Unit 11 La quantit di moto e il

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Unità 11 La quantità di moto e il momento angolare Copyright © 2009 Zanichelli

Unità 11 La quantità di moto e il momento angolare Copyright © 2009 Zanichelli editore

1. La quantità di moto Il moto a reazione avviene per la legge di

1. La quantità di moto Il moto a reazione avviene per la legge di conservazione della quantità di moto. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Il vettore quantità di moto di un corpo è dato dal prodotto della massa

Il vettore quantità di moto di un corpo è dato dal prodotto della massa per il vettore velocità. • ha la stessa direzione e verso del vettore velocità; • è proporzionale alla velocità e alla massa (a parità di v, p è maggiore per un treno che per un'automobile). • Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

2. La conservazione della quantità di moto Consideriamo un fenomeno che simula “l’esplosione” di

2. La conservazione della quantità di moto Consideriamo un fenomeno che simula “l’esplosione” di un corpo in due frammenti: p totale era zero all'inizio e rimane zero alla fine. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

La conservazione della quantità di moto Consideriamo ora i due frammenti di massa l'una

La conservazione della quantità di moto Consideriamo ora i due frammenti di massa l'una doppia dell'altra: p totale era zero all'inizio e rimane zero alla fine. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

La conservazione della quantità di moto Quindi la quantità di moto di ciascun corpo

La conservazione della quantità di moto Quindi la quantità di moto di ciascun corpo cambia, mentre la quantità di moto totale del sistema rimane costante. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

La legge di conservazione della quantità di moto In termini più generali si esprime:

La legge di conservazione della quantità di moto In termini più generali si esprime: se su un sistema non agiscono forze esterne, la quantità di moto totale del sistema si conserva. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

3. L'impulso di una forza Definiamo impulso di una forza F il vettore prodotto

3. L'impulso di una forza Definiamo impulso di una forza F il vettore prodotto della forza per l'intervallo di tempo durante il quale essa agisce: L'impulso è legato alla variazione di p: ovvero Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Il teorema dell'impulso Dalle formule precedenti si ricava il teorema dell'impulso: ovvero La variazione

Il teorema dell'impulso Dalle formule precedenti si ricava il teorema dell'impulso: ovvero La variazione della quantità di moto che una forza determina è uguale all'impulso della forza stessa. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Minimizzare la forza d'urto Quando si subisce un urto, c'è una grossa variazione di

Minimizzare la forza d'urto Quando si subisce un urto, c'è una grossa variazione di p. Poiché Furto= p/ t. Se il tempo dell'urto t è più lungo allora la Furto è più piccola. Per aumentare t , nelle cadute si piegano le gambe. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Minimizzare e massimizzare la forza d'urto Nelle automobili l'intervallo di tempo t viene aumentato

Minimizzare e massimizzare la forza d'urto Nelle automobili l'intervallo di tempo t viene aumentato (e quindi Furto minimizzata) utilizzando gli airbag e carrozzerie deformabili. Nel karate, un brevissimo t massimizza Furto e consente di spezzare una pila di mattoni. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

4. I princìpi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto

4. I princìpi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto Consideriamo l'interazione di due corpi A e B e utilizziamo la notazione seguente: Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

I princìpi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto Per

I princìpi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto Per il III principio della dinamica: Moltiplicando per t: Per il teorema dell'impulso si ha: quindi Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

I princìpi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto La

I princìpi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto La formula precedente si può scrivere: La conservazione della quantità di moto in un sistema isolato è conseguenza dei princìpi della dinamica. L'emissione di gas dai motori dell'aereo determina la spinta in avanti. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Una conferma sperimentale La foto mostra l'urto di due biglie di massa diversa: Copyright

Una conferma sperimentale La foto mostra l'urto di due biglie di massa diversa: Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Una conferma sperimentale Se rappresentiamo con frecce dello stesso colore delle biglie le quantità

Una conferma sperimentale Se rappresentiamo con frecce dello stesso colore delle biglie le quantità di moto iniziali e finali, si vede che la quantità di moto totale resta la stessa prima e dopo l'urto. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

5. Gli urti su una retta Durante un urto i due corpi che collidono

5. Gli urti su una retta Durante un urto i due corpi che collidono rappresentano un sistema isolato, quindi la quantità di moto totale si conserva. m 1, m 2: masse dei corpi v 1, v 2: velocità prima dell'urto V 1, V 2: velocità dopo l'urto Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Urto elastico Un urto si definisce elastico se si conservano: • la quantità di

Urto elastico Un urto si definisce elastico se si conservano: • la quantità di moto totale; • l'energia cinetica totale. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Urto elastico Se conosciamo le masse di corpi e le velocità iniziali, possiamo ricavare

Urto elastico Se conosciamo le masse di corpi e le velocità iniziali, possiamo ricavare le velocità finali risolvendo il sistema: p 1 + p 2 = cost. K 1 + K 2 = cost. In cui compaiono due equazioni nelle due incognite V 1 e V 2. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Urto completamente anelastico Un urto si dice completamente anelastico se i due oggetti che

Urto completamente anelastico Un urto si dice completamente anelastico se i due oggetti che collidono rimangono uniti dopo l'urto: Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Urto completamente anelastico In un urto completamente anelastico V 1 = V 2 =

Urto completamente anelastico In un urto completamente anelastico V 1 = V 2 = V: la velocità finale V è determinata dalla sola legge di conservazione della quantità di moto. Si ha ovvero Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

6. Gli urti obliqui Caso semplice: due biglie uguali di massa m, di cui

6. Gli urti obliqui Caso semplice: due biglie uguali di massa m, di cui una inizialmente ferma; urto elastico. Indichiamo con: Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Gli urti obliqui 1) Imponiamo la conservazione di p: dividendo per m: 2) Imponiamo

Gli urti obliqui 1) Imponiamo la conservazione di p: dividendo per m: 2) Imponiamo la conservazione di K: ovvero Il triangolo ABC è rettangolo. Dopo l'urto le due biglie hanno velocità perpendicolari tra loro. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

7. Il momento angolare Esaminiamo i moti di rotazione. Copyright © 2009 Zanichelli editore

7. Il momento angolare Esaminiamo i moti di rotazione. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Il momento angolare Per descrivere le momento angolare: rotazioni (Il vettore quantità di moto

Il momento angolare Per descrivere le momento angolare: rotazioni (Il vettore quantità di moto ha stessa direzione e verso del vettore velocità. ) Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica introduciamo il

Il momento angolare Ricordando la definizione di prodotto vettoriale, L ha: direzione perpendicolare al

Il momento angolare Ricordando la definizione di prodotto vettoriale, L ha: direzione perpendicolare al piano di r e v; verso dato dalla regola della mano destra; modulo L dato dalle formule: dove è l'angolo tra i vettori r e p. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

8. Conservazione e variazione del momento angolare Il momento angolare totale di un sistema

8. Conservazione e variazione del momento angolare Il momento angolare totale di un sistema si conserva se è nullo il momento totale delle forze esterne che agiscono sul sistema stesso. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Conservazione e variazione del momento angolare Se sul sistema agiscono delle forze che hanno

Conservazione e variazione del momento angolare Se sul sistema agiscono delle forze che hanno un momento totale M per un tempo t, la variazione di L è data da: M è il momento torcente del sistema, che è in grado di aumentare o diminuire la velocità di rotazione. Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Conservazione e variazione del momento angolare Come si vede questa formula, che descrive la

Conservazione e variazione del momento angolare Come si vede questa formula, che descrive la rotazione di un corpo, è del tutto analoga a quella del teorema dell’impulso, riferito invece alle traslazioni Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Il momento d’inerzia I Il MOMENTO D’INERZIA I di un corpo è una grandezza,

Il momento d’inerzia I Il MOMENTO D’INERZIA I di un corpo è una grandezza, dipendente dalla massa del corpo e dalla sua forma geometrica nello spazio, più precisamente da come la massa è dislocata nello spazio rispetto all’asse intorno a cui il corpo ruota. I misura la resistenza che il corpo oppone a modificare la propria velocità angolare (come caso particolare, ad iniziare a ruotare partendo da fermo). Si dimostra che il modulo L del momento angolare è uguale al prodotto tra il momento d’inerzia I e la velocità angolare ω L=Iω Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Il momento d’inerzia I Per un sistema rotante elementare formato da n punti materiali

Il momento d’inerzia I Per un sistema rotante elementare formato da n punti materiali di massa m 1, m 2, … collegati con sbarrette di massa trascurabile e di lunghezza rispettivamente r 1, r 2, … con il centro di rotazione O il momento d’inerzia è I = m 1 r 12 + m 2 r 22 + m 3 r 32 + … Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Il momento d’inerzia I Per corpi rigidi estesi nello spazio il momento d’inerzia I

Il momento d’inerzia I Per corpi rigidi estesi nello spazio il momento d’inerzia I si calcola attraverso il calcolo integrale. Riportiamo qui sotto una tabella con i momenti d’inerzia di alcuni solidi omogenei notevoli Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

8. Energia cinetica di un corpo in rotazione • • Si dimostra che l’energia

8. Energia cinetica di un corpo in rotazione • • Si dimostra che l’energia cinetica di un corpo in rotazione ha una formula del tutto analoga a quella dei corpi che traslano. Se infatti l’energia cinetica di un punto materiale che si muova con velocità v è K= l’ energia cinetica di un corpo che ruota intorno ad un asse è K= Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

8. Massa inerziale e momento di inerzia • • Ricordiamo che la massa inerziale

8. Massa inerziale e momento di inerzia • • Ricordiamo che la massa inerziale m di un corpo misura la resistenza che esso oppone a modificare la sua velocità , ossia ad accelerare o decelerare (come caso particolare a mettersi in moto partendo da fermo): a parità di forza applicata F, il modulo dell'accelerazione a sarà tanto maggiore quanto minore sarà la massa inerziale m (il che equivale a dire che a parità di forza applicata la massa inerziale e la accelerazione sono due grandezze inversamente proporzionali; sappiamo inoltre che la forza è direttamente proporzionale alla accelerazione , a parità di massa inerziale). • Tutto quello che abbiamo appena ricordato è sintetizzato dalla formula del secondo principio della dinamica • Copyright © 2009 Zanichelli editore F=ma Ugo Amaldi - Corso di fisica

8. Massa inerziale e momento di inerzia • • Analogamente il momento di inerzia

8. Massa inerziale e momento di inerzia • • Analogamente il momento di inerzia I di un corpo misura la resistenza che esso oppone a modificare la sua velocità di rotazione intorno ad un asse, ossia a subire una accelerazione angolare α ( come caso particolare , ad iniziare a ruotare intorno ad un asse partendo da fermo): a parità di momento torcente applicato M l’accelerazione angolare α sarà tanto maggiore quanto minore sarà il momento di inerzia I (il che equivale a dire che a parità di momento torcente il momento di inerzia e l’accelerazione angolare sono due grandezze inversamente proporzionali, mentre il momento torcente è direttamente proporzionale all’accelerazione angolare). Tutto quello che abbiamo appena ricordato è sintetizzato dalla formula M = I α (si noti che M è il modulo di M) che, come si vede, è l’analogo (per le rotazioni) del 2°principio della dinamica (per le traslazioni) Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

Il momento d’inerzia I VIDEO Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso

Il momento d’inerzia I VIDEO Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica

8. Massa inerziale e momento di inerzia • • Uno sportivo (come una pattinatrice

8. Massa inerziale e momento di inerzia • • Uno sportivo (come una pattinatrice o un tuffatore) che nella sua disciplina stia eseguendo una rotazione può aumentare o diminuire la sua velocità di rotazione modificando il momento di inerzia del proprio corpo: più assumerà una posizione raccolta, minore sarà il suo momento d’inerzia, maggiore sarà la sua accelerazione angolare Copyright © 2009 Zanichelli editore Ugo Amaldi - Corso di fisica