Corso di formazione per docenti dell Istituto Comprensivo

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Corso di formazione per docenti dell’ Istituto Comprensivo “Ronchi” di Cellamare a cura della

Corso di formazione per docenti dell’ Istituto Comprensivo “Ronchi” di Cellamare a cura della Prof. ssa Rachele Borrelli

NECESSITA’ DI DISTINGUERE Una prima fondamentale distinzione da operare è quella tra ASPECIFICI DISTURBI

NECESSITA’ DI DISTINGUERE Una prima fondamentale distinzione da operare è quella tra ASPECIFICI DISTURBI di apprendimento SPECIFICI

Quali sono i Disturbi Specifici di Apprendimento Fanno parte dei DSA la DISLESSIA evolutiva

Quali sono i Disturbi Specifici di Apprendimento Fanno parte dei DSA la DISLESSIA evolutiva la DISORTOGRAFIA evolutiva la DISCALCULIA evolutiva la DISPRASSIA evolutiva la DISNOMIA evolutiva La loro principale caratteristica è la specificità: ogni disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo…) lasciando intatto il funzionamento intellettivo normale.

La diagnosi Deve essere fatta da un Neuropsichiatra ➲ dovrebbe essere stesa secondo il

La diagnosi Deve essere fatta da un Neuropsichiatra ➲ dovrebbe essere stesa secondo il protocollo UONPIA ovvero contenere: ➲ misura del Q. I. ➲ misura dell'entità dei disturbi del linguaggio (sia ricettivo -legge e non capisce- che produttivo –disnomia -) ➲ misura dell'entità dei disturbi nelle varie aree: - Visuo-spaziale-prassica - lettura-scrittura (legge male o lentamente e commette errori ortografici) - processazione numerica - memoria a breve ➲ Conclusioni (può commettere i seguenti errori quindi deve usare i seguenti strumenti)

Classificazione della diagnosi secondo ICD - 10 F. 81 Disturbi specifici delle abilità scolastiche

Classificazione della diagnosi secondo ICD - 10 F. 81 Disturbi specifici delle abilità scolastiche escludono: deprivazione culturale o trauma malattie cerebrali o acquisite ritardo mentale F. 81. 0 Disturbo specifico di lettura F. 81. 1 Disturbo specifico della compitazione F. 81. 2 Disturbo specifico delle abilità aritmetiche F. 81. 3 Disturbi misti delle capacità scolastiche ( include F. 81. 0, F. 81. 1, F. 81. 2 ) F. 81. 9 Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificate

SEGNALI PREMONITORI • RITARDO – DISTURBO DEL LINGUAGGIO ALTRI SEGNALI SUCCESSIVI - Discrepanza tra

SEGNALI PREMONITORI • RITARDO – DISTURBO DEL LINGUAGGIO ALTRI SEGNALI SUCCESSIVI - Discrepanza tra capacità percepita e risultati - Lentezza - Difficoltà nella lettura - Errori ortografici, disgrafia - Incapacità di riportare elenchi seriali (mesi, stagioni…) - Incapacità di leggere l’orologio e imparare le tabelline

- nel prendere appunti o nel dettato l’alunno dsa: non segue il discorso salta

- nel prendere appunti o nel dettato l’alunno dsa: non segue il discorso salta sillabe e parole ripete parole usa legami illegali (di pende, 5000 mila) scrive una parola per l’altra (“combustibile” per “commestibile”) scrive in modo irriconoscibile i nomi propri

COME RICONOSCERE I DSA? • Nella Scuola materna è importante constatare se il bambino

COME RICONOSCERE I DSA? • Nella Scuola materna è importante constatare se il bambino ha difficoltà di coordinazione dei movimenti, se è indeciso su quale mano usare e quindi le utilizza alternativamente entrambe per le attività quotidiane, se confonde i nomi degli oggetti, o scambia le iniziali delle parole che sente vicine (Marco pacchine invece di parco macchine). E’ utile individuare se incontra difficoltà nel battere le mani o nel muoversi a ritmo.

COME RICONOSCERE I DSA? Nella scuola elementare oltre allo standard di lettura e scrittura

COME RICONOSCERE I DSA? Nella scuola elementare oltre allo standard di lettura e scrittura bisogna porre attenzione • alle difficoltà nel copiare dalla lavagna; • alla difficoltà di concentrazione, soprattutto dopo aver eseguito un compito scritto; • se non riesce ad essere preciso nel disegnare soprattutto nel disegno geometrico, • se i compiti sono pieni di errori di ortografia.

COME RICONOSCERE I DSA? • Nella scuola media è opportuno controllare se il soggetto

COME RICONOSCERE I DSA? • Nella scuola media è opportuno controllare se il soggetto ha particolari e ripetitive difficoltà nella lettura, se è insolitamente maldestro, se non riconosce ancora la destra dalla sinistra, se risponde oralmente bene alle domande ma ha poi difficoltà nello scrivere le risposte, se legge una parola e poi non la riconosce in seguito nella pagina, se ha difficoltà nel prendere appunti mentre l’insegnante spiega, se riesce meglio nelle verifiche orali piuttosto che in quelle scritte.

Riflessi dei dsa • Errori spazio-temporali (ad esempio trascrizione sul diario nel giorno sbagliato)

Riflessi dei dsa • Errori spazio-temporali (ad esempio trascrizione sul diario nel giorno sbagliato) • Disordine nella tenuta dei quaderni • Vivacità o agitazione, introversione, dovuti a pregresso disagio e a perdita di autostima

CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEI SOGGETTI CON DSA • • • NON SAPERE COSA SI DEVE

CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEI SOGGETTI CON DSA • • • NON SAPERE COSA SI DEVE RICORDARE DIMENTICARE TROPPO NON VEDERE I PROPRI SBAGLI FARE RESISTENZA DI FRONTE AI COMPITI NUOVI NON POTER AUTOCORREGGERSI VOLER FARE TUTTO COME GLI ALTRI SENZA RIUSCIRCI NON SAPER CHIEDERE AIUTO CHIEDERE SEMPRE CONFERME ESTERNE OPPORSI A TUTTE LE RICHIESTE NON VOLER FARE DA SOLO ESSERE PROVOCATORIO, DISINTERESSATO

COME SI MANIFESTA LA DISLESSIA Manifestazione della dislessia visivo – semantica è una lettura

COME SI MANIFESTA LA DISLESSIA Manifestazione della dislessia visivo – semantica è una lettura per intuizione e, a volte per invenzione, delle parole o delle frasi del testo. La lettura può quindi essere scorrevole o fluttuante, ma il testo letto viene inventato, quindi non viene compreso nel significato reale. Spesso viene decodificata solo la prima sillaba o il primo grafema e il resto viene inventato trasformando così la parola in una di significato affine o addirittura diverso.

COME SI MANIFESTA LA DISLESSIA La dislessia fonologica corrisponde alla difficoltà di associare automaticamente

COME SI MANIFESTA LA DISLESSIA La dislessia fonologica corrisponde alla difficoltà di associare automaticamente i fonemi ai rispettivi grafemi in modo coerente e stabile; questo comporta difficoltà nella lettura e lentezza anche se il significato del testo il più delle volte viene compreso.

Lo studio nel dislessico In seguito alle difficoltà riscontrate nella lettura il dislessico mostra:

Lo studio nel dislessico In seguito alle difficoltà riscontrate nella lettura il dislessico mostra: • Tendenza a leggere solo una volta • Utilizzo quasi esclusivo della via fonologica • Tendenza a “riparare” le incongruenze senza ricorrere alle verifiche attraverso la rilettura. • Difficoltà a sviluppare tecniche di analisi testuale (parole chiave, sintesi…)

Cosa può facilitare la lettura in un dislessico? (consigli utili per la predisposizione di

Cosa può facilitare la lettura in un dislessico? (consigli utili per la predisposizione di verifiche scritte) • Ampio spazio nel margine della pagina • Evitare l’affollamento di parole o lettere troppo vicine • Utilizzare lo stampato maiuscolo (perché le lettere dello stampato maiuscolo occupano tutte lo stesso spazio e hanno sagome uguali quindi non richiedono valutazioni percettive di altezza, lunghezza, destra-sinistra [i tratti distintivi di tutte le lettere compaiono a destra], sopra-sotto il rigo[q/b], davanti-dietro[b/d]) • Accompagnare il testo con immagini • Scrivere frasi brevi

Formattazione testo per scrittura e lettura • Carattere ( Arial o Calibri o Verdana

Formattazione testo per scrittura e lettura • Carattere ( Arial o Calibri o Verdana ) • Interlinea 1, 5 • Corpo 14/16 • Rientro paragrafo • Non giustificato • Titolo in evidenza • Non perdere tempo in impostazioni grafiche (solo alla fine, se c’è tempo)

CRITERI PER LA STESURA DI TESTI DI FACILE LETTURA • Parole tratte, il più

CRITERI PER LA STESURA DI TESTI DI FACILE LETTURA • Parole tratte, il più possibile, dal vocabolario di base • Frasi brevi e semplici, coordinate più che subordinate • Ricorrere il meno possibile ai pronomi, optando per la ripetizione del soggetto e dell’oggetto. Preferibilmente utilizzare “che” (pronome) con funzione di soggetto e non di complemento oggetto.

CRITERI PER LA STESURA DI TESTI DI FACILE LETTURA • Cercare di evitare la

CRITERI PER LA STESURA DI TESTI DI FACILE LETTURA • Cercare di evitare la forma passiva • Preferire l’indicativo al congiuntivo • Tra i tempi dell’indicativo usare: presente, passato prossimo e futuro semplice • Evitare doppie congiunzioni e doppie negazioni • L’uso dei connettivi non deve creare ambiguità o errori di interpretazione

Cosa può facilitare la comprensione di un testo? L’insegnante: - Informa Sul tipo di

Cosa può facilitare la comprensione di un testo? L’insegnante: - Informa Sul tipo di testo che viene proposto in modo da attivare uno schema di riferimento per la comprensione (tale schema consente l’attivazione di aspettative) - Chiede Di fare ipotesi sul contenuto del brano in base al titolo, alle illustrazioni e ad altri elementi contestuali. Le domande prima della lettura creano aspettative, focalizzano l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni. - Ferma la lettura Per porre domande su ciò che è stato letto per chiedere di fare ipotesi sullo svolgimento

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a LEGGERE • Usare

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a LEGGERE • Usare testo digitale • Far usare la sintesi vocale (testo digitale con cuffie) oppure • Leggere per lui • Indicare chiaramente il punto che si sta leggendo

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a COMPRENDERE • •

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a COMPRENDERE • • • – Partire da indici testuali – Guardare insieme le immagini – Evidenziare insieme le parti importanti – Selezionare le informazioni – Spiegare le parole difficili

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare la SINTESI • Sintetizzare

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare la SINTESI • Sintetizzare ogni passaggio significativo • Fare schemi anche carta e penna • Organizzare e riempire tabelle • Fare mappe ? ? ? • Per le ricerche in internet indicare siti selezionati e dare domande precise

LE MAPPE ? ? ? La difficoltà di analisi del testo, quindi la difficoltà

LE MAPPE ? ? ? La difficoltà di analisi del testo, quindi la difficoltà - nel fare sintesi - nell’individuare le parole chiave rendono ardua la costruzione autonoma delle mappe concettuali che tuttavia risultano uno strumento efficace per lo studio del dislessico

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a RICORDARE • Costruire

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a RICORDARE • Costruire elenco di parole chiave selezionate • Far usare mappe e tabelle fatte dall’alunno o fornite dall’insegnante • Fare insieme l’indice degli argomenti affrontati • Far raccogliere in modo ordinato il materiale fornito dall’insegnante o costruito dal ragazzo

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a RIPETERE • Fare

Metodo di studio a casa (da suggerire ai genitori) Aiutare a RIPETERE • Fare riferimento a mappe e/o tabelle • Utilizzare immagini o elementi visivi • Fare tante domande brevi e dirette

LA DISGRAFIA EVOLUTIVA Si parla disgrafia quando la scrittura è difficile come segno, contorta,

LA DISGRAFIA EVOLUTIVA Si parla disgrafia quando la scrittura è difficile come segno, contorta, confusa e non c’è percezione della differenza tra segno grande e segno piccolo.

LA DISGRAFIA EVOLUTIVA • E’ un disturbo legato a difficoltà nella motricità fine, che

LA DISGRAFIA EVOLUTIVA • E’ un disturbo legato a difficoltà nella motricità fine, che impedisce di automatizzare la routine motoria necessaria per al realizzazione del segno scritto. • Precursori del disturbo: uscire fuori dai margini nella colorazione, far fatica con le forbici, le posate ecc… far fatica ad allacciare i bottoni. • Il segno più evidente è una significativa difficoltà ad automatizzare un corsivo fluente e morfologicamente comprensibile.

LA DISGRAFIA EVOLUTIVA La disgrafia non riguarda le regole ortografiche e sintattiche ma solo

LA DISGRAFIA EVOLUTIVA La disgrafia non riguarda le regole ortografiche e sintattiche ma solo i segni, siano essi alfabetici o numerici o segni particolari come le note da inserire nel pentagramma. ( Difficoltà si registrano anche nel disegno geometrico) Essa influisce sulle acquisizioni a causa della frequente impossibilità di rilettura e autocorrezione.

MANIFESTAZIONI DELLA DISGRAFIA (nelle singole materie) • MATEMATICA/TECNICA Il bambino disgrafico presenta difficoltà notevoli

MANIFESTAZIONI DELLA DISGRAFIA (nelle singole materie) • MATEMATICA/TECNICA Il bambino disgrafico presenta difficoltà notevoli nella copia e nella produzione autonoma di figure geometriche (tende ad arrotondare gli angoli e a non chiudere le forme) • DISEGNO Anche il livello di sviluppo del disegno è spesso inadeguato all'età; la riproduzione di oggetti o la copia di immagini è molto generica e i particolari risultano poco presenti.

MANIFESTAZIONI DELLA DISGRAFIA (nelle singole materie) • ITALIANO La copia di parole e di

MANIFESTAZIONI DELLA DISGRAFIA (nelle singole materie) • ITALIANO La copia di parole e di frasi è scorretta; sono presenti inversioni ed errori dovuti a scarsa coordinazione oculo-manuale. La copia dalla lavagna è ancora più difficile, in quanto il bambino deve portare avanti più compiti contemporaneamente: distinzione della parola allo sfondo, spostamento dello sguardo dalla lavagna al foglio, riproduzione dei grafemi. Le dimensioni delle lettere non sono rispettate, la forma è irregolare, l'impostazione invertita, il gesto è scarsamente fluido, i legami tra le lettere risultano scorretti.

L’intervento per il bambino disgrafico Il bambino disgrafico necessita di un intervento specialistico, poiché

L’intervento per il bambino disgrafico Il bambino disgrafico necessita di un intervento specialistico, poiché il solo recupero effettuato in ambito scolastico spesso può non essere sufficiente. Gli interventi oltre che sul costante esercizio e sull’utilizzo di appositi materiali didattici (quaderni colorati che guidano sia alla corretta impostazione dei segni alfabetici che al rispetto dello spazio grafico, matite triangolari …)devono basarsi anche sulla correzione della postura e dell’impugnatura L’AED, Associazione Europea Disgrafie, gli ottici Optometristi della PEAV e i Grafologi puntualizzano sull’importanza di un intervento tempestivo da parte dei docenti e dei genitori nel correggere le impugnature.

Accorgimenti nella scelta del materiale didattico • Matite e penne a sagoma triangolare Il

Accorgimenti nella scelta del materiale didattico • Matite e penne a sagoma triangolare Il grado di trasparenza dei fogli • La collatura della carta • Il colore e la posizione delle righe • Il grado di trasparenza dei fogli • La grammatura(scelta in rapporto alla pressione esercitata dal singolo studente durante la scrittura, per evitare interferenze visive sullo scritto e sulla lettura nei fogli successivi)

RIFLESSI SULLA PSICHE Come accade per gli altri DSA anche la disgrafia ha delle

RIFLESSI SULLA PSICHE Come accade per gli altri DSA anche la disgrafia ha delle ricadute sul benessere psicologico per la presenza di componenti emozionali quali - Insicurezza - Caduta di autostima - Inibizione reattiva Infatti l’ esordio delle difficoltà si situa inopportunamente nella fase evolutiva di acquisizione del sentimento di identità

RUOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Nella Scuola dell’infanzia è possibile attuare interventi educativi mirati a

RUOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Nella Scuola dell’infanzia è possibile attuare interventi educativi mirati a “prevenire” i disagi legati alla disgrafia. Sul sito www. ladislessia. org sono presenti giochi per lo sviluppo delle abilità grafomotorie

RUOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Importanti sono tutte le esperienze di manipolazione di oggetti e

RUOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Importanti sono tutte le esperienze di manipolazione di oggetti e di materiali (costruzioni, modellaggio) e di produzione grafica (disegno, pittura, colorazione) nelle quali i bambini si esercitano precocemente anche in forma spontanea e la cui frequenza ed intensità consentono di perfezionare gradualmente e naturalmente la prensione dello strumento e la padronanza del gesto. Il disegno e la pittura, infatti, costituiscono non solo una modalità di prevenzione della disgrafia, ma sono anche attività che vengono utilizzate in sede di rieducazione. Anche l’osservazione e l’uso di oggetti e di immagini, nonché tutte le forme di riproduzione grafica e non, dovrebbero consentire un graduale perfezionamento della capacità di orientamento, di organizzazione e di strutturazione spaziale e temporale.

COMPENSARE LA DISGRAFIA Anche il disgrafico più grave può redigere con un pc un

COMPENSARE LA DISGRAFIA Anche il disgrafico più grave può redigere con un pc un testo graficamente perfetto ma perché il pc diventi un sistema compensativo di uso quotidiano è indispensabile l’impostazione dattilografica (dieci dita) altrimenti la velocità non sarà mai adeguata ai bisogni.

LA DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA La disortografia evolutiva è un disturbo specifico dell' apprendimento della scrittura

LA DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA La disortografia evolutiva è un disturbo specifico dell' apprendimento della scrittura che crea difficoltà nel tradurre correttamente in simboli grafici i suoni che compongono le parole. Confusione tra fonemi simili: v/f t/d b/p Confusione tra grafemi simili: b/p forma simile Omissioni: la doppia consonante (palla-pala); la vocale intermedia (fuoco-foco); la consonante intermedia (cartolinacatolina). Inversioni: sefamoro anziché semaforo

Classificazione degli errori Errori Fonologici Sono gli errori in cui non è rispettato il

Classificazione degli errori Errori Fonologici Sono gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi. • scambio di grafemi (brina per prima, folpe per volpe) • omissione e aggiunta di lettere e di sillabe (taolo per tavolo, tavolovo per tavolo) • inversioni (li per il, bamlabo per bambola) • errori nei gruppi ortografici (pese per pesce, agi per aghi)

Classificazione degli errori Errori Non Fonologici Sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle

Classificazione degli errori Errori Non Fonologici Sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi (errori fonologici). • separazioni illegali (par lo per parlo, in sieme per insieme, l'avato per lavato) • fusioni illegali (nonevero per non è vero, lacqua per l'acqua, ilcane per il cane) • scambio grafema omofono (squola per scuola, qucina per cucina)

Classificazione degli errori Altri errori • omissione e aggiunta di accenti (perche perché) •

Classificazione degli errori Altri errori • omissione e aggiunta di accenti (perche perché) • omissione e aggiunta di doppia (pala per palla)

LA DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA Nella scrittura di parole ritroviamo: • elisioni • sostituzioni • inversioni

LA DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA Nella scrittura di parole ritroviamo: • elisioni • sostituzioni • inversioni • assenza di doppie Nella frase e nel periodo ritroviamo: • alterazioni della struttura sintattica • cattivo uso dei tempi e dei modi dei verbi • elisione di parole • disordine temporale nella descrizione degli eventi. Il bambino, a volte, non separa le parole e usa in maniera errata la punteggiatura

CONSEGUENZE Nel caso dei bambini disortografici, l'incompiuta automatizzazione della scrittura richiede loro un'attenzione eccessiva

CONSEGUENZE Nel caso dei bambini disortografici, l'incompiuta automatizzazione della scrittura richiede loro un'attenzione eccessiva sugli aspetti di ortografia, comportando una maggiore probabilità di errori e, spesso, un peggioramento della grafia, proprio per l'attenzione eccessiva che viene richiesta.

CONSEGUENZE Nei soggetti disortografici si riscontrano pertanto: - Difficoltà di linguaggio - Scarse capacità

CONSEGUENZE Nei soggetti disortografici si riscontrano pertanto: - Difficoltà di linguaggio - Scarse capacità di discriminazione visiva e uditiva - Organizzazione spazio – temporale non ancora acquisita

CONSEGUENZE Per uno studente con DSA risulta particolarmente difficile: • Il dettato (per effetto

CONSEGUENZE Per uno studente con DSA risulta particolarmente difficile: • Il dettato (per effetto della difficoltà nella discriminazione uditiva e conversione grafema – fonema) • Il riassunto (a causa della lentezza nel cogliere le informazioni rilevanti e la difficoltà a rielaborarle secondo sequenze logiche strutturate) • Il tema (a causa della povertà di espressione del pensiero) • Prendere appunti ( a causa della non automazione della scrittura che rende impossibile fare due cose insieme) • Creare schemi

COME SCRIVE UN DISORTOGRAFICO Alcuni disortografici sintetizzano e impoveriscono i loro temi all’eccesso. Volendo

COME SCRIVE UN DISORTOGRAFICO Alcuni disortografici sintetizzano e impoveriscono i loro temi all’eccesso. Volendo eliminare tutte le parole di cui non ricordano l’ortografia e quelle che sono molto lunghe per paura di commettere errori del loro pensiero alla fine non rimane nient’altro che un pensierino. Questa è una conseguenza della disortografia non un problema cognitivo

COME AFFRONTARE LA DISORTOGRAFIA Occorre interrogarsi sullo scopo della scrittura: se lo scopo è

COME AFFRONTARE LA DISORTOGRAFIA Occorre interrogarsi sullo scopo della scrittura: se lo scopo è comunicare idee e pensieri occorre dare maggior rilievo ai contenuti (quindi alla fase ideativa) rispetto alla forma (fase esecutiva) Quindi bisogna accettare un elaborato pieno di errori? Certamente no, ma si può accettare l’ausilio di un computer e di un correttore ortografico.

LA VIDEOSCRITTURA • Di economizzare energie • Sollecita processi di decisione lessicale CONSENTE •

LA VIDEOSCRITTURA • Di economizzare energie • Sollecita processi di decisione lessicale CONSENTE • I testi sono più facilmente controllabili • Possibilità di buttare giù le idee e riorganizzarle successivamente • Conoscenza della tastiera RICHIEDE • Capacità di digitazione RICHIEDE • Buone competenze fonetico-fonolog.

CORREZIONE ORTOGRAFICA �� Contare il numero delle parole sbagliate, non il numero degli errori

CORREZIONE ORTOGRAFICA �� Contare il numero delle parole sbagliate, non il numero degli errori (analisi quantitativa) �� Valutare la tipologia egli errori commessi (analisi qualitativa) �� Non evidenziare le parole sbagliate, evidenziare le parole dopo la correzione �� Non valutare l’ortografia nei compiti scritti (testi, verifiche, ecc. ), ma solo con prove di dettato ortografico �� La valutazione ortografica deve essere sempre separata dagli aspetti ideativi del testo �� Per la valutazione della competenza ortografica si esegue una prova di dettato �� Rendere partecipe l’alunno durante l’analisi degli errori �� Non programmare attività di recupero ortografico (supporto mnemonico) �� Proporre interventi di decisione ortografica (processo metacognitivo)

SCRITTURA E DSA E’ necessario un supporto alla fase ideativa. Azioni didattiche propedeutiche: Mappa

SCRITTURA E DSA E’ necessario un supporto alla fase ideativa. Azioni didattiche propedeutiche: Mappa concettuale/mentale elaborata su argomenti già studiati Lavori sulle immagini per stimolare l’arricchimento lessicale Scaletta autonoma o in gruppo…

SCRITTURA E DSA Nella stesura - videoscrittura (con o senza sintesi vocale) - correttore

SCRITTURA E DSA Nella stesura - videoscrittura (con o senza sintesi vocale) - correttore ortografico DISATTIVATO = no distraz. Revisione- riascolto e arricchimento Correzione ortografica con correttore ort. + sintesi vocale

LA DISNOMIA Il problema della disnomia è un problema grave ed è presente in

LA DISNOMIA Il problema della disnomia è un problema grave ed è presente in molti dislessici. Il ragazzino disnomico ha bisogno di più tempo per esprimersi. Ogni volta che non si riesce a trovare una parola è costretto a fare tantissimi giri di parole per cercare di sostituire le parole chiave (come potrebbero essere Garibaldi e Sicilia) intanto la classe ride. Questo è un problema

LA DISNOMIA Ecco come potrebbe rispondere un ragazzino che soffre di disnomia alla vostra

LA DISNOMIA Ecco come potrebbe rispondere un ragazzino che soffre di disnomia alla vostra domanda: “Che cosa hai fatto oggi dopo la scuola? ” Bambino con DSA: “Siamo andati, … siamo andati con, come si chiama, lui è alto. . Suo padre ha i baffi e gioca ham ehemm ann e siamo poi arrivati. . Siamo andati, beh non era grande era un camp…, no era come quello della scuola, era un campetto abbastanza grande però. . Abbiamo giocato a bas… no, non proprio, tipo baseball, perché quello è senza mazza. ” E

LA DISNOMIA Il cervello umano ha due funzioni: l’immagazzinamento e il recupero

LA DISNOMIA Il cervello umano ha due funzioni: l’immagazzinamento e il recupero

LA DISNOMIA

LA DISNOMIA

LA DISCALCULIA La discalculia non riguarda la matematica ma una parte esigua e strumentale

LA DISCALCULIA La discalculia non riguarda la matematica ma una parte esigua e strumentale di essa: il calcolo e i disturbi del calcolo Essa si manifesta in bambini che non hanno disturbi neurologici e spesso è associata a dislessia.

LA DISCALCULIA La discalculia interessa: • il riconoscimento e la denominazione dei simboli numerici

LA DISCALCULIA La discalculia interessa: • il riconoscimento e la denominazione dei simboli numerici • la scrittura dei numeri, • l’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, • la numerazione in ordine crescente e decrescente, • la risoluzione di situazioni problematiche

LA DISCALCULIA • l’ incapacità ad apprendere le tabelline • la difficoltà ad allineare

LA DISCALCULIA • l’ incapacità ad apprendere le tabelline • la difficoltà ad allineare correttamente i numeri • la difficoltà ad inserire decimali o simboli durante i calcoli • la scorretta organizzazione spaziale dei calcoli

In sintesi la discalculia riguarda: Il sistema di ELABORAZIONE e PROCESSAZIONE NUMERICA Il sistema

In sintesi la discalculia riguarda: Il sistema di ELABORAZIONE e PROCESSAZIONE NUMERICA Il sistema del CALCOLO

ABILITA’ DI CALCOLO Esiste un modulo numerico innato (presimbolico prelinguistico) che consente di: 1)

ABILITA’ DI CALCOLO Esiste un modulo numerico innato (presimbolico prelinguistico) che consente di: 1) Riconoscere le numerosità 2) Distinguere i mutamenti di numerosità 3) Ordinare i numeri in base alle dimensioni Su questa base si costruiscono tutte le successive abilità di calcolo e processamento numerico (enumerazione, conteggio, transcodifica, calcolo a mente e calcolo scritto)

Che cosa si automatizza in matematica? ? ? 1) Problem-solving NO 2) Parte esecutiva

Che cosa si automatizza in matematica? ? ? 1) Problem-solving NO 2) Parte esecutiva SI • calcolo a mente (tabelline) • calcolo scritto (procedure, riporti) • transcodifica (lettura-scrittura di numeri) • enumerazione avanti ed indietro

Transcodificazione numerica I numeri vengono rappresentati attraverso tre codici: 1. Alfabetico orale (es. parola/numero

Transcodificazione numerica I numeri vengono rappresentati attraverso tre codici: 1. Alfabetico orale (es. parola/numero detta sei ) 2. Alfabetico scritto (es. parola/numero scritta sei ) 3. “Arabico” (es. ideogramma “ 6”) Quando i numeri vengono dettati il discalculico trova difficoltà nella transcodifica: Es. di errore: scrivi centoventiquattro 100204 Non si è tenuto conto delle “regole posizionali”

CALCOLO Il calcolo richiede: 1) l’attribuzione di senso ai segni delle operazioni “+”, “-”,

CALCOLO Il calcolo richiede: 1) l’attribuzione di senso ai segni delle operazioni “+”, “-”, “x”, “: ” 2) La conoscenza e l’applicazione corretta delle procedure di calcolo (ordine delle operazioni, incolonnamento, riporti, prestiti) 3) L’elaborazione delle informazioni numeriche

COME RICONOSCERE LA DISCALCULIA L’ipotesi che un alunno possa essere affetto da discalculia può

COME RICONOSCERE LA DISCALCULIA L’ipotesi che un alunno possa essere affetto da discalculia può essere avanzata alla fine del terzo anno della scuola primaria, quando la maggior parte dei bambini acquista una sufficiente automazione nelle operazioni di calcolo.

COME RICONOSCERE LA DISCALCULIA Nel secondo anno della scuola primaria, sintomi precoci di un

COME RICONOSCERE LA DISCALCULIA Nel secondo anno della scuola primaria, sintomi precoci di un possibile disturbo discalculico possono essere: - significativa difficoltà nella numerazione regressiva da 20 a 0; - difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra; - difficoltà ad eseguire l’addizione dei numeri in coppia(2+2, 3+3, 4+4, …) ricorrendo al fatto aritmetico ( senza dover calcolare).

IMPLICAZIONI DELLA DISCALCULIA La matematica si basa sulla combinazione di simboli numerici (10 cifre)

IMPLICAZIONI DELLA DISCALCULIA La matematica si basa sulla combinazione di simboli numerici (10 cifre) e sul valore posizionale ma il discalculico non è in grado di attribuire significato alla posizione delle cifre all’interno di un numero perciò non differenzia tra 316 e 631 La matematica costringe l’alunno a fronteggiarsi in modo quasi immediato con il proprio errore perciò il discalculico 1. Subisce la frustrazione dell’insuccesso e conseguentemente rifiuta di lavorare per evitare l’errore 2. Si trova a non saper comprendere se il suo è un errore di calcolo o di procedura

INDICATORI della discalculia In seconda elementare, sintomi precoci di un possibile disturbo discalculico sono:

INDICATORI della discalculia In seconda elementare, sintomi precoci di un possibile disturbo discalculico sono: • la significativa difficoltà ad enumerare all’indietro da 20 a 0, • difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra, • difficoltà ad eseguire l’addizione di numeri in coppia 2+2, 3+3,

ELEMENTI CHE POSSONO RENDERE DIFFICILE LA COMPRENSIONE DEL TESTO DI UN PROBLEMA -Posizione della

ELEMENTI CHE POSSONO RENDERE DIFFICILE LA COMPRENSIONE DEL TESTO DI UN PROBLEMA -Posizione della domanda -Modo di presentare l’informazione -Natura dei dati -Carenza o sovrabbondanza delle informazioni -Formulazione testo

STRATEGIE DI INTERVENTO MIRATE Attraverso l’analisi degli errori commessi durante l’esecuzione di un compito

STRATEGIE DI INTERVENTO MIRATE Attraverso l’analisi degli errori commessi durante l’esecuzione di un compito matematico è possibile riconoscere le componenti del sistema di elaborazione che risultano compromesse ed individuare una strategia d’intervento adeguata. Seguendo la classificazione della Temple possiamo distinguere: a) errori procedurali e di applicazione di strategie; b) errori nel recupero di fatti aritmetici; c) difficoltà visuo-spaziali.

COME OPERARE • Lavorare molto sui prerequisiti • Procedere con gradualità ( senza saltare

COME OPERARE • Lavorare molto sui prerequisiti • Procedere con gradualità ( senza saltare passaggi, passando al successivo solo quando l’alunno ha automatizzato il precedente) • Scomporre ogni” operazione” complessa ( che richiede più abilità o competenze) in “operazioni” semplici. • Lavorare il più possibile concretamente o con riferimenti concreti. • Uso della tavola pitagorica, della calcolatrice, delle tabelle o quaderni con regole • Problemi: lavorare molto sulla comprensione del testo.

CONSIGLI PER LA PRESENTAZIONE GRAFICA DEGLI ESERCIZI · tra un esercizio e l'altro lasciare

CONSIGLI PER LA PRESENTAZIONE GRAFICA DEGLI ESERCIZI · tra un esercizio e l'altro lasciare un bello spazio · inserire un concetto per pagina con le regole e gli esempi ben visibili · costruire griglie e schemi · usare le mani per imparare le tabelline e a ciascuna abbinare una melodia diversa · non inserire troppi esercizi in una stessa scheda · usare gli strumenti compensativi

Compensare la discalculia Cabrì • Risolve difficoltà grafiche ( compensativo) • Richiede di conoscere

Compensare la discalculia Cabrì • Risolve difficoltà grafiche ( compensativo) • Richiede di conoscere regole della geometria euclidea • NON è un risolutore (ok per valutazione)

Compensare la discalculia INFOGRAFIE ANIMATE POLIGONI E TRIANGOLI sito: www. aula 365. com http:

Compensare la discalculia INFOGRAFIE ANIMATE POLIGONI E TRIANGOLI sito: www. aula 365. com http: //italia. aula 365. com/popups/Pop. Up_Comp onentes_View. aspx? FKInstancia=3699528

Compensare la discalculia • consentire l’uso di tavola pitagorica, calcolatrice, tabelle e formulari, mappe

Compensare la discalculia • consentire l’uso di tavola pitagorica, calcolatrice, tabelle e formulari, mappe procedurali, sia nelle verifiche scritte che nelle interrogazioni; • utilizzare prove a scelta multipla; • evitare di chiedere lo studio mnemonico e nozionistico in genere

DISPRASSIA Il bambino disprassico utilizza le funzioni che ha acquisito in modo stereotipato, con

DISPRASSIA Il bambino disprassico utilizza le funzioni che ha acquisito in modo stereotipato, con strategie povere e ridotte alternative. In genere, non si sa "organizzare" nelle "azioni" che compie. Ad esempio: il gioco risulta povero e ripetitivo, non si sa spogliare e soprattutto non riesce a vestirsi da solo, è difficile che attivi spontaneamente la capacità di disegnare. Il disegno appare povero; in scuola materna spesso rifiuta di disegnare.

DISPRASSIA La Disprassia è un problema dell'organizzazione del movimento che può anche influenzare il

DISPRASSIA La Disprassia è un problema dell'organizzazione del movimento che può anche influenzare il modo di apprendere di un bambino a scuola. Punti deboli di un bambino disprassico : • difficoltà di memorizzazione, • difficoltà a formare dei concetti, • difficoltà di organizzazione, • grande tendenza a stancarsi, • difficoltà di integrazione nella vita sociale

RIFLESSI DELLA DISPRASSIA SULLA VITA SCOLASTICA La povertà di strategie e le ridotte abilità

RIFLESSI DELLA DISPRASSIA SULLA VITA SCOLASTICA La povertà di strategie e le ridotte abilità di generalizzazione rendono difficoltosa l'acquisizione di nuovi compiti e il trasferimento di soluzioni strategiche già acquisite.

MANIFESTAZIONI TIPICHE goffaggine: caratterizzata ma movimenti impacciati, alterati nelle sequenze temporali, maldestri e poco

MANIFESTAZIONI TIPICHE goffaggine: caratterizzata ma movimenti impacciati, alterati nelle sequenze temporali, maldestri e poco o affatto efficaci; posture inadeguate, dipendenti da scarsa consapevolezza del proprio corpo, le quali interferiscono sia sul mantenimento di un buon equilibrio sia sulla coordinazione del movimento; confusione della lateralità con difficoltà ad orientarsi nello spazio e di trovare il proprio posto in una situazione nuova; problemi di consapevolezza del tempo con difficoltà nel rispettare gli orari e nel ricordare i compiti nella giornata; ipersensibilità al contatto fisico e problemi a portare vestiti in modo confortevole; problemi nell'eseguire attività fisiche come correre, prendere ed usare attrezzi, tenere la penna e scrivere; ridotto sviluppo delle capacità di organizzazione, conseguenti evidenti difficoltà nell'eseguire attività che richiedono sequenze precise; facile stancabilità; scarsissima consapevolezza dei pericoli;

Disprassia e scuola ‹ Difficoltà di apprendimento ed in particolare disgrafia ‹ Difficoltà nell’esecuzione

Disprassia e scuola ‹ Difficoltà di apprendimento ed in particolare disgrafia ‹ Difficoltà nell’esecuzione di compiti scolastici in classe, che migliorano in un rapporto individuale ‹ Lentezza esecutiva ‹ Difficoltà in matematica e nell’elaborazione scritta di storie strutturate ‹ Difficoltà di copiatura dalla lavagna ‹ Difficoltà di tipo grafo motorio e nel disegno ‹ Nel primo ciclo elementare ancora la dominanza non è acquisita

PROBLEMI LEGATI ALLA DISPRASSIA I bambini disprattici risultano molto sensibili al tatto, alla luce,

PROBLEMI LEGATI ALLA DISPRASSIA I bambini disprattici risultano molto sensibili al tatto, alla luce, a rumori intensi e spesso presentano difficoltà alimentari. Possono essere infastiditi da suoni leggeri (ticchettio dell’orologio) al punto di non essere capaci di concentrarsi Hanno disturbi dell’organizzazione di movimenti degli arti superiori, delle mani e delle dita Hanno difficoltà con la “diteggiatura” di uno strumento musicale

STRATEGIE DI AIUTO per la disprassia • Quando si eseguono prove che verranno valutate

STRATEGIE DI AIUTO per la disprassia • Quando si eseguono prove che verranno valutate garantire un ambiente silenzioso, senza distrazioni, e lasciare il tempo necessario • Non sottoporre il ragazzo a suoni improvvisi e forti • Non gridare Fornire al ragazzo esercitazioni suppletive per colmare le abilità mancanti, con ore aggiuntive in palestra con attività specificamente pensate per lui, oppure ore aggiuntive per esercitarsi a tagliare, incollare, tracciare linee, avvitare, svitare, ecc • Fare attenzione che le luci non siano troppo forti o intermittenti.

COME FAVORIRE IL SUCCESSO FORMATIVO Prima scelta operativa: la formazione delle classi Se esiste

COME FAVORIRE IL SUCCESSO FORMATIVO Prima scelta operativa: la formazione delle classi Se esiste la possibilità è meglio inserire i dislessici nella stessa classe: questo permette loro di condividere il problema, di scambiarsi suggerimenti, di studiare insieme. Secondo provvedimento: creare occasioni per parlare della dislessia per dare modo alla classe di capire il problema ed evitare recriminazioni sui “privilegi”

ATTENZIONE! I DSA rientrano tra i dati sensibili coperti da privacy Si può parlarne

ATTENZIONE! I DSA rientrano tra i dati sensibili coperti da privacy Si può parlarne apertamente solo se autorizzati dai genitori, i quali non sono obbligati a consegnare alla scuola la dichiarazione dello specialista. In assenza di certificazione, però, l’alunno può essere considerato solo affetto da difficoltà di apprendimento.

MODALITA’ DI APPRENDIMENTO DEI DSA I dislessici sono VISIVI PENSATORI MULTIDIMENSIONALI (utilizzano tutti i

MODALITA’ DI APPRENDIMENTO DEI DSA I dislessici sono VISIVI PENSATORI MULTIDIMENSIONALI (utilizzano tutti i sensi e hanno capacità di elaborazione prevalentemente globale) Poiché tendono a pensare per immagini a volte risulta loro difficile comprendere lettere, simboli e parole scritte.

VISUAL LEARNING metodologie L’uso delle mappe in tutti i gradi di scolarizzazione agevola l’apprendimento

VISUAL LEARNING metodologie L’uso delle mappe in tutti i gradi di scolarizzazione agevola l’apprendimento e favorisce La comprensione dei testi Il ricordo delle informazioni L’organizzazione del pensiero

VISUAL LEARNING metodologie Le mappe concettuali o quelle mentali possono essere utilizzate per scopi

VISUAL LEARNING metodologie Le mappe concettuali o quelle mentali possono essere utilizzate per scopi diversi : • nello studio, per ridurre il carico del materiale da leggere e per memorizzare meglio (memoria visiva); • nel ripasso, in preparazione di interrogazioni e/o verifiche scritte; • per una esposizione più fluente nelle interrogazioni; • per rappresentare una traccia di un testo;

TIPI DI MAPPE Occorre distinguere tra MAPPE MENTALI (mind maps) e MAPPE CONCETTUALI (concept

TIPI DI MAPPE Occorre distinguere tra MAPPE MENTALI (mind maps) e MAPPE CONCETTUALI (concept maps) Le mappe mentali hanno struttura a raggiera organizzata intorno a una parola o espressione chiave e sono meno efficaci per rappresentare argomenti complessi. Le mappe concettuali sono rappresentazioni grafiche di concetti espressi in forma sintetica e hanno un aspetto visivo multidirezionale (Milo)

LE DOMANDE - Inserite nel testo: migliorano la comprensione e l’apprendimento - Domande concettuali:

LE DOMANDE - Inserite nel testo: migliorano la comprensione e l’apprendimento - Domande concettuali: migliori risultati se formulate prima di leggere il testo - Ponendo prima le domande si creano aspettative, si focalizza l’attenzione su un argomento preciso, si stimolano previsioni su quanto si sta leggendo.

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUE STRANIERE Il dislessico nello studio delle lingue straniere presenta

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUE STRANIERE Il dislessico nello studio delle lingue straniere presenta difficoltà: - NELLA LETTURA - NELLO SPELLING - NELLA MEMORIZZAZIONE DEI VOCABOLI - NELLA DISCRIMINAZIONE ED ELABORAZIONE DEI SUONI - NEL RICORDARE LE CONOSCENZE GIA’ ACQUISITE… Vedi n. 53 didattica lingue terzomodulo

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUE STRANIERE Nei paesi di lingua anglosassone il numero dei

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUE STRANIERE Nei paesi di lingua anglosassone il numero dei soggetti dislessici è molto più alto che in Italia. Ciò è dovuto al fatto che l'italiano è una lingua trasparente (alta corrispondenza tra grafema e fonema), mentre l'inglese è una lingua opaca, (bassa corrispondenza tra grafema e fonema).

COME VIENE INSEGNATO L’INGLESE METODO GRAMMATICALE: Privilegia la lingua scritta, apprendimento delle regole grammaticali

COME VIENE INSEGNATO L’INGLESE METODO GRAMMATICALE: Privilegia la lingua scritta, apprendimento delle regole grammaticali APPROCCI COMUNICATIVI: Utilizzano il linguaggio come mezzo di comunicazione. La scioltezza (fluency) della parola è considerata più importante delle correttezza (accuracy)

ESEMPI DI APPROCCI COMUNICATIVI: Metodo audio -orale (uso di audiovisivi, musica. . . )

ESEMPI DI APPROCCI COMUNICATIVI: Metodo audio -orale (uso di audiovisivi, musica. . . ) Metodi pragmatici (si usa solo l'inglese durante le lezioni, uso pratico) Metodi situazionali (dialoghi ambientati in diverse situazioni, come “al supermercato”, “al telefono”. . . ) Role play (recite)

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUA 2 (metodologia) - privilegiare gli approcci in cui la

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUA 2 (metodologia) - privilegiare gli approcci in cui la lingua è considerata un metodo di comunicazione (metodo induttivo) e in cui l’orale è importante quanto lo scritto. - usare modalità di insegnamento diversificate - introdurre un elemento nuovo alla volta - negli esercizi proposti fornire l’esempio oltre alla consegna - Ved. File Proposte operative cartella referente

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUA 2 (metodologia) - approccio strutturato, sequenziale, multisensoriale, - molto

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUA 2 (metodologia) - approccio strutturato, sequenziale, multisensoriale, - molto rinforzo - apprendimento “a memoria” ridotto al minimo … - incoraggiare apprendimento autonomo ( canzoni, . . - NO a memorizzazione di elenchi di vocaboli … - NO a metodo grammaticale - traduttivo

PIANO GLOTTODIDATTICO PERSONALIZZATO (a cura di MICHELE DALOISIO) Contrariamente all’opinione comune la dislessia è

PIANO GLOTTODIDATTICO PERSONALIZZATO (a cura di MICHELE DALOISIO) Contrariamente all’opinione comune la dislessia è connessa anche ad abilità orali, indipendenti dal testo scritto L’allievo dislessico può manifestare alcune specifiche difficoltà sia nella comprensione sia nella produzione orale. Tali impedimenti riguardano più la forma che il significato dell’input linguistico. L’allievo dislessico in fase di comprensione orale può trovare molto faticoso segmentare le unità di significato nel flusso comunicativo, e potrà percepire una velocità d’eloquio più elevata rispetto ai compagni. Sul piano della produzione orale, invece, lo studente potrà presentare difficoltà nell’articolare alcuni suoni, e nel pronunciare o ripetere parole non familiari.

LINEE GUIDA - 12 luglio 2011 - punto 4. 4 DIDATTICA PER LE LINGUE

LINEE GUIDA - 12 luglio 2011 - punto 4. 4 DIDATTICA PER LE LINGUE STRANIERE In sede di programmazione didattica si dovrà generalmente assegnare maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte. Poiché i tempi dilettura dell’alunno con DSA sono più lunghi, è altresì possibile consegnare il testo scritto qualche giorno prima della lezione, in modo che l’allievo possa concentrarsi a casa sulla decodifica superficiale, lavorando invece in classe insieme ai compagni sulla comprensione dei contenuti In merito agli strumenti compensativi, con riguardo alla lettura, gli alunni e gli studenti con DSA possono usufruire di audio-libri e di sintesi vocale con i programmi associati. La sintesi vocale può essere utilizzata sia in corso d’anno che in sede di esame di Stato. Relativamente alla scrittura, è possibile l’impiego di strumenti compensativi come il computer con correttore automatico e con dizionario digitale.

DECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010 , art. 6 , comma 5 si possono DISPENSARE alunni

DECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010 , art. 6 , comma 5 si possono DISPENSARE alunni e studenti dalle PRESTAZIONI SCRITTE in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte; - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo se maggiorenne; - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche In sede di esami di Stato, conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali – sostitutive delle prove scritte – sono stabiliti dalle. Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe.

MISURE DISPENSATIVE L 2 SINTESI - tempi aggiuntivi; - adeguata riduzione del carico di

MISURE DISPENSATIVE L 2 SINTESI - tempi aggiuntivi; - adeguata riduzione del carico di lavoro; - in caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni previste all’Art. 6, comma 5 del D. M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta.

ULTERIORI SUGGERIMENTI PER L 2 • privilegiare la forma orale • utilizzare prove a

ULTERIORI SUGGERIMENTI PER L 2 • privilegiare la forma orale • utilizzare prove a scelta multipla • utilizzare “Cloze” fornendo le parole scritte al soggetto • In vista degli esami di 3° media addestrare alla compilazione della lettera e non la traduzione • Se si vuole far memorizzare termini : teora della doppia codifica di PAIVIO: parola+immagine si ricordano meglio. Nel dislessico deve essere favorita l’assocazione tra suono della parola e l’immagine che ne definisce il significato immediato piuttosto che il triplice codice immagine+immagine della parola scritta+suono corrispondente (che pesa molto sulla memoria di lavoro)

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUA 2 Esoneri LS Solo in casi di particolare gravità

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE LINGUA 2 Esoneri LS Solo in casi di particolare gravità del DSA anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno può essere esonerato dall’insegnamento delle LS – su richiesta della famiglia e approvazione del CC – e seguire un percorso didattico differenziato

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE MUSICA - studio dello strumento: la dislessia rende faticosa la

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE MUSICA - studio dello strumento: la dislessia rende faticosa la decodifica, l’apprendimento e la realizzazione immediata e simultanea di tutti i segni dello spartito (…) che il dislessico riesce a integrare nell’esecuzione solo attraverso uno studio costante e ripetuto, il che comporta tempi di preparazione più lunghi della norma. - Si consiglia di scrivere sul pentagramma le note in lettere maiuscole anziché col segno grafico

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE MUSICA - materie compositive e teoriche scritte (…) Il dislessico

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE MUSICA - materie compositive e teoriche scritte (…) Il dislessico memorizza a fatica i contenuti teorici basilari, e cioè scale, intervalli, alterazioni, tonalità, modulazioni, ecc. , e costruisce gli accordi con difficoltà poiché le note che li formano, i gradi che questo note rappresentano nella tonalità e le tonalità stesse ogni tanto tendono a “svanire” o a confondersi nella sua mente, anche quando tali elementi sono ben presenti nella sua memoria a lungo termine. Per procedere deve “ritrovare” questi elementi e tenerli sotto controllo affinché non sfuggano nuovamente. Ciò comporta tempi di elaborazione più lunghi della norma e controlli defatiganti e ripetuti che mettono a repentaglio il completamento della prova.

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE TECNOLOGIA/ARTE/DISEGNO La disgrafia, in particolare, prevede una non corretta percezione

DSA RIFLESSI SULLE DISCIPLINE TECNOLOGIA/ARTE/DISEGNO La disgrafia, in particolare, prevede una non corretta percezione dello spazio ed una rigidità muscolare che rende difficoltoso lo svolgimento delle elementari richieste inerenti la materia. La discalculia crea una notevole difficoltà nel conteggio delle misure ( quadrettatura dei fogli, conteggi, ecc). Si consiglia di valutare il lavoro scritto tenendo conto delle difficoltà. Per lo studio e le interrogazioni orali non ci sono particolari problemi ad eccezione di date, nomi stranieri, unità di misura. Difficoltà a colorare in maniera uniforme e dentro gli spazi.

MISURE DISPENSATIVE Modifiche nell’espletamento dell’attività didattica • Privilegiare le prove orali • Ridurre la

MISURE DISPENSATIVE Modifiche nell’espletamento dell’attività didattica • Privilegiare le prove orali • Ridurre la lunghezza della prova • Concedere tempi più lunghi • Assegnare minore quantità di compiti a casa

 STRATEGIE DIFFERENZA tra compensative TECNOLOGIE LE STRATEGIE spesso vengono individuate autonomamente dagli alunni,

STRATEGIE DIFFERENZA tra compensative TECNOLOGIE LE STRATEGIE spesso vengono individuate autonomamente dagli alunni, se proposte dagli adulti vengono accettate più facilmente perché sono valide per tutti (possono essere condivise e non evidenziano la diversità), in più non hanno costi. LE TECNOLOGIE implicano problemi di rifiuto, necessitano dell’intervento iniziale degli adulti, comportano dei costi, richiedono competenze specifiche

TECNOLOGIE COMPENSATIVE COMPENSARE LA DISORTOGRAFIA Correttore ortografico COMPENSARE LA DISLESSIA Sintesi vocale FACILITOFFICE scaricabile

TECNOLOGIE COMPENSATIVE COMPENSARE LA DISORTOGRAFIA Correttore ortografico COMPENSARE LA DISLESSIA Sintesi vocale FACILITOFFICE scaricabile al seguente link : http: //www. facilitoffice. org/j/download (lettura sincronizzata con sintesi vocale, evidenziazione del testo per il rigo, vocabolario, inserimento automatico di immagini…) da installare nei programmi maggiormente usati per la videoscrittura

LIMITI DELLE TECNOLOGIE COMPENSATIVE LA SINTESI VOCALE Spesso legge male perché commette errori di

LIMITI DELLE TECNOLOGIE COMPENSATIVE LA SINTESI VOCALE Spesso legge male perché commette errori di pronuncia, in particolare nel caso di parole omografe ma non omofone (es. lèggere - leggére, sùbito - subìto, àlzati -alzàti, àmbito - ambìto); possono esserci anche pause sbagliate: omesse quando necessarie o inserite, fuori luogo, quando non hanno senso

PER USARE IN MODO CORRETTO LA SINTESI VOCALE USARE I LIBRI DIGITALI IN FORMATO

PER USARE IN MODO CORRETTO LA SINTESI VOCALE USARE I LIBRI DIGITALI IN FORMATO PDF perché la pagina visualizzata a video è assolutamente identica alla versione stampata, sia nel contenuto che nell'aspetto grafico(iconografia e formattazione). Consente quindi pienamente di integrare il supporto della voce sintetica a tutte le informazioni visive. AVVALERSI DI UN SOFTWER CHE CONSENTA DI MANTENERE IL RIFERIMENTO VISIVO SU CIO’ CHE VIENE LETTO perché il dsa deve poter “mantenere il segno”

TECNOLOGIE COMPENSATIVE COMPENSARE LA DISCALCULIA Utilizzare una calcolatrice parlante: BIG CALCULATOR è scaricabile al

TECNOLOGIE COMPENSATIVE COMPENSARE LA DISCALCULIA Utilizzare una calcolatrice parlante: BIG CALCULATOR è scaricabile al seguente link: http: //www. sensorysoftware. com/bigcalcula tor. html Su DIS – BLOG si possono reperire i link per scaricare software gratuiti http: //www. maestrantonella. it/DSA/CDdislessia/index. html

MISURE COMPENSATIVE: IL PC E LA VIDEOSCRITTURA PERMETTE: • Di economizzare lo sforzo per

MISURE COMPENSATIVE: IL PC E LA VIDEOSCRITTURA PERMETTE: • Di economizzare lo sforzo per scrivere • Di revisionare ed espandere il testo senza doverlo riscrivere (riserve personali…) • Di identificare le parole ortograficamente scorrette attraverso il controllo ortografico NECESSITA: della conoscenza della tastiera e di velocità di digitazione

STRATEGIE ORGANIZZATIVE - A volte l‟insegnante può avere dei timori per la paura di

STRATEGIE ORGANIZZATIVE - A volte l‟insegnante può avere dei timori per la paura di dover giustificare il diverso trattamento dell‟alunno DSA, per questo è necessario che si spieghi il significato dei disturbi specifici di apprendimento a tutta la classe. - Gli alunni con disturbi specifici di apprendimento non godono di una capacità di attenzione „selettiva‟e sono quindi attenti a più cose contemporaneamente. Data l‟alta “distraibilità” lo studente D. S. A. , dovrebbe essere posizionato nei banchi delle prime file, in posizione perpendicolare alla lavagna. -Tenere sempre conto della difficoltà dell‟alunno D. S. A. che non ha una buona cognizione spazio-temporale, nella gestione del diario e del materiale scolastico, ricordando che queste problematiche non derivano da distrazione o poco interesse ma da problemi reali, è quindi molto importante aiutarlo nel controllo del diario

STRATEGIE ORGANIZZATIVE - Per gli studenti che non sono accurati nel copiare ma che

STRATEGIE ORGANIZZATIVE - Per gli studenti che non sono accurati nel copiare ma che devono far pratica, l‟ideale sarebbe fornire un testo con un ampio spazio sotto ogni parola per dargli modo di copiare le parole direttamente sotto e non di lato. - Molto importante insegnare a sottolineare le parti più importanti, mostrare schemi, mappe e aiutare gli alunni nell‟organizzazione del lavoro. - Utile l‟uso di materiale audiovisivo e di tutti i sussidi possibili. - Ricordare che i tempi di attenzione sono molto ridotti, è necessario quindi prevedere pause frequenti.

STRATEGIE ORGANIZZATIVE - Far girare i fogli a righe per l’incolonnamento durante lo svolgimento

STRATEGIE ORGANIZZATIVE - Far girare i fogli a righe per l’incolonnamento durante lo svolgimento di problemi - Segnalare graficamente i punti più importanti di un test (attività che contano di più nella valutazione) per favorire l’organizzazione del tempo - Creare fogli di lavoro con problemi posti in ordine gerarchico dal più facile al più difficile (il successo immediato motiva ad andare avanti) - Mostrare esempi di lavoro completato - Usare l’apprendimento mediato dai pari - Adattare i criteri di valutazione

METODOLOGIE • indirizzare l’intervento didattico verso attività metacognitive, come potenziare i processi “alti” legati

METODOLOGIE • indirizzare l’intervento didattico verso attività metacognitive, come potenziare i processi “alti” legati all’anticipazione e alle rappresentazioni mentali e le mnemotecniche visive • indurre abilità di studio personalizzate • preferire una valutazione formativa che punti più sul contenuto che sulla forma • favorire l’instaurarsi di meccanismi di autoverifica e di controllo • potenziare l’autostima evitando di sottolineare solo le difficoltà

VADEMECUM - LEZIONE • informare sul tipo di argomento che si andrà a trattare

VADEMECUM - LEZIONE • informare sul tipo di argomento che si andrà a trattare in modo da creare delle aspettative • chiedere di fare ipotesi sul contenuto • durante la spiegazione controllare che vi guardi o che guardi il PC • prevedere momenti di INTERVALLO • ricordare che i tempi di attenzione sono molto ridotti • non chiedere mai “hai capito? ” non ve lo dirà mai! • porre spesso domande di verifica di comprensione • attenzione al linguaggio specifico • verificare SEMPRE che abbia compreso la consegna • controllare la gestione del diario • non dimostrare impazienza quando lo interrogate • ricordare quanto è importante per lui il TEMPO

INTERROGAZIONE orale USO DI MAPPE MENTALI MAPPE CONCETTUALI TABELLE CARTINE POWER POINT

INTERROGAZIONE orale USO DI MAPPE MENTALI MAPPE CONCETTUALI TABELLE CARTINE POWER POINT

LA VALUTAZIONE • Predisporre verifiche scalari, chiare graficamente, possibilmente su un unico argomento, non

LA VALUTAZIONE • Predisporre verifiche scalari, chiare graficamente, possibilmente su un unico argomento, non a tempo • Lasciare usare gli strumenti di compensazione • Valutare in modo costruttivo, con modalità che tengano conto del contenuto, separando l’errore non oggetto di verifica • Cercare di mettere pochi segni rossi • Far capire che gli errori sono sempre migliorabili • Dare indicazioni precise su come attuare miglioramenti • Valutare l’impegno • La valutazione sulla scheda dovrebbe riflettere il percorso dei ragazzi e registrare i loro progressi • Verificare le competenze acquisite e far emergere gli apprendimenti raggiunti

PDP = piano didattico personalizzato Piano: è uno “studio mirante a predisporre un'azione in

PDP = piano didattico personalizzato Piano: è uno “studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi Didattico: in quanto tende a migliorare l’efficacia e l’efficienza del processo di insegnamento-apprendimento Personalizzato: diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti ( non dei contenuti). “Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi”

PDP = piano didattico personalizzato Il PDP è pertanto un contratto fra docenti, istituzione

PDP = piano didattico personalizzato Il PDP è pertanto un contratto fra docenti, istituzione scolastiche, istituzioni sociosanitarie e famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA. .

PDP e PEI (differenze) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO DIVERSIFICA DIFFERENZIA modalità, tempi,

PDP e PEI (differenze) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO DIVERSIFICA DIFFERENZIA modalità, tempi, strumenti, quantità contenuti e competenze specifiche nell’attuazione della programmazione comune della classe

Perché compilare il PDP • • Perché Permette di ripensare la didattica Pone in

Perché compilare il PDP • • Perché Permette di ripensare la didattica Pone in primo piano l’osservazione sistematica dei processi di apprendimento dell’alunno Consente di condividere con la famiglia la responsabilità educativa Favorisce la comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola

GUIDA alla compilazione del PDP Quando viene redatto? La sua redazione avviene: • all’inizio

GUIDA alla compilazione del PDP Quando viene redatto? La sua redazione avviene: • all’inizio di ogni anno scolastico entro i primi due mesi per gli studenti già segnalati • su richiesta della famiglia in possesso di segnalazione specialistica.

GUIDA alla compilazione del PDP L’iter classico per giungere alla compilazione del PDP è

GUIDA alla compilazione del PDP L’iter classico per giungere alla compilazione del PDP è il seguente. : • acquisizione della segnalazione specialistica; • incontro di presentazione tra: il coordinatore della classe, la famiglia dello studente, il Dirigente Scolastico e/o il referente DSA per la raccolta delle informazioni. (verbalizzazione da parte del coordinatore); • accordo tra i docenti per la sua predisposizione e per la distribuzione della modulistica da compilare (ad es. nel C. di Ottobre) • stesura finale e sottoscrizione del documento (docenti e genitori dello studente). (successivo C. di Novembre). Il PDP deve essere verificato due o più volte l’anno a cura del team dei docenti o del Consiglio di Classe ( per es. in sede di scrutini).

STELLE SULLA TERRA http: //www. youtube. com/watch? v=P 66 Ly. WFlk NQ&feature=related

STELLE SULLA TERRA http: //www. youtube. com/watch? v=P 66 Ly. WFlk NQ&feature=related