TFA SOSTEGNO LA PROVA SCRITTA E LA PROVA

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TFA SOSTEGNO: LA PROVA SCRITTA E LA PROVA ORALE Prof. Vincenzo Scarpellino Diretta Facebook

TFA SOSTEGNO: LA PROVA SCRITTA E LA PROVA ORALE Prof. Vincenzo Scarpellino Diretta Facebook del 20/10/2020 1

 • La prova scritta consiste in una o più domande a risposta aperta.

• La prova scritta consiste in una o più domande a risposta aperta. La valutazione è espressa in trentesimi ed il candidato deve conseguire una votazione non inferiore a 21/30. La valutazione si ottiene dalla media aritmetica della valutazione nelle singole prove, ciascuna delle quali deve essere comunque superata con una votazione non inferiore a 21/30. • La durata della prova varia a seconda delle Università. 2

Argomenti della prova scritta (Allegato C, DM 30/09/2011) ü Competenze socio-psico-pedagogiche diversificate per grado

Argomenti della prova scritta (Allegato C, DM 30/09/2011) ü Competenze socio-psico-pedagogiche diversificate per grado di scuola: infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado. ü Competenze su intelligenza emotiva, riferite ai seguenti aspetti: riconoscimento e comprensione di emozioni, stati d'animo e sentimenti nell'alunno; aiuto all'alunno per un'espressione e regolazione adeguata dei principali stati affettivi; capacita' di autoanalisi delle proprie dimensioni emotive nella relazione educativa e didattica. ü Competenze su creativita' e su pensiero divergente, riferite cioe' al saper generare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico e logico matematico quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale. ü Competenze organizzative in riferimento all'organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l'autonomia scolastica: il Piano dell'Offerta Formativa, l'autonomia didattica, l'autonomia organizzativa, l'autonomia di ricerca e di sperimentazione e sviluppo, le reti di scuole; le modalita' di autoanalisi e le proposte di auto-miglioramento di Istituto; la documentazione; gli Organi collegiali: compiti e ruolo del Consiglio di Istituto, del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe o Team docenti, del Consiglio di Interclasse; forme di collaborazione interistituzionale, di attivazione delle risorse del territorio, di informazione e coinvolgimento delle famiglie. Compito e ruolo delle famiglie. 3

 • La prova orale verte sui contenuti delle prove scritte e su questioni

• La prova orale verte sui contenuti delle prove scritte e su questioni motivazionali. E’valutata in trentesimi, ed è superata se il candidato riporta una votazione non inferiore a 21/30. • L’articolazione della prove scritta ed orale è stabilita dagli Atenei. • La somma del punteggio della prova scritta e della prova orale, con la valutazione dei titoli culturali e professionali, costituisce il punteggio finale e la posizione in graduatoria. 4

LE DOMANDE A RISPOSTA APERTA • Non riportano risposte tra le quali scegliere (es.

LE DOMANDE A RISPOSTA APERTA • Non riportano risposte tra le quali scegliere (es. Test a risposta multipla). • Richiedono la capacità di produrre una risposta esauriente in merito ad un argomento. • possono richiedere l’esposizione di un determinato argomento oppure di uno o più aspetti dell’argomento presentato. 5

 • La domanda contiene limiti: di tempo e di spazio (righe). ü PER

• La domanda contiene limiti: di tempo e di spazio (righe). ü PER CUI OCCORRE: Ø Leggere più volte la traccia ed identificarne la o le problematiche - “focus” - principali. Ø Rispondere in modo sintetico e scorrevole. Ø Evitare troppe citazioni e troppo virgolettato. Ø Usare un linguaggio tecnico, congruente con la tematica. Ø Rileggere le risposte ed evitare errori grammaticali. 6

Esempio di traccia svolta (Cfr. : https: //www. edises. it/concorsi/tfa-attivita-di-sostegno-didattico-tracce-svolte-per-la-prova-scritta. html) • ll cooperative

Esempio di traccia svolta (Cfr. : https: //www. edises. it/concorsi/tfa-attivita-di-sostegno-didattico-tracce-svolte-per-la-prova-scritta. html) • ll cooperative learning: criteri generali Il cooperative learning può essere definito come un insieme di tecniche di conduzione della classe, grazie alle quali gli alunni lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati acquisiti (Comoglio-Cardoso 1996). Si tratta di un vasto movimento educativo che si pone l’obiettivo di migliorare l’apprendimento e il rendimento scolastico, insegnando agli alunni a lavorare in modalità cooperativa. Il candidato ne illustri le caratteristiche principali. • L’elemento caratterizzante il CL è il lavoro di gruppo, strumento utile per raggiungere gli obiettivi specifici, specialmente nelle classi in cui risulta essere presente un’ampia mescolanza di abilità linguistiche e di conoscenze. Il coinvolgimento degli alunni nel processo di apprendimento permette lo sviluppo delle capacità relazionali, il miglioramento del clima della classe e il riconoscimento del gruppo come strumento di crescita. Il cooperative learning aiuta gli alunni ad apprendere i contenuti curricolari attraverso l’osservazione dei compagni, dai quali assumono informazioni. Diversamente dal metodo tradizionale, caratterizzato dalla lezione frontale e dal compito scritto, il lavoro di gruppo permette l’acquisizione dei pensieri astratti tipici dell’apprendimento concettuale, sempre che l’attività proposta ne preveda l’uso, piuttosto che l’applicazione di regole o la loro memorizzazione. Il gruppo deve avere le “risorse” per completare il compito con successo (vale a dire abilità intellettive, lessico, informazioni rilevanti e chiare istruzioni su come procedere). Dagli studi e dalle osservazioni effettuate emerge come la traduzione di un concetto in parole, in un contesto in cui un alunno lo spiega al compagno, sia utilissima all’acquisizione del concetto stesso. Di fronte ad un compito che richiede elaborazione e discussione e la cui risposta diventa poco chiara e non corretta, il gruppo è tenuto ad una interazione che risulta vantaggiosa per tutti: il disaccordo e il conflitto cognitivo possono essere fonte di apprendimento concettuale. L’esposizione a differenti punti di vista, attraverso il confronto, aiuta gli alunni ad esaminare in modo più oggettivo quel che li circonda e a usare prospettive diverse. Attraverso la sperimentazione gli alunni raccolgono informazioni con stimoli reciproci nel pensare alla soluzione dei problemi. Di fatto, come afferma Cohen, il risultato cui giunge il gruppo è in qualche modo maggiore della somma delle sue parti. L’apprendimento cooperativo quindi porta ad ottenere i seguenti risultati: gli alunni imparano l’uno dall’altro; sono stimolati alla produzione di un pensiero più alto; provano orgoglio intellettuale per il risultato raggiunto; sviluppano abilità cognitive superiori, legate alla comprensione dei 7 concetti astratti e alla soluzione creativa dei problemi.

Lo “stare nel gruppo” mette l’alunno nella condizione di far pratica, formulando ipotesi, categorizzando,

Lo “stare nel gruppo” mette l’alunno nella condizione di far pratica, formulando ipotesi, categorizzando, decidendo, convincendo i compagni della propria tesi, trovando soluzione ai problemi. Inoltre il cooperative learning sviluppa la capacità pratica del riassunto orale, di esposizione del proprio sapere, il riconoscimento del punto di vista del/i compagno/i, la capacità di accettare i suggerimenti e le critiche degli altri; favorisce i legami di amicizia, di fiducia negli altri; favorisce la produzione di comportamenti attivi (lo studente con scarso rendimento scolastico viene coinvolto), impegnati e orientati al compito; facilita negli studenti le abilità sociali per il raggiungimento delle competenze sociali. La composizione del gruppo può variare da 2 a 5 componenti, caratterizzata dalla eterogeneità rispetto alle abilità cognitive e sociali. Va ricordato che nei piccoli gruppi vi è la tendenza a sviluppare gerarchie in cui alcuni membri sono più attivi ed influenti degli altri. Si tratta di quei compagni che hanno competenza su di un determinato argomento, compito del gruppo, e, pertanto, sono coloro ai quali viene riconosciuto uno “status” più elevato. Ad es. l’abilità di lettura determina un’importante condizione scolastica-culturale che si estende a nuove attività che vanno al di là delle richieste del compito (status scolastico-culturale). L’abilità acquisita durante il gioco, sia a scuola che fuori, fa sì che lo studente abbia una posizione più elevata tra i pari, vi partecipi più attivamente e lo domini (status rispetto ai pari). Quindi lo status è una classificazione sociale condivisa, in cui ognuno trova una sua collocazione in posizione elevata o inferiore. Attraverso il linguaggio del corpo (l’alunno con status inferiore non viene riconosciuto dal gruppo ed appare passivo e demotivato, con successivi problemi di apprendimento) occorre far comprendere ai membri il concetto di pari opportunità e parità in quanto, per ottenere il miglior risultato dal gruppo, tutti devono avere l’opportunità di apportare il proprio contributo. 8

Di seguito si riporta una scelta, per livelli di complessità, di tracce per la

Di seguito si riporta una scelta, per livelli di complessità, di tracce per la prova scritta pubblicate da alcune Università • Il “livello di complessità” è frutto di una analisi personale. • Per alcune tracce si riporta anche qualche riferimento utile per la risposta e per una rapida ripetizione dell’argomento. • Tali riferimenti sono posti tra parentesi ed introdotti con “Cfr. : ” e costituiscono una interpretazione, anche questa, personale. 9

Tracce meno complesse Infanzia - Università degli Studi della Tuscia Scuola Secondaria di II

Tracce meno complesse Infanzia - Università degli Studi della Tuscia Scuola Secondaria di II grado - Università Europea di Roma (Cfr: L. 170/2010) 10

Scuola Secondaria di II grado - Università Europea di Roma – (Cfr. : L.

Scuola Secondaria di II grado - Università Europea di Roma – (Cfr. : L. 107/2015, commi 33 -43; Legge Bilancio 2018; DM 774/2019 LINEE GUIDA: Per. Com. Tr. Or. Scuola Secondaria di II grado - Università Europea di Roma Scuola Secondaria di I grado – Salerno (Cfr. : Goleman; Gordon) 11

Tracce di media complessità Primaria – Macerata (Cfr. : didattica attiva e laboratoriale) Secondaria

Tracce di media complessità Primaria – Macerata (Cfr. : didattica attiva e laboratoriale) Secondaria di I grado – Salerno 12

Secondaria di I grado - Salerno Infanzia - Università degli Studi della Tuscia -

Secondaria di I grado - Salerno Infanzia - Università degli Studi della Tuscia - Roma Primaria –Cagliari (Cfr. : anche l’art. 8 dello stesso DPR; l’ ampliamento è rivolto anche a giovani ed adulti; convenzioni, accordi, collaborazioni Art. 8 cc. 2 -6). 13

Tracce complesse Secondaria di I grado – Salerno (Cfr. particolarmente: Cons. d’Istituto, Coll. Doc.

Tracce complesse Secondaria di I grado – Salerno (Cfr. particolarmente: Cons. d’Istituto, Coll. Doc. ; Cons. di classe). Primaria – Salerno Nel quadro del vigente ordinamento scolastico, con particolare riferimento all’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, il candidato elabori un esempio di progettazione educativo-didattica inclusiva per la scuola primaria orientata al conseguimento degli obiettivi di apprendimento e al raggiungimento dei traguardi previsti per la disciplina “Italiano” dalle Indicazioni Nazionali del 2012, che sviluppi adeguatamente la dimensione emotivo-affettiva dell’allievo e solleciti il ricorso a strategie innovative e originali tanto in ambito verbale linguistico e logico-matematico quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale. Il candidato, con capacità argomentativa e con un corretto uso della lingua, in un elaborato di massimo 40 righe, deve dar prova della padronanza delle competenze relative alle singole dimensioni sopracitate, ovvero: a. competenze socio-psico-pedagogiche per la scuola primaria b. competenze su empatia e intelligenza emotiva c. competenze su creatività e pensiero divergente d. competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche 14

Secondaria di II grado – Salerno (Cfr. anche: Costituzione, normativa BES). Secondaria di II

Secondaria di II grado – Salerno (Cfr. anche: Costituzione, normativa BES). Secondaria di II grado – Salerno (Cfr. : Stili cognitivi: modalità di elaborazione dell’informazione che la persona adotta prevalentemente, che permane nel tempo e si generalizza a compiti diversi). 15

PROVA ORALE • • La discussione comincia dall’elaborato. La tematica viene ampliata. Si chiedono

PROVA ORALE • • La discussione comincia dall’elaborato. La tematica viene ampliata. Si chiedono punti del programma. Si formula la “domanda motivazionale” (Esempio: motivo per cui si vuole accedere al TFA, oppure fare l’Insegnante di sostegno; domande su percorsi formativi (o lavorativi) precedenti; interessi; aspettative; attitudini). Ø PER CUI OCCORRE ü Redarre subito uno schema delle risposte prodotte. ü Ripetere ed ampliare l’argomento o gli argomenti sviluppati. ü Connettere le domande e le risposte agli argomenti del programma. 16

Sitografia • https: //www. edises. it/concorsi/il-catalogo/specializzazione-insostegno-didattico. html • https: //edizioni. simone. it/libri/tfa-insegnante-di-sostegno-la-provascritta/ • https:

Sitografia • https: //www. edises. it/concorsi/il-catalogo/specializzazione-insostegno-didattico. html • https: //edizioni. simone. it/libri/tfa-insegnante-di-sostegno-la-provascritta/ • https: //www. erickson. it/it/prova-scritta-di-ammissione-tfasostegno? default-group=libri • https: //www. notiziedellascuola. it/catalogo/libri/fuori-collana/3242 • https: //maestrasilvia. altervista. org/ • http: //www. maestragemma. com/ • http: //www. diesse. org/pubblicazioni/didatticaonline • https: //sostegnobes. com/ 17