Ministero dellIstruzione Universit e Ricerca Ufficio Scolastico Regionale

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Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata SCUOLA POLO REGIONALE

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata SCUOLA POLO REGIONALE I. C. «G. MINOZZI - N. FESTA» Matera NORME IN MATERIA DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA PRIMARIA - DECRETO LEGISLATIVO N. 62 DEL 13 APRILE 2017 - I. C. «Q. O. Flacco» - Marconia di Pisticci, 13 Aprile 2018 ore 15: 30’ - Isp. Gerardo Antonio PINTO -

Considerazioni preliminari • La valutazione non costituisce un sapere condiviso. • C’è paura di

Considerazioni preliminari • La valutazione non costituisce un sapere condiviso. • C’è paura di sbagliare ed una certa ritrosia nei confronti di azioni che possono diventare, per gli

Considerazioni preliminari • Ci sono molti aspetti a carattere generale non ancora risolti •

Considerazioni preliminari • Ci sono molti aspetti a carattere generale non ancora risolti • C’è un ampio dibattito non solo nella comunità scolastica ma anche nella comunità scientifica, sulle modalità, sulle opportunità, sui vantaggi e svantaggi della valutazione. • Si parla di comportamenti, di apprendimenti, di performance, di prestazioni. . …

Considerazioni preliminari • Le scelte istituzionali operate negli ultimi decenni non hanno aiutato a

Considerazioni preliminari • Le scelte istituzionali operate negli ultimi decenni non hanno aiutato a superare tali difficoltà, perché non sempre sono state coraggiose e coerenti (segnali contrastanti susseguitisi in un tempo limitato: dalla scala pentenaria AB-C-D-E, al ripristino di prassi più rassicuranti, come l’uso degli aggettivi sintetici nel periodo 1996 -2008, alla

Considerazioni preliminari • Un altro elemento di non poco conto, è stato anche il

Considerazioni preliminari • Un altro elemento di non poco conto, è stato anche il ruolo dell’INVALSI e delle sue “prove” non sempre e non da tutti accettate come possibile contributo al miglioramento della qualità degli esiti formativi degli studenti. • Ciò non vuol dire che, nel merito, le scuole non abbiano realizzato esperienze importanti, ma che tali

 • • • LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI prima del D. Lgs. 62/2017 I

• • • LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI prima del D. Lgs. 62/2017 I documenti della Riforma (da Legge 53/03) DM n. 139/2007 La legge 169/2008 DPR. 122 / 2009 Normativa e disposizioni relative alle rilevazioni nazionali INVALSI

Il nuovo percorso della valutazione • La normativa di riferimento • Le finalità generali

Il nuovo percorso della valutazione • La normativa di riferimento • Le finalità generali della valutazione nel d. lgs. 62/2017 • Oggetto e finalità della valutazione • La valutazione del comportamento • Il giudizio descrittivo • Criteri di ammissione alla classe successiva • La certificazione delle competenze • Valutazione degli alunni con disabilità • Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento

Gli attuali riferimenti normativi • Legge 107. Riforma del sistema nazionale di istruzione e

Gli attuali riferimenti normativi • Legge 107. Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. • D. Lgs. 62 del 13/4/2017. Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione e esami di stato. • D. M. 741 del 3/10/2017 che regolamenta l’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione • D. M. 742 del 3/10/2017 che Regolamenta le modalità per la certificazione delle competenze. • Circolare MIUR 1865 10/10/2017. Indicazioni in

La legge 107/2015……. • La legge 107/2015 (la c. d. “buona scuola”), al comma

La legge 107/2015……. • La legge 107/2015 (la c. d. “buona scuola”), al comma 181 lett. i), delegava il Governo ad emanare entro 180 giorni un decreto avente valore di legge per regolamentare valutazione e certificazione delle competenze, ispirando le nuove modalità ad una “funzione formativa e di orientamento”. La delega comprendeva anche la revisione degli

Il D. Lgs. N. 62/2017 • La delega ha prodotto il decreto legislativo 62

Il D. Lgs. N. 62/2017 • La delega ha prodotto il decreto legislativo 62 del 17 aprile 2017, un provvedimento assai articolato che spazia dalle questioni generali sul “senso” del valutare fino a prescrizioni di dettaglio in materia di ammissione alle classi successive e agli esami, di “voto in condotta”, di certificazione delle

Decreto legislativo n. 62/2017 • Innova rispetto alla legislazione vigente, abrogando articoli o commi

Decreto legislativo n. 62/2017 • Innova rispetto alla legislazione vigente, abrogando articoli o commi di disposizioni precedenti, in particolare della Legge 169/2008 e del DPR. 122 / 2009. • Entra in vigore, per quanto riguarda le disposizioni sul primo ciclo di istruzione, a partire dal 1. 09. 2017. • I Collegi dei docenti ne devono prendere atto e rivedere/adattare,

Decreto legislativo n. Finalità della valutazione 62/2017 • Il decreto 62/2017 esprime un punto

Decreto legislativo n. Finalità della valutazione 62/2017 • Il decreto 62/2017 esprime un punto di equilibrio tra diverse istanze e modi di interpretare la valutazione, con una forte continuità rispetto al quadro normativo precedente, ma raccomanda di contrastare con più convinzione (e non solo sanzionare) l’insuccesso scolastico, di mettere al centro la promozione di conoscenze, abilità e competenze negli allievi, di accertarle e

D. M. 742/2017 e C. M. 1865 del 10/10/17 • Per dare compiuta attuazione

D. M. 742/2017 e C. M. 1865 del 10/10/17 • Per dare compiuta attuazione alle nuove disposizioni si sono resi necessari ulteriori decreti ministeriali, contenenti i criteri particolareggiati per lo svolgimento degli esami di “terza media” (il 741) e i nuovi modelli di certificazione delle competenze (il 742). • Per completare il quadro dobbiamo poi annoverare anche la circolare

Finalità della valutazione • E’ formativa ed educativa (il collegio esplicita la corrispondenza tra

Finalità della valutazione • E’ formativa ed educativa (il collegio esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento. C. M. 1865/17); • concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli alunni; • documenta lo sviluppo dell’identità personale; • promuove l’autovalutazione di

Oggetto e soggetti della valutazione nel D. lgs. 62/2017 Sono oggetto di valutazione: Ø

Oggetto e soggetti della valutazione nel D. lgs. 62/2017 Sono oggetto di valutazione: Ø il processo formativo; Ø i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni; Ø La valutazione interessa la funzione docente nella dimensione individuale e collegiale: Ø individuale: responsabilità della valutazione, cura della documentazione, scelta degli

Oggetto e soggetti della valutazione nel D. lgs. 62/2017 Il processo formativo è un

Oggetto e soggetti della valutazione nel D. lgs. 62/2017 Il processo formativo è un percorso (strutturato e verificato) il più possibile favorevole all’apprendimento, alla ritenzione e al trasferimento delle conoscenze, abilità e competenze. Nello stabilire il processo formativo si definiscono: • gli obiettivi formativi • i contenuti formativi • le strategie formative • i metodi e gli strumenti • le modalità di valutazione

La valutazione è coerente con… • l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche; • la personalizzazione

La valutazione è coerente con… • l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche; • la personalizzazione dei percorsi; • le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Inoltre è effettuata: • dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale; • in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio e inseriti nel PTOF. (Libertà di insegnamento e collegialità

La valutazione nel primo ciclo • La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è

La valutazione nel primo ciclo • La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento. La valutazione periodica e finale si riferisce a: • le discipline di studio (I. N. 2012 – DM 254/2012); • le attività interdisciplinari di “Cittadinanza e Costituzione” sono

La valutazione nel primo ciclo • L’istituzione scolastica attiva specifiche strategie per il miglioramento

La valutazione nel primo ciclo • L’istituzione scolastica attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione), valorizzando l’autonomia didattica e organizzativa. • Adotta modalità di comunicazione efficaci e trasparenti. • La valutazione, in sede di scrutinio

La valutazione nel primo ciclo • Il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra

La valutazione nel primo ciclo • Il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (ad es. definendo descrittori, rubriche di valutazione, …) • I docenti, che svolgono attività nell’ambito del c. d. «potenziamento» e dell’arricchimento dell’offerta formativa, forniscono elementi di

La valutazione del comportamento • Il Collegio definisce i criteri per la valutazione del

La valutazione del comportamento • Il Collegio definisce i criteri per la valutazione del comportamento e ne determina le modalità di espressione. • Si riferisce alle competenze di cittadinanza. Documenti di riferimento: • statuto delle studentesse e degli studenti (sc. sec. I grado) • patto educativo di corresponsabilità;

La valutazione del comportamento La scuola promuove: • Comportamenti positivi degli alunni • Coinvolgimento

La valutazione del comportamento La scuola promuove: • Comportamenti positivi degli alunni • Coinvolgimento attivo sia degli alunni che delle famiglie. La comunicazione per la valutazione con le famiglie e con gli allievi DEVE ESSERE EFFICACE e TRASPARENTE

Il giudizio descrittivo Dal corrente a. s. la valutazione viene integrata da: • la

Il giudizio descrittivo Dal corrente a. s. la valutazione viene integrata da: • la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi dello sviluppo culturale, personale e sociale (autonomia, responsabilità…. ); • il livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunti (metodo di studio, consapevolezza, progressi rispetto ai livelli di partenza, …). Pertanto le II. SS. devono adeguare i propri modelli di documento di valutazione periodica e

Ammissione alla classe successiva • Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe

Ammissione alla classe successiva • Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado «anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione» . • I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione

Valutazione e certificazione delle competenze •

Valutazione e certificazione delle competenze •

La generalizzazione dei nuovi modelli • Con decreto ministeriale n. 742/2017 sono stati adottati

La generalizzazione dei nuovi modelli • Con decreto ministeriale n. 742/2017 sono stati adottati i modelli nazionali di certificazione delle competenze delle alunne e degli alunni del primo ciclo di istruzione, ispirati ad una preminente funzione formativa e di orientamento (al fine di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi) • Il decreto descrive le finalità e le modalità della certificazione e in

 • La proposta si ispira direttamente alle caratteristiche dei modelli sperimentati nel triennio

• La proposta si ispira direttamente alle caratteristiche dei modelli sperimentati nel triennio 2014 -2017 in un numero crescente di istituzioni scolastiche (circa 2. 700 nell’anno scolastico 2016/17), che hanno contribuito alla loro messa a punto definitiva. • Gli esiti di questo lavoro sono puntualmente descritti in tre rapporti nazionali di monitoraggio, disponibili

La certificazione delle competenze Gli esiti della sperimentazione sono stati ripresi nel comma 3

La certificazione delle competenze Gli esiti della sperimentazione sono stati ripresi nel comma 3 dell’articolo 9 del D. lgs. 62/2017 dove si trovano istruzioni dettagliate per la certificazione delle competenze per il primo ciclo d’istruzione (profilo dello studente, competenze chiave europee; uso dei livelli di acquisizione delle competenze; valorizzazione delle competenze sviluppate in situazioni di apprendimento non formale e informale). Si tratta di stimoli importanti, in grado di

La certificazione delle competenze • Ha valenza orientativa verso la scuola del secondo ciclo.

La certificazione delle competenze • Ha valenza orientativa verso la scuola del secondo ciclo. • Descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dagli alunni. • La certificazione è rilasciata al termine della scuola primaria e del

I modelli nazionali Sono stati emanati con decreto del MIUR (D. M. 742 +

I modelli nazionali Sono stati emanati con decreto del MIUR (D. M. 742 + allegati A scuola primaria - e B – sc. sec. I grado) sulla base dei seguenti principi: a) riferimento al Profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali; b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall’Unione Europea, così come recepite nell’ordinamento italiano; c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di

I modelli nazionali d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di

I modelli nazionali d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale; e) coerenza con il PEI per gli alunni con disabilità; f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della

Le Linee guida • Al fine di orientare le scuole nelle procedure di adozione

Le Linee guida • Al fine di orientare le scuole nelle procedure di adozione dei nuovi strumenti certificativi, il Comitato Scientifico Nazionale per le misure di accompagnamento alle Indicazioni/2012 per il primo ciclo ha elaborato e perfezionato in questi anni apposite “Linee Guida” • Il documento fornisce il quadro culturale in cui inserire il tema della certificazione, illustra le connessioni tra il momento della

Le Linee guida • La competenza, leggiamo nel Linee Guida, si presenta come un

Le Linee guida • La competenza, leggiamo nel Linee Guida, si presenta come un costrutto sintetico, nel quale confluiscono diversi contenuti di apprendimento – formale, non formale ed informale – insieme a una varietà di fattori individuali che attribuiscono alla competenza un carattere squisitamente personale. • E’ compito dei docenti monitorare il grado di maturazione delle

Gli strumenti per la valutazione delle competenze: Compiti di realtà • È necessario avere

Gli strumenti per la valutazione delle competenze: Compiti di realtà • È necessario avere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono adatte per la valutazione delle competenze. • La competenza si può accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove

Gli strumenti per la valutazione delle competenze • Le prove di realtà consistono nella

Gli strumenti per la valutazione delle competenze • Le prove di realtà consistono nella richiesta di risolvere situazioni problematiche nuove e vicine al mondo reale. • A tal fine, lo studente deve utilizzare conoscenze, abilità procedure e condotte già acquisite, trasferendole in contesti diversi da quelli familiari nell’ambito della pratica didattica.

I compiti di realtà comunque… compiti di realtà • Richiedono l’esercizio in situazione di

I compiti di realtà comunque… compiti di realtà • Richiedono l’esercizio in situazione di molte conoscenze e abilità: − cercare una soluzione − prendere decisioni − rappresentare e comunicare informazioni − interpretare dati • Richiedono molto tempo per essere portati a termine I compiti di realtà devono: • • • esigere l’utilizzo di conoscenze e abilità possedute valorizzazione in contesti e ambiti di riferimento diversi da quelli consolidati nella pratica didattica Far riferimento a risorse interne ed esterne

Osservazioni sistematiche • Altro elemento necessario, insieme ai compiti di realtà, ai fini della

Osservazioni sistematiche • Altro elemento necessario, insieme ai compiti di realtà, ai fini della valutazione delle competenze, è costituito dalle osservazioni sistematiche.

Le osservazioni, devono fare riferimento ai seguenti aspetti: autonomia: è capace di reperire da

Le osservazioni, devono fare riferimento ai seguenti aspetti: autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo; partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; flessibilità, resilienza e creatività: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte e soluzioni funzionali e all’occorrenza divergenti, con utilizzo originale di materiali, ecc. ; consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

Autobiografie cognitive Alle prove di realtà e alle osservazioni sistemiche, va affiancato il racconto,

Autobiografie cognitive Alle prove di realtà e alle osservazioni sistemiche, va affiancato il racconto, da parte dell’allievo, del percorso cognitivo svolto. Ciò, al fine di cogliere il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Si tratta di far narrare all’allievo: • gli aspetti più interessanti per lo stesso; • le difficoltà incontrate e il modo in cui le ha superate; • la successione delle operazioni compiute, evidenziando gli errori più frequenti e i

 «Chi ascolta dimentica , chi vede ricorda e chi fa impara !!!» CHI

«Chi ascolta dimentica , chi vede ricorda e chi fa impara !!!» CHI RACCONTA CIÒ CHE HA IMPARATO …. APPRENDE !!!!

Autobiografie cognitive ………Per dirla con Seymur Papert: «Si impara meglio facendo. Ma si impara

Autobiografie cognitive ………Per dirla con Seymur Papert: «Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio se si combina il fare con il parlare di quello che si è fatto e con il riflettere su

Valutazione delle competenze • Ribadendo il concetto che la valutazione delle competenze è frutto

Valutazione delle competenze • Ribadendo il concetto che la valutazione delle competenze è frutto di un processo e non di prove isolate e circoscritte, nelle Linee Guida leggiamo: «Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione delle competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso di studio – primario e secondario di primo grado –

CERTIFICAZIONE • Per procedere alla certificazione delle competenze bisogna accertare se l’alunno sappia utilizzare

CERTIFICAZIONE • Per procedere alla certificazione delle competenze bisogna accertare se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse discipline per risolvere situazioni problematiche complesse, mostrando un progressivo sviluppo di autonomia e responsabilità nello svolgimento del

CERTIFICAZIONE • La procedura è complessa in quanto si fonda sui diversi aspetti della

CERTIFICAZIONE • La procedura è complessa in quanto si fonda sui diversi aspetti della valutazione: conoscenze, abilità, traguardi per lo sviluppo delle competenze, atteggiamenti adottati in un contesto problematico e più articolato rispetto alle tradizioni verifiche (semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti appresi). • La certificazione, inoltre, si configura come un processo in cui la stessa non è il frutto delle evidenze dell’ultimo anno di

Valutazione e Certificazione delle competenze • La valutazione e la certificazione delle competenze al

Valutazione e Certificazione delle competenze • La valutazione e la certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione si legano strettamente alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, i cui traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento vengono esplicitati, declinati e contestualizzati nel Curricolo di ciascuna Scuola. • Nelle Linee Guida si evidenzia che l’elemento qualificante delle Indicazioni nazionali è il Profilo dello studente, in cui si indicano le competenze che si auspica

Dalle le Linee guida……. • La valutazione delle competenze, ai fini della certificazione, deve

Dalle le Linee guida……. • La valutazione delle competenze, ai fini della certificazione, deve essere adeguata insieme alle altre due dimensioni sostanziali dell’insegnamento: proge ttazione e attività didattica in classe. • La progettazione deve avere come punto di partenza i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento indicati per

DIETRO LA CERTIFICAZIONE: VALUTARE LE COMPETENZE NON PARTIAMO DALLA CODA…. .

DIETRO LA CERTIFICAZIONE: VALUTARE LE COMPETENZE NON PARTIAMO DALLA CODA…. .

Dalle Linee guida……… • L’azione didattica deve prevedere contenuti non solo disciplinari ma anche

Dalle Linee guida……… • L’azione didattica deve prevedere contenuti non solo disciplinari ma anche e soprattutto trasversali che, a loro volta, devono essere oggetto di un’azione di ristrutturazione continua da parte degli alunni. A tal fine, risultano efficaci modalità di apprendimento cooperativo e laboratoriale, capaci di trasformare la classe in una piccola comunità di apprendimento. • L’apprendimento situato e distribuito, collocato cioè in un contesto il più possibile reale e articolato in diversi elementi di comunicazione (materiali cartacei, virtuali, compagni, insegnante, contesti esterni e

Valutazione degli alunni con disabilità L’art. 11 del D. Lgs. N. 62/2017, non introduce

Valutazione degli alunni con disabilità L’art. 11 del D. Lgs. N. 62/2017, non introduce sostanziali novità in materia. La valutazione degli alunni con disabilità è effettuata tenendo conto de PEI ed è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dello sviluppo delle potenzialità del disabile nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni -del PEI e Pd. F Prove Invalsi: • misure compensative o dispensative,

Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento È effettuata tenendo conto del PDP

Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento È effettuata tenendo conto del PDP ed è riferita a: • il livello di apprendimento conseguito mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 170/2010, indicati nel PDP. • Prove Invalsi: si possono

Le prove INVALSI nel decreto legislativo n. 62 del 13. 04. 2017 Le «due

Le prove INVALSI nel decreto legislativo n. 62 del 13. 04. 2017 Le «due valutazioni» presenti nel decreto 62/2017: 1) La valutazione scolastica «interna» alla scuola; 2)La valutazione scolastica «esterna» alla scuola: il sistema delle prove nazionali standardizzate. Queste due valutazioni hanno

Prove INVALSI nella Scuola Primaria Novità: prova d’inglese in V (livello A 1 del

Prove INVALSI nella Scuola Primaria Novità: prova d’inglese in V (livello A 1 del QCER) cartacea sulle competenze ricettive Date per le CLASSI SECONDE: • 9 maggio 2018: prova di Italiano e prova preliminare di lettura (quest’anno, la prova di lettura è svolta solo dalle classi campione della II primaria); • 11 maggio 2018: prova di Matematica.

Prove INVALSI nella Scuola Primaria Date per le CLASSI QUINTE • 03 maggio 2018:

Prove INVALSI nella Scuola Primaria Date per le CLASSI QUINTE • 03 maggio 2018: prova d’Inglese. La prova riguarda le competenze ricettive (comprensione della lettura e dell’ascolto) riferita al livello A 1 del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue) • 09 maggio 2018: prova di Italiano • 11 maggio 2018: prova di Matematica.

La prova di INGLESE della V primaria Riferimento normativo: art. 4, c. 1 del

La prova di INGLESE della V primaria Riferimento normativo: art. 4, c. 1 del D. Lgs. 62/2017 - Modalità di somministrazione: CARTACEA Materiale informativo: https: //invalsi areaprove. cineca. it/docs/2018/Caratteristiche prova ENG V primaria. pdf Competenze oggetto di valutazione: • Comprensione della lettura (reading) • Comprensione dell’ascolto (listening) • Livello del QCER: livello A 1 Composizione della prova: • 3 -4 compiti (task) di comprensione della lettura (durata 30 min. ) • 3 -4 compiti (task) di comprensione dell’ascolto (durata 30 min. ) Task di lettura: lunghezza massima 110 parole,

Materiale informativo Inglese V primaria Documentazione informativa (https: //invalsiareaprove. cineca. it/index. php? get=static&pag= materiale_informativo):

Materiale informativo Inglese V primaria Documentazione informativa (https: //invalsiareaprove. cineca. it/index. php? get=static&pag= materiale_informativo): Ø la struttura della prova d’Inglese per la V primaria Ø le modalità di svolgimento della prova d’Inglese per la V primaria Protocollo di somministrazione: entro 05. 04. 2018 Ø Esempi (Sample) della prova d’Inglese: un esempio per ogni tipologia di compito (task) • disponibilità degli esempi (sample): entro 31. 01. 2018

Svolgimento prova d’Inglese della V primaria Ore 7. 30: scarico (download) del file audio

Svolgimento prova d’Inglese della V primaria Ore 7. 30: scarico (download) del file audio dall’area riservata della segreteria scolastica Ore 8. 30: apertura ed etichettatura dei fascicoli secondo le indicazioni del protocollo di somministrazione Ore 9. 30: Distribuzione a ciascun allievo del fascicolo (booklet) secondo le consuete modalità utilizzate per Italiano e Matematica (elenco studenti, codice SIDI, ecc. ) Ore 9. 45: inizio della prova PARTE 1: COMPRENSIONE DELLA LETTURA (reading), durata 30’ Ore 10. 15 -10. 30: pausa Ore 10. 30: inizio della prova PARTE 2: COMPRENSIONE DELL’ASCOLTO (listening), durata 30’ • ascolto in audio-cuffia (preferibile) o collettivo del

Considerazioni finali • Il percorso non è semplice e richiede una elevata professionalità nei

Considerazioni finali • Il percorso non è semplice e richiede una elevata professionalità nei docenti. • Molte informazioni valutative dovranno essere comunicate ai genitori, anche con modalità diverse. • In particolare i risultati scolastici relativi alle discipline di studio

Considerazioni finali • I modelli per la certificazione delle competenze per il primo ciclo

Considerazioni finali • I modelli per la certificazione delle competenze per il primo ciclo utilizzeranno una scala letterale a 4 livelli, (Avanzato – Intermedio-Base – Iniziale) con descrittori riferiti al profilo dello studente e alle competenze “chiave”. • Infine gli esiti delle prove invalsi saranno restituiti attraverso una “descrizione” che utilizzerà una rubrica a 6 livelli per italiano e matematica (i cinque livelli storici delle prove Invalsi, più un livello

Considerazioni finali • Si tratta di informazioni abbastanza dettagliate, che illustrano diversi aspetti degli

Considerazioni finali • Si tratta di informazioni abbastanza dettagliate, che illustrano diversi aspetti degli apprendimenti (le conoscenze e le abilità disciplinari, le competenze trasversali, alcune abilità fondamentali comparate a standard nazionali), non facili da decodificare nel loro significato profondo neppure dai

Considerazioni finali Considerazioni • A maggior ragione non sarà facile coinvolgere i genitori, ma

Considerazioni finali Considerazioni • A maggior ragione non sarà facile coinvolgere i genitori, ma sarà indispensabile farlo per non vanificare il valore formativo dell’intero processo di valutazione. • L’opinione pubblica sembra assai affezionata al voto come codice forte e chiaro per comunicare la valutazione. • I voti numerici si presentano come simboli inequivocabili, ma a guardarli

Considerazioni finali • Cosa significa un “sei”? E cosa un “sei” in matematica? E

Considerazioni finali • Cosa significa un “sei”? E cosa un “sei” in matematica? E il “sei” dell’insegnante A è identico al “sei” del docente B? • I voti finiscono col diventare sintomo di un superficiale appagamento, quando non veicolo di competizione tra i ragazzi o fonte di contenzioso tra genitori e

Considerazioni finali • Il voto (soprattutto quello in condotta) e la bocciatura vengono spesso

Considerazioni finali • Il voto (soprattutto quello in condotta) e la bocciatura vengono spesso considerati indici di serietà della scuola e/o strumenti indispensabili per spronare all’impegno di molti ragazzi. • Tuttavia gli studiosi ci ricordano che un apprendimento duraturo non è quello stimolato dal voto, bensì dalla curiosità per ciò che si studia, dalla percezione di diventare competenti, dalla capacità di padroneggiare con successo un

Considerazioni finali • Parlare di competenze tra insegnanti, con i genitori, con gli stessi

Considerazioni finali • Parlare di competenze tra insegnanti, con i genitori, con gli stessi ragazzi, sottolineare il valore della certificazione, andare oltre l’etichetta del voto numerico, inoltrarsi nella lettura delle rubriche, può aprire uno spiraglio per comprendere le “magie” dell’apprendimento. • Come avviene? Cosa fare quando affiorano difficoltà? Come tenere insieme aspetti cognitivi, sociali,

Considerazioni finali • Se saremo capaci di affrontare queste domande, di fare ricerca e

Considerazioni finali • Se saremo capaci di affrontare queste domande, di fare ricerca e formazione sulla “buona valutazione”, di comunicarla in maniera chiara, ma non banale, ai genitori e agli allievi, allora cambierà profondamente il senso della

QUALI SFIDE PER LA VALUTAZIONE? L’APPRENDIMENTO SI APPREZZA, NON SI MISURA STUDENTE SOGGETTO, NON

QUALI SFIDE PER LA VALUTAZIONE? L’APPRENDIMENTO SI APPREZZA, NON SI MISURA STUDENTE SOGGETTO, NON SOLO OGGETTO DELLA VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO, NON SOLO DELL’APPRENDIMENTO DELL PROVE DI COMPETENZA, NON SOLO DI RIPRODUZIONE DEL SAPERE FOCUS SUI PROCESSI, OLTRE LA PRESTAZIONE PIU’ ELEMENTI DOCUMENTALI, OLTRE LE VERIFICHE “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa. ” (Wiggins, 1993)

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE…… toninopinto 519@gmail. com

GRAZIE PER L’ATTENZIONE…… toninopinto 519@gmail. com