IL SOMMARIO STRUTTURALE Il sommario strutturale Riassunto di

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IL SOMMARIO STRUTTURALE

IL SOMMARIO STRUTTURALE

Il sommario strutturale • Riassunto di tutte le siglature, organizzate in una serie di

Il sommario strutturale • Riassunto di tutte le siglature, organizzate in una serie di indici • È composto da tre parti

IL SOMMARIO STRUTTURALE PARTE SUPERIORE

IL SOMMARIO STRUTTURALE PARTE SUPERIORE

I 1 WSo 1 mao 2 Do 2 FMa- 3 Wo 1 FMa. FD-

I 1 WSo 1 mao 2 Do 2 FMa- 3 Wo 1 FMa. FD- Ad 1. 0 II 4 W+ 1 CF. mao An, Bl 4. 5 III 5 Do 9 Mpo 6 Do 3 FY. FDo 7 Ddo 32 F- 2 Ad 8 Do 4 FMpu 2 Ad 9 Do 2 FDo 2 Hd V 10 Wo 1 FMao A VI 11 W+ 1 ma. FMa- A, Na 12 Ddo 33 F- Ad VII 13 Do 2 FT. Mp. FDo VIII 14 WSo 1 FMp. FD- A 4. 5 IX 15 DSv/+ ma. YF. CFo Na 2. 5 X 16 Do 17 18 IV 1 (Hd) 2 2 3. 5 AG A H P Cg 2 Hd P 1. 0 INC 2. 5 P FMpo 2 A P D+ FMa. FCu 2 A, Fi 4. 0 D+ FMa- 2 A, Hh, Id 4. 0 INC

LOCATION FEATURES Zf=9 ZSum=27. 5 Zest=27. 5 W=6 (Wv=0) D=10 Dd=2 S=3 DQ +

LOCATION FEATURES Zf=9 ZSum=27. 5 Zest=27. 5 W=6 (Wv=0) D=10 Dd=2 S=3 DQ + o v/+ v =4 =13 =1 =0 (FQ-) (2) (5) (0) FORM QUALITY FQx += 0 o= 9 u= 2 -= 7 none=0 FQf 0 0 0 2 --- Mqual SQx 0 0 2 2 0 0 0 1 0 0 DETERMINANTS Single Blends M=1 FM. FD FM=5 CF. m m=1 FY. FD FC=0 m. FM CF=0 FT. M. FD C=0 FM. FD Cn=0 m. YF. CF FC’=0 FM. FC C’F=0 C’=0 FT=0 TF=0 T=0 FV=0 VF=0 V=0 FY=0 YF=0 Y=0 Fr=0 r. F=0 FD=1 F=2 (2) =9 CONTENTS H=1, 0 (H)=0, 0 Hd=2, 0 (Hd) =1, 0 Hx=0, 0 A=7, 0 (A) =0, 0 Ad=4, 0 (Ad) =0, 0 An=1, 0 Art=0, 0 Ay=0, 0 Bl=0, 1 Bt=0, 0 Cg=1, 0 Cl=0, 0 Ex=0, 0 Fd=0, 0 Fi=0, 1 Ge=0, 0 Hh=0, 1 Ls=0, 0 Na=1, 1 Sc=0, 0 Sx=0, 0 Xy=0, 0 Idio=0, 1 S- CONS þFV+VF+V+FD > 2 þCol-Shd Blends > 0 þEgo <. 31 or >. 44 ¨MOR > 3 ¨Zd > ± 3. 5 þes > EA þCF + C > FC þX+% <. 70 ¨S > 3 ¨P < 3 or > 8 þPure H < 2 ¨R < 17 7 Total SPECIAL SCORES Lvl-1 DV= 0 x 1 INC= 2 x 2 DR= 0 x 3 FAB= 0 x 4 ALOG=0 x 5 CON= 0 x 7 Lvl-2 0 x 4 0 x 6 0 x 7 Raw Sum 6=2 Wgtd Sum 6=4 AB=0 AG=1 CFB=0 COP=0 CP=0 MOR=0 PER=0 PSV=0

IL SOMMARIO STRUTTURALE PARTE INFERIORE

IL SOMMARIO STRUTTURALE PARTE INFERIORE

RATIOS, PERCENTAGES, AND DERIVATIONS R = 18 L = 0. 13 -----------------------------EB=2: 2. 5

RATIOS, PERCENTAGES, AND DERIVATIONS R = 18 L = 0. 13 -----------------------------EB=2: 2. 5 EA=4. 5 EBPer=N/A eb=13: 3 es=16 D=-4 Adj es=12 Adj D=-2 -----------------------------FM=9 C’=0 T=1 m=4 V=0 Y=2 a: p = 10: 5 Sum 6 = 2 Ma: Mp = 0: 2 Lvl-2 = 0 2 AB+(Art+Ay) = 0 WSum 6 = 4 M- = 0 M none = 0 þDEPI = 5 þCDI = 4 INTERPERSONAL FC: CF+C = 1 : 2 Pure C = 0 Sum. C’ : WSum. C = 0 : 2. 5 Afr= 0. 38 S = 3 Blends: R = 8 : 18 CP = 0 MEDIATION IDEATION ¨SCZI = 3 AFFECT COP = 0 AG = 1 Food = 0 Isolate/R= 0. 22 H : (H)+Hd+(Hd) = 1: 3 (H)+(Hd): (A)+(Ad) = 1: 0 H+A : Hd+Ad = 8: 7 PROCESSING SELFPERCEPTION 3 r+(2)/R= 0. 50 P= 4 Zf= 9 X+%= 0. 50 Zd= 0. 0 Fr+r. F= 0 F+%= 0. 00 W : Dd= 6 : 10 : 2 FD= 5 X-%= 0. 39 W : M= 6 : 2 An+Xy= 1 S-%= 0. 14 DQ+= 4 MOR= 0 Xu%= 0. 11 DQv= 0 ¨S-CON = 7 ¨HVI = No ¨OBS = No

PARTE INFERIORE • Sezioni: o Core section o Affect o Interpersonal o Self-perception o

PARTE INFERIORE • Sezioni: o Core section o Affect o Interpersonal o Self-perception o Mediation o Ideation o Processing • Indici psicopatologici: o SCZI o DEPI o CDI o S-Con o HVI o OBS

Validità di un protocollo: • R 14 • almeno 2 risposte alla I tavola

Validità di un protocollo: • R 14 • almeno 2 risposte alla I tavola • Lambda < 1 • EB non coartato (M 0 e Wsum. C 0)

Core Section La core section, o nucleo della personalità, fornisce informazioni o ipotesi rispetto

Core Section La core section, o nucleo della personalità, fornisce informazioni o ipotesi rispetto a: • caratteristiche del soggetto in relazione con la realtà • capacità di problem solving (“stile di esperire”) • quantità e qualità delle sue risorse; • tipo di sollecitazioni e richieste interne e esterne a cui il soggetto è sottoposto; • capacità dei gestione dello stress. R = 18 L = 0. 13 -------------------------EB=2: 2. 5 EA=4. 5 EBPer=N/A eb=13: 3 es=16 D= -4 Adj es=12 Adj D= -2 -------------------------FM=9 C’=0 T=1 m=4 V=0 Y=2

Core Section • R= numero delle risposte. (Il protocollo è valido se R 14)

Core Section • R= numero delle risposte. (Il protocollo è valido se R 14) È un indice della produttività del soggetto e della sua capacità e voglia di stare al compito.

LAMBDA= F / (R-F) È un indice relativo • all’economicità del soggetto, • alla

LAMBDA= F / (R-F) È un indice relativo • all’economicità del soggetto, • alla sua strategia di cogliere o evitare la complessità del campo stimolo. Può essere compreso come un indice crudo del livello di coinvolgimento di un soggetto nei confronti di nuovi campi stimolo. NELLA NORMA CI SI ASPETTA LAMBDA<. 99

Low LAMBDA • Lambda basso (<. 30) – Difficoltà nella semplificazione a causa di

Low LAMBDA • Lambda basso (<. 30) – Difficoltà nella semplificazione a causa di bisogni, conflitti e emozioni non soddisfatti. – Queste preoccupazioni interferiscono con la concentrazione o il ragionamento logico, impedendo di percepire soluzioni più semplici e immediate. – In questo senso il valore di lambda è un indice di disagio psicologico.

Low LAMBDA – Può essere il riflesso di una modalità di alcuni soggetti molto

Low LAMBDA – Può essere il riflesso di una modalità di alcuni soggetti molto attenti alla loro prestazione: vivono il test come una sfida alle loro capacità, sacrificando l’aspetto economico per risultare “competenti”. – Può essere il riflesso di una volontà di riuscire, ma più per compensare la paura di sbagliare o fallire. • In questo caso dovreste trovare uno Zd maggiore di +3. 0, cioè uno stile sovraincorporativo.

High LAMBDA Lambda >. 99 High lambda style • • Indice di uno stile

High LAMBDA Lambda >. 99 High lambda style • • Indice di uno stile difensivo, improntato sull’evitamento della complessità dello stimolo, Bisogno di evitare il contatto con stimolazioni che possono essere emotivamente troppo pesanti Caratteristica pregnante nel comportamento A volte questo stile può essere funzionale (soggetti con limitata intelligenza, flessibilità o tolleranza allo stress).

High LAMBDA • Mancanza di apertura verso nuove esperienze e tendenza a focalizzare l’attenzione

High LAMBDA • Mancanza di apertura verso nuove esperienze e tendenza a focalizzare l’attenzione sul proprio mondo e su se stessi. • Sono persone che prendono decisioni senza pensarci troppo e perseguono i loro scopi senza lasciarsi sopraffare dal coinvolgimento emotivo.

High LAMBDA • Non tollerano l’ambiguità e l’incertezza: si sentono a loro agio nelle

High LAMBDA • Non tollerano l’ambiguità e l’incertezza: si sentono a loro agio nelle situazioni definite in modo chiaro e ben strutturato. • Maneggiano gli eventi quotidiani senza troppo coinvolgimento emotivo e in maniera prevedibile.

High LAMBDA • Qualche volta, queste persone si concentrano quasi esclusivamente su uno scopo

High LAMBDA • Qualche volta, queste persone si concentrano quasi esclusivamente su uno scopo (ad esempio carriera o una vocazione particolare). • In alcuni casi, questo modo di focalizzare l’attenzione è finalizzata ad uno scopo adattativo, cioè il soggetto limita l’attenzione nei confronti di eventi della vita che potrebbero diventare disorganizzanti. Ad esempio, in situazioni traumatiche, la “cecità psicologica” può avere un fine protettivo, due reazioni possibili: 1. Distacco, evitamento, no presa di contatto 2. Disorganizzazione

High LAMBDA Se la chiave d’ingresso è Lambda elevato… l’interpretazione comincia con i cluster

High LAMBDA Se la chiave d’ingresso è Lambda elevato… l’interpretazione comincia con i cluster cognitivi per valutare se il processamento è efficace, la mediazione convenzionale e l’ideazione chiara: questo serve per determinare se i comportamenti del soggetto saranno o meno in linea rispetto alle aspettative sociali.

Indice EB EB=M : Wsum. C M : (FC x 0, 5) + (CF

Indice EB EB=M : Wsum. C M : (FC x 0, 5) + (CF x 1) + (C x 1, 5) È lo stile preferenziale con cui il soggetto si relaziona al mondo, il suo modo di fare esperienza. • Lo stile esperienziale implica la strutturazione di un aspetto di personalità, può essere un vantaggio evolutivo. • È di tre tipi: – Introversivo – Extratensivo – Ambitendente

Stili esperienziali Introversivo: M > Wsum. C di almeno 2, se EA < 10;

Stili esperienziali Introversivo: M > Wsum. C di almeno 2, se EA < 10; di almeno 2. 5, se EA 10. Extratensivo: M < Wsum. C di almeno 2, se EA < 10; di almeno 2. 5, se EA 10. Ambitendente: se non è né introversivo nè extratensivo, (la differenza tra M e Wsum. C è <2). questo è un “non stile”, l’approccio meno adattivo e efficace.

INTROVERSIVO È lo stile dei soggetti che preferiscono: • ritardare la formulazione di decisioni

INTROVERSIVO È lo stile dei soggetti che preferiscono: • ritardare la formulazione di decisioni o l’inizio di un comportamento fino a che non hanno valutato tutte le possibili alternative; • mantenere gli affetti a un livello periferico nel momento in cui devono prendere una decisione o stanno giungendo alla soluzione di un problema.

INTROVERSIVO È lo stile dei soggetti che preferiscono: • affidarsi alle proprie valutazioni interne

INTROVERSIVO È lo stile dei soggetti che preferiscono: • affidarsi alle proprie valutazioni interne piuttosto che affidarsi agli altri; • sistemi logici, precisi e non complicati; • non utilizzare una modalità per prove ed errori e sono meno tolleranti verso gli sbagli.

EXTRATENSIVO È lo stile dei soggetti che preferiscono: • utilizzare il canale affettivo nelle

EXTRATENSIVO È lo stile dei soggetti che preferiscono: • utilizzare il canale affettivo nelle attività di problem solving; • usare modalità per prove ed errori con una e hanno una maggiore tolleranza verso gli sbagli; • sistemi logici meno precisi e accettano livelli di ambiguità maggiori; • cercare il confronto con gli altri, i loro giudizi sono influenzati dal feedback esterno; • l’impatto affettivo può, a volte, creare un pattern ideativo più complesso.

AMBITENDENTE • Gli aspetti riguardanti l’ideazione e il ragionamento sono importanti quanto quelli che

AMBITENDENTE • Gli aspetti riguardanti l’ideazione e il ragionamento sono importanti quanto quelli che coinvolgono gli affetti ed i sentimenti verso il mondo che li circonda. – La persona oscilla, come stile di vita, fra aspetti di tipo cognitivo ed aspetti di tipo emotivo. • Lo stile ambitendente riflette un NON STILE. La mancanza di uno stile fa sì che il soggetto – risulti incapace di sviluppare opinioni stabili nel modo di guardare le cose; – sia più indeciso e meno efficiente di chi, invece, ha uno stile ben definito; – sia imprevedibile. • Riflette una poca strutturazione del sé.

Indice EA EA=M + WSum. C • Non sono le risorse cognitive. • Non

Indice EA EA=M + WSum. C • Non sono le risorse cognitive. • Non è un indice paragonabile al QI. È l’indice della quantità di risorse, ideative e affettive, disponibili al soggetto. È il bagaglio di risorse che il soggetto può spendere a livello adattativo. Le risorse sono collegate alla possibilità di effettuare comportamenti psicologici deliberati. CI SI ASPETTA 7 EA 11 PER UN ADULTO O UN ADOLESCENTE NORMALE (AMERICANO)

EA • Facendo una generalizzazione… – quanto maggiori sono le EA a disposizione dei

EA • Facendo una generalizzazione… – quanto maggiori sono le EA a disposizione dei soggetti nei loro protocolli, – tanto maggiori sono le capacità adattative a loro disposizione e – tanta più competenza sono in grado di mettere in gioco perseguire i loro scopi e i loro obiettivi. • Le persone che hanno – EA alto, – uno schema di vita contraddistinto da risultati discontinui, se valutati in base agli obiettivi perseguiti o ai valori interpersonali, sono di solito persone che, per un qualche motivo, non hanno vissuto all'altezza delle loro potenzialità e, di conseguenza, potrebbero funzionare sostanzialmente molto meglio di quanto stanno facendo.

EA EA<6 • I soggetti hanno poche risorse di coping e rispondono alle richieste

EA EA<6 • I soggetti hanno poche risorse di coping e rispondono alle richieste della vita con modalità inefficaci che li portano ad avere scarse gratificazioni e poche possibilità di successo. • Per questo motivo, un EA significativamente basso, in adulti con una precedente storia di buone strategie di coping, può indicare una perdita di capacità di funzionamento rispetto ad un livello precedente più alto (può riflettere un livello di deterioramento).

EA + EB Leggerli unitamente per valutare: • Quante risorse ci sono • Di

EA + EB Leggerli unitamente per valutare: • Quante risorse ci sono • Di che tipo sono • Come le usa il soggetto

EB per (numero più grande dell’EB / numero più piccolo dell’EB). Si calcola solo

EB per (numero più grande dell’EB / numero più piccolo dell’EB). Si calcola solo se : • il soggetto ha uno stile definito (Introversivo o Extratensivo); • l’EA 4; • il Lambda < 1. Si considera positivo se • 2, quando 4 EA >10 • 2, 5 quando EA 10 Se è positivo indica che il soggetto è RIGIDO nelle sue strategie di relazionarsi al mondo e di problem solving. Lo stile del soggetto di esperire il mondo è pervasivo, si ripete senza possibili alternative ed è l’unico modo che il soggetto conosce per relazionarsi alle situazioni della vita quotidiana.

Indice eb qualità, tipo di pressioni eb = (FM+m) : (sum. C’ + sum.

Indice eb qualità, tipo di pressioni eb = (FM+m) : (sum. C’ + sum. V+ sum. Y + sum. T) L’esperienza di base è un indice delle sollecitazioni interne e esterne a cui il soggetto è sottoposto, a livello di • bisogni primari, • affetti, • ideazione periferica. Sono le interferenze sia cognitive sia affettive che non facilitano il benessere quotidiano

Indice eb CI SI ASPETTA CHE L’INDICE SI PRESENTI: (FM+m) > (SUMC’ + SUMV+

Indice eb CI SI ASPETTA CHE L’INDICE SI PRESENTI: (FM+m) > (SUMC’ + SUMV+ SUMY + SUMT) viceversa il soggetto prova un certo grado di stress, (anche se può non avere problemi a livello di controllo e tolleranza allo stress D e Adj. D). • Variabili di stato (caratteristiche del soggetto che cambiano) m=ideazione periferica, è situazionale; normale 0 o 1 Y= ansia generalizzata, è situazionale; normale tra 0 o 1 • Variabili di tratto (caratteristiche stabili della personalità) FM=consapevolezza dei propri bisogni; normale tra 2 -5 C’=sentimenti disforici; normale 0 o 1 V= sentimenti di vergogna legati all’introspezione; normale se

Lato sx eb: FM e m • Queste variabili forniscono informazioni sull’attività mentale provocata

Lato sx eb: FM e m • Queste variabili forniscono informazioni sull’attività mentale provocata da determinate stimolazioni. • Le stimolazioni possono riguardare aspetti legati allo stress o legati a bisogni di base, o come nella maggior parte dei casi, a entrambi. • La presenza di valori in norma è da considerarsi positiva, nel senso che è presente una sorta di attività segnale che si aziona nel momento in cui il soggetto entra in uno stato di allerta - allarme. – In questo senso può essere compresa come un aspetto positivo e complementare alle più ampie capacità di coping.

Lato sx eb: FM e m Se superano le M, possono essere fatte diverse

Lato sx eb: FM e m Se superano le M, possono essere fatte diverse ipotesi interpretative: • presenza di misure difensive quali intellettualizzazione, razionalizzazione, regressione e sublimazione • disordini del comportamento, come tendenze antisociali.

Lato sx eb: FM FM = consapevolezza dei propri bisogni primari • nel senso

Lato sx eb: FM FM = consapevolezza dei propri bisogni primari • nel senso di idea dominante, obbligatorietà del pensiero • normale tra 2 e 5 FM<2/=0: • non consapevolezza dei bisogni primari; • non in contatto, congelato, no accesso a questa parte. FM>5: • bisogno primario insoddisfatto che si presenta continuamente; • iperattenzione verso questo aspetto. • Si coniuga con altri indici, può predisporre a

Lato sx eb: m m = ideazione periferica • è situazionale (sensibile ai cambiamenti

Lato sx eb: m m = ideazione periferica • è situazionale (sensibile ai cambiamenti nella vita di una persona). • Non è volontario (vs. rimuginio che è volontario e consapevole). • Sottofondo mentale che può diventare intrusivo. • Normale 0 o 1 m>1 • il soggetto può perdere attenzione e concentrazione (relazione di m con ADHD). • preoccupazione e allarme continui perché può succedere qualcosa.

Lato dx eb: shading • Tutte e quattro le variabili (Y, C’, V, T)

Lato dx eb: shading • Tutte e quattro le variabili (Y, C’, V, T) che lo compongono indicano la presenza di affetti irritanti e “fastidiosi”, anche se ognuna di esse presenta un suo specifico significato psicologico. • Il range medio dovrebbe essere tra 2 e 4, acquista significato interpretativo se : • Supera il valore di 5 • Supera il lato sx

Lato dx eb: T T (FT+TF)= Testura • Klopfer: bisogni di affetto e dipendenza.

Lato dx eb: T T (FT+TF)= Testura • Klopfer: bisogni di affetto e dipendenza. • Exner: bisogni primari di contatto e cura. • Normale se 1 – Altrimenti, lo schema dello “stare con” (Stern) non è evoluto in modo adattivo. T>2: innalzamento dei bisogni. • Sono soggetti che: – sperimentano senso di solitudine e hanno bisogno di dipendere dagli altri (come i giovani adolescenti). – hanno bisogno di qualcuno a cui aggrapparsi, stare vicino: le relazioni sono veicolate dal contatto fisico – sono carenziati dal punto di vista della relazione primaria buco emotivo

Lato dx eb: T T=0 • indica la presenza di un tratto di personalità

Lato dx eb: T T=0 • indica la presenza di un tratto di personalità con caratteristiche di diffidenza e distanza; • è il presupposto dell’essere ipervigilanti, al fine di mantenere la distanza emotiva; • è tipico di soggetti allarmati e guardinghi verso gli altri, la cui esigenza fondamentale è mantenere lo spazio personale. – Bisogno emotivo – Bisogno di spazio fisico • l’essere in contatto con altro è minaccioso, il soggetto deve difendersi e allontanarsi.

Lato dx eb: C’ • C’= costrizione affettiva • Incapacità di esprimere le emozioni,

Lato dx eb: C’ • C’= costrizione affettiva • Incapacità di esprimere le emozioni, restringimento e costrizione della sfera emotiva. • È una reazione difensiva. • L’irritazione che consegue alla non espressione può assumere diverse forme dal disagio: – da ansia fino a una marcata tensione (agiti). • Da un punto di vista interpretativo è importante considerare l’utilizzo della forma nelle risposte. – Se la forma è dominante (FC’) la costrizione è più

Lato dx eb: V È presente in tutti i sistemi del Rorschach. V= emozioni/vissuti

Lato dx eb: V È presente in tutti i sistemi del Rorschach. V= emozioni/vissuti negativi • Esperienza emotiva negativa e dolorosa (senso di vergogna, disapprovazione, colpa) verso il sé. • È provocata dall’introspezione e focalizzazione (ruminativa) sugli aspetti negativi del sè. • Rappresenta un aspetto evolutivo di abilità (riflettere su di sé), ma tale capacità è indebolita perché il soggetto si concentra solo su ciò che è negativo – effetto di annichilimento sul sè

Lato dx eb: V • È una variabile situazionale. • Normale = 0 •

Lato dx eb: V • È una variabile situazionale. • Normale = 0 • FV=1 può essere un segnale prognostico positivo a livello della motivazione del soggetto. • Mi aspetto FV=0 alla fine dei trattamenti • Ha a che fare (insieme a FD) con le capacità metacognitive di pensare a sé e agli altri in termini di bisogni e stati cognitivi.

Lato dx eb: Y Y= ansia generalizzata • Il soggetto non riesce né a

Lato dx eb: Y Y= ansia generalizzata • Il soggetto non riesce né a controllare né a dare un nome a preoccupazione e irrequietezza • È situazionale • Normale = 0 o 1 Y= emozione che il soggetto non controlla m= pensiero che il soggetto non controlla

quantità di pressioni es, Adj es es: (FM+m) + (sum. C’ + sum. V+

quantità di pressioni es, Adj es es: (FM+m) + (sum. C’ + sum. V+ sum. Y + sum. T) È la stimolazione esperita: l’indice totale delle sollecitazioni interne e esterne a cui il soggetto è sottoposto nel momento del test, a livello di bisogni primari, affetti, ideazione periferica. (M=8; SD=4) Adj es: es- [(tutte le m-1) + (tutte le Y-1)] Rappresenta la quantità di pressioni “adattate/aggiustate” rispetto alle variabili situazionali. NB: (M=7; SD=3) es e Adjd es vengono confrontati con l’EA, al fine di valutare se il soggetto abbia abbastanza risorse per poter far fronte alle richieste interne e esterne, sia situazionali sia croniche della sua vita.

D score EA-es (vedi tab. di conversione pag. 307) • È un indice dello

D score EA-es (vedi tab. di conversione pag. 307) • È un indice dello stress situazionale. • Fornisce informazioni sulla capacità del soggetto di far fronte alla richieste interne e esterne a cui è sottoposto nella situazione contingente, sulla base del bagaglio di risorse disponibili. • Confronto tra le risorse e le pressioni cognitive e affettive che disturbo il soggetto – Poche risorse – Troppe interferenze

D score D=0 il soggetto è in perfetto equilibrio tra richieste e risorse; D<0

D score D=0 il soggetto è in perfetto equilibrio tra richieste e risorse; D<0 il soggetto è in una situazione di stress; D>0 il soggetto mostra un surplus di risorse rispetto alle richieste. Se D presenta valori negativi il potenziale di impulsività verso comportamenti, pensieri o affetti è considerevole. • D = -1, esiste una vulnerabilità alla disorganizzazione in situazioni complesse o ambigue, – Tale situazione è aggravata dalla presenza di un EA sotto la media. • D= -2 – la probabilità di disorganizzazione cresce indipendentemente dal valore di EA.

D=0 Tali soggetti : • sono generalmente liberi dall’ansia, dalla tensione, dal nervosismo e

D=0 Tali soggetti : • sono generalmente liberi dall’ansia, dalla tensione, dal nervosismo e dall’irascibilità; • sono generalmente persone soddisfatte, che non sentono una forte necessità di portare dei cambiamenti a sé o all’ambiente circostante; • sono piuttosto “stabili” nel tempo rispetto al modo di funzionare psicologicamente; • hanno una capacità media di tollerare la frustrazione: sono costanti nel perseguire gli scopi e sufficientemente capaci di evitare comportamenti impulsivi e di controllare il proprio comportamento.

D=0 ATTENZIONE! Tale stabilità è un punto di forza per le persone che funzionane

D=0 ATTENZIONE! Tale stabilità è un punto di forza per le persone che funzionane relativamente bene, ma può essere un problema per le persone che hanno difficoltà psicologiche. In particolare, in popolazioni di pazienti, D = 0 è associabile a condizioni “caratteriali” e croniche, che sono piuttosto resistenti al cambiamento, piuttosto che a condizioni acute e sintomatiche rispondono agli interventi.

D+ • La principale caratteristica è la resistenza al cambiamento. • Hanno capacità di

D+ • La principale caratteristica è la resistenza al cambiamento. • Hanno capacità di coping in abbondanza e considerevoli risorse “di scorta” su cui fare affidamento, – hanno una tolleranza allo stress molto buona, sono capaci di mantenere la calma, la freddezza e il distacco rispetto a quanto accade intorno a loro. • Non sempre è caratteristica positiva: possono essere soggetti che controllano al massimo, ma sperimentando e provando le emozioni.

DQuesti soggetti si sentono ansiosi, tesi, nervosi e irritabili; sono poco tolleranti rispetto alle

DQuesti soggetti si sentono ansiosi, tesi, nervosi e irritabili; sono poco tolleranti rispetto alle frustrazioni e risultano talvolta impulsivi. È la conseguenza di Un elevato es, in presenza di un EA medio. Un valore medio di es ma EA basso I soggetti hanno delle capacità adeguate di coping, ma vivono un elevato livello di stress, indipendente dall’origine. I soggetti tendono a non sentire, a ridurre il livello di stress perché non hanno a disposizione le risorse per gestirlo. la riduzione dello stress può avvenire solo tentando di indurre uno stile di vita “più legato al basso”

DUn elevato es, in presenza di un EA medio Questi soggetti trarranno maggior beneficio

DUn elevato es, in presenza di un EA medio Questi soggetti trarranno maggior beneficio da un trattamento focalizzato sul ridurre il livello di stress, – sia risolvendo i conflitti che producono stress, – sia ristrutturando le loro prospettive sugli eventi della vita, – sia modificando il tipo di vita che stanno tentando di condurre. Un valore medio di es ma EA basso • A meno che “un legame verso il basso” non sembri l’unico modo accettabile per ridurre il livello di stress, tali soggetti D- beneficiano di un trattamento specificatamente finalizzato all’insegnamento di abilità di coping e di maneggiamento dello stress. • Un trattamento efficace dovrebbe portare all’aumento del valore di EA senza modificare l’es in modo da

Adj. D EA- Adjd es (vedi tab. di conversione pg. 307) È un indice

Adj. D EA- Adjd es (vedi tab. di conversione pg. 307) È un indice dello stress cronico. Il punteggio D fornisce informazioni sulla capacità del soggetto di far fronte alla richieste interne e esterne a cui è sottoposto nella quotidianità. Se Adj. D =0 il soggetto è in perfetto equilibrio; se Adj. D <0 il soggetto è in una situazione di stress; se Adj. D >0 il soggetto mostra un surplus di risorse rispetto alle richieste a cui è sottoposto.

D e Adj D D negativo situazione di sovraccarico momentanea, Adj D negativo può

D e Adj D D negativo situazione di sovraccarico momentanea, Adj D negativo può essere il risultato di: • fallimento nello sviluppo. – I soggetti con questo tipo di valori sono persone più immature, che possono incontrare situazioni caotiche e comportamenti poco adattivi. • patologia, che mette in una situazione di sovraccarico costante o in corso. – Possono essere soggetti che presentano ottimi o buoni raggiungimenti in campo scolastico lavorativo.

VALIDITA’ Adj D = rispetto al punteggio EA Se EA è in media, mi

VALIDITA’ Adj D = rispetto al punteggio EA Se EA è in media, mi aspetto: Adj D= 0 2. Adj D= + 3. Adj D= - Se EA è sotto la media, mi aspetto: 1. Adj D= 2. Adj D= 0/+ Se EA è sopra la media, mi aspetto: 1. Adj D= + 2. Adj D= 0 3. Adj D= -

D e Adj. D • Mi aspetto: D = Adj D • Se D<Adj

D e Adj. D • Mi aspetto: D = Adj D • Se D<Adj D, due tipi di descrizioni: • La capacità attuale di controllo e tolleranza allo stress come identificata dal D score • La più stabile capacità di controllo come indicata dall’Adj D. • Le situazioni di stress possono determinare un ricorso massiccio alle risorse disponibili e una condizione di sovraccarico.

D e Adj. D • D=-1 e Adj. D=0 – Buon funzionamento e tolleranza

D e Adj. D • D=-1 e Adj. D=0 – Buon funzionamento e tolleranza dello stress ma, attualmente, difficoltà nella gestione delle situazioni quotidiane. • D=0 e Adj. D=+1 – Situazione analoga a quella precedente, ma non è presente vulnerabilità, ma solo indebolimento nella gestione delle situazioni quotidiane. • D=+1 e Adj. D=+1 – Può nascondere vulnerabilità di fondo. Il soggetto potrebbe non riconoscere le eventuali fragilità, è difficile entrare in relazione.

CDI Coping Deficit Index • Dal punto di vista interpretativo, evidenzia un deficit di

CDI Coping Deficit Index • Dal punto di vista interpretativo, evidenzia un deficit di coping. • I soggetti che risultano positivi, di solito, – hanno difficoltà nei controlli e una potenziale vulnerabilità verso i problemi quotidiani. – sono persone socialmente immature, che sperimentano difficoltà a gestire le richieste provenienti dal mondo sociale • Sono incapaci di costruire relazioni intime, mature e mantenerle nel tempo.

CDI e EA Elevato CDI e EA basso • Sono soggetti con competenze psicologiche

CDI e EA Elevato CDI e EA basso • Sono soggetti con competenze psicologiche limitate le cui difficoltà di coping sono trasversali ai diversi aspetti della vita e che, generalmente, raggiungono una scarso successo scolastico, lavorativo e interpersonale.

CDI e EA Elevato CDI e EA in media • Sono soggetti generalmente competenti,

CDI e EA Elevato CDI e EA in media • Sono soggetti generalmente competenti, con buone qualità, ma hanno difficoltà ad affrontare le relazioni interpersonali in modo piacevole e vantaggioso. • Molto spesso, questi soggetti sono “combattuti” ed hanno delle scarse abilità sociali, che non risultano immediatamente evidenti.

CDI e EA Elevato CDI e EA in media • Queste persone ottengono dei

CDI e EA Elevato CDI e EA in media • Queste persone ottengono dei benefici da trattamenti focalizzati sulla riduzione dell’ansia “interpersonale” e dai training per potenziare le abilità sociali. • Nonostante le “controindicazioni” ad un training per le abilità sociali in soggetti adulti, le capacità rilevate da un adeguato valore di EA sono un indicatore prognostico positivo in soggetti le cui difficoltà di coping siano limitate alle relazioni interpersonali.

CDI Benché un CDI elevato, di per sé, non dovrebbe essere considerato un indice

CDI Benché un CDI elevato, di per sé, non dovrebbe essere considerato un indice diagnostico di disturbo dell’umore • Il CDI è sensibile alle forme di depressione che non sono caratterizzate principalmente da affetti disforici o pensieri negativi, ma da una sensazione pervasiva di “incapacità”: – circa l’ 80% dei soggetti con diagnosi di disturbo dell’umore e senza un indice DEPI elevato, evidenzia, comunque, un valore elevato di CDI. • Un indice CDI elevato è comune anche fra le persone che hanno altri disturbi caratterizzati da manifestazioni di incapacità e di scarso successo nell’affrontare le “sfide” della vita: – soggetti con dipendenza da alcool o abuso di sostanze, con disturbi di personalità che rimangono coinvolti con la giustizia.

ESEMPI Esempio 1 EB=4: 2 EA=6. 0 eb=6: 6 es=12 m=4 Y=2 Adj es=9

ESEMPI Esempio 1 EB=4: 2 EA=6. 0 eb=6: 6 es=12 m=4 Y=2 Adj es=9 D=-2 Adj D=-1

ESEMPI Esempio 2 EB=4: 5. 0 EA=9. 0 eb=7: 6 es=13 m=2 Y=2 Adj

ESEMPI Esempio 2 EB=4: 5. 0 EA=9. 0 eb=7: 6 es=13 m=2 Y=2 Adj es=11 D=-1 Adj D=0

ESEMPI Esempio 3 EB=7: 4. 5 EA=11. 5 eb=4: 8 es=12 m=1 Y=5 Adj

ESEMPI Esempio 3 EB=7: 4. 5 EA=11. 5 eb=4: 8 es=12 m=1 Y=5 Adj es=8 D=0 Adj D=+1