Didattica della Storia TFA A 043 12 gennaio

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Didattica della Storia TFA – A 043 12 gennaio 2012 Beatrice Borghi

Didattica della Storia TFA – A 043 12 gennaio 2012 Beatrice Borghi

Dalle indicazioni ministeriali Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell'uomo, partendo

Dalle indicazioni ministeriali Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell'uomo, partendo dallo studio delle testimonianze e dei resti che il passato stesso ci ha lasciato. La conoscenza storica si forma e progredisce attraverso un incessante confronto fra punti di vista e approcci metodologici diversi (storici, archeologici, geografici, ecc). L'apprendimento della storia contribuisce all’educazione civica della nazione, perché permette agli allievi di conoscere il processo di formazione della storia italiana, europea e mondiale e di capire come si sono formati la memoria e il patrimonio storici nazionali. Al tempo stesso, la storia favorisce negli alunni la formazione di un “abito critico”, fondato sulla capacità di interpretare le fonti e le conoscenze acquisite. …

ALCUNI DATI SULLA DIDATTICA IN ITALIA 90% dell’apprendimento avviene attraverso il linguaggio (libri o

ALCUNI DATI SULLA DIDATTICA IN ITALIA 90% dell’apprendimento avviene attraverso il linguaggio (libri o spiegazioni del docente) 10% passa attraverso l’esperienza D. Parisi, Imparare dalle parole o imparare dalla realtà, in Apprendimento e nuove strategie educative, Unicopli, 2000

MODELLO TRASMISSIVO STANDARD INSEGNANTE STUDENTE

MODELLO TRASMISSIVO STANDARD INSEGNANTE STUDENTE

IL LABORATORIO Il laboratorio è il LUOGO DELL’ESPERIENZA in quanto mette in gioco contemporaneamente

IL LABORATORIO Il laboratorio è il LUOGO DELL’ESPERIENZA in quanto mette in gioco contemporaneamente emozioni e pensiero, corpi, sentimenti, ricordi e abilità nell’interrogare le fonti, a partire dalla propria e altrui memoria a quella degli uomini del passato. Il laboratorio obbliga a porre domande storiografiche sul presente e sul passato e stimola gli studenti ad attrezzarsi ad acquisire competenze che in genere solo lo storico da usare. Il laboratorio è l’ambiente in cui si realizza un ROVESCIAMENTO DELLA PROSPETTIVA DIDATTICA: l’obiettivo non è quanto deve sapere lo studente della materia, ma in che modo la conoscenza storica può diventare ESPERIENZA di ricostruzione e comprensione del passato. • Selezionare una fonte e le informazioni in essa contenute sulla base delle domande. • Formulare ipotesi interpretative e confrontarle con la storiografia sull’argomento.

IL LABORATORIO Motivazioni Centralità dello studente Presente-passato-presente-futuro Metodo induttivo Percorsi vari Competenze metodologiche graduate

IL LABORATORIO Motivazioni Centralità dello studente Presente-passato-presente-futuro Metodo induttivo Percorsi vari Competenze metodologiche graduate Prodotto finale

CHE COS’E’ UN LABORATORIO E’ un modo di condurre l’ora di insegnamento. Questa, infatti,

CHE COS’E’ UN LABORATORIO E’ un modo di condurre l’ora di insegnamento. Questa, infatti, sarà di “laboratorio” se intessuta di esperimenti, discussioni, esercizi, valutazioni, lezioni, volta alla scoperta e non soltanto alla comunicazione di un sapere. A. Brusa Laboratorio è per definizione un contesto nel quale si ottengono prodotti nuovi elaborando materiali vecchi. In didattica è l’ambito che consente di condividere la ricerca e costruire e conquistare collettivamente e individualmente nuove conoscenze e interpretazioni sulla base delle acquisizioni precedenti. R. Dondarini Il laboratorio (…) si propone (…) come il luogo in cui viene superata la visione trasmissiva tradizionale del sapere attraverso le lezioni frontali e i contenuti confezionati, e in cui viene sperimentato il sapere e il saper fare degli insegnanti e dei ragazzi. L. Lojolo Il laboratorio è lo spazio dove il sapere e le competenze si costruiscono, non si acquisiscono. I. Mattozzi

Esempio delle fasi di percorso di ricerca storica in classe Azioni Fasi Scelta del

Esempio delle fasi di percorso di ricerca storica in classe Azioni Fasi Scelta del campo d’indagine organizzare le fasi del progetto Scelta dell’oggetto della ricerca Problematizzazione della situazione di ricerca: individuazione degli elementi costitutivi del problema (cosa si conosce dell’argomento), degli aspetti fondanti e di eventuali tematiche collaterali Formulazione scritta del problema Prima formulazione di ipotesi Indagine da parte dell’insegnante delle preconoscenze e prerequisiti Organizzazione del progetto di ricerca: definizione delle fasi che contraddistinguono il percorso di ricerca: finalità, metodologie e strumenti Reperimento delle informazioni: tra ricerca bibliografia e ricerca d’archivio. Coinvolgimento degli operatori e/o responsabili dei luoghi di conservazione delle fonti, come il bibliotecario (scolastico, locale), l’archivista, il docente esperto…Ricerche sul web. Individuazione delle risorse informative: fonti dirette e indirette e loro schedatura secondo modalità adeguate al tipo di fonte: a. documenti cartacei: scheda di lettura del documento, analisi, elaborazione dei dati e produzione di informazioni b. fonti letterarie: scheda di lettura, analisi, decodificazione e interpretazione delle informazioni c. fonti figurative scheda di lettura iconografica, analisi, interpretazione dei dati e produzione delle informazioni d. fonti materiali: scheda di lettura (interna ed esterna al bene) e. altro: per esempio interviste (schede di ascolto). . Creazione di un archivio delle fonti e delle schede accessibile a tutti lavorare con le fonti L’approccio metodologico Definizione dei gruppi di lavoro Codificare le fasi delle operazioni, secondo uno schema che si potrà adattare a qualunque tipo di ricerca. Legenda Codificare con numeri documenti e testi; codificare con lettere maiuscole parole chiave e/o sottoargomenti Selezione motivata delle fonti. empiricità della ricerca: ogni affermazione deve essere documentata e supportata da più documenti validi Interpretazione dei dati ed elaborazione dei contenuti comunicare gli esiti della ricerca Verifica della corrispondenza tra finalità iniziale e informazioni ottenute (se negativa, ripensare al percorso e suggerire nuove ipotesi di ricerca oppure concludere l’attività) Memorizzazione degli esiti della ricerca. E’ suggerita una elaborazione elettronica Comunicazione del risultato della ricerca tra la classe e successiva presentazione e diffusione mirata delle informazioni all’esterno

LE FASI DEL LAVORO IN CLASSE Presentazione dell’argomento: l’insegnante introduce l’argomento nelle sue linee

LE FASI DEL LAVORO IN CLASSE Presentazione dell’argomento: l’insegnante introduce l’argomento nelle sue linee generali. L’introduzione può essere preceduta da un’occasione che ha avuto una funzione motivante: la visione di un film, l’ascolto di una notizia in televisione, una gita, un’intervista, ecc… Verifica delle preconoscenze: identificato un concetto chiave del percorso, si chiede alla classe il suo significato raccogliendo tutte le risposte dagli Allievi. Questa fase dell’attività è molto importante sia perché rafforza la motivazione, Sia perché offre all’insegnante la possibilità di comprendere quali conoscenze, Sistemi di valori, idee i ragazzi abbiano tratto dalla comunicazione sociale. Il percorso: si sviluppa il percorso leggendo i testi e rispondendo ai quesiti previsti. Questa fase corrisponde al lavoro individuale in cui si raccolgono le informazioni, Le idee, i problemi che costituiscono contesto dell’argomento. Lavoro di gruppo: 4/5 allievi per gruppo. Oggetto del lavoro è la fonte-problema Che è stata posta dall’insegnante con domande mirate alla comprensione testuale E alla spiegazione storica. Gruppi formati spontaneamente favorire miglior clima di cooperazione. Definizione coordinatore gruppo: riferisce alla classe quanto è emerso dalla discussione.

Discussione in classe: interazione sociale, sollecitata dalla fonte-problema. La discussione viene registrata dall’insegnante e

Discussione in classe: interazione sociale, sollecitata dalla fonte-problema. La discussione viene registrata dall’insegnante e poi trascritta senza apportare nessuna modifica agli interventi. Questi ultimi mettono in gioco le conoscenze acquisite nel percorso insieme A sistemi di valori, stereotipi sociali, conoscenze tratte dalla comunicazione Massmediatica. E’ questo il momento dell’elaborazione delle idee, dell’apprendimento attraverso un’attività argomentativa fatti di opposizioni, concessioni, conferme, il cui pensiero prende corpo, in un contesto d’apprendimento dove il sapere è messo in circolazione e viene utilizzato per fornire prove e sostegno alle proprie convinzioni. Che cosa si è imparato: si torna al lavoro individuale dove ciascuno descrive Brevemente sul quaderno di storia quanto ha imparato. La scrittura può essere Costituita da una breve relazione o da una semplice annotazione. Tempi: distinguere tra lettura fonti e produzione di fonti.

FINALITA’ Finalità primaria: acquisire il senso storico -Saper dare uno spessore storico al presente

FINALITA’ Finalità primaria: acquisire il senso storico -Saper dare uno spessore storico al presente -Comprendere di essere parte di una società e di una tradizione -Comprendere l’importanza e il significato della memoria collettiva Senso storico. . . -se sapranno interrogarsi sui segni che la storia ha lasciato nella realtà -se l’interesse suscitato dai fatti del presente li indurrà a porsi domande Sul passato, pur con l’aiuto dell’insegnante -se cominceranno a percepire che c’è una identità propria dei popoli, Fatta di esperienze comuni, di tradizioni e di cultura -se avranno riferimenti temporali incentrati su eventi storici importanti -se conosceranno istituzioni politiche e sociali tipiche di popoli e civiltà -se sapranno cogliere il senso di esperienze umane appartenenti ad Ambienti e storie diverse

OBIETTIVI �Propri della disciplina, di tipo educativo e metodologico -Lo studio della storia è

OBIETTIVI �Propri della disciplina, di tipo educativo e metodologico -Lo studio della storia è un incontro con popolazioni e persone vissute in tempi lontani e in contesti culturali diversi. Conoscere quanto essi hanno compiuto e come sono vissuti (storia locale e culturale) apre gli alunni all’accoglienza e all’apprezzamento del diverso: è fin troppo ovvio sottolineare l’attualità di questo obiettivo. -Ogni fatto e processo storico presenta tanti aspetti che interagiscono, che derivano da una complessità di cause e che hanno conseguenze varie. Gli alunni saranno guidati a cogliere in modo sempre più approfondito, attraverso l’analisi delle concause e dei dati, la complessità del reale. -Il tempo e lo spazio sono le categorie tipicamente storiche. Importanza di localizzare gli avvenimenti entro l’ambiente geografico in cui avvengono, ad analizzare gli elementi che influenzano l’agire degli uomini (insediamenti, attività, eventi). Inoltre il territorio è frutto di trasformazioni di lungo periodo (vedi storia del paesaggio). -Categoria causalità. Un evento non si può isolare da un continuum. Sottolineare però unicità del fatto: sempre sono in gioco la libertà e la responsabilità degli uomini. -Analisi testo e fonti (prima) per capire significato del messaggio e del linguaggio storico. -Uso corretto del linguaggio storiografico, con l’uso graduale dei termini propri della disciplina e degli strumenti del sapere storiografico: fonti, testi, atlanti, tavole cronologiche, grafici, ecc…

…l’uso delle fonti…

…l’uso delle fonti…