PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE CORRELATE ALLASSITENZA ICA infezioni correlate

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PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE CORRELATE ALL’ASSITENZA ICA = infezioni correlate all’assistenza DEFINIZIONE IMPORTANZA OBIETTIVO EPIDEMIOLOGIA

PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE CORRELATE ALL’ASSITENZA ICA = infezioni correlate all’assistenza DEFINIZIONE IMPORTANZA OBIETTIVO EPIDEMIOLOGIA CATENA E TRASMISSIONE DELLE ICA PRECAUZIONI STANDARD • IGIENE DELLE MANI IMPATTO DELLE ICA AMTIBIOTICO RESISTENZA CONCLUSIONI 1

DEFINIZIONE ICA (INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA) ICA = INFEZIONE/i CHE SI VERIFICANO IN PAZIENTE/i DURANTE

DEFINIZIONE ICA (INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA) ICA = INFEZIONE/i CHE SI VERIFICANO IN PAZIENTE/i DURANTE IL PROCESSO DI CURA IN UN OSPEDALE (O IN UN'ALTRA STRUTTURA SANITARIA) E CHE NON ERA PRESENTE (O IN FASE DI INCUBAZIONE ) AL MOMENTO DELL'AMMISSIONE NELLA STRUTTURA Ciò vale anche per le infezioni contratte in ospedale, ma che si manifestano dopo la dimissione e per le infezioni occupazionali tra il personale della struttura I. C. A. perciò indica l’insorgere di un’infezione correlata all’assistenza ospedaliera / sanitaria in inglese: HCAI (Health Care‐Associated Infection) 2

DEFINIZIONE Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) sono infezioni acquisite che possono verificarsi in tutti

DEFINIZIONE Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) sono infezioni acquisite che possono verificarsi in tutti gli ambiti assistenziali, inclusi ospedali per acuti, day-hospital/ day-surgery, lungodegenze, ambulatori, assistenza domiciliare, strutture residenziali territoriali. LE ICA sono la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria. in inglese: HCAI (Health Care‐Associated Infection) http: //www. salute. gov. it/portale/temi/p 2_5. jsp? lingua=italiano&area=Malattie%20 infettive&menu=ica 3

IMPORTANZA PERCHè SONO IMPORTANTI LE ICA ? ü QUALITà DI DEGENZA E DI VITA

IMPORTANZA PERCHè SONO IMPORTANTI LE ICA ? ü QUALITà DI DEGENZA E DI VITA DEL PAZIENTE ü QUALITà DI VITA DEL LAVORATORE ü QUALITà DI VITA DELLA POPOLAZIONE IN GENERALE ü IMPATTO ECONOMICO ü GENERANO PARADOSSI «. . . entro in ospedale per curarmi e con alta prob. tà esco con una patologia in più» 4

OBIETTIVO DELLA SORVEGLIANZA rilevare i casi di infezione allo scopo di mettere in pratica

OBIETTIVO DELLA SORVEGLIANZA rilevare i casi di infezione allo scopo di mettere in pratica adeguati PIANI DI INTERVENTO Le persone a maggior rischio di contrarre una ICA sono: Ø gli assistiti Ø il personale sanitario / parasanitario Ø visitatori QUINDI ICA = QUALITà ASSISTENZA SANITARIA 5

EPIDEMIOLOGIA 6

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EPIDEMIOLOGIA 7

EPIDEMIOLOGIA 7

EPIDEMIOLOGIA QUANTO SONO STUDIATE NEL MONDO LE ICA ? ? TUTTAVIA solo 23 paesi

EPIDEMIOLOGIA QUANTO SONO STUDIATE NEL MONDO LE ICA ? ? TUTTAVIA solo 23 paesi in via di sviluppo hanno riferito un sistema di sorveglianza nazionale funzionante al 2010 8

EPIDEMIOLOGIA Le ICA sono frequenti in: • ambito ospedaliero • strutture residenziali per anziani

EPIDEMIOLOGIA Le ICA sono frequenti in: • ambito ospedaliero • strutture residenziali per anziani (5‐ 8% dei pazienti assistiti) • assistenza domiciliare (1% dei pazienti assistititi) Le forme più frequenti di infezioni correlate all’assistenza riguardano: v tratto urinario v ferita chirurgica v apparato respiratorio v torrente sanguigno (batteriemie) L’ 1% dei casi infetti e con complicanze muore!! 9

CATENA E TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI 10

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CATENA E TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI 11

CATENA E TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI 11

CATENA E TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI Modalità di trasmissione Contatto Diretto Contatto Indiretto Serbatoio/fonte Paziente,

CATENA E TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI Modalità di trasmissione Contatto Diretto Contatto Indiretto Serbatoio/fonte Paziente, Operatore sanitario Strumentazione medica, attrezzatura, endoscopi Dinamica della Trasmissione Esempi di germi Contatto fisico diretto tra fonte e paziente (contatto persona‐persona) es. trasmissione attraverso la cute delle mani, ad esempio aiutando il paziente a lavarsi, con la palpazione addominale Staphylococcus aureus, bacilli Gram negativi, Virus respiratori, HAV La trasmissione dell’agente patogeno dalla sorgente al paziente avviene passivamente, attraverso un oggetto intermedio (di solito inanimato); es. trasmissione attraverso i guanti non cambiati tra pazienti, uso dello stesso stetoscopio Salmonella spp, Pseudomonas spp, Acinetobacter spp, S. maltophilia 12

CATENA E TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI Modalità di trasmissione Serbatoio/fon te Droplet Pazienti operatori sanitari

CATENA E TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI Modalità di trasmissione Serbatoio/fon te Droplet Pazienti operatori sanitari Aerea Veicoli comuni Dinamica della Trasmissione Esempi di germi Trasmissione attraverso goccie di acqua Virus Influenza, (droplets ) che trasmettono i germi Staphylococcus nell’aria quando la fonte e il paziente aureus, Virus sono vicini; es. Trasmissione Respiratorio Sinciziale starnutendo, parlando, tossendo Pazienti operatori sanitari, acqua calda, polvere Diffusione di germi contenuti in nuclei evaporati da droplets o in pulviscolo, attraverso l’aria, nella stessa stanza o anche a distanza; es respirazione Mycobacterium tuberculosis, Legionella spp Cibo, acqua, medicazioni Un veicolo inanimato contaminato funziona da vettore di trasmissione del germe verso più pazienti; es, bere acqua contaminata, pratiche iniettive non sicure Salmonella spp, HIV, HBV, Bacilli Gram negativi 13

PRECAUZIONI STANDARD Precauzioni STANDARD Ø 1. Igiene delle mani Ø 2. Utilizzo corretto dei

PRECAUZIONI STANDARD Precauzioni STANDARD Ø 1. Igiene delle mani Ø 2. Utilizzo corretto dei Dispositivi di Protezione Individuale (D. P. I. ) compreso la rimozione Ø 3. Pulizia-disinfezione dello strumentario e attrezzature di assistenza al paziente (decontaminazione, pulizia, disinfezione/sterilizzazione) Ø 4. Precauzioni nell'utilizzo di aghi e taglienti Ø 5. Smaltimento dei rifiuti sanitari Ø 6. Trasporto dei campioni biologici Ø 7. Igiene ambientale (sanificazione/sanitizzazione) Ø 8. Collocazione del paziente Ø 9. Precauzioni aggiuntive: misure di isolamento a seconda della via di trasmissione del germe La definizione di politiche e procedure scritte per gli interventi di pulizia, disinfezione e sterilizzazione è essenziale per ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi patogeni veicolati da attrezzature/device contaminati o da serbatoi ambientali. Oltre alle precauzioni standard esistono procedure di controllo specifiche per pazienti specifici. 14

PRECAUZIONI STANDARD PRIMA DI PROSEGUIRE VORREI FORNIRE ALCUNI «RINFORZI» : q ESSERE SEMPRE CONSAPEVOLI

PRECAUZIONI STANDARD PRIMA DI PROSEGUIRE VORREI FORNIRE ALCUNI «RINFORZI» : q ESSERE SEMPRE CONSAPEVOLI DELLA COMPLESSITà DI UNA STRUTTURA SANITARIA q ESSERE SEMPRE CONSAPEVOLI DELLA COMPLESSITà DEL PAZIENTE q ESSERE SEMPRE CONSAPEVOLI CHE IL PAZIENTE NON è «MIO FRATELLO» q ESSERE SEMPRE CONSAPEVOLI CHE LA STRUTTURA SANITARIA NON è «CASA MIA» le eventuali abitudini generate in ambiente lavorativo e le «emozioni di famigliarità» necessarie e richieste nei rapporti umani, non possono e non devono prevalere o sostituirsi (anche solo parzialmente) alle procedure 15

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI ICA E IGIENE DELLE MANI L'igiene delle mani è

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI ICA E IGIENE DELLE MANI L'igiene delle mani è considerata la principale misura preventiva contro la diffusione dei patogeni nelle strutture sanitarie e la diffusione della resistenza agli antibiotici. TASSI DI ERRORE NELL’ESECUZIONE DELLE PROCEDURE PER L’IGIENE DELLE MANI SUPERANO IL 50%. 16

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI RACCOMANDAZIONI 1. Lavarsi le mani con acqua e sapone

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI RACCOMANDAZIONI 1. Lavarsi le mani con acqua e sapone o sapone antisettico quando le mani sono visibilmente sporche o contaminate con materiale proteico o visibilmente imbrattate di sangue o altri liquidi organici 2. Utilizzare preferibilmente la frizione delle mani con un prodotto a base alcolica per l’antisepsi delle mani in tutte le altre situazioni cliniche descritte di seguito In alternativa, in queste stesse situazioni, lavare le mani con acqua e sapone 3. Eseguire l’igiene delle mani: a) prima e dopo il contatto diretto con i pazienti b) dopo aver rimosso i guanti c) prima di utilizzare un dispositivo invasivo per l’assistenza al paziente, indipendentemente dall’uso o meno di guanti d) dopo il contatto con fluidi o escrezioni corporee, mucose o cute non integra o medicazioni della ferita e) in caso di passaggio da una sede corporea contaminata a una pulita durante l’assistenza allo stesso paziente f) dopo il contatto con oggetti inanimati (compresa lʹattrezzatura medica) nelle immediate vicinanze del paziente 17

RACCOMANDAZIONI PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI 4. Lavare le mani con sapone semplice o

RACCOMANDAZIONI PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI 4. Lavare le mani con sapone semplice o antisettico e acqua o frizionarle con un prodotto a base alcolica, prima di manipolare farmaci o preparare, manipolare o servire alimenti e dopo aver utilizzato la toilette 5. Le salviette antisettiche impregnate possono essere considerate unʹalternativa al lavaggio delle mani con acqua e sapone. Tuttavia, poiché non sono efficaci come lo sfregamento delle mani con soluzione alcolica o come il lavaggio con sapone antisettico e acqua nel ridurre la carica batterica sulle mani, non possono essere sostitutive della soluzione idroalcolica o del sapone antisettico 6. Durante l’assistenza, evitare di toccare le superfici nelle immediate vicinanze del paziente per prevenire la contaminazione delle mani pulite da parte delle superfici ambientali e viceversa 18

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI soluzione alcolica q applicare una quantità di prodotto sufficiente

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI soluzione alcolica q applicare una quantità di prodotto sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani sfregare insieme le mani, comprese le dita, fino a che non siano asciutte q se prodotto a base alcolica è ad attività prolungata, seguire le istruzioni del produttore q applicare il prodotto solo su mani asciutte q usare solo quantità sufficiente q lasciare asciugare prima di indossare i guanti sapone e acqua q bagnare le mani con lʹacqua q applicare la quantità di prodotto sufficiente a ricoprire tutte le superfici delle mani q strofinare energicamente il palmo e il dorso delle mani con un movimento rotatorio q intrecciare le dita tra di loro per ricoprire tutte le superfici delle mani e delle dita q risciacquare le mani con lʹacqua q asciugarle accuratamente con un asciugamano monouso q usare lʹasciugamano per chiudere il rubinetto q assicurarsi che gli asciugamani non vengano utilizzati più volte e da più persone q evitare lʹuso di acqua calda, perché ripetute esposizioni allʹacqua calda possono aumentare il rischio di dermatiti 19

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI altre raccomandazioni q non indossare unghie artificiali o ricostruite

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI altre raccomandazioni q non indossare unghie artificiali o ricostruite se le attività prevedono il diretto contatto con i pazienti q non aggiungere sapone ad un dispenser di sapone parzialmente vuoto. q se il dispenser del sapone viene riutilizzato, seguire le procedure raccomandate per il q lavaggio q aderire ai programmi di formazione aziendali q monitorare e monitorarsi q concentrarsi sulle modalità e NON sul prodotto q le azioni di miglioramento devono essere approvate e infine RENDERE LA MAGGIORE ADESIONE ALLʹIGIENE DELLE MANI UNA PRIORITÀ ISTITUZIONALE 20

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI 5 MAGGIO = GIORNATA MONDIALE IGIENE DELLE MANI 21

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI 5 MAGGIO = GIORNATA MONDIALE IGIENE DELLE MANI 21

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI 22

PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI 22

GUANTI PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI q devono essere considerati una misura aggiuntiva e

GUANTI PRECAUZIONI STANDARD: IGIENE DELLE MANI q devono essere considerati una misura aggiuntiva e mai sostitutiva rispetto al lavaggio delle mani o alla frizione con prodotti a base alcolica q Rimuoverli dopo aver assistito un paziente o dopo aver toccato le superfici ambientali in prossimità del paziente (inclusa l’attrezzatura sanitaria). q Non indossare lo stesso paio di guanti per assistere più di un paziente q Indossare guanti adatti al tipo di attività esempio a) guanti monouso per l’assistenza al paziente; b) guanti monouso o di gomma riutilizzabili per la pulizia dell’ambiente o di attrezzature sanitarie 23

IMPATTO DELLE ICA n n n ICA 5‐ 8 % DEI PAZIENTI EPISODI /

IMPATTO DELLE ICA n n n ICA 5‐ 8 % DEI PAZIENTI EPISODI / ANNO: 450. 000 ‐ 700. 000 IN ITALIA EPISODI PREVENIBILI / ANNO: 135. 000‐ 210. 000 DECESSI PREVENIBILI / ANNO: 1350‐ 2100 SPESA TOT : 900 milioni €/anno SEDE DI INFEZIONE: Ø APPARATO URINARIO: 30. 3% Ø CUTE IN GENERALE (ferite): 17. 8% Ø APPARTA RESPIRATORIO: 16. 8% Ø SANGUE (batteriemie): 1. 1% http: //www. ilsole 24 ore. com/art/notizie/2017‐ 05/in‐ospedale‐ 700 mila‐infezioni‐anno‐e‐spesa‐ 1‐ miliardo‐ricetta‐ridurre‐contagi‐ 30 percento‐ 152238. shtml? uuid=AEv. Clt. GB 24

IMPATTO DELLE ICA POSSONO PROVOCARE § § § Malattie più severe Prolungamento della degenza

IMPATTO DELLE ICA POSSONO PROVOCARE § § § Malattie più severe Prolungamento della degenza Disabilità a lungo termine Morti evitabili Consumo di risorse economiche aggiuntive Alti costi individuali sui pazienti e i loro familiari 25

IMPATTO DELLE ICA 26

IMPATTO DELLE ICA 26

ANTIBIOTICO RESISTENZA (AR) = FENOMENO IN CUI I MICRORGANISMI DIVENTANO RESISTENTI ALL’ ATTIVITà DI

ANTIBIOTICO RESISTENZA (AR) = FENOMENO IN CUI I MICRORGANISMI DIVENTANO RESISTENTI ALL’ ATTIVITà DI UN FARMACO. L’ AR rappresenta un problema importante per le ICA (dalla slide 32 faremo riferimento a ICA-AR) «lotta infinita» BATTERI ∞ ANTIBIOTICI LA CAUSA CHE INNESCA L’ ANTIBIOTICO RESISTENZA è: • L’ UTILIZZO ABUSATO es prescrizione troppo frequente e facile dosaggio inadeguati tempi errati. . . . INAPPROPRIATO quando usato come: target diverso da quello terapeutico (antibiotico sbagliato) profilassi non razionale e facilitatore di crescita in zootecnia profilassi non razionale in ambito umano profilassi virale 27. . .

ANTIBIOTICO RESISTENZA L’ANTIBIOTICO RESISTENZA (AR)è UNO DEI FATTORI più IMPORTANTI NELLE ICA Nelle strutture

ANTIBIOTICO RESISTENZA L’ANTIBIOTICO RESISTENZA (AR)è UNO DEI FATTORI più IMPORTANTI NELLE ICA Nelle strutture di lungodegenza un quarto delle ICA è causata da batteri antibiotico resistenti. DESCRIVIAMO ALCUNE CARATTERISTICHE DELL’ AR Ø insorge con il tempo verso ogni classe di antibiotici in funzione della specie batterica Ø un antibiotico può promuovere la resistenza per sé e per altri non in uso (MULTIRESISTENZA) Ø può essere progressiva: basso ‐ intermedio ‐ alto livello Ø la resistenza non scompare ma si può ridurre Ø non è argomento esclusivamente laboratoristico cosa comporta l’ AR in ambito delle ICA ? ? • Fallimenti terapeutici e ricadute • L’uso di agenti più costosi e tossici • Aumento dei periodi di ricovero • Aumento di mortalità e diffusione di ceppi resistenti nosocomiali e comunitari 29

ANTIBIOTICO RESISTENZA alcuni termini resistenza: l’intera popolazione batterica ignora la presenza dell’antibiotico tolleranza: l’intera

ANTIBIOTICO RESISTENZA alcuni termini resistenza: l’intera popolazione batterica ignora la presenza dell’antibiotico tolleranza: l’intera popolazione batterica sopravvive nonostante l’arresto della crescita persistenza: una piccola parte della popolazione batterica sopravvive indipendentemente dal meccanismo d’azione dell’antibiotico utilizzato 30

RELAZIONE ZOOTECNIA-ICA-AR ANTIBIOTICO RESISTENZA 31

RELAZIONE ZOOTECNIA-ICA-AR ANTIBIOTICO RESISTENZA 31

SORVEGLIANZA ICA-AR SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE ICA‐AR la sorveglianza epidemiologica è: • la raccolta sistematica,

SORVEGLIANZA ICA-AR SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE ICA‐AR la sorveglianza epidemiologica è: • la raccolta sistematica, progressiva e continuativa • l’analisi • l’interpretazione • l’applicazione dei risultati razionali dei dati sulla salute, essenziali alla pianificazione, al miglioramento e alla valutazione di attività in Sanità Pubblica (ma anche privata). GLI OBIETTIVI DELLA SORVEGLIANZA DELLE ICA‐AR SONO: 1. prevenzione 2. controllo 3. informazione GLI OBIETTIVI DELLA SORVEGLIANZA SONO RAGGIUNTI ATTRAVERSO L’ANALISI DEI DATI EPIDEMIOLOGICI E LA LORO PUBBLICAZIONE 32

LA SORVEGLIANZA DELLE ICA‐AR è MULTIDISCIPLINARE SORVEGLIANZA ICA-AR La sorveglianza ICA‐AR si basa su

LA SORVEGLIANZA DELLE ICA‐AR è MULTIDISCIPLINARE SORVEGLIANZA ICA-AR La sorveglianza ICA‐AR si basa su un sistema centralizzato di laboratori , di dati e di metodi provenienti da tutti i settori interessati, che DOVREBBERO consentire: q l’omogeneità e l’accuratezza di dati comparabili q la comparazione con i dati umani Perciò è indispensabile CONFRONTARE i risultati della sorveglianza delle ICA‐ AR Ø nell’essere umano Ø negli animali Ø negli alimenti Ø nell’ambiente per monitorare costantemente la portata e l’incremento delle ICA‐AR e attivare l’individuazione precoce, l’allerta e la risposta coordinata. QUINDI LA SORVEGLIANZA IC‐AR DEVE ESSERE MULTI‐DISCIPLINARE E MULTI‐LIVELLO 33

LA SORVEGLIANZA ICA‐AR è AD ALTA COMPLESSITà SORVEGLIANZA ICA-AR LA SORVEGLIANZA ICA‐AR AVVIENE CON

LA SORVEGLIANZA ICA‐AR è AD ALTA COMPLESSITà SORVEGLIANZA ICA-AR LA SORVEGLIANZA ICA‐AR AVVIENE CON METODI: ü PASSIVI es dati laboratoristici oppure tramite la segnalazione spontanea da parte del medico curante ü ATTIVI es dati clinici, dati amministrativi, dati degli archivi farmaceutici. . A differenza di altre malattie infettive, le ICA‐AR non possono essere rilevate e sorvegliate attraverso un solo metodo tra quelli sopra‐indicati. Attualmente i sistemi di sorveglianza delle ICA utilizzano in modo INTEGRATO fonti informative correnti, quali il laboratorio, l’archivio della farmaceutica, le schede di dimissione ospedaliera e sistemi di sorveglianza attiva mirati a pazienti a rischio o a problemi specifici. QUINDI ESISTE UN’ ALTA COMPLESSITà NELLA SORVEGLIANZA DELLE ICA‐AR 34

CONCLUSIONI IN ITALIA ? ? ? POCA CONSAPEVOLEZZA ED EDUCAZIONE PUBBLICA Se da un

CONCLUSIONI IN ITALIA ? ? ? POCA CONSAPEVOLEZZA ED EDUCAZIONE PUBBLICA Se da un lato convinzioni e abitudini errate sulla prescrizione e il ricorso agli antimicrobici ne influenzano fortemente il consumo, dall’altro lacune nella comprensione pubblica del problema ICA‐AR alimentano la confusione intorno al fenomeno. Secondo uno speciale numero di Eurobarometer, gli italiani sono agli ultimi posti in termini di conoscenze in materia e ultimi per la consapevolezza che l’abuso di antibiotici può renderli inefficaci. Migliorare la comprensione e la consapevolezza del fenomeno attraverso una comunicazione efficace e mirata è il primo dei cinque obiettivi del Piano d’Azione Globale sull’Antimicrobico‐ Resistenza dell’OMS 42 Le affermazioni di queste conclusioni riguardano il pubblico in generale e gli «addetti ai lavori» . Special Eurobarometer 445 https: //ec. europa. eu/health/amr/sites/amr/files/eb 445_amr_generalreport_en. pdf 35

 • • • QUESTO FILE NON è: UN DOCUMENTO CONTENENTE DECRETI O RIF

• • • QUESTO FILE NON è: UN DOCUMENTO CONTENENTE DECRETI O RIF LEGISLATIVI UN DOCUMENTO OPERATIVO UN DOCUMENTO SOSTITUTIVO DI QUELLI GOVERNATIVI/REGIONALI. . . COMPLETO E AGGIORNATO AL MOMENTO IN CUI SARETE DIPLOMATI QUESTO FILE è: • UN DOCUMENTO DIDATTICO DI PARTENZA APPROSSIMATIVO • UN DOCUMENTO PER RIFLETTERE • . . . . 36

ORA LAVIAMOCI LE MANI 37

ORA LAVIAMOCI LE MANI 37

I WANT YOU FOR HYGIENE 38

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