Convegno GLI ENTI LOCALI E LA SICUREZZA DEGLI

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Convegno GLI ENTI LOCALI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA GAS Modena 26

Convegno GLI ENTI LOCALI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA GAS Modena 26 gennaio 2007 Auditorium sede Hera Modena Aspetti normativi legati alla sicurezza degli impianti a gas in ambiente domestico Prove di laboratorio e studio di incidenti dovuti ad intossicazione per monossido di carbonio Claudio Palmieri Comitato Italiano Gas - Hera Modena

DIRETTIVE COMUNITARIE Indirizzo generale, scopo da raggiungere, requisiti essenziali di sicurezza, le leggi dei

DIRETTIVE COMUNITARIE Indirizzo generale, scopo da raggiungere, requisiti essenziali di sicurezza, le leggi dei singoli stati in contrasto devono essere modificate LEGGI DELLO STATO Indirizzo generale, scopo da raggiungere DECRETI O REGOLAMENTI Regolamenti di attuazione delle leggi, indirizzo più specifico NORME EN ARMONIZZATE Prescrizioni specifiche di settore, le norme nazionali con equivalente campo di applicazione devono essere ritirate NORME UNI NAZIONALI Prescrizioni specifiche di settore

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO SICUREZZA IMPIANTI TERMICI Direttiva Gas, Direttiva PED, Direttiva Prodotti Costruzione

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO SICUREZZA IMPIANTI TERMICI Direttiva Gas, Direttiva PED, Direttiva Prodotti Costruzione Legge n. 1083/1971 - Legge n. 46/1990 - Dlgs n. 164/2000 DM 1/12/1975 - DPR n. 447/1991 DM 12/04/96 - DPR n. 661/1996 - DPR n. 218/1998 - Delibere dell’AEEG Norme EN Armonizzate Norme UNI recepite in G. U. Norme EN non Armonizzate Norme UNI non recepite in G. U.

DIRETTIVA 90/396/CEE - DIRETTIVA GAS (RIAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI MEMBRI IN MATERIA DI

DIRETTIVA 90/396/CEE - DIRETTIVA GAS (RIAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI MEMBRI IN MATERIA DI APPARECCHI A GAS) Vengono individuati i requisiti essenziali di sicurezza a cui devono rispondere tutti gli apparecchia a gas dotati di marcatura CE, e che quindi possono liberamente essere commercializzati ed installati nei paesi dell’Unione.

LEGGE N. 1083/1971 Tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati

LEGGE N. 1083/1971 Tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico e similari devono essere realizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica, per la salvaguardia della sicurezza I materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti… realizzati secondo le norme specifiche per la sicurezza, pubblicati dall’UNI in tabelle con la denominazione UNI-CIG, si considerano effettuati secondo le regole della buona tecnica

LEGGE N. 46/1990 Requisiti minimi per esercitare l’attività Rilascio della Dichiarazione di Conformità Termini

LEGGE N. 46/1990 Requisiti minimi per esercitare l’attività Rilascio della Dichiarazione di Conformità Termini per l’adeguamento degli impianti gas

Dlgs n. 164/2000 (Attuazione della Direttiva relativa a norme comuni per il mercato del

Dlgs n. 164/2000 (Attuazione della Direttiva relativa a norme comuni per il mercato del gas) Le disposizioni in materia di sicurezza riguardano l’obbligo di effettuare accertamenti sugli impianti a gas in determinati contesti e con modalità definite dai regolamenti dell’AEEG e dalle norme UNI CIG

DM 1/12/1975 (Prevenzione esplosioni circuito acqua) Prescrizioni per evitare l’esplosione del circuito acqua a

DM 1/12/1975 (Prevenzione esplosioni circuito acqua) Prescrizioni per evitare l’esplosione del circuito acqua a causa di eccessi di temperatura e pressione nell’impianto Applicabile ad impianti termici a combustibile solido o gassoso di potenza superiore a 35 k. W Obbligo di denuncia dell’impianto all’ISPESL per potenze superiori a 35 k. W

DPR n. 447/1991 (Regolamento di attuazione legge 46/90) Prescrizioni aggiuntive in merito alla progettazione,

DPR n. 447/1991 (Regolamento di attuazione legge 46/90) Prescrizioni aggiuntive in merito alla progettazione, all’installazione ed alle sanzioni previste nell’impiantistica civile ed industriale. Sono fornite inoltre ulteriori informazioni in merito all’idoneità dei materiali

DM 12/04/1996 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione

DM 12/04/1996 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi) Sono fornite indicazioni in merito alle caratteristiche del locale centrale termica, alla posa delle tubazioni e degli apparecchi ai fini della prevenzione degli incendi

DPR n. 661/1996 (Regolamento per l’attuazione della Direttiva 90/396/CEE, concernente gli apparecchi a gas)

DPR n. 661/1996 (Regolamento per l’attuazione della Direttiva 90/396/CEE, concernente gli apparecchi a gas) In linea generale vengono fornite indicazioni relative alla sicurezza degli apparecchi nelle normali condizioni di utilizzo e sulla presenza di dispositivi di sicurezza in grado di evitare fuoriuscite di gas o prodotti della combustione negli ambienti. E’ inoltre regolamentata la procedura che il fabbricante deve seguire per l’ottenimento della marcatura CE

DPR n. 218/1998 (Regolamento recante disposizioni in materia di sicurezza degli impianti alimentati a

DPR n. 218/1998 (Regolamento recante disposizioni in materia di sicurezza degli impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico) Norna UNI CIG 10738/1998 (Impianti a gas per uso domestico preesistenti al 13 marzo 1990 - linee guida per la verifica delle caratteristiche funzionali)

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento prima parte) DPR 22/12/1970

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento prima parte) DPR 22/12/1970 n. 1391 Regolamento perdi attuazione della legge n. 615/1966 - Caratteristiche costruttive dimensionali - regola tecnica di progettazione ed installazione - le prescrizioni sono obbligatorie ed ancora in vigore) Norma UNI CTI 9615/1990 (Criteri di dimensionamento camini singoli - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte) Norma UNI CIG 7129/2001 (Caratteristiche costruttive e dimensionamento per impianti gas - norma di progettazione ed installazione - la norma è recepita ai sensi della legge 1083 e fornisce la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore dicembre 2001) Norma UNI CIG CTI 10641/1997 (Criteri di dimensionamento canne fumarie collettive per apparecchi di tipo C - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore giugno 1997) Norma UNI CIG 10640/1997 (Criteri di dimensionamento canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore giugno 1997) Norma UNI CIG 10845/2000 (Criteri di installazione, risanamento e collaudo per condotti atmosferici ed in pressione - norma di progettazione ed installazione - la norma è recepita ai sensi della legge 1083 e fornisce la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore febbraio 2000) Norma UNI EN 1443/2000 (Requisiti generali e criteri di prestazione per camini e condotti fumari - norma di progettazione non recepita né dalla legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore novembre 2000) Norma UNI CIG 11071/2003 (Criteri di installazione sistemi di scarico fumi asserviti a caldaie a condensazione - norma di progettazione ed installazione non recepita né dalla legislazione italiana e nemmeno da Direttive Comunitarie - la norma è pertanto volontaria e non conferisce automaticamente la presunzione di conformità alla regola dell’arte - entrata in vigore luglio 2003)

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento seconda parte) Norma EN

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento seconda parte) Norma EN 1457/1999 (Camini - condotti interni di terracotta e ceramica - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea agosto 2003 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria agosto 2004) Norma EN 1856 -1/2003 (Camini - requisiti per camini metallici - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea aprile 2004 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria aprile 2005) Norma EN 1856 -2/2004 (Camini - requisiti per condotti fumari metallici - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea maggio 2005 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2006) Norma EN 1857/2003 (Camini - condotti fumari in calcestruzzo - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea maggio 2004 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2005) Norma EN 1858/2003 (Camini - componenti - blocchi di calcestruzzo - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea maggio 2004 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2005) Norma EN 12446/2003 (Camini - componenti - elementi esterni di calcestruzzo - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea febbraio 2004 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria febbraio 2005)

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento terza parte) Norma EN

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento terza parte) Norma EN 13063 -1/2005 (Camini in terracotta e ceramica - metodi di prova per resistenza al fuoco di fuliggine - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a marzo 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria marzo 2007) Norma EN 13063 -2/2005 (Camini in terracotta e ceramica - metodi di prova in condizioni umide - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a marzo 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria marzo 2007) Norma EN 13069/2005 (Camini - rivestimenti esterni in terracotta e ceramica per sistemi camino - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a maggio 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria maggio 2007) Norma EN 13084 -5/2005 (Camini strutturalmente indipendenti - parte 5: materiali per condotti interni di mattoni - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a aprile 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria aprile 2007) Norma EN 13502/2002 (Camini - requisiti e metodi di prova per terminali in terracotta o ceramica - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrata in vigore come norma Europea agosto 2003 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria agosto 2004) Norma EN 14471/2005 (Camini - sistemi camino condotti interni in plastica - requisiti e metodi di prova - norma di prodotto - la norma è armonizzata ai sensi della direttiva CPD (89/106) e fornisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva stessa - entrerà in vigore come norma Europea a giugno 2006 nel regime di marcatura CE volontaria - inizio marcatura CE obbligatoria giugno 2007)

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento quarta parte) Norma EN

SISTEMI DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Normativa di riferimento quarta parte) Norma EN 12391 -1 / 2006 Camini - Norma di esecuzione per camini metallici - parte 1: Camini per apparecchi di riscaldamento con la camera di combustione non stagna rispetto all’ambiente Norma EN 13084 - 7 / 2006 Camini strutturalmente indipendenti - parte 7: Specifiche di prodotto applicabili ad elementi cilindrici di acciaio da utilizzare per camini di acciaio a parete singola e per pareti interne di acciaio Norma EN 13084 - 8 / 2006 Camini industriali strutturalmente indipendenti - parte 8: progettazione e costruzione di camini costituiti da elementi di supporto (pali) e condotti satellite per i fumi Norma EN 14297 / 2006 Camini - Metodo di prova per la resistenza al gelo - disgelo dei componenti per camini

Nuove pubblicazioni DM 27/03/06 Pubblicazione del 21° Gruppo di norme tecniche approvate ai sensi

Nuove pubblicazioni DM 27/03/06 Pubblicazione del 21° Gruppo di norme tecniche approvate ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1083, sulla sicurezza dell'impiego del gas combustibile (GU n. 89 del 15 -4 -2006 - Suppl. Ordinario n. 97) 1. UNI 9165: 2004 Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di esercizio minore o uguale a 5 bar - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento. 2. UNI 10582: 1996 Prodotti di gomma. Guarnizioni di tenuta di gomma vulcanizzata per tubi flessibili di allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico. Requisiti.

Nuove pubblicazioni DM 27/03/06 3. UNI 11003: 2002 Contatori di gas - Contatori di

Nuove pubblicazioni DM 27/03/06 3. UNI 11003: 2002 Contatori di gas - Contatori di gas con pressione di misura non maggiore di 0, 07 bar - Criteri di verifica. 4. UNI 11071: 2003 Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini - Criteri per la progettazione, l'installazione, la messa in servizio e la manutenzione. 5. UNI 7129: 2001 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e manutenzione. 6. UNI 11137 -1: 2004 Impianti a gas per uso domestico e similare Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni in esercizio - Parte 1: prescrizioni generali e requisiti per il gas della I e II famiglia.

Nuove pubblicazioni del CIG linee guida compilazione allegati obbligatori Sono state pubblicate nel luglio

Nuove pubblicazioni del CIG linee guida compilazione allegati obbligatori Sono state pubblicate nel luglio 05 le Linee Guida CIG per la compilazione degli allegati obbligatori secondo legge 46/90. Tale documento è finalizzato a semplificare le modalità di compilazione per gli installatori e conseguentemente anche per l’accertamento documentale, da parte delle aziende di distribuzione, secondo Del. 40/04.

I lavori in corso all’interno delle Commissioni del CIG (Nuovi progetti di norma UNI

I lavori in corso all’interno delle Commissioni del CIG (Nuovi progetti di norma UNI 7129) Il 20/01/06 è stato pubblicato sul sito CIG in inchiesta pubblica, fino al 30 aprile 2006, il Progetto CIG E 01. 08. 931 suddiviso in quattro parti. Rappresenta la futura versione della UNI CIG 7129. Progetto CIG E 01. 08. 931. 1(UNI CIG 7129 -1) Parte 1: Impianto interno Progetto CIG E 01. 08. 931. 2 (UNI CIG 7129 -2) Parte 2: Installazione di apparecchi di utilizzazione – Ventilazione e aerazione dei locali di installazione Progetto CIG E 01. 08. 931. 3 (UNI CIG 7129 -3) Parte 3: Evacuazione dei prodotti della combustione Progetto CIG E 01. 08. 931. 4 (UNI CIG 7129 -4) Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi

I lavori in corso - nuovi progetti di norma progetto “verifiche delle caratteristiche degli

I lavori in corso - nuovi progetti di norma progetto “verifiche delle caratteristiche degli impianti” E’ in corso l’elaborazione della nuova norma di verifica dei requisiti essenziali per la sicurezza sugli impianti a gas. Tale norma indicherà le modalità di accertamento in occasione delle visite in loco del personale preposto agli accertamenti stessi. La nuova norma, fisserà i criteri di verifica degli impianti domestici e similari esistenti indipendentemente dalla loro data di costruzione.

Norma UNI CIG 10845 febbraio 2000 Sistemi per l’evacuazione sei prodotti della combustione per

Norma UNI CIG 10845 febbraio 2000 Sistemi per l’evacuazione sei prodotti della combustione per apparecchi a gas: Criteri di verifica, risanamento ed intubamento

Campo di applicazione Si applica ai sistemi di scarico fumi e adduzione aria esistenti

Campo di applicazione Si applica ai sistemi di scarico fumi e adduzione aria esistenti ed è nata con lo scopo di risanare impianti previsti per il funzionamento in depressione, ma a tutti gli effetti si tratta di una norma che fornisce prescrizioni per l’installazione

Principali elementi di contenuto Introduzione del concetto di funzionalità Introduzione del concetto di idoneità

Principali elementi di contenuto Introduzione del concetto di funzionalità Introduzione del concetto di idoneità Elementi per valutare la funzionalità di un sistema fumario Introduzione del concetto di intubamento Introduzione del concetto di funzionamento in pressione

Idoneità del sistema fumario Ai fini della presente norma, un sistema si ritiene idoneo

Idoneità del sistema fumario Ai fini della presente norma, un sistema si ritiene idoneo all’esercizio quando sia accertato, mediante le necessarie verifiche, che sussistono tutti i requisiti di funzionalità, caratteristiche strutturali e tenuta

Funzionalità: Un sistema risulta funzionale al tipo di apparecchio quando soddisfa rispettivamente le condizioni

Funzionalità: Un sistema risulta funzionale al tipo di apparecchio quando soddisfa rispettivamente le condizioni seguenti: - adeguato afflusso di aria comburente - assenza di riflusso dei prodotti della combustione; - corretta evacuazione dei prodotti della combustione

Verifica della funzionalità Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione della canna fumaria o ad assenza

Verifica della funzionalità Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione della canna fumaria o ad assenza di aperture di ventilazione.

Verifica funzionalità, ovvero concetto di diagnosi del sistema fumario CO 2 = 0 CO

Verifica funzionalità, ovvero concetto di diagnosi del sistema fumario CO 2 = 0 CO 2 = 7÷ 8% Indipendentemente dalla causa, l’effetto che si produce è quello evidenziato.

Misura del tiraggio con metodo indiretto (CO 2) Mis minore di: Fs x ___273

Misura del tiraggio con metodo indiretto (CO 2) Mis minore di: Fs x ___273 + te___ x __Qc__ x (CO 2)lim 293 Qn 0, 9 x ___273 + 20___ x __25__ x (6%)lim CO 2 = 7÷ 8% 293 25 = 5, 4% (valore limite misurato di CO 2) 0, 9 x ___273 + 20___ x __18__ x (6%)lim 293 25 = 3, 9 % (valore limite misurato di CO 2 con potenza effettiva ridotta a 18 k. W)

Descrizione della sperimentazione effettuata in laboratorio e sul campo Cabina di prova impianto sperimentale

Descrizione della sperimentazione effettuata in laboratorio e sul campo Cabina di prova impianto sperimentale sulla sicurezza domestica collocata presso il laboratorio sulla Sicurezza Domestica des Gruppo Hera, collocato presso al sede operativa di Modena.

Perché succedono gli incidenti di intossicazione? Una della cause più note è quella dovuta

Perché succedono gli incidenti di intossicazione? Una della cause più note è quella dovuta all’ostruzione della canna fumaria. Vedremo però che questa anomalia, da sola, difficilmente è in grado di determinate un incidente, ma rappresenta un primo tassello in grado di innescare la “catena degli eventi”: cioè quella condizione particolare nella quale tre o quattro anomalie (praticamente sempre le stesse) si concatenano amplificando in modo esponenziale i danni

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE: Simulazione in laboratorio Ventilazione = 0 Perdita fumi forte (8%)

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE: Simulazione in laboratorio Ventilazione = 0 Perdita fumi forte (8%) CO cald. = 20 ppm Q = 25 k. W 500 ppm 500 6%ppm 6% ppm 40 ppm Nel caso simulato si può vedere come la catena degli eventi si innesca quando all’ostruzione della canna fumaria si associa l’assenza dell’apertura di ventilazione e un ambiente sigillato. Si può notare come il monossido di carboni (linea rossa) si mantenga a valori respirabili per poco più di mezzora, per poi salire a valori mortali nell’arco di due minuti. Chiaramente nelle condizioni reali la catena delle anomalie non è quasi mai completa; ma la persistenza nel tempo può determinare statisticamente l’allineamento contemporaneo delle anomalie, in modo da innescare l’effetto critico

Come avviene il soffocamento della combustione? Il bruciatore di una caldaia atmosferica (pertanto non

Come avviene il soffocamento della combustione? Il bruciatore di una caldaia atmosferica (pertanto non ti tipo stagno) a gas, sviluppa la sua combustione prelevando delle rampe degli uggelli, attraversi i “tubi venturi”, una parte dell’aria necessaria alla combustione (detta aria primaria). La restante parte (tra il 50 e l’ 80% secondo il modello di caldaia) viene aspirata dall’ambiente. Se per effetto di una leggera depressione del locale, causata ad esempio dal controtiraggio di un caminetto a legna, viene a mancare l’aria secondaria, la combustione avviene con la sola aria primaria, che è assolutamente insufficiente per la regolare combustione.

Ricostruzione dinamica incidente reale: secondo caso Anche in questo caso la dinamica che si

Ricostruzione dinamica incidente reale: secondo caso Anche in questo caso la dinamica che si riproduce è la stessa descritta nella simulazione in laboratorio, durante la quale il processo di alterazione della combustione era determinato indirettamente dall’ostruzione totale della canna fumaria. Pertanto possiamo vedere come anomalie di partenza differenti, portano alla stessa dinamica durante l’incidente. Ai fini della prevenzione diventa pertanto fondamentale conoscere le cause comuni che possono dare luogo allo stesso evento

Riassumendo: OSTRUZIONE CANNA FUMARIA Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione della canna fumaria o ad

Riassumendo: OSTRUZIONE CANNA FUMARIA Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione della canna fumaria o ad assenza di aperture di ventilazione.

OSTRUZIONE CANNA FUMARIA Il rilevamento di ostruzioni alla canna fumaria può essere effettuato con

OSTRUZIONE CANNA FUMARIA Il rilevamento di ostruzioni alla canna fumaria può essere effettuato con semplici ispezioni visive dal basso, fino ad indagini più complesse nel caso di condotti multipli di notevole altezza.

Riassumendo: OSTRUZIONE SCAMBIATORE Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione dello scambiatore.

Riassumendo: OSTRUZIONE SCAMBIATORE Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione dello scambiatore.

Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione La foto mostra le condizioni

Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione La foto mostra le condizioni di forte intasamento dello scambiatore di una caldaia a gas che ha determinato un incidente grave. In assenza di periodiche pulizie la polvere tende a depositarsi sulla superficie di passaggio, e dopo alcuni anni l’ostruzione può raggiungere dimensioni tali da impedire il regolare passaggio dei fumi, innescando il fenomeno critico di seguito descritto.

Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione

Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione

Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione

Prevenire la Catena degli Eventi: l’importanza della corretta manutenzione

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE CO 2 = 7÷ 8% In laboratorio è stata riprodotta

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE CO 2 = 7÷ 8% In laboratorio è stata riprodotta la condizione di fuoriuscita totale dei fumi. Tale condizione corrisponde ad un rilievo di CO 2 nella zona del rompitiraggio indicativamente pari all’ 8%.

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE Ventilazione = 0 CO cald. = 20 ppm Perdita fumi

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE Ventilazione = 0 CO cald. = 20 ppm Perdita fumi forte (8%) Q = 25 k. W 500 ppm 6% 40 40 ppm

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE (ricostruzione di un incidente realmente accaduto) CO 2 = 7÷

DIAGNOSI DI PERICOLO GRAVE (ricostruzione di un incidente realmente accaduto) CO 2 = 7÷ 8% La velocità di inquinamento ambientale dipende fortemente dalla potenza dell’apparecchio. Analizziamo ora la dinamica di un incidente causato dall’ostruzione della canna fumaria a servizio di una piccola stufa a gas.

RICOSTRUZIONE INCIDENTE REALE Ventilazione = 0 Perdita fumi forte CO stufa = 40 ppm

RICOSTRUZIONE INCIDENTE REALE Ventilazione = 0 Perdita fumi forte CO stufa = 40 ppm Q = 6 k. W 250 ppm 0, 68% 104 ppm 0, 8%

RICOSTRUZIONE INCIDENTE REALE Il monitoraggio ambientale evidenzia la crescita lenta a causa del volume

RICOSTRUZIONE INCIDENTE REALE Il monitoraggio ambientale evidenzia la crescita lenta a causa del volume elevato del locale in rapporto alla potenza della piccola stufa a gas. Significativo diventa pertanto il trend di crescita, più che il valore di CO e CO 2 in un dato tempo.

ANOMALIE DEL CONDOTTO FUMARIO La fuoriuscita fumi può essere causata anche da difetti di

ANOMALIE DEL CONDOTTO FUMARIO La fuoriuscita fumi può essere causata anche da difetti di posa del condotto fumario. Da notare come gli effetti di ristagno fumi lascino segni evidenti sul dispositivo rompitiraggio.

OSTRUZIONE SCAMBIATORE Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione dello scambiatore.

OSTRUZIONE SCAMBIATORE Fuoriuscita fumi dovuta ad ostruzione dello scambiatore.

OSTRUZIONE SCAMBIATORE Il rilievo del livello di ostruzione richiede un esame visivo. Particolari attrezzature

OSTRUZIONE SCAMBIATORE Il rilievo del livello di ostruzione richiede un esame visivo. Particolari attrezzature ottiche ne permettono il controllo senza dovere ricorrere allo smontaggio dell’involucro della caldaia.

AZIENA U. S. L. Bologna Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Verifica tiraggio

AZIENA U. S. L. Bologna Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Verifica tiraggio sistemi multipli prima fase Le prove di tiraggio devono prevedere l’accensione solo del primo apparecchio partendo dalla base, sul quale devono essere effettuate le prove di funzionalità come previste dalla UNI CIG 10845. Cassetto di ispezione

AZIENDA U. S. L. Bologna Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Verifica tiraggio

AZIENDA U. S. L. Bologna Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Verifica tiraggio sistemi multipli seconda fase Si procede poi allo spegnimento del primo apparecchio partendo dalla base, e all’accensione dell’ultimo che si collega al condotto primario. Anche in questo caso vengono effettuate le prove di funzionalità come previste dalla UNI CIG 10845.

AZIENDA U. S. L. Bologna Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Verifica tiraggio

AZIENDA U. S. L. Bologna Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Verifica tiraggio sistemi multipli terza fase Devono essere infine messi in funzione contemporaneame nte tutti gli apparecchi e ripetute per ogni piano le prove di funzionalità come previste dalla UNI CIG 10845. Cassetto di ispezione

Caratteristiche strutturali soddisfatte: Aperture di ventilazione libere e di adeguata superficie. Tutti i componenti

Caratteristiche strutturali soddisfatte: Aperture di ventilazione libere e di adeguata superficie. Tutti i componenti camino devono essere di materiali idonei e non devono presentare segni di deterioramento. La posizione e la quota di sbocco, la sezione di sbocco e il comignolo devono essere conformi alla UNI 7129. Il terminale, ove previsto, deve essere stato installato secondo le istruzioni del costruttore. La camera di raccolta, quando necessaria, deve essere di altezza adeguata. Se risulta dotata di sportello o apposita apertura d’ispezione rivolto verso ambienti interni, questi devono poter essere chiusi a tenuta.

Comignolo Parete esterna Canna fumaria costruita con materiali idonei ed in buono stato di

Comignolo Parete esterna Canna fumaria costruita con materiali idonei ed in buono stato di conservazione Verifica caratteristiche strutturali Se le caldaie sono ti tipo atmosferico, è a norma questo tipo di installazione? Apertura di ventilazio ne Cassetto di ispezione

Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Condotto secondario della lunghezza di un piano

Comignolo Parete esterna Apertura di ventilazio ne Condotto secondario della lunghezza di un piano Verifica caratteristiche strutturali Per caldaie di tipo atmosferico devono essere presenti i condotti secondari, come prescritto dalla norma UNI CIG 7129. Secondo il DPR 447 per questa tipologia di canne fumarie è sempre obbligatorio il progetto. Cassetto di ispezione

ANOMALIE DEL COMIGNOLO In presenza di vento si possono determinare forti immissioni di fumi

ANOMALIE DEL COMIGNOLO In presenza di vento si possono determinare forti immissioni di fumi in ambiente causate da difetti di forma e collocazione del terminale di scarico.

OSTRUZIONE CANNA FUMARIA Il rilevamento di ostruzioni alla canna fumaria può essere effettuato con

OSTRUZIONE CANNA FUMARIA Il rilevamento di ostruzioni alla canna fumaria può essere effettuato con semplici ispezioni visive dal basso, fino ad indagini più complesse nel caso di condotti multipli di notevole altezza.

Altre cause di fuoriuscita fumo legate a non idoneità strutturali

Altre cause di fuoriuscita fumo legate a non idoneità strutturali

Altre cause di fuoriuscita fumi legate a non conformità strutturali

Altre cause di fuoriuscita fumi legate a non conformità strutturali

Altre cause di fuoriuscita fumi legate a difformità strutturali

Altre cause di fuoriuscita fumi legate a difformità strutturali

Comignolo Parete esterna Condotto secondario della lunghezza di un piano Verifica caratteristiche strutturali In

Comignolo Parete esterna Condotto secondario della lunghezza di un piano Verifica caratteristiche strutturali In caso di caldaie di tipo stagno (tipo C), risulta a norma questo tipo di installazione? Cassetto di ispezione

Comignolo Parete esterna La canna fumaria deve sempre risultare in depressione Verifica caratteristiche strutturali

Comignolo Parete esterna La canna fumaria deve sempre risultare in depressione Verifica caratteristiche strutturali In caso di caldaie di tipo stagno (tipo C), e’ vietato il collegamento a condotti secondari, ed il condotto unico deve sempre risultare in depressione (norma UNI CIG 10641/97). Anche per questo tipo di canne è obbligatorio il progetto ai sensi della legge 46/90

Comignolo Parete esterna Verifica caratteristiche strutturali In caso di caldaie di tipo stagno (tipo

Comignolo Parete esterna Verifica caratteristiche strutturali In caso di caldaie di tipo stagno (tipo C), è possibile secondo la UNI CIG 10845 eseguire anche intubamenti multipli secondo le regole indicate dalla norma stessa. I condotti devono rispondere alle specifiche norme di prodotto per un funzionamento in pressione.

Tenuta: Un camino, canna fumaria o condotto intubato si ritiene a tenuta quando, effettuando

Tenuta: Un camino, canna fumaria o condotto intubato si ritiene a tenuta quando, effettuando una prova in pressione con apposita strumentazione, si riscontrano valori di perdita non maggiori di quelli prestabiliti. In considerazione delle caratteristiche specifiche di funzionamento i requisiti di tenuta di camini o canne fumarie funzionanti in depressione, asserviti ad apparecchi a tiraggio naturale, si ritengono soddisfatti se sono rispettate le caratteristiche strutturali.

Intercapedine pari almeno alla sezione del condotto Intercapedine aperte alla sommità Parete esterna Condotto

Intercapedine pari almeno alla sezione del condotto Intercapedine aperte alla sommità Parete esterna Condotto in pressione Intercapedine aperta alla base

Pressione di collaudo 200 Pa Pallone di ostruzione parte superiore Parete esterna Pallone di

Pressione di collaudo 200 Pa Pallone di ostruzione parte superiore Parete esterna Pallone di ostruzione parte inferiore Strumento per prova di tenuta