Immanuel Kant Critica della Ragion Pratica I Postulati
- Slides: 14
Immanuel Kant Critica della Ragion Pratica. I “Postulati”
Oltre il fenomeno La ragion pratica permette di recuperare (attingere, non conoscere) il mondo noumenico che risultava inaccessibile alla ragione teoretica: le idee di anima, mondo, Dio
I postulati • In ambito pratico le idee non appaiono più semplici esigenze, aspirazioni prive di oggettività. • Qui, infatti, trovano spazio con i postulati della ragion pratica: § proposizioni teoretiche non dimostrabili § che devono essere presupposte come condizione o conseguenza della legge morale.
Idee e Postulati Idee Postulati Mondo La volontà è libera Dio Esiste Dio Anima Il soggetto morale è immortale
1. Devi, quindi puoi • La presenza di una legge in me ha senso solo se posso scegliere di aderirvi, cioè se sono libero. • Non posso dimostrare l’esistenza di cause libere (cf. terza antinomia) • Ma è ragionevole supporla (postulato), dal momento che la libertà è condizione della legge morale (che è un fatto).
Accesso al noumeno • Perciò l’uomo si scopre “cittadino di due mondi”: quello fenomenico e quello noumenico: § come fenomeno è soggetto alla causalità necessaria propria del mondo naturale; § ma come soggetto morale, in quanto si postula come causa libera (cioè incondizionata) scopre la sua appartenenza a un mondo noumenico.
2. Il sommo bene e Dio • Chi pratica la virtù (bene oggettivo) merita la felicità (bene soggettivo) • Ma, in questo mondo, il giusto può non essere felice (né la felicità può diventare fine delle sue azioni). • Occorre postulare un’altra vita e un Dio in grado di far corrispondere felicità e meriti, garantendo al giusto il sommo bene.
Osservazioni • Kant non dimostra l’esistenza di Dio (ha già detto che è indimostrabile), la postula: § la legge morale comanda di agire in modo disinteressato (il “dovere per il dovere”); § se non esistesse Dio ne conseguirebbe l’assurdo del meritare la felicità senza poterla ottenere. • Kant non sostiene che Dio sia solo colui che premia i giusti (ma solo per questa via possiamo postularlo).
3. Santità e immortalità • La legge morale mi comanda la santità (perfetta adeguazione alla legge) • ma tale perfezione non può essere realizzata in questo mondo e in un tempo finito; • Allora o la legge comanda l’impossibile o è ragionevole postulare un’esistenza infinita della mia personalità razionale dopo la morte del corpo.
Osservazioni • Anche sull’anima Kant non intende negare le conclusioni della dialettica (un postulato non è una dimostrazione). • Kant non dice che siamo immortali perché non siamo mai santi, • ma che dalla “vocazione alla santità” insita nella legge possiamo supporre la nostra immortalità.
Pratica Vs Teoretica • Si può parlare di un “primato della ragion pratica” sulla teoretica perché § la prima ammette proposizioni che per la seconda non può ammettere, § “aprendo uno squarcio” sul trasfenomenico. • I “postulati” non sono però conoscenze: se la speranza diventasse “certezza” l’esistenza morale sarebbe annullata.
“Su Dio all’uomo non è possibile sapere nulla di più, ed è bene che sia così perché diversamente Dio e l’eternità, nella loro maestà tremenda, ci starebbero costantemente dinanzi agli occhi […] La trasgressione della legge ci sarebbe senz’altro impedita […] La condotta dell’uomo, finchè la sua natura restasse qual è ora, si trasformerebbe in un semplice meccanismo in cui, come in un teatro di marionette, tutto gesticolerebbe bene, ma nelle cui figure non ci sarebbe più vita. ”
“Ich mußte also das Wissen aufheben, um zum Glauben Platz zu bekommen. ” “Io dunque ho dovuto sopprimere il sapere per sostituirvi la fede. ” Critica della Ragion Pura
- Postulati etici kant
- I tre postulati di kant
- Imperativo categorico de kant
- Principi pratici kant
- Critica ragion pura schema
- Critica della ragion pura schema
- Deduzione trascendentale
- Monteverdi seconda pratica
- Immanuel kant 1724 a 1804 nascido em
- Immanuel kant
- Immanuel kant
- Immanuel kant triangle
- Critica trascendental
- Immanuel kant dare to know
- Contexto histórico de kant