SUPPORTI TECNOLOGICI PER LEDUCAZIONE E LA DIDATTICA Michela

  • Slides: 73
Download presentation
SUPPORTI TECNOLOGICI PER L’EDUCAZIONE E LA DIDATTICA Michela Braga, psicologa Katia Smorgon, educatrice professionale

SUPPORTI TECNOLOGICI PER L’EDUCAZIONE E LA DIDATTICA Michela Braga, psicologa Katia Smorgon, educatrice professionale Chiara Sangiorgi, logopedista

SUPPORTI TECNOLOGICI: QUALI OBIETTIVI? Le nuove tecnologie possono essere utilizzate a supporto dei programmi

SUPPORTI TECNOLOGICI: QUALI OBIETTIVI? Le nuove tecnologie possono essere utilizzate a supporto dei programmi educativi per: ottimizzare le potenzialità comunicative, accrescere le possibilità di autoccupazione ed autointrattenimento di ciascuno, integrare i tradizionali percorsi educativo-didattici.

QUALI STRUMENTI?

QUALI STRUMENTI?

VALUTAZIONE • Identificare quale ausilio per la comunicazione o l'apprendimento possa risultare più utile

VALUTAZIONE • Identificare quale ausilio per la comunicazione o l'apprendimento possa risultare più utile ed efficiente per una persona disabile non comporta sempre una valutazione esclusivamente tecnologica. • Nei bambini in particolare, ma anche negli adulti con problematiche investono più aree funzionali, è necessario considerare una pluralità di elementi (clinici, funzionali, di contesto…).

VALUTAZIONE E SUPPORTO Importante beneficiare di una valutazione specifica prima di consigliare o scegliere

VALUTAZIONE E SUPPORTO Importante beneficiare di una valutazione specifica prima di consigliare o scegliere un ausilio e di essere supportati nella programmazione e realizzazione di attività complementari o preparatorie l'uso di dotazioni tecniche.

SOLUZIONE ASSISTIVA In generale, un singolo ausilio o soluzione tecnologica non è sufficiente a

SOLUZIONE ASSISTIVA In generale, un singolo ausilio o soluzione tecnologica non è sufficiente a soddisfare un bisogno individuale e a permettere di superare una situazione di disabilità. E’ necessario mettere in campo una serie di prodotti, alcuni specificamente progettati persone con disabilità, altri di comune commercio, combinati e personalizzati secondo le specifiche esigenze di ciascuno. A questi vanno aggiunti gli adattamenti dell’ambiente di vita e l’assistenza personale. Andrich R. et al. «Service delivery systems for assistive technology in Europe: an AAATE/EASTIN position paper» . Technology and Disability 25. 3 (2013): 127 -146

RIVOLUZIONE TABLET Computer portatili dalla forma di una tavoletta che consentono all’utilizzatore di agire

RIVOLUZIONE TABLET Computer portatili dalla forma di una tavoletta che consentono all’utilizzatore di agire sul dispositivo attraverso lo schermo sensibile al tocco (touch screen) • Smartphone e tablet hanno una sempre maggior diffusione presso la popolazione (raggiungono fasce d’età sempre più estreme) • Hanno iniziato ad essere utilizzati come tecnologia assistiva nelle situazioni di disabilità.

TABLET Dispositivo multifunzionale che offre l’accesso ad un’ampia gamma di attività, per es. •

TABLET Dispositivo multifunzionale che offre l’accesso ad un’ampia gamma di attività, per es. • CAA • Strumenti educativi e per l’apprendimento • Intrattenimento ATTENZIONE!!!

Innalzamento del livello di motivazione Aumento del coinvolgimento della persona nelle attività proposte (concentrazione)

Innalzamento del livello di motivazione Aumento del coinvolgimento della persona nelle attività proposte (concentrazione) POTENZIALITA’ Portabilità Desiderabilità sociale Realizzazione immediata e altamente individualizzata di supporti educativi

Maggiore isolamento Ossessività RISCHI Aumento di comportamenti peculiari Scarsa esportabilità in altri contesti

Maggiore isolamento Ossessività RISCHI Aumento di comportamenti peculiari Scarsa esportabilità in altri contesti

COMUNICAZIONE La comunicazione è un bisogno primario per tutti gli esseri umani. In persone

COMUNICAZIONE La comunicazione è un bisogno primario per tutti gli esseri umani. In persone con handicap è frequente che la comunicazione non verbale sia difficoltosa e che il linguaggio si sviluppi in maniera ridotta o non si sviluppi affatto. Nonostante ciò, è possibile osservare il permanere di necessità e intenzioni comunicative. Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA): è costituita da qualsiasi strumento, dispositivo, immagine, parola scritta, simbolo o gesto che compensa le difficoltà di comunicazione recettiva ed espressiva (Cafiero, 2005) E’ possibile adottare: • strumenti di CAA senza tecnologia (tavole o quaderni); • strumenti di CAA a bassa tecnologia (semplici dispositivi ad emissione vocale). • strumenti di CAA ad alta tecnologia (tablet)

COMUNICAZIONE Creazione di tavole comunicative con sintesi vocale

COMUNICAZIONE Creazione di tavole comunicative con sintesi vocale

GIOCO E INTRATTENIMENTO Allenare particolari funzioni o abilità (per es. memoria, attenzione, categorizzazione, generalizzazione,

GIOCO E INTRATTENIMENTO Allenare particolari funzioni o abilità (per es. memoria, attenzione, categorizzazione, generalizzazione, abilità visuo-spaziali, abilità linguistiche, ecc. ) attraverso esercizi coinvolgenti.

PER ESEMPIO: PUZZLE MEMORY

PER ESEMPIO: PUZZLE MEMORY

PER ESEMPIO: INCASTRI TRACCIATI

PER ESEMPIO: INCASTRI TRACCIATI

PER ESEMPIO: SEQUENZE DI AZIONI FLASH CARD CON EFFETTI DIVERTENTI

PER ESEMPIO: SEQUENZE DI AZIONI FLASH CARD CON EFFETTI DIVERTENTI

PER ESEMPIO: • FACILITATORI NELLA FRUIZIONE DI MUSICA E VIDEO

PER ESEMPIO: • FACILITATORI NELLA FRUIZIONE DI MUSICA E VIDEO

OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI QUALI APP scarico/compro?

OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI QUALI APP scarico/compro?

Difficile (se non impossibile) trovare un’app già pronta GIUSTA «Giusta» per: • contenuti •

Difficile (se non impossibile) trovare un’app già pronta GIUSTA «Giusta» per: • contenuti • livello di difficoltà • richieste • modalità • interessi… Insomma, «giusta» per quello specifico bambino, in un dato momento del suo percorso educativo o di apprendimento.

LE APP APERTE Consentono di creare attività, giochi, supporti ad hoc. Mettono cioè a

LE APP APERTE Consentono di creare attività, giochi, supporti ad hoc. Mettono cioè a disposizione un ambiente e degli strumenti per costruire in maniera semplice ed intuitiva attività personalizzate, giuste per contenuti, difficoltà, modalità, interessi. Giuste per quello specifico bambino.

Aiuto, da che parte inizio?

Aiuto, da che parte inizio?

ALCUNE PISTE DI LAVORO • SEQUENZE FOTOGRAFICHE • ATTIVITA’ PERSONALIZZATE • MAPPE CONCETTUALI

ALCUNE PISTE DI LAVORO • SEQUENZE FOTOGRAFICHE • ATTIVITA’ PERSONALIZZATE • MAPPE CONCETTUALI

APP PER LA CREAZIONE DI SEQUENZE FOTOGRAFICHE • Little Story Creator (solo IOS, gratuita)

APP PER LA CREAZIONE DI SEQUENZE FOTOGRAFICHE • Little Story Creator (solo IOS, gratuita) • Storie speciali (IOS e Android, 12, 99 euro) • Book creator (IOS e Android, versione lite, versione completa 4, 99 euro)

LITTLE STOY CREATOR App che consente di creare una sequenza di pagine con i

LITTLE STOY CREATOR App che consente di creare una sequenza di pagine con i seguenti contenuti: Foto e/o video Stringhe di testo Registrazioni vocali Altri elementi (adesivi, scrittura/disegno a mano, ecc)

STORIE SPECIALI ₊ Possibilità di suddividere le storie create in raccolte/cartelle differenti ₊ Storia

STORIE SPECIALI ₊ Possibilità di suddividere le storie create in raccolte/cartelle differenti ₊ Storia impaginata e pronta da stampare ₊ Disponibile anche per tablet Android ₋ Impaginazione rigida (sfondo bianco, posizione di foto e testo sempre uguale, impossibile agire su carattere e dimensione, ecc. ) ₋ No video ₋ Non è possibile associare una registrazione audio ad un singolo elemento

BOOK CREATOR ₊ Funzioni complete, si può anche inserire della musica ₊ Tanti sfondi,

BOOK CREATOR ₊ Funzioni complete, si può anche inserire della musica ₊ Tanti sfondi, tanti formati di libro, facile creare fumetti ₊ E’ possibile salvare le storie create come libri o come video ₋ Nella versione gratuita è possibile creare un solo libro

UTILIZZI In quanti modi possono essere usate? 1. 2. 3. 4. 5. 6. Racconto

UTILIZZI In quanti modi possono essere usate? 1. 2. 3. 4. 5. 6. Racconto di un’esperienza Racconto di sé e delle proprie emozioni Storie sociali Task-analysis Agenda Creazione di supporti per l’apprendimento/presentazioni didattiche 7. Libri ‘parlanti’ 8. …

1. RACCONTO DI UN’ESPERIENZA 2. RACCONTO DI SÉ E DELLE PROPRIE EMOZIONI

1. RACCONTO DI UN’ESPERIENZA 2. RACCONTO DI SÉ E DELLE PROPRIE EMOZIONI

ABILITA’ SOCIALI ‘’MI RACCONTO……’’ Sovente le famiglie ci riferiscono che i loro figli al

ABILITA’ SOCIALI ‘’MI RACCONTO……’’ Sovente le famiglie ci riferiscono che i loro figli al rientro da scuola non raccontano come hanno trascorso la giornata, quali attività hanno svolto, come si sono sentiti in relazione a episodi. Spesso in effetti nei bambini con autismo sono carenti le motivazioni a raccontare quali l’ottenere una soddisfazione intrinseca o un elogio sociale. Inoltre possono non avere chiari le aspettative e il vissuto dell’altro di fronte ad una mancata condivisione di esperienze. Si osserva pertanto una fragilità dovuta ad una mancanza di motivazione legata all’ aspetto sociale di raccontare un’esperienza, un fatto accaduto.

ABILITA’ DI NARRAZIONE I bambini con autismo possono presentare problemi con le abilità di

ABILITA’ DI NARRAZIONE I bambini con autismo possono presentare problemi con le abilità di narrazione, compreso il riferirsi a eventi passati, o nel raccontare di film, storie e programmi TV in modo coeso e sequenziale. Possono tralasciare dettagli importanti dell'informazione, deviare dal focus dell’argomento, inserire ripetizioni.

Per favorire la parte espressiva si utilizzano supporti visivi: • • Aspetto cronologico del

Per favorire la parte espressiva si utilizzano supporti visivi: • • Aspetto cronologico del racconto Mantenere l’attenzione sull’argomento Tono della voce adeguato Corretta postura del corpo

…. . E LE EMOZIONI Attraverso il racconto di eventi personali si affronta l’aspetto

…. . E LE EMOZIONI Attraverso il racconto di eventi personali si affronta l’aspetto emotivo quindi il riconoscere le emozioni legate alle varie situazioni. Lettura delle proprie e altrui emozioni, arricchendo anche il vocabolario emotivo e potenziando la consapevolezza emotiva. Analisi della relazione tra: EVENTO - PENSIERO - PARLATO/AGITO - STATO EMOTIVO

3. STORIE SOCIALI Una storia sociale è una breve storia scritta in un modo

3. STORIE SOCIALI Una storia sociale è una breve storia scritta in un modo e in una forma specifica. La storia descrive quello che succede in una specifica situazione sociale ed è usata per sviluppare dei comportamenti appropriati.

OBIETTIVI Favorire l'apprendimento di una competenza sociale al fine di migliorare i rapporti interpersonali

OBIETTIVI Favorire l'apprendimento di una competenza sociale al fine di migliorare i rapporti interpersonali utilizzando forme comunicative funzionali ● Favorire l'abilità di adattarsi ai cambiamenti e acquisire familiarità contesti ed eventi nuovi ● ● Intervenire su comportamenti problematici

Sono dei brevi racconti che vengono utilizzati per: descrivere una determinata situazione ●per fornire

Sono dei brevi racconti che vengono utilizzati per: descrivere una determinata situazione ●per fornire regole su come comportarsi, cosa dire, cosa evitare di fare ● Quindi nelle storie sociali vengono forniti gli indizi sociali necessari di una specifica situazione, vengono suggerite quali azioni compiere; infine vengono date informazioni su cosa sta succedendo e perché. Forniscono informazioni accurate su situazioni reali, sfruttano il canale visivo, ottimo veicolo per favorire la comprensione sociale.

SCOPO DELLE STORIE SOCIALI Fornire un feedback positivo al bambino, consentendogli di riconoscere le

SCOPO DELLE STORIE SOCIALI Fornire un feedback positivo al bambino, consentendogli di riconoscere le sue abilità e il suo comportamento appropriato ●Aiutare il bambino ad abituarsi a una situazione e a reagire ad essa in modo appropriato ●Aiutare a prevenire le reazioni che scaturiscono da una mancanza di comprensione sociale ●Fornire dei suggerimenti su quali sono i comportamenti socialmente adeguati ●

CARATTERISTICHE DELLE STORIE SOCIALI Scritte appositamente per un determinato individuo a proposito di una

CARATTERISTICHE DELLE STORIE SOCIALI Scritte appositamente per un determinato individuo a proposito di una situazione che egli trova difficile ● Scritte in modo da adeguarsi ai livelli di linguaggio e vocabolario del bambino (parole, immagini) ● Scritte in prima persona e in tempo presente o futuro ●

STRUTTURA DELLE STORIE SOCIALI Nelle storie sociali vengono utilizzate tre tipi di frasi: DESCRITTIVE

STRUTTURA DELLE STORIE SOCIALI Nelle storie sociali vengono utilizzate tre tipi di frasi: DESCRITTIVE SOGGETTIVE DIRETTIVE

Le frasi DESCRITTIVE forniscono informazioni accurate sul contesto. Evidenziano i fatti che il bambino

Le frasi DESCRITTIVE forniscono informazioni accurate sul contesto. Evidenziano i fatti che il bambino può vedere. Definiscono quindi in modo oggettivo la situazione. Rispondono alle domande: «Chi? » e «Che cosa sta facendo? » Le frasi dovrebbero contenere parole come “in genere”, “a volte”, “ spesso” “di solito”, piuttosto che “sempre” in modo da evitare le interpretazioni letterali e aiutare il bambino a gestire il cambiamento.

Le frasi SOGGETTIVE danno informazioni semplici sul perché le cose accadono. Fanno entrare il

Le frasi SOGGETTIVE danno informazioni semplici sul perché le cose accadono. Fanno entrare il bambino nella testa e nei cuori delle persone che diventano i personaggi delle loro storie. Descrivono le reazioni e le risposte degli altri nella situazione-stimolo. Possono descrivere i sentimenti degli altri.

Le frasi DIRETTIVE suggeriscono al bambino il comportamento appropriato da adottare. Quindi esplicitano in

Le frasi DIRETTIVE suggeriscono al bambino il comportamento appropriato da adottare. Quindi esplicitano in termini positivi cosa bisogna fare e dire in una specifica situazione. La competenza sociale deve essere incoraggiata in maniera positiva, sono da preferire espressioni come: “Cercherò di. . ” “Voglio provare” “Ci proverò” anziché “ Non voglio” “Non devo”. Smith C. (2006), Storie sociali per l’autismo. Erickson, Trento. Gray C. (2016), Il nuovo libro delle storie sociali. Promuovere le competenze relazionali in bambini e giovani adulti con autismo e sindrome di Asperger. Erickson, Trento.

STEP PER SCRIVERE UNA STORIA SOCIALE 1) Visualizzare l'obiettivo: l'obiettivo generale di una storia

STEP PER SCRIVERE UNA STORIA SOCIALE 1) Visualizzare l'obiettivo: l'obiettivo generale di una storia sociale è di condividere informazioni sociali accurate. Visualizzare l'obiettivo significa tradurre l'informazione sociale in un testo ricco di significato e di immagini. In molti casi significa descrivere concetti astratti e idee con immagini e con riferimenti concreti e visivi. 2) Raccogliere le informazioni: specificare dove e quando ha luogo la situazione, chi è coinvolto, come si sviluppano gli eventi, cosa succede e perché. 3) Personalizzare il testo: ogni storia sociale è pensata e scritta per un determinato bambino tenendo conto delle sue abilità e delle sue fragilità. E' necessario conoscere lo stile di apprendimento, la capacità di lettura, la capacità di attenzione e gli interessi della persona a cui è destinata la storia.

4. TASK ANALYSIS La task analysis è una procedura basata sulla scomposizione di un

4. TASK ANALYSIS La task analysis è una procedura basata sulla scomposizione di un compito nella sequenza di singoli passaggi che lo compongono. Attraverso l'analisi del compito è possibile acquisire competenze anche complesse.

Individuata l'abilità target che si intende raggiungere, l'obiettivo finale viene scomposto in sotto-obiettivi. Nella

Individuata l'abilità target che si intende raggiungere, l'obiettivo finale viene scomposto in sotto-obiettivi. Nella fase di apprendimento viene fornito massimo aiuto (guida fisica), successivamente si sfumano i prompts (fading) e attraverso il concatenamento dei passaggi (anterogrado/retrogrado) si raggiunge l'acquisizione in autonomia dell'abilità target. La task-analysis può essere presentata in forma scritta, oppure attraverso figure, pittogrammi a secondo delle abilità comunicative del bambino

SCOPO DEI TASK-ANALYSIS La task-analysis è uno strumento che può essere utilizzato per insegnare

SCOPO DEI TASK-ANALYSIS La task-analysis è uno strumento che può essere utilizzato per insegnare abilità rivolte a: ● Autonomia personale ● Autonomia sociale ● Autonomia domestica ● Tempo libero ● Attività lavorativa

L'utilizzo di una task-analysis offre dei vantaggi: ● ● Favorisce la comprensione sfruttando il

L'utilizzo di una task-analysis offre dei vantaggi: ● ● Favorisce la comprensione sfruttando il canale visivo Aiuta a richiamare l'attenzione sull'azione da svolgere Aiuta ad abbassare il carico di ansia in quanto consente una maggiore prevedibilità Può essere utilizzata/esposta nei vari ambienti frequentati dal bambino

5. AGENDA La maggior parte dei bambini che presentano fragilità comunicative hanno difficoltà nella

5. AGENDA La maggior parte dei bambini che presentano fragilità comunicative hanno difficoltà nella elaborazione delle informazioni verbali, quindi è necessario utilizzare strategie visive per favorire la comprensione. L'agenda delle attività è la modalità con il quale l'adulto informa il bambino riguardo a quanto è in programma, permette di anticipare ciò che seguirà al termine di una attività o un evento. E' possibile esplicitare eventuali cambiamenti nella routine.

Alcune tipologie di agende: ● ● ● Agenda settimanale: esplicita la sequenza temporale delle

Alcune tipologie di agende: ● ● ● Agenda settimanale: esplicita la sequenza temporale delle atv, impegni, alternanza casa-scuola Agenda giornaliera: raffigura gli eventi di quel giorno, ha lo scopo di rendere la giornata più facilmente gestibile. Prima/dopo: una sequenza “prima questo e poi quello” favorendo la motivazione

L'agenda può essere costruita con: ● Oggetti ● Fotografie ● Immagini o disegni ●

L'agenda può essere costruita con: ● Oggetti ● Fotografie ● Immagini o disegni ● Parole scritte La scelta del tipo di materiale da usare dipende dal livello di competenza del bambino. P. Dyrbjerg, M. Vedel (2008), L’apprendimento visivo nell’autismo. Erickson, Trento

AGENDA OGGETTUALE

AGENDA OGGETTUALE

AGENDA CON FOTOGRAFIE/ PITTOGRAMMI

AGENDA CON FOTOGRAFIE/ PITTOGRAMMI

AGENDA SCRITTA

AGENDA SCRITTA

AGENDA SU TABLET Le agende hanno l’importante funzione di rendere prevedibili gli eventi aiutando

AGENDA SU TABLET Le agende hanno l’importante funzione di rendere prevedibili gli eventi aiutando ad abbassare il livello di ansia. E’ utile e consigliata quindi, non solo nei casi di difficoltà di comprensione delle scansioni temporali, ma anche per bambini con funzionamento medio-alto.

ANALISI DI UNA SITUAZIONE ATTRAVERSO I FUMETTI I fumetti possono essere una strategia d'intervento

ANALISI DI UNA SITUAZIONE ATTRAVERSO I FUMETTI I fumetti possono essere una strategia d'intervento che utilizza disegni, simboli e colori per favorire la comprensione di una situazione sociale convogliando l'attenzione verso le informazioni rilevanti. PENSIERI PROPRI ALTRUI EMOZIONI PROPRI ALTRUI AGITI/PARLATO PROPRI ALTRUI

 • Analizzare una situazione attraverso i fumetti permette di fornire un supporto visivo

• Analizzare una situazione attraverso i fumetti permette di fornire un supporto visivo a chi ha difficoltà a comprendere il rapido scambio di informazioni che avviene in una situazione sociale. • Lo scopo è di rendere più chiara la comunicazione, con una sequenza che permette di dare ordine cronologico agli eventi.

I FUMETTI • Identificano sistematicamente cosa dicono o fanno le persone • Pongono l’accento

I FUMETTI • Identificano sistematicamente cosa dicono o fanno le persone • Pongono l’accento su cosa le persone possono pensare in quel momento • Esplicitano lo stato emotivo

Attraverso il fumetto è possibile fornire uno sguardo sul punto di vista del bambino

Attraverso il fumetto è possibile fornire uno sguardo sul punto di vista del bambino e del suo partner comunicativo in una determinata situazione. Inoltre vengono utilizzati per visualizzare una situazione problematica e trovarvi una soluzione. Si può prendere spunto e rappresentare una situazione realmente accaduta oppure esercitarsi con situazioni inventate.

VIDEO MODELING Il video modeling è una tecnica di insegnamento e consiste nella presentazione

VIDEO MODELING Il video modeling è una tecnica di insegnamento e consiste nella presentazione di filmati che illustrano la modalità adeguata di comportamento in certi contesti o la corretta esecuzione di azioni in funzione dell’apprendimento di specifiche abilità. Cottini L. , Vivanti G. (2013, a cura di), Autismo: cosa e come fare. Erickson, Trento

REALIZZAZIONE 1. Determinare comportamento bersaglio Può essere uno strumento per insegnare abilità relative alle

REALIZZAZIONE 1. Determinare comportamento bersaglio Può essere uno strumento per insegnare abilità relative alle autonomie, compiti cognitivi e didattici, abilità sociali 2. Scegliere l’attore Compagni, o adulti, o self-modeling (in questo caso si agisce anche sull’autostima)

3. Produrre il video Ripresa dell’intera azione oppure ripresa dal punto di vista del

3. Produrre il video Ripresa dell’intera azione oppure ripresa dal punto di vista del bambino Focus sull’attività Ci può essere un rinforzo uditivo (Bravo!, applauso)

4. Mostrare il video Quando Dove: coerenza del luogo Esposizione ad una registrazione di

4. Mostrare il video Quando Dove: coerenza del luogo Esposizione ad una registrazione di breve durata Esercitazione sul compito (può essere esercitato subito oppure no)

TINYTAP Disponibile per Android, IOS e online (gratuita)

TINYTAP Disponibile per Android, IOS e online (gratuita)

TINYTAP E’ una piattaforma ed un’app che permette di imparare divertendosi selezionando un gioco

TINYTAP E’ una piattaforma ed un’app che permette di imparare divertendosi selezionando un gioco tra migliaia esistenti create dagli altri membri della comunità… Ma ancor più interessante creando i propri giochi o attività educative personalizzate.

FUNZIONI DI TINYTAP • Inserire registrazioni vocali (spiegazioni, domande, suggerimenti, feed-back) • Inserire testi,

FUNZIONI DI TINYTAP • Inserire registrazioni vocali (spiegazioni, domande, suggerimenti, feed-back) • Inserire testi, immagini o video • Creare dei puzzle • Etichettare immagini • Inserire colonne sonore • Inserire attività a tempo

STUDIO E APPRENDIMENTO «S. impara velocemente la lezione di storia, sa ripetere in modo

STUDIO E APPRENDIMENTO «S. impara velocemente la lezione di storia, sa ripetere in modo preciso il testo del libro. Quando deve rispondere alle domande del test però sembra aver dimenticato tutto…» Spesso apprendimento meccanico, a memoria

MAPPE CONCETTUALI Le mappe concettuali contribuiscono alla realizzazione di apprendimento significativo, in grado di

MAPPE CONCETTUALI Le mappe concettuali contribuiscono alla realizzazione di apprendimento significativo, in grado di modificare le strutture cognitive del soggetto e contrapposto all'apprendimento meccanico, fondato sull'acquisizione mnemonica.

MAPPA CONCETTUALE La mappa concettuale è la rappresentazione grafica della rete di relazioni tra

MAPPA CONCETTUALE La mappa concettuale è la rappresentazione grafica della rete di relazioni tra più concetti, a partire da quello di partenza (Wikipedia). Sfrutta il canale visivo per l’apprendimento, che in genere nell’autismo è più funzionale rispetto al canale verbale.

PER STUDIARE… App per la creazione di mappe concettuali Disponibile gratuitamente per ipad, oppure

PER STUDIARE… App per la creazione di mappe concettuali Disponibile gratuitamente per ipad, oppure online

POPPLET Applicazione utile a fissare e organizzare visivamente i concetti e le relazioni tra

POPPLET Applicazione utile a fissare e organizzare visivamente i concetti e le relazioni tra loro. E’ possibile: • Creare una bolla principale collegata ad altre bolle, in relazione tra loro; • Organizzare logicamente le bolle, scegliendone la posizione (struttura verticale, orizzontale, radiale) • Personalizzare tutte le bolle cambiando il colore dei bordi (utile per esempio se si vogliono differenziare i contenuti: definizioni, esempi, ecc. );

POPPLET E’ possibile inserire all’interno delle bolle: • un testo, scegliendo anche il colore

POPPLET E’ possibile inserire all’interno delle bolle: • un testo, scegliendo anche il colore e la dimensione dei caratteri; • Scrivere o disegnare a mano; • Immagini o video. Terminata la mappa, cliccando sulla rotellina si potrà salvare la mappa, esportarla (in formato pdf, jpeg), stamparla, duplicarla.