PROCEDURE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE Corso finalizzato A A

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PROCEDURE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE Corso finalizzato A. A. 2010 -2011 Dott. Mag. Ft. Flora

PROCEDURE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE Corso finalizzato A. A. 2010 -2011 Dott. Mag. Ft. Flora Panico Lezione 1

OBIETTIVI DEL CORSO Il Core Curriculum della fisioterapia assegna la valutazione funzionale (tema generale)

OBIETTIVI DEL CORSO Il Core Curriculum della fisioterapia assegna la valutazione funzionale (tema generale) a vari ambiti culturali (neurologico, reumatologico, etc) e per ognuna di essa individua delle unità didattiche elementari.

In generale ho individuato i seguenti obiettivi: Utilizzare le scale validate per raccogliere dati

In generale ho individuato i seguenti obiettivi: Utilizzare le scale validate per raccogliere dati e per compilare la cartella. Valutare, utilizzando sistemi appropriati, l’integrità, l’attività e le limitazioni strutturali e funzionali, con riferimento alla vita sociale e le sue restrizioni. Valutare i fattori contestuali: ambiente e persone (facilitatori o barriere). Analizzare ed elaborare i dati raccolti per determinare le abilità, capacità funzionali ed outcome potenziali. Formulare la diagnosi fisioterapica basandosi sulla valutazione dei dati raccolti secondo il modello di classificazione ICF…

PROGRAMMA Introduzione Visione e approfondimento di scale di valutazione e dell’ICF. Visione di filmati.

PROGRAMMA Introduzione Visione e approfondimento di scale di valutazione e dell’ICF. Visione di filmati.

NORMATIVA • “I fisioterapisti sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251,

NORMATIVA • “I fisioterapisti sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 2, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell’area della riabilitazione che svolgono con titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui e della collettività, attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, al fine di espletare le competenze proprie previste dal relativo profilo professionale. ”

PROCEDURA • Insieme di norme da seguire agendo per un determinato fine. • “Agire

PROCEDURA • Insieme di norme da seguire agendo per un determinato fine. • “Agire con giustizia” • Risponde alla domanda “quali regole sono da seguire per …” • Pertanto lo scopo è far sì che, in un determinato ambito, tutti gli operatori agiscano in modo uniforme e formalmente riconosciuto.

CARATTERISTICHE �E’ qualificata da un fine specifico �E’ scritta �E’ redatta da esperti della

CARATTERISTICHE �E’ qualificata da un fine specifico �E’ scritta �E’ redatta da esperti della materia �E’ imperativa (la formula mediante la quale si impone una norma all'azione) �Indica una sequenza temporale di azioni �Indica gli strumenti necessari per ogni azione (quando applicabili) �Indica e distingue i soggetti responsabili di ciascuna azione �Fissa regole di comportamento, elencando o richiamando le norme da seguire per ogni azione.

FUNZIONE • Etimologia: lat. functio, -onis, deriv. da fungi fungere. • Complesso di attività

FUNZIONE • Etimologia: lat. functio, -onis, deriv. da fungi fungere. • Complesso di attività svolte da determinati organi nell’interesse della collettività. • Attività di un organo o di un organismo.

VALUTAZIONE FUNZIONALE • Si intende l’utilizzo di diversi mezzi che raccolgono informazioni sia globali

VALUTAZIONE FUNZIONALE • Si intende l’utilizzo di diversi mezzi che raccolgono informazioni sia globali che analitiche: colloquio con il paziente, osservazione, esame articolare, esame muscolare, esame della sensibilità superficiale e profonda, esame delle capacità di equilibrio e prove funzionali (cammino, scale, gestualità). • In questa fase un aiuto importante è dato anche dall’analisi strumentale che fornisce informazioni aggiuntive sulla meccanica e neurofisiologia del movimento.

DIAGNOSI FUNZIONALE • L’atto diagnostico è considerato un momento fondamentale per poter progettare un

DIAGNOSI FUNZIONALE • L’atto diagnostico è considerato un momento fondamentale per poter progettare un appropriato percorso terapeutico. “Il frutto della guarigione cresce sull’albero della conoscenza. Senza diagnosi non c’è terapia razionale. Prima analizzare e poi giudicare: soltanto allora si può aiutare. ” (Carl Gerhardt, 1873)

 • Il fisioterapista deve formulare una diagnosi sulla funzionalità del paziente, mettendo in

• Il fisioterapista deve formulare una diagnosi sulla funzionalità del paziente, mettendo in risalto le menomazioni e le disabilità presenti. • Importante è non confondere il ruolo diagnostico del fisioterapista rispetto a quella del medico o di altre professioni sanitarie.

 • Il termine diagnosi deriva dal greco e significa “riconoscere attraverso”, in senso

• Il termine diagnosi deriva dal greco e significa “riconoscere attraverso”, in senso più estensivo vuol dire “analisi di un fenomeno”. • La diagnosi è un breve processo logico con cui il medico definisce l’esistenza e la natura della malattia e le condizioni del paziente; lo scopo principale è quello di determinare la terapia idonea per combattere la malattia. • La diagnosi clinica si basa sui segni, sintomi ed indagini di laboratorio.

SEGNI • Sono fenomeni oggettivi, ossia misurabili, che possono essere rilevati dal medico, da

SEGNI • Sono fenomeni oggettivi, ossia misurabili, che possono essere rilevati dal medico, da persona diversa dal malato o dal malato stesso.

SINTOMI • Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω,

SINTOMI • Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che è già in atto oppure che è in procinto di manifestarsi; nel linguaggio medico il vocabolo sta a indicare ciascuno dei fenomeni elementari con cui si manifesta lo stato di malattia. In medicina si intende per sintomo un fenomeno da cui si può inferire l'esistenza di stati morbosi e che è legato ad alterazioni funzionali o a lesioni che lo determinano.

INDAGINE • Ricerca volta a scoprire la verità intorno ad un determinato fatto. •

INDAGINE • Ricerca volta a scoprire la verità intorno ad un determinato fatto. • Strumentale: eseguito per mezzo di strumenti adeguati

La diagnosi funzionale nelle professioni sanitarie può essere intesa come definizione della propria competenza

La diagnosi funzionale nelle professioni sanitarie può essere intesa come definizione della propria competenza valutativa all’interno del proprio campo d’azione.

PIANO DI TRATTAMENTO Una volta raccolte le informazioni attraverso la valutazione funzionale è possibile

PIANO DI TRATTAMENTO Una volta raccolte le informazioni attraverso la valutazione funzionale è possibile impostare il piano di trattamento cioè quella strategia che stabilisce gli obiettivi e, di conseguenza, definisce, pianifica e applica tecniche fisioterapiche diverse.

Valutazione dell’efficacia del trattamento Per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati si deve valutare

Valutazione dell’efficacia del trattamento Per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati si deve valutare l’efficacia del trattamento sia attraverso i giudizi del fisioterapista e del paziente sia tramite strumenti di misurazione obiettiva dei risultati.

PERCHE’ VALUTARE? - Esigenza di maggiore trasparenza, precisione ed efficienza. - Garanzia della qualità,

PERCHE’ VALUTARE? - Esigenza di maggiore trasparenza, precisione ed efficienza. - Garanzia della qualità, della valutazione dei programmi e nella fase decisionale. - Necessità di misurazioni che aiutino a valutate obiettivamente i pazienti in trattamento e i loro progressi. - Opinioni degli specialisti della riabilitazione per determinazioni medico-legali

MISURARE Quantificare un’osservazione relativa ad oggetti o eventi in rapporto ad un sistema di

MISURARE Quantificare un’osservazione relativa ad oggetti o eventi in rapporto ad un sistema di riferimento predeterminato (dati di fatto) VALUTARE Attribuire un significato ad un dato, ad una misura o ad un insieme di misure in uno specifico contesto (scelte operative)

CLASSIFICARE E’ il processo che permette di suddividere e ripartire in gruppi, ideali o

CLASSIFICARE E’ il processo che permette di suddividere e ripartire in gruppi, ideali o concettuali, più elementi secondo affinità comuni con lo scopo di ordinarli e catalogarli

OBIETTIVI DELLA MISURA Clinici: -Diagnosi - Prognosi - Scelta dei trattamenti - Efficacia -

OBIETTIVI DELLA MISURA Clinici: -Diagnosi - Prognosi - Scelta dei trattamenti - Efficacia - Comunicazione Gestionali: - Efficienza - Criteri di accesso - Rapporto costo/beneficio efficacia - Impiego risorse - Miglioramento dell’assistenza Informativi: - Comunicazione = condivisione - Informazione = educazione

NOTI STORICHE 1957 - Prime scale valutative (Rankin, Moskowitz e Mc Cann). Metà anni

NOTI STORICHE 1957 - Prime scale valutative (Rankin, Moskowitz e Mc Cann). Metà anni 60 – Indice di Barthel, Scala di Autovalutazione di Kenny e l’indice di Katz. Evoluzione di nuove tecniche valutative e metodi biometrici, utilizzo dell’informatica e malcontento vecchie scale = nascita della FIM

QUALE SCALA? - Ampio numero di scale Nessuna è perfetta Deve rispondere a determinati

QUALE SCALA? - Ampio numero di scale Nessuna è perfetta Deve rispondere a determinati requisiti Non deve essere sofisticata - E allora? ?

REQUISITI FONDAMENTALI - Validità: ossia misurare ciò per cui è stata creata e destinata.

REQUISITI FONDAMENTALI - Validità: ossia misurare ciò per cui è stata creata e destinata. - Attendibilità: capacità, in assenza di cambiamenti, di fornire misurazioni costanti e coerenti. Può essere intravalutativa (più misurazioni dello stesso valutatore) o intervalutativa (più esaminatori stesso paziente).

- Semplicità: semplice e comprensibile per la maggior parte dei clinici. Sta alla base

- Semplicità: semplice e comprensibile per la maggior parte dei clinici. Sta alla base della comunicazione. - Appropriatezza: deve rispondere ai requisiti della funzione considerata, a qualsiasi livello. - Responsività ( o Sensibilità): devono essere sensibili alle variazioni nel tempo ed indicativi dell’evoluzione del paziente.

INTERROGATIVI FONDAMENTALI - Qual è lo scopo del lavoro che deve essere eseguito con

INTERROGATIVI FONDAMENTALI - Qual è lo scopo del lavoro che deve essere eseguito con l’aiuto della scala? - Quali sono i campi in cui deve essere attuata la misurazione? - Chi esegue la valutazione? - Dove viene eseguita la valutazione? - Come eseguire la valutazione? - Quando attuare la misurazione?

MISURE DELL’EFFICACIA Misure di Miglioramento ossia misure di PROCESSO: riguardano i cambiamenti della situazione

MISURE DELL’EFFICACIA Misure di Miglioramento ossia misure di PROCESSO: riguardano i cambiamenti della situazione clinica in seguito ad un determinato intervento Misure di raggiungimento del criterio ossia misure di ESITO: riguardano il risultato dei trattamenti in relazione ad un certo obiettivo predeterminato.

OUTCOME Esito finale di tutti gli interventi terapeutici e clinici e sulla relativa misurazione.

OUTCOME Esito finale di tutti gli interventi terapeutici e clinici e sulla relativa misurazione. Rappresenta l’insieme dei risultati ed è espressione del recupero obiettivo acquisito e delle percezioni soggettive che determinano la qualità della vita della persona.