ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL TURISMO Dimensioni del turismo Il
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ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL TURISMO
Dimensioni del turismo – Il 2015 è stato un altro anno favorevole per il turismo internazionale: secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) gli arrivi internazionali sono stati 1, 186 miliardi con un incremento pari al 4, 6%, ovvero 52 milioni in più rispetto al 2014. – L'Europa si conferma l’area più visitata del mondo: ha raggiunto quota 607, 7 milioni di arrivi, con 27, 5 milioni di turisti in più rispetto al 2014
Italia • Secondo l'OMT, nella graduatoria 2015 delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate dal turismo straniero l’Italia si conferma al 5° posto per gli arrivi (dopo la Francia, gli Usa, la Spagna la Cina)
L’impatto economico del settore turistico nel 2015 • ECONOMIA VIAGGI E TURISMO: 167, 5 miliardi di euro (impatto dell’economia allargata del settore turistico sul Prodotto Interno Lordo) • INCIDENZA SUL PIL: 10, 2% • OCCUPAZIONE TURISTICA: 2. 609. 000 unità (occupati diretti e indiretti) • INCIDENZA SULL’INTERA OCCUPAZIONE NAZIONALE: 11, 6%
Ruolo chiave del turismo • Il turismo è davvero il settore chiave per la crescita economica e per la creazione di nuovi posti di lavoro anche nel futuro.
Analisi del W. E. F sulla competitività • Il nostro Paese è stato analizzato, insieme ad altri 140 Stati, dagli analisti del World Economic Forum sulla base di fattori che verificano la competitività nel settore turistico; – Mentre nel 2013 l’Italia si piazzava solo al 26° posto – Nel 2015 è salita all’ 8° posto
Eccellenza Tra risultati i fiori all'occhiello del nostro paese: – il numero di siti culturali patrimonio dell'umanità al mondo – le numerose risorse naturali e culturali – Il facile accesso alla sanità – la quasi totale copertura di telefonia mobile – le nuove infrastrutture efficienti
Elementi critici – Prezzi alti (sui prezzi incide in particolare il prezzo della benzina) – un contesto poco favorevole per le imprese – burocrazia soffocante – tasse elevate – normativa sul lavoro molto rigida – l’ inefficacia della promozione turistica – un sistema giudiziario inefficiente per risolvere le eventuali dispute.
UNIONE EUROPEA: alcune tappe • Dopo la fine della Seconda guerra mondiale gli Stati erano consapevoli che per impedire nuovi conflitti armati bisognava superare le singole sovranità nazionali. • La prima significativa tappa si ebbe nel 1951 a Parigi, quando 6 paesi europei (Italia, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo) diedero vita alla CECA, con lo scopo di creare un mercato comune del carbone e dell’acciaio.
UNIONE EUROPEA: alcune tappe • Nel 1957, su quella prima linea tracciata, con i Trattati di Roma, si costituiscono: – L’EURATOM (Comunità Europea dell’Energia Atomica) – La C. E. E (la Comunità economica Europea) con l’obiettivo di un Mercato Comune Europeo
UNIONE EUROPEA: alcune tappe • La Comunità Europea è diventata UNIONE EUROPEA con il Trattato di Maastricht del 1992. • Il Trattato propone la realizzazione di un’unione politica dell’Europa con – l’adozione della moneta unica – la creazione della BCE – la nascita di una dimensione della “cittadinanza europea
UNIONE EUROPEA: alcune tappe • Nel 2000 con il TRATTATO DI NIZZA è stata adottata la CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’U. E. che riconosce i diritti fondamentali dei cittadini dell’U. E. • Accanto ai diritti tradizionali, la Carta riconosce i diritti di “nuova generazione”: difesa dell’ambiente, tutela del consumatore, privacy, diritto a non subire manipolazioni genetiche. • Nel 2002 entrano in circolazione le monete in Euro: 9 Stati dell’U. E non fanno però parte dell’area euro (Bulgaria, Croazia, Danimarca, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia, Ungheria).
UNIONE EUROPEA: alcune tappe • Nel 2007 è stato approvato il Trattato di Lisbona che ha modificato il Trattato istitutivo dell’U. E e il Trattato di Maastricht. • Il trattato di Lisbona ha rafforzato la partecipazione democratica in Europa e la capacità di promuovere gli interessi dei propri cittadini. • La partecipazione degli Stati all’U. E è aumentata progressivamente arrivando a 28 Stati dopo l’ingresso della Croazia.
Le istituzioni dell’UE Consiglio Europeo Parlamento Europeo Consiglio dei Ministri (Consiglio dell’UE) Commissione Europea Corte di giustizia
Organi dell’U. E 1. CONSIGLIO EUROPEO E’ formato da – i Capi di stato – i Capi di Governo dei paesi membri – dal Presidente della Commissione Europea – dal Presidente del Consiglio Europeo Definisce gli obiettivi generali della politica comunitaria. • Elegge ogni 2 anni un Presidente, che rappresenta l’U. E nelle sue relazioni esterne: Donald Tusk (polacco)
Organi dell’U. E 2. Il PARLAMENTO EUROPEO • Ha sede a Strasburgo • Presidente Martin Schulz. • 750 parlamentari eletti ogni 5 anni dai cittadini degli Stati membri (73 italiani). – ha la funzione legislativa insieme al Consiglio dell’UE – approva il Bilancio Comunitario – dà la fiducia alla Commissione Europea
Organi dell’U. E 3. CONSIGLIO DELL’U. E. (Consiglio dei Ministri) – E’ composto dai Ministri dei paesi membri (che variano a seconda delle materie da trattare) – La Presidenza spetta a turno ogni 6 mesi ai paesi aderenti. • • Esercita insieme al Parlamento la funzione legislativa (direttive, regolamenti). Coordina le politiche economiche degli Stati membri. Definisce la politica estera e di sicurezza dell’U. E. Approva il bilancio dell’UE insieme al Parlamento
Organi dell’U. E 4. COMMISSIONE EUROPEA – È l’organo esecutivo dell’UE – È composta da un membro per ogni Stato che rimane in carica 5 anni. – Ha il potere di iniziativa legislativa 5. CORTE DI GIUSTIZIA - Composta da un giudice di ogni Stato membro - La corte controlla il rispetto della normativa europea nei rapporti tra gli stati e tra Stati e cittadini.
Turismo e Unione Europea L'industria del turismo è un settore chiave per l'economia europea, possiede le potenzialità per contribuire alla crescita economica e all'occupazione, nonché allo sviluppo delle regioni rurali, periferiche o meno progredite dell’UE: – L'Europa è la prima destinazione turistica nel mondo: ha raggiunto nel 2015 quota 607, 7 milioni di arrivi, in crescita rispetto al 2014. – 5 Stati membri dell’UE rientrano nei primi 10 posti della classifica mondiale delle mete turistiche più visitate – Il turismo genera oltre il 10% del PIL dell'UE, impiega 9, 7 milioni di persone e coinvolge 1, 8 milioni di imprese.
Unione Europea • Si può parlare di “politica europea del turismo” soltanto dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, nel 2009. • Le norme di riferimento sono – l’art. 6 del Trattato – l’art. 195 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).
Trattato di Lisbona • L’art. 6 del Trattato riconosce una competenza all’Unione europea nel settore turistico. • L’art. 195 spiega come si sviluppa questa competenza: – si tratta di una competenza complementare, che consente all’U. E di svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare le azioni degli Stati membri. • Ciò significa che l’Unione europea non può intervenire in termini legislativi, non può adottare cioè direttive o regolamenti direttamente sul turismo, ma deve limitarsi a coordinare le politiche già in vigore negli Stati membri.
Cosa può fare l’U. E nel settore del turismo? • L’UE completa l’azione degli Stati membri promuovendo la competitività delle imprese. – Incoraggia la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese • ad es. rimuovendo ostacoli allo sviluppo imprenditoriale; – Favorisce la cooperazione tra Stati membri • ad es. attraverso lo scambio di buone pratiche
COMUNICAZIONE della Commissione • La strategia europea sul turismo è stata definita principalmente nella COMUNICAZIONE della Commissione Europea adottata nel 2010. • Il documento che definisce le azioni per il turismo europeo su cui la Commissione UE intende operare in collaborazione con gli Stati e gli operatori del settore, con l’obiettivo ambizioso di mantenere l’Europa come destinazione n. 1 al mondo.
COMUNICAZIONE della Commissione • La Comunicazione definisce gli ambiti strategici nei quali intervenire: – diversificare l’offerta turistica; – promuovere il turismo sostenibile; – consolidare l’immagine dell’Europa creando anche un marchio del patrimonio europeo – massimizzare il potenziale degli strumenti finanziari dell’UE per lo sviluppo del turismo.
Fondi strutturali • L'Unione europea gestisce considerevoli somme di denaro per il miglioramento dell'economia europea. • La promozione del turismo è realizzata specialmente attraverso i Fondi Strutturali Europei. • Possono beneficiarne tanto le amministrazioni pubbliche quanto le imprese private.
Fondi strutturali U. E • I fondi strutturali sono sovvenzioni, non prestiti. Essi vanno investiti saggiamente, ma non rimborsati. • Ad esempio può beneficiare di un sostegno da parte dei fondi strutturali per – Migliorare la qualità di un albergo e di un servizio ricettivo – Realizzare iniziative di commercializzazione dei prodotti locali – Fare attività di promozione turistica – Realizzare corsi di formazione per migliorare le competenze del personale
1. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FERS) F. E. S. R (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) ha l’obiettivo di ridurre le disparità regionali nell’U. E. • Finanzia: – gli investimenti delle P. M. I. per aumentare l’occupazione; – le infrastrutture di ricerca e sviluppo in materia di ambiente, energia trasporti; – le economie locali e regionali.
2. Fondo Sociale Europeo (F. S. E) F. S. E (Fondo Sociale Europeo) per la formazione della forza di lavoro ha l’obiettivo di promuovere l’occupazione. • Finalità: – aumentare l’adattabilità di lavoratori e imprenditori – sostenere l’accesso al mercato del lavoro – rafforzare l’inclusione delle persone svantaggiate – valorizzare il capitale umano.
Altri fondi strutturali F. E. A. O. G. (per la promo. Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia) – zione dello sviluppo agricolo e rurale. S. F. O. P. (Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca) – per lo sviluppo e la riconversione di zone dipendenti dalla pesca.
Altre iniziative Europee Oltre a quanto detto, la Commissione U. E: • Con il Progetto “ 50000 turisti” collabora con i Governi, con le imprese turistiche e le compagnie aeree per aumentare il flusso di turisti tra l'UE e il resto del mondo, sfruttando le capacità di trasporto aereo e ricettive disponibili nella bassa stagione. • Con il progetto “EDEN- Destinazioni Europee di Eccellenza” sostiene ogni anno dei concorsi nazionali per promuovere delle mete turistiche non tradizionali.
UE e Stati extraeuropei • L’Unione Europea ha il potere di stipulare accordi fra i suoi Stati membri e altri Stati extraeuropei al fine di promuovere relazioni e cooperazione in vari settori. • A oggi non sono molti gli accordi di questo genere. – 2010 con l'Indonesia riguarda anche la cooperazione in materia turistica – 2012 con la Corea si menziona ancora una volta il turismo quale settore di interesse comune
Accordi ITALIA- Stati UE e Extra. UE Molto più diffusi sono gli accordi stipulati direttamente dall’Italia con gli Stati Europei ed extra Europei: • Con la Romania nel 1993 scambi turistici, formazione, borse di studio. • con la Repubblica di Moldova nel 2010 a Roma con cui le parti hanno assunto in particolare l'impegno alla semplificazione delle formalità di controllo per i turisti di entrambi gli Stati. • con gli Stati Uniti Messicani nel 1991 teso tra l'altro a intensificare il trasporto aereo fra i due Paesi • con l'Albania, sempre nel 1991 con cui l'Italia si e impegnata a prestare la propria consulenza per la costruzione di un sistema turistico albanese, • con l'Argentina a testimonianza dell'intreccio di storia e cultura che i due Paesi hanno sempre vissuto, a partire dall'emigrazione italiana in America latina.
Organizzazione delle Nazioni Unite • L’ONU nasce per volontà delle Nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale nel 1945. • Inizialmente gli Stati aderenti erano 51, oggi sono 193, arrivando a coprire quasi tutti gli Stati del mondo.
Finalità • Le finalità principali delle Nazioni Unite: – mantenere la pace e la sicurezza delle Nazioni; – favorire le relazioni pacifiche e di collaborazioni tra le Nazioni; – promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali dell’uomo; – Favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale anche grazie all’azione delle Agenzie specializzate dell’ONU.
ORGANI DELL’ONU • Gli organi più importanti dell’ONU sono 1. ASSEMBLEA GENERALE – è composta da tutti i rappresentanti degli Stati membri. – Le decisioni prendono il nome di RACCOMANDAZIONI, di grande rilevanza politica ma non vincolanti giuridicamente
ORGANI DELL’ONU 2. CONSIGLIO DI SICUREZZA, formato dai rappresentanti di 15 Stati: – 5 membri permanenti (USA; Cina, Russia, Gran Bretagna, Francia) – gli altri eletti ogni 2 anni – I membri permanenti hanno diritto di VETO: è sufficiente che uno si opponga per impedire di prendere una decisione. Le decisioni del CONSIGLIO DI SICUREZZA, le RISOLUZIONI sono vincolanti per tutti gli Stati.
ORGANI DELL’ONU 3. SEGRETARIO GENERALE (Ban Ki Moon) – è eletto ogni 5 anni dall’Assemblea Generale. – Rappresenta l’ONU e coordina l’attività dei diversi organi. 4. CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA – Ha sede all’Aja in Olanda – Risolve le controversie tra gli Stati 5. CORTE PENALE INTERNAZIONALE – Giudica sui crimini contro l’umanità
Nazioni Unite • Il sistema delle Nazioni Unite, che si configura intorno al nucleo centrale costituito dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), è articolato in una decina d'istituzioni intergovernative, ognuna delle quali si dedica a un settore determinato dell'economia, della società e della cultura. (ad es. l’OMS, l’OIL…) • L’UNESCO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura - è una di queste istituzioni specializzate.
UNESCO • L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura nasce per volontà dell’ONU nel 1946. • L’Italia ne entra a far parte nel 1947. • Ha il compito di – tutelare il patrimonio culturale esistente – promuovere l'educazione, la scienza e la cultura in senso ampio. • La sede centrale dell'Unesco si trova a Parigi
Ruolo • L'organizzazione esercita un influsso innegabile in materia turistica, in quanto si occupa di tutto ciò che è patrimonio culturale e naturale a livello mondiale. • A tale riguardo, nel 1972, l'Unesco ha adottato una Convenzione sul patrimonio dell'umanità, al fine di identificare, proteggere e conservare il patrimonio culturale e naturale mondiale. • La Convenzione è stata ratificata in Italia con legge n. 184/1977.
Lista dei siti da proteggere • L’UNESCO compila una lista di siti da proteggere, finanziare e salvare, sulla base di precisi criteri di selezione che privilegiano i capolavori del genio creativo umano, gli habitat naturali più rappresentativi o in pericolo di distruzione per vari motivi (danger list). • Oggi la lista del Patrimonio Mondiale include – 1031 siti, – 52 in Italia. • L'Italia è collegata all'Unesco tramite la Commissione nazionale italiana per l'Unesco (CNI) nata nel 1950 per favorire l'esecuzione dei programmi Unesco in Italia.
O. M. T • Un’altra agenzia specializzata delle Nazioni Unite è l’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL TURISMO. • L'Organizzazione mondiale per il turismo nasce nel 1925, con il nome di Organizzazione internazionale delle Associazioni turistiche ufficiali; fu ribattezzata nel 1946 Unione internazionale degli Organismi ufficiali di turismo. • Nel 1970 si è trasformata in OMT con sede a Madrid. • Nel 2003 è diventata infine un’Agenzia delle Nazioni Unite con specifico mandato riguardante il turismo. • Si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile.
Obiettivi • Gli obiettivi di questa organizzazione sono gli stessi perseguiti dell'Onu in materia eticosociale, quali la lotta – alla povertà, – agli squilibri economici fra diversi territori, – a tutte le violazioni dei diritti umani.
Compiti • Attua delle politiche turistiche per migliorare le condizioni dei Paesi deboli o in via di sviluppo, per riversare su questi territori flussi turistici altrimenti destinati alle tradizionali mete di massa, contribuendo a individuare e valorizzare località alternative. • Fa assistenza tecnica ai Paesi o ai territori che desiderano costruire un apparato turistico nazionale. • Finanzia progetti specifici per la formazione di personale turistico. • Fa consulenze legali per l'adeguamento della normativa nazionale alle più avanzate esigenze di conservazione del patrimonio ambientale e culturale.
Turismo sostenibile • Fino a qualche decennio fa l'Omt attribuiva maggiore attenzione soprattutto ai viaggiatori, "clienti" dei servizi. • Negli ultimi anni si è orientata verso nuovi ideali di sostenibilità del turismo e di etica applicata ai viaggi, proteggendo i territori e il patrimonio sociale, culturale, naturale ed economico degli Stati ospitanti.
Turismo sostenibile • L'attenzione è rivolta oggi non solo agli indubbi vantaggi economici che dal turismo possono derivare, ma anche ai danni che una politica scriteriata di viaggi massa può provocare. • Nel 1999 OMT ha emanato il Codice Mondiale di Etica del Turismo con obiettivo fondamentale quello di promuovere un turismo responsabile, sostenibile e accessibile a tutti.
Codice mondiale di etica del turismo • «I turisti e i viaggiatori si asterranno dal commettere qualsiasi atto criminale o considerato come tale dalle leggi del Paese ospitante; • eviteranno qualsivoglia condotta considerata offensiva o ingiuriosa dalle popolazioni locali e ogni comportamento suscettibile di arrecare danno all'ambiente locale; • si asterranno altresì dai traffici di droga, armi, oggetti d'antiquariato, specie protette e sostanze o prodotti ritenuti pericolosi o proibiti dalle normative nazionali»
Codice • Nel Codice viene espressa con forza la condanna verso il turismo sessuale e lo sfruttamento dei bambini (art. 2, c. 3), poiché il turismo non deve mai scadere nell'abuso del territorio e degli esseri umani che vi appartengono.
• L'Italia, che e membro effettivo dell’OMT, fa parte del Comitato mondiale per l'etica del turismo. • Nel 2012, dopo 13 anni, l’Italia ha adottato il Protocollo d’intesa per l’applicazione dei principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo.
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