Corso di specializzazione sostegno A A 20192020 Didattica

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Corso di specializzazione sostegno A. A. 2019/2020 Didattica per le disabilità sensoriali Laboratorio infanzia

Corso di specializzazione sostegno A. A. 2019/2020 Didattica per le disabilità sensoriali Laboratorio infanzia Prof. ssa Patrizia Ninassi

 • Per gli alunni Sordi non sono necessari particolari strumenti e ausili, spesso

• Per gli alunni Sordi non sono necessari particolari strumenti e ausili, spesso un astuccio con matite e penne colorate la dotazione tipica di un insegnante di sostegno, soprattutto se lavora nelle prime classi scuola primaria.

QUALI ACCORGIMENTI PER I BAMBINI SORDI DELLA SCCUOLA DELL’INFANZIA? • Nella scuola dell'infanzia il

QUALI ACCORGIMENTI PER I BAMBINI SORDI DELLA SCCUOLA DELL’INFANZIA? • Nella scuola dell'infanzia il bambino, da poco avviato ai percorsi di riabilitazione logopedica, deve essere coinvolta in attività laboratoriali e motorie che suscitino il suo interesse e siano di stimolo alla comunicazione verbale e non verbale.

 • Ogni giorno è una preziosa occasione per ampliare e rafforzare il lessico

• Ogni giorno è una preziosa occasione per ampliare e rafforzare il lessico in una dimensione di contesto reale e ad alto contenuto relazionale, dal momento che a scuola, a differenza che logopedia, il bambino è immerso in un ambiente di socializzazione.

 • Una difficoltà per i bambini sordi è quella di far proprio, di

• Una difficoltà per i bambini sordi è quella di far proprio, di trattenere, una parola nuova a cui vengono esposti, al punto che i genitori e gli insegnanti spesso esprimono la preoccupazione che il bambino abbia problemi di memoria.

 • In realtà, nella maggior parte dei casi, si tratta più semplicemente di

• In realtà, nella maggior parte dei casi, si tratta più semplicemente di un esposizione limitata a quella determinata parola: i bambini udenti ricevono stimoli uditivi continui, molte volte percepiti anche quando il loro livello di attenzione è basso, mentre sono impegnati in altre attività.

 • Il bambino sordo, invece, deve dedicare tutta la propria attenzione percepire un

• Il bambino sordo, invece, deve dedicare tutta la propria attenzione percepire un termine, metterlo in relazione a un referente e costruirsi una opportuna immagine mentale che possa riattivarsi in una seconda occasione.

 • Per questo è importante che gli insegnanti siano moltiplicatore di esperienze per

• Per questo è importante che gli insegnanti siano moltiplicatore di esperienze per i bambini, proponendo e riproponendo in momenti diversi oggetti, attività, giochi, elementi, espressioni verbali e non verbali su cui il bambino costruirà la propria comunicazione.

QUALI STRUMENTI SI POSSONO UTILIZZARE? In questo senso sono molto utili schede e tessere

QUALI STRUMENTI SI POSSONO UTILIZZARE? In questo senso sono molto utili schede e tessere Memory che presentano immagini realistiche riconducibili alla vita quotidiana, non perché quelle fantastiche nei personaggi di favole e fiabe non siano adatte, ma perché dalle immagini realistiche si può partire per mostrare l'oggetto reale le sue caratteristiche fisiche e la sua funzione, così che il bambino posso associare adesso la parola e il segno, se avviato l'educazione bilingue.

 • Lo stesso si può fare durante le attività di manipolazione e costruzione

• Lo stesso si può fare durante le attività di manipolazione e costruzione con materiali di diversa natura di cui il bambino può fare esperienza visiva, tattile e olfattiva, magari coinvolgendo la famiglia la quale si può chiedere di ripetere a casa la medesima esperienza.

COME COINVOLGERLI NELLA NARRAZIONE DI STORIE? • Durante la narrazione di una storia, spesso

COME COINVOLGERLI NELLA NARRAZIONE DI STORIE? • Durante la narrazione di una storia, spesso i bambini sordi si sentono poco coinvolti; gli insegnanti educatori dovrebbero fornire un supporto visivo attraverso immagini e disegni oppure proporre drammatizzazioni con pupazzi e marionette, come quelle “da dito” che consentono di gestire più personaggi simulando dialogo, con il vantaggio che, essendo piccole, possono essere avvicinate al volto di chi parla richiamando l'attenzione del bambino su espressioni e labbra.

 • Le storie possono essere narrate anche dopo aver costruite insieme scenari con

• Le storie possono essere narrate anche dopo aver costruite insieme scenari con modellini di cartone e altri materiali che offrono l'occasione, passo-passo, di introdurre nuove parole.

QUALI ACCORGIMENTI PER I BAMBINI SORDI DELLA SCCUOLA DELL’INFANZIA? • Anche la promozione della

QUALI ACCORGIMENTI PER I BAMBINI SORDI DELLA SCCUOLA DELL’INFANZIA? • Anche la promozione della lettura è molto importante e dovrebbe coinvolgere sia la scuola sia la famiglia.

 • Non è mai troppo presto per mostrare il libro un bambino, e

• Non è mai troppo presto per mostrare il libro un bambino, e ciò è ancora più vero con i bambini sordi per i quali si consiglia l'esposizione precoce alla lingua scritta già a partire dai 30/36 mesi ( Maragna, Roccaforte Tomsuolo): non solo immagini, dunque, ma anche parole che piano verranno riconosciute visivamente attraverso un processo di tipo associativo.

COME SCEGLIERE IL LIBRO? • Quando si sceglie un libro da leggere insieme o

COME SCEGLIERE IL LIBRO? • Quando si sceglie un libro da leggere insieme o da far sfogliare al bambino, l‘insegnante deve verificare che le immagini siano tra loro coerenti e che luoghi o personaggi rappresentati non cambino senza ragione le loro caratteristiche.

 • Inoltre, per facilitare la comprensione della storia, è utile che non ci

• Inoltre, per facilitare la comprensione della storia, è utile che non ci siano tra le immagini salti di sequenze, Ma che tutte le principali azioni siano rappresentate.

Nei libri per l'infanzia normalmente c'è questa cura che spesso non si riscontra Nei

Nei libri per l'infanzia normalmente c'è questa cura che spesso non si riscontra Nei testi scolastici della primaria, dove capita di leggere un testo e di non trovare piena corrispondenza e con la prima immagine. I bambini sordi insicuro del proprio linguaggio verbale fanno particolare affidamento sulle frazioni e la minima e precisione nello sfuggire alla loro attenzione visiva.

IL GIOCO SIMBOLICO • Per quanto riguarda il gioco simbolico, qualsiasi oggetto è un'occasione

IL GIOCO SIMBOLICO • Per quanto riguarda il gioco simbolico, qualsiasi oggetto è un'occasione di verbalizzazione e dialogo tra bambinoinsegnante o tra bambini. La propensione all’imitazione e alla teatralità è una caratteristica soprattutto dei bambini segnanti e deve poter essere sostenuta attraverso attività che vanno in quella direzione.

 • Infine, anche musica e canzoni, così presenti alla scuola dell'infanzia, sono un

• Infine, anche musica e canzoni, così presenti alla scuola dell'infanzia, sono un opportunità di apprendimento; I bambini sordi che ottengono benefici dalle protesi spesso dimostrano di desiderare certe stimolazioni uditive.

 • Si potrebbero preferire strumenti a percussione oppure si potrebbe far sperimentare a

• Si potrebbero preferire strumenti a percussione oppure si potrebbe far sperimentare a tutti i bambini " l'ascolto" tramite vibrazioni: è sufficiente diffondere una musica con buone casse mentre si tiene tra le mani, bella dei redditi, un comune palloncino gonfio.

 • Al contrario, ciò che in genere i bambini sordi non desiderano al

• Al contrario, ciò che in genere i bambini sordi non desiderano al buio ( O essere bendati) perché equivale ad essere doppiamente Privi della possibilità di esercitare un controllo sull'ambiente; il buio significa assenza di comunicazione. Se Dimostrano di avere paura, bisogna stabilire immediatamente un contatto rassicurante attraverso il tatto.

PASSAGGIO INFANZIA-PRIMARIA. QUALI DIFFICOLTÀ? • ll passaggio dalla scuola dell'infanzia alla primaria è molto

PASSAGGIO INFANZIA-PRIMARIA. QUALI DIFFICOLTÀ? • ll passaggio dalla scuola dell'infanzia alla primaria è molto delicato, soprattutto per i primi anni, perché è il momento in cui da modalità comunicative e relazionali che valorizzano corporeità e motricità si passa a contenuti veicolati per la maggior parte in forma verbale e modalità frontale, aspetti su cui il bambino sordo generalmente più debole.

LE STRATEGIE DIDATTICHE NELLA DISABILITà UDITIVA • Una didattica accessibile all'alunno sordo non può

LE STRATEGIE DIDATTICHE NELLA DISABILITà UDITIVA • Una didattica accessibile all'alunno sordo non può che essere una didattica visiva, indipendentemente dal fatto che l'approccio educativo includa o escluda la lingua dei segni.

 • La scelta delle strategie da mettere in campo, dunque, non deve avere

• La scelta delle strategie da mettere in campo, dunque, non deve avere come punto centrale il deficit uditivo, ma, al contrario, l'integralità del canale visivo attraverso cui è possibile fruire di contenuti verbali ( come lingua scritta) e non verbali.

STRATEGIE IDATTICHE ADEGUATE • La reale didattica inclusiva invece richiederebbe una riformulazione della lezione

STRATEGIE IDATTICHE ADEGUATE • La reale didattica inclusiva invece richiederebbe una riformulazione della lezione tradizionale da parte dell'insegnante di classe e una personalizzazione che non sia a beneficio esclusivo dell'alunno con disabilità, laddove, si fa sottile il margine tra esclusivo ed escludente.

 • Ciò richiede, devi stabilmente, il coinvolgimento di tutti gli insegnanti, chiamati a

• Ciò richiede, devi stabilmente, il coinvolgimento di tutti gli insegnanti, chiamati a riflettere sulle pratiche didattiche a ripensare differenti modi di proporre il contenuto delle proprie discipline.