PROGETTAZIONE DEL PTOF PEI PROGETTO DI VITA E

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PROGETTAZIONE DEL PTOF - PEI PROGETTO DI VITA E MODELI DI QUALITA' DELLA VITA

PROGETTAZIONE DEL PTOF - PEI PROGETTO DI VITA E MODELI DI QUALITA' DELLA VITA DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA VALUTAIZONE Lezione del: 27 - 28 dicembre 2019 3 - 18 - 24 – 25 gennaio 2020 Docente Prof. Antonio Grifoni a. grifoni@unimc. it

L’Italia fu la prima nazione al mondo a introdurre il diritto all’istruzione per le

L’Italia fu la prima nazione al mondo a introdurre il diritto all’istruzione per le persone con disabilità nelle scuole ordinarie, e la prima a sviluppare un modello di integrazione scolastica rivolto agli alunni con disabilità, la cosiddetta “Via italiana all’integrazione”. legge n. 118 - 30 marzo 1971 Ha prefigurato il principio dell’abbattimento delle barriere architettoniche legge n. 517 - 4 agosto 1977 Ha sancito l’abolizione delle classi differenziali avviato forme di integrazione in favore degli alunni portatori di handicap, attraverso l’inserimento nelle classi normali sostenuto dalla presenza di insegnanti specializzati

I DOCUMENTI NECESSARI ALL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA A seguito dell’approvazione del D.

I DOCUMENTI NECESSARI ALL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA A seguito dell’approvazione del D. Lgs. n° 66/17 per la documentazione occorre distinguere tra: il periodo che va fino al 31 dicembre 2018 in cui si continuerà ad applicare la vecchia normativa il periodo successivo al 1 gennaio 2019 in cui si applicherà la nuova Normativa introdotta dagli artt. 5 -10 del D. Lgs. n° 66/17

In attesa dell’entrata in vigore delle disposizioni contenute nel D. Lgs. n. 66/17 i

In attesa dell’entrata in vigore delle disposizioni contenute nel D. Lgs. n. 66/17 i documenti richiesti sono quelli indicati dalle norme di riferimento precedenti. Si devono quindi seguire le indicazioni contenute fondamentalmente nella L. 104/92 per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili nel DPR del 24/02/94 Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap" nel DPCM n. 185/06 Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap

L. 104/92 APPROFONDIMENTO Differenza tra invalidità e handicap Il riconoscimento dell’invalidità civile e dell’handicap

L. 104/92 APPROFONDIMENTO Differenza tra invalidità e handicap Il riconoscimento dell’invalidità civile e dell’handicap non sono la stessa cosa. L’invalidità civile è un riconoscimento sanitario che indica quanto la “menomazione” incide sulla possibilità di svolgere le funzioni e le attività della vita quotidiana in rapporto all’età. Il certificato di invalidità civile è quello che consente di ricevere l’indennità di frequenza o in alternativa l’indennità di accompagnamento.

La situazione di handicap invece è una valutazione che ha carattere sociale e sanitario,

La situazione di handicap invece è una valutazione che ha carattere sociale e sanitario, perché dice fino a che punto la patologia del bambino incide sulla sua vita di relazione e sulla sua possibilità di integrazione scolastica e sociale. Questo indice, nel certificato, viene espresso con le due formule seguenti: “handicap” (L. 104/92, art. 3, comma 1), “handicap connotazione di gravità” (L. 104/92, art. 3, comma 3). Questa seconda formulazione è quella che consente di ottenere diverse agevolazioni in ambito lavorativo. Titolare degli accertamenti di invalidità civile e di handicap è l’INPS

Soggetti aventi diritto disabili visivi disabili uditivi disabili visivi ed uditivi disabili autistici disabili

Soggetti aventi diritto disabili visivi disabili uditivi disabili visivi ed uditivi disabili autistici disabili con Sindrome di Down disabili mutilati disabili motori

Il DPR del 24/02/94 (articoli 4 e 5) Atto di indirizzo e coordinamento relativo

Il DPR del 24/02/94 (articoli 4 e 5) Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unita sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap fornisce indicazioni molto dettagliate su entrambi i documenti. Il PDF precede il PEI in quanto indica il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni) Viene redatto dall'unità multidisciplinare (medico specialista, neuropsichiatria infantile, terapista della riabilitazione, operatori sociali), dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola … Con la collaborazione dei familiari dell'alunno

Profilo descrittivo di funzionamento Diagnosi funzionale evidenzia che cosa l’alunno sa o non sa

Profilo descrittivo di funzionamento Diagnosi funzionale evidenzia che cosa l’alunno sa o non sa fare e in che grado, prendendo in considerazione più livelli: le funzioni corporee, l’attività e la partecipazione, fattori ambientali e personali, in base all’ICF Esso consiste in una descrizione quali-quantitativa della situazione che consenta di evidenziare il livello di compromissione delle funzionalità.

Alla DF segue poi il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) quest’ultimo, partendo dai diversi elementi

Alla DF segue poi il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) quest’ultimo, partendo dai diversi elementi indicati nella DF in merito alle diverse aree in esame, ne individua il prevedibile livello di sviluppo. Essa traccia, cioè, un profilo di prevedibile sviluppo nella dinamica funzionale dell’alunno. Viene redatto dalla commissione della diagnosi, dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati nel sostegno, con la collaborazione della famiglia.

L’ultimo documento, che, sulla base dei precedenti, indica il vero e proprio percorso di

L’ultimo documento, che, sulla base dei precedenti, indica il vero e proprio percorso di lavoro da attivare È il Piano Educativo Individualizzato (PEI) Esso è finalizzato a garantire il diritto all’istruzione e all’integrazione e viene formulato annualmente dai docenti curriculari e di sostegno, dagli operatori delle ASL e dai genitori. Vengono infatti indicati gli interventi individualizzati di tipo didattico-educativo, riabilitativo, extrascolastico e familiare.

Nello stesso DPR leggiamo che il PEI è il documento nel quale vengono descritti

Nello stesso DPR leggiamo che il PEI è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro predisposti per l’alunno in situazione di handicap in un determinato periodo di tempo ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione E’ redatto congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla USL / USSL / ASUR e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e ove presente con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno I soggetti propongono, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di contatto e sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale

E’ aggiornato a conclusione della scuola materna della scuola elementare della scuola media durante

E’ aggiornato a conclusione della scuola materna della scuola elementare della scuola media durante il corso di istruzione secondaria superiore Il PDF, quindi, è un documento che dev’essere stilato alla consegna della documentazione attestante la disabilità, dopo un primo periodo di inserimento scolastico Dev’essere poi aggiornato in uscita cioè alla fine di un grado scolastico e non all’inizio del successivo Sono inoltre previsti bilanci periodici intermedi, diagnostici e prognostici.

PEI, dunque, è un documento di lavoro annuale che viene redatto dopo la stesura

PEI, dunque, è un documento di lavoro annuale che viene redatto dopo la stesura del PDF e sempre all’inizio dell’anno scolastico. Nello stesso DPR si fa riferimento a verifiche trimestrali: entro ottobre-novembre entro febbraio-marzo entro maggio-giugno Sono previste anche verifiche straordinarie su richiesta di uno o più soggetti coinvolti nella stesura ad esempio al subentrare di nuove difficoltà o problematiche

Nella stesura del PEI è centrale la sinergia tra i vari operatori coinvolti ed

Nella stesura del PEI è centrale la sinergia tra i vari operatori coinvolti ed è centrale il ruolo della famiglia. Il ruolo, le indicazioni ed i suggerimenti di ciascun attore coinvolto devono essere orientati ad armonizzare in massimo grado gli interventi di cui necessita l’alunno ai fini della sua inclusione scolastica

Come si richiede l’insegnante di sostegno? L’insegnante di sostegno è previsto nella scuola pubblica

Come si richiede l’insegnante di sostegno? L’insegnante di sostegno è previsto nella scuola pubblica di ogni grado. La prima tappa per poter richiedere l’insegnante di sostegno consiste nel formalizzare una richiesta alla neuropsichiatria infantile della ASL. Soltanto i genitori (o chi esercita le responsabilità genitoriali) può avviare formalmente questo percorso. Spesso lo spunto iniziale parte dalla scuola stessa, che ha la possibilità di preparare una “Scheda di collaborazione ASL- Scuola- Famiglia” (D. G. R. 16 -7072/2014).

IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO sostituisce la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale a decorrere

IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO sostituisce la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale a decorrere dal 1° gennaio 2019

dal 1 gennaio 2019 la procedura per la richiesta dell’insegnante di sostegno cambierà. Successivamente

dal 1 gennaio 2019 la procedura per la richiesta dell’insegnante di sostegno cambierà. Successivamente all’accertamento di handicap i genitori o chi ha la responsabilità genitoriale trasmetteranno la valutazione di handicap: – all’Unità Multidisciplinare Valutazione Disabilità (UMVD), per la redazione del “Profilo di funzionamento” L’UMVD sarà composta inoltre da un rappresentante dei Servizi sociali, da un medico neuropsichiatra infantile, da un medico specialista o un “esperto nella condizione di disabilità”, da un insegnante, da un terapista della riabilitazione e potranno partecipare i genitori – al Servizio Sociale, per il Progetto Individuale – alla Scuola, per il Progetto Educativo Individualizzato In ogni caso, per la redazione di questi due documenti sarà indispensabile il Profilo di funzionamento

Il profilo di funzionamento: a) e’ il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del

Il profilo di funzionamento: a) e’ il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale (a carico del Servizio Sociale) e del PEI (a carico della scuola); b) definisce anche le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica; c) e’ redatto con la collaborazione dei genitori, con la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata; d) e’ aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia, o in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona. Il Profilo di funzionamento deve essere aggiornato prima dell’inizio di ogni ordine di scuola: prima elementare, prima media, prima superiore.

Quante ore di sostegno? Le ore di sostegno richieste sono specificate nel PEI, redatto

Quante ore di sostegno? Le ore di sostegno richieste sono specificate nel PEI, redatto dalla scuola. Alla scuola materna il numero massimo di ore previsto è 25 alle elementari 22 alle medie 18 alle superiori in base alla richiesta della scuola e alle risorse rese disponibili dalla Città metropolitana o dalla Provincia. In caso di autonomia ridotta queste ore sono integrabili con ore di educatore assistente all’autonomia e alla comunicazione che devono essere proposte dal “Referente del caso” (di norma il terapeuta dell’ASL- fisioterapista, per es. - ma in certi Comuni può essere anche un educatore dei Servizi Sociali) all’interno del Profilo di funzionamento.

Se l’Ufficio scolastico regionale (U. S. R. ) ne concede un numero inferiore, è

Se l’Ufficio scolastico regionale (U. S. R. ) ne concede un numero inferiore, è opportuno che la scuola ricorra formalmente contro L’U. S. R. in caso di disabilità grave appellandosi alla Sentenza n. 80/10 della Corte Costituzionale che ha affermato che il diritto all’inclusione degli alunni con disabilità grave è prioritario rispetto alle esigenze di bilancio.

Nel caso di disabilità grave è previsto un rapporto di 1: 1 fra alunno

Nel caso di disabilità grave è previsto un rapporto di 1: 1 fra alunno disabile e insegnante di sostegno. Questo significa che in presenza nella classe di altra situazione di disabilità certificata, il dirigente scolastico può ottenere un insegnante di sostegno in deroga, se non è stato disposto dall’USR.

Come leggere la diagnosi ICF

Come leggere la diagnosi ICF

b = funzioni corporee s = struttura corporea d = attività e partecipazione e

b = funzioni corporee s = struttura corporea d = attività e partecipazione e = fattori ambientali DOMINIO scuola 9 d = attività e partecipazione CAPITOLO 5 Dettaglia ulteriormente quanto scritto nel dominio e nel capitolo d 5 e = ambiente Secondo livello CATEGORIA d 3 livelli Terzo livello Quarto livello d 5100

Parti della Classificazione ICF e organizzato in 2 parti Parte 1 formata da due

Parti della Classificazione ICF e organizzato in 2 parti Parte 1 formata da due Componenti: • Funzioni Corporee e Strutture Corporee • Attivita e Partecipazione Parte 2 formata da due Componenti: • Fattori Ambientali • Fattori Personali (attualmente non inclusi in ICF)

Ogni componente e indicata con un prefisso letterale Funzioni Corporee (b) Strutture Corporee (s)

Ogni componente e indicata con un prefisso letterale Funzioni Corporee (b) Strutture Corporee (s) Attività / Partecipazione (d) Fattori ambientali (e)

b. FUNZIONI CORPOREE 1. Funzioni mentali 2. Funzioni sensoriali e dolore 3. Funzioni della

b. FUNZIONI CORPOREE 1. Funzioni mentali 2. Funzioni sensoriali e dolore 3. Funzioni della voce e dell’eloquio 4. Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e dell’apparato respiratorio 5. Funzioni dell’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino 6. Funzioni genitourinarie e riproduttive 7. Funzioni neuro-muscoloscheletriche e correlate al movimento 8. Funzioni della cute e delle strutture correlate

s. STRUTTURE CORPOREE 1. Strutture del sistema nervoso 2. Occhio, orecchio e strutture correlate

s. STRUTTURE CORPOREE 1. Strutture del sistema nervoso 2. Occhio, orecchio e strutture correlate 3. Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio 4. Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e dell’apparato respiratorio 5. Strutture correlate all’apparato digerente e ai sistemi metabolico ed endocrino 6. Strutture correlate ai sistemi genitourinario e riproduttivo 7. Strutture correlate al movimento 8. Cute e strutture correlate

d. ATTIVITA E PARTECIPAZIONE 1. Apprendimento e applicazione delle conoscenze 2. Compiti e richieste

d. ATTIVITA E PARTECIPAZIONE 1. Apprendimento e applicazione delle conoscenze 2. Compiti e richieste generali 3. Comunicazione 4. Mobilita 5. Cura della propria persona 6. Vita domestica 7. Interazioni e relazioni interpersonali 8. Aree di vita principali 9. Vita sociale, civile e di comunità

e. FATTORI AMBIENTALI 1. Prodotti e tecnologia 2. Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati

e. FATTORI AMBIENTALI 1. Prodotti e tecnologia 2. Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo 3. Relazioni e sostegno sociale 4. Atteggiamenti 5. Servizi, sistemi e politiche

le lettere sono seguite da un codice numerico: il numero del capitolo (una cifra)

le lettere sono seguite da un codice numerico: il numero del capitolo (una cifra) seguito dal secondo livello (due cifre) e dal terzo e dal quarto (una cifra ciascuno). b 2 Funzioni sensoriali e del dolore (elemento del primo livello) b 210 Funzioni della vista (elemento del secondo livello b 2102 Qualita della visione (elemento del terzo livello) b 21022 Sensibilita al contrasto (elemento del quarto livello)

QUALIFICATORI DEVO QUALIFICARE LA GRAVITÀ DEL PROBLEMA 0 = nessuno 1 = lieve 2

QUALIFICATORI DEVO QUALIFICARE LA GRAVITÀ DEL PROBLEMA 0 = nessuno 1 = lieve 2 = medio 3 = grave 4 = completo

QUALIFICATORI DEVO QUALIFICARE LA GRAVITÀ DEL PROBLEMA b 167 = ? ? ? Funzioni

QUALIFICATORI DEVO QUALIFICARE LA GRAVITÀ DEL PROBLEMA b 167 = ? ? ? Funzioni mentali del linguaggio B 167. 3 GRAVE b 167 = grave menomazione a carico delle funzioni specifiche del linguaggio

QUALIFICATORI OGNI DOMINIO HA DEI QUALIFICATORI DOMINIO b = un qualificatore DOMINIO s =

QUALIFICATORI OGNI DOMINIO HA DEI QUALIFICATORI DOMINIO b = un qualificatore DOMINIO s = due qualificatori DOMINIO d = due qualificatori DOMINIO e = un qualificatore

d - QUALIFICATORI I QUALIFICATORI d SONO DUE PERFORMANCE CAPACITÀ Con aiuto di cose

d - QUALIFICATORI I QUALIFICATORI d SONO DUE PERFORMANCE CAPACITÀ Con aiuto di cose o persone Senza aiuto di cose o persone Che cosa fa? D 335. 4 2 Cosa sarebbe in grado di fare da solo?

PERFORMANCE L’abilita di eseguire un compito o un’azione con l’influsso, positivo o negativo, di

PERFORMANCE L’abilita di eseguire un compito o un’azione con l’influsso, positivo o negativo, di fattori contestuali ambientali e/o personali CAPACITA L’abilita di eseguire un compito o un’azione senza l’influsso, positivo o negativo, di fattori contestuali e/o personali

d - QUALIFICATORI D 335. 2 4 qualifico secondo la gravità. 0 = nessun

d - QUALIFICATORI D 335. 2 4 qualifico secondo la gravità. 0 = nessun problema. 1 = problema lieve. 2 = problema medio. 3 = problema grave. 4 = problema completo

e - QUALIFICATORI Un solo qualificatore con significato negativo e positivo FACILITATORE + BARRIERA

e - QUALIFICATORI Un solo qualificatore con significato negativo e positivo FACILITATORE + BARRIERA . e 330+3 e 425. 2 Persone in posizioni di autorità Es. ins. di sostegno Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi, vicini di casa e membri della comunità

e - QUALIFICATORI Qualifico secondo la gravità della barriera . 0 = nessuna barriera.

e - QUALIFICATORI Qualifico secondo la gravità della barriera . 0 = nessuna barriera. 1 = barriera lieve. 2 = barriera media. 3 = barriera grave. 4 = barriera completa

e - QUALIFICATORI Qualifico secondo di facilitazione . 0 = nessuna facilitatore +1 =

e - QUALIFICATORI Qualifico secondo di facilitazione . 0 = nessuna facilitatore +1 = facilitatore lieve +2 = facilitatore medio +3 = facilitatore sostanziale +4 = facilitatore completo

CAPACITA’ Fattori contestuali (ambientali / personali) + - facilitatori barriere performance

CAPACITA’ Fattori contestuali (ambientali / personali) + - facilitatori barriere performance

CAPACITA’ FACILITATORE capacità tavola di articolatorie verbali comunicazione con non presenti simboli PERFORMANCE performance

CAPACITA’ FACILITATORE capacità tavola di articolatorie verbali comunicazione con non presenti simboli PERFORMANCE performance comunicativa espressiva linguaggio persona in grado di adeguata ai bisogni espressivo assente decodificare i di base simboli capacità nulla

CAPACITA’ BARRIERE PERFORMANCE capacità verbali fattore contestuale performance buone personale comunicativa negativo: espressiva linguaggio

CAPACITA’ BARRIERE PERFORMANCE capacità verbali fattore contestuale performance buone personale comunicativa negativo: espressiva linguaggio deficitaria sul espressivo forte ansia sociale versante della adeguato in presenza di della estranei partecipazione buone capacità sociale con estranei o persone poco familiari

Diagnosi funzionale aree Cognitiva e di apprendimento Della comunicazione Relazionale Sensoriale Motoria Autonomie sociali

Diagnosi funzionale aree Cognitiva e di apprendimento Della comunicazione Relazionale Sensoriale Motoria Autonomie sociali

Diagnosi funzionale Fotografa il funzionamento Le difficoltà e le disabilità Indotte sia da menomazioni,

Diagnosi funzionale Fotografa il funzionamento Le difficoltà e le disabilità Indotte sia da menomazioni, ma anche da modelli o atteggiamenti culturali e sociali

Diagnosi funzionale Fotografa le capacità Le abilità intrinseche del soggetto Ad eseguire i compiti

Diagnosi funzionale Fotografa le capacità Le abilità intrinseche del soggetto Ad eseguire i compiti e le azioni

Diagnosi funzionale Funzionamento e capacità sono espresse attraverso i codi ICF per ogni area

Diagnosi funzionale Funzionamento e capacità sono espresse attraverso i codi ICF per ogni area

Piano Annuale per l’Inclusività • Il PAI deve contenere i punti di forza e

Piano Annuale per l’Inclusività • Il PAI deve contenere i punti di forza e di debolezza riscontrati alla fine di ogni anno scolastico, data di approvazione del PAI. Il PAI deve inoltre contenere le proposte di miglioramento dei punti di debolezza individuati per una migliore inclusione da realizzare l’anno successivo. • Esso e parte integrante del PTOF, in quanto aspetto fondamentale dell’offerta formativa della scuola. Pertanto viene predisposto dal GLI al completo, ma approvato come parte del PTOF. Il PTOF viene elaborato nel suo complesso dal collegio dei docenti e approvato dal consiglio d’istituto

ART. 8 PIANO PER L’ INCLUSIONE Ciascuna istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del piano

ART. 8 PIANO PER L’ INCLUSIONE Ciascuna istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del piano triennale dell’offerta formativa, predispone il PIANO PER L’INCLUSIONE che definisce le modalità per l’utilizzo delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.

Art. 9 GRUPPI PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA Presso ogni ufficio scolastico regionale (USR) è istituito

Art. 9 GRUPPI PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA Presso ogni ufficio scolastico regionale (USR) è istituito il gruppo di lavoro (GLIR) con compiti: a. di consulenza e proposta all’USR b. Supporto ai Gruppi per l’Inclusione territoriale (GIT); Il GIT è composto da un dirigente tecnico o scolastico che lo presiede, tre dirigenti scolastici, due docenti per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione e uno per il secondo ciclo di istruzione , nominati con decreto dell’USR.

Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI). Il

Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI). Il GLI è composto da docenti curricolari, docenti di sostegno, ed eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti dell’ASL.