Corso di formazione per docenti e personale museale

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Corso di formazione per docenti e personale museale Mercoledì, 30 novembre 2016 ore 16

Corso di formazione per docenti e personale museale Mercoledì, 30 novembre 2016 ore 16 -45 -18. 45 Aula Magna Liceo Classico M. D’Azeglio

 UNESCO v È un acronimo che sta per United Nations Educational, Scientific and

UNESCO v È un acronimo che sta per United Nations Educational, Scientific and cultural Organization. v Si trova a Parigi in un complesso formato da tre edifici: l’edificio che ospita la segreteria generale, l’edificio della sala conferenze e l’edificio della sala del consiglio. v 3 designer e 5 architetti: Pier Luigi Nervi, Bernard Zehrfuss e Marcel Breuer; Walter Gropius, Le Corbusier, Markelius Sven e Ernesto Nathan Rogers.

STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONE Director-General • Ufficio del direttore generale Pro • • • Educazione (ED)

STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONE Director-General • Ufficio del direttore generale Pro • • • Educazione (ED) Scienze naturali (SC) Scienze sociali e umane (SHS) Cultura(CLT) World Heritage Centre (WHC) Comunicazione e informazioni (CI) Support Sectors: • Relazioni esterne e URP (ERI) • Amministrazione (ADM) • Ufficio affari legali (LA) • Ufficio di pianificazione strategica (BSP) • Ufficio gestione risorse umane (HRM) Field Offices UNESCO Institutes and Cent

Irina Boko va

Irina Boko va

Un po’ di storia q Fondata durante la CAME ( Conferenza dei Ministri Alleati

Un po’ di storia q Fondata durante la CAME ( Conferenza dei Ministri Alleati dell’Educazione) svoltasi tra il 1° e il 16 novembre 1945. q La costituzione dell’Unesco è stata firmata il 16 novembre 1945. q La sua entrata in vigore è del 4 novembre 1946. q 1972 istituzione del Comitato del patrimonio mondiale. • Tutto è cominciato nell’estate del 1954 quando l’Unesco lanciò una campagna internazionale per salvare i due templi di Abu Simbel in Egitto messi a rischio dalla costruzione di una nuova diga.

I numeri Ø 1052 siti fra cui 814 culturali, 203 naturali e 35 misti.

I numeri Ø 1052 siti fra cui 814 culturali, 203 naturali e 35 misti. ØL’Italia ne ha 51 ed è la nazione che detiene il maggior numero di siti. ØNelle liste sono annoverati anche i Patrimoni orali e immateriali ( es. l’opera dei pupi o la dieta mediterranea)e i beni inseriti nel Registro della Memoria del Mondo ( archivi storici e biblioteche).

Patrimoni orali e immateriali • Opera dei pupi ( Palermo e Catania). • Canto

Patrimoni orali e immateriali • Opera dei pupi ( Palermo e Catania). • Canto a tenore sardo ( canto polifonico eseguito da quattro vocalità). • Arte liutaria a Cremona. • Dieta mediterranea ( Italia, Spagna, Grecia e Marocco). • Le macchine a spalla( i Gigli di Nola, la Varia di Palma, i Candelieri di Sassari e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo). • La vite dello zibibbo a Pantelleria.

Il Programma Memoria del Mondo promuove il patrimonio documentario mondiale come: -universale, in quanto

Il Programma Memoria del Mondo promuove il patrimonio documentario mondiale come: -universale, in quanto appartenente a tutti ; -pienamente preservato e protetto ; -universalmente accessibile con il dovuto riconoscimento dei costumi culturali e delle consuetudini appartenenti a ciascuna nazione che aderisce all’UNESCO. L’elenco dei beni italiani finora iscritti nel Registro del programma è il seguente: -Archivio Storico Diocesano di Lucca (2011) -Biblioteca Malatestiana di Cesena ( 2005) -Collezione della Biblioteca Corviniana (in comune con Belgio, Germania, Francia, Austria e Ungheria) 2005 -Archivio storico dell'Istituto LUCE ( Roma) (2013) -Codex Purpureus Rossaniensis ( manoscritto onciale) 2015 -Collezione dei calendari lunari di Barbanera (Spello) 2015 -L'opera di Frate Bernardino de Sahagún (in comune con Messico). 2015

Il network delle città creative • Promosso dal 2004 comprende cinque città italiane v

Il network delle città creative • Promosso dal 2004 comprende cinque città italiane v Torino (categoria design) v Bologna(categoria Musica) v Parma(categoria gastronomia) v Fabriano (categoria Artigianato e Arti popolari) v Roma(categoria cinema)

DISTRIBUTION BY CATEGORY OF THE 1052 WORLD HERITAGE PROPERTIES 35 0 203 814 Cultural

DISTRIBUTION BY CATEGORY OF THE 1052 WORLD HERITAGE PROPERTIES 35 0 203 814 Cultural Natural Mixed

REGIONAL DISTRIBUTION OF THE 1052 WORLD HERITAGE PROPERTIES 137 90 81 246 498 Africa

REGIONAL DISTRIBUTION OF THE 1052 WORLD HERITAGE PROPERTIES 137 90 81 246 498 Africa Arab States Asia & Pacific Europe & N. America Latin America & Caribbean

36% OF THE 1052 WORLD HERITAGE PROPERTIES ARE LOCATED IN 10 STATES PARTIES 41

36% OF THE 1052 WORLD HERITAGE PROPERTIES ARE LOCATED IN 10 STATES PARTIES 41 35 26 23 30 34 51 42 45 50 675 Italy Rest of the World China Spain France Germany India Mexico UK Russian Federation USA

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Come ci si candida ( iter di circa 8 -10 anni) • Lista propositiva

Come ci si candida ( iter di circa 8 -10 anni) • Lista propositiva di siti da compilare ogni 5 anni ( attraverso il Mi. BACT) • Le domande devono essere compilate da amministrazioni competenti (Sindaco, Sovrintendenza, Ente parco, Ministeri). • Occorre redigere un dossier di candidatura con documentazione e cartografia (da consegnare il 1 febbraio di ogni anno). • Tale documentazione, se completa, verrà inoltrata agli organi consultivi per la valutazione. • Ispezione del sito candidato da parte dell’Unesco che notifica il verdetto 18 mesi dopo la consegna del dossier. • La decisione finale sull’iscrizione spetta al Comitato del Patrimonio Mondiale. • Dal 2004 ogni stato può candidare 2 siti di cui almeno uno relativo a beni naturali; il tetto massimo da esaminare è di 45 siti.

Percorso di candidatura dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe. • La candidatura è stata promossa

Percorso di candidatura dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe. • La candidatura è stata promossa e portata avanti dalla Regione Piemonte, dalle Province di Alessandria, Asti e Cuneo e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e il Paesaggio. • Ha avuto inizio ufficialmente nel 2006. • 2008 avvio della redazione del dossier di candidatura, la cui stesura è affidata a Si. TI • Presentazione ufficiale del dossier al Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO nel gennaio 2011 • A seguito dei giudizi espressi dall’ICOMOS (organo consultivo ufficiale dell’UNESCO) e dall’UNESCO, la candidatura viene ripresentata, con alcune modifiche, a gennaio 2013 • Il nuovo parere è stato espresso il 22 giugno 2014 durante il 38° World Heritage Committe a Doha in Qatar, durante il quale il sito "I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato" è stato riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità UNESCO

Organi consultivi • ICOMOS international council on monuments and sites ( consiglio internazionale dei

Organi consultivi • ICOMOS international council on monuments and sites ( consiglio internazionale dei Monumenti e Siti). • IUNC international union for conservation of nature. • ICCROM international centre for the Study of preservation and restoration of cultural property. • Si. TI istituto superiore sui Sistemi territoriali per l’innovazione

Cosa deve contenere la documentazione • La dimostrazione dell’eccezionale valore universale del sito. •

Cosa deve contenere la documentazione • La dimostrazione dell’eccezionale valore universale del sito. • Uno studio dettagliato. • La descrizione delle condizioni di integrità , autenticità e di conservazione. • Una presentazione di validi strumenti di tutela.

Scopi • Promuovere la pace. • Per « il rispetto universale per la •

Scopi • Promuovere la pace. • Per « il rispetto universale per la • Promuovere la comprensione fra giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà le nazioni. fondamentali» • Promuovere l’istruzione. • Promuovere la scienza. Carta dei Diritti Fondamentali • Promuovere la cultura. delle Nazioni Unite • Promuovere la comunicazione e l’informazione.

La lista dei 10 criteri Criteri culturali Criteri naturali • È un capolavoro del

La lista dei 10 criteri Criteri culturali Criteri naturali • È un capolavoro del genio creativo umano. • Rappresenta esempio eccezionale degli stadi principali della storia della terra. • Mostra un importante interscambio di valori umani. • Rappresenta una testimonianza unica. • È un eccezionale esempio di edificio o paesaggio. • Rappresenta un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale. • È direttamente o tangibilmente associato ad eventi o tradizioni viventi, a idee e credenze, a opere artistiche o letterarie di valore universale. • È un esempio eccezionale di processi ecologici e biologici in essere nello sviluppo e nell’evoluzione degli ecosistemi terrestri. • Contiene fenomeni naturali superlativi o aree di bellezza naturale eccezionale. • Contiene gli habitat più importanti e significativi per la conservazione in sito delle diversità biologiche.

L’elenco del patrimonio mondiale in pericolo. Le minacce • Sparizione dovuta ad un progressivo

L’elenco del patrimonio mondiale in pericolo. Le minacce • Sparizione dovuta ad un progressivo deterioramento. • Progetti di grandi lavori pubblici o privati. • Rapido sviluppo urbano e turistico. • Cambiamenti di utilizzazione o di proprietà della terra. • Calamità e cataclismi. • Conflitti armati. • Incendi, terremoti, eruzioni vulcaniche. • Inondazioni, alta marea.

La danger list e le esclusioni v. La riserva dell’Orice d’Arabia in Oman notevolmente

La danger list e le esclusioni v. La riserva dell’Orice d’Arabia in Oman notevolmente ridotta a causa della ricerca di petrolio ( 2007). v. La valle dell’Elba intorno a Dresda per una costruzione di un ponte a 4 corsie. v. Inseriti nella danger list nel 2013 sei siti della Siria gravemente danneggiati dalla guerra civile( Aleppo Bosra Damasco e Palmira).

REGIONAL DISTRIBUTION OF 55 WORLD HERITAGE PROPERTIES ON THE LIST OF WORLD HERITAGE IN

REGIONAL DISTRIBUTION OF 55 WORLD HERITAGE PROPERTIES ON THE LIST OF WORLD HERITAGE IN DANGER 7 17 4 6 Africa Arab States Asia & Pacific 21 Europe & N. America Latin America & Caribbean

World Heritage in Italy- 1997 Residences of the Royal House of Savoy

World Heritage in Italy- 1997 Residences of the Royal House of Savoy

Criteri di iscrizione (i): le Residenze Sabaude sono una testimonianza rilevante dell’esuberante genialità dell’arte

Criteri di iscrizione (i): le Residenze Sabaude sono una testimonianza rilevante dell’esuberante genialità dell’arte e dell’architettura del Barocco e del Tardo Barocco. Diversi decenni hanno visto il susseguirsi di architetti eccelsi impegnati nella loro progettazione: da Ascanio Vitozzi a Benedetto Alfieri passando per Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini e Filippo Juvarra. La qualità delle residenze risulta evidente dai progetti e dal loro aspetto attuale; (ii): il considerevole complesso di edifici delle Residenze Sabaude costituisce un importante e dettagliato capitolo dell’architettura barocca europea. La serie delle Residenze rappresenta la sintesi di un notevole scambio di capitale umano e di valori, grazie all’immenso lavoro di creazione ed omogeneizzazione, decorazione e perfezionamento, condotto nell’ambito di quell’episodio Barocco che ha caratterizzato l’Europa nei secoli XVII e XVIII; (iv): il sistema delle Residenze Sabaude rappresenta un insieme architettonico monumentale che illustra materialmente, in modo eccezionale, la dottrina dominante della monarchia assoluta. In effetti il complesso di edifici estende il dominio dello stato e, mediante le cellule costituenti il sistema e la loro distribuzione nello spazio, garantisce sia il controllo reale che simbolico del territorio, caratteristica dell’assolutismo moderno; (v): le Residenze Sabaude costituiscono un patrimonio dinastico complesso ma unitario che rappresenta un’autentica simbiosi tra cultura e natura attraverso la supremazia sullo spazio urbano e la pianificazione di vaste aree rurali. Questo importante patrimonio è caratterizzato da un notevole livello di ordine e concentrazione, risultato di una rilevante razionalità politica e dinastica: un’organizzazione concentrica autoritaria che garantisce un continuo, rapido e centrifugo accesso a tutte le Residenze. Il cuore di questo patrimonio è naturalmente il cuore di Torino stessa che domina, nel vero senso del termine, un anello di edifici.

Le residenze della casa reale dei Savoia • La “Zona di comando” • La

Le residenze della casa reale dei Savoia • La “Zona di comando” • La “Corona di delizie” • I luoghi di villeggiatura ottocenteschi

La zona di comando Palazzo Reale Armeria Reale Palazzo della Prefettura e Archivio di

La zona di comando Palazzo Reale Armeria Reale Palazzo della Prefettura e Archivio di Stato Facciata del Teatro Regio Cavallerizza Reale Regia Zecca Palazzo Chiablese Palazzo Madama ilippo F i, in r a u G uarino Architetti: G tto Alfieri e d e n e B e a Juvarr

La corona di delizie Castello del Valentino Villa della Regina Castello di Moncalieri Castello

La corona di delizie Castello del Valentino Villa della Regina Castello di Moncalieri Castello di Venaria Reale Palazzina di Caccia di Stupinigi Cas Archit tella e mon tti: Am te e edeo Fili ppo di Juv arra

I luoghi di villeggiatura • Castello di Agliè • Borgo Castello de La Mandria

I luoghi di villeggiatura • Castello di Agliè • Borgo Castello de La Mandria • Castello e Agenzia di Pollenzo • Castello di Govone arini, u G o in r a u G Architetti: edeo m A e e v o r a G Michelangelo nte di Castellamo

World Heritage in Italy Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato (2014)

World Heritage in Italy Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato (2014)

I criteri di iscrizione • (iii) i paesaggi culturali vitivinicoli piemontesi offrono una eccezionale

I criteri di iscrizione • (iii) i paesaggi culturali vitivinicoli piemontesi offrono una eccezionale testimonianza vivente delle tradizioni di viticoltura e vinificazione che vantano una lunga storia e che sono state continuamente migliorate e adattate fino ad oggi. Essi testimoniano l’esistenza di un contesto sociale, rurale e urbano estremamente inclusivo e di un tessuto economico sostenibile. Essi includono inoltre una armoniosa molteplicità di manufatti che testimoniano la storia e le attività lavorative. • (v) i vigneti delle Langhe-Roero e Monferrato costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale. Grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e delle conoscenze sulla viticoltura, è stato realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, adattamento che a sua volta è legato alle competenze sulla vinificazione diventando così un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli esprimono anche grandi qualità estetiche, rendendolo un archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo.

Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato -2014 • La langa del Barolo

Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato -2014 • La langa del Barolo • Il Castello di Grinzane Cavour • Le Colline del Barbaresco • Nizza Monferrato e il Barbera • Canelli e l’Asti Spumante • Il Monferrato degli Infernòt

Gli infernot piccoli vani ipogei interamente scavati nella Pietra da Cantoni. Si tratta di

Gli infernot piccoli vani ipogei interamente scavati nella Pietra da Cantoni. Si tratta di un’appendice della cantina, priva di luce ed aerazione naturale, ubicata comunemente sotto le case, i cortili e talvolta le strade delle nostre colline. Sono vere e proprie opere d’arte, capolavori architettonici.

Effetti riscontrabili dopo l’inserimento • Crescita dei flussi turistici pari al 4% • La

Effetti riscontrabili dopo l’inserimento • Crescita dei flussi turistici pari al 4% • La Loneley Planet ha inserito il Piemonte fra i 10 posti più belli d’Europa. • L’ecomuseo della Pietra da Cantoni ha visto aumentare il numero dei visitatori quasi del 90%.

Sacri Monti

Sacri Monti

 I criteri di iscrizione (ii): la realizzazione di un’opera di architettura e di

I criteri di iscrizione (ii): la realizzazione di un’opera di architettura e di arte sacra in un paesaggio naturale, per scopi didascalici e religiosi, ha raggiunto la sua più alta espressione nei Sacri Monti dell’Italia settentrionale e ha avuto una profonda influenza sui successivi sviluppi del fenomeno nel resto dell’Europa; (iv): i Sacri Monti dell’Italia settentrionale rappresentano la riuscita integrazione tra architettura e belle arti in un paesaggio di notevole bellezza realizzati per ragioni religiose in un periodo critico della storia della Chiesa Cattolica.

Sacri Monti • “Nuova Gerusalemme”, Varallo Sesia (VC) • San Francesco, Orta San Giulio

Sacri Monti • “Nuova Gerusalemme”, Varallo Sesia (VC) • San Francesco, Orta San Giulio (NO) • Santa Maria Assunta, Serralunga di Crea (AL) • Beata Vergine, Oropa ( Biella) • Belmonte, Valperga ( Torino) • Santa Trinità, Ghiffa ( Verbania) • Sacro Monte Calvario, Domodossola ( Verbano- Cusio-Ossola)

 Siti palafitticoli del Piemonte-2011

Siti palafitticoli del Piemonte-2011

Criteri di iscrizione Criterio IV La serie dei villaggi palafitticoli è una delle più

Criteri di iscrizione Criterio IV La serie dei villaggi palafitticoli è una delle più importanti fonti archeologiche per lo studio delle prime società agrarie in Europa tra il 5000 e il 500 a. C. Le condizioni di conservazione in ambiente umido hanno permesso la sopravvivenza di materiali organici che contribuiscono in modo straordinario a comprendere i cambiamenti significativi durante il Neolitico e l'Età del Bronzo in Europa in generale e le interazioni fra i gruppi umani delle regioni intorno alle Alpi in particolare. Criterio V La serie dei siti palafitticoli ha fornito una visione straordinaria e dettagliata sull’assetto insediativo e territoriale delle comunità preistoriche tenuto conto del fatto che le prime società agrarie lacustri hanno vissuto nelle regioni alpine e subalpine per un periodo di circa 5000 anni. Le testimonianze archeologiche individuate hanno permesso una conoscenza unica del modo in cui queste società hanno interagito con il loro territorio grazie alle nuove tecnologie e, ugualmente, a fronte dell'impatto dei cambiamenti climatici.

Il sito del lago di Viverone e in località Mercurago Pochi metri sotto il

Il sito del lago di Viverone e in località Mercurago Pochi metri sotto il livello dell’acqua, infatti, si sono straordinariamente conservati i resti di circa 5000 pali conficcati nel terreno a testimonianza di un antichissimo villaggio palafitticolo risalente all’età del bronzo. Le tipologie abitative rientrano nel tipo delle palafitte disposte con andamento circolare lungo le due passerelle principali, che fungevano da sentieri, ed erano circondate da palizzate in legno con funzione difensiva, un impianto abitativo comune a molti villaggi in età preistorica.

Quanti altri posti possono offrire una così ricca offerta turistica al visitatore? Un turista

Quanti altri posti possono offrire una così ricca offerta turistica al visitatore? Un turista in Piemonte può vedere, in pochi giorni, Torino e le residenze sabaude per poi spostarsi sulle colline delle Langhe e del Monferrato, risalire fino ai sacri monti, ai laghi. […] il Piemonte deve insistere con forza su questa ricchezza di scenari compresenti nell’arco di pochi chilometri. Marco Valle