DA FREDDO – 3 LESIONI DA FREDDO CONGELAMENTO ASSIDERAMENTO

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LESIONI DA FREDDO – 4 SINTOMI LOCALI 1° GRADO: INDOLENZIMENTO DELLA PARTE PALLIDA O ROSSASTRA. 2° GRADO: INSENSIBILITA’, COLORE BIANCO CEREO O VIOLACEO, PRESENZA DI BOLLE. 3° GRADO: PARTE COMPLETAMENTE CONGELATA, TESSUTI CRISTALLIZZATI

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LESIONI DA FREDDO – 5 CONGELAMENTO FATTORI DI GRAVITA’ EVOLUZIONE NEL TEMPO ESTENSIONE LE AREE PIU’ COLPITE SONO ARTI, ORECCHIE, NASO ELABBRA

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LESIONI DA FREDDO – 6 PRIMO SOCCORSO CONGELATI RIMUOVERE GLI INDUMENTI UMIDI COPRIRE CON TELI ASCIUTTI NON METTERE CALDO MASSAGGI USARE COME FONTI DI CALORE INTERNO COSCIE E ASCELLE. .

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LESIONI DA FREDDO – 8 IPOTERMIA O ASSIDERENTO E’ UNA CONDIZIONE CLINICA IN CUI LA TEMPERATURA CORPOREA SCENDE AL DI SOTTO DEI 35 C° AL PUNTO DA OSTACOLARE IL METABOLISMO

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LESIONI DA FREDDO – 9 IPOTERMIA CAUSE PERIODO PREOPERATORI ANNEGAMENTO SOMMERSIONE ESPOSIZIONE A CONDIZIONI CLIMATICHE PARTICOLARI VALANGHE. .

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LESIONI DA FREDDO – 10 IPOTERMIA CONDIZIONI A RISCHIO ALCOOL DROGHE INDIGENZA DENUTRIZIONE FATTORI PREDISPONENTI

LESIONI DA FREDDO – 11 IPOTERMIA LIEVE 32 C°-35 C° MODERATA 32 C°-26 C°

LESIONI DA FREDDO – 11 IPOTERMIA LIEVE 32 C°-35 C° MODERATA 32 C°-26 C° GRAVE 24 C°-26 C° LETALE < 24 C° CASI DI VARIABILITA’ INDIVIDUALE

LESIONI DA FREDDO – 12 IPOTERMIA ACUTA: SCESA BRUSCA DELLA TEMPERATURA CADUTA IN ACQUA

LESIONI DA FREDDO – 12 IPOTERMIA ACUTA: SCESA BRUSCA DELLA TEMPERATURA CADUTA IN ACQUA GELIDA CRONICHE: SCESA GRADUALE DELLA TEMPERAURA

LESIONI DA FREDDO – 13 IPOTERMIA SINTOMI 35 C° FREDDO, BRIVIDI, TACHICARDIA, TACHIPMEA IPERTENSIONE

LESIONI DA FREDDO – 13 IPOTERMIA SINTOMI 35 C° FREDDO, BRIVIDI, TACHICARDIA, TACHIPMEA IPERTENSIONE 32 C° IRRIGIDIMENTO MUSCOLARE, ARITMIE CARDIACHE 30 C° PERDITA DI COSCIENZA ASSENZA DI P. A. BRADICARDIA IPOVENTILAZIONE 28 C° MORTE APPARENTE, MUSCOLI FLACCIDI, CUTE ROSEA, MIDRIASI, , ASSENZA DI RIFLESSI DIMINUZIONE O SCOMPARSA DI ATTIVITA’ CARDIACA O RESPIRATORIA

LESIONI DA FREDDO – 14 IPOTERMIA CHE FARE PORTARE IN LUOGO RIPARATO O CHIUSO

LESIONI DA FREDDO – 14 IPOTERMIA CHE FARE PORTARE IN LUOGO RIPARATO O CHIUSO SOSTITUIRE I VESTITI BAGNATI CON ASCIUTTI BEVANDE CALDE NON ALCOLICI BLS ALS NESSUN PAZIENTE IPOTERMICO E’ MORTO FINO A CHE NON E’ CALDO E MORTO

Annegamento • Descrivete accuratamente la dinamica dell'incidente o Quanto tempo è stato immerso nell'acqua?

Annegamento • Descrivete accuratamente la dinamica dell'incidente o Quanto tempo è stato immerso nell'acqua? o È stato immerso nell'acqua dolce o salata? o La temperatura dell'acqua era fredda? • La persona aveva praticato un tuffo? o Ha battuto la testa o il collo? • È stata trovata cosciente o incosciente?

Annegamento - 2 Come visitare il malato (la stanza fresca, ben areata e ben

Annegamento - 2 Come visitare il malato (la stanza fresca, ben areata e ben illuminata): 1. La persona deve essere distesa su un piano rigido. Liberate le prime vie aeree, se non si avvertono battiti cardiaci o respiro spontaneo, iniziate subito la rianimazione cardio respiratoria. 2. Quando ricompare il battito spontaneo valutate le condizioni generali, la frequenza del polso e se i battiti sono ritmici, la frequenza del respiro e la pressione arteriosa, il colorito delle labbra e delle unghie. 3. Controllate le condizione mentali, se vi è confusione mentale, sopore, se risponde adeguatamente a semplici domande che gli vengono fatte, se ha disturbi di memoria. 4. Verificate se vi sono stati dei traumi in qualche parte del corpo.

Annegamento - 3 Quali altri segni e sintomi osservare. Sono presenti: • Labbra bluastre?

Annegamento - 3 Quali altri segni e sintomi osservare. Sono presenti: • Labbra bluastre? • Tosse? • Difficoltà respiratorie? • Vomito?

Annegamento - 4 Cosa fare subito, in attesa di ricevere un consiglio medico: •

Annegamento - 4 Cosa fare subito, in attesa di ricevere un consiglio medico: • Dopo aver praticato le manovre di rianimazione, sistemate la vittima dell'annegamento in posizione di sicurezza, sorvegliatela continuamente. È necessario riprendere le manovre di rianimazione immediatamente in caso di arresto cardio respiratorio. • È opportuno che il letto ove è distesa la vittima sia sollevato nel lato dei piedi rispetto a quello delle testa, per favorire l'eventuale fuoriuscita dell'acqua dalle vie aeree. • Verificate frequentemente se le vie aeree sono libere. Se disponibile somministrate ossigeno terapeutico. • Coprite adeguatamente la persona con indumenti asciutti e riscaldatela. In caso di permanenza prolungata in acqua è frequente la comparsa di ipotermia, che ostacola la ripresa delle funzioni cardio respiratorie

Annegamento - 5 • Somministrate solo bevande tiepide, non bollenti, a piccoli sorsi, non

Annegamento - 5 • Somministrate solo bevande tiepide, non bollenti, a piccoli sorsi, non date alcolici. • Se la persona è cosciente, stimolatela a muovere braccia, gambe, mani e piedi, per favorire la circolazione • Se compare uno stato di shock praticate una iniezione intramuscolare o endovena di prodotto a base di cortisone. Inoltre iniziate la somministrazione di antibiotici, per iniezione se la persona non è ben cosciente.

Annegamento - 6 Cosa comunicare al centro medico. • Il tipo e la durata

Annegamento - 6 Cosa comunicare al centro medico. • Il tipo e la durata dell'immersione in acqua, l'eventuale esposizione al freddo, se era stata ritrovata in stato di coscienza o incoscienza. • Le condizioni generali del momento: stato di coscienza, riflessi, battiti cardiaci ed atti respiratori al minuto, se regolari, pressione arteriosa e temperatura, colorito della pelle, in particolare labbra ed unghie. • Se vi sono stati traumi e se la persona aveva praticato tuffi

EMERGENZE TRAUMATOLOGICHE TRAUMI DELLO SCHELETRO

EMERGENZE TRAUMATOLOGICHE TRAUMI DELLO SCHELETRO

TRAUMA DIRETTO • CONTUSIONE • FRATTURA • DISTORSIONE TRAUMA INDIRETTO • LUSSAZIONE • FRATTURALUSSAZIONE

TRAUMA DIRETTO • CONTUSIONE • FRATTURA • DISTORSIONE TRAUMA INDIRETTO • LUSSAZIONE • FRATTURALUSSAZIONE

 • I traumi dello scheletro sono molto frequenti soprattutto in caso di incidenti

• I traumi dello scheletro sono molto frequenti soprattutto in caso di incidenti stradali, infortuni sul lavoro, infortuni sportivi ed in genere in tutte le cadute accidentali. • Le lesioni più importanti sono: • DISTORSIONE • LUSSAZIONE • FRATTURA

 • DISTORSIONE • La distorsione e lo spostamento momentaneo e violento di un

• DISTORSIONE • La distorsione e lo spostamento momentaneo e violento di un osso, a livello della sua articolazione, dovuto all’esagerazione di uno dei normali movimenti dell’articolazione stessa. Come si manifesta: • Dolore violento e localizzato all’articolazione interessata dal trauma.

 • Gonfiore immediato e progressivo per fuoriuscita di liquidi e di sangue. •

• Gonfiore immediato e progressivo per fuoriuscita di liquidi e di sangue. • I movimenti dell’articolazione colpita sono dolorosi ma possibili. • COSA FARE: • Sospettare sempre una frattura e quindi recarsi in ospedale per accertamenti.

 • • • Mettere a riposo completo l’articolazione colpita, possibilmente in posizione sollevata.

• • • Mettere a riposo completo l’articolazione colpita, possibilmente in posizione sollevata. Immergere subito l’articolazione interessata in acqua fredda ( almeno mezzora ). Appena disponibile, applicare ghiaccio per molto tempo ( ad intervalli per 48 ore ).

 • Non applicare fasciature troppo strette ( aumentano il dolore ). • Non

• Non applicare fasciature troppo strette ( aumentano il dolore ). • Non usare pomate ( soprattutto immediatamente dopo il trauma ). • LUSSAZIONI • Le lussazioni più frequenti sono: di spalla di gomito, di mandibola e dell’anca.

 • COME SI MANIFESTA: • Dolore acuto e localizzato al momento della lesione

• COME SI MANIFESTA: • Dolore acuto e localizzato al momento della lesione che poi va diminuendo e diffondendosi a tutta la zona dell’articolazione colpita • Il dolore aumenta al minimo movimento • Impossibilità assoluta di usare l’articol. • Si modifica il profilo naturale dell’articolazione colpita, con presenza di rilievi e affossamenti che normalmente non sono presenti.

LUSSAZIONE E’ CARATTERIZZATA DA UNA PERDITA COMPLETA E IRREVERSIBILE DEI NORMALI RAPPORTI ARTICOLARI CLINICAMENTE:

LUSSAZIONE E’ CARATTERIZZATA DA UNA PERDITA COMPLETA E IRREVERSIBILE DEI NORMALI RAPPORTI ARTICOLARI CLINICAMENTE: DEFORMITA’, ATTEGGIAMENTO OBBLIGATO DELL’ARTO, DOLORE, IMPOTENZA FUNZIONALE TRATTAMENTO: VA SEMPRE RIDOTTA AL PIU’ PRESTO POSSIBILE E MAI OLTRE LE 24 ORE SUCCESSIVAMENTE VA IMMOBILIZZATA

DISTORSIONE

DISTORSIONE

LUSSAZIONE

LUSSAZIONE

FRATTURE SONO CARATTERIZZATE DA UNA SOLUZIONE DI CONTINUO DI UN SEGMENTO SCHELETRICO POSSONO ESSERE

FRATTURE SONO CARATTERIZZATE DA UNA SOLUZIONE DI CONTINUO DI UN SEGMENTO SCHELETRICO POSSONO ESSERE CHIUSE ED ESPOSTE A SECONDA DELL’INTEGRITA’ DELLA SUPERFICIE CUTANEA EPIFISARIE, METAFISARIE E DIAFISARIE A SECONDA DEL LIVELLO DELLA FRATTURA ARTICOLARI ED EXTRARTICOLARI A SECONDA CHE INTERESSINO O MENO L’ARTICOLAZIONE

FRATTURE A SECONDA DELLA DIREZIONE DELLA RIMA DI FRATTURA: a) TRASVERSE; b) OBLIQUE; c)

FRATTURE A SECONDA DELLA DIREZIONE DELLA RIMA DI FRATTURA: a) TRASVERSE; b) OBLIQUE; c) OBLIQUO-SPIROIDI; d) CON TERZO FRAMMENTO; e) PLURIFRAMMENTARIE

FRATTURE A SECONDA DELLO SPOSTAMENTO DEI FRAMMENTI: AD LATUS, AD LONGITUDINEM, AD AXIM, AD

FRATTURE A SECONDA DELLO SPOSTAMENTO DEI FRAMMENTI: AD LATUS, AD LONGITUDINEM, AD AXIM, AD PERIPHERIAM

FRATTURE CLINICAMENTE: DEFORMITA’, ATTEGGIAMENTO DELL’ARTO, DOLORE, TUMEFAZIONE, IMPOTENZA FUNZIONALE ALTRI SEGNI CLINICI DI CERTEZZA

FRATTURE CLINICAMENTE: DEFORMITA’, ATTEGGIAMENTO DELL’ARTO, DOLORE, TUMEFAZIONE, IMPOTENZA FUNZIONALE ALTRI SEGNI CLINICI DI CERTEZZA DELLA PRESENZA DI FRATTURA (DI CUI NON E’ CONSIGLIATA LA LORO RICERCA IN SENSO ASSOLUTO) SONO: CREPITIO OSSEO, DOLORE ACUTO E LOCALIZZATO, SI MODIFICA IL PROFILO NATURALE.

 • COME SI MANIFESTA. • Dolore intenso e localizzato alla zona fratturata che

• COME SI MANIFESTA. • Dolore intenso e localizzato alla zona fratturata che aumenta al minimo mov. • Se si tratta di fratture degli arti, si nota spesso una posizione non naturale dell’arto interessato dalla frattura. • Gonfiore e presenza di lividi e di solito piuttosto tardiva. • Se si tratta di una frattura esposta, sono visibili i monconi ossei nella ferita, in questo caso e spesso presente emorragia

 • COSA FARE: • Lasciare l’infortunato nella posizione in • • cui si

• COSA FARE: • Lasciare l’infortunato nella posizione in • • cui si trova. Chiamare soccorso. Ogni frattura, anche se solo sospetta, deve essere immobilizzata. Devono essere immobilizzate, insieme al punto di frattura, anche le articolazioni che precedono e che seguono la zona interessata per evitare che i monconi fratturati si possano spostare rischiando ulteriori lesioni a vasi e nervi

 • Mettere il ghiaccio sul punto di frattura. • Se frattura esposta, proteggere

• Mettere il ghiaccio sul punto di frattura. • Se frattura esposta, proteggere la ferita con materiale pulito ( possibilmente garze sterili, MAI cotone NON usare alcool, se ce emorragia fermarla.

 • PERICOLI DELLE FRATTURE: • • Stato di shock. Lesioni ai vasi sanguigni

• PERICOLI DELLE FRATTURE: • • Stato di shock. Lesioni ai vasi sanguigni e ai nervi che si trovano vicino all’osso fratturato. • Lesioni agli organi interni ( nelle fratture al torace, bacino, cranio). • Infezioni ( frequenti nelle fratture esposte ).

TRAUMI ALLA COLONNA VERTEBRALE La colonna vertebrale e formata dall’insieme delle vertebre; questa struttura

TRAUMI ALLA COLONNA VERTEBRALE La colonna vertebrale e formata dall’insieme delle vertebre; questa struttura ossea ha fondamentalmente due compiti: • Permettere la stazione eretta, il movimento ed il cammino. • Proteggere le strutture nervose contenute nel canale midollare.

 • La frattura della colonna vertebrale e quindi uno tra i più gravi

• La frattura della colonna vertebrale e quindi uno tra i più gravi traumi dello scheletro. Una frattura in questa parte dell’organismo, infatti, compromette sempre, in modo più o meno importante, una delle funzioni della colonna, cioè il mantenimento della stazione eretta ( stare in piedi, piegarsi ecc. . ) inoltre, se la frattura provoca lo spostamento di qualche frammento di osso all’interno del canale midollare, si instaura una

Lesione del midollo spinale e, di conseguenza, una perdita della sensibilità e della capacità

Lesione del midollo spinale e, di conseguenza, una perdita della sensibilità e della capacità di movimento di una parte dell’organismo. ( esattamente della parte che si trova al di sotto del punto di lesione del midollo spinale ).

 • COME SI MANIFESTA: • • Dolore alla colonna vertebrale. Perdita completa o

• COME SI MANIFESTA: • • Dolore alla colonna vertebrale. Perdita completa o parziale del movimento. Perdita della sensibilità. Perdita della capacità di controllare l’emissione di feci e urine

BISOGNA SEMPRE SOSPETTARE UNA LESIONE ALLA COLONNA SE L’INFORTUNATO: • • • Ha subito

BISOGNA SEMPRE SOSPETTARE UNA LESIONE ALLA COLONNA SE L’INFORTUNATO: • • • Ha subito un trauma violento alla schiena E caduto dall’alto E stato coinvolto in un incidente stradale Lamenta dolori alla schiena in seguito a trauma Lamenta formicolio, scosse elettriche o senso di caldo o freddo soprattutto alle estremità degli arti in seguito a trauma.

 • COSA FARE: • • • Chiamare soccorso Fondamentale e impedire qualsiasi movimento

• COSA FARE: • • • Chiamare soccorso Fondamentale e impedire qualsiasi movimento della colonna vertebrale Immobilizzare la testa così come si trova, con le proprie mani, e mantenerla immobile fino all’arrivo dei soccorsi nulla deve essere messo sotto la testa Coprire l’infortunato con una coperta NON dare da bere NON muoverlo dalla posizione in cui si trova

SCATOLA CRANICA MASSICCIO FACCIALE

SCATOLA CRANICA MASSICCIO FACCIALE

CRANICHE CEREBRALI FACCIALI

CRANICHE CEREBRALI FACCIALI

 • LESIONI CRANICHE In base alla forza d’urto intervenuta, alla superficie d’impatto, all’accelerazione

• LESIONI CRANICHE In base alla forza d’urto intervenuta, alla superficie d’impatto, all’accelerazione e decelerazione subite, i traumi a livello cranico e/o facciali potranno provocare lesioni: • dirette: coinvolgono i soli tessuti molli ( semplici ferite del cuoio capelluto ematomi, ecc. . ) oppure danneggiano la scatola cranica provocando fratture lineari ( visibili cioè solo con una radiografia ) oppure infossate.

 • indirette: interessano il tessuto cerebrale, lesionando in modo temporaneo o permanente, in

• indirette: interessano il tessuto cerebrale, lesionando in modo temporaneo o permanente, in parte o completamente, uno dei centri che lo compongono. VALUTAZIONE DI SEGNI E SINTOMI: • alterazione dello stato mentale, anche transitoria, dalla confusione alla perdita di coscienza; • vomito violento e improvviso; • comparsa di cefalea intensa o malessere ( nausea );

CEFALEA BRADICARDIA VOMITO COSCIENZA? ANISOCORIA AGGRESSIVITA’

CEFALEA BRADICARDIA VOMITO COSCIENZA? ANISOCORIA AGGRESSIVITA’

 • Tutti i pazienti vittima di un evento traumatico, che presentino i segni

• Tutti i pazienti vittima di un evento traumatico, che presentino i segni e sintomi sopra citati, necessitano di una rapida ospedalizzazione e di un’equipe di soccorso sanitaria di supporto.

PUPILLE DILATATE ( MIDRIATICHE ) PUPILLE COSTRETTE ( MIOTICHE ) PUPILLE DISEGUALI ( ANISOCORICHE

PUPILLE DILATATE ( MIDRIATICHE ) PUPILLE COSTRETTE ( MIOTICHE ) PUPILLE DISEGUALI ( ANISOCORICHE ) PUPILLE NORMALI

RICHIEDI IL SOCCORSO AVANZATO SOSPETTA UNA LESIONE CERVICALE

RICHIEDI IL SOCCORSO AVANZATO SOSPETTA UNA LESIONE CERVICALE

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) • La persona ha perso completamente conoscenza o

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) • La persona ha perso completamente conoscenza o vi è stato solo un malessere? • Quando è accaduto? Ore Giorni • Quanto tempo è durata la perdita di coscienza? Ore Minuti • La persona era sola oppure in compagnia? • Adesso si è completamente ristabilita? • La persona è affetta da diabete mellito, da malattie del cuore o da altre malattie? • Prima che iniziasse la crisi vi sono stati: o Una forte emozione? o Una fatica fisica? o Un trauma alla testa od in altre parti del corpo? o Dolori alla testa, al torace od in altre parti del corpo? o Malattie nei giorni precedenti? o L'assunzione di farmaci, cibi o bevande sospette?

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 2 Come visitare il malato (la stanza

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 2 Come visitare il malato (la stanza deve essere accogliente e silenziosa): 1. La persona deve rimanere distesa a letto, in posizione supina, in una stanza calda, ma ben arieggiata. Se è presente difficoltà respiratoria fate sollevare la testa e le spalle su due - tre cuscini, se vi è pallore o sudorazione fredda mantenete invece la testa bassa e sollevate le gambe 2. Controllate il polso, la pressione arteriosa, la respirazione, la temperatura. 3. Controllate la glicemia, se sono disponibili le strisce reattive. 4. Verificate se la persona è caduta in terra, se ha riportato traumi, se vi sono ferite, escoriazioni od ecchimosi. 5. Indagate se erano presenti testimoni nel momento del malessere, chiedete cosa hanno osservato. 6. Indagate se vi sono state cause scatenanti e se in passato vi sono stati episodi simili.

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 3 Quali altri segni e sintomi osservare.

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 3 Quali altri segni e sintomi osservare. Sono presenti? • Debolezza, pallore o sudorazione fredda? • Nausea o vomito, dolori addominali? In caso positivo, quali sono le caratteristiche? • Dolori alla testa, al torace all'addome? In caso positivo, quali sono le caratteristiche? • Sensazione di tachicardia o di affanno? • Indagate, inoltre: o Se vi è mancanza di forza oppure sensazione di formicolio in un arto superiore od inferiore, se un lato della bocca sembra deviato, se la personariesce a parlare regolarmente, o Se la persona ricorda l'accaduto, se sembra aver perso la memoria o Se vi sono disturbi della vista (vede gli oggetti sdoppiati o sfuocati? ), se vi sono zone d'ombra nel campo visivo, se le pupille sono rotonde, di uguali dimensioni e rimpiccioliscono quando sono illuminate da un fascio di luce.

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 4 Cosa fare subito, in attesa di

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 4 Cosa fare subito, in attesa di contattare un medico: • Mantenete la persona distesa a letto, sotto sorveglianza e monitorate i valori del polso, respiro, pressione arteriosa e temperatura. • Se vi è affanno o sensazione di "fame d'aria", fate inalare ossigeno terapeutico a bassa pressione, mantenendo la posizione semiseduta • Se sono disponibili strisce reattive per il controllo della glicemia, effettuate l'esame. Se i valori della glicemia sono bassi (< 60 mg/dl) fate bere liquidi zuccherati. Se sono molto elevati (> 300 mg/dl) mantenete la persona digiuna, avvisate subito il centro medico di riferimento e verificate se vi è insulina a bordo. • Evitate l'uso di alcolici. • Se la perdita di coscienza non si risolve spontaneamente in pochi minuti, fate una iniezione di farmaco cortisonico

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 5 Cosa comunicare al centro medico. •

Lipotimia (Svenimento / Perdita di coscienza) - 5 Cosa comunicare al centro medico. • Come e quando è iniziato lo svenimento/ perdita di coscienza, quanto tempo è durato, se è completamente regredito oppure se sono rimasti alcuni segni o sintomi di malessere • Se si sospettano cause scatenanti, un infortunio, un'intossicazione o un evento emotivo • Se sono presenti sintomi o segni associati