Elementi di PRIMO SOCCORSO A Castagnoli IPSIA F

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Elementi di PRIMO SOCCORSO A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 1

Elementi di PRIMO SOCCORSO A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 1

PERCHE’ STIAMO PARLANDO DI PRIMO SOCCORSO? Perché TUTTI possiamo trovarci nelle condizioni di dovere

PERCHE’ STIAMO PARLANDO DI PRIMO SOCCORSO? Perché TUTTI possiamo trovarci nelle condizioni di dovere prestare aiuto. Bastano delle semplici manovre e un comportamento corretto per salvare la vita di una persona (amico/a, parente, collega di lavoro, vicino di casa, conoscente…) A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 2

Il PRIMO SOCCORSO è l’aiuto che CHIUNQUE può prestare ad una o più persone,

Il PRIMO SOCCORSO è l’aiuto che CHIUNQUE può prestare ad una o più persone, vittime di un trauma o di un malore, in attesa dell’arrivo di un soccorso qualificato. Il PRONTO SOCCORSO è effettuato solo da medici, infermieri, volontari opportunamente addestrati, con strumenti e terapie adeguate, sul luogo dell’evento, durante il trasporto e all’ospedale. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 3

Quindi il PRIMO SOCCORRITORE rappresenta un importante ponte fra l’evento (infortunio, malore) e il

Quindi il PRIMO SOCCORRITORE rappresenta un importante ponte fra l’evento (infortunio, malore) e il SOCCORSO QUALIFICATO. PRIMO SOCCORSO A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 4

Omissione di soccorso (art. 593 C. P. ) Il reato è consumato da chiunque”.

Omissione di soccorso (art. 593 C. P. ) Il reato è consumato da chiunque”. . . trovando abbandonato. . . persona incapace di provvedere a sé stessa omette di darne avviso all’Autorità. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità. ” A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 5

Stato di necessità (art. 54 C. P. ) Non è punibile chi abbia commesso

Stato di necessità (art. 54 C. P. ) Non è punibile chi abbia commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo non da lui volontariamente causato né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 6

Alcune considerazioni • Consenso informato Nelle decisioni prese nei confronti di una persona cosciente

Alcune considerazioni • Consenso informato Nelle decisioni prese nei confronti di una persona cosciente e maggiorenne bisogna tenere conto anche del parere della vittima. Es. chiamare un’ambulanza o un medico o un familiare. Se la persona non è in grado di esprimere la propria volontà si considera il consenso implicito. • Responsabilità per i beni altrui • Diritto alla discrezione A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 7

Il soccorritore occasionale: • Non deve mai sostituirsi al medico • Non deve mai

Il soccorritore occasionale: • Non deve mai sostituirsi al medico • Non deve mai azzardare manovre che non sa fare • Non deve cercare di essere eroe né di fare miracoli • Non deve farsi prendere dal panico • Non deve somministrare liquidi all’infortunato • Non deve trasportare l’infortunato ……. MA DEVE FARE IL POSSIBILE! • Proteggere l’infortunato da ulteriori rischi • Favorire la sua sopravvivenza • Saper distinguere i casi urgenti dai casi gravi ma non urgenti • Allontanare la folla • Saper effettuare una corretta chiamata di soccorso • Effettuare sostegno morale • Se presente un medico offriamo la nostra collaborazione A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 8

URGENZA: la vita dell’infortunato è in pericolo bisogna intervenire immediatamente GRAVITA’: non comporta necessariamente

URGENZA: la vita dell’infortunato è in pericolo bisogna intervenire immediatamente GRAVITA’: non comporta necessariamente l’urgenza, aspettiamo il soccorso qualificato A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 9

CLASSIFICAZIONE DELLE URGENZE CODICE ROSSO Pericolo di vita IMMEDIATO. Compromissione di una o più

CLASSIFICAZIONE DELLE URGENZE CODICE ROSSO Pericolo di vita IMMEDIATO. Compromissione di una o più delle funzioni vitali. CODICE GIALLO Situazione URGENTE. Alterazione di una o più funzioni vitali. CODICE VERDE Non vi è pericolo di vita. È necessaria comunque una valutazione medica che può però essere dilazionata nel tempo. CODICE BIANCO Non vi è pericolo di vita. La situazione dovrebbe essere risolta attraverso la medicina di base. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 10

QUANDO IL CASO E’ URGENTE? QUANDO SONO COMPROMESSE LE FUNZIONI VITALI: • FUNZIONE NERVOSA

QUANDO IL CASO E’ URGENTE? QUANDO SONO COMPROMESSE LE FUNZIONI VITALI: • FUNZIONE NERVOSA COSCIENZA • FUNZIONE RESPIRATORIA RESPIRO • FUNZIONE CIRCOLATORIA CIRCOLO A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 11

COSCIENZA IL TRIANGOLO DELLA VITA RESPIRO CIRCOLO A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA"

COSCIENZA IL TRIANGOLO DELLA VITA RESPIRO CIRCOLO A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 12

I L C U O R E A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA"

I L C U O R E A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 13

A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 14

A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 14

A P P A R A T O A. Castagnoli - IPSIA "F. lli

A P P A R A T O A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) C I R C O L A T O R I O 15

A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 16

A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 16

Normalmente compiamo, a riposo, 12 -16 atti respiratori/minuto I bambini piccoli arrivano anche a

Normalmente compiamo, a riposo, 12 -16 atti respiratori/minuto I bambini piccoli arrivano anche a 40 atti respiratori/minuto A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 17

Insufficienza respiratoria Il polmone non è in grado di ossigenare bene l’organismo: si crea

Insufficienza respiratoria Il polmone non è in grado di ossigenare bene l’organismo: si crea dopo la dispnea, cioè un aumento del lavoro respiratorio associato ad uno scarso scambio gassoso SINTOMI: tachipnea/bradipnea, cianosi, alterazione dello stato mentale A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 18

Respirazione e circolazione sono regolati da centri nervosi presenti nel ponte e midollo allungato

Respirazione e circolazione sono regolati da centri nervosi presenti nel ponte e midollo allungato (o bulbo), che si trovano alla base dell’encefalo e che precedono il midollo spinale. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 19

…. . alcune considerazioni…. . • Se si arresta il respiro, il cuore continua

…. . alcune considerazioni…. . • Se si arresta il respiro, il cuore continua a battere solo per 7 -8 minuti • Lesioni al bulbo portano all’arresto della respirazione e all’arresto cardiaco • Se il cuore è il primo a fermarsi, quasi immediatamente si verifica l’arresto respiratorio • L’anossia cerebrale provoca lesioni irreparabili dopo 4 -5 minuti • Dopo 8 -10 minuti di anossia si ha la “morte cerebrale” A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 20

Catena della Sopravvivenza ACCESSO PRECOCE BLS PRECOCE DEFIBRILLAZIONE PRECOCE A. Castagnoli - IPSIA "F.

Catena della Sopravvivenza ACCESSO PRECOCE BLS PRECOCE DEFIBRILLAZIONE PRECOCE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) RIANIMAZIONE AVANZATA PRECOCE 21

B. L. S. = BASIC LIFE SUPPORT 1. Valutare la dinamica dell’evento (trauma, malore,

B. L. S. = BASIC LIFE SUPPORT 1. Valutare la dinamica dell’evento (trauma, malore, …) 2. Agire in sicurezza: autoprotezione 3. Esame dell’infortunato 4. Allarme o chiamata di soccorso 5. Continuo l’esame dell’infortunato 6. Praticare i “gesti” previsti per quel tipo di incidente 7. Completare l’assistenza fino all’arrivo del soccorso qualificato A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 22

1: VALUTARE LA SCENA 2: PROTEZIONE • La scena è sicura? • Ci sono

1: VALUTARE LA SCENA 2: PROTEZIONE • La scena è sicura? • Ci sono pericoli? A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 23

QUALE RISCHIO? Rischio biologico: sangue, urine, feci, vomito, sperma, saliva Rischio chimico: incidenti con

QUALE RISCHIO? Rischio biologico: sangue, urine, feci, vomito, sperma, saliva Rischio chimico: incidenti con autocisterne, fumi sprigionati da incendi, ustioni da sostanze chimiche, interventi in cantieri edili e siti industriali Rischio fisico: radiazioni, elettricità, incendi, rumori e vibrazioni, ambienti molto umidi molto caldi oppure molto freddi Rischio movimentazione manuale carichi: lesioni dorso-lombari a carico strutture ossee, muscolari, tendinee, nervose e vascolari A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 24

METODO DELL’ABC A = AIRWAYS (Vie Aeree) Controllare la facoltà di risposta (È cosciente?

METODO DELL’ABC A = AIRWAYS (Vie Aeree) Controllare la facoltà di risposta (È cosciente? È incosciente? ) Assicurare la pervietà delle vie aeree B = BREATHING (Respiro) Controllare l’attività respiratoria C = CIRCULATION (Circolo) Controllare la presenza di segni di circolo In assenza di respiro o di respiro anormale praticare R. C. P. = rianimazione cardio polmonare A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 25

3: Esame dell’infortunato STATO DI COSCIENZA Signore, signore mi sente? SE E’ COSCIENTE SIGNIFICA

3: Esame dell’infortunato STATO DI COSCIENZA Signore, signore mi sente? SE E’ COSCIENTE SIGNIFICA CHE RESPIRA E CHE IL CUORE BATTE Si prosegue l’ispezione con calma…. E si decide come procedere…. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 26

4: ALLARME O CHIAMATA DI SOCCORSO Aiuto! Chiamate il 118! SE NON E’ COSCIENTE,

4: ALLARME O CHIAMATA DI SOCCORSO Aiuto! Chiamate il 118! SE NON E’ COSCIENTE, cioè non risponde alle domande né agli stimoli, URGENZA 118 A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 27

ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA 118 Nome Località Via-Nr. Civico Riferimenti Telefono Ha visto l’accaduto

ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA 118 Nome Località Via-Nr. Civico Riferimenti Telefono Ha visto l’accaduto Vede l’infortunato A. Castagnoli - IPSIA "F. lli ………… TADDIA" CENTO (FE) 28

5: Continuo l’esame dell’infortunato RESPIRO a. DEVO LIBERARE LE VIE AEREE! N. B. SE

5: Continuo l’esame dell’infortunato RESPIRO a. DEVO LIBERARE LE VIE AEREE! N. B. SE SI TRATTA DI UN TRAUMATIZZATO VALUTARE SE E’ IL CASO DI IPERESTENDERE IL CAPO o se è meglio sollevare la mandibola • Iperestendi il capo sollevando il mento • Apri la bocca e verifica presenza corpi estranei A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 29

5: Continuo l’esame dell’infortunato RESPIRO b. VALUTO L’ATTIVITA’ REPIRATORIA A. Castagnoli - IPSIA "F.

5: Continuo l’esame dell’infortunato RESPIRO b. VALUTO L’ATTIVITA’ REPIRATORIA A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 30

6: AZIONI SE RESPIRA SE NON RESPIRA PLS RCP POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA 30

6: AZIONI SE RESPIRA SE NON RESPIRA PLS RCP POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA 30 COMPRESSIONI TORACICHE ESTERNE alternate a 2 INSUFFLAZIONI A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 31

Posizione laterale di sicurezza A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 32

Posizione laterale di sicurezza A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 32

Rianimazione cardiopolmonare A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 33

Rianimazione cardiopolmonare A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 33

Rianimazione cardiopolmonare A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 34

Rianimazione cardiopolmonare A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 34

Rianimazione cardiopolmonare 2 ventilazioni efficaci di circa 1” l’una A. Castagnoli - IPSIA "F.

Rianimazione cardiopolmonare 2 ventilazioni efficaci di circa 1” l’una A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 35

……considerazioni…. • La RCP va eseguita su una superficie rigida, non su un letto

……considerazioni…. • La RCP va eseguita su una superficie rigida, non su un letto o su un divano! • Le ventilazioni vanno eseguite con il capo ben iperesteso e non devono essere troppo energiche o veloci, si rischia che entri aria nello stomaco conseguente vomito • Se il soccorritore non se la sente può anche eseguire solo le compressioni o fare la respirazione bocca-naso A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 36

A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 37

A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 37

7: COMPLETO L’ASSISTENZA • La sequenza 30 compressioni/2 insufflazioni viene interrotta solo quando: a)

7: COMPLETO L’ASSISTENZA • La sequenza 30 compressioni/2 insufflazioni viene interrotta solo quando: a) riprende la respirazione efficace, b)arriva il soccorso avanzato, c) il soccorritore è esaurito fisicamente! A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 38

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 1. L’aria non arriva ai polmoni Ostacolo Paralisi muscoli respiratori

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 1. L’aria non arriva ai polmoni Ostacolo Paralisi muscoli respiratori Compressione toraco-addominale esterna Trauma 2. L’aria che arriva è alterata Carenza di ossigeno Eccesso di anidride carbonica Gas tossici 3. Arresto cardiaco A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 39

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 1. L’aria non arriva ai polmoni OSTRUZIONE DA CORPO ESTRANEO

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 1. L’aria non arriva ai polmoni OSTRUZIONE DA CORPO ESTRANEO Se l’ostruzione è incompleta, il soggetto tossisce e, piano, dovrebbe riprendere a respirare normalmente Se l’ostruzione è completa, il soggetto non respira, non tossisce, non parla; si porta le mani alla gola, diventa cianotico e perde la coscienza A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 40

Manovre di disostruzione 1. 5 colpi dorsali 2. Manovra di Heimlich (5 compressioni addominali)

Manovre di disostruzione 1. 5 colpi dorsali 2. Manovra di Heimlich (5 compressioni addominali) Si continua alternando 5 colpi dorsali a 5 compressioni addominali fino a quando non viene espulso il corpo estraneo oppure non vi è perdita di coscienza. Sul paziente non più cosciente si inizia con RCP A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 41

ANNEGAMENTO L'evento deve essere trattato come un qualsiasi caso di arresto cardiaco. Ricorda sempre

ANNEGAMENTO L'evento deve essere trattato come un qualsiasi caso di arresto cardiaco. Ricorda sempre di agire in sicurezza! • Chiamare il prima possibile il 118 • Procedere secondo le indicazioni BLS: se la vittima non respira (verificarlo con la manovra GAS), eseguire il massaggio cardiaco e le respirazioni nel classico rapporto 30: 2. • Nelle linee guida recenti non hanno invece alcuna indicazione certe manovre, viste spesso nei film, eseguite per rimuovere l'acqua dai polmoni. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 42

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO Paralisi muscoli respiratori FOLGORAZIONE • Autoprotezione • Non toccare l’infortunato

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO Paralisi muscoli respiratori FOLGORAZIONE • Autoprotezione • Non toccare l’infortunato se non si è staccata la corrente • Con l’alta tensione retrocedere e dare allarme • Se respira: PLS • Se non respira: RCP A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 43

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO Paralisi muscoli respiratori AVVELENAMENTO • Da farmaci • Da alcol

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO Paralisi muscoli respiratori AVVELENAMENTO • Da farmaci • Da alcol Depressori bulbari • Da droghe Non far addormentare la persona Farla vomitare solo se è ben cosciente Chiamare il 118 Incosciente che respira: PLS RCP se necessario A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 44

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 2. L’aria che arriva è alterata Carenza di ossigeno Eccesso

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 2. L’aria che arriva è alterata Carenza di ossigeno Eccesso di anidride carbonica Gas tossici A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 45

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 3. Arresto cardiaco Evento traumatico (violento colpo sul torace) Cause

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 3. Arresto cardiaco Evento traumatico (violento colpo sul torace) Cause tossiche Cause ambientali (folgorazione, sincope da tuffo in acque gelide) Evento patologico (attacco cardiaco) A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 46

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 3. Arresto cardiaco La maggior parte di morti improvvise non

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 3. Arresto cardiaco La maggior parte di morti improvvise non traumatiche avviene in casa, in presenza di un famigliare. L’evento solitamente è preceduto da un violento dolore toracico, toracico che può salire verso la mandibola, scendere lungo il braccio sinistro. Spesso c’è nausea, pallore, sudorazione, difficoltà respiratoria, debolezza BISOGNA CHIAMARE SUBITO IL 118 - LA RCP PRECOCE E LA DEFIBRILLAZIONE PRECOCE AUMENTANO NOTEVOLMENTE LE PROBABILITA’ DI SOPRAVVIVENZA A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 47

EMORRAGIE E’ l’uscita di sangue da uno o più vasi Classificazione ESTERNE Il sangue

EMORRAGIE E’ l’uscita di sangue da uno o più vasi Classificazione ESTERNE Il sangue esce attraverso la ferita INTERNE Il sangue rimane infiltrato fra i tessuti o all’interno di cavità A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) ESTERIORIZZATE Il sangue esce attraverso orifizi naturali del corpo 48

EMORRAGIE A: arteriosa B: venosa A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE)

EMORRAGIE A: arteriosa B: venosa A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) C: capillare 49

SEGNI E SINTOMI v. Cosciente o Incosciente v. Agitato v. Pallido e sudato v.

SEGNI E SINTOMI v. Cosciente o Incosciente v. Agitato v. Pallido e sudato v. Dolente v. Tachicardico v. Tachipnoico v. Ridotta pressione arteriosa A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 50

EMORRAGIE esterne semplici 1. SICUREZZA! (Guanti? ) 2. Compressione sulla ferita 3. Sollevare la

EMORRAGIE esterne semplici 1. SICUREZZA! (Guanti? ) 2. Compressione sulla ferita 3. Sollevare la parte se non vi è frattura 4. Applicare freddo A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 51

EMORRAGIE arteriose gravi ATTENZIONE! VITA A RISCHIO! Non basta comprimere sulla ferita BISOGNA COMPRIMERE

EMORRAGIE arteriose gravi ATTENZIONE! VITA A RISCHIO! Non basta comprimere sulla ferita BISOGNA COMPRIMERE L’ARTERIA PRINCIPALE FRA IL CUORE E LA FERITA: carotide, succlavia, ascellare, omerale, femorale A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 52

LE EMORRAGIE INTERNE v. SEMPLICI: ecchimosi (= lividi), ematomi Risultato di contusioni Ghiaccio nelle

LE EMORRAGIE INTERNE v. SEMPLICI: ecchimosi (= lividi), ematomi Risultato di contusioni Ghiaccio nelle prime 12 -24 ore v. GRAVI: SANGUE IN CAVITA’ – irrequietezza, ansietà o torpore, debolezza – pallore, pelle fredda e umida, senso di freddo – respiro superficiale e affannoso – polso piccolo e frequente 118 URGENTE dinamica dell’incidente, patologie in atto, storia clinica A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 53

LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE DAL NASO: – TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O MISTO A

LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE DAL NASO: – TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118 – EPISTASSI DALL’ORECCHIO: – TRAUMA LOCALE – TRAUMA CRANICO: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118 DALLA BOCCA: – CAVO ORALE (EMOFTOE) MISTO A SALIVA – APPARATO RESPIRATORIO (EMOTTISI) ROSEO, SCHIUMOSO – APPARATO DIGERENTE (EMATEMESI) VOMITO SANGUIGNO …ma anche da intestino, apparato uro-genitale, …. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 54

CONSEGUENZE EMORRAGIE DIMINUIZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI SHOCK IPOVOLEMICO …. . come anche nei

CONSEGUENZE EMORRAGIE DIMINUIZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI SHOCK IPOVOLEMICO …. . come anche nei casi di: • USTIONI GRAVI ED ESTESE • DISIDRATAZIONE • POLIURIA A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 55

SINTOMI DELLO SHOCK ØPALLORE spesso con CIANOSI LABBRA ØSUDORAZIONE FREDDA ØFREDDO, anche con tremore

SINTOMI DELLO SHOCK ØPALLORE spesso con CIANOSI LABBRA ØSUDORAZIONE FREDDA ØFREDDO, anche con tremore Øpuò esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI Øpuò presentare SETE INTENSA ØPOLSO PICCOLO E FREQUENTE ØRESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO ØOLIGURIA fino ad ANURIA ØPUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA MORTE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 56

SHOCK e PRIMO SOCCORSO v. STENDERE L’INFORTUNATO AL SUOLO v. BLOCCARE LE EMORRAGIE O

SHOCK e PRIMO SOCCORSO v. STENDERE L’INFORTUNATO AL SUOLO v. BLOCCARE LE EMORRAGIE O AGIRE SULLE CAUSE DELLE EMORRAGIE v. POSIZIONE ANTISHOCK (+ PLS SE INCOSCIENTE) v. COPRIRE L’INFORTUNATO (RIMUOVERE INDUMENTI BAGNATI) v. ATTENZIONE AL VOMITO v. NO ALCOL NO CAFFE’ v. SOCCORSO PSICOLOGICO v. MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 57

SHOCK e PRIMO SOCCORSO Eccezioni alla posizione anti-shock • POSIZIONE ORIZZONTALE : – TRAUMA

SHOCK e PRIMO SOCCORSO Eccezioni alla posizione anti-shock • POSIZIONE ORIZZONTALE : – TRAUMA CRANICO IN INCOSCIENTE – FRATTURE GRAVI ARTI INFERIORI • POSIZIONE SEMISEDUTA: – TRAUMA CRANICO SOGGETTO COSCIENTE – TRAUMI TORACICI – DISPNOICI – VISO CONGESTO • DOVE SI TROVA, COME SI TROVA: – SOSPETTO FRATTURA COLONNA – SOSPETTO FRATTURE PELVICHE – SOSPETTO FRATTURA O LUSSAZIONE ANCA A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 58

LE FERITE Si generano quando la pelle perde la sua integrità. INFEZIONI Dolore Gonfiore

LE FERITE Si generano quando la pelle perde la sua integrità. INFEZIONI Dolore Gonfiore PERICOLI Rossore EMORRAGIE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) Calore 59

Gravità delle FERITE v. PROFONDITA’ v. ESTENSIONE v. PRESENZA DI CORPI ESTRANEI A. Castagnoli

Gravità delle FERITE v. PROFONDITA’ v. ESTENSIONE v. PRESENZA DI CORPI ESTRANEI A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 60

Classificazione delle FERITE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 61

Classificazione delle FERITE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 61

Medicazione delle FERITE 1. Lavarsi bene le mani 2. Far sanguinare la ferita 3.

Medicazione delle FERITE 1. Lavarsi bene le mani 2. Far sanguinare la ferita 3. Lavare bene la ferita con acqua corrente, dal centro alla periferia 4. Disinfettare 5. Coprire con garze sterili A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 62

Medicazione delle FERITE avvertenze!!! üNon usare mai cotone idrofilo üNon disinfettare con alcol üNon

Medicazione delle FERITE avvertenze!!! üNon usare mai cotone idrofilo üNon disinfettare con alcol üNon mettere pomate cicatrizzanti üNon estrarre eventuali corpi estranei üNon strappare le medicazioni rimaste “attaccate” se non prima di aver inumidito con acqua ossigenata A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 63

LE USTIONI Possono riguardare diversi organi: üpelle, ümuscoli, üvasi sanguigni, ünervi, üossa ü…. A.

LE USTIONI Possono riguardare diversi organi: üpelle, ümuscoli, üvasi sanguigni, ünervi, üossa ü…. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 64

Cause delle USTIONI • Caldo o freddo • Esplosioni • Sostanze chimiche • Radiazioni

Cause delle USTIONI • Caldo o freddo • Esplosioni • Sostanze chimiche • Radiazioni • Elettricità A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 65

Classificazione delle USTIONI Le ustioni della cute si possono classificare, secondo la gravità, in

Classificazione delle USTIONI Le ustioni della cute si possono classificare, secondo la gravità, in ustioni di PRIMO, SECONDO e TERZO GRADO 1° 2° A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 3° 66

1° Primo soccorso: acqua fredda e/o ghiaccio A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA"

1° Primo soccorso: acqua fredda e/o ghiaccio A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 67

Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a mani e gambe Ustionato

Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a mani e gambe Ustionato da alcune piastre in rame mentre gioca al parco Cervi 2° Cosa fare? Stava giocando all'interno del rinnovato parco Cervi quando ha toccato una piastra decorativa di rame resa rovente dal sole. Così un bambino di due anni ha riportato ustioni di secondo grado che hanno reso necessario il ricovero al Santa Maria nuova. 1. Raffreddare sotto acqua corrente 2. Non togliere i vestiti se sono incollati alla pelle 3. Coprire con garze sterili A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 68

Torcia umana, 72 enne in fin di vita Stava miscelando olio e benzina quando

Torcia umana, 72 enne in fin di vita Stava miscelando olio e benzina quando le fiamme lo hanno avvolto. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo Completamente avvolto dalla fiamme, un uomo di 72 anni, ieri pomeriggio ha riportato ustioni gravissime. Il pensionato, è stato trasportato d’urgenza in ospedale dove i medici gli hanno riscontrato ustioni di secondo e terzo grado, su gambe, braccia e al volto. L’anziano, stava miscelando olio e benzina per ottenere il combustibile per la motosega. Qualcosa, forse una Cosa fare? sigaretta, ha innescato le fiamme che lo hanno avvolto completamente. Le sue condizioni sono gravissime e i 1. Avvolgere in un panno se la persona medici si sono riservati la prognosi. è in fiamme 3° 2. Trasporto urgente con ambulanza in ospedale 3. Se possibile posizione anti shock A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 69

USTIONI da agenti chimici 1. Lavare abbondantemente con un getto violento di acqua corrente,

USTIONI da agenti chimici 1. Lavare abbondantemente con un getto violento di acqua corrente, per asportare la sostanza senza che abbia il tempo di reagire con l’acqua 2. Togliere eventuali indumenti contaminati A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 70

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RISCHIO PER LA VITA Si valuta dall’estensione dell’ustione più che dalla profondità: In un

RISCHIO PER LA VITA Si valuta dall’estensione dell’ustione più che dalla profondità: In un adulto se >30% In un bambino basta il 20% A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 72

CONGELAMENTO E’ una lesione locale da freddo che avviene generalmente alle estremità: mani, piedi,

CONGELAMENTO E’ una lesione locale da freddo che avviene generalmente alle estremità: mani, piedi, naso, orecchie… COSA FARE? 1. Trasportare la vittima in luogo riparato 2. Allentare o togliere indumenti costrittivi 3. Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!! 4. Massaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALORE DIRETTO! A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 73

FRATTURE E’ l’interruzione di continuità di un osso. Generalmente sono di natura traumatica ma

FRATTURE E’ l’interruzione di continuità di un osso. Generalmente sono di natura traumatica ma possono avere anche un’origine patologica. 1. Interessa l’osso a tutto spessore 1. Completa 2. E’ un’incrinatura, un’infrazione 2. Incompleta 3. I monconi sono rimasti nella loro sede primitiva 3. Composta 4. Scomposta 4. I monconi o i frammenti si sono spostati dalla loro sede naturale 5. Esposta 5. I monconi o i frammenti comunicano con l’esterno A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 74

FRATTURE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 75

FRATTURE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 75

FRATTURE: cosa fare? 1. Evitare movimenti inutili 2. Immobilizzare la parte nella posizione in

FRATTURE: cosa fare? 1. Evitare movimenti inutili 2. Immobilizzare la parte nella posizione in cui si trova, bloccando le articolazioni a monte e a valle, utilizzando anche mezzi di fortuna 3. Non fare diagnosi! 4. Non tentare di ridurre la frattura 5. Su quelle esposte, coprire con un telo pulitissimo, senza disinfettare e senza manipolare – CHIAMARE IL 118 6. Con sospetta frattura della colonna vertebrale può esserci la lesione del midollo spinale! NON MUOVERE L’INFORTUNATO! NO PLS! - CHIAMARE IL 118 A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 76

DISTORSIONE: fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede, con successivo rientro immediato IMPACCHI

DISTORSIONE: fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede, con successivo rientro immediato IMPACCHI FREDDI ED IMMOBILIZZAZIONE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 77

LUSSAZIONE: fuoriuscita definitiva di un capo articolare dalla sua sede naturale NON TENTARE DI

LUSSAZIONE: fuoriuscita definitiva di un capo articolare dalla sua sede naturale NON TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE, IMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 78

STRAPPO: rottura di uno o più fasci di fibre muscolari IMPACCHI FREDDI, DOPO 24

STRAPPO: rottura di uno o più fasci di fibre muscolari IMPACCHI FREDDI, DOPO 24 ORE IMPACCHI CALDI, RIPOSO A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 79

CRAMPO: contrattura improvvisa del muscolo, con dolore RILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLO DOLCEMENTE, DARE DA

CRAMPO: contrattura improvvisa del muscolo, con dolore RILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLO DOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALE A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 80

CRISI CONVULSIVE . . . E possono comparire come conseguenza di … A. Castagnoli

CRISI CONVULSIVE . . . E possono comparire come conseguenza di … A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 81

Durante una CRISI CONVULSIVA l’infortunato può presentare o meno perdita di coscienza. CONVULSIONI FEBBRILI

Durante una CRISI CONVULSIVA l’infortunato può presentare o meno perdita di coscienza. CONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINI; generalmente fra i 6 mesi e i 5 anni, simili alle crisi epilettiche (grande male) EPILESSIA Scarica improvvisa, eccessiva e disordinata generata da un gruppo di neuroni. Tali episodi possono coinvolgere una regione del sistema nervoso centrale oppure essere crisi generalizzate. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 82

EPILESSIA: “GRANDE MALE” A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 83

EPILESSIA: “GRANDE MALE” A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 83

EPILESSIA: cosa fare? • Mantenere la calma • Adagiare il paziente a terra e

EPILESSIA: cosa fare? • Mantenere la calma • Adagiare il paziente a terra e rimanergli vicino • Allentare gli abiti stretti • Allontanare oggetti che potrebbero ferirlo • NON tentare di tenerlo fermo durante le convulsioni • NON mettere niente in bocca al paziente: potrebbe finire con l’ostruire le vie aeree A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 84

Malore dovuto al DIABETE Coma ipoglicemico: Frequente nei pazienti con diabete di tipo 1,

Malore dovuto al DIABETE Coma ipoglicemico: Frequente nei pazienti con diabete di tipo 1, come conseguenza di un errore nella terapia. • Perdita coscienza • Cute sudata • Respiro normale A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 85

Malore dovuto al DIABETE Coma iperglicemico: Possibile in entrambe le forme di diabete come

Malore dovuto al DIABETE Coma iperglicemico: Possibile in entrambe le forme di diabete come grave complicazione. • Perdita coscienza • Aumento frequenza respiro • Cute secca • Alito acetonico A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 86

Malore dovuto al DIABETE Cosa fare? • Se c’è perdita di coscienza, chiamare 118

Malore dovuto al DIABETE Cosa fare? • Se c’è perdita di coscienza, chiamare 118 • Valutare parametri vitali; attenzione al vomito • Eventualmente posizione laterale di sicurezza • Se ancora il paziente è cosciente sarà collaborativo e ci darà indicazioni: zucchero se si sospetta un’ipoglicemia A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 87

ASSIDERAMENTO Si ha ipotermia quando la temperatura corporea scende sotto i 35°C Segni visibili:

ASSIDERAMENTO Si ha ipotermia quando la temperatura corporea scende sotto i 35°C Segni visibili: visibili • Alterazione dello stato di coscienza • Pallore e cianosi diffusa • Bradipnea e bradicardia • PORTARE IN AMBIENTE CALDO • Ipotensione • RISCALDARE CON COPERTA • Arresto cardiorespiratorio • OSPEDALIZZARE • TOGLIERE ABITI BAGNATI/FREDDI A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 88

CONGELAMENTO Raffreddamento di una singola porzione corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma spesso con gravi

CONGELAMENTO Raffreddamento di una singola porzione corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma spesso con gravi conseguenze permanenti Vasocostrizione localizzata ischemia cancrena amputazione Segni: cute inizialmente arrossata, poi bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu, cianosi, con superficie rigida poi lignea Stesse indicazioni dell’assideramento. NON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICO Bevanda calda/NO ALCOL – NO sbalzo eccessivo di temperatura A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 89

Colpo di SOLE Avviene dopo una lunga esposizione ai raggi solari: solari i raggi

Colpo di SOLE Avviene dopo una lunga esposizione ai raggi solari: solari i raggi ultravioletti sono la causa della stimolazione meningea che provoca la sofferenza cerebrale; si può arrivare alla morte. Sintomi: Sintomi cefalea, vertigini e spossatezza; febbre, sudorazione abbondante, nausea, cute calda ed arrossata, ustioni di 1° e 2° grado; può esserci shock ipovolemico, perdita di coscienza e coma. Cosa fare? Valutazione parametri vitali, portare il paziente all’ombra, slacciare indumenti stretti e rinfrescargli il capo con impacchi umidi; posizione: semisdraiato A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 90

Colpo di calore Si ha con le alte temperature e con elevata umidità, in

Colpo di calore Si ha con le alte temperature e con elevata umidità, in assenza di ventilazione. Sintomi: Sintomi cefalea, spossatezza, alterazione dello stato di coscienza fino al coma, segni di shock, dispnea. COMPORTARSI COME PER IL COLPO DI SOLE ma in posizione antishock A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 91

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I sintomi dell’intossicazione sono in funzione: • della quantità di alcol assunto • della

I sintomi dell’intossicazione sono in funzione: • della quantità di alcol assunto • della tolleranza individuale • della modalità di assunzione 1° stadio: euforia, vertigini, disinibizione, parlare rapido e continuo ad alta voce; cala la percezione del rischio, difficoltà a coordinare i movimenti, campo visivo ridotto, si riduce la percezione di stimoli luminosi e sonori. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 94

2° stadio: nausea, vomito, visione doppia, comportamento irascibile e violento; tempi di reazione fortemente

2° stadio: nausea, vomito, visione doppia, comportamento irascibile e violento; tempi di reazione fortemente compromessi, scarso adattamento all’oscurità. 3° stadio: ebbrezza franca e manifesta, ipotermia, confusione mentale, sopore e sonnolenza molto intensa, delirio, polso lento e depressione del respiro, coma etilico. A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 95

INTOSSICAZIONE DA ALCOL: COSA FARE? 1. Evitare che metta in pericolo sé ed altri

INTOSSICAZIONE DA ALCOL: COSA FARE? 1. Evitare che metta in pericolo sé ed altri 2. Attenzione se si dimostra aggressivo 3. Attenzione al vomito se perde coscienza 4. Se respira: posizione laterale di sicurezza (PLS) e coprire per evitare ipotermia 5. Se sono alterate o compromesse respirazione e/o circolo: chiamare 118 e iniziare RCP A. Castagnoli - IPSIA "F. lli TADDIA" CENTO (FE) 96

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