Apprendimento Teorie dellapprendimento Apprendimento organizzato un apprendimento di
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Apprendimento Teorie dell’apprendimento
Apprendimento organizzato ►È un apprendimento di tipo istituzionale in cui luoghi, tempi, strumenti e insegnanti hanno il compito di trasmettere determinati concetti e idee al fine di formare professionalmente un individuo es: ► Scuola (infanzia, primaria, secondaria, università, master ecc. . ); ► Corsi di formazione (per migliorare le capacità sia lavorative, migliorare le capacità sociali).
Apprendimento informale o spontaneo ►È quell’insieme di regole relazionali e aspettative di comportamento che si apprendono nei vari contesti di vita informali e che influenzano il nostro modo di dare senso alle azioni e comportamenti, es: ► In Famiglia (genitori, fratelli, sorelle, parenti ecc. . ); ► Nel gruppo dei “pari” (amici, conoscenti, compagni di classe, compagni di lavoro ecc. . )
Apprendimenti informali e comportamento ► ► a) b) c) Dagli apprendimenti informali (così come da quelli formali) impariamo delle strategie comportamentali: i ruoli, le aspettative, le regole di una particolare situazione ecc. . Strategie comportamentali: sono delle modalità di azione, degli “schemi di azione” condizionate: dal nostro temperamento (introverso/estroverso, socievole/riservato, aggressivo/mite, ecc. . ); Dallo stile cognitivo che ci caratterizza nell’interpretazione della realtà (globale, analitico ecc); Dai valori e modalità di relazione interiorizzate in un ambiente.
Apprendimento ► Il vero apprendimento apporta nell’individuo sia dei cambiamenti da un punto di vista cognitivo/intellettuale (capacità di lettura e analisi dei fenomeni attraverso nuovi concetti e idee) sia sul piano delle abilità; ► L’abilità è un “saper fare” ovvero: trasferire concetti, idee, contenuti nella realtà al fine di trasformarla. Come ad es: “aver colto il valore della pro-socialità e agire attraverso quel valore nei vari contesti di vita”; ► L’abilità è anche un sapere tecnico pratico per risolvere particolari situazioni.
Apprendimento funzionale e disfunzionale L’apprendimento è quindi funzionale quando: Apporta una più articolata e complessa conoscenza del mondo, degli altri e di noi stessi; b) Migliora, cerca di migliorare, l’integrazione dell’individuo nel suo ambiente sia di vita che di lavoro. ► L’apprendimento è quindi disfunzionale quando: a)Da una visione riduttiva e stereotipata della realtà; b) Incentiva la contrapposizione sociale, incide sul benessere e l’adattabilità dell’individuo nell’ambiente. Es: la cultura giovanile Emo infonde valori depressivi e autolesionisti. ► a)
Teorie dell’apprendimento ► ► ► Ivan Petrovič Pavlov (1849 – 1936) fisiologo russo, si laurea prima in fisiologia animale poi in medicina all’Università di Pietroburgo. È considerato il fondatore della riflessologia; Il comportamentismo di Watson (quasi contemporaneo agli studi di Pavlov) risentì molto delle basi scientifiche di questo autore; Pavlov scoprì, attraverso i suoi numerosi esperimenti con i cani: il riflesso condizionato. Questa scoperta conferì una base scientifica alle teorie comportamentiste sull’apprendimento.
Ivan Petovič Pavlov ► Riflessologia: studia la risposta automatica e involontaria agli stimoli che agiscono su un organismo umano o animale; ► Dall’ambiente proviene uno stimolo (S) e l’organismo emette una risposta (R). ► L’ambiente stimola l’animale o l’uomo e questi reagisce attraverso un riflesso secondo lo schema stimolo – risposta; ► Impianto teorico alla base del Comportamentismo di Watson.
I cani di Pavlov ► Tramite gli studi sulla digestione e le ghiandole salivari nel 1904 fu conferito a Pavlov il Premio Nobel per la Medicina; ► Pavlov era interessato allo studio delle ghiandole salivari perché aiutavano la deglutizione e i meccanismi del processo digestivo; ► Per questo motivo ideò una ingegnosa macchina per la misurazione della quantità di saliva e il tempo di salivazione. La macchina inventata era il Chimografo ► Il Chimografo è uno strumento in grado di tracciare un grafico di un evento fisiologico.
I cani di Pavlov Ogni qualvolta Pavlov introduceva del cibo nella bocca di un cane si verificava un aumento immediato del flusso salivare; ► Questa reazione Stimolo – Risposta era dovuta ad un riflesso innato che Pavlov chiamò: Riflesso incondizionato. ►
I cani di Pavlov ► Pavlov si accorse, però, che il cane produceva saliva alla vista della persona che solitamente serviva il cibo; ► Con più attenzione notò, inoltre, che il cane salivava addirittura al suono dei passi della persona incaricata per fornire il cibo; ► Pavlov chiamò questo nuovo tipo di riflesso (ovvero: la reazione del cane al suono dei passi e alla vista della persona): riflesso condizionato.
Il condizionamento classico (o rispondente): fasi e leggi
Il condizionamento classico (o rispondente): fasi e leggi ► Possiamo definire il condizionamento classico (o rispondente) di Pavlov come un apprendimento derivato da ripetute esperienze di associazione tra uno Stimolo e una Risposta; ► Alla presenza di un dato Stimolo si verifica in modo condizionato anche una data Risposta; ► Come il cane che impara ad associare la presenza di cibo con il campanello e quindi inizia a salivare.
Le ricerche di Thorndike ► Edward Lee Thorndike (1874 – 1949) psicologo americano della Columbia University è autore di uno dei primi articoli di psicologia animale sperimentale: L’intelligenza animale: studio sperimentale dei processi associativi negli animali (1911); I suoi studi sugli animali portano alla teorizzazione dell’apprendimento per prove ed errori; ► Thorndike nei suoi esperimenti utilizza principalmente i gatti; li pone in gabbie speciali dette problem-box. ►
Problem – box (gabbie problema) o Puzzle - box Thorndike poneva dei gatti affamati all’interno di gabbie dette problembox; ► fuori da queste, in bella vista, esponeva del cibo; ► Le gabbie si caratterizzavano per particolari sistemi di apertura; ► la gabbie si aprivano soltanto se il gatto azionava il meccanismo dall’interno; ►
Apprendimento per prove ed errori gatti di Thorndike posti nelle gabbie (gabbie= stimolo) compiono inizialmente movimenti a caso. Casualmente capita che tra i tanti movimenti si compia quello giusto che permette l’apertura della gabbia (risposta corretta); ► Ponendo lo stesso gatto più volte nella stessa gabbia esso tende a ripetere le risposte corrette e a evitare le risposte sbagliate; ► Il tempo di fuoriuscita dalla gabbia diminuisce all’aumentare delle prove; ►I
Apprendimento per prove ed errori ► Il comportamento del gatto quindi inizialmente casuale diviene progressivamente più efficace: per prove ed errori il gatto impara e ripete le risposte che più gli consentono di avvicinarsi al cibo, abbandonando quelle inadeguate; ► L’esperimento dimostra una modalità di apprendimento spesso utilizzata anche dall’uomo in varie circostanze, in particolare ogni volta che si trova ad acquisire o perfezionare un comportamento mirato a uno scopo.
Ricapitolando: apprendimento per prove ed errori … ► Avviene in presenza di uno stimolo (gabbia chiusa) e di una motivazione/bisogno a rispondere allo stimolo (cibo); ► Avviene per tentativi alla ricerca della risposta corretta; ► È un apprendimento che avviene a piccoli passi: più prove permettono di comprendere la strada giusta da percorrere.
La “legge dell’effetto” ► “gli atti che producono soddisfazione tendono ad essere associati a quella situazione, cosicché, quando essa si ripresenta, vi sono maggiori probabilità che gli stessi atti vengano ripetuti”; (1905) → 1° versione ► Un’azione, un comportamento, che produce conseguenze soddisfacenti (che gratifica un bisogno) tende a ripresentarsi, mentre, un comportamento insoddisfacente (che non gratifica un bisogno) ha minori probabilità di ripresentarsi e quindi di essere riutilizzato.
Il condizionamento operante Burrhus Frederic Skinner (1904 – 1990) riprende le ricerche di Pavlov e Thorndike per elaborare la teoria del condizionamento operante; ► Se nel condizionamento classico il soggetto apprende in modo passivo, in quello operante l’apprendimento si realizza attraverso il coinvolgimento attivo del soggetto. ►
Skinner box Skinner studiava il comportamento di topi e piccioni posti in gabbie chiamate Skinner box; ► … Il topo viene posto in una gabbia all’interno della quale si trova una leva. ► Quando la leva viene premuta essa consente l’ingresso del cibo. ►
Skinner box
Il condizionamento operante topo impara ad azionare la leva intenzionalmente per ottenere del cibo; ► Il cibo per Skinner funge da rinforzo positivo ovvero: spinge il topo a attivare e ripetere il comportamento di pressione sulla leva; ► quando però al topo non viene fornito il rinforzo (cibo), egli cessa di premere la leva e il comportamento si estingue spontaneamente; ► Il ►I rinforzi sono tutti quegli stimoli che mantengono o incrementano un comportamento; o, in senso negativo, lo disincentivano e tendono a farlo estinguere.
Il condizionamento operante Quello che nel Condizionamento Classico (o rispondente) veniva chiamato Risposta Condizionata, con Skinner, acquisterà il termine di “Operazione”, da qui la teoria del condizionamento operante; ► L’animale e l’uomo sono “soggetti” attivi che ► “operano”, compiono delle azioni. Quindi l’individuo e l’animale rispondono entrambe a degli stimoli: operando, compiendo delle azioni influenzate da dei Rinforzi. ► Il Rinforzo è lo stimolo dell’ambiente o la risposta dell’ambiente ad un nostro comportamento quindi può essere incoraggiante o inibente. ► Per Skinner il raggiungimento di un comportamento è il frutto di un agente di Rinforzo. ►
Tecnica del Modellamento ► Il modellamento o “metodo delle approssimazioni successive” o Shaping: consiste nello scomporre un compito che l’animale o l’uomo deve eseguire in piccole tappe successive; ► Il superamento graduale di tutte le prove avrà come risultante l’acquisizione del comportamento desiderato; ► A Skinner interessava non tanto il processo di apprendimento in sé, quanto la possibilità di modificare e controllare il comportamento attraverso le procedure di condizionamento.
“Walden Two” la grande utopia pedagogica di Skinner ► ► ► Romanzo pubblicato nel 1948 è stato un best-seller fino agli anni ’ 80 del Novecento, sono state vendute oltre 2 milioni di copie; Il titolo ricalca il romanzo di Henry David Thoreau (filosofo trascendentalista) pubblicato nel 1854 dal titolo “ Walden o la vita nei boschi”; altro testo: “La disobbedienza civile” (1849) Nel suo romanzo Skinner vi descrive una comunità utopica retta da norme e principi scientifici e dal controllo sociale attuato mediante procedure di condizionamento; Fin dalla nascita i bambini sono condizionati a diventare intelligenti, socievoli e democratici attraverso la somministrazione di rinforzi positivi; La convinzione di fondo del romanzo è che l’agire umano possa essere controllato, quindi migliorato. Il fine è rinnovare l’umanità attraverso una civiltà totalmente Tecnocratica in cui ogni aspetto della vita dell’uomo (soprattutto convivenza e educazione) viene organizzato da un gruppo di scienziati.
Edward Chace Tolman (1886 – 1959) fu professore di psicologia animale all’Università di Berkeley, California. ► L’approccio sperimentale di Tolman è sostanzialmente comportamentista: egli, però, getta un ponte tra comportamentismo e cognitivismo; ► Ammette l’esistenza della soggettività e della coscienza. ►
Il ruolo del soggetto ► Contrariamente ai comportamentisti ortodossi (Watson) per cui il comportamento di un organismo (animale o uomo) è una risposta meccanica ad uno stimolo; per Tolman, lo stimolo iniziale, viene invece filtrato e elaborato dal soggetto; ► Quindi non sempre lo stimolo potrà essere tradotto nella risposta desiderata; ► Ciò che filtra e elabora lo stimolo prima della risposta è la coscienza, quindi: bisogni, aspettative, scopi o avversioni del soggetto rispetto allo stimolo.
Apprendimento latente Attraverso i suoi esperimenti su animali (labirinti con topi) Tolman mise a fuoco il concetto di apprendimento latente; ► questo apprendimento non è direttamente misurabile (osservabile); però, è deducibile dal comportamento stesso dell’animale che risulta finalizzato; ► L’apprendimento latente è un tipo di apprendimento che conduce alla formazione di mappe mentali, le quali, poi, sulla base di bisogni (o particolari motivazioni) orienteranno il soggetto in azioni finalizzate. ►
Ricapitolando … Per Tolman esiste una coscienza sia nell’animale che nell’uomo; ► La coscienza ha la funzione di filtrare l’esperienza prima di dare una risposta; ► La coscienza ha la capacità di sintetizzare l’esperienza reale in mappe mentali che servono a trattenere in memoria i dati fondamentali di una precisa situazione; ► Sulla base di un bisogno, di una motivazione, questo schema mentale può essere recuperato nella memoria e utilizzato per il conseguimento di un particolare scopo; ► Apprendimento latente: la possibilità che la mente ha di formarsi uno schema, una sintesi mentale della realtà, e, utilizzarla, poi, per conseguire un determinato obiettivo. ►
Albert Bandura (1925) Mundare, Canada; ► Nel 1953 si trasferisce all’Università di Stanford in California; ► Ha svolto importanti ricerche sull’apprendimento per osservazione di modelli comportamentali; ► I suoi primi studi sono ispirati dalla teoria comportamentista, ma verso gli anni ’ 80 del Novecento si è accostato alla teoria cognitivista come risulta dal saggio: la fondazione sociale ► del pensiero e dell’azione. Una teoria sociale cognitiva (1986)
Apprendimento per osservazione esperimenti bambola “Bobo”
Wolfgang Köhler ► ► Wolfgang Köhler (1887 – 1967); Con M. Wertheimer e K. Koffka è uno dei massimi rappresentanti della Psicologia della Gestalt; Dal 1913 al 1920 risiedette nell’isola spagnola di Tenerife (Canarie) dove condusse interessanti esperimenti di psicologia animale su scimmie antropoidi; I testi: L’intelligenza delle scimmie antropoidi (1917); La psicologia della Gestalt (1929)
Gli esperimenti di Köhler ► Nel 1913 Köhler condusse osservazioni ed esperimenti sugli scimpanzé che popolavano l’isola spagnola di Tenerife, nelle Canarie; ► Notò che gli animali trovavano la soluzione dei problemi posti dallo scienziato improvvisamente, dopo aver provato in varie maniere senza risultato; ► Associò tale modalità di azione all’intuizione (insight) perché gli animali si mostravano capaci di utilizzare gli oggetti come se avessero avuto un’illuminazione improvvisa.
Lo scimpanzé Sultan ►È famoso il gesto dello scimpanzé chiamato Sultan il quale, alle prese con una banana appesa al soffitto di una stanza, a un certo punto afferra una grossa cassa, la mise sotto la banana ci salì e raggiunse il suo obiettivo.
Differenze tra Insight e Modellamento ► Il modellamento avviene gradualmente, attraverso piccoli compiti elementari e per tappe successive; in modo che il comportamento o l’apprendimento finale sia la somma di tutte le “frazioni” di compiti appresi; ► L’insight è invece una forma di ragionamento che, piuttosto che analizzare un problema nei dettagli tramite un processo di avvicinamento progressivo alla soluzione, consente di raggiungerla tramite un’intuizione improvvisa; ► Entrambe le modalità di apprendimento sono comunque necessarie e complementari.
Apprendimento per Insight In un altro famoso esperimento lo scimpanzé Sultan viene posto in una gabbia, al di fuori della quale si trova della frutta non direttamente raggiungibile; ► Con il braccio lo scimpanzé può arrivare ad un bastoncino troppo corto per raggiungere il cibo; ► Fuori dalla gabbia viene posto un bastone più lungo, che può essere recuperato solo usando quello corto; ► … all’improvviso la soluzione. ►
Apprendimento per Insight Attraverso il bastone più corto può trascinare a sé quello più lungo e, per mezzo del bastone più lungo, arrivare al cibo; ► La soluzione è avvenuta per Insight; ► Insight: termine inglese che significa “veder dentro”, “intuire”. Processo attraverso il quale un individuo giunge improvvisamente alla soluzione di un problema nuovo, grazie alla riorganizzazione degli elementi di conoscenza a sua disposizione. ► L’Insight svolge un ruolo importante nelle scoperte scientifiche dipendono spesso dalla capacità del ricercatore di vedere la stessa cosa in modo nuovo. ►
La rivoluzione cognitiva Mente e apprendimento
La prospettiva cognitivista Urlic Neisser (1928 – 2012) allievo di Kofka e Wertheimer è considerato il padre del Cognitivismo; ► Il testo Psicologia Cognitiva del 1967 riassumeva dieci anni di ricerche di studi della mente nella visione dell’Human Information Processing ►
I principi fondamentali del cognitivismo ► ► ► Il principio delle basi biologiche della mente: in primo luogo la psicologia studia: a) le funzioni e le strutture del sistema nervoso; b) i processi psichici che controllano l’adattamento dell’individuo all’ambiente; Il principio dello sviluppo: i processi psichici si sviluppano gradualmente in relazione allo sviluppo del sistema nervoso; Il principio del costruttivismo: la mente filtra le informazioni provenienti dall’ambiente esterno e produce risposte in funzione dei propri schemi di conoscenza e di azione; Il principio del mentalismo: la psiche è organizzata in “modelli mentali” ovvero: schemi di conoscenza e azione che guidano il comportamento; Il principio della elaborazione delle informazioni: la mente è un elaboratore d’informazioni così come lo è un computer
Jean Piaget (1896 – 1980) è stato uno psicologo, filosofo e pedagogista svizzero. ► Ipotizzò che le funzioni mentali da lui intese: come ► capacità di risolvere problemi e di adattarsi all’ambiente, non fossero presenti fin dalla nascita, ma emergessero progressivamente sotto la spinta della maturazione del sistema nervoso.
La psicologia “genetica” di Piaget ► Per Piaget l’intelligenza dell’adulto era l’ultimo stadio di un processo evolutivo che si svolge dalla nascita fino all’adolescenza (questo processo viene definito: ontogenesi); ► La psicologia di Piaget viene detta Genetica intendendo con questo termine la descrizione degli Stadi fondamentali dello sviluppo intellettivo Ontogenetico; ► La psicologia di Piaget viene detta anche Epistemologica perché cerca di individuare le condizioni che consentono alla mente di evolvere e di organizzarsi cognitivamente
Dall’osservazione sistematica al metodo clinico Nelle sue indagini Piaget e i suoi numerosi collaboratori seguirono vari metodi: 1. Fecero ricorso all’osservazione sistematica delle attività spontanee del bambino (gioco, dialogo …); 2. Fecero ricorso a colloqui clinici (guidati dal ricercatore); 3. Fecero ricorso ad esperimenti che non si svolgevano in laboratorio ma nell’ambiente di vita del bambino. ►
Il metodo clinico ►A questi tipi d’indagine Piaget aggiunse il metodo clinico che prevedeva: l’impiego del dialogo e l’utilizzo di materiale adatto al bambino e facilmente manipolabile (plastilina, asticelle, perline, modellini, recipienti, bamboline ecc …); ► Il modo del bambino di manipolare il materiale rivelava anche il suo livello mentale; ► Fu il modo diverso che i bambini hanno, a varie età, di manipolare il materiale, che indusse Piaget ad teorizzare uno sviluppo progressivo e differenziato delle funzioni mentali.
L’intelligenza ► Secondo Piaget l’intelligenza si evolve da forme semplici, di natura concreta (pensiero concreto), a forme più astratte del pensiero (come la capacità di formulare ipotesi sulla realtà e compiere ragionamenti deduttivi); ► L’intelligenza è una forma evoluta di adattamento, attraverso cui l’uomo conosce l’ambiente e interviene attivamente su di esso per modificarlo.
Adattamento e cambiamenti ► L’adattamento è un processo che presuppone continui cambiamenti, in quanto l’esperienza pone al bambino che cresce bisogni nuovi da soddisfare e problemi nuovi da risolvere; ► Per spiegare queste trasformazioni Piaget ha introdotto tre importanti concetti: schema, assimilazione e accomodamento.
Assimilazione e schema Assimilazione significa incorporare un oggetto, una frase, un’idea, un’esperienza, un comportamento, sottoforma di Schema mentale, rappresentazione mentale; ► Lo schema mentale: è una “immagine mentale” che trattiene i dati fondamentali di un’esperienza (li memorizza). ► Attraverso l’immagine mentale il bambino (come l’adulto) può conoscere, riflettere, scegliere e orientarsi. ►
Accomodamento e equilibrazione ► L’accomodamento implica invece una modifica degli schemi mentali (una ristrutturazione) quando l’esperienza di un bambino (o anche adulto) viene arricchita di nuovi elementi o contenuti; ► L’equilibrazione: è il processo adattivo che ingloba l’evento nuovo e ristruttura i vecchi schemi mentali e le vecchie strategie di azione in modo tale che la novità si armonizzi con le conoscenze e i significati precedenti.
Gli Stadi di sviluppo dell’intelligenza ► ► 1. Uno dei temi centrali della teoria Piagietiana (ed è per questo aspetto che si definisce genetica), è: Bambino e Adulto sono il punto di partenza e il punto di arrivo dello sviluppo psicologico e intellettivo; Piaget individua 6 stadi di sviluppo. I 3 primi stadi dello sviluppo mentale si susseguono dalla nascita fino a diciotto – venti mesi di età: Stadio dei riflessi o meccanismi ereditari, delle prime tendenze istintive (alimentari) e delle prime emozioni. Alcuni riflessi garantiscono le funzioni vitali: respirare, deglutire, tossire, il riflesso di suzione, di girare il capo dalla parte del contatto fisico, il riflesso di deambulazione, il riflesso natatorio ecc …
Gli Stadi di sviluppo dell’intelligenza 1. 2. Stadio delle prime abitudini motorie: il bambino conosce attraverso i sensi e i movimenti. Progressivamente scopre il legame mezzi – fini. Dagli 8 mesi in poi il bambino sviluppa un’abilità fondamentale: l’intenzionalità; Stadio dell’intelligenza sensomotoria e pratica (anteriore al linguaggio): un’altra importante conquista sul piano cognitivo consiste nella rappresentazione mentale. Intorno ai 18 – 20/24 mesi incomincia a pensare rappresentandosi mentalmente un oggetto. L’oggetto continua ad esistere anche se in quel momento non lo vede: la permanenza dell’oggetto.
La permanenza dell’oggetto ► La permanenza dell’oggetto significa che gli oggetti continuano ad esistere anche quando non si vedano, ► Bambino di pochi mesi: se un oggetto gli cade per terra o gli viene nascosto davanti ai suoi occhi crede che non esista più; ► Lo stesso bambino di circa 2 anni: se lo stesso oggetto gli viene nascosto davanti agli occhi, lo cerca;
Il pensiero rappresentativo ► Tra 18 – 24 mesi il bambino riesce ad immaginare, cioè a rappresentare mentalmente azioni, per cui prima di agire immagina l’azione da compiere; ► Con l’emergere del pensiero rappresentativo nasce anche un tipo di soluzione rispetto ai problemi simile all’insight descritto dagli Psicologi della Gestalt; ► Il pensiero rappresentativo inoltre rende possibile “l’imitazione differita” ovvero: l’imitazione di modi di agire e comportamenti osservati dal bambino.
I tre stadi dello sviluppo dell’intelligenza ► 1. 2. 3. I tre primi stadi dello svipluppo mentale precedono la nascita del pensiero propriamente detto. Lo stadio dell’intelligenza intuitiva o preoperatoria e dei rapporti sociali; Lo stadio delle operazioni intellettuali concrete; Lo stadio delle operazioni intellettuali astratte.
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