ISTITUTO COMPRENSIVO DOMENICO CIMAROSA Piano triennale dellOfferta Formativa

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ISTITUTO COMPRENSIVO “DOMENICO CIMAROSA” Piano triennale dell’Offerta Formativa LEGGE N. 107/2015 (EX ART. 1,

ISTITUTO COMPRENSIVO “DOMENICO CIMAROSA” Piano triennale dell’Offerta Formativa LEGGE N. 107/2015 (EX ART. 1, COMMA 14) approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 gennaio 2016 aggiornato per l’a. s. 2017/2018 con delibera del collegio docenti del 30. 10. 2017 n° 2 a. s. 2017/2018

INDICE • PREMESSA • LE AZIONIDEL PIANO TRIENNALE E DELL’OFFERTA FORMATIVA • LA SCUOLA

INDICE • PREMESSA • LE AZIONIDEL PIANO TRIENNALE E DELL’OFFERTA FORMATIVA • LA SCUOLA • LA MISSION • LE FIGURE DI SISTEMA • LE CLASSI • IL TEMPO SCUOLA • I DOCENTI • GLI ORGANI COLLEGIALI • L’ ORIENTAMENTO • LA VALUTAZIONE • L’ INDIRIZZO MUSICALE • IL CURRICOLO PER COMPETENZE • PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE

Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale Domenico Cimarosa di

Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale Domenico Cimarosa di Napoli , è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n° 3411/A 19; indirizzi e scelte si conformano ai criteri di trasparenza, flessibilità, semplificazione, valorizzazione delle competenze, continuità con le esperienze precedenti, attenzione alle sollecitazioni e alle istanze emergenti nell’istituto e nel suo contesto. Il presente documento è un documento “aperto”, che interagisce con tutte le elaborazioni, anche non formali, prodotte dai soggetti, interni ed esterni, che concorrono allo sviluppo dell’istituto. Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 13 gennaio 2016; Il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14 gennaio 2016; la presente versione è integrata e aggiornata al 30. 10. 2017 Il piano sarà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola

LE AZIONI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA “Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese

LE AZIONI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA “Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento (per l'a. s. 2016/2017 posticipato al 16 gennaio 2016 come da nota Miur n. 2157 del 5 ottobre 2015) il Piano Triennale dell'Offerta Formativa” (c. 12) Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale di ogni istituzione scolastica; il piano • . Esplicita la progettazione curricolare, educativa e organizzativa, extracurricolare; • È coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi di studi • Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale • Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità • Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rapporto di autovalutazione • Elabora il Potenziamento dell’Offerta Formativa • Promuove il Piano Nazionale Scuola Digitale • Programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata • Presenta il fabbisogno di : posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia potenziamento dell'offerta formativa personale ATA infrastrutture, attrezzature, materiali

La scuola Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo del primo ciclo d’istruzione : “In

La scuola Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo del primo ciclo d’istruzione : “In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. ” “ La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito…. ineludibile” Il contesto socio-culturale La scuola sorge in un borgo residenziale sulla collina di Posillipo della città di Napoli e gode di una grande bellezza paesaggistica. Il quartiere è lontano dal centro storico ed è caratterizzato da una densità di popolazione media. Gli abitanti attualmente sono circa 23. 000 su una superficie di 5. 17 chilometri quadrati. Il contesto socio-economico e culturale delle famiglie dei nostri alunni è medioalto, pertanto essi vivono molte esperienze extrascolastiche ampliano i loro orizzonti formativi. In tale contesto la rara presenza di disagio risalta maggiormente: talvolta si evincono problematiche affettive e/o relazionali e ciò determina la necessità di bisogni educativi mirati, in taluni casi speciali. La scuola, consapevole della importante funzione formativa e culturale che ricopre, si attiva per diventare sempre più e meglio spazio di aggregazione e di formazione.

LA MISSION INTEGRAZIONE AL PTOF a. s. 201672017 La mission dell’Istituto è formare cittadini

LA MISSION INTEGRAZIONE AL PTOF a. s. 201672017 La mission dell’Istituto è formare cittadini europei, con una solida educazione interculturale e una chiara apertura alla mondialità attraverso la piena acquisizione delle competenze di cittadinanza. Il termine "Competenza" deriva dal latino - cum e petere - chiedere, dirigersi con, che significa andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare ad un obiettivo comune, dunque la competenza rimanda al valore sociale della collaborazione e della cooperazione: “competente” è chi si muove insieme ad altri per affrontare un compito o risolvere un problema. E’ competente chi dà il meglio di se stesso nell’affrontare un compito, mobilitando la sua parte emotiva, sociale, estetica, morale, non solo la sfera cognitiva ed intellettuale. Le competenze di cittadinanza e costituzione rappresentano il fulcro di tutto il progetto educativo della scuola, sono interdisciplinari e trasversali, in un’ottica di continuità da 6 a 14 anni. Base della interculturalità è la cultura dell’accoglienza e la scuola quotidianamente si impegnata nella costruzione di un generale clima positivo e nella promozione costante dello star bene a scuola. L’I. C. Cimarosa avverte come necessario, rispetto alla formazione dei cittadini di domani, un costante e forte impegno nello sviluppo e consolidamento del senso di appartenenza alla comunità scolastica ed educativa, di un forte senso civico e dunque di appartenenza alla città, al Paese, all’Europa. Il senso di appartenenza si sviluppa con la conoscenza del territorio, attraverso azioni concrete di tutela del patrimonio ambientale, artistico e culturale del quartiere e della città, nella realizzazione di percorsi volti ad incrementare un apprendimento significativo che guidi alla costruzione di un sapere culturalmente valido e socialmente spendibile.

LE FIGURE DI SISTEMA

LE FIGURE DI SISTEMA

LE CLASSI integrazione a. s. 2017/2018 Cimarosa in Via Posillipo 88, 21 classi di

LE CLASSI integrazione a. s. 2017/2018 Cimarosa in Via Posillipo 88, 21 classi di scuola primaria 3 sezioni di 2 scuola dell’infanzia; Marechiaro in Via Marechiaro 62 6 classi di scuola Primaria, 5 sezioni di scuola dell’infanzia 12 classi di Scuola Secondaria di I grado La scuola funziona con un orario articolato su 5 giorni alla settimana A. S 2016/17 2015/16

Il tempo scuola integrazione 2017/18 Scuola dell’Infanzia dal lunedì al venerdì dalle 8. 00

Il tempo scuola integrazione 2017/18 Scuola dell’Infanzia dal lunedì al venerdì dalle 8. 00 alle 16. 00 Scuola Primaria Lunedì: ore 8. 10 – 15. 10 martedì –mercoledì- giovedì - venerdì : ore 8. 10 – 13. 10 A. S. . 2016/17 2015/16 Scuola Secondaria di I grado dal lunedì al venerdì dalle ore 8. 00 alle ore 14. 00

DOCENTI Nella Scuola dell’Infanzia, operano 17 docenti di base e 1 docenti DOCENTI integrazione

DOCENTI Nella Scuola dell’Infanzia, operano 17 docenti di base e 1 docenti DOCENTI integrazione 2017/18 di sostegno; 1 docente specialista IRC su sezioni a tempo normale. Nella Scuola Primaria operano 45 docenti su posto di base e potenziamento, 4 docenti di sostegno, 1 docente specialista di Inglese, e 3 docenti di religione su 27 classi Nella Scuola Secondaria di I grado operano 33 docenti così suddivisi nelle discipline: 7 italiano 4 Matematica e scienze inglese Spagnolo Tecnologia Ed. musicale Arte e immagine Scienze motorie Sostegno Religione docente in organico di potenziamento Violino 2 2 2 1 2 2 4 2 1 1 1 Chitarra Violoncello Flauto A. S. 2015 /16 A. S. 2016 /17

Gli organi collegiali integrazione a. s. 2017/18 Scuola Secondaria di I grado Plesso Marechiaro

Gli organi collegiali integrazione a. s. 2017/18 Scuola Secondaria di I grado Plesso Marechiaro CLASSE 1 A 1°Eletto 2° Eletto 2 A BOTTA FRANCESCA CHIARA (genitore alunna Acunzo Alexandra) LATARGIA VALERIA (genitore Cinque Giorgia) 3 A MARIA CAROLINA AMATUCCI (genitore alunno Francesco Mennella) AZZURRA ATTENA (genitore Giordana Esposito) 1 B DE MARTINO VALENTINA (genitore alunna Mele Sabrina) CARRABBA DANIELA (genitore alunno Spinelli Emanuele) 2 B PORPORA GIULIA (genitore alunno Guida Raul) ROVITO SILVIA (genitore alunna Pinto Tania) 3 B MOSCA CLEMENTINA (genitore alunna Tranchini Elena) LAURA FARANDA (genitore alunno Alessandro Senatore) 1 C SIMONI ROSSA (genitore alunno Benedetto Saccone) ELENA CAPASSO (genitore alunno Alfonso Criscuoli) 2 C CAPASSO FRANCESCA (genitore alunno Boni Gianmaria) SIMONA DEL GIUDICE (genitore alunno Pietro Petteruti) 3 C GIOVANNA PICCOLO (genitore alunno Dario Ponzo) LAURA DE GIORGIO ( genitore alunna Pane Ludovica) 1 D VALERIA CAIAZZA (genitore alunno Luca Izzo) SILVIA ROVITO (genitore alunno Pinto Gennaro) 2 D CATIA CANTILE (genitore alunna Maria Vittoria Esposito) MANUELA PUNZOLO (genitore alunna Sabrina D’ Innocenzo) 3 D ELENA CAPOSSO (genitore alunna Criscuoli Guya) CAPASSO FRANCESCA (genitore alunna Camilla Boni) ELENA GASPARINI DI GENNARO PAOLA (genitore alunno Giovanni Rossi Filangieri) (genitore alunno Portolano Matteo Mario) 2016/2017 2015/2016

Scuola primaria Cimarosa 3 B WANDA ZANFAGNA (genitore alunno Falanga Luigi) 3 C PIANESE

Scuola primaria Cimarosa 3 B WANDA ZANFAGNA (genitore alunno Falanga Luigi) 3 C PIANESE TOMMASINA (genitore alunno Canta Cristiana) LUISE ANNA (genitore alunno Clemente Antonio) COTUGNO MANUELA (genitore alunno Mollo Cristian) CLAUDIA D’ANGELO (genitore alunno Lucio Di Prisco) CAPUTI CAROLINA (genitore alunno Giustino Paolo) TORRE ALESSANDRA (genitore alunno Riccardo Troise) ESPOSITO ANTONELLA (genitore alunno Fabrizio Carolina) ANTONIETTA ARAGIONE (genitore alunno Leonardo Visconti) GUNETTI CRISTINA (genitore alunno Catuogno Giulia) GUARINO WANDA (genitore alunno De Angelis Stefano) CLASSE 1°Eletto 2° Eletto 1 A DANILA PALANCA (genitore alunno Battista Gabriele) TOMMASINA PIANESE (genitore alunno Canta Aldo) ESPOSITO FEDERICA (genitore alunno Cuccurese 3 D Elena) ADRIANA ANNUNZIATA (genitore alunno D’Angelo 3 E Elena) MACCHIA VALERIA 4 A (genitore alunno Pucciarelli Federica) MACCHIA VALERIA 4 B (genitore alunno Pucciarelli Federica) COCOZZA CRISTIANA 4 C (genitore alunno Pingitore Alica) 1 B 1 C 1 D 2 B 2 C 2 D 2 E 3 A 3 B BARLETTA ALESSANDRA (genitore alunno Carlo Cangiano) RUSSO MARIA GABRIELLA (genitore alunno Brignone Giorgio) DE LUCIA FLORIANA (genitore alunno Bonadies Giulia) BALSAMO VALENTINA (genitore alunno Lastretti Riccardo) FRANCESCA CIPOLLARO (genitore alunno Davide Sacchiero) GRASSO AURELIA (genitore alunno Cerrone Giampiero) WANDA ZANFAGNA (genitore alunno Falanga Luigi) 4 D 5 A 5 B MARIANNA RUSSANO 5 C (genitore alunno Cretella Maria Francesca) RAMASCO SILVIA (genitore alunno Ingino Roberto) 5 D RUSSO MARIAFRANCESCA (genitore alunno Riccardi Federico) IMMACOLATA CAPUANO (genitore alunno Volpicelli Sara) RUSSO MARIAFRANCESCA (genitore alunno Riccardi Federico) BUONO ANNA (genitore alunno Berlingieri Antonio) MARILENA MIELE (genitore alunno Emma Ruggiero) ANNUNZIATA ELVIRA (genitore alunno Di Lorenzo Alice) MESSINA ELEONORA (genitore alunno Cristina Vinti) AMATUCCI MARIA CAROLINA (genitore alunno Mennella Azzura) MARINA PORRINO (genitore alunno Dario Cuocolo)

Scuola primaria Marechiaro CLASSE 1°Eletto 2° Eletto 1 A SAMMARTINO RENATA CALARA (genitore alunno

Scuola primaria Marechiaro CLASSE 1°Eletto 2° Eletto 1 A SAMMARTINO RENATA CALARA (genitore alunno Romano Alfredo) POMICINO IVANA (genitore alunno Chiaiani Sofia) MARINA CALIFANO (genitore alunna Basta Benedetta) 4 A BOTTA FRANCESCA CHIARA (genitore alunno Christian Acunzo) PORPORA GIULIA (genitore alunno Guida Gabriel) 5 A ANTONIA GERMANO (genitorre alunno Luigi Criscuolo) VALERIA DE PAOLA (genitore alunno Davide Della Martora) 4 B ILARIA PARISI (genitore alunno Flavio Aliperta) RENATA SAMMARTINO (genitore alunna Beatrice Romano) 5 B GIOVANNA PICCOLO (genitore alunno Andrea Ponzo) LOREDANA GARGIULO (genitore alunno Fiorillo Mattia) 2 A ORLANDO ROBERTA (genitore alunna Del Core Roberta)

Scuola dell’infanzia Cimarosa SEZIONE 1°Eletto 2° Eletto Sez. A BALABA OLHA (genitore alunno Lorenzo

Scuola dell’infanzia Cimarosa SEZIONE 1°Eletto 2° Eletto Sez. A BALABA OLHA (genitore alunno Lorenzo Lieto) DE ROSA VERONICA ROSANNA (genitore alunno Colella Anna) CAMERLENGO MANUELA (genitore alunno Filippo Barbato) Sez. B Sez. C ROCCO VIVIANA (genitore alunno Giancarlo Romano) FLORIANA DE LUCIA (genitore alunno Bonadies Marilù) Scuola dell’infanzia Marechiaro SEZI ONE 1°Eletto Sez. A CHIARA VIRGILIO FLAMINIA (genitore alunna Perris D’ANIELLO Valentina) (genitore alunno Morrica Marcello) CRESCENTINI VIRGILIO CHIARA FRANCESCA (genitore alunno Perris Fabrizia) Rubino Andrea) Sez. B Sez. C Sez. D Sez. E 2° Eletto CICATIELLO DANIELA (genitore alunno Spagnuolo Bruna) MELANIA SCARPETTI (genitore alunno D’Alessio Giulia) TRONCONE ROBERTA (genitore alunno Antonio Anastasio FRANCESCA TROMBACCIA (genitore alunno Sergio Cappiello) MARIA LORELLA GRAZIA (genitore alunno Vittorio Fabris) CICATIELLO DANIELA (genitore alunno Eugenia Spagnuolo) 3° ELETTO GAGLIOT TA ELENA (genitore alunno Vecellio Segate Tiziano) VALENTI NA GUIDA (genitore alunno Bellini Vittoria)

L’orientamento integrazione a. s. 2017/18 CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA Preparare occasioni di accoglienza (contatto

L’orientamento integrazione a. s. 2017/18 CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA Preparare occasioni di accoglienza (contatto con le persone, attività ludiche socializzanti con gli amici delle prime, visita dei locali), che si sono rivelate utili a far conoscere il nuovo ambiente scolastico ai futuri alunni, e a stemperare le ansie e le paure più forti dei bambini e delle famiglie; attivare, con i genitori degli alunni interessati al passaggio, momenti di informazione, di confronto, di riflessione su tutto ciò che il cambiamento comporta ( aspetti educativi, emotivi, organizzativi …); sviluppare la cooperazione educativa tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola. predisporre strumenti utili per l’osservazione degli alunni in passaggio per l’individuazione precoce di difficoltà di apprendimento e relazione, ricercare e sperimentare strategie di intervento utili alla prevenzione. Progetti vari realizzati tra gli alunni delle classi ponte dell’infanzia e della primaria ORIENTAMENTO 2015/16 0 RIENTAMENTO 2016/17

CONTINUITA’ PRIMARIA SECONDARIA Giornata di accoglienza con attività laboratoriali e lezioni interattive organizzata nel

CONTINUITA’ PRIMARIA SECONDARIA Giornata di accoglienza con attività laboratoriali e lezioni interattive organizzata nel giorno di Open Day. Progetti vari realizzati tra gli alunni delle classi ponte della primaria e secondaria di primo grado Progetti di raccordo con il territorio eo risorse esterne alla scuola Colloqui tra docenti dei diversi ordini scolastici per lo scambio di informazioni e riflessioni specifiche sugli alunni Incontri tra docenti dei vari ordini per la formazione dei gruppi - classe Visita alla scuola di ordine successivo con incontro dei genitori e docenti preposti all’accoglienza.

ORIENTAMENTO IN USCITA SCUOLA SECONDARIA • Incontri degli alunni con gli insegnanti delle scuole

ORIENTAMENTO IN USCITA SCUOLA SECONDARIA • Incontri degli alunni con gli insegnanti delle scuole superiori , presso la nostra sede, per l’informazione sui corsi di studio e sul funzionamento dei singoli istituti Somministrazione di questionari di interesse e attitudini Calendarizzazione Open day Istituti superiori Diffusione del materiale didattico sulle offerte formative delle varie scuole: depliant illustrativi, siti Internet, ecc. ; Supporto ai C. d. C nella compilazione Consigli orientativi e consegna alle famiglie. Come completamento di tale attività sono previsti: Sportello per alunni e genitori per presentazione dell’ordinamento scolastico e dei percorsi formativi delle singole scuole (indirizzi, durata degli studi, piano orario, sbocchi professionali); Visita degli alunni alle scuole superiori accompagnati dai genitori in orario pomeridiano Incontri -lezione o Stage presso gli istituti superiori del nostro territorio disponibili ad ospitare gruppi di alunni della Terza. Organizzazione di incontri tra alunni genitori ed un esperto al fine di favorire una maggiore consapevolezza circa gli interessi e le motivazioni che indirizzano alla scelta dell’istituto superiore. Realizzazione di progetti vari che vedono coinvolti gli alunni nel passaggio dei diversi ordini di scuola. Monitoraggio degli esiti scolastici degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado nel percorso scolastico successivo.

Percorsi individualizzati La scuola riconosce la necessità di sostenere e incoraggiare la capacità progettuale

Percorsi individualizzati La scuola riconosce la necessità di sostenere e incoraggiare la capacità progettuale degli alunni che hanno evidenziato maggiore problematicità nel comportamento, nella motivazione, nelle capacità relazionali oltreché degli stranieri, al fine di garantire la prosecuzione di un percorso educativo. Pertanto si propone di progettare e sperimentare strumenti di orientamento in grado di supportare i ragazzi diversamente abili, nell'individuazione del percorso di studio più adeguato alle reali possibilità. Oltre ad orientare i ragazzi diversamente abili alla conoscenza degli istituti di istruzione secondaria presenti sul territorio, la scuola organizza incontri con genitori, alunni e insegnanti, eventualmente anche di entrambi gli ordini di scuola, per favorire la conoscenza delle diverse strutture scolastiche, lo scambio delle informazioni e l’inserimento graduale degli alunni.

Presso la scuola Secondaria di I grado del nostro Istituto è attivo l’ “Indirizzo

Presso la scuola Secondaria di I grado del nostro Istituto è attivo l’ “Indirizzo Musicale”, I quattro strumenti insegnati sono: violino, violoncello, flauto traverso, chitarra. Sono previsti i seguenti insegnamenti per ciascuno strumento: • Lezioni frontali di strumento • Esercitazione orchestrale INDIRIZZO MUSICALE • Musica d’insieme • Solfeggio e Teoria Musicale All’Indirizzo Musicale si accede mediante superamento di Test Orientativo/Attitudinali, come prescritto dall’Allegato A del DM 201/99; a tali test, gli alunni delle classi V della Primaria che fanno domanda, vengono sottoposti tra aprile e maggio, dopo le iscrizioni. Per ogni nuovo anno scolastico vengono ammessi, nelle prime classi di scuola media, circa 24 alunni (6 per ciascuno strumento), formanti una classe virtuale, ovvero trasversale tra le varie sezioni dell’Istituto. Dopo aver sostenuto il Test Orientativo/Attitudinale l’alunno viene inserito nella Graduatoria di merito a scorrimento, rispetto al punteggio acquisito nei test, che verrà pubblicata poco prima della fine dell’anno scolastico. Gli alunni dell’Indirizzo Musicale hanno generalmente, un orario aggiuntivo costituito da due prolungamenti pomeridiani (o rientri) : una lezione di strumento frontale (da solo o in coppia) una lezione di Orchestra o di Musica d’insieme (quando la competenza acquisita lo rende possibile). Le lezioni hanno inizio (dopo una breve pausa pranzo) alle ore 14: 00 e terminano alle ore 18: 00. I pomeriggi sono divisi in tre fasce orarie: la prima dedicata agli alunni delle Prime classi, la seconda agli alunni delle Seconde classi e l’ultima fascia oraria per le Terze classi. L’orchestra si svolge sempre nella prima fascia oraria. La scuola offre la possibilità agli alunni delle Seconde e Terze classi, in alternativa all’eventuale rientro e in accordo con la famiglia, di restare a scuola, sotto la sorveglianza del docente, a svolgere i compiti, in attesa dell’ orario di lezione. La struttura degli orari può variare a seconda dell’organizzazione didattica di ciascun docente ed in relazione a particolari eventi quali concerti o partecipazioni a rassegne musicali, oppure quote orarie da dedicare agli alunni in procinto di sostenere l’esame conclusivo di Terza Media e/o per coloro che proseguiranno gli studi nei Licei Musicali. La materia “Strumento Musicale” è curriculare e il corso è obbligatoriamente triennale. A partire dall’anno scolastico 2016/2017 è istituita la sezione ad indirizzo musicale.

Dal Decreto Ministeriale 6. 8. 1999, istitutivo degli indirizzi musicali per la Scuola Secondaria

Dal Decreto Ministeriale 6. 8. 1999, istitutivo degli indirizzi musicali per la Scuola Secondaria di I grado • Nei corsi a indirizzo musicale, (. . ) l'insegnamento di strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale (. . ) nell'ambito della programmazione educativo didattica dei consigli di classe e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa ai programmi della scuola media. • La musica e la sua evoluzione linguistica hanno avuto, e continuano ad avere, nel loro divenire, frequenti momenti di incontro con le discipline letterarie, scientifiche e storiche. L'indirizzo musicale richiede quindi che l'ambito in cui si realizza offra un'adeguata condizione metodologica di interdisciplinarità: l'educazione musicale e la pratica strumentale vengono così posti in costante rapporto con l'insieme dei campi del sapere. La musica viene in tal modo liberata da quell'aspetto di separatezza che l'ha spesso penalizzata e viene resa esplicita la dimensione sociale e culturale dell'evento musicale. • Sviluppare l'insegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, spesso soltanto subita, una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, una ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé. • Obiettivo del corso triennale, quindi, una volta fornita una completa e consapevole alfabetizzazione musicale, è porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere da tutti raggiunti. Il rispetto delle finalità generali di carattere orientativo della scuola media non esclude la valorizzazione delle eccellenze. Adeguata attenzione viene riservata a quegli aspetti del far musica, come la pratica corale e strumentale di insieme, che pongono il preadolescente in relazione consapevole e fattiva con altri soggetti. • L'autonomia scolastica potrà garantire ulteriori possibilità di approfondimento e sviluppo anche nella prospettiva di rendere l'esperienza musicale funzionale o propedeutica alla prosecuzione degli studi, nonché alla diffusione della cultura musicale nel territorio, in modo da rafforzare il ruolo della scuola come luogo di aggregazione e diffusione di saperi e competenze.

La Valutazione con integrazioni a. s. 2017/18

La Valutazione con integrazioni a. s. 2017/18

La valutazione a. s. 2015/16 “La valutazione non è un’operazione ma un processo che

La valutazione a. s. 2015/16 “La valutazione non è un’operazione ma un processo che appartiene a ogni procedura umana e ne costituisce l’aspetto intelligente” quello che consente di operare scelte, di monitorare processi e risultati, di formulare conclusioni. A scuola, come del resto affermano le Indicazioni, la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento. ” (Franca Da Re Didattica per competenze. Erikson) Il processo di insegnamento-apprendimento non può prescindere dalla valutazione. Essa infatti, richiede l’adozione di "criteri" per confrontare i risultati delle misurazioni compiute con le variabili dei soggetti e del contesto: per esempio con le capacità/possibilità individuali, con i progressi rilevati dall'inizio del processo educativo, con il rendimento del gruppo classe. La valutazione viene espressa in un giudizio e/o un punteggio sintetico finale, tanto più capace di esprimere le caratteristiche del profilo dell’allievo quanto più la raccolta dei dati qualitativi e quantitativi è stata ricca e variegata nella tipologia delle situazioni valutative compresa l’autovalutazione dello studente. Il tema di fondo riguarda la condivisione, innanzitutto, della funzione della valutazione, che non può essere selettiva e meritocratica e neppure esclusivamente inclusiva e formativa. L’impegno e la ricerca del nostro collegio docenti è quello di mettere a punto ed utilizzare modalità e strumenti di valutazione che tengano insieme, con equilibrio, i due aspetti.

La valutazione Criteri condivisi per la valutazione degli alunni (approvato nell’a. s. 2016/17) La

La valutazione Criteri condivisi per la valutazione degli alunni (approvato nell’a. s. 2016/17) La valutazione, in quanto processo che si esercita su tutte le componenti e le attività del percorso formativo, tiene conto dei risultati delle prove di verifica programmate per interclasse/ consiglio di classe e delle considerazioni relative a: A) Livello di partenza dell’alunno B) Condizioni socio-ambientali di provenienza C) Capacità di comunicazione D) Capacità di socializzazione e di integrazione con tutti i compagni sia con i più capaci che con gli svantaggiati ed i portatori di handicap E) Autonomia operativa F) Impegno nella partecipazione alle attività G) Grado di progresso registrato rispetto alla situazione di partenza H) Livello di competenza raggiunto rispetto alle potenzialità personali I) Impegno complessivo mostrato dall’alunno Nella griglia che segue la valutazione è corrispondente al giudizio espresso numericamente :

VOTO I EV D V I O OT NTO LASSI V E A C

VOTO I EV D V I O OT NTO LASSI V E A C I M L A A I G T R I GR POR RIMA M AP O C OL U SC Rispetta pienamente le regole della vita scolastica, gli ambienti e i beni comuni. Si relaziona con insegnanti e compagni con disponibilità e spirito collaborativo. E’ capace di riconoscere le proprie potenzialità ed i propri limiti. Porta a termine responsabilmente e consapevolmente il lavoro scolastico. Si impegna con partecipazione costruttiva nelle attività didattiche. Partecipa attivamente e con interesse a tutti i momenti educativi formali, informali e non formali. Rispetta con diligenza le regole di vita scolastica, gli ambienti e i beni comuni. Si relaziona positivamente con insegnanti e compagni, cui offre spesso la sua collaborazione. Spesso è capace di riconoscere le proprie potenzialità e i propri limiti. Porta a termine il lavoro scolastico con senso di responsabilità. Si impegna con serietà e partecipa proficuamente alle attività didattiche. Partecipa con interesse a tutti i momenti educativi formali, informali e non formali. Di norma rispetta le regole di vita scolastica, gli ambienti e i beni comuni. Si relaziona in maniera adeguata con i compagni e gli insegnanti. Generalmente ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Porta a termine il lavoro scolastico. Si impegna positivamente nelle varie attività didattiche. Partecipa con regolarità tutti i momenti educativi formali, informali e non formali. Rispetta quasi sempre le regole di vita scolastica, ambienti e luoghi comuni. Fatica a relazionarsi produttivamente con tutti i compagni e gli insegnanti. Porta a termine il lavoro scolastico in modo discontinuo. Si impegna in modo non sempre adeguato alle proprie potenzialità. Si impegna in modo superficiale e discontinuo nelle varie attività didattiche. Mostra scarso interesse in tutti i momenti educativi formali, informali e non formali. É poco rispettoso delle regole di vita scolastica ambienti e luoghi comuni. Si relaziona in modo non sempre corretto con i compagni e gli insegnanti. Ha poca consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Evidenzia comportamenti non sempre adeguati e responsabili. Tende ad eludere l’impegno scolastico in modo autonomo. Mostra interesse discontinuo in tutti i momenti educativi formali, informali e non formali. 10 9 8 7 6

 DI IP O D O OT ENT RIA V A AM DA I

DI IP O D O OT ENT RIA V A AM DA I GL RT CON I GR MPO A SE CO UOL SC ADO GR MO I R Elabora strategie risolutive autonomamente. Conosce i contenuti in modo completo approfondito organico ed interdisciplinare. Usa in maniera appropriata e critica linguaggi specifici. Partecipa in modo propositivo alla vita della classe. Organizza il proprio lavoro in modo autonomo ed è in grado di mettere in atto strategie risolutive in situazioni note anche complesse. Conosce i contenuti in modo approfondito ed organico e sa operare collegamenti. Ha padronanza dei termini specifici e si esprime nei diversi linguaggi in modo appropriato. Partecipa in modo costruttivo alla vita scolastica Opera con apprezzabile abilità, ha acquisito conoscenze e competenze tali da assicurarsi autonomia personale nel lavoro scolastico per la disciplina considerata e comincia ad operare significativi collegamenti. Partecipa attivamente alla vita di relazione Ha raggiunto una buona acquisizione di abilità conoscenze e competenze tali da consentirgli di essere autonomo nel lavoro scolastico previsto per la disciplina considerata. Partecipa alla vita scolastica, rispettandone le regole. Ha acquisito in modo essenziale le abilità le conoscenze e le competenze richieste e risulta autonomo solo in situazioni semplici. Solo se sollecitato partecipa alla vita scolastica. Non ha raggiunto sufficientemente gli obiettivi previsti Non possiede appieno abilità conoscenze e competenze. 10 9 8 7 6 5

Attribuire un livello/grado di competenza non è operazione uguale ad attribuire un voto, per

Attribuire un livello/grado di competenza non è operazione uguale ad attribuire un voto, per tre principali ragioni: - la scelta del livello/grado di competenza per la certificazione deriva da un apprezzamento multidisciplinare di più docenti, mentre il voto e il giudizio sono disciplinari, del singolo docente; - l’individuazione del livello di competenza richiede necessariamente evidenze valutative in situazioni concrete, mentre ciò non è richiesto nell’individuazione del voto; - nel riconoscimento della competenza si mettono in gioco una pluralità di dimensioni non cognitive che nell’attribuzione del voto non sono necessariamente e tradizionalmente rilevanti, essendo prevalentemente considerata la dimensione cognitiva. Il Collegio opera nella convinzione che la valutazione nella scuola dell’obbligo debba tener conto prevalentemente dell’aspetto formativo, accompagnando i processi di insegnamento/apprendimento nel loro svolgersi. Ai sensi e per gli effetti della Legge 169 del 2008 (art. 3) e il successivo Regolamento sulla valutazione (DPR, n. 122 del 2009) il nostro Istituto adotta il voto numerico decimale nella valutazione sommativa finale del primo e secondo quadrimestre. Non vi è alcun obbligo di dare voti numerico-decimali in corso d’anno. Questa libertà di scelta è stata legittimata dalla circolare n. 10 del 23/01/2009 che a proposito del voto in decimi recita: “Il suo uso nella pratica quotidiana di attività didattica é rimesso discrezionalmente ai docenti della classe, in ragione degli elementi che attengono ai processi formativi degli alunni secondo il loro percorso personalizzato. ”

L’allievo, attraverso il voto, ha la percezione netta del suo collocarsi all'interno del percorso

L’allievo, attraverso il voto, ha la percezione netta del suo collocarsi all'interno del percorso e della classe e in tale senso rappresenta uno stimolo immediato e chiaro. Esso consente una comunicazione tra scuola e famiglia con pochi margini di ambiguità e fraintendimenti. L’approccio per competenze introduce una componente innovativa, valida per tutti gli ordini di scuola. In una scuola che garantisce uguaglianza di opportunità educative, un ambiente di apprendimento significativo, che mette a punto una didattica individualizzata e personalizzata, tutti gli studenti raggiungono almeno un minimo di competenza iniziale o basilare, certificata alla fine della scuola secondaria di I grado. Il Collegio docenti, riflette e si confronta al suo interno per poter mettere a punto strumenti condivisi di valutazione partendo da una idea prevalente che la scuola non abbia una funzione selettiva ma un carattere inclusivo. Pertanto si approfondisce il lavoro di definizione e condivisione con lavori di gruppo verticali, consapevoli di un lavoro sempre “in progress” e migliorabile alla luce delle esperienze, per utilizzare voti e certificazione delle competenze secondo criteri chiari e comuni e mettere a punto strumenti di supporto quali griglie, rubriche, modalità di autovalutazione degli studenti, adottando i nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione- in cui si dice che la certificazione delle competenze “va colta come occasione per ripensare l’intera prassi didattica e valutativa al fine di spostare sempre di più l’attenzione sulla maturazione di competenze efficaci che possano sostenere l’alunno nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta. ”

Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che

Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si applica con effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali. ” “Si rende, pertanto, necessario ripensare il modo di “fare scuola”, integrando la didattica dei contenuti e dei saperi – riferiti ai nuclei fondanti delle discipline – con modalità interattive e costruttive di apprendimento. Fondando il proprio insegnamento su esperienze significative che mettono in gioco contenuti e procedure che consentano di “imparare facendo”, i docenti rendono l’alunno protagonista del processo di acquisizione delle competenze. Questo approccio mette a fuoco la responsabilità docente che utilizzerà in chiave autovalutativa i dati raccolti per rivedere e adattare continuamente metodologie e strategie didattiche a favore dell’apprendimento. “ La competenza non è un oggetto fisico…………. . è costituita da conoscenze, abilità, capacità personali, sociali, metodologiche e da autonomia e responsabilità nell’azione. E’ una dimensione evolutiva, il cui incremento e sviluppo può essere apprezzato solo in tempi medio-lunghi attraverso l’osservazione delle persone messe di fronte a prove che richiedano l’agire competente, in situazioni e contesti diversi. ” (Franca Da Re - Didattica per competenze - Erikson)

IL CURRICOLO PER COMPETENZE La competenza L’etimologia del termine rimanda al valore sociale della

IL CURRICOLO PER COMPETENZE La competenza L’etimologia del termine rimanda al valore sociale della collaborazione e della cooperazione: “competente” è chi si muove insieme ad altri per affrontare un compito o risolvere un problema. Competente è chi si sforza di cogliere l’unità complessa del compito o del problema che incontra nella quotidianità. E’ competente chi impegna il meglio di se stesso nell’affrontare un compito, mobilita la sua sfera cognitiva ed intellettuale, ma anche la sua parte emotiva, sociale, estetica, morale, religiosa. La scuola mette in atto, progetta, realizza e verifica, interventi di mediazione didattica attraverso i quali le capacità personali degli alunni diventano competenze personali che mettono l’alunno in grado di utilizzare nelle situazioni contingenti, conoscenza e abilità. Le competenze, allora, indicano ciò che l’alunno è effettivamente capace di fare, di pensare, di agire nell’unità del suo essere persona, davanti alla complessità delle situazioni che si trova ad affrontare. Perché un curricolo per competenze La nostra scuola nel corrente anno scolastico ha ultimato la fase di costruzione del curricolo verticale tracciando così un percorso unitario dalla scuola dell’infanzia fino al termine del primo ciclo. Si è inteso costruire un quadro di riferimento chiaro e condiviso attraverso un lavoro di ricerca, di studio e confronto realizzato in diverse modalità: collegi, commissioni, gruppi e dipartimenti; si è definita così la cornice entro cui realizzare le scelte relative ai contenuti, ai linguaggi ed alle metodologie a seconda della diversità degli allievi e delle specificità delle singole discipline. Il lavoro svolto ha fornito alla scuola un indispensabile strumento ed ha favorito la conoscenza, il confronto e lo scambio tra docenti dei diversi ordini di scuola. I dipartimenti si sono riuniti periodicamente lo scorso anno e l’anno corrente; la commissione preposta alla stesura del curricolo ha partecipato ad un ulteriore gruppo di lavoro, coordinato dal DS in cui si sono confrontate le linee di lavoro ed elaborati i risultati dei lavori dei gruppi.

Un curricolo organizzato per competenze-chiave e’ di tutti e di ciascuno: tutti sono impegnati

Un curricolo organizzato per competenze-chiave e’ di tutti e di ciascuno: tutti sono impegnati a promuovere le competenze-chiave come fonte di cittadinanza attiva, apprendimento permanente, autonomia, responsabilita’, resilienza. - Franca da re -

Le otto competenze chiave di cittadinanza Compito specifico della scuola è quello di promuovere

Le otto competenze chiave di cittadinanza Compito specifico della scuola è quello di promuovere interventi educativi utili a tradurre le capacità personali di ogni alunno nelle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione. Il quadro delle competenze è ampio, aperto, aggiornabile ed al contempo rigoroso; necessita di una mediazione didattica stimolante, in grado di promuovere fin dai primi anni della scuola dell’infanzia, scoperte, esplorazioni, sperimentazioni, osservazioni, sollecitazioni, capacità di problematizzare , riflessioni … Far nascere il gusto per la conoscenza insomma, con fascino, empatia, stupore curiosità. Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione: • Imparare ad imparare • Competenze sociali e civiche • Spirito di iniziativa e imprenditorialità • Consapevolezza ed espressione culturale • Competenza digitale • Comunicazione nella madrelingua • Comunicazione nelle lingue straniere • Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologie

LE COMPETENZE CHIAVE Si riportano qui di seguito le competenze chiave definite nella Raccomandazione

LE COMPETENZE CHIAVE Si riportano qui di seguito le competenze chiave definite nella Raccomandazione del Parlamento Europeo già recepite nella normativa nazionale • Comunicazione nella madrelingua: capacità di esprimere ed interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma orale e scritta ed interagire in modo creativo in un’intera gamma di contesti culturali e sociali. • Comunicazione nelle lingue straniere: oltre alle abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede la mediazione e la comprensione interculturale. • Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia: abilità di applicare il pensiero matematico per risolvere problemi in situazioni quotidiane. Tale competenza è associata a quella scientifico- tecnologica che comporta la comprensione di tanti cambiamenti determinati dall’uomo stesso e che sono sua responsabilità. • Competenza digitale: capacità di saper utilizzare con spirito critico le tecnologie per il lavoro e la comunicazione. • Imparare a imparare: comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità che potranno poi essere applicate nel futuro in vari contesti di vita: casa, lavoro, istruzione e formazione. • Competenze sociali e civiche: riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo costruttivo alla vita sociale e lavorativa. • Spirito di iniziativa e imprenditorialità: capacità di una persona di tradurre le idee in azioni, dove rientrano la creatività, l’innovazione, e la capacità di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi. • Consapevolezza ed espressione culturale: si dà spazio all’espressione creativa di idee, esperienze, emozioni in una vasta gamma di mezzi di comunicazione, compresi musica, spettacolo, letteratura ed arti visive.

LESSICO COMUNE CURRICOLO percorso che l’istituzione scolastica, anche con altre agenzie formative, organizza affinché

LESSICO COMUNE CURRICOLO percorso che l’istituzione scolastica, anche con altre agenzie formative, organizza affinché gli alunni sviluppino il senso di una cittadinanza attiva e partecipe, acquisendo conoscenze, abilità, competenze, capacità, atteggiamenti e comportamenti indispensabili per conoscersi, conoscere, scegliere. CONOSCENZE sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; le conoscenze costituiscono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un ambito di studio o di lavoro e sono descritte come teoriche e/o pratiche -SAPEREABILITÀ indicano la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il -SAPER FARE- per svolgere compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’utilizzo di metodi, materiali, attrezzature e strumenti). COMPETENZE sono la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia -SAPER ESSERE-, ossia “l’utilizzazione consapevole in un compito del proprio patrimonio concettuale ristrutturato”. PADRONANZA è il grado di competenza raggiunta. ORIENTAMENTO è il processo formativo finalizzato a conoscere, conoscersi, valutare, scegliere

SCELTE METODOLOGICHE I criteri che guidano l’azione didattica dei docenti fanno riferimento alle Indicazioni

SCELTE METODOLOGICHE I criteri che guidano l’azione didattica dei docenti fanno riferimento alle Indicazioni per il Curricolo del 2012, per la valutazione dell’apprendimento nel primo ciclo di istruzione e rappresentano impostazioni metodologiche di fondo che sottendono i vari interventi educativi e formativi: -Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni al fine di sollecitare un ruolo attivo degli stessi mediante la problematizzazione degli argomenti trattati. -Intervenire nei riguardi delle diversità perché non diventino disuguaglianze: tenere conto delle diversità legate alle differenze nei modi di apprendimento, ai livelli di apprendimento raggiunti, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi ed affettivi, dedicando attenzione agli alunni con bisogni specifici di apprendimento. -Favorire l’esplorazione e la ricerca sollecitando gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a cercare soluzioni anche originali attraverso una didattica anche laboratoriale. -Incoraggiare l’apprendimento collaborativo sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse. -Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ponendo l’alunno nelle condizioni di capire il compito assegnato, valutare le difficoltà, stimare le proprie abilità, riflettere sul proprio comportamento, valutare gli esiti delle proprie azioni e trarne considerazioni per “imparare ad imparare”. -Realizzare percorsi in forma di laboratorio favorendo l’operatività, il dialogo e la riflessione su quello che si fa. -Promuovere apprendimenti significativi, in grado di veicolare contenuti culturalmente rilevanti, motivanti e legati all’esperienza di vita dei ragazzi, tali da favorire il confronto con l’attualità, l’integrazione tra teoria e prassi, l’utilizzo di metodologie che favoriscono la scoperta e l’esplorazione e rinforzano la motivazione.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TABELLA DEI LIVELLI DI PADRONANZA DELLE COMPETENZE TRASVERSALI • Il livello 1 è relativo

TABELLA DEI LIVELLI DI PADRONANZA DELLE COMPETENZE TRASVERSALI • Il livello 1 è relativo alla scuola infanzia-primaria • I livelli 2 -3 sono relativi alla scuola primaria • I livelli 4 -5 -6 sono relativi alla scuola secondaria di primo grado • Livello base (scuola infanzia-primaria) • Livello medio (scuola primaria) • Livello avanzato (scuola primaria) • Livello base (scuola secondaria primo grado) • Livello medio (scuola secondaria primo grado) • Livello avanzato (scuola secondaria primo grado)

PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE “Se in classe c’è un bambino con problemi gravi bisogna

PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE “Se in classe c’è un bambino con problemi gravi bisogna avere il coraggio di mutare spazi e tempi, modificare la didattica per arrivare davvero ad includere tutti……. per trasformare la diversità in ricchezza ci vuole molta ricerca, molto lavoro. Non c’è vera inclusione senza una buona dose di coraggio e di immaginazione”. (da un’intervista a Franco Lorenzoni – Casa laboratorio di Cenci-) Il nostro istituto è impegnato nella realizzazione dell'obiettivo generale di miglioramento del processo educativo promuovendo il passaggio da una logica dell’integrazione delle diversità ad una logica dell’inclusione , creando: 1. culture inclusive, attraverso la costruzione di una comunità sicura e accogliente, cooperativa e stimolante, una comunità che sappia valorizzare ciascun individuo: personale della scuola, famiglie, studenti; 2. politiche inclusive attraverso lo sviluppo e la cura di una scuola per tutti: una scuola in cui tutti, nuovi insegnanti e alunni vengano accolti, aiutati ad ambientarsi e valorizzati; organizzando il sostegno alla diversità, attraverso azioni coordinate e attività di formazione 3. pratiche inclusive, attraverso il coordinamento dell’ apprendimento e la progettazione di attività formative rispondenti alle diversità degli alunni; coinvolgendo gli alunni ad essere partecipi attivamente di ogni aspetto della loro educazione, valorizzando anche le conoscenze e le esperienze fuori della scuola, mettendo in rete le risorse della scuola, della famiglia, della comunità.

La scuola ha il dovere di rimuovere gli ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione, attraverso

La scuola ha il dovere di rimuovere gli ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione, attraverso l'attivazione di facilitatori, come suggerito dal sistema International Classification of Funtioning, Disabilityes and Handicap (ICF)dell'Organizzazione Mondiale della sanità. Tale sistema classifica lo stato di salute e disabilità attraverso quattro categorie: • funzioni corporee; • strutture corporee, • partecipazione eattività, • condizioni ambientali Queste variabili, considerate nel loro insieme, forniscono un quadro della persona che va oltre la semplice distinzione abile /disabile e che tiene conto del fatto che ogni studente, in uno specifico momento della sua vita, può avere bisogni educativi speciali intesi anche nel senso delle eccellenze. Secondo l'ICF il bisogno educativo speciale (BES) rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o dell’ apprendimento, che necessita di educazione speciale individualizzata. L’ attenzione verso l'inclusione scolastica ha sollecitato una profonda riflessione sulle tematiche educativo-didattiche, sugli stili d'insegnamento, sulle scelte metodologiche, sulla gestione della relazione educativa, sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva, sugli approcci curricolari, riflessione che non può considerarsi mai conclusa ma stimolo al processo continuo di miglioramento. Per la consultazione completa Il Pai è pubblicato sul sito della scuola: www. scuolacimarosa. gov