II CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA ITALIANA DI PSICOPATOLOGIA DELLALIMENTAZIONE

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II CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOPATOLOGIA DELL’ALIMENTAZIONE Il trattamento dei disturbi alimentari tra

II CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOPATOLOGIA DELL’ALIMENTAZIONE Il trattamento dei disturbi alimentari tra ricerca e realtà clinica, Padova 27 -28 Giugno 2014 Capacità decisionali e immagine corporea nell’Anoressia Nervosa: il ruolo della personalità Paolo Brambilla Ph. D, MD Lecturer in Psychiatry, DISM, University of Udine, Italy Adjunct Associate Professor of Psychiatry, UT Medical School at Houston, TX, USA Head, Research Unit on Brain Imaging and Neuropsychology Inter-University Center for Behavioural Neurosciences (ICBN) University of Udine and University of Verona, Italy ICBN Website: http: //icbn. uniud. it

DISCLOSURES • No conflict of interests • None of the work here presented has

DISCLOSURES • No conflict of interests • None of the work here presented has fees and grants from, employment by, consultancy for, shared ownership in, or any close relationship with, an organisation whose interests, financial or otherwise, may be affected by this presentation • Currently, the research projects coordinated by Dr. Brambilla are partly supported by grants from the Italian Ministry for University and Research, the Italian Ministry of Health, the Cari. Verona Foundation, the IRCCS “E. Medea”, the BIAL Foundation and the European Commission

SOMMARIO 1. CAPACITA’ DECISIONALE 2. IMMAGINE CORPOREA

SOMMARIO 1. CAPACITA’ DECISIONALE 2. IMMAGINE CORPOREA

Capacità decisionale nell’Anoressia Nervosa (AN)

Capacità decisionale nell’Anoressia Nervosa (AN)

Introduzione Alterazioni in pazienti affetti da DCA nei domini delle funzioni esecutive, in particolare

Introduzione Alterazioni in pazienti affetti da DCA nei domini delle funzioni esecutive, in particolare debole coerenza centrale e scarsa flessibilità cognitiva (Jaregui-Lobera, 2013; Allen et al. 2012) Inoltre le AN tendono a prendere decisioni che danno una gratificazione immediata (evitamento dello stimolo fobico -il cibo) senza pensare alle conseguenze negative a lungo termine (Cavedini et al. , 2004): scarso decision making? Un compito che indaga le capacità di decision making basato sulla ricompensa è l’IOWA GAMBLING TASK (Bechara et al. , 1997).

IGT Scopo: Scegliendo una carta alla volta (100 pescate totali), lo scopo del gioco

IGT Scopo: Scegliendo una carta alla volta (100 pescate totali), lo scopo del gioco è di guadagnare quanto più denaro possibile. Ogni pescata, infatti, produce un guadagno o una perdita. La frequenza e la grandezza delle vincite associate a ciascuna carta (A e B sono mazzi svantaggiosi, mentre C e D vantaggiosi) non sono note ai partecipanti che devono apprendere, attraverso l’esperienza, come vincere. Scoring: [(C+D)-(A+B)] sul totale delle 100 pescate (Punteggio Globale Netto) e sui 5 blocchi di 20 carte ciascuno, come misura di apprendimento. Istruzioni Sullo schermo di fronte a te ci sono 4 mazzi di carte: A, B, C, D. Devi scegliere una carta alla volta, cliccando con il mouse su un qualsiasi mazzo. Ogni volta che scegli una carta il computer ti dirà che hai vinto dei soldi. Io non so quanti soldi vincerai. Ogni volta che vincerai la barra verde diventerà più lunga. Ogni tanto, quando cliccherai su una carta, il computer ti dirà che ha vinto dei soldi, ma dirà anche ne ha persi alcuni. Ogni volta che perdi la barra verde sullo schermo diventa più corta. Lo scopo del gioco è di vincere più soldi possibili. Dovrai giocare fino alla fine, quando il gioco si spegnerà. Ti darò un credito di 2000 punti, la barra verde, per iniziare il gioco. La barra rossa ti ricorda quanto hai preso in prestito per giocare e quanti soldi devi ripagare prima di vedere quanto hai vinto o quanto hai perso. Tutto ciò che posso dirti è che alcuni mazzi di carte sono peggiori rispetto ad altri

IGT e AN La letteratura è contrastante: alcuni lavori trovano un deficit delle AN

IGT e AN La letteratura è contrastante: alcuni lavori trovano un deficit delle AN in questo compito (Abbate- Daga et al. 2011; Brogan et al. 2010; Cavedini et al. 2004, 2006; Garrido and Subira, 2013) altri lavori non trovano compromissione Guillaume at al. 2010; Lindner et al, 2012) (Bosnac et al. 2010;

Obiettivi Ipotizziamo, nel presente lavoro, che due limitazioni degli studi precedenti possano aver portato

Obiettivi Ipotizziamo, nel presente lavoro, che due limitazioni degli studi precedenti possano aver portato a rilevare il deficit all’IGT nelle AN • Gli studi precedenti non hanno considerato le variabili confondenti (psicopatologiche e di personalità) che potevano incidere sulla performance all’IGT. • Gli studi precedenti hanno analizzato la performance all’IGT solo in pazienti adulte, nelle quali la lunga durata di malattia poteva aver inficiato la performance cognitiva. Quindi: 1) considerare le possibili variabili intervenienti 2) testare il compito IGT su un gruppo di AN adolescenti a recente esordio

Partecipanti 15 drug-naive adolescenti con Anoressia Nervosa (AN) Diagnosi di AN con K-SADS-PL (Kaufman,

Partecipanti 15 drug-naive adolescenti con Anoressia Nervosa (AN) Diagnosi di AN con K-SADS-PL (Kaufman, 1997) 15 controlli Appaiati per età, sesso, razza, linguaggio, educazione, QI Fornasari et al. Psychiatry Res 2014

Materali e procedure 1) Estesa valutazione clinica EDI-2 (garner, 1984); PAS (Chapman, 1978); TCI-125

Materali e procedure 1) Estesa valutazione clinica EDI-2 (garner, 1984); PAS (Chapman, 1978); TCI-125 (Cloninger, 1994), SAFA (Cianchetti et al, 2001), CBCL (Achenbach, 2001) 2) Valutazione cognitiva - IGT task - N-Back task (Cohen et al. 1997) (memoria di lavoro; il test viene proposto per controllare come evidenzia la letteratura che un problema alla memoria di lavoro non comprometta la performance all’IGT) 3) Analisi dei dati T test per il confronto tra i gruppi; Sofisticato modello “generalized estimating equation” (GEE) per correlazione tra IGT e variabili psicopatologiche e di personalità

Risultati

Risultati

Global Net score IGT: t 28= -2. 324, p=0. 028

Global Net score IGT: t 28= -2. 324, p=0. 028

Risultati Le variabili che all’univariata avevano una significatività p<0. 20 sono state incluse nel

Risultati Le variabili che all’univariata avevano una significatività p<0. 20 sono state incluse nel modelllo multivariato. Risultano ancora significative a livello multivariato: • blocks repetition (β= 1. 34; 95% C. I. =(0. 71)-(1. 97) ; p<0. 0001) • SAFA-A (β= -0. 27; 95% C. I. =(-0. 47)-(-0. 08) ; p=0. 007) • SAFA-P (β= 0. 25; 95% C. I. = (0. 06)-(0. 44) ; p=0. 009) • Self Transcendence (ST) (β= -0. 67; 95% C. I. = (-0. 97)-(0. 37); p<0. 0001).

Discussione I due gruppi non hanno performance diverse a N-Back-Test Guardando alla prestazione globale,

Discussione I due gruppi non hanno performance diverse a N-Back-Test Guardando alla prestazione globale, IGT Global Net Score, la performance delle AN è peggiore MA La regressione multivariata evidenzia che: 1 - non c’è un effetto del gruppo 2 - la prestazione al compito migliora con il tempo (block repetition), quindi effetto di apprendimento 3 - la prestazione è peggiore per chi ha maggiori livelli di ANSIA (SAFA-A) e maggiori livelli di Auto Trascendenza (ST) al TCI-125. 4 - La performance all’IGT è migliore per chi ha punteggi più elevati alla scala SAFA-P, che è la scala dei disturbi alimentari psicogeni

Discussione Quindi la performance all’IGT non è influenzata dal gruppo (quindi essere AN o

Discussione Quindi la performance all’IGT non è influenzata dal gruppo (quindi essere AN o controlli) ma è migliorata da alti livelli di SAFA P, che potrebbero riflettere una miglior consapevolezza di malattia. La scala SAFA P è significativamente maggiore nelle AN E peggiorata da: 1) Alti livelli di ansia (SAFA A): la letteratura dimostra che anche nei soggetti sani i tratti di ansia peggiorano la performance all’IGT (Miu et al. 2008). La scala SAFA-A è significativamente maggiore nelle AN 2) Alti livelli di Autotrascendenza (ST): questo tratto di personalità può essere associato a fenomeni spirituali, ma anche a predisposizione alla psicosi (Hansenne et al, 1999), che hanno performance peggiori all’IGT (Brambilla et al. , 2012).

Conclusioni Il nostro studio è il primo che va ad indagare la performance all’IGT

Conclusioni Il nostro studio è il primo che va ad indagare la performance all’IGT in un gruppo di AN drug free adolescenti a recente esordio. Mostra che il deficit nella performance IGT non è collegato al gruppo e quindi alla diagnosi di AN, ma ai seguenti fattori: ansia, autotrascendenza e consapevolezza di malattia

Conclusioni Punti di forza dello studio - Il fatto che le nostre pazienti siano

Conclusioni Punti di forza dello studio - Il fatto che le nostre pazienti siano AN adolescenti, riduce la possibilità di una prestazione deficitaria collegabile al decadimento cognitivo dovuto alla malattia - Buon appaiamento tra gruppo sperimentale e controlli - Intervista strutturata per fare la diagnosi Limiti dello studio: - Bassa numerosità del campione

Studi sull’immagine corporea in pazienti con anoressia nervosa

Studi sull’immagine corporea in pazienti con anoressia nervosa

□ Dal punto di vista neuropsicologico e neuropsichiatrico il sintomo dominante dei Disturbi del

□ Dal punto di vista neuropsicologico e neuropsichiatrico il sintomo dominante dei Disturbi del Comportamento Alimentare, ed in particolar modo dell’Anoressia Nervosa è un’anomala rappresentazione del proprio corpo. □ I pazienti possono avere anche dei vissuti alterati circa la forma e le dimensioni somatiche del proprio corpo. □ Tale alterazione non è solo limitata ai vissuti percettivi del proprio corpo, ma si estende anche alla forma corporea di altri individui?

Immagine corporea La prima formulazione del concetto di immagine corporea viene attribuita a Shilder

Immagine corporea La prima formulazione del concetto di immagine corporea viene attribuita a Shilder (1935) che per primo riuscì a integrare l’aspetto neurologico e psicoanalitico dell’immagine corporea definendola come la “rappresentazione mentale del corpo”, ovvero “l’immagine del corpo che formiamo nella nostra mente, cioè il modo in cui il corpo appare a noi stessi”.

Introduzione Forme di rappresentazione corporea (Schwoebel et al 2005): Body image rappresentazione semantica del

Introduzione Forme di rappresentazione corporea (Schwoebel et al 2005): Body image rappresentazione semantica del corpo: conoscenza del nome e funzione delle parti del corpo e loro relazione con oggetti Body structural description è la mappa topologica della posizione del corpo, dipende fondamentalmente da input visivi che definiscono i confini del corpo e la prossimità nelle relazioni Body schema si riferisce alla rappresentazione dinamica delle relative posizioni delle parti del corpo e dipende da molteplici input sensomotori e dalla loro interazione con la pianificazione e l’esecuzione delle azioni

Introduzione Alterazioni cerebrali strutturali: - aumento del volume del Liquido Cerebro Spinale e diminuzione

Introduzione Alterazioni cerebrali strutturali: - aumento del volume del Liquido Cerebro Spinale e diminuzione di Sostanza Bianca e Grigia (Katzman et al. , 1997) - riduzione volumetrica del sistema amigdalaippocampo (Giordano et al. , 2001) - la riduzione del volume cerebrale correla con disturbi neuropsicologici di attenzione, abilità visuospaziali e memoria (Kingston et al. , 1996; Kerem e Katzman, 2003)

Introduzione • alterazioni dell’attività delle strutture del sistema limbico (Ellison et al. , 1998)

Introduzione • alterazioni dell’attività delle strutture del sistema limbico (Ellison et al. , 1998) e delle strutture corticali deputate alla percezione e rappresentazione corporea (Gordon et al. , 2001; Seeger et al. , 2002). • alterazioni dell’attività neurale della corteccia temporo-parietale (Grunwald et al 2004; Uher et al, 2005; Wagner et al, 2003). ⇨Tali aree sono implicate nella rappresentazione dello “schema corporeo” (Body schema) al 2005) (Schwoebel et

Introduzione • Alterazioni nella corteccia occipito-temporale che include l’ Extrastriate Body Area (EBA) (Castro-

Introduzione • Alterazioni nella corteccia occipito-temporale che include l’ Extrastriate Body Area (EBA) (Castro- Fornieles et al. , 2009; Friederich et al. , 2007; Sachdev et al. , 2008; Seeger et al. , 2002; Suchan et al. , 2009; Uher et al. , 2005; Wagner et al. , 2003) ⇨ la corteccia ventrale premotoria importante per le capacità di discriminare le azioni del corpo ⇨ EBA per la discriminazione delle forme corporee (Urgesi et al. , 2004, 2007; Moro et al. , 2008)

Analisi di diversi aspetti del corpo umano (emisfero destro) Corteccia Parietale Posteriore: manipolazioni, reali

Analisi di diversi aspetti del corpo umano (emisfero destro) Corteccia Parietale Posteriore: manipolazioni, reali ed immaginative, corpo nello spazio; mantenimento consapevolezza corporea Extrastriate Body Area: analisi della forma dei segmenti corporei non facciali Solco Temporale Superiore: risponde alla presentazione visiva del corpo umano in movimento, ma non al corpo fermo Corteccia Pre. Motoria Ventrale: pianificazione ed esecuzione di azioni; comprensione delle azioni osservate. Fusiform Face Area: riconoscimento di volti.

15 femmine con AN: 15. 47 ± 1. 25 15 femmine controllo: 15. 40

15 femmine con AN: 15. 47 ± 1. 25 15 femmine controllo: 15. 40 ± 1. 18

Compito di Discriminazione “Body action” e “Body Form”

Compito di Discriminazione “Body action” e “Body Form”

Accuratezza media (A) e tempi di reazione (B) nel compito di discriminazione • Le

Accuratezza media (A) e tempi di reazione (B) nel compito di discriminazione • Le AN hanno maggiore accuratezza rispetto ai controlli nel discriminare la forma delle parti corporee.

Accuratezza al compito di discriminazione di forma e punteggi individuali alla scala di Persistenza

Accuratezza al compito di discriminazione di forma e punteggi individuali alla scala di Persistenza del TCI

Discussione Le pazienti adolescenti con AN hanno maggiore accuratezza rispetto ai controlli nel compito

Discussione Le pazienti adolescenti con AN hanno maggiore accuratezza rispetto ai controlli nel compito di discriminazione di forme - superiorità percettiva nel processamento visivo della morfologia corporea. Non ci sono differenze nel processamento di azioni. Tale abilità correla positivamente con la Persistenza (TCI), caratteristica di personalità che porta ad essere persistenti nei compiti.

Discussione Il vantaggio delle AN del processamento visivo, basato sull’analisi del dettaglio morfologico, potrebbe

Discussione Il vantaggio delle AN del processamento visivo, basato sull’analisi del dettaglio morfologico, potrebbe essere associato alla loro tendenza ad esplorare in maniera routinaria le parti del corpo, come conseguenza delle preoccupazioni ossessive per il corpo

- 12 AN (range età: 14 -40 anni) AN-R (n = 7), AN-PB (n

- 12 AN (range età: 14 -40 anni) AN-R (n = 7), AN-PB (n = 2), o EDNOS (n = 3) - 12 Controlli: appaiati 1: 1 per età, genere, razza, lingua, scolarità e QI.

Introduzione Come succede per i volti (Maurer, Grand, & Mondloch, 2002) , ma non

Introduzione Come succede per i volti (Maurer, Grand, & Mondloch, 2002) , ma non per gli altri oggetti, l’analisi visiva dei corpi richiede un’elaborazione configurale che richiede l’analisi delle relazioni tra le diverse parti del corpo viste come un tutt’uno (Reed, Stone, Grubb, & Mc. Goldrick, 2006) L’elaborazione locale (o analisi del dettaglio) si riferisce invece al processamento delle singole parti

Obiettivi Considerando la specificità delle reti neurali coinvolte nel processamento delle facce e dei

Obiettivi Considerando la specificità delle reti neurali coinvolte nel processamento delle facce e dei corpi, vedere se l’alterazione dell’immagine corporea nelle AN è collegata ad un problema nel processamento gonfigurale vs quello locale (dettaglio) in queste pazienti?

Il processo di elaborazione configurale del corpo si dimostra con il “body inversion paradigm”

Il processo di elaborazione configurale del corpo si dimostra con il “body inversion paradigm” , che si riflette nel deficit di riconoscimento dei corpi (Reed, Stone, Bozova, & Tanaka, 2003), ma anche dei volti (Maurer et al. , 2002) se presentati in posizione invertita. Infatti l’inversione di volti e corpi impedisce l’elaborazione configurale dello stimolo che viene realizzata solo se l’oggetto è presentato nella sua forma (Maurer et al. , 2002; Reed et al. , 2006). L’inversione blocca l’elaborazione configurale, attivando un’analisi basata sul dettaglio che di solito è tipica per gli oggetti meno familiari

Le AN hanno un deficit selettivo nella discriminazione dei corpi presentati dritti; tale compito

Le AN hanno un deficit selettivo nella discriminazione dei corpi presentati dritti; tale compito richiede un’elaborazione configurale. Le AN hanno una performance comparabile a quella dei controlli nella discriminazione di corpi capovolti che richiede un’analisi locale o del dettaglio.

Correlazione negativa significativa tra il BIE (la differenza nell’accuratezza quando il corpo è dritto

Correlazione negativa significativa tra il BIE (la differenza nell’accuratezza quando il corpo è dritto o rovesciato) e la scala di persistenza del TCI e di perfezionismo della EDI-3.

Discussione Le AN hanno un deficit nel processamento configurale del corpo che è associato

Discussione Le AN hanno un deficit nel processamento configurale del corpo che è associato con il tratto temperamentale della persistenza. Il deficit delle AN nella elaborazione configurale è specifico per i corpi (infatti non si verifica nei volti o negli oggetti) Probabilmente viene attivata un’analisi locale anche per i corpi presentati dritti (? ).

CONCLUSIONI IN AN: autotrascendenza (e ansia) impattano su capacità decisionali persistenza aumenta il vantaggio

CONCLUSIONI IN AN: autotrascendenza (e ansia) impattano su capacità decisionali persistenza aumenta il vantaggio dell’analisi del dettaglio nel riconoscimento delle differenze morfologiche tra i corpi peggiora deficit elaborazione configurale specifico per i corpi che peggiora con persistenza Potenziale impatto su gravità psicopatologia, prognosi e compliance/risposta al trattamento?

Riconoscimento del proprio corpo in risonanza magnetica 8 femmine con AN: 15. 5 ±

Riconoscimento del proprio corpo in risonanza magnetica 8 femmine con AN: 15. 5 ± 1. 20 anni 7 femmine controllo: 18. 43 ± 3. 05 anni Paper in Preparation

Introduzione: f. MRI Study Subjects (all female) Age Stimuli Results Seeger et al (2002)

Introduzione: f. MRI Study Subjects (all female) Age Stimuli Results Seeger et al (2002) 3 AN, 3 HC Mean AN: 17. 0 HC: 17. 5 Abstracts images of unacettable own body Compared to controls for target stimulus AN: image distorsion (target) and other body significant activation in brainstem, right image distorsion (non-target) amygdale, right gyrus fusiformis Wagner et al. (2003) 13 AN (10 AN-R, 3 AN-P), 10 HC Uher et al. (2005) 13 AN (7 AN-R, 6 AN-P), 9 BN, 18 HC Mean AN: 25. 4 BN: 29. 6, HC: 26. 6 Black and white drawings of women in AN, looking at the designs of bodies, respect the bathing suits, (underweight, normal and controls, had hypoactivity in the right superior overweight). parietal lobe and bilateral occipitotemporal lobe (fusiform gyrus) Sachdev et al. (2008) 10 AN (5 AN-R, 5 AN-P), 10 HC Range 15 -21 Self and non-self (mached for age sex and In control group processing of self and non self BMI to self) images, had greater activation in the middle frontal giry, insula, precuneus, occipital regions; AN patients had not significant activation with self images. Suchan et al. 2010 15 AN, 15 HC Mean AN: 26. 8, HC: 29. 5 Contour Drawning Rating Scale VBM analysis: reduced GM in AN in lateral (standardized silhouettes on computer occipital cortex (EBA) and in the superior screen). The raters had to match the temporal gyrus silhouettes with the body images of 10 f. MRI: activation of EBA in both Group from females contrast of human bodies versus object Vocks et al. 2010 32 DCA (AN, BN, DCA NAS) Range 15 -50 Photographs of ow and another female’s In AN patients higher activation of left middle body in 16 standardized perspectives. temporal gyrus, covering the extrastriate body Before and after cognitive behavioural area, after treatment. body image terapy. Using unacepptable own body image In AN, compared to controls, increased activity distorsion in the middle frontal gyrus, in the parietal cortex (including intraparietal sulcus)

Introduzione: MRI Study Subjects (all female) Age range (years) Results Joos et al 2010

Introduzione: MRI Study Subjects (all female) Age range (years) Results Joos et al 2010 17 BN, 12 AN-R, 18 HC Mean age 25. 5 years AN: GM significantly reduced (anterior cingulated cortex, frontal operaculum, temporoparietal regions and precuneus). CSF increased. BN no differences compared to control. 11 -17 Reduced GM volumes in the temporoparietal regions, including the precuneus and the midcingulate cortex in adolescent with AN Castro-fornieles et al 200912 (11 female, 1 male) AN

Risonanza Magnetica: - Strutturale (3 D) - Microstrutturale (DTI) - Funzionale: guardare una foto

Risonanza Magnetica: - Strutturale (3 D) - Microstrutturale (DTI) - Funzionale: guardare una foto di se stesse con peso “normale” o ingrassate o dimagrite (20%)

Paradigma in f. MRI Riduzione del peso 20% Peso attuale Aumento del peso 20%

Paradigma in f. MRI Riduzione del peso 20% Peso attuale Aumento del peso 20%

Voxel Based Morphometry Analysis Anorexia patients versus Healthy Controls Increased volumes Decreased volumes Total

Voxel Based Morphometry Analysis Anorexia patients versus Healthy Controls Increased volumes Decreased volumes Total white matter Right precuneus Bilateral caudate nuclei Right cuneus Bilateral parahippocampi Right occipital lobe Bilateral amigdala Right inferior parietal lobe Right insula Left fusiform gyrus

Diffusion Tensor Imaging Analysis Anorexia patients versus Healthy Controls Decreased Increased peak Mean diffusivity

Diffusion Tensor Imaging Analysis Anorexia patients versus Healthy Controls Decreased Increased peak Mean diffusivity height Mean (MD) diffusivity (MD) Decreased peak height Fractional anisotropy (FA) Brain Tissue White Matter Gray Matter

Regioni significativamente meno attivate in AN Immagine corporea aumentata Immagine corporea ridotta Lobo Frontale

Regioni significativamente meno attivate in AN Immagine corporea aumentata Immagine corporea ridotta Lobo Frontale medial frontal gyrus (BA 6, 8, 9) medial and superior frontal gyrus (BA 6, 8 -10) Insula thalamus caudate Basal ganglia Lobo Parietale/ Occipitale thalamus middle occipital gyrus, subgyral lingual gyrus (BA 18) inferior occipital gyrus inferior parietal gyrus (BA 40) (BA 18) precuneus (BA 31) Lobo Temporale superior temporal gyrus (BA 41) parietal supramarginal gyrus superior temporal gyrus (BA 39) fusiform gyrus (BA 18) Lobo Limbico anterior cingulate gyrus (BA 24) (BA 32) fusiform gyrus (BA 18)

Regioni significativamente più attivate in AN Immagine corporea aumentata Immagine corporea ridotta Lobo Frontale

Regioni significativamente più attivate in AN Immagine corporea aumentata Immagine corporea ridotta Lobo Frontale middle and superior gyrus (BA 6) 8 -9) precental gyrus Insula insula (BA 13) Basal Ganglia putamen Lobo Parietale/ Occipitale cuneo e precuneo (BA 7, 18, 19) inferior parietal lobule (BA 39, 10) nuclei lentiformi (BA 13) cuneo e precuneo (BA 18, 19) middle occipital gyrus (BA 19) Lobo Temporale middle and superior gyrus (BA 17, 19, 21, 22, 39) 21, 37, 38) Lobo Limbico fusiform gyrus parahippocampal gyrus parahippocampi gyrus (BA 36, 37) (BA 28, 30)

Immagine corporea aumentata Rosso=pazienti con AN Blu= controlli sani

Immagine corporea aumentata Rosso=pazienti con AN Blu= controlli sani

Immagine corporea ridotta Rosso=pazienti con AN Blu= controlli sani

Immagine corporea ridotta Rosso=pazienti con AN Blu= controlli sani

Alterazioni cerebrali funzionali Gordon et al. (2001): aumento delle risposte di tipo ansioso (Frequenza

Alterazioni cerebrali funzionali Gordon et al. (2001): aumento delle risposte di tipo ansioso (Frequenza cardiaca) alla visione di cibi altamente calorici. La PET ha evidenziato nelle stesse pazienti un aumento di attivazione nella corteccia temporo-occipitale (A), occipitale sinistra (B) e e nel giro paraippocampale (C) → analoghe risposte si osservano in soggetti fobici alla vista dell'oggetto temuto C Risultati simili ottenuti in uno studio f. MRI da Ellison et al. (1998): visione di bevande ipercaloriche

Alterazioni cerebrali funzionali Seeger et al. (2002) riscontrano un'attivazione del circuito cerebrale della “paura”

Alterazioni cerebrali funzionali Seeger et al. (2002) riscontrano un'attivazione del circuito cerebrale della “paura” (amigdala destra, giro fusiforme frontale e tronco cerebrale) in 3 pazienti anoressiche guardano fotografia digitale del proprio corpo artificialmente ingrassato.

Conclusioni Aumento volumetrico e disorganizzazione microstrutturale della sostanza bianca. Aumento volumi amigdala, giro paraippocampale.

Conclusioni Aumento volumetrico e disorganizzazione microstrutturale della sostanza bianca. Aumento volumi amigdala, giro paraippocampale. Diminuzione volumi giro fusiforme e aree occipitoparietali. Alterata attivazione di cingolo, aree frontali, temporali e parietali sia per peso aumentato che ridotto.

Collaborations NATIONAL COLLABORATIONS INTERNATIONAL COLLABORATIONS UNIVERSITY OF VERONA SECTION OF RADIOLOGY: DR. CERINI, PROF.

Collaborations NATIONAL COLLABORATIONS INTERNATIONAL COLLABORATIONS UNIVERSITY OF VERONA SECTION OF RADIOLOGY: DR. CERINI, PROF. POZZI MUCELLI SECTION OF PHYSIOLOGY: PROF. MARZI, DR. SSA SAVAZZI SECTION OF CHILD NEUROPSYCHIATRY: PROF. DALLA BERNARDINA DEPT. OF INFORMATICS: DR. CASTELLANI University of Edinburgh, Scotland Prof. Lawrie, Prof. Mc. Intosh GENERAL HOSPITAL, VERONA SECTION OF NEURORADIOLOGY: DR. BELTRAMELLO AND HIS GROUP UNIVERSITY OF UDINE DSMB: PROF. BAZZOCCHI AND HIS GROUP, DR. ISOLA SCHOOL OF ENGINEER AND INFORMATICS: PROF. CHITTARO SCHOOL OF EDUCATIONAL SCIENCES: PROF. COTTINI University of Santander, Spain Prof. B. Crespo-Facorro University of Jena, Germany Dr. I. Nenadic, Dr. C. Gaser Insitute of Psychiatry, King’s College –London-UK Prof. Mc. Guire IRCCS “E. MEDEA” PROF. FABBRO, DR. TOMASINO, DR. MOLTENI, DR. NOBILE Wayne State University, Detroit -USA Prof. Diwadkar, Prof. Stanley AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA, UDINE NEURORADIOLOGY UNIT: DR. CALZOLARI AND HIS GROUP MEDICAL PHYSIC UNIT: DR. MAIERON University of Texas, Houston, USA Prof. Soares UNIVERSITY OF MILAN PROF. ALTAMURA AND HIS GROUP University of California at Davis Prof. Carter UNIVERSITY OF PADUA DEPT. ENGINEERING: DR. BERTOLDO University of Los Angeles (UCLA) Prof. Thompson University of Pavia/IRCCS “Mondino” PROF. BASTIANELLO, DR. SSA PICCHIECCHIO, PROF. BALOTTIN UNIVERSITY OF PISA AND IRCCS “STELLA MARIS” PROF. MURATORI, DR. CALDERONI ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ, ROME DEPT. GENETIC EPIDEMIOLOGY: DR. STAZI, DR. FAGNANI SAN RAFFAELE HOSPITAL, MILAN, UNIT OF NEUROIMMUNOLOGY: Dr. MARTINO, DR. FURLAN SECTION OF PSYCHIATRY: DR. BENEDETTI OSPEDALE NIGUARDA AND PROGRAMMA 2000, MILAN PROF. COCCHI, DR. MENEGHELLI, DR. MONZANI, DR. SBERNA UNIVERSITÀ DI TRIESTE SCHOOL OF ENGINEER: PROF. ACCARDO RECRUITING CENTRES • Clinica Psichiatrica AOUD, Udine • NPIA, Udine • Centri IRCCS “E. Medea” • 1°, 2°, 3°, 4° Servizio di Psichiatria, Verona • Policlinico di Milano Ca’ Granda • Programma 2000, Ospedale Niguarda, Milano ICBN

Paolo Brambilla MD Ph. D Carolina Bonivento Psych. D Ph. D Elisa Veronese Eng.

Paolo Brambilla MD Ph. D Carolina Bonivento Psych. D Ph. D Elisa Veronese Eng. Ph. D Marcella Bellani MD Ph. D Adele Ferro Psych. D Ph. D Livia Fornasari Psych. D Ph. D Letizia Squarcina Eng. Ph. D Marco Garzitto Psych. D Ph. D Cinzia Perlini Psych. D Ph. D Olivia Danzi Psych. D Giuseppe Cabras Inf. Ph. D ICBN Marta Re Eng. Ph. D Gianluca Rambaldelli Computer Scientist Veronica Marinelli Psych. D Ph. D Student Nicola Dusi MD Ph. D Student Sara Piccin Psych. D Ph. D Student Director: Prof. Balestrieri Co-Director: Prof. Ruggeri FUNDING AGENCIES RESEARCH UNIT ON BRAIN IMAGING AND NEUROPSYCHOLOGY INTER-UNIVERSITY CENTER OF BEHAVIOURAL NEUROSCIENCES UNIVERSITY OF UDINE AND UNIVERSITY OF VERONA http: //icbn. uniud. it 63