ISTITUTO COMPRENSIVO CAMPAGNA CAPOLUOGO Scuola Secondaria di 1
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ISTITUTO COMPRENSIVO CAMPAGNA CAPOLUOGO Scuola Secondaria di 1° grado *TEACCH* LEARNING Esempio di Progettazione didattica per bambini Autistici secondo il Modello TEACCH A cura di: Prof. ssa Maria Carmela Iallorenzi
Il programma TEACCH 1. Che cosa è il programma TEACCH 2. Strategie di intervento 3. Strutturazione : spazio, tempo, materiali di lavoro 4. Rinforzo e aiuto 5. Comportamento e interventi
TEACCH Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children Con il termine "Programma TEACCH" si intende la strutturazione globale dei servizi persone autistiche. IL programma ha la finalità di migliore l’autonomia personale, sociale e lavorativa, attraverso strategie educative che potenzino le capacità della persona autistica.
LA STRUTTURAZIONE Strutturazione dello spazio. Strutturare lo spazio significa rispondere alla domanda "Dove? " L’ambiente di lavoro va organizzato in spazi delimitati, per consentire al bambino di sapere con precisione ciò che ci si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento. In una classe, si può prevedere uno spazio di lavoro individuale, uno spazio di riposo, uno spazio di attività di gruppo e uno spazio dedicato al tempo libero, ognuno chiaramente delimitato e contrassegnato da opportuni simboli di identificazione.
Strutturazione del tempo Strutturare il tempo significa rispondere alla domanda "Quando? Per quanto tempo? " Strutturare la giornata attraverso un’organizzazione del tempo, che informi il bambino su ciò che sta accadendo, ciò che è accaduto e ciò che accadrà, aumentando in questo modo la prevedibilità e il controllo della situazione, diminuendo l'incertezza. Il bambino disporrà di una sua "agenda" giornaliera costituita da immagini e oggetti ordinati dall’alto verso il basso. Al termine di ogni attività ogni relativo simbolo verrà spostato dal bambino in un altro apposito spazio che registra il tempo trascorso.
Strutturazione del materiale di lavoro Strutturare il materiale di lavoro significa rispondere in modo chiaro e concreto alla domanda "Che cosa? " Ogni scatola di lavoro contiene le diverse componenti, che saranno a loro volta contrassegnate da un simbolo: ad esempio un colore o una forma, in modo che il bambino le possa disporre nell’ordine esatto ed eseguire il lavoro da solo. Le indicazioni visive, rendono il compito "self explaining", cioè comprensibile senza bisogno di spiegazioni: incastri , puzzle o lavori di montaggio sono esempi semplici di questo genere, ma con un po’ di fantasia qualunque compito può essere presentato in modo che si spieghi da sè. Se per il bambino è ancora troppo difficile organizzarsi il lavoro attraverso l’accoppiamento di simboli, ogni scatola sarà suddivisa in scomparti contenenti le parti del lavoro da fare in modo che il compito sia comprensibile senza troppe spiegazioni verbali, che lo metterebbero in difficoltà. Quando il compito è terminato verrà riposto nella relativa scatola in modo che in ogni momento sia chiaro quanto lavoro è stato eseguito e quanto ne resta da eseguire.
Rinforzo Risponde alla domanda “Perche”? Spesso i bambini autistici non comprendono il significato astratto del perché devono eseguire un compito. Sarà allora necessario dargli delle motivazioni concrete, strettamente collegate nel tempo all’esecuzione del compito. Una ricompensa alimentare è il rinforzo più semplice; spesso tuttavia si può ben presto sostituire con il rinforzo sociale, costituito da lodi e complimenti. Aiuto L’aiuto risponde in modo chiaro e concreto alla domanda "come”? Per spiegare il compito, un aiuto fisico o visuale costituirà il modo più semplice per illustrare al bambino autistico come dovrà eseguire il suo compito. Il grado maggiore di aiuto è costituito dall’aiuto fisico: l’educatore cioè accompagna con la sua la mano quella del bambino nell’esecuzione del compito. Un altro tipo di aiuto può essere di tipo visuale: è un aiuto di questo tipo indicare con il dito.
Comportamento e interventi Schopler sostiene che i problemi di comportamento della persona autistica non sono che la punta dell’iceberg sommerso delle sue difficoltà: un sistema di comunicazione insufficiente la conduce a esprimere le proprie necessità in una forma diversa dal linguaggio, attraverso atti distruttivi, aggressivi, autoaggressivi o inappropriati. La strutturazione e la prevedibilità dell’ambiente e l’adeguatezza delle richieste, nonchè la chiarezza, la concretezza e la stabilità dei messaggi sono la prima condizione per evitare una situazione di stress permanente. Sarà inoltre necessario potenziare la capacità di comunicazione e eventualmente utilizzare forme di comunicazione più adatte alla persona autistica, come le immagini o, in qualche caso, i gesti: la riduzione dei problemi di comportamento è il miglior test per capire se la persona è stata correttamente valutata e se il programma individuale è davvero adatto alle sue potenzialità e ai suoi bisogni.
PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA SECONDO IL MODELLO TEACCH Tenuto conto delle difficoltà e delle potenzialità dell’alunno, scaturite dalla valutazione diagnostica, sono stati programmati interventi e strategie specifiche di recupero soprattutto nei seguenti assi di sviluppo: • Asse affettivo-relazionale • Asse della comunicazione • Asse dell’autonomia Le strategie adottate si sono ispirate al modello TEACCH e alle tecniche di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
Per creare un ambiente di apprendimento inclusivo e rispondere ai bisogni educativi speciali dell’alunno è stato necessario: • Strutturare l’ambiente (spazio-tempo-attività); • Utilizzare la CAA e il PECS (Picture Exchange Communication System), in modo da fornire all’alunno un canale di comunicazione alternativo a quello verbale; • Favorire un percorso di crescita in senso globale, con il coinvolgimento di tutte le dimensioni (cognitive, emotive, sociali), attraverso l’utilizzo di una didattica laboratoriale e il peer tutoring; • Lavorare sulle abilità emergenti sfruttando i suoi interessi e i punti di forza; • Coinvolgere i compagni di classe promuovendo l’accettazione e il valore della diversità, intesa come arricchimento personale. “Vivere in relazione con coetanei normodotati costituisce un’occasione pressoché unica non solo per ricercare apprendimenti funzionali ma per comprendere meglio il mondo e le sue regole, a volte così illogiche ed oscure per la persona con autismo e per generalizzare degli apprendimenti specifici acquisiti in ambito riabilitativo. ” (L. Cottini)
L’AMBIENTE E’ STATO STRUTTURATO COME SEGUE: Strutturazione dello spazio Sono stati organizzati spazi di lavoro individuali e di gruppo, per consentire all’alunno di sapere con precisione ciò che doveva fare e con chi. Gli spazi, gli arredi e gli oggetti sono stati contrassegnati da targhette identificative, per favorire la comprensione e l’orientamento spaziale.
All’interno della classe, vicino alla porta, è stato individuato uno spazio ad angolo per le attività a tavolino, delimitato da due banchi, uno di fronte alla parete su cui è stata attaccata l’agenda giornaliera, l’altro alla sua destra, che è servito per mettere a posto il materiale alla fine di ogni compito (sistema di lavoro sx-dx), in questo modo si è cercato di fornire un segnale chiaro di inizio e di fine attività.
Adiacente alla classe, è stato strutturato uno spazio adibito a laboratorio TEACCH dove sono state rigorosamente sistemate tutte le scatole-attività e il materiale strutturato utilizzato per favorire la conquista di determinate abilità. Al suo interno, sono state individuate postazioni per il lavoro individualizzato con le scatoleattività, la predisposizione di alcuni banchi per i lavori di gruppo, l’angolo musicale e l’angolo per i giochi motori.
IN BAGNO
Strutturazione del tempo Per la strutturazione del tempo, sono state organizzate l'alternarsi delle attività e dei momenti di pausa della quotidiana vita scolastica, con attività e tempi prevedibili e comprensibili. La comprensione del tempo, del succedersi delle attività è stata favorita dalla CAA, che utilizza lo stimolo visivo (immagineoggetto) per rafforzare o sostituire lo strumento organizzatore della parola. Le guide visive, le strisce del tempo e gli schemi giornalieri, sono stati uno strumento compensativo alla sua difficoltà di strutturare un'immagine mentale delle sequenze di attività nel tempo. Per questo si è ritenuto indispensabile strutturare la giornata attraverso una organizzazione del tempo, che informasse l’alunno su ciò che stava accadendo, ciò che era accaduto e ciò che doveva accadere. In pratica è stata predisposta una sua "agenda giornaliera”, costituita da una sequenza di immagini, ordinate dall’alto verso il basso. A conclusione di ogni singola attività, l’alunno ha staccato l’immagine corrispondente e l’ha sistemata nel contenitore di carta con su scritto “finito”.
AGENDA GIORNALIERA ATTIVITA’ DI LABORATORIO CALENDARIO: anno, mesi, giorni, stagioni, tempo atmosferico.
Strutturazione delle attività didattiche Anche le attività individualizzate sono state strutturate, costruendo e utilizzando le cosiddette “scatole di lavoro”: ciascuna scatola di lavoro contiene l’attività da svolgere, le indicazioni sono visive, il compito è comprensibile senza bisogno di spiegazioni verbali, i materiali sono stabili e sono disposti e organizzati in modo tale che sia chiaro quando “il compito è finito". La scelta dello stimolo visivo è passato dall'oggetto concreto alla foto, al disegno, alla parola scritta. Le attività a tavolino (nella classe) sono state a crescente livello di difficoltà con l’utilizzo di mediatori didattici quali, schede strutturate ricche di stimoli visivi, per facilitare la comprensione, sostenere l’attenzione e la memoria. Per l’acquisizione di una maggiore autonomia personale, le attività sono state strutturate attraverso checklist delle diverse fasi del compito associate ad immagini per favorire la concreta acquisizione di abilità (es. le azioni da compiere nell’uso del bagno).
ORGANIZZAZIONE DEI COMPITI E DEI MATERIALI COMPITI MATERIALI UTILIZZATI • • I compiti da svolgere sono stati presentati attraverso le scatole-attività e schede strutturate plastificate su carta e cartoncino colorato Le consegne sono state visive, con indicazioni chiare ed essenziali, facilmente comprensibili, supportate, a seconda delle necessità, da aiuti verbali • • • • Cartone, Cartoncini colorati Velcro (per attaccare e staccare le carte-oggetto) Carte-oggetto Faldoni portadocumenti Bacchette di legno Bustine-lettere di plastica e di carta Coperchi delle Scatole di scarpe e dei coccolatini Scatole di cartone di diverse misure Contenitori delle uova Piatti, bicchieri, posate di plastica Vaschette alimentari Mollette per i panni Plastificatrice/fogli Raccoglitori Immagini, colori, colla Oggetti vari reperiti dall’ambiente
ESERCIZI DI CLASSIFICAZIONE E SERIAZIONE
CLASSIFICARE IN BASE AI COLORI
CLASSIFICARE IN BASE ALLE DIMENSIONI
ESERCIZI SUI CONCETTI TOPOLOGIGI
CONOSCERE GLI INDICATORI SPAZIALI SOPRA-SOTTO
CONOSCERE GLI INDICATORI SPAZIALI DENTRO-FUORI
SCRIVERE PAROLE DI SENSO COMPIUTO
IL MIO NOME E’….
I NUMERI E LE QUANTITA’
RICONOSCERE I NUMERI
ASSOCIARE LA QUANTITA’ AL NUMERO
CONOSCERE IL CORPO UMANO
LE PARTI DEL VISO
L’AGENDA PECS
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