Seminario di Politica sociale La pianificazione sociale fasi

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 Seminario di Politica sociale “ La pianificazione sociale: fasi, caratteristiche metodologiche e aspetti

Seminario di Politica sociale “ La pianificazione sociale: fasi, caratteristiche metodologiche e aspetti valutativi”. Corso di laurea in Servizio Sociale - Università di Trieste Docente: Rosemary Serra Esperto: Carlo Beraldo A. A. 2019/2020 Trieste, 15 maggio 2020

Pianificazione/Programmazione/Progettazione Approccio metodologico condiviso Applicazione razionale delle conoscenze umane nell’assumere delle decisioni e intraprendere

Pianificazione/Programmazione/Progettazione Approccio metodologico condiviso Applicazione razionale delle conoscenze umane nell’assumere delle decisioni e intraprendere delle conseguenti attività. Il suo intento principale consiste nello stabilire relazioni tra mezzi (risorse) e fini (obiettivi): raggiungimento dei fini mediante l’impiego più efficace dei mezzi. Sembra potersi configurare un’interpretazione scalare dei termini “pianificazione”, “programmazione”, “progettazione” (analogamente a “piano”, “programma”, “progetto”), come se il successivo fosse consentito dal precedente anche se spesso tali termini sono utilizzati come sinonimi

 • PIANO Modello di situazione desiderata per il futuro, nonché definizione del processo

• PIANO Modello di situazione desiderata per il futuro, nonché definizione del processo strategico-razionale, concettuale ed operativo che riguarda contestualmente il problema delle decisioni attinenti al modello (complesso di azioni strategiche) identificato e alle condizioni per realizzarle. • PROGRAMMA Scelta predefinita di metodi e strumenti che definiscono una sequenza di attività coordinate e realizzate con l’impiego di risorse definite e finalizzate al raggiungimento di uno o più obiettivi. Un programma si inserisce di norma entro un piano e può accogliere più progetti. • PROGETTO Insieme organizzato e interrelato di attività predisposte per realizzare un obiettivo specifico entro un lasso di tempo prescritto e con un ammontare specifico di risorse. E’ anche definito come una sotto-unità o fase di un programma. 3

 L’approccio pianificatorio investe una pluralità di livelli istituzionali ü Livello europeo: direttive su

L’approccio pianificatorio investe una pluralità di livelli istituzionali ü Livello europeo: direttive su tutti gli aspetti delle politiche sociali ü Livello nazionale: leggi e piani di settore/area (es. Piano Nazionale/triennale Sanitario che definisce gli indirizzi governativi in materia sanitaria validi per tutte le Regioni; Piano Povertà; Piano Scuola, ecc ü Livello regionale: leggi e Piani in materia socio assistenziale, sanitaria, educativa, abitativa, formativa, ecc. (es. Piani Regionali/triennali Sanitari e Sociali) ü Livello locale: Piani Aziendali/triennali-annuali (AAS - A. ULSS); Piani zonali/territoriali (Comuni - AAS/A. ULSS > Distretto Sanit. ); Con riferimento a quanto previsto dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione” riguardo alle diverse funzioni e differenti compiti dello Stato, delle Regioni, delle (Province) e dei Comuni.

L’approccio pianificatorio caratterizza la pluralità delle organizzazioni private impegnate nella realizzazione di servizi sociali,

L’approccio pianificatorio caratterizza la pluralità delle organizzazioni private impegnate nella realizzazione di servizi sociali, sanitari, educativi. - Cooperative sociali, - Associazioni di volontariato - Associazioni di Promozione sociale - Società di mutuo soccorso - Organismi religiosi (Caritas, . . ) - Fondazioni (alcune ex I. P. A. B. ) - Patronati assistenziali - - ecc.

Rapporto tra decisioni strategiche e decisioni operative Obiettivo Generale (valori, indirizzi) vincolo mezzo Decisioni

Rapporto tra decisioni strategiche e decisioni operative Obiettivo Generale (valori, indirizzi) vincolo mezzo Decisioni Strategiche (piani strategici) vincolo mezzo Decisioni gestionali ed Operative (programmi e progetti operativi) mezzo vincolo azioni 6

Diversi approcci pianificatori/programmatori/progettuali: • Approccio razionale o razional-sinottico • Approccio dialogico 7

Diversi approcci pianificatori/programmatori/progettuali: • Approccio razionale o razional-sinottico • Approccio dialogico 7

Approccio razionale (razionalità sinottica o secondo approcci condizionali): metodologia rigidamente sequenziale, dove la programmazione

Approccio razionale (razionalità sinottica o secondo approcci condizionali): metodologia rigidamente sequenziale, dove la programmazione ha funzioni prevalentemente prescrittive; le decisioni, oltre ad essere assunte in forma verticistica, pre-tendono di configurarsi come capaci da sole di determinare effetti (outcomes) positivi. (Nota: l’incertezza non può essere abolita nei processi decisionali che riguardano l’umano) 8

Approccio dialogico Ø parte dall’assunto che la realtà sociale è una costruzione sociale sempre

Approccio dialogico Ø parte dall’assunto che la realtà sociale è una costruzione sociale sempre mutevole della quale è impossibile dare definizioni pre-formate (la rappresentazione della problematica da affrontare dipende dall’interazione tra i soggetti coinvolti) Ø la progettazione va affrontata solo attraverso un atteggiamento di ricerca e di costante rimodulazione 9

 Il PROCESSO METODOLOGICO (per la realizzazione di un progetto o programma): Esame contenuti

Il PROCESSO METODOLOGICO (per la realizzazione di un progetto o programma): Esame contenuti programmazione/pianificazione eventualmente esistenti riguardo alla problematica da affrontare Ideazione/Attivazione del progetto o programma Formulazione/Costruzione del progetto o programma (comprensiva del periodo e delle risorse ritenute necessarie) Realizzazione del progetto o programma V A L U T A Z I O N E

Esame contenuti programmazione/pianificazione esistenti relativamente alla problematica in esame Fase di esplorazione di quanto

Esame contenuti programmazione/pianificazione esistenti relativamente alla problematica in esame Fase di esplorazione di quanto viene indicato dalla normativa, dalla pianificazione o programmazione (istituzionale/settoriale) in termini di obiettivi generali, bisogni rilevati, fondi stanziati e dedicati. Tale fase offre indicazioni di priorità e permette di definire le prime ipotesi di campo, prefigurando la possibilità di utilizzo di risorse (finanziarie e non). 11

Ideazione/Attivazione del progetto o programma Questa fase del ciclo del progetto o programma contiene,

Ideazione/Attivazione del progetto o programma Questa fase del ciclo del progetto o programma contiene, due operazioni fondamentali: lo studio (partecipato) del problema o del disagio, colti nel contesto sociale di riferimento, espresso in termini diagnostici - degli attori a vario titolo interessati (possibili strumenti: albero dei problemi; mappa degli stakeholder); la messa a punto (partecipata) degli obiettivi e dei risultati da raggiungere (possibile strumento: albero degli obiettivi). La corretta esecuzione delle due operazioni definisce le ragioni che sostengono l’idea progettuale/programmatoria. 12

Fase di Formulazione/costruzione operativa del progetto/programma Fase necessaria per la stesura del documento di

Fase di Formulazione/costruzione operativa del progetto/programma Fase necessaria per la stesura del documento di progetto o programma, costruito entro un quadro logico, di fattibilità e internamente coerente, che comprende la precisa descrizione: • degli obiettivi e dei risultati attesi, • del contesto sociale e dei soggetti verso cui il progetto/programma è rivolto, • degli interventi (e delle modalità di realizzazione degli stessi) che caratterizzano il progetto /programma stesso, • dei fattori di sostenibilità del progetto/programma, • del sistema di monitoraggio e di valutazione adottato, • del budget ritenuto necessario, • delle ulteriori risorse (materiali e professionali ritenute indispensabili). (Nel caso di non corrispondenza tra l’entità e la tipologia delle risorse ipotizzate e quelle effettivamente disponibili, il progetto o programma dovrà essere ridefinito in qualche sua parte). 13

 Fase di realizzazione del progetto/programma La realizzazione prevede: – Il “lancio” del progetto/programma

Fase di realizzazione del progetto/programma La realizzazione prevede: – Il “lancio” del progetto/programma (sua presentazione con la finalità dell’ acquisizione del maggior consenso possibile) – Il “pilotaggio del progetto/programma” (inteso come azione di governo da parte del responsabile del progetto) – L’”organizzazione delle attività” e la predisposizione degli interventi da realizzare (ciascun operatore deve sapere chi farà cosa, quando e in che modo) – Il “monitoraggio” (verifica, con scelta di indicatori rappresentativi) e la valutazione in itinere (necessari per le opportune/eventuali “regolazioni” del progetto/programma stesso) 14

Processo metodologico Esame contesto normopianificatorio Ideazione - Studio problema e identificazione progetto o programma

Processo metodologico Esame contesto normopianificatorio Ideazione - Studio problema e identificazione progetto o programma Formulazione /Costruzione del progetto/ programma Individuazione risorse Valutazione Realizzazione del progetto o programma Monitoraggio e verifica 15

VALUTAZIONE Insieme delle attività collegate di ricerca, utili per esprimere un giudizio nel contesto

VALUTAZIONE Insieme delle attività collegate di ricerca, utili per esprimere un giudizio nel contesto della realizzazione di progetti, programmi, piani (sociali o educativi) e di servizi q la valutazione serve per capire se tutto quello che è stato messo in atto (o si intende mettere in atto) per raggiungere dei risultati appare il più adeguato; q capire significa però porsi delle domande e cercare delle risposte con la raccolta e l’analisi di dati e informazioni pertinenti; q diversamente dalla valutazione spontanea, la valutazione in quanto esito di azioni di ricerca sociale, deve appoggiarsi su informazioni (verificabili) raccolte con procedure rigorose e coerenti; q la valutazione, offrendo un sostegno ai processi decisionali, diviene un utile ausilio in ogni fase del ciclo programmatorio; q la valutazione non é fine a sé stessa: le modalità con cui si valuta dipendono da ciò che si intende valutare.

 Essendo la Valutazione un processo volto a dare un giudizio (dare valore) sulla

Essendo la Valutazione un processo volto a dare un giudizio (dare valore) sulla base di informazioni specificamente raccolte e analizzate, essa necessita di: v Monitoraggio: raccolta sistematica e continua di informazioni (di vario tipo) utili per la verifica e la valutazione v Verifica: controllo, sulla base di alcuni parametri (indicatori), della corrispondenza dei risultati rispetto a quanto previsto (progettato/programmato/pianificato) La Regolazione ha poi a che fare (= intervenire) con gli elementi fondamentali dell’organizzazione in conseguenza delle azioni su evidenziate. 17

Significati della verifica e della valutazione nei processi progettuali/programmatori Valutazione come stima di: •

Significati della verifica e della valutazione nei processi progettuali/programmatori Valutazione come stima di: • efficacia = capacità del progetto di raggiungere gli obiettivi fissati; • impatto = tutti i cambiamenti indotti dal progetto esclusi quelli direttamente connessi agli obiettivi; • rilevanza = capacità del progetto di incidere su problemi di rilevanza sociale; • efficienza = rapporto fra costi e ricavi > possibilità di raggiungere gli stessi risultati con un minor impegno di risorse, o viceversa, risultati maggiori con uguali risorse; • produttività = rapporto tra risorse impiegate e output ottenuti (es. costo unitario per un’ora di assistenza domiciliare/educativa, ecc. ); • trasferibilità e riproducibilità del modello = in termini di metodologie, know how, buone prassi e soluzioni organizzative attivate.

Osservazioni La Valutazione ha caratteristiche relazionali perché coinvolge i diversi soggetti in campo Valutazione

Osservazioni La Valutazione ha caratteristiche relazionali perché coinvolge i diversi soggetti in campo Valutazione e verifica, non sono alternative, dato che la verifica è compresa nella valutazione La Valutazione non ha finalità sanzionatorie, ma di approfondimento dei risultati conseguiti, di analisi dei problemi aperti, di individuazione delle linee di miglioramento della progettazione in corso (o futura) La fase di valutazione, deve produrre un documento dove vengono indicate non solo le acquisizioni e i successi del progetto, ma anche i suoi punti deboli, al fine correggere la progettazione in corso e/o le future progettazioni

 • • Essenzialmente sono due le macrofunzioni di un processo valutativo (riferimento specifico

• • Essenzialmente sono due le macrofunzioni di un processo valutativo (riferimento specifico alla fase finale): Rendere conto (accountability) dell’attività e dei risultati ai diversi possibili stakeholder, ma anche nel fare un bilancio complessivo dell’esperienza conclusa (summative evaluation) Apprendimento (learning) nel senso di miglioramento progressivo della conoscenza, della competenza, della capacità e di aggiornamento delle strategie sul tema in oggetto (formative) ma anche, nello specifico territoriale, di tutto il sistema della programmazione locale e dei suoi attori, contribuendo al capitale sociale territoriale.

Attori interessati alla valutazione degli interventi psicosociali (ciascuno con proprie esigenze valutative) legislatore/organi macro

Attori interessati alla valutazione degli interventi psicosociali (ciascuno con proprie esigenze valutative) legislatore/organi macro istituzionali (per piani regionali, nazionali o europei, riguardo alla coerenza con norme o criteri istitutivi ed eventualmente con risorse messe a disposizione); amministratori di organizzazioni di servizio (riguardo all’efficienza, all’efficacia, alle implicazioni connesse alla rappresentanza); finanziatori non istituzionali (per congruenza costi e contenuti progetto); utenti e loro rappresentanze (per esiti); operatori (per efficacia del proprio intervento); altri (consulenti, osservatori esterni, vari stakeholder).

Le tappe di un progetto e la valutazione La valutazione accompagna il progetto (o

Le tappe di un progetto e la valutazione La valutazione accompagna il progetto (o programma) nel suo dispiegarsi, individuando scopi e metodologie di ricerca valutativa per ciascun stadio raggiunto dal progetto stesso. Le tappe (del progetto e della connessa valutazione) si susseguono in una logica consequenziale. Tappe (accompagnate da momenti valutativi) di un progetto di intervento sociale ideazione - attivazione - formulazione/progettazione - realizzazione

 Tappa dell’ideazione: obiettivi della valutazione Per questa tappa la valutazione attiene a criteri

Tappa dell’ideazione: obiettivi della valutazione Per questa tappa la valutazione attiene a criteri di rilevanza, opportunità, novità, fattibilità, interesse e convenienza.

 Tappa dell’attivazione : obiettivi della valutazione E’ utile valutare in questa tappa: -

Tappa dell’attivazione : obiettivi della valutazione E’ utile valutare in questa tappa: - la quantità e la qualità dei contattivati; - la rilevanza percepita del problema da parte dei diversi soggetti contattati; - la condivisione rispetto al problema da parte degli attori principali dell’azione progettuale; - la quantità e la qualità delle informazioni raccolte, la possibilità di attivare risorse per realizzare il progetto

Tappa della Formulazione e costruzione del progetto: obiettivi della valutazione Per questa Tappa si

Tappa della Formulazione e costruzione del progetto: obiettivi della valutazione Per questa Tappa si cerca di stimare a priori la validità del progetto e verificare la congruenza del disegno concettuale. Una parte della valutazione del progetto cartaceo consiste nel controllo di errori di tipo logico, contenutistico e formale. Le componenti da considerare sono: • rilevanza = attinenza del progetto a problematiche ritenute rilevanti che si intendono affrontare; • adeguatezza = della formulazione del progetto in modo che possa fungere da guida per la progettazione operativa e per la successiva fase di realizzazione e che sia ben comprensibile per tutti i soggetti coinvolti ; • congruenza interna = fra le diverse parti del progetto e fra progetto e risorse attivabili; • sforzo = inteso come risorse (tempo, energie, ecc. ) impiegate per questa fase e per le successive.

Tappa della realizzazione: obiettivi ella valutazione L’attenzione valutativa si rivolge da una parte alla

Tappa della realizzazione: obiettivi ella valutazione L’attenzione valutativa si rivolge da una parte alla raccolta di informazioni di tipo descrittivo, per capire chi aderisce al progetto, cosa viene realizzato, da chi e in quali tempi, le risorse impiegate (monitoraggio), dall’altra ai processi messi in atto. La valutazione di processo rende possibili aggiustamenti in itinere, fornisce informazioni utili per un eventuale miglioramento o riprogettazione dell’intervento nel caso lo scarto tra il progetto e la sua realizzazione sia consistente. • • • A progetto eseguito la valutazione verterà su: efficacia = raggiungimento (o meno) degli obiettivi fissati; impatto = cambiamenti indotti oltre agli obiettivi previsti; rilevanza = incidenza su problemi di rilevanza sociale; efficienza = rapporto positivo fra costi e risultati ; trasferibilità/riproducibilità del progetto = aspetti organizzativo/metodologici.

Indicatori sociali Per indicatore s’intende una caratteristica o variabile (o rapporto tra variabili) osservabile

Indicatori sociali Per indicatore s’intende una caratteristica o variabile (o rapporto tra variabili) osservabile o calcolabile che dà indicazioni su un certo fenomeno. Ogni indicatore illustra un aspetto, più o meno grande, più o meno rilevante, del tema che si vuole indagare. Gli indicatori non possono essere decisi a tavolino senza un riferimento chiaro e costante al fenomeno che si intende approfondire e al mandato valutativo. Gli indicatori, in quanto informazioni di sintesi, devono rispettare sia requisiti metodologici (validità, attendibilità), come tutte le altre misure, sia requisiti connessi a problemi di natura concettuale (pertinenza, rilevanza, specificità e sensibilità).

Gli indicatori possono essere suddivisi in base a molteplici criteri: Criterio di vicinanza dell’indicatore

Gli indicatori possono essere suddivisi in base a molteplici criteri: Criterio di vicinanza dell’indicatore con il fenomeno che vuole rappresentare) = > indicatori diretti (rappresentano direttamente il fenomeno) > indiretti o proxi ( rappresentano elementi che sono in relazione con il fenomeno oggetto d’analisi restituendo di questo significativi elementi conoscitivi); • Criterio di relazione con l’obiettivo = > indicatori valutativi (per valutare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi di un’attività programmata); > indicatori di processo (per valutare le modalità d’implementazione del progetto); > indicatori di esito (per la valutazione degli esiti finali dell’intervento. Gli indicatori di esito si si suddividono poi in indicatori di efficacia d’impatto, di efficienza – a seconda che vengano utilizzati per stimare rispettivamente l’efficacia, l’impatto o l’efficienza di un intervento).

Esempio Indicatori sociali (da Istat per valutazione benessere equo sostenibile bes) Individuate 12 dimensioni

Esempio Indicatori sociali (da Istat per valutazione benessere equo sostenibile bes) Individuate 12 dimensioni del benessere: • Salute • Istruzione e formazione • • Lavoro e conciliazione tempi di vita Benessere economico • Relazioni sociali • • Politica e istituzioni Sicurezza • Benessere soggettivo • • • Paesaggio e patrimonio culturale Ambiente Ricerca e innovazione • Qualità dei servizi

Relazioni sociali : alcuni Indicatori scelti Molto soddisfatti per le relazioni familiari: Percentuale di

Relazioni sociali : alcuni Indicatori scelti Molto soddisfatti per le relazioni familiari: Percentuale di persone di 14 anni e più che sono molto soddisfatte delle relazioni familiari sul totale delle persone di 14 anni e più. Molto soddisfatti per le relazioni amicali: Percentuale di persone di 14 anni e più che sono molto soddisfatte delle relazioni con amici sul totale delle persone di 14 anni e più. Persone su cui contare: Percentuale di persone di 14 anni e più che hanno parenti, amici o vicini su cui contare sul totale delle persone di 14 anni e più. Aiuti gratuiti dati: Percentuale di persone di 14 anni e più che nelle ultime quattro settimane hanno fornito aiuti gratuiti a persone (parenti e non) non conviventi sul totale delle persone di 14 anni e più. Partecipazione sociale: Persone di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi hanno svolto almeno una attività di partecipazione sociale sul totale delle persone di 14 anni e più. Le attività considerate sono: partecipato a riunioni di associazioni (culturali/ricreative, ecologiche, diritti civili, per la pace); Attività di volontariato: Persone di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi hanno svolto attività gratuita per associazioni o gruppi di volontariato sul totale delle persone di 14 anni e più. Istituzioni non profit: Quota di istituzioni non profit per 10. 000 abitanti.

 Un quadro sintetico preliminare delle tecniche a supporto dei processi valutativi Strategie standard:

Un quadro sintetico preliminare delle tecniche a supporto dei processi valutativi Strategie standard: • di primo livello = questionario • di secondo livello = analisi costi benefici; Valutazione tassonomica Strategie non standard: • di primo livello = basate sull’interrogazione di individui: intervista biografica basate sull’interrogazione di gruppi: q Gruppi reali = focus group; brainstorming. q Gruppi nominali = analisi delphi; nominal group technique

Descrizione delle tecniche a supporto dei processi valutativi Il questionario = tecnica sociologica per

Descrizione delle tecniche a supporto dei processi valutativi Il questionario = tecnica sociologica per eccellenza. Serve per identificare delle variabili sociologiche (età, sesso, stato civile, giudizio su qualcosa, comportamenti, gradimento di un servizio, ecc. ) e vederne la distribuzione sociale; è quindi necessario individuare un’entità di soggetti a cui somministrare il questionario (standardizzato) in grado di rappresentare l’intera popolazione di riferimento. L’analisi costi-benefici = tecnica per valutare la miglior opzione fra diverse possibili, sulla base del maggior vantaggio economico. Sia i benefici che i costi sono espressi in valuta. Valutazione tassonomica = analisi di testi scritti, del loro contenuto di tipo qualitativo.

Intervista biografica = opposto del questionario, nel senso che risulta interessante non tanto la

Intervista biografica = opposto del questionario, nel senso che risulta interessante non tanto la distribuzione di variabili ma la comprensione (analitica e riflessiva) di un determinato fenomeno Focus group = tecnica basata su gruppi di persone basata sulla convinzione che l’interazione entro un gruppo (composta da mezza dozzina a una dozzina di persone selezionate ad hoc) stimoli i partecipanti a produrre di più su un determinato argomento Brainstorming = con questa tecnica si tende ad allargare la discussione per cercare i confini di un concetto che si intende esplorare (mentre nel focus ci si concentra su un specifico argomento) L’analisi Delphi = tecnica che coinvolge, attraverso ripetuti quesiti posti a distanza dal valutatore, un gruppo di persone che non interagiscono direttamente. La Nominal Group Technique = piccolo Delphi realizzato però in compresenza fra le persone reclutate

La ricaduta dei risultati della valutazione nei processi decisionali v livello micro (modifica degli

La ricaduta dei risultati della valutazione nei processi decisionali v livello micro (modifica degli atteggiamenti dei singoli attori); v livello meso (modifica degli atteggiamenti di gruppi di attori e codefinizione di un sapere condiviso su specifiche tematiche); v livello macro (evidenza delle potenzialità e criticità delle scelte, organizzative e politiche, determinando il consolidamento o la revisione/regolazione di tali scelte).

Strumenti per la programmazione e per la valutazione • Analisi swot (Strength, Weakness, Opportunities,

Strumenti per la programmazione e per la valutazione • Analisi swot (Strength, Weakness, Opportunities, Threats) • Diagrammi di flusso • Diagramma di Gantt

Analisi swot Si utilizza in forma partecipata per valutare i punti di forza (strength)

Analisi swot Si utilizza in forma partecipata per valutare i punti di forza (strength) e di debolezza (weakness), le opportunità (opportunities) e le minacce (threats) di un progetto o di un servizio in cui un’équipe o un individuo deve prendere una decisione per raggiungere un obiettivo. I punti di forza e di debolezza sono propri del servizio dove si opera e che si sta analizzando e sono modificabili grazie all’intervento progettato, mentre le opportunità e le minacce derivano dal contesto esterno e non sono quindi in prima istanza modificabili - normalmente sono utilizzati come vincoli positivi o negativi.

 SWOT Analysis Elementi interni Punti di forza: Punti di debolezza: Opportunità: Minacce: Elementi

SWOT Analysis Elementi interni Punti di forza: Punti di debolezza: Opportunità: Minacce: Elementi esterni

Diagrammi di flusso Consiste in un grafico costituito da blocchi tra loro collegati per

Diagrammi di flusso Consiste in un grafico costituito da blocchi tra loro collegati per dare evidenza a relazioni tra azioni consequenziali. Consente di descrivere le diverse operazioni sotto forma di uno schema in cui le diverse fasi del processo e le differenti condizioni che devono essere rispettate vengono rappresentate da simboli grafici detti “blocchi elementari”, ciascuno con una sua specifica forma grafica associata a una particolare azione del processo progettuale/programmatorio.

Processo metodologico - diagramma di flusso Esame contesto normopianificatorio Studio problema e identificazione progetto

Processo metodologico - diagramma di flusso Esame contesto normopianificatorio Studio problema e identificazione progetto o programma Costruzione del progetto/pr ogramma Individuazione risorse Valutazione Realizzazione del progetto o programma Monitoraggio 39

Il diagramma di Gantt Rappresentazione grafica utilizzata per comunicare alla dirigenza, agli altri membri

Il diagramma di Gantt Rappresentazione grafica utilizzata per comunicare alla dirigenza, agli altri membri del team e agli stakeholder i dettagli relativi alle attività in corso di svolgimento. . È una rappresentazione cartesiana, su scala temporale, dell'evoluzione di ogni singola azione progettuale che riporta sull’asse delle ascisse il tempo e sull’asse delle ordinate le attività. Ogni barra rappresenta un'attività la cui lunghezza è proporzionale alla durata dell'attività che rappresenta e viene collocata sulla scala temporale in rappresentanza dell'attività stessa; le attività vengono dunque visualizzate come barre su una scala cronologica. È inoltre possibile raggruppare diverse attività subordinate in un'attività di riepilogo e aggiungere descrizioni, risorse necessarie e percentuali di completamento a ogni attività. 40

Es. Stato di avanzamento di un Pd. Z Programma Minori 41

Es. Stato di avanzamento di un Pd. Z Programma Minori 41

ll Piano di Zona quale strumento di governo della rete dei servizi sociali, sociosanitari

ll Piano di Zona quale strumento di governo della rete dei servizi sociali, sociosanitari ed educativi e di partecipazione comunitaria. Esperienze (diverse) in atto nelle varie regioni d’Italia (riguardo a: territorio e aree di competenza; soggetto amministrativamente “responsabile”, intensità ed entità degli “attori” coinvolti, ecc)

Aree di prevalente interesse pianificatorio (a livello regionale e territoriale): • • minori e

Aree di prevalente interesse pianificatorio (a livello regionale e territoriale): • • minori e famiglia disabilità anziani dipendenze salute mentale disagio e marginalità sociale (povertà) immigrazione 43

Il sistema informativo Insieme, logicamente integrato, di metodi, strumenti, procedure e tecniche per la

Il sistema informativo Insieme, logicamente integrato, di metodi, strumenti, procedure e tecniche per la selezione, la raccolta, l’archiviazione, l’elaborazione e la distribuzione di informazioni relative all’area sociale ed educativa. Strumento essenziale per effettuare la verifica e la valutazione nei processi pianificatori/programmatori/progettuali. Gli strumenti principali dei sistemi informativi sociali sono: cartella sociale = raccoglie in forma dettagliata i dati e le informazioni sulle caratteristiche degli utenti e le prestazioni di cui sono stati beneficiari; database = insieme delle informazioni raccolte per descrivere le caratteristiche degli utenti di un dato territorio e le prestazioni di cui sono stati beneficiari; banca dati delle risorse sociali = descrizione dei servizi esistenti sul territorio, comprensiva di informazioni inerenti la tipologia e la disponibilità dei servizi offerti (carta dei servizi), ecc.