Corso di specializzazione per le attivit di sostegno

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Corso di specializzazione per le attività di sostegno 2016/2017 Lecce - 31 luglio 2017

Corso di specializzazione per le attività di sostegno 2016/2017 Lecce - 31 luglio 2017 Pedagogia della relazione d’aiuto I Marcello Tempesta Università del Salento - Lecce

L’educazione n Educere, edere/educare: tirar fuori, nutrire, allevare n Termine polisemico e nozione complessa

L’educazione n Educere, edere/educare: tirar fuori, nutrire, allevare n Termine polisemico e nozione complessa n G. Mialaret: educazione come istituzione educazione come azione educazione come contenuto educazione come risultato n M. Tarozzi: educazione come umanizzazione educazione come istruzione e socializzazione educazione come relazione

La pedagogia n Pais, paidos e aghein: arte del condurre il bambino n Teoria

La pedagogia n Pais, paidos e aghein: arte del condurre il bambino n Teoria dell’educazione, scienza dei processi educativi n Rapporto educazione-pedagogia: l’educazione è il fatto (esperienza diffusa e generalizzata della quale si può avere consapevolezza a vari livelli), la pedagogia il ragionare sul fatto in termini scientificamente adeguati (la scienza dei processi educativi)

Che tipo di sapere è la pedagogia n Scambio continuo tra ricerca scientifica, sapere

Che tipo di sapere è la pedagogia n Scambio continuo tra ricerca scientifica, sapere diffuso ed esperienza comune n La pedagogia come scienza pratico/poietica e sapere ermeneutico n Autonomizzazione, scientificizzazione, pluralizzazione

La galassia dei saperi educativi n n n n Filosofia dell’educazione Pedagogia generale Storia

La galassia dei saperi educativi n n n n Filosofia dell’educazione Pedagogia generale Storia della pedagogia Pedagogia comparata Didattica Docimologia Storia della scuola Pedagogia sociale Pedagogia speciale Pedagogia della famiglia Educazione degli adulti Formazione delle risorse umane Tecnologie dell’istruzione Pedagogia interculturale etc.

Un trinomio fondamentale n Istruzione n Formazione n Educazione n Il know that, il

Un trinomio fondamentale n Istruzione n Formazione n Educazione n Il know that, il know how, il know why

Tentativo di definizione dell’educazione n Processo che favorisce la complessiva crescita personale, introducendo alla

Tentativo di definizione dell’educazione n Processo che favorisce la complessiva crescita personale, introducendo alla scoperta della realtà, di sé, degli altri, tramite la comunicazione di ipotesi culturali operata dalla generazione adulta n Trinomio educativo, che garantisce conservazione e mutamento a livello individuale e sociale: patrimonio culturale/proposta educativa/autonomia (crescita affettiva e intellettuale, originalità personale, liberazione etico-sociale)

La scuola educa? n Interpretazioni prevalenti dell’esperienza scolastica in termini di istruzione, autoeducazione, socializzazione,

La scuola educa? n Interpretazioni prevalenti dell’esperienza scolastica in termini di istruzione, autoeducazione, socializzazione, formazione n Comportamentismo Cognitivismo Pedagogia critica School effectiveness Costruttivismo Pedagogia della complessità n n n

La scuola deve eliminare il «soggettivo» ? n Generale tendenza a rendere «oggettivo» il

La scuola deve eliminare il «soggettivo» ? n Generale tendenza a rendere «oggettivo» il processo di insegnamento-apprendimento, a sfumare la sua natura educativa, a ridurre la centralità della relazione interpersonale n Non vi è crescita e apprendimento senza relazione educativa, senza un incontro ed un legame interpersonale nel quale si è accolti, stimolati a crescere, invitati a scoprire la realtà a partire da una testimonianza n La specificità della scuola è l’educare istruendo attraverso una comunicazione viva del patrimonio culturale

Il bambino/ragazzo è un grumo di bisogni n I bisogni di chi cresce: salute,

Il bambino/ragazzo è un grumo di bisogni n I bisogni di chi cresce: salute, relazioni familiari e sociali, conoscenza, competenza, sviluppo affettivo e comportamentale, identità, rappresentazione sociale n I compiti di chi educa: dare cure primarie, assicurare sicurezza e accoglienza, stimolare, guidare e porre limiti, correggere e promuovere la stabilità

“No, la scuola non offriva soltanto un’evasione dalla vita in famiglia. Almeno nella classe

“No, la scuola non offriva soltanto un’evasione dalla vita in famiglia. Almeno nella classe del Sig. Bernard appagava una sete ancor più essenziale per il ragazzo che per l’adulto, la sete della scoperta. Certo, anche nelle altre classi s’insegnavano molte cose, ma un po’ come s’ingozzavano le oche. Si presentava loro un cibo preconfezionato e s’invitavano i ragazzi ad inghiottirlo. Nella classe del sig. Bernard, per la prima volta in vita loro, sentivano invece di esistere e di essere oggetto della più alta considerazione: li si giudicava degni di scoprire il mondo” (A. Camus)

Relazioni significative n Nesso profondo tra qualità delle relazione educativodidattica e qualità dell’esperienza scolastica

Relazioni significative n Nesso profondo tra qualità delle relazione educativodidattica e qualità dell’esperienza scolastica (M. Baldacci) n I “climi educativi” secondo K. Lewin n Le dimensioni dell’apprendimento secondo D. Ausubel n Il nesso tra relazione e motivazione scolastica, relazione e conoscenza disciplinare, relazione e metodo di studio

Una scuola inclusiva di qualità n n n n Davanti alle ipotesi dichiarate o

Una scuola inclusiva di qualità n n n n Davanti alle ipotesi dichiarate o striscianti di descolarizzazione abbiamo bisogno di costruire una scuola inclusiva di qualità fondata su relazioni significative e autorevoli centrata sull’accoglienza, la ragione e l’esperienza che generi conoscenza competente contribuendo a introdurre alla scoperta di sé, degli altri e della realtà e a superare la distanza tra saperi e mondo della vita che sa orientare, valutare e farsi valutare

Quale docente? n Un docente ricercatore (non tanto in senso disciplinare quanto in senso

Quale docente? n Un docente ricercatore (non tanto in senso disciplinare quanto in senso formativo) n Un docente professionista (dell’educazione attraverso la conoscenza) n Non un disciplinarista, non un travet, non un tecnico o un tecnologo: un polimorfo virtuoso chiamato ad intrecciare numerose dimensioni perseguire in modo nuovo il compito della scuola, l’educare istruendo

Qualità dell’insegnamento e qualità dell’istruzione n n n L’insegnante di qualità in tutto l’Occidente

Qualità dell’insegnamento e qualità dell’istruzione n n n L’insegnante di qualità in tutto l’Occidente è sempre più considerato il fattore strategico ai fini del miglioramento dei sistemi d’istruzione Sviluppo di una identità professionale multiforme e socialmente decisiva: competenze culturali e disciplinari, educative e socio-relazionali, psicopedagogiche, metodologiche e didattiche, praticoriflessive, organizzative, motivazionali ed esistenziali Il nostro paese ha conosciuto solo nell’ultimo decennio forme istituzionalizzate di preparazione degli insegnanti a livello primario e secondario, conseguente impulso alla ricerca in materia

La teacher education: un settore in espansione n n n LW. R. Houston, M.

La teacher education: un settore in espansione n n n LW. R. Houston, M. Haberman, J. Sikula, Handbook of research on teacher education, 1990 J. Sikula, T. Buttery, E. Guyton, Handbook of research on teacher education, 1996 M. Cochran-Smith, S. Feiman-Nemser, D. J. Mc. Intyre, K. E. Demers, Handbook of research on teacher education. Enduring questions in changing context, 2008 M. Cochran-Smith, K. Zeichner, Studying teacher education. The report of the AERA panel on research and teacher education, 2005 L. J. Saha, A. G. Dworkin, International handbook of research on teacher and teaching, 2009 “Journal of Teacher Education”

La teacher education: le tendenze più significative n n n n La formazione degli

La teacher education: le tendenze più significative n n n n La formazione degli insegnanti come campo d’indagine La governance e i paradigmi della formazione degli insegnanti Gli approcci pedagogici e le metodologie educative Lo sviluppo dei curricoli per la preparazione dei docenti I processi di formazione iniziale I processi di formazione in servizio Le forme di reclutamento Le caratteristiche dei docenti L’identità e lo sviluppo professionale Il cambiamento dei docenti e i cicli di vita degli insegnanti L’insegnamento di discipline specifiche L’insegnamento nei diversi gradi scolari La formazione degli insegnanti e le ICT La preparazione al lavoro in contesti multiculturali La preparazione al lavoro con studenti diversamente abili Gli indicatori di qualità e la valutazione dei programmi di educazione dei docenti

EU Teacher Education EU Document Common European Principles for Teacher Competences and Qualifications (2005,

EU Teacher Education EU Document Common European Principles for Teacher Competences and Qualifications (2005, 2007, 2009, 2011) Ø a well-qualified profession: high quality education systems require that all teachers are graduates from higher education institutions or their equivalents. Teacher education is multidisciplinary. This ensures that teachers have: 1) a knowledge of their subject matter; 2) a knowledge of pedagogy; 3) the skills and competences required to guide and support learners; and 4) an understanding of the social and cultural dimension of education. Ø a profession placed within the context of lifelong learning: teachers’professional development should continue throughout their careers and should be supported and encouraged by coherent systems at national, regional and/or local level, as appropriate. Ø a mobile profession: mobility should be a central component of initial and continuing teacher education programmes. Ø a profession based on partnerships: institutions providing teacher education should work collaboratively in partnership with schools, industry, and work based training providers. Teachers should be encouraged to review evidence of effective practice and engage with current innovation and research in order to keep pace with the evolving knowledge society. Ø Teacher education, in itself, should be an object of study and research.

A hologram of the teaching profession Skilled craftsman 1 14 Reflexive professional 2 13

A hologram of the teaching profession Skilled craftsman 1 14 Reflexive professional 2 13 3 12 Expert teacher Educational guide 4 A teaching professional 11 5 10 6 9 8 Technical expert (Margiotta U. , 2006) 7 Social actor

Educazione e libertà n La sfida della condizione umana n Identità, libertà, limite n

Educazione e libertà n La sfida della condizione umana n Identità, libertà, limite n Limite come “finis” e “limen” n Una conquista graduale n La sfida dell’ “empowerment”

Educazione versus seduzione n Due forme opposte di «guida» n La seduzione induce dipendenza

Educazione versus seduzione n Due forme opposte di «guida» n La seduzione induce dipendenza perché punta ad attrarre a sé n L’educazione conferisce indipendenza perché punta a rendere responsabili

Educazione ed età evolutiva n La responsabilità verso colui che sta crescendo n Tenere

Educazione ed età evolutiva n La responsabilità verso colui che sta crescendo n Tenere conto della non piena maturità n Il richiamo dell’adulto n Fare attenzione all’ «identificazione» n Il controllo di sé

La relazione educativa n Una relazione asimmetrica n Identità in dignità e asimmetria di

La relazione educativa n Una relazione asimmetrica n Identità in dignità e asimmetria di ruolo n L'empatia e “coscienza anticipante” n Amicizia? Piuttosto solidarietà e differenziazione n Un relazione integrativa e integrante

Ambiguità della cura n L’educazione come “cura” n L’ambiguità tra “prendersi cura” e “curare”

Ambiguità della cura n L’educazione come “cura” n L’ambiguità tra “prendersi cura” e “curare” n Perché l’educazione non è terapia

La relazione d’aiuto n Un'antropologia dialogale n La coscienza della responsabilità personale n Il

La relazione d’aiuto n Un'antropologia dialogale n La coscienza della responsabilità personale n Il riconoscimento della crisi come opportunità n L'avvaloramento della comunicazione n Una sfida etica più che tecnica

Fasi della relazione d’aiuto n Fase iniziale. Di fronte all'incertezza e alla confusione del

Fasi della relazione d’aiuto n Fase iniziale. Di fronte all'incertezza e alla confusione del richiedente, l'educatore assume un atteggiamento empatico e caloroso, ma vigile sia rispetto al suo eccessivo coinvolgimento sia alla passività del destinatario che va incoraggiato a diventare protagonista n Fase intermedia. Il destinatario, che ha avviato il processo di ricomposizione del proprio vissuto, va affiancato con attenzione e competenza, favorendo un confronto che alimenti l'autostima del richiedente aiuto n Fase avanzata. L'educatore stimola il destinatario ad entrare in “dialettica” con se stesso secondo un modello comunicativo volto a rendere consapevole e attivo il richiedente aiuto

L’ascolto n I livello. È il livello dei fatti, nel quale si stimola il

L’ascolto n I livello. È il livello dei fatti, nel quale si stimola il destinatario a tornare su avvenimenti e circostanze attinenti al problema; lo scopo è rendere consapevoli di ciò che è accaduto/sta accadendo con una “distanza” che il richiedente aiuto non è capace di tenere da solo n II livello. È il livello del “provato” e del “vissuto”: ora è possibile ritornare su emozioni e sentimenti che hanno accompagnato l'esperienza per esplorarne il significato autentico n III livello. È il livello della “risonanza”: a partire dal richiamo della sensazione vissuta, si rimonta al significato anche attraverso la comparazione con analoghe percezioni/esperienze

Il richiedente aiuto n Fase 1: non affronta contenuti personali n Fase 2: affronta

Il richiedente aiuto n Fase 1: non affronta contenuti personali n Fase 2: affronta temi personali solo su sollecitazione n Fase 3: introduce volontariamente contenuti personali ma senza partecipazione emotiva n Fase 4: introduce volontariamente contenuti personali con partecipazione emotiva, ma senza continuità n Fase 5: s'impegna volontariamente nella ricerca interiore

Come rapportarsi all’interlocutore Evitare inizialmente di dare ordini alimentando la disistima dell'altro Giudizi positivi

Come rapportarsi all’interlocutore Evitare inizialmente di dare ordini alimentando la disistima dell'altro Giudizi positivi e negativi vanno riferiti all'azione, non alla persona del richiedente aiuto Prudenza nelle domande, favorire la comunicazione spontanea Evitare di cambiare argomenti, favorire l'approfondimento di un tema alla volta Non interrompere l'altro, ma ascoltarlo con attenzione