Regolamentazione bancaria Regolamentazione strutturale atta a garantire condizioni
Regolamentazione bancaria Regolamentazione strutturale: atta a garantire condizioni di concorrenzialità a difesa del consumatore n Regolamentazione prudenziale: atta a garantire la stabilità e la solidità finanziaria del sistema bancario n
Regolamentazione prudenziale I principali strumenti di regolamentazione prudenziale sono tre: n Assicurazione sui depositi n Requisiti di capitale n Prestatore di ultima istanza n
Assicurazione sui depositi n n n Sebbene di fatto i depositi siano sempre stati implicitamente assicurati dalle autorità di governo, l’assicurazione esplicita dei depositi è una novità abbastanza recenti ( solo negli anni 90 il FMI riporta che sono stati introdotti 30 schemi di assicurazione esplicita nei paesi membri). IN USA FDIC che ha poteri di ispezione e regolamentazione : è una agenzia pubblica La FDIC riscuote i premi (dal 1993 parzialmente fissi) Può ricorrere al Tesoro nel caso il Fondo premi non sia sufficiente per il rimborso dei depositanti Limite massimo di copertura 100. 000$ per deposito
Assicurazione Depositi n n n Nell’Unione Europea una direttiva del 1994 prescriveva l’adeguamento dei paesi membri all’adozione di un insieme minimo comune di regole relative all’assicurazione sui depositi. Le modalità operative sono comunque molto diverse tra paese e paese (Garcia 1999) In Italia dal 1987 c’è il Fondo Interbancario Tutela Depositi (consorzio privato a cui le banche devono aderire obbligatoriamente) Massimo rimborsabile 100. 000 Euro per depositante Premi : 0. 4 -0. 8 dei fondi rimborsabili
Unione Bancaria Europea: deposit insurance n Approfondimento (lettura su moodle)
La determinazione del prezzo equo per l’assicurazione sui depositi (premio equo) Merton 1977 n n n Hp: simmetria informativa tra regolatore e banca Hp : le quotazioni di mercato della banca riflettono fedelmente il suo valore Merton dimostra che : la determinazione del premio equivale alla determinazione del prezzo di una opzione put sui depositi assicurati emessa dall’agenzia assicuratrice a favore degli azionisti della banca
Premio equo n n Opzione put: dà il diritto agli azionisti della banca di vendere la proprietà della banca ad una data prefissata ad un prezzo pari al valore nominale dei depositi Al tempo T KT= Max [AT-DT, 0] Dove KT è il valore di mercato della banca al tempo T, AT è il valore delle attività e DT il valore delle passività (valore nominale depositi)
Premio equo Se AT-DT<0 gli azionisti della banca vendono il controllo della banca all’agenzia assicuratrice per un prezzo pari al valore nominale dei depositi n In pratica trasferiscono gli oneri del rimborso dei depositanti all’agenzia ed in cambio cedono la proprietà della banca n
Premio Equo n n n Al tempo t<T il valore della banca sarà At-Dt+It Dove It è il valore economico dell’opzione (premio equo) Si dimostra It =f(r, D/A, σ2, T) Questa relazione dà indicazioni sui motivi delle misure di regolamentazione atte a controllare D/A e la rischiosità del portafoglio della banca (σ2)
Il problema dei premi di assicurazione indipendenti dalla rischiosità della banca n n n Merton basa la determinazione del premio equo sulla simmetria informativa tra regolatore e banca. IN realtà l’asimmetria informativa è la regola e spesso i premi sono sostanzialmente fissi. IL PREMIO FISSO GENERA UN PROBLEMA DI AZZARDO MORALE NELLA SCELTA DELLA RISCHIOSITà DEL PORTAFOGLIO Funzione dei payoffs degli azionisti della banca convessa. (grafico) (le perdite sono limitate, le prospettive di profitto illitate) i managers della banca si comportano come risk-lovers
Dai premi fissi ai premi variabili con il rischio Asimmetria informativa: problema di selezione avversa (razionamento dell’offerta di copertura assicurativa) n Svantaggi: Dato che il rischio di credito varia con il ciclo economico, imporre dei premi variabili con il rischio implica introdurre un elemento di prociclicità nell’offerta di credito. n
Sviluppi recenti n n n Calomiris (1997) introduzione di schemi di sottoscrizione incrociata di azioni o debito subordinato allo scopo di aumentare il monitoraggio fra banche Schemi che modificano la funzione dei payoff degli azionisti (compartecipazione del regolatore ai profitti tramite cessione di azioni)(John et al. 91). Calomiris (1997) finanziamento parziale tramite debito convertibile in azioni. La Riforma negli Stati Unita (FDICIA 1991) Politica di intervento tempestivo Minore discrezionalità del regolatore Le perdite sopportate dalla FDIC vengono trasferite alle altre banche assicurate in proporzione della loro attività per incentivare il monitoraggio reciproco (Benston and Kaufman 1997 JEP)
I Requisiti patrimoniali n n n n La normative sull’adeguatezza del capitale bancario contro il rischio di credito è stata stabilita in sede BRI nel 1988 e operativa su base volontaria dal 1993 (Basel I) Requisito patrimoniale minimo pari 8% dell’attivo bancarioponderato con coefficienti di rischio (UE: i pesi sono 4 (0 -1) Critiche a Basel I Sistema di ponderazione arbitrario Non tiene conto del rischio paese Non tiene conto della diversificazione del portafoglio non tiene conto del rischio tasso di interesse
Requisiti patrimoniali Basel I viene successivamente emendato n 1996: rischio paese e rischio tasso di interesse n 1999: emendamenti che hanno portato ad una maggiore differenziazione dei requisiti patrimoniali n Oggi: Basel II: applicazione di modelli VAR n
ESERCIZIO: requisiti patrimoniali e scelta della rischiosità del portafoglio n Esercizio sul testo (Riquadro )
Il Prestatore di Ultima Istanza Obiettivo PUI : stabilità macroeconomica, controllo degli effetti di propagazione del rischio non diversificabile n Obiettivo Assicurazione sui depositi: stabilità del solo sistema bancario prescindendo da possibili esternalità sull’economia reale, competenze di natura “micro” n
PUI n n n Strumento da usare in caso di crisi dei mercati finanziari Dovrebbe consentire a banche temporaneamente illiquide ma solventi di rimanere sul mercato anche non riescono a trovare finanziamenti sul mercato interbancario a tassi “normali”. Moral hazard e concessione di credito di ultima istanza Bagehot (1870) “ Il PUI concede credito senza limiti a tassi penalizzanti purchè coperto da buone garanzie valutate a prezzi pre-crisis” Non necessariamente il bail out è direttamento fatto dalla BC e quindi non necessariamente il PUI richiede creazione di moneta. : ex: Settembre ‘ 98 salvataggio del LONG TERM CAPITAL MANAGEMENT ad opera di un consorzio di banche private coordinate dalla FED E’ piuttosto la necessità spesso di un intervento tempestivo che tende ad addossare alla BC il ruolo di PUI essendo produttore di moneta
PUI n n Il PUI è in grado di stabilizzare la quotazione dei cespiti mobiliari in portafoglio delle banche e delle attività date a garanzia per i prestiti. L’obiettivo è evitare che una crisi di illiquidità possa deteriorare la solidità patrimoniale delle banche a tal punto da generare condizioni di panico bancario che l’assicurazione sui depositi non potrebbe fronteggiare.
Regolamentazione prudenziale e politica monetaria n n n Trade-off tra stabilizzazione e credibilità antiinflazionistica Separazione delle responsabilità It Ol Port Spa Vigilanza bancaria esercitata dalla BC; FR Ge JP BC + agenzia pubblica; Usa responsabile è la FED per ambedue le funzioni; UK agenzia pubblica responsabile per la regolamentazione ed il controllo di tutto il sistema finanziario
Unione Bancaria Europea: supervisione bancaria n Approfondimento lettura su moodle
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