Gli Enti Locali Il comune e la provincia
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Gli Enti Locali Il comune e la provincia Prof. Giovanni Bronzetti Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 1
La nascita dei “Comuni” I “Municipi” vengono istituiti in pieno periodo rivoluzionario in Francia, con decreto del 14 dicembre 1789 Ogni Municipio ha organi elettivi, funzioni proprie e deleghe dallo Stato Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 2
I passi indietro. . . Nel periodo napoleonico i sindaci vengono invece nominati dal Governo centrale (Costituzione Anno III - 1795) Con la Restaurazione viene poi eliminata ogni presenza, anche marginale, di rappresentanza Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 3
In Italia. . . Lo Stato Sabaudo è diviso in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. Il Sindaco è nominato dal Re Nel 1861, proclamato il Regno d’Italia la Destra Storica opta per un forte centralismo. Nel 1865 Ricasoli fa approvare la L. 2248/65. Il Comune ha Consiglio e Giunta elettivi (su base censitaria) e Sindaco di nomina governativa. Le delibere comunali sono soggette a controllo di legittimità e di merito da parte del Prefetto. Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 4
Arriva la Sinistra Storica Con il TU del maggio 1898 il Sindaco viene eletto dal Consiglio Comunale ed il Presidente della Deputazione dal Consiglio Provinciale Si rafforza il controllo statale con l’istituzione della Giunta provinciale amministrativa presieduta dal Prefetto L’ultimo atto dello Stato Liberale è l’estensione del suffragio universale alle elezioni locali nel 1915 Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 5
Un quesito: Come mai nel Regno d’Italia si privilegiano gli Enti Locali rispetto alle Regioni? Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 6
Il problema è l’Unità Nazionale Nel 1860 nella Commissione straordinaria e temporanea di Legislazione presso il Consiglio di Stato vi fu la proposta di creare le Regioni come consorzio di province e con forte decentramento di Funzioni statali Ma il cuore del confronto era tra liberal-autoritari (Rattazzi) e liberal-individualisti (Cavour e Minghetti). Questi chiedevano per le collettività come per i singoli margine di iniziativa ed erano perciò moderatamente decentratori, sempre in un quadro nazionale Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 7
Il Regime Fascista: la soppressione delle autonomie Nel 1925 Roma diventa un Governatorato, con Governatore e vice nominati con regio decreto Nel 1926 riforma podestarile. Il Podestà è nominato con decreto per 5 anni, è revocabile dal Ministro dell’Interno ed è coadiuvato da una Consulta municipale non elettiva Nel 1928 statalizzazione dei Segretari Comunali In generale vengono ristrette le autonomie delle municipalità. La legge che regola i Comuni è del 1934. Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 8
La Costituzione Repubblicana Art. 128 Cost. qualifica come autonomi Comuni e Province La legislazione statale deve definirne le funzioni e stabilire i principi dell’ordinamento comunale Vengono istituite le Regioni Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 9
I Comuni La legge fondamentale degli EE. LL resta però quella del 1934, che regola in modo uniforme tutti i Comuni, a prescindere dalle dimensioni Per una radicale riforma occorre attendere la L. 142 del 1990, la c. d. “riforma delle autonomie locali” Segue la L. 81 del 1993, che modifica in senso maggioritario l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 10
Ancora… una normativa essenziale per gli enti locali è rappresentata dal D. Lgs. 77/95, sull’ordinamento contabile e finanziario degli enti locali questo è stato poi modificato e integrato dalle c. d. Bassanini e da altre norme Inoltre, “interferiscono” con gli enti locali le norme che riguardano la pubblica amministrazione nel suo complesso, come la 29/93 e la 286/99 Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 11
Per sistematizzare il processo di riforma Il 3 agosto 2000 il governo ha emanato il Testo Unico degli Enti Locali Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 12
La riforma costituzionale La legge costituzionale 3/2001 rimette in discussione molte cose… Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 13
Art. 3. Autonomia dei comuni e delle province (Tuel) 2. Il comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. 3. La provincia … rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo 4. I comuni e le province hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria, nell’ambito dei propri statuti e regolamenti e delle … della finanza pubblica Prof. Giovanni Bronzettileggi - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 14
Statuto e regolamenti Lo statuto stabilisce le norme fondamentali dell’organizzazione dell’ente, e in particolare specifica le attribuzioni degli organi e stabilisce i criteri generali in materia di organizzazione dell’ente. Gli statuti sono deliberati dal consiglio con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. . . Nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dello statuto, il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 15
Art. 36. Organi di governo 1. Sono organi di governo del comune il consiglio, la giunta, il sindaco. 2. Sono organi di governo della provincia il consiglio, la giunta, il presidente. Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 16
Art. 42. Attribuzioni dei consigli Il consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico - amministrativo. Il consiglio ha competenza limitatamente ad una serie di atti fondamentali, che si riconduco sostanzialmente a quelli che riguardano i rapporti con i cittadini (ad es. l’istituzione di tributi) ed in generale le “grandi scelte” (bilancio, indebitamento, costituzione e cessione di società) Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 17
Il sindaco ü E’ eletto a suffragio universale e diretto ü Nomina i componenti della giunta e può revocare gli assessori, dandone motivata comunicazione al consiglio ü Si deve dimettere se la mozione di sfiducia, sottoscritta da almeno 2/5 dei consiglieri viene votata, per appello nominale, dalla maggioranza assoluta dei consiglieri. In tal caso il Consiglio si scioglie ü Procede alle nomine, designazione e revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni; ü Nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna ü E’ ufficiale del Governo ed ha perciò deleghe statuali, anche Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle di pubblica sicurezza. Amministrazioni Pubbliche 18
La giunta ü Collabora con il sindaco nell’amministrazione del comune e opera attraverso deliberazioni collegiali ü Compie gli atti di amministrazione che non siano riservati al consiglio o rientrino nelle competenze del sindaco ü Adotta i regolamenti sull’ordinamento degli uffici nel rispetto dei principi generali del consiglio Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 19
La L. 142/90 (ora nel Tuel) Separa i ruoli degli organi elettivi (consiglio e giunta) e della struttura organizzativa (dirigenti e dipendenti) Precisa che nei confronti dei dipendenti vanno individuati compiti e responsabilità Prescrive criteri di efficienza, efficacia ed economicità Individua i processi di programmazione e controllo come momento centrale della attività amministrativa Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 20
Autonomia dei dirigenti La ridefinizione dei poteri tra organi è stata estesa anche all’apparato burocratico in uno sforzo generale di conferire ad esso una maggiore autonomia e responsibilizzazione Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 21
Il D. Lgs. 29/93, art. 3 “Gli organi di governo definiscono gli obiettivi e i programmi da attuare… Ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa… Essi sono responsabili della gestione e dei relativi risultati. ” Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 22
Tuel - Art. 107. Funzioni e responsabilità della dirigenza 1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi. La gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. 2. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi, compresa l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non riservati espressamente dalla legge o dallo statuto al Consiglio o ad altri Organi. Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 23
Il D. Lgs. 77/95 (ora nel Tuel) Ai servizi viene assegnata una dotazione di risorse umane, strumentali e finanziarie Viene definita l’assunzione degli atti di impegno in capo ai responsabili, garantendone così l’autonomia Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 24
Il segretario In precedenza era un funzionario statale; la L. 142/90 lo rende “. . . nominato e revocato d’intesa con il sindaco…” oggi: n n il segretario svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa la sovraintendenza allo svolgimento delle funzioni ed al coordinamento dell’attività dei dirigenti solo se non viene nominato un direttore generale Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 25
Il direttore generale Realizza gli indirizzi e gli obiettivi dell’Ente, in base alle direttive politiche ricevute; controlla il funzionamento della struttura interna dell’ente e persegue i livelli ottimali di efficienza e efficacia predispone il piano dettagliato degli obiettivi e propone il piano esecutivo di gestione Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 26
Il ragioniere (art. 153 Tuel) Il responsabile del servizio finanziario è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio annuale o pluriennale ed alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese Il regolamento di contabilità disciplina le modalità con le quali vengono resi i pareri di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione ed apposto il visto di regolarità contabile sulle determinazioni dei soggetti abilitati. Il responsabile del servizio finanziario effettua le attestazioni di copertura della spesa in relazione alle disponibilità effettive esistenti negli stanziamenti di spesa e, quando occorre, in relazione allo stato di realizzazione degli accertamenti di entrata vincolata Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 27
Ordinamento Finanziario E contabile La struttura contabile, è molto diversa rispetto a quanto accade in un’impresa… Prof. Giovanni Bronzetti Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 28
Il “Sistema dei Bilanci” Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 29
Conto Economico e Conto del Patrimonio …cerchiamo di capire perché sono importanti. . . Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 30
Contabilità Finanziaria Funzione Autorizzatrice Controllo di Efficienza ed Efficacia Contabilità Economica Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 31
Funzione autorizzatrice Nel pluriennale Nel preventivo Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 32
Funzione autorizzatrice Esistenza impegno contabile registrato sul competente intervento Sussistenza della copertura finanziaria Comunicazione ai terzi dell’impegno contabile Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 33
Funzione autorizzatrice In proposito assume un ruolo chiave il direttore di ragioneria o responsabile del servizio finanziario Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 34
IL SISTEMA DI BILANCIO Pluriennale Previsione Annuale Rendiconto Rel. Prev. e Prog. PEG Note Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 35
LA CONTABILITA’ FINANZIARIA Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 36
… in equilibrio costante Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 37
Il principio dell’equilibrio per quanto riguarda lo Stato non si traduce in norme vincolanti per le Regioni e per gli Enti Locali l’obbligo è invece previsto dalla normativa contabile (c. d. obbligo di pareggio di bilancio) Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 38
Il pareggio comporta: un vincolo verticale di competenza tra stanziamenti di competenza in entrata ed in uscita ed uno di cassa, ove vi siano previsioni di cassa, secondo cui le previsioni in uscita di cassa non possono superare il fondo cassa iniziale più le entrate previste un vincolo orizzontale per ogni voce di entrata e di uscita, ove vi siano previsioni di cassa, per cui le E di cassa di un capitolo non possono superare i residui attivi iniziali più gli stanzamenti di competenza in entrata Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 39
…e nella gestione del bilancio Gli impegni non devono superare gli stanziamenti di competenza ed i pagamenti le previsioni di cassa in uscita Non si possono effettuare pagamenti in conto competenza superiori agli impegni ed in conto residui maggiori ai residui passivi iniziali Per le entrate questi vincoli non valgono! Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 40
Art. 193 - Salvaguardia degli equilibri di bilancio “ 1. Gli enti locali rispettano durante la gestione e nelle variazioni di bilancio il pareggio finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti, secondo le norme contabili recate dal presente testo unico”. Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 41
Il servizio finanziario Verifica la veridicità delle previsioni di entrata avanzate dai rispettivi servizi e da iscriversi in bilancio Verifica la compatibilità delle previsioni di spesa avanzate dai servizi e da iscriversi in bilancio Verifica periodicamente lo stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 42
Le fasi dell’entrata ACCERTAMENTO RISCOSSIONE …il presupposto è dato dalla previsione di bilancio. . . VERSAMENTO Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 43
Accertamento. Le condizioni Verifica dell’esistenza giuridica del credito Individuazione del debitore Quantificazione della somma da incassare Fissazione della data di scadenza del credito Verifica della documentazione atta a comprovare i punti precedenti Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 44
Riscossione La riscossione comporta la predisposizione del relativo “ordinativo d’incasso” (la precedente “reversale”), trasmesso al tesoriere Si risolve nel materiale introito della somma da parte del TESORIERE o di altri incaricati, in conseguenza del pagamento del debitore dell’ente Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 45
Versamento Consiste nel trasferimento delle somme riscosse da Tesoriere nelle casse dell’ente Tale fase coincide con la riscossione quando questa è effettuata direttamente dal tesoriere mentre non è così se viene realizzata da un “esattore” Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 46
Le fasi della spesa IMPEGNO LIQUIDAZIONE ORDINAZIONE …il presupposto è dato, anche qui, dalla previsione di bilancio. . . PAGAMENTO Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 47
L’impegno Una obbligazione giuridicamente perfezionata La determinazione della somma da pagare La determinazione del soggetto creditore L’indicazione della causale e della ragione del debito La costituzione del vincolo sulle previsioni di bilancio, previo accertamento delle disponibilità di bilancio La documentazione comprovante. . . Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 48
Art. 183 - Impegno di spesa “ 9. Il regolamento di contabilità disciplina le modalità con le quali i responsabili dei servizi assumono atti di impegno. A tali atti, da definire "determinazioni" e da classificarsi con sistemi di raccolta che individuano la cronologia degli atti e l'ufficio di provenienza, si applicano, in via preventiva, le procedure di cui all'articolo 151, comma 4” (apposizione del visto di regolarità contabile) Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 49
La liquidazione L’impegno può non avere i caratteri di certezza e di liquidità La liquidazione serve a determinare la somma certa e liquida da pagare al creditore nel limite dell’impegno assunto Compete al servizio che poi la manda in regioneria per i controlli Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 50
L’ordinazione È la disposizione impartita al tesoriere mediante il “mandato di pagamento”, documento a ciò predisposto Il mandato è sottoscritto dal dipendente individuato per ciò dal regolamento di contabilità, in genere il Ragioniere La ragioneria provvede al controllo di conformità tra impegno, liquidazione e mandato e lo trasmette al Tesoriere Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 51
Il ciclo di gestione finanziaria della spesa negli enti locali fornitore di di di e e e il il il b b ria a a nto sa nto s s s e e n n on ico on ime pon ime o o i i p p p g g s s m Ra Ra Re ono Re oced ec pr pr pr f ne o zi a ur f t at Amministrazioni Pubbliche ne io az in Or d Li co qui nt da ab zi ile on e di a e co ura d i n o i i r o u ica gn Ord uist Ca nit q e i r p L cn q fo im ac te Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle ro a n de me nto t at a ur ga ci a r e M ttur fa di to nto a d e an am M g pa pa ità r la e o g ca a Re cni rtur ria te pe zia co an fin o s Te ia r re 52
A fine esercizio vi sono operazioni per le quali: il ciclo finanziario si è esaurito nel periodo hanno effetto sia sul risultato di amministrazione che di cassa il ciclo finanziario non si è completato nel periodo hanno effetto solo sul risultato di amministrazione Queste ultime determinano i residui Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 53
I residui attivi Entrate accertate ma non ancora riscosse I residui passivi Spese impegnate ma non ancora liquidate o pagate Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 54
Economie e diseconomie “di stanziamento” o “in conto competenza”: differenze tra stanziamenti definitivi di competenza e accertamenti/impegni “in conto residui”: rettifica dei valori dei residui iniziali, conseguente loro incremento (riaccertamento) o diminuzione (cancellazione) Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 55
Per le entrate Si hanno economie in entrata a fronte di maggiori accertamenti rispetto agli stanziamenti di competenza definitivi o a riaccertamento dei residui attivi Si hanno diseconomie a fronte di accertamenti inferiori rispetto agli stanziamenti di competenza definitivi o a cancellazione di residui attivi Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 56
Le economie di spesa Impegni inferiori agli stanziamenti di competenza definitivi Cancellazione di residui passivi Possono aversi delle diseconomie di spesa? Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 57
NO! Il bilancio ha una funzione autorizzatoria Per impegnare somme superiori agli stanziamenti è necessaria una variazione Il riaccertamento di maggiori residui passivi comporta un nuovo impegno Esistono però i c. d. debiti fuori bilancio Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 58
I debiti fuori bilancio possono assimilarsi al concetto di sopravvenienza passiva, da riconoscersi al di fuori dell’impegno, in assenza dunque di una specifica previsione nel bilancio dell’esercizio in cui si manifestano. Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 59
Il risultato di amministrazione “accertato”, con l’approvazione del rendiconto, è costituito da: FONDO CASSA + RESIDUI ATTIVI - RESIDUI PASSIVI … in pratica da cassa, crediti e debiti Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 60
I “risultati” risultato di amministrazione – in prima approssimazione rappresenta il saldo delle entrate e delle uscite di competenza (accertamenti e impegni) risultato di cassa – rappresenta il saldo dei versamenti (entrate) e dei pagamenti (uscite) Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 61
Art. 187 - Avanzo di amministrazione “ 1. L'avanzo di amministrazione è distinto in fondi non vincolati, fondi per finanziamento spese in conto capitale e fondi di ammortamento. 2. L'eventuale avanzo di amministrazione, accertato ai sensi dell'articolo 186, può essere utilizzato: solo per. . . Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 62
Utilizzo dell’avanzo Reinvestimento quote accantonate per ammortamento Per la copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili Per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri, per le spese di funzionamento non ricorrenti Per il finanziamento di spese di investimento Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 63
Gli “equilibri” La salvaguardia degli equilibri riveste un ruolo centrale nella gestione del bilancio, e viene verificata su ogni singolo atto dalla ragioneria. Vi sono anche due appuntamenti generali di verifica: entro il 30 settembre ed entro il 30 novembre Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 64
Almeno 1 volta entro il 30 settembre vi è la “ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi” ove il Consiglio dà atto del permanere degli equilibri Il mancato generali di bilancio o adempimento adotta i provvedimenti comporta lo necessari per il riequilibrio scioglimento del per il ripiano del consiglio disavanzo Prof. dell’anno Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 65 precedente o di quello
Entro il 30 novembre ha luogo la “variazione di assestamento generale” che consiste nella verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, finalizzata ad assicurare il mantenimento dell’equilibrio generale di bilancio Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 66
Il divieto di chiudere in disavanzo la situazione economica le spese correnti + Qk mutui e prestiti obbligazionari entrate tributarie + entrate da trasferimenti + entrate extratributarie Spese correnti (Tit. I) + Quote amm. to (Tit. III) Totale spese (A) ***** Entrate tributarie (Tit. I) °°°°° + entrate da trasferimenti (Tit. II) °°°°° + entrate extra-tributarie (Tit. III) °°°°° Totale entrate correnti °°°°° Altre entrate destinabili per legge Alla copertura di spese correnti °°°°° Totale entrate (B) °°°°° Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 67
Gli Investimenti Titolo II della Spesa Prof. Giovanni Bronzetti Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 68
Le fonti di finanziamento Gestione corrente: eccedenza entrate su spese correnti e quote di ammortamento mutui (c. d. avanzo di bilancio) Gestione extra-corrente: dismissione di beni facenti parte del patrimonio Avanzo di amministrazione Finanziamenti a titolo di capitale o di prestito Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 69
Gli investimenti Ogni investimento dovrà trovare copertura con riferimento ai flussi di spesa generati esplicitati nel bilancio pluriennale Resta ferma la normativa sulla necessità della redazione del piano economico-finanziario Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 70
Un quesito Che tipo di oneri genera un nuovo investimento nel corso degli anni? Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 71
Il Sistema dei Finanziamenti Prof. Giovanni Bronzetti Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 72
Le fonti ordinarie i tributi (imposte e tasse) i corrispettivi dei servizi pubblici (tariffe e prezzi) i redditi da gestione patrimoniale i trasferimenti da altri enti pubblici Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 73
Le altre fonti smobilizzo del patrimonio (privatizzazioni, ecc. ) ricorso al prestito Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 74
Le spese correnti spese in conto capitale Siamo sicuri sia indifferente la modalità di finanziamento delle spese? Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 75
I trasferimenti nel sistema accentrato fondi indistinti – permettono all’ente locale la massima discrezionalità di impiego fondi a finalizzazione generale – sono destinati a scopi definiti ma non indicano precisi impieghi fondi a destinazione specifica o vincolata, correlati ad impieghi specifici Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 76
Le relazioni finanziarie di Sistema accentrato o di finanza derivata, nel quale spetta allo Stato prelevare i mezzi finanziari Sistema decentrato o di finanza autonoma, caratterizzato da una maggiore distribuzione tra i diversi modelli di governo del potere di raccogliere mezzi finanziari Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 77
Finanza decentrata: i vantaggi la politica delle entrate è una componente della politica di gestione e non solo di politica economica possibilità di mantenere un collegamento tra politica di finanziamento ed applicazione da parte degli organi tecnico -professionali effetto di responsabilizzazione dell’ente che percepisce l’entrata e di competizione tra enti Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 78
L’indebitamento E’ destinabile esclusivamente agli investimenti Deve essere stato approvato il rendiconto del penultimo anno precedente quello cui si riferisce l’operazione Deve essere previsto nel bilancio preventivo Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 79
Indebitamento Il totale della spesa per interessi non può superare il 25% delle entrate correnti desumibili dal richiamato rendiconto, o del bilancio preventivo se l’ente è di nuova istituzione Prof. Giovanni Bronzetti - Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche 80
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