LEterna Genitrice DallUno ai Molti Seminario Teosofico di

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L’Eterna Genitrice Dall’Uno ai Molti Seminario Teosofico di Ascona - Svizzera, 24 -26 marzo

L’Eterna Genitrice Dall’Uno ai Molti Seminario Teosofico di Ascona - Svizzera, 24 -26 marzo 2017

Premessa Libertà di pensiero Dottrina Segreta – due sistemi di base del pensiero Altri

Premessa Libertà di pensiero Dottrina Segreta – due sistemi di base del pensiero Altri sistemi di pensiero incorporati, quali cabala, gnosi, platonismo, zoroastrismo, islamismo, scienza dell’epoca. . . Principali fonti attuali Meditazione

Due sistemi di base del pensiero

Due sistemi di base del pensiero

Due sistemi di base del pensiero TRANS-HIMALAYANO Helena Petrovna Blavatsky CIS-HIMALAYANO Tallapragada Subba Row

Due sistemi di base del pensiero TRANS-HIMALAYANO Helena Petrovna Blavatsky CIS-HIMALAYANO Tallapragada Subba Row ~ Buddismo esoterico tibetano ~ esoterismo indu, bramanico Tantra buddisti, Stanze di Veda, Advaita Vedanta, Dzyan Upanishad Swabhavat ma anche Sunyata e Mulaprakriti Spazio Universale

L’approccio cis-himalayano

L’approccio cis-himalayano

L’inizio – il Primo principio Il primo principio, o piuttosto il primo postulato che

L’inizio – il Primo principio Il primo principio, o piuttosto il primo postulato che devo fissare, è l’esistenza di ciò che viene definito Parabrahmam. […] I vari credo hanno adottato teorie diverse per quanto attiene la natura di questa Causa Prima. Tutte le dispute settarie e le differenze sono sorte non da una diversità di opinioni sull’esistenza della Causa Prima, ma dalle differenze degli attributi che l’intelletto umano ha costantemente cercato di conferirvi. E’ possibile conoscere qualcosa riguardo alla Causa Prima? Senza dubbio è possibile, come è possibile conoscere tutto quanto attiene alla sua manifestazione, sebbene sia quasi impossibile, per la conoscenza umana, penetrare nella sua essenza più profonda e dire cosa sia realmente in sé. Tutti I filosofi religiosi sono d’accordo nell’affermare che questa Causa Prima è onnipresente ed eterna.

L’emergere del Logos Ora, questo Parabrahmam che esiste prima di tutte le cose nel

L’emergere del Logos Ora, questo Parabrahmam che esiste prima di tutte le cose nel cosmo, è l’essenza una da cui viene in esistenza un centro di energia, che d’ora in poi chiamerò Logos.

Il Logos E’ il primo jñatha, o l’ego nel cosmo, e ogni altro ego

Il Logos E’ il primo jñatha, o l’ego nel cosmo, e ogni altro ego e ogni altro sé non sono altro che il suo riflesso o manifestazione. Nella sua natura più profonda non è inconoscibile come Parabrahmam, ma è oggetto della conoscenza più elevata che l’uomo sia capace di acquisire. E’ il grande mistero del cosmo, in riferimento al quale tutte le iniziazioni e tutti i sistemi filosofici sono stati concepiti.

Mulaprakriti Dal suo punto di vista oggettivo, Parabrahmam appare ad esso [il Logos] come

Mulaprakriti Dal suo punto di vista oggettivo, Parabrahmam appare ad esso [il Logos] come Mulaprakrti. Per favore tenete questo in mente e cercate di comprendere le mie parole, poichè qui c’è la radice di tutte le difficoltà che i vari scrittori di filosofia vedantina hanno incontrato con i concetti di Purusha e Prakrti. Naturalmente, questa Mulaprakrti è determinante per noi.

Mulaprakriti Questa Mulaprakrti non è più Parabrahmam di quanto l’insieme di attributi di questo

Mulaprakriti Questa Mulaprakrti non è più Parabrahmam di quanto l’insieme di attributi di questo pilastro non sia il pilastro stesso; Parabrahmam è una realtà incondizionata e assoluta e Mulaprakrti è una sorta di velo gettato su di essa. Parabrahmam in sé non può essere visto come realmente è. Il Logos lo vede attraverso un velo e tale velo è la potente estensione della materia cosmica. E’ la base di tutte le manifestazioni materiali del cosmo.

Mulaprakriti L’universo, nei suoi infiniti dettagli e con le sue meravigliose leggi, non è

Mulaprakriti L’universo, nei suoi infiniti dettagli e con le sue meravigliose leggi, non è venuto in esistenza per puro caso, né semplicemente grazie alle potenzialità racchiuse in Mulaprakrti, ma principalmente attraverso la sorgente una dell’energia e del potere che esistono nel cosmo e che abbiamo denominato Logos, l’unico rappresentante esistente del potere e della saggezza di Parabrahmam. La materia acquisisce tutti i suoi attributi e tutto il suo potere che, nel corso del tempo, conferiscono tali meravigliosi risultati durante l’evoluzione, grazie all’azione di questa luce che il Logos emana su Mulaprakrti.

La Trinità più alta Vediamo ora che la prima manifestazione di Parabrahmam è una

La Trinità più alta Vediamo ora che la prima manifestazione di Parabrahmam è una Trinità, la Trinità più elevata che siamo in grado di comprendere. Essa consiste di Mulaprakrti, Iswara o il Logos, e dell’energia conscia del Logos, che ne costituisce il potere e la luce; e qui abbiamo i tre principi sui quali l’intero cosmo sembra essere fondato. Prima di tutto abbiamo la materia; per seconda abbiamo la forza – in ogni caso, il fondamento di tutte le forze del cosmo; terzo abbiamo l’Ego o la radice una del Sé, del quale ogni altro genere di sé non è che la manifestazione o il riflesso.

La Trinità di base Dal punto in cui ci troviamo noi, sarà molto difficile

La Trinità di base Dal punto in cui ci troviamo noi, sarà molto difficile concepire quale genere di materia possa essere stata quella che non ha nessuna di quelle tendenze comunemente associate a tutti i tipi di materia e che solamente acquisisce tutte le varie proprietà manifestate da essa nel ricevere, come era, questa luce ed energia dal Logos. Questa luce del Logos è il legame, per così dire, tra la materia oggettiva e il pensiero soggettivo di Eswara. Esso è chiamato, in vari testi buddisti, fohat ed è il solo strumento con il quale il Logos opera.

La Trinità di base Mulaprakriti MATERIA Isvara – Logos EGO Luce e Potere del

La Trinità di base Mulaprakriti MATERIA Isvara – Logos EGO Luce e Potere del Logos/Isvara FORZA FOHAT

Le Stanze di Dzyan L’approccio trans-himalayano

Le Stanze di Dzyan L’approccio trans-himalayano

Prima Proposizione fondamentale La Dottrina Segreta afferma… che esiste un Principio immutabile, omnipresente, eterno,

Prima Proposizione fondamentale La Dottrina Segreta afferma… che esiste un Principio immutabile, omnipresente, eterno, senza limiti sul quale ogni speculazione è impossibile, poichè trascende il potere dell’umana concezione e qualsiasi espressione o similitudine umana potrebbe solo diminuirlo. Esso è oltre ogni concezione e capacità del pensiero — per dirla con la Mandukya, “inconcepibile ed inesprimibile”.

Prima Proposizione fondamentale Per rendere più chiare queste idee al lettore in generale, specifichiamo

Prima Proposizione fondamentale Per rendere più chiare queste idee al lettore in generale, specifichiamo con un postulato che esiste un’unica Realtà assoluta che precede ogni essere manifestato, condizionato. Tale causa Infinita ed Eterna […] è la radice senza radice di “tutto quello che era, è e che sarà”. Naturalmente essa è priva di tutti gli attributi ed essenzialmente non ha relazione alcuna con l’Essere manifesto, finito. Esso è “Esseità” piuttosto che Essere (Sat, in Sanskrito), ed è oltre ogni pensiero o speculazione.

Due aspetti assoluti Questa “Esseità” è simboleggiata, nella Dottrina Segreta, sotto due aspetti. Da

Due aspetti assoluti Questa “Esseità” è simboleggiata, nella Dottrina Segreta, sotto due aspetti. Da una parte, Spazio assoluto astratto, che rappresenta la mera soggettività, quella cosa una che nessuna mente umana può né escludere da ogni concezione né concepire da se stessa. Dall’altra parte Moto assoluto astratto, che rappresenta la Coscienza Incondizionata. Perfino I nostri pensatori occidentali hanno dimostrato che per noi la Coscienza è inconcepibile, se non per quel che riguarda il cambiamento, e il moto è ciò che meglio simboleggia il cambiamento, sua caratteristica essenziale.

Due aspetti assoluti Quest’ultimo aspetto della Realtà Una è simboleggiato anche dal termine “il

Due aspetti assoluti Quest’ultimo aspetto della Realtà Una è simboleggiato anche dal termine “il Grande Soffio”, immagine sufficientemente efficace che non ha bisogno di ulteriori delucidazioni. Perciò, allora, il primo assioma fondamentale della Dottrina Segreta è questo Uno Assoluto metafisico – Esseità - simboleggiato dall’intelligenza finita come la Trinità teologica.

Differenziazione pre-cosmica SPAZIO ASTRATTO ASSOLUTO MOTO ASTRATTO ASSOLUTO La Grande Madre Il Grande Soffio

Differenziazione pre-cosmica SPAZIO ASTRATTO ASSOLUTO MOTO ASTRATTO ASSOLUTO La Grande Madre Il Grande Soffio Fondazione del lato OGGETTIVO Fondazione del lato SOGGETTIVO Sostanza radicale pre-cosmica Ideazione pre-cosmica Substrato di Materia Fonte ed origine della Forza Radice di tutta la manifestazione della Materia Radice di tutta la coscienza individuale Materia Spirito COSMOGENESI

Se vogliamo andare ancor più nel metafisico, la classificazione data qui delle Finalità Cosmiche,

Se vogliamo andare ancor più nel metafisico, la classificazione data qui delle Finalità Cosmiche, è più di convenienza che di totale accuratezza filosofica. All’inizio di un grande Manvantara, Parabrahm si manifesta come Mulaprakriti e poi come Logos. Questo Logos equivale alla “Mente Inconscia Universale, ” etc. , del panteismo occidentale. Esso costituisce la Base della parte soggettiva dell’Essere manifestato, ed è la fonte di tutte le manifestazioni della coscienza individuale. Mulaprakriti, o Sostanza Cosmica Primordiale, è il fondamento del lato oggettivo delle cose – la base di tutta l’evoluzione oggettiva e della Cosmogenesi.

Grazzie mille

Grazzie mille

La progressione nelle Stanze Stanza 1 – La notte dell’Universo Stanza 2 – L’idea

La progressione nelle Stanze Stanza 1 – La notte dell’Universo Stanza 2 – L’idea della differenziazione Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo Stanza 4 – Le Gerarchie settenarie Stanza 5 – Fohat – figlio delle Gerarchie settenarie Stanza 6 – Il nostro mondo – crescita e sviluppo Stanza 7 – I genitori dell’uomo sulla Terra

Stanza 1 – La notte dell’Universo 1. L’Eterna Genitrice, ravvolta nelle sue sempre invisibili

Stanza 1 – La notte dell’Universo 1. L’Eterna Genitrice, ravvolta nelle sue sempre invisibili Vesti, era rimasta sopita ancora una volta per Sette Eternità. … Sola l’Una Forma d’Esistenza si stendeva illimitata, infinita, incausata, nel sonno senza sogni e la Vita pulsava inconscia nello Spazio Universale, attraverso quella Onnipresenza che è percepita dall’Occhio aperto di Dangma.

Stanza 2 – L’idea della differenziazione 3. L’Ora non era ancor scoccata; il Raggio

Stanza 2 – L’idea della differenziazione 3. L’Ora non era ancor scoccata; il Raggio non aveva ancora dardeggiato nel Germe; la Mātripadma non era ancora divenuta turgida. 4. Il Suo Cuore non s’era ancora aperto per lasciar entrare il Raggio Unico e quindi cadere, come il Tre nel Quattro, nel grembo di Māyā. 5. I Sette non erano ancor nati dalla Trama di Luce. La Tenebra sola era Padre, Madre, Svabhāvat; e Svabhāvat era nella Tenebra. 6. Questi Due sono il Germe, ed il Germe è Uno. L'Universo era tuttora celato nel Pensiero Divino e nel Seno Divino.

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 1 … L’ultima Vibrazione della Settima Eternità

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 1 … L’ultima Vibrazione della Settima Eternità freme attraverso l’Infinitudine. La Madre si gonfia, espandendosi dall’interno all’esterno, come il bocciolo del Loto. 2. La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala l’intero Universo ed il Germe, che dimora nella Tenebra, la Tenebra che alita sulle sopite Acque della Vita. 3. La Tenebra irradia la Luce e la Luce lascia cadere un Raggio solitario nelle Acque, nella Profondità-Madre.

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 4. I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 4. I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno, Sette all’esterno. L’Uovo Luminoso, che in se stesso è Tre, si coagula e si espande in Grumi bianco-latte per tutte le profondità della Madre, la Radice che cresce negli Abissi dell’Oceano della Vita. 5. La Radice rimane, la Luce rimane, i Grumi rimangono e ancora Oeaohoo è Uno. 6. La Radice della Vita era in ogni Goccia dell’Oceano dell’Immortalità e l’Oceano era Luce Radiante, che era Fuoco e Calore e Moto. La Tenebra svanì e non fu più; essa disparve nella propria Essenza, il Corpo di Fuoco e d’Acqua del Padre e della Madre.

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 7. Mira, o Lanoo, il Radioso Figlio

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 7. Mira, o Lanoo, il Radioso Figlio dei Due, l’incomparabile Gloria fulgente, lo Spazio Brillante, Figlio dello Spazio Tenebroso, che emerge dalle profondità delle Grandi Acque Tenebrose. E’ Oeaohoo, il più Giovane, il ***. Egli riluce come il Sole, egli è il Divino Drago Fiammeggiante della Saggezza; l’Eka è Chatur, e Chatur prende a sé Tri e l’Unione produce i Sapta, in cui sono i Sette, che divengono i Tridasha, le Legioni e le Moltitudini. Miralo alzare il Velo e dispiegarlo dall’Oriente all’Occidente. Egli chiude fuori il Sopra e lascia il Sotto visibile quale la Grande Illusione. Egli segna i posti per i Risplendenti e tramuta il Superiore in un Mare di Fuoco senza rive e l’Uno Manifestato nelle Grandi Acque.

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 8. Dov’era il Germe e dov’era ora

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 8. Dov’era il Germe e dov’era ora la Tenebra? Dov’è lo Spirito della Fiamma che arde nella tua Lampada, o Lanoo? Il Germe è Quello, e Quello è Luce, il Bianco Figlio Brillante dell’Oscuro Padre Nascosto. 9. La Luce è Fiamma Fredda e Fiamma è Fuoco, e Fuoco produce Calore, il quale dà Acqua, l’Acqua di Vita nella Gran Madre. 10. Padre-Madre tesse una Tela il cui lembo superiore è fissato allo Spirito, la Luce dell’Una Tenebra e l’inferiore al suo estremo oscuro, la Materia; e questa Tela è l’Universo, intessuto delle Due Sostanze, fatte in Una, la quale è Svabhāvat.

L’uovo del mondo L’Acqua è, dappertutto, simbolo dell’elemento femminile; mater, da cui la lettera

L’uovo del mondo L’Acqua è, dappertutto, simbolo dell’elemento femminile; mater, da cui la lettera M, graficamente deriva da glifo delle onde. E’ la matrice universale del “Grande Abisso”. Venere, la grande Vergine-Madre, sorge dalle onde del mare, e Cupido o Eros è suo figlio. Ma Venere è la tarda variante mitologica di Gaia (o Gaa), la Terra che, nel suo aspetto più elevato è la Natura (Prakriti), e metafisicamente Aditi ed infine Mulaprakriti, radice di Prakriti o suo noumeno.

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 11. Si espande quando l’Alito del Fuoco

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo 11. Si espande quando l’Alito del Fuoco gli è sopra; si contrae quando l’Alito della Madre lo tocca. Allora i Figli si disgiungono e si disperdono, per ritornare nel seno della loro Madre, alla fine del Gran Giorno e ridiventare uno con lei. Quando si raffredda diventa radiante. I suoi Figli si espandono e si contraggono attraverso i loro sé e nei propri Cuori; essi abbracciano l’Infinito. 12. Allora Svabhāvat manda Fohat a consolidare gli Atomi. Ognuno è una parte della Tela. Riflettendo come uno specchio il “Signore che Esiste di per Sé”, ognuno a sua volta diviene un mondo.

Proemio

Proemio

La Forza pertanto non è sincronica con la prima oggettivazione di Mulaprakriti. Ma siccome,

La Forza pertanto non è sincronica con la prima oggettivazione di Mulaprakriti. Ma siccome, a parte questo, quest’ultima ‘è assolutamente e necessariamente inerte — una mera astrazione — non è necessario tessere una rete troppo fine di sottigliezze per quanto attiene l’ordine di successione delle finalità cosmiche. La Forza segue Mulaprakriti ma, senza la Forza, Mulaprakriti non può fare niente per tutti gli scopi e le intenzioni pratiche.

Ricerche chiaroveggenti sulla Materia fatte da Annie Besant e Charles Leadbeater Chimica occulta

Ricerche chiaroveggenti sulla Materia fatte da Annie Besant e Charles Leadbeater Chimica occulta

Koilon – etere dello spazio L’ipotesi scientifica è che tutto lo spazio sia pieno

Koilon – etere dello spazio L’ipotesi scientifica è che tutto lo spazio sia pieno di una sostanza chiamata etere. […] Diamo per il momento a questa sostanza il nome di koilon, poichè riempie quello che noi abitualmente definiamo spazio vuoto. Quello che Mulaprakriti o “materia-genitrice" è per l’inconcepibile totalità degli universi, il koilon è per il nostro universo in particolare – non solo per il nostro sistema solare, ma per quella vasta unità che include tutti i soli visibili. Tra il koilon e Mulaprakriti ci dovrebbero essere davvero molti livelli, ma non siamo in grado, al momento presente, di stimarne il numero o di saperne alcunché.

Cos’è. . . o meno la materia La vera essenza e il fulcro dell’intera

Cos’è. . . o meno la materia La vera essenza e il fulcro dell’intera concezione è che ciò che noi chiamiamo materia non è il koilon, ma la sua assenza. Così, per comprendere le condizioni reali dobbiamo modificare le nostre idee di spazio e materia, modificarle quasi fino al punto da invertire la nostra terminologia. Il vuoto è diventato solido e quel che era solido è diventato vuoto.

Dal koilon …. Quale allora ne è il reale contenuto, la tremenda forza che

Dal koilon …. Quale allora ne è il reale contenuto, la tremenda forza che può soffiare delle bolle in un materiale di densità infinita? Cosa, se non il potere creativo del Logos, il Soffio che Egli alita nelle acque dello spazio quando desidera che inizi la manifestazione? Queste bolle infinitesimali sono i “buchi” che “Fohat scava nello spazio”; il Logos stesso li riempie e li mantiene in esistenza nonostante la pressione del koilon, poichè Egli stesso è in essi. Tali unità di forza sono i mattoni che Egli usa per costruire il suo universo, e tutto quello che chiamiamo materia, quale che sia il piano, alto o basso, è composto da questo, e pertanto è divino nella sua vera essenza.

Alle spirille ….

Alle spirille ….

All’atomo fisico ultimo

All’atomo fisico ultimo

Positivo e negativo

Positivo e negativo

Di nuovo dall’Uno ai Molti e ritorno L’Eterna genitrice per noi

Di nuovo dall’Uno ai Molti e ritorno L’Eterna genitrice per noi

Nelle nostre meditazioni Avere una base ultima, un terreno esistenziale che ci porti in

Nelle nostre meditazioni Avere una base ultima, un terreno esistenziale che ci porti in contatto con il nostro nucleo. Noi e tutte le forme di vita siamo intrinsecamente il terreno della doppia origine Padre-Madre. La storia delle nostre potenzialirà e capacità giace nella Unione delle cose e non nella separazione. Questo vale per tutto ed ogni cosa. Amplia la nostra prospettiva anche in questioni molto attuali.

Poema finale

Poema finale

Thank you

Thank you

Meditazione

Meditazione

Primo, il concetto di UNITA’ attraverso l’Espansione nello spazio e l’infinito nel Tempo. (con

Primo, il concetto di UNITA’ attraverso l’Espansione nello spazio e l’infinito nel Tempo. (con o senza autoidentificazione)

Semi di meditazione Movimento della vita come un’Unità – movimento della vita e movimento

Semi di meditazione Movimento della vita come un’Unità – movimento della vita e movimento del pensiero. Riflessione sul nostro divenire. In che modo siamo collegati alla Divina Genitrice, la sostanza di base, planetaria o perfino cosmica? Come possiamo sperimentare ciò? Gli stati della materia? La divinità in tutto e in ogni cosa, qui ed ora e in ogni momento dell’esperienza e in ogni esperienza? Forza di volontà negativa.

CWL Mulaprakriti, la radice della materia; non quella materia che conosciamo, ma quale essenza

CWL Mulaprakriti, la radice della materia; non quella materia che conosciamo, ma quale essenza potenziale della materia; non spazio, ma la parte interiore dello spazio, quella da cui tutto procede, l’elemento che contiene la Deità, di cui lo spazio è una manifestazione.

CWL Questo è vero in riferimento alla bellissima imagine cristiana di Maria Vergine Benedetta.

CWL Questo è vero in riferimento alla bellissima imagine cristiana di Maria Vergine Benedetta. Ci sono tre diverse idee, nel modo comune di pensarla. 1. La storia della madre del discepolo Gesù; ciò che Ella era e ciò che divenne successivamente. 2. L’oceano della materia vergine, il Grande Abisso, l’acqua sulla cui superficie lo Spirito di Dio si muoveva. 3. L’aspetto femminile della Deità.

CWL Dal punto di vista occulto, la più grande gloria per una donna non

CWL Dal punto di vista occulto, la più grande gloria per una donna non è diventare un leader nella [35] società e neppure ottenere una laurea importante e vivere in un appartamento in sprezzante isolamento, ma fornire dei veicoli a quegli ego che stanno per incarnarsi e governare una casa nella quale i suoi bambini possano imparare a vivere in modo adeguato e sereno la loro vita e a compiere nel mondo quel che è stato loro assegnato. E questa sua funzione non è considerata come qualcosa da nascondere e da negare, qualcosa di cui quasi vergognarsi, ma come la più grande gloria dell’incarnazione femminile, la grande opportunità che hanno le donne e non gli uomini. Gli uomini hanno altre opportunità, ma quel privilegio davvero meraviglioso della maternità non appartiene loro. Sono le donne a fare questo grande lavoro che aiuta il mondo con la continuazione della razza ed esse lo fanno a costo di sofferenze tali che noi uomini non possiamo neanche concepire.

La Luce del Logos Questa luce che proviene dal Logos è chiamata, nella Bhagavad

La Luce del Logos Questa luce che proviene dal Logos è chiamata, nella Bhagavad Gita, Daiviprakrti; è la Sophia degli gnostici e lo Spirito Santo dei Cristiani. […] E’, d’altra parte, Parabrahmam manifestato e lo Spirito Santo nella sua prima emanazione attraverso il Cristo. La ragione per cui è chiamato la madre del Cristo è questa: quando il Cristo si manifesta nell’uomo, come suo Salvatore è, come era, dal grembo di questa luce divina, che nasce.

Luce ed Energia Parabrahmam, dopo essere apparso, da una parte come Ego, e dall’altra

Luce ed Energia Parabrahmam, dopo essere apparso, da una parte come Ego, e dall’altra come Mulaprakrti, agisce come energia una attraverso il Logos. Vi spiegherò quello che intendo dire con questo “agire attraverso il Logos” con una similitudine. […] Per esempio, il sole può essere comparato con il Logos; la luce ed il calore irradiano da esso, ma il suo calore e la sua energia esistono, in qualche condizione sconosciuta, nello spazio e sono diffusi attraverso lo spazio come luce e calore visibile attraverso la sua strumentalità. Così consideravano il sole gli antichi filosofi. Allo stesso modo Parabrahmam irradia dal Logos e manifesta se stesso come la luce e l’energia del Logos.

Mulaprakriti Gli attributi non originano da Parabrahmam stesso, ma da Mulaprakrti, che ne è

Mulaprakriti Gli attributi non originano da Parabrahmam stesso, ma da Mulaprakrti, che ne è il velo. Mulaprakrti è il velo di Parabrahmam. Non è Parabrahmam stesso, ma semplicemente il suo aspetto. E’ puramente fenomenico e senza dubbio è ben più tenace di ogni altro genere di esistenza oggettiva. Essendo la prima modalità o manifestazione della sola assoluta ed incondizionata realtà, sembra essere il fondamento di tutte le manifestazioni successive.

La Trinità di base Dunque fin qui siamo arrivati a, prima di tutto, Parabrahmam;

La Trinità di base Dunque fin qui siamo arrivati a, prima di tutto, Parabrahmam; in secondo luogo a Eswara; terzo, alla luce che si manifesta attraverso Eswara, che nella Bhagavad Gita è chiamata Daiviprakrti e infine a quella Mulaprakrti che sembra essere, come ho detto, un velo gettato su Parabrahmam. Ora, la creazione o evoluzione è iniziata con l’energia intellettuale del Logos. … dal punto in cui ci troviamo noi, sarà molto difficile concepire quale genere di materia possa essere stata quella che non ha nessuna di quelle tendenze comunemente associate a tutti i tipi di materia e che solamente acquisisce tutte le varie proprietà manifestate da essa nel ricevere, come era, questa luce ed energia dal Logos. Questa luce del Logos è il legame, per così dire, tra la materia oggettiva e il pensiero soggettivo di Eswara. Esso è chiamato, in vari testi buddisti, fohat ed è il solo strumento con il quale il Logos opera.