LE SPIEGAZIONI Corso di Apprendimento linguistico Dott Vittoria

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LE SPIEGAZIONI Corso di Apprendimento linguistico Dott. Vittoria Boccia – vboccia@unior. it – vittoria.

LE SPIEGAZIONI Corso di Apprendimento linguistico Dott. Vittoria Boccia – vboccia@unior. it – vittoria. boccia@gmail. com

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO 1) esperienza > mente > sistema di conoscenze > comportamento 2) input

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO 1) esperienza > mente > sistema di conoscenze > comportamento 2) input > facoltà del linguaggio > conoscenza di una lingua particolare > enunciati Teorie ambientaliste/Teorie innatiste Teorie induttive/teorie deduttive Teorie formaliste privilegiano la forma Teorie funzionaliste privilegiano la funzione

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO Formalismo vs funzionalismo: Formalismo le forme che una lingua assume sono determinate

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO Formalismo vs funzionalismo: Formalismo le forme che una lingua assume sono determinate da categorie astratte e innate (es. categorie grammaticali di «verbo» e «soggetto» ). Sono teorie modulari. Funzionalismo le forme linguistiche sono create, governate, limitate, acquisite e usate al servizio delle funzioni comunicative. Sono teorie non modulari.

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO v Le teorie dell’apprendimento della L 2 si possono classificare secondo criteri

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO v Le teorie dell’apprendimento della L 2 si possono classificare secondo criteri diversi: - Teorie empiriste (induttive) priorità dell’esperienza non ci sono limiti alle possibili grammatiche da imparare - Teorie razionaliste (deduttive) priorità dell’input limiti sulle possibili grammatiche da acquisire

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO • Contrastivismo teoria empirista, matrice comportamentista, teoria specifica • Generativismo teoria razionalista,

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO • Contrastivismo teoria empirista, matrice comportamentista, teoria specifica • Generativismo teoria razionalista, formalista, innatista, teoria specifica • Funzionalismo teoria funzionalista, empirista, approccio teorico generale • Interazionismo teoria empirista, approccio generale e ambientalista • Cognitivismo approccio generale, teoria psicologica • Teoria della Processabilità teoria dell’apprendimento della L 2, teoria psicolinguistica, teoria sia cognitiva sia linguistica

CONTRASTIVISMO v Ipotesi dell’analisi contrastiva (di stampo empirista) prima teoria che tenta di spiegare

CONTRASTIVISMO v Ipotesi dell’analisi contrastiva (di stampo empirista) prima teoria che tenta di spiegare l’apprendimento della L 2 Teoria superata ma interessante per i suoi aspetti contrastivi e meccanicistici (di stampo comportamentista): L’apprendente riceve lo stimolo dall’ambiente, e reagisce: se con la reazione consegue esito positivo, la preserva, e con la ripetizione diventa abitudine. Questa teoria si basa su: -effetto -pratica -scomposizione Linguisticamente in L 2 le abitudini della L 1 sono salde e interferiscono con quelle nuove della L 2

CONTRASTIVISMO • La contrastività è ripresa nello studio del transfer dalla L 1 e

CONTRASTIVISMO • La contrastività è ripresa nello studio del transfer dalla L 1 e nello studio della fissazione dei diversi valori parametrali nella L 1 e nella L 2. • La meccanicità della ripetizione viene anche riconosciuta nella regolarità di consolidamento di regole attraverso l’uso di un input ripetuto. • Inoltre, per l’automatizzazione è fondamentale la ripetizione!

GENERATIVISMO v Teoria formalista per eccellenza, elaborata da Noam Chomsky. v Teoria razionalista, innatista

GENERATIVISMO v Teoria formalista per eccellenza, elaborata da Noam Chomsky. v Teoria razionalista, innatista e induttiva la mente è modulare v Teoria che indaga la facoltà innata che permette di percorrere il percorso dell’apprendimento linguistico v La Teoria della Grammatica Universale: spiega la predisposizione genetica della mente umana all’apprendimento del linguaggio. - l’apprendimento di una lingua particolare consiste nella fissazione dei valori parametrali della GU.

GENERATIVISMO • L’apprendimento linguistico avviene in tre modi: - l’apprendente deve scoprire in che

GENERATIVISMO • L’apprendimento linguistico avviene in tre modi: - l’apprendente deve scoprire in che modo una lingua specifica concorda con principi universali presenti nella mente (attiva i principi del linguaggio) - l’apprendente scopre come questa lingua varia entro certi parametri (fissa il valore dei parametri) - l’apprendente scopre i valori specifici delle connessioni strutturali della frase (impara gli elementi lessicali)

GENERATIVISMO • Esempio di principio della GU dipendenza dalla struttura (le relazioni sintattiche, in

GENERATIVISMO • Esempio di principio della GU dipendenza dalla struttura (le relazioni sintattiche, in nessuna lingua, sono riconducibili alla semplice successione delle parole) Le chiavi che cercava Pietro sono sul tavolo Dove sono che cercava Pietro le chiavi? • Esempio di parametro della GU testa (specifica la posizione che nel sintagma occupa la testa in relazione ai suoi complementi). L’italiano è una lingua con ordine testa-complementi, il giapponese ha un ordine complementi-testa. Ha lucidato la cornice del quadro testa complement o

GENERATIVISMO • Esempio di parametro Yuusyoku go hon o yonda Cena dopo libro/i lessi

GENERATIVISMO • Esempio di parametro Yuusyoku go hon o yonda Cena dopo libro/i lessi [dopo cena lessi un libro/dei libri] hon o complement o yuusyoku yonda testa go complement testa o

GENERATIVISMO • La teoria dei principi e dei parametri della GU spiega anche perché

GENERATIVISMO • La teoria dei principi e dei parametri della GU spiega anche perché nella L 1 i bambini riescono a imparare l’ordine della testa e dei complementi in fretta. Secondo Radford (1990) i bambini anglofoni fissano molto presto il parametro binario della testa con il valore testa iniziale: Cup tea (a cup of tea) Open box (open the box) In there (put in there) Get toys (get my toys)

GENERATIVISMO • La teoria dei principi e dei parametri della GU nella L 2

GENERATIVISMO • La teoria dei principi e dei parametri della GU nella L 2 può fornire descrizione e spiegazione dell’interlingua (in quanto lingua naturale) • Applicata invece all’apprendimento della L 2, esistono diverse posizioni in merito: - inaccessibilità - piena accessibilità - accessibilità indiretta - accessibilità parziale

FUNZIONALISMO v Approccio linguistico generale v Esistono 4 tipi diversi di funzionalismo, ognuno afferente

FUNZIONALISMO v Approccio linguistico generale v Esistono 4 tipi diversi di funzionalismo, ognuno afferente ad una determinata scuola di pensiero (elementi della frase, interazione, ecc. ) v Non è una teoria formalista (come la GU) quindi l’attenzione qui non è posta sulla qualità formale della lingua, bensì sul suo uso nella comunicazione reale ‘le forme linguistiche sono create, governate, limitate, acquisite e usate al servizio delle funzioni comunicative’. v L’attenzione dei funzionalisti è focalizzata sul modo in cui le funzioni della lingua determinano la forma.

FUNZIONALISMO v Quali sono le applicazioni allo studio dell’interlingua? l’apprendimento di una lingua ha

FUNZIONALISMO v Quali sono le applicazioni allo studio dell’interlingua? l’apprendimento di una lingua ha il suo fulcro nell’uso determinato dalle circostanze dell’interazione comunicativa. L’apprendente quindi avrà come scopo quello di scoprire i rapporti forma-funzione caratteristici della L 2. E così, noi (ricercatori, insegnanti, studenti) abbiamo il compito di scoprire i particolari rapporti forma-funzione sui generis che l’apprendente utilizza nei vari stadi dell’interlingua. Difatti, l’approccio funzionalista è quello più utilizzato dagli studi in questo campo!

FUNZIONALISMO q Alcuni modelli funzionalisti: - Modello della Competizione (1989): cerca di determinare i

FUNZIONALISMO q Alcuni modelli funzionalisti: - Modello della Competizione (1989): cerca di determinare i complessi rapporti tra le forme e le funzioni; cerca di spiegare l’elaborazione linguistica in tempo reale. L’ascoltatore/parlante deve essere in grado di determinare la relazione degli elementi della frase, attraverso gli indizi formali. Indizi/forme che indicano Es. Io lascio Venezia domani in aereo (gli indizi collaborano)l’agentività (la funzione): - ordine delle parole – indizio Domani in aereo per Venezia parto io gli indizi sono più forte in inglese in - accordo – indizio più forte in Domani in aereo per Venezia partono io competizione italiano Andrew is leaving Palermo by plane tomorrow - caso - animatezza Leave Palermo by plane tomorrow we

FUNZIONALISMO q Il Modello della Competizione e la L 2 l’apprendente deve scoprire in

FUNZIONALISMO q Il Modello della Competizione e la L 2 l’apprendente deve scoprire in quali forme si espletano le funzioni in L 2, e deve scoprire la forza degli indizi nella L 2. - All’inizio l’apprendente tende a trasferire nell’interlingua le strategie di elaborazione della L 1. (Es. apprendenti anglofoni che trasferiscono la strategia inglese dell’ordine delle parole nel giapponese L 2: SVO vs SOV) - Il Modello predice che con l’aumento dell’esposizione all’input (quindi con l’aumento dell’esposizione alle forme e funzioni) il livello di elaborazione degli apprendenti si avvicina a quello dell’elaborazione dei parlanti nativi.

FUNZIONALISMO v Punto di forza: ancoraggio della lingua al mondo reale studio dell’interlingua come

FUNZIONALISMO v Punto di forza: ancoraggio della lingua al mondo reale studio dell’interlingua come sistema

INTERAZIONISMO v Natura empirista come il funzionalismo, mira a spiegare l’apprendimento linguistico sulla base

INTERAZIONISMO v Natura empirista come il funzionalismo, mira a spiegare l’apprendimento linguistico sulla base del rapporto forma-funzione in relazione con scopo e situazione comunicativa. - L’interazionismo si focalizza maggiormente sull’interazione comunicativa - Si occupa molto dell’approccio didattico nell’ottica della sua efficacia • Il ruolo dell’input e dell’ambiente linguistico nell’interazione l’input è sufficiente?

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input: -Per la GU l’input non è sufficiente. L’apprendimento linguistico

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input: -Per la GU l’input non è sufficiente. L’apprendimento linguistico è una facoltà innata. L’input è un catalizzatore dell’apprendimento. -Per l’interazionismo l’input è necessario e sufficiente. L’input causa l’apprendimento.

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input L’interazionismo privilegia un input interattivo conversazione conseguente negoziazione tra

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input L’interazionismo privilegia un input interattivo conversazione conseguente negoziazione tra apprendente e interlocutore. «La negoziazione del significato, specialmente quella che provoca modifiche interazionali da parte del parlante nativo o di un apprendente più competente, facilita l’apprendimento della L 2 perché connette in modo produttivo l’input, le capacità interne dell’apprendente, tra cui specialmente l’attenzione selettiva, e l’output» (Ipotesi Interazionista, Long, 1996)

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input Negoziazione frequenze più dense di parlato, ovvero ripetizioni, estensioni,

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input Negoziazione frequenze più dense di parlato, ovvero ripetizioni, estensioni, riformulazioni più facilmente notabili e apprendibili Effetto positivo della negoziazione: The windows are crozed! The windows are what? Closed. Crossed? I’m not sure what you’re saying here. Windows are closed. Oh, the windows are closed, oh, OK, sorry.

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input Problema tra percezione e apprendimento: (apprendente) Se la terrazza

INTERAZIONISMO • Il ruolo dell’input Problema tra percezione e apprendimento: (apprendente) Se la terrazza è meno di due metri la gente non si usa. (nativo 1) Non si usa. (nativo 2) La gente non la usa. (apprendente) No no, la gente non si usa. Il nesso causale sfugge.

INTERAZIONISMO • Punti di forza: -Porta la variabilità al centro del dibattito teorico -Applicare

INTERAZIONISMO • Punti di forza: -Porta la variabilità al centro del dibattito teorico -Applicare la didattica sulla variabilità -Proposte applicative (Ellis) • Punto di debolezza: -Aspetto ancora speculativo

COGNITIVISMO o Modello di Levelt dell’ascolto e del parlato o Modello della Competizione o

COGNITIVISMO o Modello di Levelt dell’ascolto e del parlato o Modello della Competizione o Modello della Processabilità o Intelligenza, attitudine, stile cognitivo • Studia: -attenzione -consapevolezza -memoria -percezione -lingua La lingua è un fenomeno mentale > la linguistica è cognitiva

COGNITIVISMO § Approccio teorico che studia il linguaggio umano e le operazioni mentali in

COGNITIVISMO § Approccio teorico che studia il linguaggio umano e le operazioni mentali in relazione all’attività cerebrale il processing, ovvero l’elaborazione linguistica § Metodologia sperimentale non si ha accesso alla mente per cui i processi mentali sono individuati sperimentalmente Grazie alla sperimentazione sappiamo che durante l’ascolto la comprensione delle parole avviene per pezzi: le proprietà delle parole (semantiche, fonologiche, ecc. ) sono recuperate in successione rapidissima. Non è sempre sperimentale Teoria della Processabilità analizza il prodotto per ricavare il processi mentali

COGNITIVISMO Con il cognitivismo si parla di attività, operazioni, strategie, operazioni, regole di apprendimento,

COGNITIVISMO Con il cognitivismo si parla di attività, operazioni, strategie, operazioni, regole di apprendimento, abilità procedurali, come il controllo, l’automatizzazione, la memorizzazione. - Punto di forza: allargano il campo di ricerca, e cercano di spiegare il linguaggio con le capacità cognitive della mente. Approccio migliore alla L 2 anche se non riesce a spiegare ancora molti fenomeni di questo campo. Approcci linguistici e approcci cognitivisti sono complementari sviluppo della competenza linguistica e sviluppo dell’abilità di elaborare la L 2 durante l’uso

PROCESSABILITÀ • Teoria dell’apprendimento della L 2: formulata specificamente per spiegare le sequenze di

PROCESSABILITÀ • Teoria dell’apprendimento della L 2: formulata specificamente per spiegare le sequenze di sviluppo delle abilità procedurali dell’interlingua. • Teoria sia linguistica sia cognitiva L’apprendimento linguistico include abilità procedurali legate alla memoria, l’automatizzazione, l’attenzione. L’apprendimento linguistico viene inteso come un processo di automatizzazione delle operazioni linguistiche

PROCESSABILITÀ • Sequenze di sviluppo dell’interlingua Codifica grammaticale: comprende due livelli di elaborazione 1)

PROCESSABILITÀ • Sequenze di sviluppo dell’interlingua Codifica grammaticale: comprende due livelli di elaborazione 1) livello funzionale 2) livello posizionale Nel processo di questa generazione linguistica vengono attivate delle procedure di codifica, nel seguente ordine: 1. Accesso lessicale 2. Procedura categoriale 3. procedura sintagmatica 4. Procedura frasale 5. Procedura della proposizione subordinata

PROCESSABILITÀ • I primi tre stadi della gerarchia di Processabilità per l’apprendimento dell’italiano (Di

PROCESSABILITÀ • I primi tre stadi della gerarchia di Processabilità per l’apprendimento dell’italiano (Di Biase, 1997): 1) Ciao sono Wendy fase pre-basica, le formule non sono analizzate e i costituenti sono singoli, non avviene scambio tra i costituenti. Parole chiave e modalità comunicativa pragmatica. 2) Io voglio studiata musica fase basica, emerge la flessione temporale del verbo con la distinzione minima tra passato e non-passato; le regole vengono sovraestese. 3) molto…molte donne e. alcuni. uomini fase post-basica, si producono frasi con verbo flesso e compare morfologia più regolare; compaiono articoli, copule e ausiliari.

PROCESSABILITÀ • Tra i risultati più robusti e condivisi che emergono dalla ricerca sull’acquisizione

PROCESSABILITÀ • Tra i risultati più robusti e condivisi che emergono dalla ricerca sull’acquisizione della lingua (sia L 1 che L 2) c’è il fatto che l’apprendimento procede per stadi o tappe obbligate. Ogni stadio è rappresentato da un insieme di regole che si sviluppa sulla base dello stadio precedente. • Secondo la Processabilità lo stadio precedente è un requisito per l’apprendimento dell’insieme di regole dello stadio immediatamente successivo – non è possibile saltare, per es. , dallo stadio 1 allo stadio 3 senza prima acquisire lo stadio 2.

PROCESSABILITÀ - Punti di forza: in grado di predire quali strutture possono essere elaborate

PROCESSABILITÀ - Punti di forza: in grado di predire quali strutture possono essere elaborate da un apprendente in ogni specifico stadio del suo sviluppo linguistico. In grado di chiarire rapporti tra variabilità e sviluppo dell’interlingua In grado di offrire applicazioni per l’insegnamento (sillabi)

MODELLO INTEGRATO DI GRASS • L’apprendimento della L 2 si plasma in base all’input

MODELLO INTEGRATO DI GRASS • L’apprendimento della L 2 si plasma in base all’input che si riceve e dalle interazioni «[…] Non vedo niente di incompatibile con le due asserzioni che la lingua è limitata da universali (innati o meno), e che la lingua è formata dalle interazioni. […] Forse è opportuno pensare che gli universali, più che informare gli apprendenti su quello che possono fare, restringano le loro scelte. Da quel cesto di scelte, gli apprendenti devono scegliere. Le interazioni e l’input li aiutano in questo compito» .