TIPI DI VALUTAZIONE FINALE VALUTAZIONE DISTITUTO VALUTAZIONE IN

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TIPI DI VALUTAZIONE FINALE VALUTAZIONE D’ISTITUTO VALUTAZIONE IN ITINERE

TIPI DI VALUTAZIONE FINALE VALUTAZIONE D’ISTITUTO VALUTAZIONE IN ITINERE

VALUTAZIONE 1 • A FINE OTTOCENTO UN QUADRO DEI PITTORI IMPRESSIONISTI DI COMPRAVA PER

VALUTAZIONE 1 • A FINE OTTOCENTO UN QUADRO DEI PITTORI IMPRESSIONISTI DI COMPRAVA PER UN TOZZO DI PANE. • COMPRATENE UNO ADESSO!

VALUTAZIONE 2 • NEL 1941 HITLER INVADE L’UNIONE SOVIETICA COSI’ COME NAPOLEONE INVASE LA

VALUTAZIONE 2 • NEL 1941 HITLER INVADE L’UNIONE SOVIETICA COSI’ COME NAPOLEONE INVASE LA RUSSIA. • EVIDENTEMENTE NON AVEVANO MAI GIOCATO A RISIKO!

VALUTAZIONE 3 • NEL 1996 CARLOS BIANCHI VUOLE FAR CEDERE TOTTI. • SENZA COMMENTO……….

VALUTAZIONE 3 • NEL 1996 CARLOS BIANCHI VUOLE FAR CEDERE TOTTI. • SENZA COMMENTO………. .

Diplomati con lode in Italia nel 2015

Diplomati con lode in Italia nel 2015

VALUTAZIONE 4 • I diplomati del sud, anche con voti altissimi e con lode,

VALUTAZIONE 4 • I diplomati del sud, anche con voti altissimi e con lode, molto spesso non riescono a superare i test di ammissione universitari, cosa che riesce ai diplomati del nord anche con voti più bassi.

DEFINIZIONE DI VALUTAZIONE DPR 122/2009 art. 3 comma 3 • La valutazione ha per

DEFINIZIONE DI VALUTAZIONE DPR 122/2009 art. 3 comma 3 • La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalita' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialita' e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.

VALUTAZIONE FINALE Legge 30 ottobre 2008, n. 169 art. 3 • 1 -bis. Nella

VALUTAZIONE FINALE Legge 30 ottobre 2008, n. 169 art. 3 • 1 -bis. Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Legge 30 ottobre 2008, n. 169 art. 3 • 3. Nella scuola secondaria di

Legge 30 ottobre 2008, n. 169 art. 3 • 3. Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline

VALUTAZIONE SCUOLE SUPERIORI • La valutazione degli studenti, già prevista da precedenti norme, è

VALUTAZIONE SCUOLE SUPERIORI • La valutazione degli studenti, già prevista da precedenti norme, è stata integrata dal voto di comportamento, in base all’articolo 2 della legge 169/2008. La valutazione degli apprendimenti per le varie discipline è espressa con voto in decimi; allo stesso modo, dal 2008 -09, anche la valutazione del comportamento è espressa con voto in decimi. Il voto inferiore a cinque decimi nel comportamento comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame, indipendentemente dai voti conseguiti nelle varie discipline di studio.

VALUTAZIONE SCUOLE SUPERIORI 2 • Nei confronti degli alunni che presentano un'insufficienza non grave

VALUTAZIONE SCUOLE SUPERIORI 2 • Nei confronti degli alunni che presentano un'insufficienza non grave in una o più discipline, il consiglio di classe, prima dell'approvazione dei voti, procede ad una valutazione sulla possibilità che lo studente superi la carenza formativa in tempi e modi predefiniti. Nei confronti degli studenti per i quali sia accertata la carenza formativa, il consiglio di classe sospende lo scrutinio, prevedendo la sua effettuazione prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo. Il dirigente scolastico comunica alla famiglia le motivazioni assunte dal consiglio di classe con resoconto dettagliato sulle carenze dello studente. Gli istituti procedono autonomamente a definire le iniziative di sostegno e di recupero a favore degli studenti che hanno avuto lo scrutinio finale sospeso.

SCUOLE SUPERIORI-CREDITO SCOLASTICO • In vista dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio

SCUOLE SUPERIORI-CREDITO SCOLASTICO • In vista dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, in sede di scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, viene attribuito il credito scolastico ad ogni studente. Il punteggio attribuito quale credito scolastico a ciascun alunno è pubblicato all'albo dell'Istituto, unitamente ai voti conseguiti in sede di scrutinio finale ed è trascritto sulla pagella scolastica.

DPR 122/2009 art. 1 comma 5 • Il collegio dei docenti definisce modalita' e

DPR 122/2009 art. 1 comma 5 • Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della liberta' di insegnamento. Detti criteri e modalita' fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa.

DOCENTI DI SOSTEGNO • Art. 2 comma 5 • I docenti di sostegno, contitolari

DOCENTI DI SOSTEGNO • Art. 2 comma 5 • I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.

CARENZE • 7. Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata

CARENZE • 7. Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno.

LIMITAZIONI • La valutazione finale di un alunno va quindi ponderata nelle riunioni fra

LIMITAZIONI • La valutazione finale di un alunno va quindi ponderata nelle riunioni fra docenti. • Si può stabilire un criterio di ammissione o non ammissione che, se approvato, elimina discussioni e rende più omogenea e condivisa la valutazione finale.

ALCUNI CRITERI DI AMMISSIONE O NON AMMISSIONE • Numero massimo di materie con insufficienze

ALCUNI CRITERI DI AMMISSIONE O NON AMMISSIONE • Numero massimo di materie con insufficienze (4 o più) • Dal PTOF dell’IC Via Merope 2016 -2018: Non viene ammesso alla classe successiva l’alunno che abbia almeno quattro discipline con voto inferiore a sei decimi (scuola secondaria di primo grado) • Media voto di tutte le materie. • In questi casi non si ricorre al voto di Consiglio.

ASSENZE E VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO • Il limite di ore di assenza a scuola

ASSENZE E VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO • Il limite di ore di assenza a scuola è regolato dall’art. 14, comma 7 del DPR 122/2009 dove si legge: «. . . ai fini della validità dell’anno scolastico, [. . . ], per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo» .

LIMITI PER LA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • Per quanto riguarda la secondaria di

LIMITI PER LA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • Per quanto riguarda la secondaria di primo grado, il numero di ore obbligatorie di lezione complessive per la validazione dell’anno, secondo ordinamento, è 990. Vale a dire che le scuole medie devono organizzare almeno 990 ore di lezione. Dovendo frequentare almeno i tre quarti delle ore di lezione, il numero minimo di ore di frequenza è 743 e, di conseguenza, per non venire bocciati potete fare al massimo 247 ore di assenza. Per capire a quanti giorni corrispondono basta dividere la cifra per le ore di lezione giornaliere. •

LIMITE MINIMO DI FREQUENZA DI UN ISTITUTO SUPERIORE • Come chiarito dalla CM 20

LIMITE MINIMO DI FREQUENZA DI UN ISTITUTO SUPERIORE • Come chiarito dalla CM 20 del 4 marzo 2011, la base di riferimento per la determinazione del limite minimo di presenza consiste nella somma oraria annuale complessiva di tutte le discipline. • Si precisa che entrano nel computo delle ore d’assenza anche quelle legate ad entrate posticipate e uscite anticipate dalle lezioni, non solo le giornate intere di assenza. Per le giornate di Assemblea di Istituto, verrà conteggiata l’assenza dell’intera giornata per chi non risulterà presente all’appello della prima ora.

QUADRO MINIMO DI PRESENZE DELLO STESSO ISTITUTO SUPERIORE Ore settimanali Ore annuali Limite minimo

QUADRO MINIMO DI PRESENZE DELLO STESSO ISTITUTO SUPERIORE Ore settimanali Ore annuali Limite minimo di ore di frequenza (3/4 del monte ore annuale Limite massimo di ore di assenze (1/4 del monte ore annuale) 27 27× 33 = 891 668 223 31 31× 33 = 1023 767 255 32 32× 33 = 1056 792 264 33 33× 33 = 1089 816 273

DEROGHE PER ASSENZE • Criteri per deroghe alla validazione dell’anno scolastico in caso di

DEROGHE PER ASSENZE • Criteri per deroghe alla validazione dell’anno scolastico in caso di assenze oltre ¼ del monte ore • Dal PTOF 2016 -2018 dell’IC Via Merope 1 - Valutazione positiva nella maggior parte delle discipline. • 2 - Possibilità di poter affrontare la classe successiva. • 3 - Situazioni di H. • 4 - Lunghe malattie. • 5 - Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C. O. N. I.

DEROGHE ASSENZE DELLO STESSO ISTITUTO SUPERIORE Il nostro istituto ha previsto, in sintonia con

DEROGHE ASSENZE DELLO STESSO ISTITUTO SUPERIORE Il nostro istituto ha previsto, in sintonia con la norma, deroghe al suddetto limite di assenze solo in CASI ECCEZIONALI, CERTI E DOCUMENTATI a fronte di: 1 -gravi problemi di salute, terapie e/o cure programmate, documentati da strutture pubbliche; 2 -partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C. O. N. I. ; 3 -adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo; 4 -gravi motivi di famiglia (attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; 5 -gravi patologie di un componente del nucleo familiare; 6 -rientro nel paese di origine di uno dei genitori per motivi legali o per inderogabili motivi di famiglia) autocertificati da un genitore e notificati al Dirigente. Tutte le motivazioni devono essere preventivamente e, comunque, tempestivamente documentate secondo la normativa vigente al momento del rientro a scuola.

Limiti di discrezionalità per le discipline da sanare con voto di Consiglio di classe

Limiti di discrezionalità per le discipline da sanare con voto di Consiglio di classe • Ricorrere alla non ammissione solo qualora possa essere veramente di una qualche utilità per l’alunna/o. • L’alunno può essere promosso per Voto di Consiglio fino ad un massimo di tre discipline non sufficienti.

VALUTAZIONE D’ISTITUTO E IN ITINERE • E’ giusto che un’istituzione scolastica abbia regole certe

VALUTAZIONE D’ISTITUTO E IN ITINERE • E’ giusto che un’istituzione scolastica abbia regole certe e condivise che guidano gli insegnanti nella valutazione e negli apprendimenti disciplinari? • Curricolo d’Istituto • Protocollo di valutazione • Programmazione didattica-educativa

Valutazione d’istituto • 1 -Regole per l’ammissione o non ammissione • 2 -Deroghe •

Valutazione d’istituto • 1 -Regole per l’ammissione o non ammissione • 2 -Deroghe • 3 -Disciplinare e significato dei voti • Queste regole sono enunciate e rese pubbliche nel PTOF • Per le altre cose il nostro Istituto lascia poi ampia libertà di scelta per quanto riguarda tutte le attività connesse alla programmazione, alle verifiche, ai criteri di valutazione.

PROTOCOLLO (LINEE GUIDA) DI VALUTAZIONE • Alcuni istituti invece danno direttive per quanto riguarda

PROTOCOLLO (LINEE GUIDA) DI VALUTAZIONE • Alcuni istituti invece danno direttive per quanto riguarda alcuni aspetti della valutazione come verifiche degli apprendimenti, tipi e strumenti di valutazione, parametri di valutazione, rubriche di valutazione, criteri di valutazione.

VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI • 1 -Osservazioni sistematiche: rilevano il comportamento degli alunni nella fase

VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI • 1 -Osservazioni sistematiche: rilevano il comportamento degli alunni nella fase di apprendimento come IMPEGNO, COSTANZA, INTERESSE, PARTECIPAZIONE. . • 2 -Verifiche formali: rilevano l’acquisizione dei saperi e possono essere INTERROGAZIONI, COMPITI IN CLASSE, PROVE DI VERIFICA DI DIVERSO TIPO…

VERIFICHE FORMALI • 1 -Scansione temporale delle verifiche devono essere ALMENO MENSILI O BIMESTRALI

VERIFICHE FORMALI • 1 -Scansione temporale delle verifiche devono essere ALMENO MENSILI O BIMESTRALI a quadrimestre con un minimo di tre. • 2 -Almeno tre verifiche scritte in ITALIANO, MATEMATICA, LINGUA INGLESE

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI • La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI • La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente nei CURRICOLI DISCIPLINARI D’ISTITUTO secondo le Indicazioni Nazionali del 2012. • Valutazione in rapporto alla sua collocazione nel processo educativo: INIZIALE E IN ITINERE

VALUTAZIONE INIZIALE • Mette in evidenza le potenzialità, le risorse, la positività, i bisogni,

VALUTAZIONE INIZIALE • Mette in evidenza le potenzialità, le risorse, la positività, i bisogni, le carenze. • Si può accertare attraverso PROVE D’INGRESSO, OSSERVAZIONI SISTEMATICHE E ALTRI TIPI DI PROVE. • Serve a calibrare la programmazione della classe sia generale che per disciplina.

VALUTAZIONE FORMATIVA Avviene in itinere e ha funzione REGOLATRICE in quanto consente intervenire e

VALUTAZIONE FORMATIVA Avviene in itinere e ha funzione REGOLATRICE in quanto consente intervenire e correggere attività didattiche sia dal punto di vista temporale sia modificando strategie di apprendimento e, magari, attivare percorsi di recupero o di rinforzo. Strumenti della valutazione……. !

RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO-primaria -secondaria di primo grado • •

RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO-primaria -secondaria di primo grado • • • 1 -Aderenza alla traccia e alla tipologia 1 -Aderenza traccia 2 -Correttezza morfosintattica e ortografica 2 -Competenza morfosintattica 3 -Correttezza lessicale 3 -Competenza lessicale 4 -Coerenza, originalità del testo e stile 4 -Organizzazione del testo: organicità e chiarezza espositiva 5 -Conoscenza dei contenuti 5 -Elaborazione del testo: conoscenza argomento, riflessione, personalizzazione

RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICAprimaria-secondaria di primo grado • 1 -Il

RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICAprimaria-secondaria di primo grado • 1 -Il numero e il calcolo: applicazione di proprietà , regole e procedimenti • 1 -Conoscenza di formule, proprietà e procedimenti risolutivi • 1 -Applicazione di formule, procedimenti risolutivi e di calcolo • 2 -Risoluzione dei problemi: comprensione del testo, identificazione dei dati, delle domande, formulazione di ipotesi e soluzioni • 2 -Comprensione di un problema, formulazione di ipotesi e strategie risolutive • 3 -Classificazioni, relazioni e dati • 3 -Uso del linguaggio specifico

RUBRICA DI VALUTAZIONE DALLA PROVA SCRITTA DI LINGUE STRANIERE • Solo secondaria di primo

RUBRICA DI VALUTAZIONE DALLA PROVA SCRITTA DI LINGUE STRANIERE • Solo secondaria di primo grado • 1 -Comprensione del testo • 2 -Contenuto: chiarezza espositiva e coerenza del testo • 3 -Uso di funzioni, strutture e lessico.

CRITERI DI VALUTAZIONE COLLOQUI ORALI VOTO GIUDIZIO 1 -4 Grave mancanza di conoscenze Incapacità

CRITERI DI VALUTAZIONE COLLOQUI ORALI VOTO GIUDIZIO 1 -4 Grave mancanza di conoscenze Incapacità comunicativa di analisi ed elaborazione Mancanza di competenze 5 Conoscenze frammentarie e superficiali - Difficoltà comunicativa di analisi e rielaborazione - Competenze parziali o ridotte 6 Conoscenze essenziali - Capacità comunicativa di analisi e rielaborazione essenziale - Competenze essenziali 7 Conoscenze adeguate - Capacità comunicativa di analisi e rielaborazione corretta - Competenze complete 8 Conoscenze soddisfacenti - Capacità comunicativa di analisi e rielaborazione chiara - Competenze sicure 9 Conoscenze complete e ampie - Capacità comunicativa di analisi e rielaborazione approfondita – Competenze ottime 10 Conoscenze complete, ampie e approfondite – Capacità comunicativa e di analisi ed elaborazione approfondita e personale – Competenze eccellenti

COSA VALUTARE ? PROGRESSIONE DEI SAPERI • Conoscenze: richiamare alla mente informazioni precedentemente ricevute,

COSA VALUTARE ? PROGRESSIONE DEI SAPERI • Conoscenze: richiamare alla mente informazioni precedentemente ricevute, acquisizione di un dato contenuto. • Abilità: capacità di applicare le conoscenze. • Competenze: utilizzare conoscenze e abilità in ogni contesto.

TASSONOMIA DI BLOOM • Livelli di apprendimento di complessità crescente • Operazioni mentali che

TASSONOMIA DI BLOOM • Livelli di apprendimento di complessità crescente • Operazioni mentali che gli alunni dovrebbero compiere • Sono 6: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione.

CONOSCENZA • L’aspetto contenutistico e di complessità dei contenuti di apprendere non deve trarre

CONOSCENZA • L’aspetto contenutistico e di complessità dei contenuti di apprendere non deve trarre in inganno. • E’ in ogni modo fondamentale la memorizzazione. • Conoscenze di termini e di fatti (dati, nomi , simboli…) • Basso livello di astrazione

CONOSCENZA 2 • Modi di trattare i fatti: convenzionale, successione temporale, classificazione, criteri, metodo

CONOSCENZA 2 • Modi di trattare i fatti: convenzionale, successione temporale, classificazione, criteri, metodo di indagine, teorie generali • Livello di astrazione superiore • La conoscenza è importante perché è la base di ogni apprendimento successivo • La capacità di farne uso si colloca ai gradini più alti della tassonomia.

LA COMPRENSIONE • Capacità di capire il messaggio contenuto in una comunicazione. • All’interno

LA COMPRENSIONE • Capacità di capire il messaggio contenuto in una comunicazione. • All’interno della comprensione si possono distinguere tre livelli: • La traslazione: capacità di riformulare una comunicazione in un altro linguaggio (esemplificazioni, esporre a parole proprie, traduzioni in altra lingua. . ) • Interpretazione: saper riconoscere la parte più importante di una comunicazione da quelle meno importanti individuandone relazioni esistente tra esse (riassunto)

COMPRENSIONE 2 • Estrapolazione : saper trarre conseguenze da una comunicazione • La differenza

COMPRENSIONE 2 • Estrapolazione : saper trarre conseguenze da una comunicazione • La differenza tra i due livelli consiste che nel caso di comprensione si tratta di applicare quanto studiato in modalità di soluzioni mai sperimentate

ANALISI, SINTESI, VALUTAZIONE • Analisi: identificazione delle parti di una comunicazione anche quelle implicite

ANALISI, SINTESI, VALUTAZIONE • Analisi: identificazione delle parti di una comunicazione anche quelle implicite (saper distinguere i fatti dalle ipotesi, presupposti e conclusioni di un discorso, distinguere il tema centrale di una poesia, di un brano musicale) • Sintesi: riunire e ordinare delle parti per costituire un insieme organico (tema) • Valutazione: capacità di esprimere giudizi

VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE • Gli insegnanti sono portati soprattutto a valutare questo stadio di

VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE • Gli insegnanti sono portati soprattutto a valutare questo stadio di apprendimento dove, probabilmente, le qualità mnemoniche sono prevalenti. • Molti libri verificano solo le conoscenze. • Un semplice quesito a risposta multipla non può misurare che una conoscenza. • Invece è solo la base su cui si può e si deve lavorare.

VALUTAZIONE • Valutare significa verificare se le ipotesi di lavoro, gli strumenti, le modalità

VALUTAZIONE • Valutare significa verificare se le ipotesi di lavoro, gli strumenti, le modalità scelte per raggiungere determinati risultati siano stati efficaci. • Se le risposte non sono positive vanno ripensate tutte le strategie. • E’ un processo anche di autovalutazione dell’insegnante che deve essere sempre pronto al cambiamento della propria azione didattica.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI • 1 -Criterio di confronto con il gruppo •

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI • 1 -Criterio di confronto con il gruppo • Si tratta di stabilire dove si trova il “baricentro” della preparazione della classe e stabilire per esso una valutazione positiva e poi “collocare” l’alunno se al di sopra o al di sotto di questa linea o meglio fascia (fasce di livello)

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 2 • 2 -Criterio implicante il confronto con il

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 2 • 2 -Criterio implicante il confronto con il livello iniziale di preparazione dell’alunno. • Valuta i progressi effettuati nel corso dell’anno sempre tenendo presente il resto della classe e i progressi compiuti dagli altri alunni.

VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE • Si deve necessariamente partire dalla valutazione parziale e complessiva delle

VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE • Si deve necessariamente partire dalla valutazione parziale e complessiva delle conoscenze dell’allievo. • Solo quando queste conoscenze sono state “interiorizzate” cioè fatte proprie procedere oltre con la valutazione.

ABILITA’ • Misurare le abilità significa proporre situazioni problematiche inizialmente di semplice livello e

ABILITA’ • Misurare le abilità significa proporre situazioni problematiche inizialmente di semplice livello e di altrettanto semplice soluzione che possano essere risolte tramite le conoscenze acquisite. • E’ lo stadio intermedio ma è anche il passaggio più importante per verificare in seguito l’acquisizione di competenze

VADEMECUM DELLA PROGRESSIONE DEI SAPERI 1 -Ogni insegnante deve conoscere il curricolo del proprio

VADEMECUM DELLA PROGRESSIONE DEI SAPERI 1 -Ogni insegnante deve conoscere il curricolo del proprio Istituto inerente la propria materia o materie che possono essere contigue alla propria. Nel curricolo ci sono sempre conoscenze e abilità relative. 2 -Ogni insegnante deve avere e conoscere il contenuto delle Indicazioni Nazioni del 2012, con i riferimenti ai traguardi delle competenze di tutte le discipline. 3 -Ogni insegnante si deve confrontare con gli altri insegnanti del curricolo. 4 -Evitare assolutamente “assoli” (ricorda l’introduzione!).