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Scuola di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Verona “Modulo di Farmacologia Generale”

Scuola di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Verona “Modulo di Farmacologia Generale” Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei (FANS)

Infiammazione Risposta integrata del tessuto vivente ad un danno causato da agenti esterni o

Infiammazione Risposta integrata del tessuto vivente ad un danno causato da agenti esterni o interni Modificazioni a carico di: Vasi Plasma circolante Cellule Tessuti Le manifestazioni tipiche dell’infiammazione sono: Rossore Calore Gonfiore Dolore

LE TRE FASI DELLE RISPOSTE INFIAMMATORIE 1. Fase acuta transitoria, caratterizzata da vasodilatazione locale

LE TRE FASI DELLE RISPOSTE INFIAMMATORIE 1. Fase acuta transitoria, caratterizzata da vasodilatazione locale ed incremento della permeabilità capillare 2. Fase subacuta ritardata, caratterizzata principalmente da infiltrazione di leucociti e fagociti 3. Fase proliferativa cronica, nella quale si manifestano degenerazione tissutale e fibrosi

principale sintomo dell’infiammazione e quindi

principale sintomo dell’infiammazione e quindi

I N F I A M M A T O R I O PATOLOGIA

I N F I A M M A T O R I O PATOLOGIA INFIAMMATORIA NON I N F I A M M A T O R I O DOLORE PATOLOGIA DEGENERATIVA

FARMACI USATI NELLE MALATTIE INFIAMMATORIE Ø Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei Ø Corticosteroidi: cortisone e

FARMACI USATI NELLE MALATTIE INFIAMMATORIE Ø Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei Ø Corticosteroidi: cortisone e suoi analoghi sintetici Ø Agenti antireumatici modificanti la malattia (es. metotrexate, azatioprina, sulfasalazina, etc. ) Ø Prodotti biotecnologici (es. adalimumab, infliximab, rituximab, etanercept, etc. )

Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) Sono un ampio gruppo di farmaci, chimicamente differenti tra

Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) Sono un ampio gruppo di farmaci, chimicamente differenti tra di loro, che hanno come meccanismo d’azione comune l’inibizione della cicloossigenasi e conseguentemente della sintesi dei prostanoidi. Il loro meccanismo d’azione è alla base degli effetti terapeutici antinfiammatori, analgesici, antipiretici e antipiastrinici (aspirina) così come degli eventi avversi gastrointestinali, cardiovascolari e renali

Dal mirto ai salici Nel papiro di Ebers ( 1500 a. C. ) si

Dal mirto ai salici Nel papiro di Ebers ( 1500 a. C. ) si raccomanda un’infusione di foglie di mirto (che contiene acido salicilico) per i dolori reumatici e il mal di schiena. Ippocrate (460 -377 a. C. ) aveva scoperto che masticare la corteccia del salice poteva avere dei benefici contro il dolore e la febbre. Seguendo gli insegnamenti del padre della Medicina, Galeno (129 -200 d. C. ), il più famoso medico dell’antica Roma, utilizzava per la febbre la corteccia del salice. Nel 1763 il reverendo Edward Stone presenta alla Royal Society il suo “Resoconto del successo della corteccia di salice nella cura delle febbri malariche”.

Dai salici all’aspirina Ø Poiché il salice cresce in ambienti umidi, dove prevalgono le

Dai salici all’aspirina Ø Poiché il salice cresce in ambienti umidi, dove prevalgono le febbri malariche, Stone riteneva che fosse questo il motivo della sua efficacia nella malaria. Ø Nel 1829 il farmacista francese Leroux isola e cristallizza il composto attivo della corteccia del salice, la salicina, e ne dimostra il suo effetto antipiretico. Ø La salicina produce, in seguito ad idrolisi, glucosio e alcool salicilico, che può essere convertito in acido salicilico sia in vivo che chimicamente. Il primo a scoprire questo, nel 1838, fu il chimico calabrese Raffaele Piria (Scilla, 1814 – Torino, 1865).

Dai salici all’aspirina Ø 1853 l’alsaziano C. F. Gerhard realizza la prima acetilazione dell’acido

Dai salici all’aspirina Ø 1853 l’alsaziano C. F. Gerhard realizza la prima acetilazione dell’acido salicilico e sintetizza quella che poi venne chiamata aspirina. Ø Nel 1859, in Germania, il prof. Herman Kolbe realizza la prima sintesi chimica dell’acido salicilico.

Dai salici all’aspirina Ø 1853 l’alsaziano C. F. Gerhard realizza la prima acetilazione dell’acido

Dai salici all’aspirina Ø 1853 l’alsaziano C. F. Gerhard realizza la prima acetilazione dell’acido salicilico e sintetizza quella che poi venne chiamata aspirina. Ø Nel 1859, in Germania, il prof. Herman Kolbe realizza la prima sintesi chimica dell’acido salicilico. Ø Il salicilato di sodio fu utilizzato per la prima volta nel 1875 nella terapia della febbre reumatica e come antipiretico e subito dopo furono scoperti i suoi effetti uricosurici e la sua utilità nel trattamento della gotta.

1897: Félix Hoffman riprendendo le ricerche di Gerhardt del 1853, sintetizza l’acido acetilsalicilico che

1897: Félix Hoffman riprendendo le ricerche di Gerhardt del 1853, sintetizza l’acido acetilsalicilico che viene introdotto in medicina da Dreser, responsabile dei laboratori di farmacologia della Bayer nel 1899 con il nome di aspirina (prima sotto forma di polvere e nel 1900 come compresse). Annotazioni di Hoffman, di recente è stato sostenuto che lo sviluppo dell’aspirina si deve ad Arthur Eichengruen, in seguito misconosciuto in quanto ebreo ASPIRINA: A, acetile; SPIR, da spirsauro nome tedesco dato alla sostanza (acido salicilico) estratta dalla Spirea ulmaria; INA, suffisso per le sostanze isolate dalla natura.

Ø Nel 1878 viene sintetizzato da Morse il paracetamolo, Ø usato per la prima

Ø Nel 1878 viene sintetizzato da Morse il paracetamolo, Ø usato per la prima volta in clinica nel 1887 da von Mering Nel 1938 Douthwaite avanza l’ipotesi che l’aspirina può provocare melena. Nel 1955 Pauli-Magnus conferma gli effetti avversi gastrointestinali dell’aspirina Ø Nel 1971 si scopre che l’effetto antiinfiammatorio dei FANS è dovuto all’inibizione della produzione delleprostaglandine Ø Nel 1973 arrivano ibuprofene e naprossene, sintetizzati con la speranza di ridurre gli effetti gastrointestinali Ø Nel 1979 arriva il piroxicam, FANS a lunga durata d’azione Ø Nel 1988 viene clonato l’enzima ciclossigenasi Ø Nel 1991 viene identificata e clonata l’altra isoforma della ciclossigenasi la cosidetta COX-2. Nel 1998 viene immesso in commercio negli USA il primo COX-2 inibitore (celecoxib)

Capitolo 17

Capitolo 17

Advances in Therapy volume 37, pages 61– 82(2020)

Advances in Therapy volume 37, pages 61– 82(2020)

FANS sistemici (M 01 A) in commercio in Italia (30 principi attivi, circa 500

FANS sistemici (M 01 A) in commercio in Italia (30 principi attivi, circa 500 diverse confezioni) Derivati dell’acido acetico e sostanze correlate (M 01 AB) aceclofenac (Airtal , Gladio , …) diclofenac (generico, Voltaren …) anche in ass. con misoprostol (Artrotec , …) ketorolac (generico, Tora-Dol , Lixidol , …) indometacina (Indoxen , Liometacen ) proglumetacina (Proxil ) Oxicam-derivati (M 01 AC) piroxicam (generico, Feldene , Roxiden , . . ) tenoxicam (Bart , Dolmen , Ticotil ) lornoxicam (Noxon , Taigalor ) meloxicam (generico, Mobic , …) Derivati dell’acido propionico (M 01 AE): ibuprofene (generico, Cibalgina Due , Brufen , Moment , …) naproxene (generico, Naprosyn , Momendol , …) anche con esomeprazolo ketoprofene (generico, Oki , Orudis , . . ) anche in associazione con omeprazolo (Axorid ) o sucralfato (Ketodol ) dexketoprofene (Enantyum , …); flurbiprofene (Froben ); acido tiaprofenico (Surgamyl ); dexibuprofene (Fenextra , Seractil ); oxaprozina (Walix )

FANS sistemici (M 01 A) in commercio in Italia (30 principi attivi, circa 500

FANS sistemici (M 01 A) in commercio in Italia (30 principi attivi, circa 500 diverse confezioni) Fenamati (M 01 AG): acido mefenamico (Lysalgo ) Coxib (M 01 AH) celecoxib (Celebrex , …) parecoxib (Dynastat ) etoricoxib (Algix , Arcoxia , … ) Altri Fans (M 01 AX): nimesulide (generico, Aulin , Mesulid , …) morniflumato/acido niflumico (Morniflu , Niflam , …) nabumetone (Artaxan , …) glucosamina (generico, Dona , …) diacereina (Fisiodar ) amtolmetina guacile (Artromed , …) Derivati acido salicilico (N 02 BA): ac. acetilsalicilico (generico, Aspirina , Aspro , Vivin C , …) lisina acetilsalicilato (Flectadol ); imidazolo salicilato (Selezen )

FANS topici (M 02 AA) in commercio in Italia (più di 15 principi attivi)

FANS topici (M 02 AA) in commercio in Italia (più di 15 principi attivi) Fenilbutazone (Kadol pomata ), benzidamina (Tantum gel ), etofenamato (Gemadol gel ), piroxicam (generico, Feldene cremadol , …), felbinac (Dolinac gel ), ketoprofene (generico, Fastum gel , Lasonil Orudis , …) ibuprofene ( Dolofast , …) naproxene (Naprosyn gel , …), flurbiprofene (Transact Lat cerotto ), benzadac ( Versus ), diclofenac (generico, Voltaren Emulgel …), aceclofenac (Airtal , Gladio crema ), nimesulide (Aulin gel , Erreflog ), ac. flufenamico (Mobilisin crema) Derivati acido salicilico (M 02 AC): dietilamina salicilato, metile salicilato, ecc.

FANS: farmaci di ampio consumo Ø Ogni giorno nel mondo più di 30 milioni

FANS: farmaci di ampio consumo Ø Ogni giorno nel mondo più di 30 milioni di persone assumono un FANS [Friedewald VE et al. Am J Cardiol 2010; 106: 873– 84]. 10 -40% di persone >65 anni assume giornalmente un FANS [Conaghan PG. Rheumatol Int. 2012; 32(6): 1491 -502; Zhou, Y. et al. Pharmacoepidemiol Drug Saf 2014; 23: 43– 50] Ø Il consumo di FANS nel mondo è notevolmente salito negli ultimi decenni del XX secolo per: aumento specialità senza ricetta; uso aspirina come antiaggregante; invecchiamento della popolazione, d’altra parte il dolore cronico infiammatorio affligge milioni di persone negli USA e in Europa [Grosser T. et al. Trends Pharmacol Sci 2017: 733 -48 ] Ø Prevalenza d’uso settimanale in Italia intorno al 25%, uso cronico maggiore nella fascia d’età >65 anni [Motola D et al. Eur J Clin Pharmacol 2004; 60: 731– 8]

Rapporto Os. Med 2018

Rapporto Os. Med 2018

Proporzione vendite di singoli FANS nel mondo [Conaghan PG. Rheumatol Int 2011 DOI 10.

Proporzione vendite di singoli FANS nel mondo [Conaghan PG. Rheumatol Int 2011 DOI 10. 1007/s 00296 -011 -2263 -6]

DDD/1000 ab die Andamento delle prescrizioni dei FANS in Italia (Os. Med 2018) Ketoprofene

DDD/1000 ab die Andamento delle prescrizioni dei FANS in Italia (Os. Med 2018) Ketoprofene Etoricoxib Ibuprofene Celecoxib

Meccanismo d’azione • i FANS agiscono bloccando l'attività dell'enzima cicloossigenasi (COX) e perciò inibendo

Meccanismo d’azione • i FANS agiscono bloccando l'attività dell'enzima cicloossigenasi (COX) e perciò inibendo la produzione di endoperossidi ciclici, prostaglandine, prostacicline e trombossani.

Capitolo 17

Capitolo 17

Ruolo fisiologico delle prostaglandine • Acido Arachidonico Cicloossigenasi • Prostaglandine • Protezione renale •

Ruolo fisiologico delle prostaglandine • Acido Arachidonico Cicloossigenasi • Prostaglandine • Protezione renale • Protezione gastrointestinale • Dolore e infiammazione

Curr Cardiol Rep (2017) 19: 8

Curr Cardiol Rep (2017) 19: 8

EFFETTI TERAPEUTICI ANTIINFIAMMATORIO - L'inibizione della sintesi delle prostaglandine interferisce con il processo infiammatorio

EFFETTI TERAPEUTICI ANTIINFIAMMATORIO - L'inibizione della sintesi delle prostaglandine interferisce con il processo infiammatorio ACUTO e, in minor misura, con quello cronico. L’effetto antinfiammatorio clinicamente si evidenzia più tardi rispetto a quello analgesico. ANALGESICO - Si tratta di un effetto perifericonducibile alla inibizione locale della cicloossigenasi (le PGs producono iperalgesia sensibilizzando i recettori del dolore all'azione algogena di bradichinina e istamina). Sono attivi sul dolore di bassa o media intensità, purchè non a carico dei visceri cavi. I FANS non danno assuefazione. ANTIPIRETICO - a) Centrale. E' il più significativo, riconducibile alla inibizione della cicloossigenasi a livello ipotalamico (centro incaricato della termoregolazione). b) Periferico - I derivati salici inducono un aumento della dispersione di calore (aumento del flusso sanguigno a livello della cute; aumento della sudorazione).

Indicazioni terapeutiche ed efficacia dei FANS Ø I FANS sono indicati per le patologie

Indicazioni terapeutiche ed efficacia dei FANS Ø I FANS sono indicati per le patologie infiammatorie quali osteoartriti, periartriti, lombalgie, miositi, sciatalgie, fibrositi, tenosinoviti, da traumatologia sportiva e accidentale, artrite reumatoide, ecc. , per i dolori di diversa origine, per la febbre Ø A parte l’aspirina come antiaggregante e il ketorolac per il dolore acuto post-operatorio e da coliche renali, le differenze di efficacia tra i singoli FANS sono minime e non supportate da evidenze scientifiche univoche, così la scelta è largamente su base empirica

Mean change in patients’ assessment of pain (measured on visual analogue scale) following treatment

Mean change in patients’ assessment of pain (measured on visual analogue scale) following treatment for 6 weeks with celecoxib 100 mg bid, diclofenac 50 mg tid or placebo [6]. *change significantly better than placebo (P < 0. 001). Bijlsma J W J Rheumatology 2010; 49: ii 11 -ii 17

Efficacy of NSAIDs compared with placebo for treatment of OA of the knee [Conaghan

Efficacy of NSAIDs compared with placebo for treatment of OA of the knee [Conaghan PG. Rheumatol Int. 2012; 32(6): 1491 -502]

Indicazioni terapeutiche ed efficacia dei FANS Ø La risposta varia molto da un soggetto

Indicazioni terapeutiche ed efficacia dei FANS Ø La risposta varia molto da un soggetto all’altro, pazienti che non hanno beneficio da un determinato FANS possono al contrario rispondere ad un altro farmaco della stessa classe

Fattori alla base della variabilità nella risposta ai FANS Theken K. N. Prostaglandins and

Fattori alla base della variabilità nella risposta ai FANS Theken K. N. Prostaglandins and Other Lipid Mediators 139 (2018) 63– 70

Indicazioni terapeutiche ed efficacia dei FANS Ø La scelta iniziale più che sull’efficacia dovrebbe

Indicazioni terapeutiche ed efficacia dei FANS Ø La scelta iniziale più che sull’efficacia dovrebbe basarsi sulle differenze di tollerabilità in relazione alle caratteristiche e alla presenza di fattori di rischio nel singolo paziente valutando attentamente il dosaggio e le caratteristiche farmacocinetiche dei singoli FANS Ø Una revisione Cochrane evidenzia anche l’efficacia dei FANS per uso topico per il dolore muscolo-scheletrico acuto

Ma occhio alle dosi

Ma occhio alle dosi

= RAPIDITA’ D’AZIONE Esistono anche alcune differenze farmacocinetiche = DURATA EFFETTO

= RAPIDITA’ D’AZIONE Esistono anche alcune differenze farmacocinetiche = DURATA EFFETTO

Authors’ conclusions: “Topical NSAIDs can provide good levels of pain relief, without the systemic

Authors’ conclusions: “Topical NSAIDs can provide good levels of pain relief, without the systemic adverse events associated with oral NSAIDs, when used to treat acute musculoskeletal conditions. ” The Cochrane Library 2010, Issue 6

FANS topici: effetto sul dolore Zeng C, et al. Br J Sports Med 2018;

FANS topici: effetto sul dolore Zeng C, et al. Br J Sports Med 2018; 52: 642– 50

FANS topici: effetto sul recupero funzionale Zeng C, et al. Br J Sports Med

FANS topici: effetto sul recupero funzionale Zeng C, et al. Br J Sports Med 2018; 52: 642– 50

FANS Topici: safety Zeng C, et al. Br J Sports Med 2018; 52: 642–

FANS Topici: safety Zeng C, et al. Br J Sports Med 2018; 52: 642– 50

Principali organi bersaglio di tossicità dei FANS Apparato gastrointestinale: Sono le più frequenti e

Principali organi bersaglio di tossicità dei FANS Apparato gastrointestinale: Sono le più frequenti e vanno da manifestazioni non gravi come la dispepsia a effetti seri come l’ulcera o l’emorragia gastrointestinale Apparato cardiovascolare: ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, eventi vascolari Reni: In corso di terapie prolungate e in pazienti a rischio o che assumono altri farmaci nefrotossici o che agiscono a livello renale (es. diuretici), si possono verificare nefropatie e insufficienza renale Fegato: Si possono manifestare epatopatie dose-dipendenti e su base allergica anche indipendentemente dalla dose assunta Allergie: In particolare con l’aspirina ma possono verificarsi con tutti i FANS (anche per via topica). I sintomi vanno dall’orticaria generalizzata, alla broncocostrizione all’edema angioneurotico. Raro lo shock anafilattico. Rilevante il fenomeno della fotosensibilità da ketoprofene topico.

Effetto avverso (ma anche terapeutico) INIBIZIONE DELL'AGGREGAZIONE PIASTRINICA E' dovuta al blocco della sintesi

Effetto avverso (ma anche terapeutico) INIBIZIONE DELL'AGGREGAZIONE PIASTRINICA E' dovuta al blocco della sintesi di endoperossidi ciclici e trombossani (vasocostrittori e proaggreganti) a livello piastrinico. ANCHE A BASSE DOSI TUTTI I FANS HANNO QUESTO EFFETTO CUI CONSEGUE UN AUMENTO DEL TEMPO DI SANGUINAMENTO. L'aspirina (efficace già a dosi inferiori a 0. 3 g) agisce inattivando in modo irreversibile la cicloossigenasi piastrinica; l'effetto di una singola dose può durare fino a 8 -10 giorni, fino a quando cioè non si rendano disponibili nuove piastrine. Questo è il motivo per cui l’aspirina è l’unico dei FANS utilizzato come antiaggregante nelle malattie tromboemboliche.

Reazioni gastrointestinali da FANS - 1 • Più del 60% degli utilizzatori di FANS

Reazioni gastrointestinali da FANS - 1 • Più del 60% degli utilizzatori di FANS hanno eventi avversi gastrointestinali [Singh G et al. Arch Intern Med 1996; 156: 1530 -6. Silverstein FE et al. Ann Intern Med 1995; 123: 241 -9]. • Lo spettro sintomatologico è ampio con variabile severità, gli eventi più frequenti sono dispepsia e bruciori [Konturek SJ et al. Gut 1986; 27: 1450 -6. Tseng C, Wolfe M. Med Clin North Am 2000; 8 4: 1329 -44] • Studi endoscopici indicano che 20 -30% degli utilizzatori regolari di FANS sviluppano ulcere [Laine L. Gastrointest Endosc Clin N Am 1996; 6: 489 -504. Simon LS et al. JAMA 1999; 282: 1921 -8. Laine L et al. Gastroenterology 1999; 117: 776 -83. Hawkey C et al. Arthritis Rheum 2000; 43: 370 -7] • Associazione tra FANS e reflusso gastroesofageo: RR 2, 11, OR 2, 0 [Kotzan J et al. Pharm Res 2001; 18: 1367 -72. Voutilanen M et al. Digest 2000; 61: 6 -13. Harvey R et al. Gut 2003; 52(suppl. 6): A 15]

Reazioni gastrointestinali da FANS - 2 • Non sempre c’è una correlazione tra quadro

Reazioni gastrointestinali da FANS - 2 • Non sempre c’è una correlazione tra quadro clinico e lesioni endoscopiche e la maggior parte dei pazienti è asintomatico nonostante evidenti lesioni • Incidenza annuale di ulcere correlate ad uso di FANS 2, 54, 5% [Larkai EN et al. Am J Gastroenterol 1987; 82: 1153 -8. Silverstein F et al. JAMA. 2000; 284: 1247 -55] • Incidenza annuale di perforazioni/emorragie/ostruzioni FANS correlate 1 -1, 5% [Singh G, Triadafilopoulus G. J Rheumatol 1999; 26(Suppl 26): 18 -24. Lazzaroni M, Bianchi Porro G. Aliment Pharmacol Ther 2004; 20(Suppl 2): 48 -58] • 80% delle morti da ulcera peptica avvengono in utilizzatori di FANS [Singh G. Am J Med 1998; 105(1 B): 31 S-38 S] • Il rischio è dose-dipendente e non è uguale per tutti i principi attivi

Dati di mortalità negli USA nel 1997 per 7 patologie selezionate [Wolfe M et

Dati di mortalità negli USA nel 1997 per 7 patologie selezionate [Wolfe M et al. NEJM 1999; 340: 1988 -99] N. morti 16. 500

Advances in Therapy volume 37, pages 61– 82(2020)

Advances in Therapy volume 37, pages 61– 82(2020)

Fattori di rischio per danno GI Lanas A. Rheumatology 2010; 49: ii 3 -ii

Fattori di rischio per danno GI Lanas A. Rheumatology 2010; 49: ii 3 -ii 10

Capitolo 17

Capitolo 17

Ketorolac Ø Particolarmente efficace come analgesico Ø Per il suo elevato rischio gastrointestinale non

Ketorolac Ø Particolarmente efficace come analgesico Ø Per il suo elevato rischio gastrointestinale non va utilizzato come antiinfiammatorio ma solo come analgesico per brevi periodi di tempo: § Non più di 2 gg per via parenterale (bolo ev, im) e 1 gg (in caso di infusione continua) § Non più di 5 gg complessivi per via orale o mista Ø L’uso va limitato alle seguenti indicazioni terapeutiche: § Dolore post-operatorio grado moderato-severo § Coliche renali

Weil J et al. BMJ 1995; 310: 827 -30

Weil J et al. BMJ 1995; 310: 827 -30

I COX-2 inibitori una rivoluzione annunciata ampiamente fallita! Ø I COX-2 inibitori (spesso citati

I COX-2 inibitori una rivoluzione annunciata ampiamente fallita! Ø I COX-2 inibitori (spesso citati come FANS-selettivi) sono stati scoperti nel 1992 Ø Il primo COX-2 inibitore (celecoxib) è stato approvato nel 1998 dalla FDA e nel 1999 negli altri paesi Ø Rofecoxib ritirato nel 2004 per eventi CV Valdecoxib ritirato nel 2005 sempre per eventi CV Lumiracoxib nel 2007 per tossicità epatica Parecoxib ed Etoricoxib non approvati dalla FDA per profilo rischio/beneficio sfavorevoli (eventi CV)

Laine L et al. Gastroenterology. 2004; 127: 395 -402

Laine L et al. Gastroenterology. 2004; 127: 395 -402

Anche gli utilizzatori di COX-2 inibitori soffrono di dispepsia! S Hernández-Diaz, LA García Rodriguez.

Anche gli utilizzatori di COX-2 inibitori soffrono di dispepsia! S Hernández-Diaz, LA García Rodriguez. Association between nonsteroidal anti-inflammatory drugs and upper gastrointestinal tract bleeding and perforation: An overview of epidemiological studies published in the 1990 s. Archives of Internal Medicine 2000 160: 2093 -2099. Meta-analisi di 8 trial clinici fase IIb/III [Langman M et al. JAMA 1999; 282: 1929 -33]

La presenza di fattori di rischio annulla il vantaggio! Hawkey C, Skelly M. Curr

La presenza di fattori di rischio annulla il vantaggio! Hawkey C, Skelly M. Curr Pharm Des 2002; 8: 1077 -89

Danno GI: COXIBI vs FANS classici Conclusioni Ø L’incidenza dei sintomi nei pazienti con

Danno GI: COXIBI vs FANS classici Conclusioni Ø L’incidenza dei sintomi nei pazienti con ulcera è comunque superiore al 25% sia con i FANS non selettivi che con i selettivi (COX-2 inibitori) Ø Incidenza sintomi nei pazienti senza ulcera sovrapponibile Ø L’assunzione contemporanea di ASA e COX-2 inibitori aumenta comunque il rischio di ulcera Ø Il prolungamento del tempo di somministrazione fa perdere i vantaggi dei COX-2 inibitori sul danno GI Ø La qualità della vita di pazienti che utilizzano FANS è scadente indipendentemente dal tipo di FANS [Hawkey C. et al. Am J Gastroenterol 2005; 100: 1028 -36]

L’inibizione dell’acidità gastrica, in particolare con l’uso di inibitori della pompa protonica, è attualmente

L’inibizione dell’acidità gastrica, in particolare con l’uso di inibitori della pompa protonica, è attualmente la migliore soluzione terapeutica applicabile per ridurre il rischio di emorragie gastrointestinali da FANS assieme ad un uso più attento (dosi e durata d’uso)!

FANS e rischio cardiovascolare ØChe i FANS aumentino la pressione arteriosa conseguente possibilità di

FANS e rischio cardiovascolare ØChe i FANS aumentino la pressione arteriosa conseguente possibilità di determinare insufficienza cardiaca o IM è noto da oltre vent’anni [Pope JE, et al. Arch Intern Med 1993; 153: 477 -84; Johnson AG et al. Ann Intern Med 1994; 121: 289 -300] ØIl ritiro del rofecoxib nel settembre 2004 per eventi CV (vedi diapo successiva) ha spinto FDA ed EMA a rivedere il profilo beneficio/rischio dei FANS selettivi e non selettivi. Le conclusioni non sono state del tutto coincidenti anche se entrambe le agenzie hanno concordato che il rischio per tutti i FANS aumenta con alte dosi e terapie a lungo termine

APPROVE Trial [Bresalier RS et al. N Engl J Med 2005; 352: 1092 -102]

APPROVE Trial [Bresalier RS et al. N Engl J Med 2005; 352: 1092 -102]

Grossser T. et al. Trends in Pharmacological Sciences 2

Grossser T. et al. Trends in Pharmacological Sciences 2

Condizioni normali Aspirina PGI 2 TXA 2 PGI 2 Inibitori selettivi di COX-2 NSAID

Condizioni normali Aspirina PGI 2 TXA 2 PGI 2 Inibitori selettivi di COX-2 NSAID non selettivi PGI 2 TXA 2 Piastrina attivata TXA 2 PGI 2 Cellula endoteliale Prostaciclina PGI 2 P. Minuz basata sul lavoro di Fitzgerald GA, Patrono C. NEJM 2001; 345: 433 -42

Capitolo 17

Capitolo 17

HRs and 95% CIs for the risk of death associated with NSAID use in

HRs and 95% CIs for the risk of death associated with NSAID use in patients with chronic heart failure [Bijlsma J W J Rheumatology 2010; 49: ii 11 -7] da Gislason HG, et al. Arch Intern Med 2009; 169: 141 -9.

[Warner TD, Mitchell JA. Lancet 2008; 371: 270 -3]

[Warner TD, Mitchell JA. Lancet 2008; 371: 270 -3]

[Warner TD, Mitchell JA. Lancet 2008; 371: 270 -3]

[Warner TD, Mitchell JA. Lancet 2008; 371: 270 -3]

Assessment of gastrointestinal and cardiovascular risk in patients with osteoarthritis who require NSAIDs: the

Assessment of gastrointestinal and cardiovascular risk in patients with osteoarthritis who require NSAIDs: the LOGICA study 64, 3% medio rischio GI, 22, 3% alto rischio GI 28, 6% moderato rischio CV, 44, 2% alto rischio CV Circa 70% moderato-alto combinato [Lanas A et al. Ann Rheum Dis 2010; 69: 1453– 8]

The appropriate use of NSAIDs in rheumatic disease: opinions of a multidisciplinary European expert

The appropriate use of NSAIDs in rheumatic disease: opinions of a multidisciplinary European expert panel [Burmester G et al. Ann Rheum Dis 2011; 70: 818 -22]

Danno renale da FANS - 1 Ø 1 -5% dei pazienti che utilizzano FANS

Danno renale da FANS - 1 Ø 1 -5% dei pazienti che utilizzano FANS sviluppano alterazioni elettrolitiche (ritenzione di sodio e più raramente di potassio) e/o ritenzione di fluidi (edemi, aumento di peso). Ø 0, 5 -1% dei pazienti con fattori di rischio per patologie renali (es. insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica, ipertensione, sepsi, diabete, insufficienza renale cronica, utilizzatori di diuretici o di farmaci nefrotossici quali aminoglicosidi o mezzi di contrasto) sviluppano insufficienza renale acuta reversibile. Ø I pazienti anziani sono a maggiore rischio per la possibile ridotta funzionalità renale causata dall’età (es. il 50% degli ultraottantenni ha un 50% di riduzione della funzionalità renale). Rischio ancora maggiore in anziani in terapia con ACE-inibitori e diuretici [Juhlin T et al. Eur J Heart Fail. 2005; 7: 1049 -56]

Danno renale da FANS - 2 Ø Più rare sono reazioni quali sindrome nefrotica

Danno renale da FANS - 2 Ø Più rare sono reazioni quali sindrome nefrotica con nefrite interstiziale(<0, 1%) o la necrosi papillare (incidenza? ) Ø Il rischio di insufficienza renale cronica, in pazienti trattati giornalmente con FANS, è due volte più alto rispetto ai non utilizzatori. Il rischio aumenta notevolmente (16, 6 volte) nei pazienti con età >65 anni. Questi dati derivano però da un singolo studio [Griffin MR et al. Am J Epidemiol 2000; 51: 488 -96 ] Ø Tra i FANS l’indometacina è quello più nefrotossico in quanto è il più potente inibitore delle PG renali (l’aspirina è il meno potente inibitore) Ø In ogni caso tutti i FANS possono dare danno renale e sono da evitare nei pazienti con malattia renale attiva.

Danno epatico da FANS Ø Danni epatici reversibili e non gravi evidenziati da un

Danno epatico da FANS Ø Danni epatici reversibili e non gravi evidenziati da un aumento delle aminotransferasi sieriche possono manifestarsi con tutti i FANS specie se assunti in modo cronico a dosi antiinfiammatorie. Ø Reazioni epatotossiche: 1 -10 per 100. 000 p/y, sia citotossiche colestatiche [Garcia Rodriguez 1995, Sgro 2003, Teoh 2003, Velayudham 2003. Triantafyllou K et al. Best Pract & Res Clin Gastroenterol 2010; 24: 203– 15]. Ø I FANS con maggiore rischio di epatotossicità sono il diclofenac e la nimesulide [Triantafyllou K et al. Best Pract & Res Clin Gastroenterol 2010; 24: 203– 15. Traversa G et al. BMJ 2003; 327: 18 -22]. Il rischio è comunque basso e l’eccesso di rischio meno rilevante rispetto alle problematiche GI e CV

Incidenza delle altre ADR da FANS Ø Reazioni cutanee: frequenti, ma spesso non gravi

Incidenza delle altre ADR da FANS Ø Reazioni cutanee: frequenti, ma spesso non gravi Ø Anafilassi: 1: 1. 000 (van Puijenbroek 2002) Ø Reazioni ematologiche: anemia emolitica (spesso su base autoimmune), e disordini ematologici legati a tossicità midollare (agranulocitosi, anemia aplastica, trombocitopenia), sono rari ma, quando compaiono, possono essere molto gravi Ø Sindrome di Reye da aspirina : molto rara (motivo della controindicazione nei bambini/adolescenti)

Aging Dis. 2018 Feb; 9(1): 143– 150.

Aging Dis. 2018 Feb; 9(1): 143– 150.

Conclusioni finali sui FANS Ø I FANS danno effetti avversi su molti organi ed

Conclusioni finali sui FANS Ø I FANS danno effetti avversi su molti organi ed apparati, ma le emorragie digestive rappresentano il rischio maggiore per numerosità e gravità. Ø Per diminuire i rischi di ADR da FANS si deve: 1. 2. 3. Somministrare i FANS meno rischiosi al minimo dosaggio utile per il minor tempo possibile; Evitare co-medicazioni pericolose (es. antiaggreganti, anticoagulanti, steroidi, ecc. ), alcool e fumo; Valutare attentamente i fattori di rischio del paziente.

Il futuro: FANS che rilasciano ossido-nitrico, monossido di carbonio, idrogeno solforato? *Dati derivanti da

Il futuro: FANS che rilasciano ossido-nitrico, monossido di carbonio, idrogeno solforato? *Dati derivanti da studi pre-clinici Garcia-Rayado G. et al. EXPERT REVIEW OF CLINICAL PHARMACOLOGY 2018, VOL. 11, NO. 10, 1031– 1043

Analgesici (non oppioidi) senza azione antinfiammatoria Ø Metamizolo o dipirone (Novalgina®, …) Ø Propifenazone

Analgesici (non oppioidi) senza azione antinfiammatoria Ø Metamizolo o dipirone (Novalgina®, …) Ø Propifenazone + oxolamina (Uniplus®) Ø Propifenazone+butabital+caffeina (Optalidon®) Ø Viminolo (Dividol®) Ø Nefopam (Nefam®, Oxadol®) Ø Ziconotide (Prialt®) Ø Paracetamolo

PARACETAMOLO (generico, Tachipirina , Efferalgan …) È un efficace analgesico e antipiretico ma ha

PARACETAMOLO (generico, Tachipirina , Efferalgan …) È un efficace analgesico e antipiretico ma ha solo un debole effetto antinfiammatorio. Il meccanismo d’azione non è del tutto chiaro agisce sulla COX ma debolmente o solo a livello del SNC (COX-3? ), agisce sui canali del sodio come gli anestetici locali, stimola centralmente le vie neuronali discendenti serotoninergiche, più di recente si è ipotizzata azione sui recettori dei cannabiniodi (vedi diapo successiva). In commercio anche in associazione con FANS (Algopirina®, …), antistaminici (Triaminic®, Zerinol®, …), vitamina C (Tachiflu®, …), codeina (Co-efferalgan®, Tachidol®, …) altri analgesici (Veramon®, Saridon®, …). Majeed M. H. et al. Current Rheumatology Reports (2018) 20: 88

PARACETAMOLO (generico, Tachipirina , Efferalgan …) Alle dosi terapeutiche consigliate è di solito ben

PARACETAMOLO (generico, Tachipirina , Efferalgan …) Alle dosi terapeutiche consigliate è di solito ben tollerato e non si verificano danni gastrointestinali, anche se alcuni studi evidenziano un aumento di rischio emorragico. La dose terapeutica è di 325 -1000 mg ogni 4 -6 ore. Non si deve superare la dome massima giornaliera di 3 g per via orale e 4 g per via rettale. (http: //www. agenziafarmaco. gov. it/allegati/tachipirina_20012010. pdf) Il più grave effetto tossico è la epatotossicità, dose dipendente, potenzialmente fatale. Può verificarsi nell’adulto dopo una dose singola di 10 -15 g, ma anche a dosi inferiori. Raramente si osservano fenomeni epatotossici, da idiosincrasia, anche a dosi inferiori ai 4 grammi. Altre reazioni avverse sono di tipo allergico ed includono anche la sindrome di Steven-Johnson

Consultare sito AIFA: (http: //www. agenziafarmaco. gov. it/allegati/tachipirina_20012010. pdf)

Consultare sito AIFA: (http: //www. agenziafarmaco. gov. it/allegati/tachipirina_20012010. pdf)

Epidemiologia epatotossicità da paracetamolo Ø Negli USA e UK la maggioranza delle chiamate ai

Epidemiologia epatotossicità da paracetamolo Ø Negli USA e UK la maggioranza delle chiamate ai Centri Antiveleni riguarda le intossicazioni da paracetamolo Ø Negli stessi paesi è la causa principale di insufficienza epatica acuta (ALF), negli USA 48% dei casi, in UK dal 40 al 70% Ø Circa il 30% dei casi di ALF necessità di trapianto di fegato Ø Negli USA circa 30. 000 persone/anno vengono ospedalizzate per epatotossicità da paracetamolo Ø Negli USA 52% delle intossicazioni sono volontarie (tentati suicidi) e 48% involontarie (accidentali) Negli USA 30. 000 Journal persone /annoandricoverate of Clinical Translational Hepatology 2016; 4: 131 -42

Capitolo 17

Capitolo 17

Epatopatia da paracetamolo [dalla scheda tecnica della Tachipirina®] In caso di assunzione accidentale di

Epatopatia da paracetamolo [dalla scheda tecnica della Tachipirina®] In caso di assunzione accidentale di dosi molto elevate di paracetamolo, l’intossicazione acuta si manifesta con anoressia, nausea e vomito seguiti da profondo decadimento delle condizioni generali; tali sintomi compaiono in genere entro le prime 24 ore. In caso di sovradosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile, conseguente insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma e alla morte. Simultaneamente vengono osservati un incremento dei livelli di transaminasi epatiche, latticodeidrogenasi e bilirubinemia, ed una riduzione dei livelli di protrombina, che possono manifestarsi nelle 12 -48 ore successive all’ingestione

Trattamento dell’intossicazione da paracetamolo [dalla scheda tecnica della Tachipirina®] I provvedimenti da adottare consistono

Trattamento dell’intossicazione da paracetamolo [dalla scheda tecnica della Tachipirina®] I provvedimenti da adottare consistono nello svuotamento gastrico precoce e nel ricovero ospedaliero per le cure del caso, mediante somministrazione, il più precocemente possibile, di N-acetilcisteina come antidoto: la posologia è di 150 mg/kg e. v. in soluzione glucosata in 15 minuti, poi 50 mg/kg nelle 4 ore successive e 100 mg/kg nelle 16 ore successive, per un totale di 300 mg/kg in 20 ore.