LORDINAMENTO INTERNAZIONALE E IL TURISMO 1 LUNIONE EUROPEA

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L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE E IL TURISMO 1

L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE E IL TURISMO 1

L’UNIONE EUROPEA 2

L’UNIONE EUROPEA 2

L’UNIONE EUROPEA L’Unione europea è un'organizzazione sovranazionale di cui fanno attualmente parte 28 stati

L’UNIONE EUROPEA L’Unione europea è un'organizzazione sovranazionale di cui fanno attualmente parte 28 stati europei. A differenza di altre organizzazioni internazionali, l'Unione europea ha il potere di emanare proprie norme, che sono immediatamente e automaticamente efficaci in tutti gli Stati membri. Ciò comporta una notevole limitazione della sovranità degli Stati aderenti e configura l'Unione europea come un'organizzazione sovranazionale (ossia al di sopra degli Stati) e non semplicemente come un’organizzazione internazionale (cioè fra gli Stati). 3

L'Unione europea ha assunto questa denominazione nel 1993 per effetto del Trattato dell’Unione europea

L'Unione europea ha assunto questa denominazione nel 1993 per effetto del Trattato dell’Unione europea o Trattato di Maastricht. Ma come si è arrivati a questo traguardo fondamentale? 4

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA La conclusione della seconda guerra mondiale sancì la fine dell'egemonia

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA La conclusione della seconda guerra mondiale sancì la fine dell'egemonia delle potenze europee sul resto del mondo. Gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica emersero come i nuovi protagonisti dell'equilibrio internazionale, mentre i Paesi dell'Europa si trovarono divisi in due blocchi contrapposti, sotto l'influenza delle due superpotenze. Questa nuova situazione di debolezza spinse alcuni Stati europei appartenenti al blocco occidentale verso una politica di collaborazione reciproca. Il processo di integrazione europea fu intrapreso da sei Stati: l'Italia, la Francia, la Repubblica federale di Germania, il Belgio, i Paesi 5 Bassi e il Lussemburgo.

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA 1951 TRATTATO DI PARIGI CECA: Comunità europea del carbone e

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA 1951 TRATTATO DI PARIGI CECA: Comunità europea del carbone e dell’acciaio 1957 TRATTATI DI ROMA CEE: Comunità economica europea EURATOM: Comunità europea per l’energia atomica CEE: la sua finalità fondamentale fu quella di creare un mercato comune tra gli Stati membri e di assicurare quindi la libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali. 6

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA Dagli anni ‘ 70 in poi il processo di integrazione

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA Dagli anni ‘ 70 in poi il processo di integrazione coinvolse tutti i principali Stati dell'Europa occidentale. Dal 2004 anche molti Stati dell’Europa orientale hanno aderito all’Unione europea. Attualmente sono in corso i negoziati con altri cinque Paesi (Albania, Macedonia, Montenegro, Serbia e Turchia) che hanno presentato domanda di adesione. Un'inversione di tendenza si è verificata nel 2017, quando il Regno Unito ha comunicato la sua decisione di uscire dall'Unione, in seguito al referendum che, nel 2016, aveva decretato la vittoria di quell'opzione (la cosiddetta Brexit). L'effettiva uscita del 7 Regno Unito avverrà verosimilmente nel 2019.

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E I NUOVI TRATTATI 1986 TRATTATO DI LUSSEMBURGO (ATTO UNICO

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E I NUOVI TRATTATI 1986 TRATTATO DI LUSSEMBURGO (ATTO UNICO EUROPEO): ha disposto la creazione del mercato unico a partire dal 1°gennaio 1993. 1992 1993 TRATTATO DELL’UNIONE EUROPEA (Maastricht) DALLA CEE ALL’UE UNIONE MONETARIA, POLITICA E SOCIALE DAL MEC AL MERCATO UNICO EUROPEO (libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali) LA CITTADINANZA EUROPEA 8 1999 – 2002: EURO E BCE

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E I NUOVI TRATTATI 1997 TRATTATO DI AMSTERDAM 2000 TRATTATO

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E I NUOVI TRATTATI 1997 TRATTATO DI AMSTERDAM 2000 TRATTATO DI NIZZA 2007 2009 TRATTATO DI LISBONA 9

Il Regno Unito uscirà dall’UE probabilmente nel 2019 (Brexit). 10

Il Regno Unito uscirà dall’UE probabilmente nel 2019 (Brexit). 10

Un periodo difficile. Con l'avvento della crisi economica internazionale, iniziata nel 2008, l'Unione europea

Un periodo difficile. Con l'avvento della crisi economica internazionale, iniziata nel 2008, l'Unione europea è andata incontro a crescenti difficoltà. Si sono create divisioni tra gli Stati del nord, favorevoli a una politica di austerità e di rigore finanziario e i Paesi del sud più propensi ad aumentare la spesa pubblica per sostenere l'economia. Il momento più critico è stato quello della crisi finanziaria della Grecia che ha avuto il suo culmine nel 2015 quando l'Unione europea ha imposto un drastico piano di risanamento e di riduzione del debito pubblico. Sono anche cresciute le fratture tra i Paesi dell'ovest e i Paesi dell'est, sempre meno disposti a rinunciare alla loro sovranità nazionale. Si sono rafforzati in quasi tutti i paesi movimenti populisti e sovranisti che si battono per l'uscita dall'Unione e il ristabilimento delle rispettive sovranità nazionali. Le nuove ondate di immigrazione hanno messo in seria difficoltà la solidarietà tra i paesi aderenti all'Unione europea. Nel 2016, la Brexit ha rappresentato il più evidente punto di rottura. 11

LA CITTADINANZA EUROPEA Tutti i cittadini degli Stati membri hanno, oltre alla cittadinanza del

LA CITTADINANZA EUROPEA Tutti i cittadini degli Stati membri hanno, oltre alla cittadinanza del proprio Stato, anche la cittadinanza europea. Un elenco dettagliato dei diritti che si acquistano con la cittadinanza europea è contenuto nel capo V della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione e comprende: il diritto di circolare e di soggiornare liberamente negli stati membri; il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui il cittadino risiede; il diritto a una buona amministrazione: il diritto d'accesso ai documenti delle Istituzioni europee; il diritto di rivolgersi al mediatore dell'Unione; il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo; la tutela diplomatica e consolare. 12

I TRE TESTI NORMATIVI FONDAMENTALI Le norme fondamentali su cui si basa l’UE sono

I TRE TESTI NORMATIVI FONDAMENTALI Le norme fondamentali su cui si basa l’UE sono contenute in tre testi normativi: TRATTATO DELL’UE, sottoscritto a Maastricht nel 1992. TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UE (TFUE), che è il risultato dei notevoli ampliamenti apportati all'originario trattato di Roma del 1957. Contiene una definizione particolareggiata delle funzioni dell'Unione europea nelle numerose materie di sua competenza. E’ stato modificato con il Trattato di Lisbona. CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI, approvata nel 2000 ed entrata in vigore nel 2009 con il trattato di Lisbona. Enuncia i diritti fondamentali dei cittadini. 13

GLI ORGANI DELL’UNIONE EUROPEA 14

GLI ORGANI DELL’UNIONE EUROPEA 14

IL PARLAMENTO EUROPEO IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA LA COMMISSIONE DELL’UNIONE EUROPEA LA CORTE DI

IL PARLAMENTO EUROPEO IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA LA COMMISSIONE DELL’UNIONE EUROPEA LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UE LA BANCA CENTRALE EUROPEA 15

IL PARLAMENTO EUROPEO SEDE: STRASBURGO - BRUXELLES 751 deputati eletti a suffragio universale dai

IL PARLAMENTO EUROPEO SEDE: STRASBURGO - BRUXELLES 751 deputati eletti a suffragio universale dai cittadini. Ogni Stato ha diritto ad eleggere un numero di membri in proporzione alla propria popolazione. I partiti europei. Per sottolineare che il Parlamento è un'istituzione comunitaria e non solo la somma di rappresentanti di Stati diversi, al suo interno i deputati non sono suddivisi per nazione, ma per gruppi politici formati dai partiti di ispirazione analoga dei diversi Paesi. FUNZIONI: normativa in collaborazione con il consiglio dell’UE; approvazione del bilancio; funzione di controllo sul potere esecutivo: approva la commissione, una volta che essa è stata designata dai governi nazionali, e può darle la sfiducia costringendola alle dimissioni mediante 16 una mozione di censura.

IL CONSIGLIO EUROPEO COMPOSIZIONE: CAPI DI STATO O CAPI DI GOVERNO DEGLI STATI MEMBRI,

IL CONSIGLIO EUROPEO COMPOSIZIONE: CAPI DI STATO O CAPI DI GOVERNO DEGLI STATI MEMBRI, PRESIDENTE (attualmente il polacco Donald Tusk) E PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE (attualmente il lussemburghese Jean. Claude Juncker). FUNZIONE DI INDIRIZZO POLITICO (orientamenti politici generali) e soluzioni in caso di conflitti tra gli Stati membri. Propone al Parlamento il nome del Presidente della Commissione e, con il suo accordo, indica i membri della Commissione stessa che devono poi essere approvati dal Parlamento. Oltre a presiedere il Consiglio europeo e favorirne la coesione, il Presidente rappresenta l’Unione europea 17 all’esterno.

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA SEDE: BRUXELLES COMPOSIZIONE: UN MINISTRO PER OGNI STATO MEMBRO, COMPETENTE

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA SEDE: BRUXELLES COMPOSIZIONE: UN MINISTRO PER OGNI STATO MEMBRO, COMPETENTE PER LA MATERIA IN DISCUSSIONE FUNZIONE: NORMATIVA IN COLLABORAZIONE CON IL PARLAMENTO EUROPEO 18

LA COMMISSIONE DELL’UNIONE EUROPEA SEDE: BRUXELLES COMPOSIZIONE: 28 membri (il Presidente; l’Alto rappresentante per

LA COMMISSIONE DELL’UNIONE EUROPEA SEDE: BRUXELLES COMPOSIZIONE: 28 membri (il Presidente; l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, che è anche vice-presidente; 26 commissari). Il Presidente è eletto dal Parlamento europeo. I commissari sono designati dal Presidente in accordo con il Consiglio europeo e confermati dal Parlamento. L'attività della Commissione è posta sotto il controllo del Parlamento che può costringerla alle dimissioni. La Commissione resta in carica 5 anni, fino alle successive elezioni del Parlamento). FUNZIONI: ESECUTIVA, INIZIATIVA NORMATIVA, VIGILANZA, REDAZIONE DEL BILANCIO, 19 RAPPRESENTANZA

LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA SEDE: LUSSEMBURGO COMPOSIZIONE: UN GIUDICE PER OGNI STATO

LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA SEDE: LUSSEMBURGO COMPOSIZIONE: UN GIUDICE PER OGNI STATO MEMBRO FUNZIONI: GIURISDIZIONALE (giudica le eventuali violazioni dei trattati e delle norme dell’UE), RISOLVE LE CONTROVERSIE TRA GLI STATI MEMBRI, FORNISCE LA CORRETTA INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA 20

LA BANCA CENTRALE EUROPEA SEDE: FRANCOFORTE La BCE, istituita nel 1998, gestisce la politica

LA BANCA CENTRALE EUROPEA SEDE: FRANCOFORTE La BCE, istituita nel 1998, gestisce la politica monetaria dei paesi aderenti all'Unione economica e monetaria (UEM), cioè gli Stati che hanno adottato l’euro. FUNZIONI Funzione monetaria (emissione di moneta e controllo sulla sua circolazione) Funzione di vigilanza sul sistema bancario 21

IL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA 22

IL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA 22

LE FONTI DEL DIRITTO COMUNITARIO TRATTATI REGOLAMENTI DIRETTIVE DECISIONI E RACCOMANDAZIONI 23

LE FONTI DEL DIRITTO COMUNITARIO TRATTATI REGOLAMENTI DIRETTIVE DECISIONI E RACCOMANDAZIONI 23

I REGOLAMENTI A PORTATA GENERALE OBBLIGATORI IN OGNI PARTE DIRETTAMENTE APPLICABILI Non necessitano di

I REGOLAMENTI A PORTATA GENERALE OBBLIGATORI IN OGNI PARTE DIRETTAMENTE APPLICABILI Non necessitano di un atto di recepimento interno. Nelle materie di competenza dell'Unione europea, i regolamenti prevalgono sulle leggi interne dei singoli Stati membri. 24

LE DIRETTIVE A PORTATA GENERALE (obbligatorie solo per gli Stati) OBBLIGATORIE SOLO CON RIFERIMENTO

LE DIRETTIVE A PORTATA GENERALE (obbligatorie solo per gli Stati) OBBLIGATORIE SOLO CON RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI FISSATI (libertà di scelta per gli Stati sugli strumenti da utilizzare) NON SONO DIRETTAMENTE APPLICABILI: necessitano di un atto di recepimento interno 25

IL PROCEDIMENTO NORMATIVO Il processo normativo si mette in moto su iniziativa della Commissione

IL PROCEDIMENTO NORMATIVO Il processo normativo si mette in moto su iniziativa della Commissione che predispone un testo di regolamento o di direttiva e lo presenta al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea. A questo punto sono previste due diverse procedure che vanno applicate a seconda della materia trattata. 26

IL PROCEDIMENTO NORMATIVO PROCEDURA ORDINARIA PROCEDURA SPECIALE 27

IL PROCEDIMENTO NORMATIVO PROCEDURA ORDINARIA PROCEDURA SPECIALE 27

PROCEDURA ORDINARIA: è la procedura ordinaria e si applica ormai al maggior numero di

PROCEDURA ORDINARIA: è la procedura ordinaria e si applica ormai al maggior numero di materie. Il Consiglio dell’UE e il Parlamento sono posti in una condizione di parità: l’atto comunitario deve essere approvato prima dal Parlamento, e poi dal Consiglio, con lo stesso testo; se c'è disaccordo, interviene un Comitato di conciliazione, formato dai due organi, che cerca di stabilire una posizione comune. PROCEDURA SPECIALE: per alcune materie particolarmente delicate (per esempio la politica estera dell’Unione) i trattati prevedono una procedura legislativa speciale in cui il Consiglio ha una posizione di preminenza sul Parlamento. In tali casi è spesso previsto che il Consiglio deliberi all'unanimità. 28

Una volta approvati, i regolamenti e le direttive sono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale delle

Una volta approvati, i regolamenti e le direttive sono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. Anche la Gazzetta ufficiale italiana ne riporta il testo in appositi fascicoli periodici. 29

LE DECISIONI A PORTATA INDIVIDUALE (singoli Stati, enti pubblici, imprese ecc. ) OBBLIGATORI IN

LE DECISIONI A PORTATA INDIVIDUALE (singoli Stati, enti pubblici, imprese ecc. ) OBBLIGATORI IN OGNI PARTE E DIRETTAMENTE APPLICABILI LE RACCOMANDAZIONI SUGGERIMENTI NON VINCOLANTI 30

LE COMPETENZE DELL’UNIONE EUROPEA Il potere dell'Unione europea di emanare norme (sotto forma di

LE COMPETENZE DELL’UNIONE EUROPEA Il potere dell'Unione europea di emanare norme (sotto forma di regolamenti o di direttive) può essere esercitato soltanto per le materie esplicitamente previste dal trattato istitutivo. Ormai l'Unione europea interviene su un'amplissima gamma di materie. 31

LE COMPETENZE DELL’UNIONE EUROPEA Competenza esclusiva Alcune materie possono essere regolate solo a livello

LE COMPETENZE DELL’UNIONE EUROPEA Competenza esclusiva Alcune materie possono essere regolate solo a livello europeo. I singoli Stati non possono emanare proprie leggi (dogane, regole per la concorrenza, politica monetaria per gli Stati che hanno adottato l'euro; politica commerciale comune). Competenza concorrente Materie che possono essere regolate sia a livello europeo, che statale. Se l’UE decide di stabilire proprie regole, le sue disposizioni prevalgono su quelle degli Stati. L'elenco è molto ampio (politica sociale, la politica di coesione, l'agricoltura, l’ambiente, la protezione dei consumatori, i trasporti, le reti transeuropee, l'energia. 32

LE COMPETENZE DELL’UNIONE EUROPEA Competenza integrativa Sono le materie che restano di competenza dei

LE COMPETENZE DELL’UNIONE EUROPEA Competenza integrativa Sono le materie che restano di competenza dei singoli Stati, ma sulle quali l'Unione europea può svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l’azione degli Stati membri (salute, industria, cultura, turismo, istruzione, sport, protezione civile). 33

LE POLITICHE EUROPEE Le politiche comuni sviluppate dall'Unione europea nei settori di sua competenza

LE POLITICHE EUROPEE Le politiche comuni sviluppate dall'Unione europea nei settori di sua competenza e secondo i fini stabiliti nel trattato sono molto numerose. IL MERCATO UNICO IL TRATTATO DI SCHENGEN: abolizione di controlli alle frontiere per gli Stati che hanno aderito. Spazio senza frontiere (spazio Schengen). 34

LE POLITICHE EUROPEE LA POLITICA AGRICOLA L’UNIONE MONETARIA Moneta unica e gestione della politica

LE POLITICHE EUROPEE LA POLITICA AGRICOLA L’UNIONE MONETARIA Moneta unica e gestione della politica monetaria per gli Stati dell’UEM da parte della Banca centrale europea. LA POLITICA DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE POLITICA ESTERA, DIFESA E GIUSTIZIA 35

L’UNIONE EUROPEA E IL TURISMO 36

L’UNIONE EUROPEA E IL TURISMO 36

Il trattato di Lisbona del 2007 tratta in modo chiaro la materia turistica, inserendo

Il trattato di Lisbona del 2007 tratta in modo chiaro la materia turistica, inserendo nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea un articolo, il 195: c. 1 L'Unione completa l'azione degli Stati membri nel settore del turismo, in particolare promuovendo la competitività delle imprese dell'Unione in tale settore. A tal fine l'azione dell'Unione è intesa a: a. incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese in detto settore; b. favorire la cooperazione tra Stati membri, in particolare attraverso lo scambio delle buone pratiche; c. 2 Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria. stabiliscono le misure specifiche destinate a completare le azioni svolte negli Stati membri al fine di realizzare gli obiettivi di cui al presente articolo, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri. 37

L'espressione “completa l'azione degli Stati membri” indica che la competenza dell’UE sul turismo è

L'espressione “completa l'azione degli Stati membri” indica che la competenza dell’UE sul turismo è di tipo integrativo: ossia ha l'obiettivo di coordinare e sostenere le politiche turistiche già in vigore nelle singole nazioni europee, senza imporre una politica turistica comune. Ciononostante, si impegna a rimuovere gli ostacoli che le imprese turistiche potrebbero incontrare nel loro ambiente nazionale, a coordinare gli obiettivi e ad elevare gli standard qualitativi delle prestazioni turistiche. Lo scopo finale non è soltanto la competitività dei singoli Stati europei tra di loro, ma dell'Europa come meta turistica in sé, rispetto alle mete extraeuropee. . 38

Il quadro d'azione della Commissione europea. La Commissione europea, con un'importante comunicazione al Parlamento

Il quadro d'azione della Commissione europea. La Commissione europea, con un'importante comunicazione al Parlamento europeo del 2010, ha definito un nuovo quadro d'azione per rafforzare la competitività turistica europea. L'obiettivo è di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità, nonché quello di consolidare l'immagine dell'Europa come insieme di destinazioni turistiche eccellenti e di migliorare le potenzialità finanziarie dell'Unione europea per il turismo. Per sfruttare le nuove competenze "turistiche" assegnate dal Trattato di Lisbona, la Commissione ha proposto una serie di iniziative, denominata Europa 2020. La Comunicazione 2010 sul turismo insiste sulla necessità che l'Europa mantenga il proprio rango di prima destinazione turistica mondiale, anche perché si tratta di un'industria che genera circa il 10% del PIL dell'Unione e il 12% dell'occupazione. 39

Accordi tra Stati membri dell'Unione e stati extraeuropei. La Comunità europea ha il potere

Accordi tra Stati membri dell'Unione e stati extraeuropei. La Comunità europea ha il potere di stipulare accordi tra i suoi Stati membri e altri Stati extraeuropei al fine di promuovere relazioni e cooperazione in vari settori, tra cui quello turistico (es. accordo tra UE e Indonesia del 2009 e accordo del 2010 tra UE e Corea del Sud). Accordi tra l'Italia e Stati europei ed extraeuropei. Un numero decisamente maggiore di accordi bilaterali di collaborazione turistica esiste invece tra l'Italia e vari Stati europei (Romania, Albania) ed extraeuropei (Argentina). 40

Diverse iniziative per promuovere il turismo europeo. La Commissione e il Parlamento europeo, nell'ambito

Diverse iniziative per promuovere il turismo europeo. La Commissione e il Parlamento europeo, nell'ambito delle rispettive competenze, hanno promosso numerose iniziative per sostenere lo sviluppo turistico. Si pensi al progetto Calypso, il cui scopo è quello di promuovere il turismo degli anziani, dei giovani adulti e dei nuclei familiari poveri, favorendo al contempo i viaggi e le vacanze nei periodi di bassa stagione. Un’altra iniziativa è il progetto Eden (European Destinations of excellence), finalizzato a valorizzare i luoghi europei poco noti, per trasformarli in località d'attrazione per tutto l'anno ed evitare il sovraffollamento delle mete turistiche. L'intervento dell'UE a sostegno del turismo può anche fare leva sui vari Fondi europei per lo sviluppo regionale, per il finanziamento di infrastrutture nei settori dell'ambiente e dei trasporti, per il sostegno dell'occupazione e della formazione professionale: obiettivi di largo respiro, al cui interno è possibile isolare linee di intervento che interessano il settore turistico. 41

L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL TURISMO 42

L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL TURISMO 42

L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL TURISMO Un'organizzazione dedicata al turismo su scala internazionale esisteva fin dal

L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL TURISMO Un'organizzazione dedicata al turismo su scala internazionale esisteva fin dal 1925, con il nome di Organizzazione internazionale delle associazioni turistiche ufficiali; dal 1946 fu ribattezzata Unione internazionale degli organismi ufficiali del turismo. Nel 1970 questa organizzazione si è trasformata nell'Organizzazione mondiale del turismo (United Nations World Tourism Organization - UNWTO), con sede a Madrid, e nel 2003 è diventata infine un'agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) con specifico mandato riguardante il turismo. 43

GLI OBIETTIVI DELL’OMT Gli obiettivi dell'Organizzazione mondiale del turismo (Omt) sono gli stessi perseguiti

GLI OBIETTIVI DELL’OMT Gli obiettivi dell'Organizzazione mondiale del turismo (Omt) sono gli stessi perseguiti dall'Onu in materia eticosociale: lotta alla povertà, agli squilibri economici tra diversi territori, a tutte le violazioni dei diritti umani. In modo più mirato l'Organizzazione mondiale del turismo promuove questi valori attraverso politiche turistiche migliorino le condizioni dei Paesi deboli o in via di sviluppo e che dirottino su questi territori flussi turistici altrimenti destinati alle mete di massa, contribuendo a individuare e valorizzare località alternative. 44

Tra le attività promosse dall'Organizzazione mondiale del turismo sono comprese quelle che riguardano l'assistenza

Tra le attività promosse dall'Organizzazione mondiale del turismo sono comprese quelle che riguardano l'assistenza tecnica agli Stati che desiderano costruire un apparato turistico nazionale o che intendono portare a termine specifici progetti per lo sviluppo di questo settore. L'Organizzazione stanzia finanziamenti con scopi specifici, come la formazione del personale turistico. Inizialmente l'Organizzazione attribuiva maggiore importanza alla fruizione dell'offerta turistica anziché alla sua erogazione, considerando soggetti turistici soprattutto i viaggiatori, clienti dei servizi. Negli ultimi anni invece si è orientata verso nuovi ideali di sostenibilità del turismo e di etica applicata ai viaggi, per proteggere i territori e il patrimonio sociale, culturale, naturale ed economico degli Stati ospitanti. 45

Nel 1999 l'Organizzazione ha adottato i principi del codice mondiale di etica del turismo,

Nel 1999 l'Organizzazione ha adottato i principi del codice mondiale di etica del turismo, approvati dall’Assemblea generale a Santiago del Cile, in cui innanzitutto si concepisce il turismo “quale strumento di comprensione e di rispetto reciproco tra popoli e le società”. 46

L’attenzione è rivolta anche ai danni che una politica di viaggi edonistica di massa

L’attenzione è rivolta anche ai danni che una politica di viaggi edonistica di massa può provocare: “I turisti e i viaggiatori si asterranno dal commettere qualsiasi atto criminale o considerato come tale dalle leggi del Paese ospitante; essi eviteranno, inoltre, qualsivoglia condotta considerata offensiva o ingiuriosa dalle popolazioni locali e ogni comportamento suscettibile di arrecare danno all'ambiente locale; si asterranno altresì dai traffici di droga armi, oggetti d'antiquariato, specie protette e sostanze o prodotti ritenuti pericolosi o proibiti dalle normative nazionali”. In particolare il codice esprime una forte condanna del turismo sessuale e dello sfruttamento dei bambini. Il turismo deve rimanere un mezzo di realizzazione individuale e collettiva e non deve mai scadere nell'abuso degli esseri umani e del loro territorio. 47