Argomenti 1 COSA SONO I DIRITTI UMANI 2

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Argomenti � 1) COSA SONO I DIRITTI UMANI? � 2) IL RAPPORTO SOVRANITA’-DIRITTI �

Argomenti � 1) COSA SONO I DIRITTI UMANI? � 2) IL RAPPORTO SOVRANITA’-DIRITTI � 3) LA QUESTIONE DEL FONDAMENTO � 4) LE GENERAZIONI DEI DIRITTI � 5) LE RADICI CULTURALI DEI DIRITTI UMANI �- RADICI CLASSICHE �- RADICI CRISTIANE �- RADICI MODERNE � 6) Il PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

Diritti soggettivi VS Diritti collettivi �Diritti naturali �Diritti dell’uomo �Diritti pubblici soggettivo �Diritti umani

Diritti soggettivi VS Diritti collettivi �Diritti naturali �Diritti dell’uomo �Diritti pubblici soggettivo �Diritti umani �Diritti fondamentali

Diritti umani / diritti fondamentali Claims – pretese di giustizia naturalmente disaggreganti e polemogene,

Diritti umani / diritti fondamentali Claims – pretese di giustizia naturalmente disaggreganti e polemogene, rivolte da singoli individui o da gruppi di individui a terzi e alle autorità pubbliche, le quali richiedono per la loro realizzazione una forma di cooperazione politica e giudiziaria tra società domestica e comunità internazionale

 «I diritti umani sono un prodotto della società. Gli uomini dopo aver trasferito

«I diritti umani sono un prodotto della società. Gli uomini dopo aver trasferito ad un sovrano il compito di governarli si sono resi conto che al sovrano andavano posti dei limiti e attribuite delle responsabilità. Tra i limiti andava previsto quello per cui l’autorità costituita dovesse arrestarsi di fronte ad alcuni spazi di libertà dell’individuo o quanto meno andavano chiarite quali modalità dovessero essere seguite per intaccare tali spazi» «I diritti umani sono un prodotto che storicamente si è creato all’interno delle dinamiche nazionali di confronto tra il potere e i sudditi. La grande novità del XX secolo è la loro dimensione internazionale» S. Zappalà, La tutela internazionale dei diritti umani, 2011

1) Il tema della limitazione del potere sovrano; 2) I modelli di organizzazione della

1) Il tema della limitazione del potere sovrano; 2) I modelli di organizzazione della comunità 3) 4) 5) 6) 7) internazionale; Il ruolo dei diritti umani; Processo di Norimberga e Nazioni Unite; Le coorti internazionali; Il Tribunale penale internazionale; Giustiziabilità dei diritti umani;

Sovranità «Il potere di comando in ultima istanza in una società politica» «Potere supremo,

Sovranità «Il potere di comando in ultima istanza in una società politica» «Potere supremo, esclusivo, non derivato» Nicola Matteucci, Dizionario di Politica ‘ 500 SOVRANITÀ STATO Jean Bodin (1530 -1596) Thomas Hobbes (1588 -1679)

Sovranità «Nell’età moderna, con la formazione dei grandi Stati territoriali, basati sull’unificazione e la

Sovranità «Nell’età moderna, con la formazione dei grandi Stati territoriali, basati sull’unificazione e la concentrazione del potere, spetta esclusivamente al sovrano, unico centro di potere, il compito di garantire la pace fra i sudditi del suo regno […] Il sovrano pretende di essere esclusivo, onnicomprendente, onnicomprensivo» PIANO INTERNO Eliminazione dei poteri feudali ne cives ad arma veniant PIANO ESTERNO Spetta al sovrano la decisione della guerra e della

Sovranità «assoluta» «perpetua» «indivisibile» «inalienabile» «imprescrittibile»

Sovranità «assoluta» «perpetua» «indivisibile» «inalienabile» «imprescrittibile»

Sovranità Summa potestas Summum imperium Maiestas Plenitudo potestatis Superiorem non recognoscens Rex est imperator

Sovranità Summa potestas Summum imperium Maiestas Plenitudo potestatis Superiorem non recognoscens Rex est imperator in regno suo

Sovranità Thomas Hobbes - De Cive, Leviatano bellum omnium contra omnes Homo homini lupus

Sovranità Thomas Hobbes - De Cive, Leviatano bellum omnium contra omnes Homo homini lupus SOVRANITA’ – LEVIATANO (non cives) Il suddito è libero solo in ciò che lo Stato ha omesso di regolare con le sue leggi, mentre la libertà dello Stato è senza limiti Il fondamento dell’obbligazione politica è la capacità del sovrano di garantire di fatto l’ordine politico, non una legittimazione del potere in termini di moralità o di verità AUCTORITAS NON VERITAS FACIT LEGEM

FRANCISCO DE VITORIA (1483 -1546) UGO GROZIO (1583 – 1645) THOMAS HOBBES (1588 -1679)

FRANCISCO DE VITORIA (1483 -1546) UGO GROZIO (1583 – 1645) THOMAS HOBBES (1588 -1679) ---------MARE LIBERUM 1609 DE JURE BELLI AC PACIS 1625 DE CIVE 1642 LEVIATANTO 1651 PACE DI WESTFALIA 1648

1995

1995

1994

1994

Pace di Westfalia (1648) Primo tentativo di organizzare giuridicamente la comunità internazionale 1) Centralità

Pace di Westfalia (1648) Primo tentativo di organizzare giuridicamente la comunità internazionale 1) Centralità del diritto naturale razionale; 2) Diritto delle genti volontario 3) Stato – unico soggetto sovrano 4) Inesistenza di organi sovranazionali 5) Possibilità per lo Stato di essere sovrano nel suo territorio NON INTERFERENZA

 «I diritti umani sono un prodotto della società. Gli uomini dopo aver trasferito

«I diritti umani sono un prodotto della società. Gli uomini dopo aver trasferito ad un sovrano il compito di governarli si sono resi conto che al sovrano andavano posti dei limiti e attribuite delle responsabilità. Tra i limiti andava previsto quello per cui l’autorità costituita dovesse arrestarsi di fronte ad alcuni spazi di libertà dell’individuo o quanto meno andavano chiarite quali modalità dovessero essere seguite per intaccare tali spazi» «I diritti umani sono un prodotto che storicamente si è creato all’interno delle dinamiche nazionali di confronto tra il potere e i sudditi. La grande novità del XX secolo è la loro dimensione internazionale» S. Zappalà, La tutela internazionale dei diritti umani, 2011

Claudio Bonvecchio «Senza riferirsi alla sovranità non ha senso disquisire sullo Stato e sulla

Claudio Bonvecchio «Senza riferirsi alla sovranità non ha senso disquisire sullo Stato e sulla sovranazionalità. Ogni riflessione che voglia chiarire il rapporto intercorrente tra lo statuale e il sovranazionale non può che rinviare al tema della sovranità»

Crisi dello Stato Léon Duguit Le droit social, le droit individuel et la transformation

Crisi dello Stato Léon Duguit Le droit social, le droit individuel et la transformation de l’état 1908 ---Santi Romano Lo Stato moderno e la sua crisi 1909 ---Arturo Carlo Jemolo La crisi dello Stato moderno 1954

Crisi dello Stato Santi Romano Oltre lo Stato 1917 ---Luigi Einaudi Il dogma della

Crisi dello Stato Santi Romano Oltre lo Stato 1917 ---Luigi Einaudi Il dogma della sovranità e l’idea della Società delle Nazioni 1918 ---Santi Romano Corso di Diritto Internazionale 1939

1915 -1918 Prima Guerra Mondiale

1915 -1918 Prima Guerra Mondiale

I Guerra Mondiale �Impero austro-ungarico 1. 200. 000 �Impero Germanico 1. 773. 700 �Impero

I Guerra Mondiale �Impero austro-ungarico 1. 200. 000 �Impero Germanico 1. 773. 700 �Impero ottomano 325. 000 �Bulgaria 87. 500 �Belgio 13. 716

I Guerra Mondiale � Impero britannico 908. 371 � Francia 1. 357. 800 �

I Guerra Mondiale � Impero britannico 908. 371 � Francia 1. 357. 800 � Grecia � 5. 000 � Regno d'Italia 650. 000 � Giappone 300 � Montenegro 3. 000

I Guerra Mondiale � Portogallo 7. 222 � Romania � 335. 706 � Impero

I Guerra Mondiale � Portogallo 7. 222 � Romania � 335. 706 � Impero russo (fino al 1917) 1. 700. 000 � Serbia 45. 000 � Stati Uniti 126. 000 Totale 8. 678. 013

Teorico Santi Romano L’ordinamento giuridico 1917 Hans Kelsen Das Problem der Souverainitat und die

Teorico Santi Romano L’ordinamento giuridico 1917 Hans Kelsen Das Problem der Souverainitat und die Theorie des Volkerrechts 1920 Concezione “monistica” del diritto Esiste solo un ordinamento giuridico che include entro un’unica gerarchia normativa il diritto interno e quello internazionale L’ordinamento internazionale include tutti gli altri ordinamenti, gli ordinamenti statali ed è sovraordinato ad esso Il diritto internazionale è del tutto incompatibile con l’idea della sovranità degli Stati nazionali

A partire dagli anni ‘ 20 del ‘ 900 si inizia a discutere se

A partire dagli anni ‘ 20 del ‘ 900 si inizia a discutere se gli individui avessero nel diritto internazionale una posizione tale da consentire loro di essere titolari di diritti. Esistevano alcune convenzioni internazionali che tenevano conto della posizione degli individui riconoscendo alcuni diritti (Dichiarazione dei diritti del fanciullo, OIL, 1924; Convenzione contro la schiavitù, OIL, 1936) Una regola generalmente riconosciuta in dottrina e nella prassi degli Stati che i trattati internazionali non conferiscono direttamente agli individui, ma semplicemente ai governi. Spesso un governo si obbliga, in base a un trattato, ad attribuire diritti o obblighi agli individui, ma in questi casi gli individui non acquistano automaticamente tali diritti. Spetta al governo introdurre nel proprio ordinamento nazionale delle disposizioni al fine di dare attuazione agli obblighi

Società delle Nazioni Protocollo di Ginevra (1924) sulla soluzione pacifica delle controversie internazionali ------Trattato

Società delle Nazioni Protocollo di Ginevra (1924) sulla soluzione pacifica delle controversie internazionali ------Trattato generale sulla rinuncia alla guerra come strumento di politica nazionale (Patto Briand Kellogg) 27 agosto 1928 Frank Kellogg Segretario di Stato USA Aristid Briand Ministro Esteri francese Patto di Parigi che proclamava la proibizione assoluta della guerra come strumento di politica degli Stati Nel 1939 al patto aderivano oltre 60 stati tra i quali Germania, Giappone NON TROVO’ MAI APPLICAZIONE

DIRITTI SONO AUTOLIMITAZIONI DELLO STATO à la Diritti pubblici soggettivi PERSONE PERTINENZE DEL PROPRIO

DIRITTI SONO AUTOLIMITAZIONI DELLO STATO à la Diritti pubblici soggettivi PERSONE PERTINENZE DEL PROPRIO STATO Le violazioni dei diritti fondamentali non avevano peso sul piano internazionale tranne in quei casi in cui lo Stato di cittadinanza dello straniero vittima di una violazione decidesse di farli valere assumendo su di sé la violazione subita dal proprio cittadino in uno Stato estero (c. d. protezione diplomatica) La SOVRANITA’ INTERNA rimane assoluta.

Diritti pubblici soggettivi Rispetto allo Stato come legislatore, i diritti non potevano essere concepiti

Diritti pubblici soggettivi Rispetto allo Stato come legislatore, i diritti non potevano essere concepiti come una limitazione ma solo come un’autolimitazione e come una concessione. I diritti esistevano in quanto il legislatore li avesse non riconosciuti ma creati G. Zagrebelsky Il diritto mite 1992

Renè Cassin racconta che il rappresentante della Germania alla Società delle Nazioni sarebbe stato

Renè Cassin racconta che il rappresentante della Germania alla Società delle Nazioni sarebbe stato chiamato, sulla base della denuncia di un ebreo tedesco, a dare spiegazioni sul modo in cui il governo tedesco stava trattando gli ebrei già nel 1933. Il rappresentante della Germania rispose che «siamo uno Stato sovrano, tutto quello che ha detto questo individuo non vi riguarda. Noi facciamo quello che vogliamo dei nostri socialisti, dei nostri pacifisti, dei nostri ebrei e non dobbiamo subire il controllo né dell’umanità, né della Società delle Nazioni SOVRANITA’ - DIRITTI UMANI

NAZISMO 14 luglio 1933 legge «per la prevenzione di nuove generazioni affette da malattie

NAZISMO 14 luglio 1933 legge «per la prevenzione di nuove generazioni affette da malattie ereditarie» 1934 -1939 vennero sterilizzati 300. 000 individui 1939 eutanasia eugenetica passiva per bambini e adulti AKTION T 4 Vernichtung lebensunwerten Lebens (70. 000 morti) SOLUZIONE FINALE – SHOA 6. 000 Ebrei

Ambiti in cui si realizza il nuovo modo di intendere la comunità internazionale e

Ambiti in cui si realizza il nuovo modo di intendere la comunità internazionale e si sostanzia la ‘crisi della sovranità’ 1. Giustizia Penale Internazionale 2. Limitazione nell’uso della forza (guerra) 3. Diritti umani

Processo di Norimberga 1945 Tribunale di Norimberga ad hoc 1946 Tribunale di Tokio ad

Processo di Norimberga 1945 Tribunale di Norimberga ad hoc 1946 Tribunale di Tokio ad hoc 1993 Tribunale Penale internazionale ex Jugoslavia ad hoc 1994 Tribunale penale internazionale Ruanda ad hoc 1998 Tribunale Penale Internazionale 2003 Iraqui Special Tribunal – Tribunale NAZIONALE Cambogia, Sierra Leone, Kosovo, Timor Est

Norimberga - Tokio 1)Post factum 2) Competenza parziale (crimini commessi da una delle parti

Norimberga - Tokio 1)Post factum 2) Competenza parziale (crimini commessi da una delle parti al conflitto) 3) Solo dei maggiori responsabili (Goering, Hess, Speer, Donitz, Borman, von Ribbentrop) STATI UNITI a) Non si poteva dare legittimità all’eliminazione dei criminali senza alcuna garanzia processuale b) Necessaria una pubblica accusa per rendere pubbliche le atrocità e le responsabilità naziste nullum crimen sine proevia lege poenali

Dresda 13 -14 febbraio 1945

Dresda 13 -14 febbraio 1945

Hiroshima e Nagasaki 6 -9 agosto 1945

Hiroshima e Nagasaki 6 -9 agosto 1945

Katyn aprile-maggio 1940

Katyn aprile-maggio 1940

Accordo di Londra 8 agosto 1945 Norimberga War Crimes art. 6 § b Violations

Accordo di Londra 8 agosto 1945 Norimberga War Crimes art. 6 § b Violations of the laws or customs of war: murder, deportation to slave labor or for any other purpose of civilian population, destruction of cities, towns, villages, devastation not justified by miitary necessity Crimes against humanity art. 6 § c Murder extermination, enslavement, deportation, other inhuman acts committed against any civilian population, before or during the war; persecutions on political, racial, religious gorunds. Leaders, organizers, instigator and accomplices participating in the formulation or executuion of a common plan or conspiracy to commit qny of the foregoing crimes are responsible for all acts performed by any persons in executuin of such plan Crimes against peace art. 6 § a Planning, preparation, initiation or wagin of a war of aggression or a war in violation of international treaties

Per la prima volta sono stati processati i massimi responsabili statali per crimini internazionali

Per la prima volta sono stati processati i massimi responsabili statali per crimini internazionali a) La qualità ufficiale di capo di Stato, di governo NON esime dalla responsabilità penale internazionale (NO responsabilità politica) b) L’aver eseguito gli ordini non è causa di giustificazione (Eichmann, 1961 – H. Arendt La banalità del Male ) NON è solo lo STATO a rispondere dei crimini ma anche i singoli individui

La filosofia della pena nel processo di Norimberga era tipo espiatorio e retributivo. Pena

La filosofia della pena nel processo di Norimberga era tipo espiatorio e retributivo. Pena di morte, inappellabilità delle condanne penali, immediata esecuzione. La funzione ha esclusivamente un valore afflittivo. Non ci sono finalità preventive. Solo la determinazione astratta di una esemplarità.

“RIVOLUZIONE NORIMBERGA” Ritorno a Giusnaturalismo GIUSTO sì LEGITTIMO forse GUERRA non più strumento di

“RIVOLUZIONE NORIMBERGA” Ritorno a Giusnaturalismo GIUSTO sì LEGITTIMO forse GUERRA non più strumento di politica estera Art. 6/a war of aggression or a war in violation of international treaties Carta di San Francisco art. 2 § 4 I membri delle NU devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza

I aspetto Giustizia Penale Internazionale La giustizia penale internazionale è costituita dal complesso di

I aspetto Giustizia Penale Internazionale La giustizia penale internazionale è costituita dal complesso di regole ed istituzioni che disciplinano e organizzano la punizione degli individui responsabili di gravi violazioni del diritto internazionale (crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio, aggressione). -Responsabilità individui è un’eccezione -Strumento di reazione per gravissime violazioni di valori fondamentali -Ispirazione fortemente REPRESSIVA

I aspetto Giustizia Penale Internazionale DIRITTO INTERNAZIONALE PENALE «Quel complesso di norme del diritto

I aspetto Giustizia Penale Internazionale DIRITTO INTERNAZIONALE PENALE «Quel complesso di norme del diritto internazionale generale che sanciscono la responsabilità penale degli individui per qui fatti che turbano l’ordine pubblico internazionale e costituiscono crimini contro il diritto delle genti» . F. Mantovani Il diritto penale classico non conosceva alcuna responsabilità degli individui perché non erano SOGGETTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE. Solo il diritto statuale poteva tutelare le norme di diritto internazionale.

I aspetto Giustizia Penale Internazionale Roma, 17 luglio 1998 e in vigore il 1

I aspetto Giustizia Penale Internazionale Roma, 17 luglio 1998 e in vigore il 1 luglio 2002 Competenza Crimini di Guerra, Crimini contro l’umanità, genocidio e aggressione (crimini contro la pace) La corte ha giurisdizione in ordine a persone fisiche purché lo Stato di nazionalità della persona sottoposta a procedimento o lo Stato territoriale siano parti dello Statuto PENA DETENTIVA 30 anni (ergastolo in casi eccezionali)

Corte Penale Internazionale 16 marzo 2012 La Camera di Primo Grado della Corte Penale

Corte Penale Internazionale 16 marzo 2012 La Camera di Primo Grado della Corte Penale Internazionale ha riconosciuto all'unanimità Thomas Lubanga Dylo colpevole di crimini di guerra per aver reclutato e arruolato bambini di età inferiore ai 15 anni e per averli obbligati a partecipare attivamente alle ostilità che hanno avuto luogo nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) dal 1 settembre 2002 al 13 agosto 2003. Si tratta del primo verdetto emesso della Corte Penale Internazionale dalla data della sua istituzione, nel 2002 GERMAIN KATANGA (2014)

II aspetto: Guerra Giusta Jus ad bellum la difesa contro un’aggressione o la riconquista

II aspetto: Guerra Giusta Jus ad bellum la difesa contro un’aggressione o la riconquista di territori sottratti ingiustamente. La guerra doveva avere un avallo etico (autorità spirituale) e avere come finalità la pace; Jus in bello i cristiani erano tenuti a risparmiare la vita e i beni dei non combattenti, a rispettare un criterio di proporzione fra i giusti obiettivi della guerra e il sacrificio di vite umane, ecc. - Dichiarazione di guerra - Giusta causa - Bisogna agire con recta ratio - Guerra deve essere necessaria

II aspetto la guerra Carta di San Francisco 1945 Assemblea Generale Segretario Generale Consiglio

II aspetto la guerra Carta di San Francisco 1945 Assemblea Generale Segretario Generale Consiglio di Sicurezza Cap. VII Specifica i poteri di organizzazione e direzione militare nel caso in cui sia stata deliberata un’azione coercitiva internazionale Artt. 43 e 47 prevedevano la costituzione di un contingente militare alle dipendenze del Consiglio di Sicurezza. PEACE ENFORCING, PEACE KEEPING, PEACE BUILDING

II aspetto la guerra Fini Mantenere la pace e la sicurezza internazionale, prevenire e

II aspetto la guerra Fini Mantenere la pace e la sicurezza internazionale, prevenire e rimuovere le minacce alla pace, reprimere gli atti aggressione o le altre violazioni della pace, comporre le controversie internazionali Sviluppare relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli, rafforzare la pace universale Art. 2 comma 4 «i membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza»

II aspetto: la guerra LEGITTIMA DIFESA (art. 51) Nessuna disposizione pregiudica il diritto naturale

II aspetto: la guerra LEGITTIMA DIFESA (art. 51) Nessuna disposizione pregiudica il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato conto un membro delle Nazioni Unite, fintantoché il Consiglio di sicurezza non abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale Art. 39 Il Consiglio di Sicurezza accerta l’esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace, o di un atto di aggressione e fa raccomandazioni o decide quali misure debbano essere prese per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale

II aspetto la guerra Delibere condizionate a potere di veto delle 5 potenze vincitrici

II aspetto la guerra Delibere condizionate a potere di veto delle 5 potenze vincitrici della II GM USA, RUSSIA, GB, CINA, FRANCIA Non vi è obbligo di astensione per questi stati (art. 27) «Le decisioni del C. d. S. su ogni altra questione sono prese con un voto favorevole di nove membri nel quale siano compresi i voti dei membri permanenti» POTERE delle POTENZE MONDIALI e’ ENORME

Modelli Modello di Westfalia (1648) 1) Centralità del diritto naturale razionale; 2) Stato –

Modelli Modello di Westfalia (1648) 1) Centralità del diritto naturale razionale; 2) Stato – unico soggetto sovrano 3) Inesistenza di organi sovranazionali 4) Possibilità per lo Stato di essere sovrano nel suo territorio NON INTERFERENZA Modello delle Nazioni Uniti 1) Centralità del diritto pattizio 2) Stato, ONU, Org. Internazionali, Individuo, ONG 3) Limitazione nel principio di sovranità 4) Diritto di INGERENZA 5) Core HR Treaties – Multilaterali, DU 1948 6) Convenzione per la prevenzione e la repressione delitto di genocidio 9. 12. 48

Modello delle Nazioni Unite Lo STATO non è l’unico soggetto di diritto internazionale; Il

Modello delle Nazioni Unite Lo STATO non è l’unico soggetto di diritto internazionale; Il principio di NON INGERENZA non è un principio assoluto; La sovranità non è assoluta; Esiste una valore etico che deve caratterizzare le relazioni internazionali Esistono le organizzazioni sovranazionali e regionali Si realizzano strumenti di controllo politico e sentenze giurisdizionali contro lo Stato Core Human Rights Treaties sono tutti multilarali ONG INDIVIDUO

III aspetto: i diritti umani F. VIOLA Ø «linguaggio comune in grado di superare

III aspetto: i diritti umani F. VIOLA Ø «linguaggio comune in grado di superare i confini culturali seguendo un habermasiano corso orientato, che ha consentito loro di porsi come giustificazione assiologica universale» A. PAZ GARIBO La Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo: diritto cosmopolitico? 2009 Ø i diritti umani sono ormai un fenomeno cosmopolita «in considerazione della loro capacità di superare le frontiere e le differenze, adattandosi alle differenti culture, nonostante la loro origine storico-dottrinale indubbiamente occidentale» .

Diritti umani e nazioni unite Assemblea Generale (III Commissione) Consiglio Economico e Sociale ex

Diritti umani e nazioni unite Assemblea Generale (III Commissione) Consiglio Economico e Sociale ex art. 68 della Carta delle Nazioni Unite deve occuparsi dei diritti umani e dello sviluppo. Commissione per i diritti umani (dentro il Consiglio 1946 -2006) Segretario Generale Consiglio di Sicurezza (istituzione dei Tribunali per ex Jugoslavia e Ruanda, Commissione d’inchiesta sui crimini in Darfur, responsability to protect, in Libia (2005) Consiglio dei diritti umani organo sussidiario dell’Assemblea Generale – Rapporti periodici, procedure speciali (inviati speciali), comunicazioni (2006) L’Alto Commissario per i Diritti Umani (1996) fornire sostegno agli organi di controllo

Treaty based bodies Comitato per i diritti umani Comitato sui diritti economici, sociali e

Treaty based bodies Comitato per i diritti umani Comitato sui diritti economici, sociali e culturali Comitato sull’eliminazione della discriminazione razziale Comitato contro la tortura Comitato dei diritti del fanciullo Comitato sui lavoratori migranti Comitato sulle persone con disabilità Comitato sulle enforced disappearances

Particolarismo vs Universalismo R E G I O N A L I Z Z

Particolarismo vs Universalismo R E G I O N A L I Z Z A Z I O N E �Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo 1950 – CONSIGLIO D’EUROPA �Convenzione americana dei diritti dell’uomo 1969 – OSA �Carta Africana dei diritti umani e dei popoli 1981 – UA �Nuova Carta Araba dei diritti umani 2004 – Lega Araba

Regionalizzazione: cenni La regionalizzazione è la prova che il linguaggio dei diritti è quello

Regionalizzazione: cenni La regionalizzazione è la prova che il linguaggio dei diritti è quello che maggiormente riesce ad esprimere il tema, realmente universale, del rispetto della persona. La regionalizzazione non è un fenomeno che può essere tacciato di neocolonialismo, di imperialismo culturale, di etnocentrismo, di paternalismo. Essa invece consente ad ogni ‘regione’ geografica e culturale di individuare le regole pratiche danno sostanza al tema, ancora più alto, della tutela incondizionata della persona e dei valori ad essa connessi.

Consiglio d’Europa Corte Europea dei Diritti Umani Ricorso individuale Previo esaurimento dei ricorsi interni

Consiglio d’Europa Corte Europea dei Diritti Umani Ricorso individuale Previo esaurimento dei ricorsi interni Sentenze sono obbligatorie e direttamente esecutive in tutto l’ordinamento (governo, parlamento, giudici) Comitato per la prevenzione della Tortura Commissario europeo per i diritti umani (1997) Promozione dei diritti umani Coordinamento azione Consiglio

Sentenze Corte 1959 -2010 ITALIA � Protection of property (P 1 -1) 15% �

Sentenze Corte 1959 -2010 ITALIA � Protection of property (P 1 -1) 15% � Other rights 9% � Right to a fair trial (Art. 6) 12% � Length of proceedings (Art. 6) 57% � Right to respect for private and family life (Art. 8) 7% SPAIN � Ill-treatments (Art. 3) 5% � Right to liberty and security (Art. 5) 5% � Right to a fair trial (Art. 6) 47% � Length of proceedings (Art. 6) 19% � Right to respect for private and family life (Art. 8) � 10% Freedom of expression (Art. 10) 5% � Other rights 9%

Consiglio d’Europa I Diritti sociali (firmato nel 1952, entrato in vigore nel 1954) IV

Consiglio d’Europa I Diritti sociali (firmato nel 1952, entrato in vigore nel 1954) IV (firmato nel 1963, entrato in vigore nel 1968) nessuno può essere privato della libertà per non essere in grado di eseguire un’obbligazione contrattuale, il diritto alla libera circolazione ed alla libera fissazione della propria residenza, il divieto delle espulsioni individuali e collettive dal territorio dello Stato ed il divieto delle espulsioni collettive degli stranierei; VI (firmato nel 1983, entrato in vigore nel 1985) relativo all’abolizione della pena di morte; XIIII (adottato nel 2002, entrato in vigore nel 2003) abolisce la pena di morte in ogni circostanza;

Organizzazione degli Stati Americani Convención americana sobre derechos humanos 1969 - San José de

Organizzazione degli Stati Americani Convención americana sobre derechos humanos 1969 - San José de Costarica Protocol adicional de San Salvador en materia de derechos económicos, sociales y culturales 1998 Commissione interamericana de los derechos humanos Promuovere e garantire la difesa dei diritti umani Raccomandazioni agli Stati “Petizioni individuali” fase istruttoria Corte interamericana del los derechos humanos È la Commissione o gli Stati a ricorrere alla Corte e non il singolo individuo

Unione Africana African Charter on Human and Peoples’ rights (1981 - entry in force

Unione Africana African Charter on Human and Peoples’ rights (1981 - entry in force 1986). Rights Duties Peoples Commissione dei diritti umani e dei popoli Promozione e protezione dei DU Raccomandazioni Corte africana dei diritti umani e dei popoli Protocollo il 10 061998 a Ouagadougou (Burkina. Faso) – 2004 Corte africana dei diritti umani e Corte di Giustizia dell’UA – 2008 Individui, ONG, Stati

Lega Araba Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo Cairo 1990 (OCI) Carta Araba dei Diritti

Lega Araba Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo Cairo 1990 (OCI) Carta Araba dei Diritti dell’Uomo 1994 Nuova Carta Araba dei Diritti dell’Uomo (20042008) Art. 48 l’obbligo sugli Stati di presentare al Segretario generale della Lega, rapporti periodici sulle misure prese per dare effetto ( «give effect» ) ai diritti e alle libertà riconosciute nella Carta Artt. 45 -48 prevedono l’istituzione dell’Arab Human Rights Committee raccomandazioni

Isabel Trujillo (Giustizia globale. Le nuove frontiere dell’eguaglianza 2007) � «seppure i diritti umani

Isabel Trujillo (Giustizia globale. Le nuove frontiere dell’eguaglianza 2007) � «seppure i diritti umani non possono essere misconosciuti […] la sola accettazione della pratica sembra rappresentare una versione talmente debole del cosmopolitismo da banalizzarne l’importanza» Pietro Barcellona (Le passioni negate. Globalismo e diritti umani 2001) � «Se guardiamo ai processi di globalizzazione alla luce di questa visione universalistica e astratta, ci accorgiamo che, mentre questi diritti sono stati proclamati in tutte le latitudini del mondo, la parte di popolazione mondiale che partecipa alla festa del benessere si è ridotta sempre di più […]. Che ruolo ha in questi diritti il problema della effettività? Ci può essere un validità dei diritti scissa dall’effettività? […] Per garantire i diritti è necessaria una sanzione. I diritti non possono funzionare se non c’è un meccanismo sanzionatorio che consenta di garantire la loro attuazione? »

RISERVE - Convenzione sul diritto dei trattati di Vienna (1969) art. 2, lett. d,

RISERVE - Convenzione sul diritto dei trattati di Vienna (1969) art. 2, lett. d, RISERVA è: a) una dichiarazione unilaterale «quale che sia la sua articolazione e denominazione; b) fatta da uno Stato quando sottoscrive, ratifica, accetta o approva un trattato o vi aderisce, c) attraverso la quale esso mira ad escludere o modificare l’effetto giuridico di alcune disposizioni del trattato nella loro applicazione allo Stato medesimo» . art. 19, uno Stato può formulare una riserva a meno che: a) la riserva non sia proibita dal trattato; b) b) il trattato non disponga che possono essere fatte solo determinate riserve, tra le quali non figura quella in questione; c) c) la riserva non sia incompatibile con l’oggetto e lo scopo del trattato

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? 9§

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? 9§ 2 15§ 4 16 29§ 1 2 • • • Egypt • • • Libya • § c d Algeria Morocco • Tunisia • Dec • • § c d f g h • Dec

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? Art.

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? Art. 9 § 2 Art. 2 «States Parties shall grant «States Parties condemn discrimination against women in all its forms, agree to pursue by all appropriate means and without delay a policy of eliminating discrimination against women» women equal rights with men with respect to the nationality of their children» �Algeria �Morocco �Tunisia � Algeria � Egypt � Libya � Morocco (Declaration)

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ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? Art. 16 Art. 29 «States Parties shall take all appropriate measures to eliminate discrimination against women in all matters relating to marriage and family relations and in particular shall ensure, on a basis of equality of men and women» � Algeria � Egypt � Libya � Morocco � Tunisia «Any dispute between two or more States Parties concerning the interpretation or application of the present Convention […] shall […] be submitted to arbitration» � Algeria � Egypt � Libya

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ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? ART. 2 «The Government of the People's Democratic Republic of Algeria declares that it is prepared to apply the provisions of this article on condition that they do not conflict with the provisions of the Algerian Family Code» ART. 9 § 2 ALGERIA The Algerian Nationality code allows a child to take the nationality of the mother only when: - the father is either unknown or stateless; - the child is born in Algeria to an Algerian mother and a foreign father who was born in Algeria; - moreover, a child born in Algeria to an Algerian mother and a foreign father who was not born on Algerian territory may, under article 26 of the Algerian Nationality Code, acquire the nationality of the mother providing the Ministry of Justice does not object.

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? MOROCCO

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? MOROCCO ART. 2 «They do not conflict with the provisions of the Islamic Shariah. It should be noted that certain provisions contained in the Moroccan Code of Personal Status according women rights that differ from the rights conferred on men may not be infringed upon or abrogated because they derive primarily from the Islamic Shariah, which strives, among its other objectives, to strike a balance between the spouses in order to preserve the coherence of family life»

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? �

ARE WOMEN’S RIGHTS REALLY ENFORCED IN ALL COUNTRIES THAT HAVE RATIFIED THE CEDAW? � Under a formal point of view, reservations are the only tool which allows us to understand the real effectiveness of an international treaty on human rights; � Reservations hide the real intention of a State in order to enforce human rights; � The Shari’a which is often mentioned by Islamic Countries is incosistent with the international law system wich is “lay”; � Reservations could be a “Ruin” for the Core Human Rights Treaties L. Lijnzaad 1995 Reservations to UN Human Rights Treaties. Ratify and Ruin

Retorica vs Pratica ES. = REGISTRAZIONE DEL BAMBINO ALLA NASCITA � Art. 7 della

Retorica vs Pratica ES. = REGISTRAZIONE DEL BAMBINO ALLA NASCITA � Art. 7 della Convenzione sui diritti del Fanciullo ONU (1989) � Art. 6 della Carta africana dei diritti e del benessere del fanciullo (1990) Ogni bambino ad essere registrato immediatamente dopo la nascita (accesso al lavoro, matrimonio, per essere arruolato nell’esercito) UNICEF The State of the World’s Children 2009 TASSO DI REGISTRAZIONE ALLA NASCITA � Africa sub-sahariana 37% (30% z. r. ) � Africa orientale e meridionale 32% (24% z. r. ) � Africa centrale e orientale 41% (35 z. r. ) � Africa settentrionale e mediorientale 75% (67% z. r. ) � Europa centrale e orientale 92%

Retorica vs Pratica �È possibile verificare EMPIRICAMENTE il rispetto dei diritti umani? �È possibile

Retorica vs Pratica �È possibile verificare EMPIRICAMENTE il rispetto dei diritti umani? �È possibile misurare QUANTITATIVAMENTE il rispetto per i diritti umani? �È possibile andare al di là degli aspetti formali legati alla ratifica degli accordi internazionali per verificare le human rights practices dei Governi?

Retorica vs Pratica AMNESTY INTERNATIONAL HUMAN RIGHTS WATCH USA STATE DEPARTMENT �Freedom House; �Political

Retorica vs Pratica AMNESTY INTERNATIONAL HUMAN RIGHTS WATCH USA STATE DEPARTMENT �Freedom House; �Political Terror Scale (University of North Carolina, Arizona State University, Western Carolina University); �Human Rights Data Analysis Group (originally based at the American Association for the Advancement of Science); �Human Rights Data Project elaborated by Prof. David C. Cingranelli (State University of New York, Binghmanton) and David C. Richards (University of Memphis).

 «When coding for the Cingranelli-Richards Human Rights database, you will ONLY be concerned

«When coding for the Cingranelli-Richards Human Rights database, you will ONLY be concerned with the human rights practices of governments. Human rights practices are the human rights-related actions of a government and any and all of its agents, such as police or paramilitary forces. You will not be examining or noting anything other than governmental practices that may affect human rights conditions. A country’s human rights policies are what a government says it is going to do to ensure the protection of the human rights of its citizens. The US State Department Reports often refer to constitutional provisions or legislation protecting human rights, but this is irrelevant to our evaluation of actual government human rights practices which often diverge from policies»

Disappearence Arbitrary or Unlawful Deprivation of Life Torture Political Imprisonment Freedom or Speach and

Disappearence Arbitrary or Unlawful Deprivation of Life Torture Political Imprisonment Freedom or Speach and Press Freedom of Religion Freedom of Domestic Movement Freedom of Foreign Movement and Travel Freedom of Assembly and Association Women Economic Rights Empowerment Rights Index Worker’s Rights Women Political Rights Women Social Rights

�Empowerment Rights Index �Foreign Movement �Domestic Movement �Freedom of Speech �Freedom of Assembly &

�Empowerment Rights Index �Foreign Movement �Domestic Movement �Freedom of Speech �Freedom of Assembly & Association �Workers’ Rights � Electoral Self-Determination �Freedom of Religion indicators 0 -14

Diritti umani e Mediterraneo Consiglio d’Europa UE Unione Africana UMA OCI Lega Araba

Diritti umani e Mediterraneo Consiglio d’Europa UE Unione Africana UMA OCI Lega Araba

Diritti umani e Mediterraneo CEDU Nuova Carta Araba Carta Banjul

Diritti umani e Mediterraneo CEDU Nuova Carta Araba Carta Banjul

Diritti umani e Mediterraneo Consiglio d’Europa • Spagna • Francia • Monaco • Italia

Diritti umani e Mediterraneo Consiglio d’Europa • Spagna • Francia • Monaco • Italia • Slovenia • Croazia • Bosnia • Montenegro • Albania • Malta • Grecia • Turchia • Cirpo Lega Araba • • Libano Palestina Siria Egitto Libia Tunisia Algeria Marocco • • Egitto Libia Tunisia Unione Africana Algeria

2002 2003 2004 2005 Algeria Egitto Libia Marocco Tunisia 6 3 2 6 7

2002 2003 2004 2005 Algeria Egitto Libia Marocco Tunisia 6 3 2 6 7 4 5 2 7 4 4 3 2 6 5 3 5 5 2006 2007 5 5 3 7 5 5 4 3 2008 2009 Media 3 3 3 4 2 3 3 1 4, 12 3, 87 2, 37 5, 37 3, 87

CIRI Empowerment Rights 0 -14 � Slovenia 14 � Cipro 12 � Malta 12

CIRI Empowerment Rights 0 -14 � Slovenia 14 � Cipro 12 � Malta 12 � Francia 12 � Spagna 12 � Albania 11 � Croazia 11 � Italia 10 � Monaco 10 � Montenegro 10 � Bosnia 7 � Grecia 7 � Turchia 6 � media 10, 30 � Libano 5 � Marocco 4 � Algeria 3 � Egitto 3 � Tunisia 1 � Siria 1 � Libia 1 � media 2, 57

CIRI Women’s Social Rights � The right to equal inheritance � The right to

CIRI Women’s Social Rights � The right to equal inheritance � The right to enter into marriage on a basis of equality with men � The right to travel abroad � The right to obtain a passport � The right to confer citizenship to children or a husband � The right to initiate a divorce � The right to own, acquire, manage, and retain property brought into marriage � The right to participate in social, cultural, and community activities � The right to an education � The freedom to choose a residence/domicile � Freedom from female genital mutilation (FGM) of children and of adults without their consent � Freedom from forced sterilization

Women Social Rights 0 -3 (0) There are no social rights for women under

Women Social Rights 0 -3 (0) There are no social rights for women under law and systematic discrimination based on sex may be built into the law. The government tolerates a high level of discrimination against women. (1) There are some social rights for women under law. However, in practice, the government DOES NOT enforce these laws effectively or enforcement of laws is weak. The government tolerates a moderate level of discrimination against women. (2) There are some social rights for women under law. In practice, the government DOES enforce these laws effectively. However, the government still tolerates a low level of discrimination against women. (3) All or nearly all of women's social rights are guaranteed by law. In practice, the government fully and vigorously enforces these laws. The government tolerates none of almost no discrimination against women.

CIRI Women’s Social Rights 2007 0 -3 � Bosnia 3 � Cipro 3 �

CIRI Women’s Social Rights 2007 0 -3 � Bosnia 3 � Cipro 3 � Francia 3 � Italia 3 � Malta 3 � Slovenia 3 � Spagna 3 � Monaco 2 � Albania 1 � Croazia 1 � Grecia 1 � Montenegro 1 � Turchia 1 �media 2, 07 � Marocco 1 � Algeria 0 � Egitto 0 � Libano 0 � Libia 0 � Tunisia 0 � Siria 0 �media 0, 14

CIRI Women’s Social Rights 2007 0 -3 � Bahrain 0 � Iraq 0 �

CIRI Women’s Social Rights 2007 0 -3 � Bahrain 0 � Iraq 0 � Yemen 0 � Jordan 0 � Kuwait 0 � Lebanon 0 � United Arab Emirates 0 � Oman 1 � Qatar 0 � Saudi Arabia 0 � Syria 0