Universit degli Studi di Perugia Facolt di Medicina

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Università degli Studi di Perugia Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN

Università degli Studi di Perugia Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA Presidente: Prof. Maria Bodo Lumare A. A. 2010/2011 EFFICACIA DELL’ESERCIZIO TERAPEUTICO E DEL CONTROLLO POSTURALE NEL PAZIENTE EMODIALIZZATO Laureanda: Relatore: Claudia Del Gallo Pierangelo De Dominicis

IL POPOLO DEGLI EMODIALIZZATI CRESCE OGNI ANNO IN MODO ESPONENZIALE I DATI STATISTICI PREVEDONO

IL POPOLO DEGLI EMODIALIZZATI CRESCE OGNI ANNO IN MODO ESPONENZIALE I DATI STATISTICI PREVEDONO UN ULTERIORE CRESCITA NEI PROSSIMI ANNI È NECESSARIO AFFRONTARE I LORO BISOGNI DI SALUTE PER IL CONTENIMENTO DEI COSTI SOCIALI E SANITARI

 • Dolore muscolo-scheletrico 50, 5% 75% PROBLEMA TRASCURATO • Dolore da neuropatia periferica

• Dolore muscolo-scheletrico 50, 5% 75% PROBLEMA TRASCURATO • Dolore da neuropatia periferica • Dolore da patologia vascolare periferica DOLORE DEBOLEZZA < Qd. V RIDUZIONE ENERGIA FISICA DIPENDENZA Davinson; Kidney Dis J Am 2003, Dic, 42: 1239 -47 ISOLAMENTO SOCIALE SINDROMI ANSIOSO-DEPRESSIVE

In letteratura. ? ? ? ? 13 Studi 1990 -2010 1 Esercizio intra-dialisi 2006

In letteratura. ? ? ? ? 13 Studi 1990 -2010 1 Esercizio intra-dialisi 2006 Il nefropatico In movimento 2009

MA LA POSTURA? ? ? ? Spesa Ore Annue EMODIALIZZATO Spesa Ore Annue del

MA LA POSTURA? ? ? ? Spesa Ore Annue EMODIALIZZATO Spesa Ore Annue del NORMOTIPO Sonno Attività Dialisi VS Sonno Attività L’emodializzato trascorre il 50% ca del suo tempo a letto, se alle ore anno di sonno si sommano le ore di trattamento dialitico NESSUNO STUDIO INDAGA LA POSTURA DELL’EMODIALIZZATO A LETTO

QUESTO LAVORO SI E’ PROPOSTO DI MIGLIORARE LA PERFORMANCE MOTORIA E LA Q. d.

QUESTO LAVORO SI E’ PROPOSTO DI MIGLIORARE LA PERFORMANCE MOTORIA E LA Q. d. V. ATTRAVERSO : • ESERCITAZIONE TERAPEUTICA • CONTROLLO DELLA POSTURA

Affrontiamo il problema con approcci non FARMACOLOGICI: L’ ESERCIZIO FISICO

Affrontiamo il problema con approcci non FARMACOLOGICI: L’ ESERCIZIO FISICO

LA POSTURA: L’emodializzato trascorre il 50% ca del suo tempo a letto, se alle

LA POSTURA: L’emodializzato trascorre il 50% ca del suo tempo a letto, se alle ore anno di sonno si sommano le ore di trattamento dialitico VS Spesa Ore Annue EMODIALIZZATO Sonno Attività Dialisi Spesa Ore Annue del NORMOTIPO Sonno Attività ASSOCIAZIONE DOLORE - POSTURA SCORRETTA: effetti cumulativi di piccole tensioni costanti o ripetute per lunghi periodi di tempo

LA POSTURA: L’asimmetria dei segmenti corporei determina: ØECCESSIVA ATTIVITA’ MUSCOLARE ØECCESSIVO STRESS SUI LEGAMENTI

LA POSTURA: L’asimmetria dei segmenti corporei determina: ØECCESSIVA ATTIVITA’ MUSCOLARE ØECCESSIVO STRESS SUI LEGAMENTI E SULLE ARTICOLAZIONI POSTURA SCORRETTA + SCARSA MOBILITA’ = SINDROMI DOLOROSE

In questo contesto si inserisce il mio lavoro: QUESITO DI RICERCA: QUALE INTERVENTO E’

In questo contesto si inserisce il mio lavoro: QUESITO DI RICERCA: QUALE INTERVENTO E’ PIU’ EFFICACE? VS ESERCIZIO + POSTURA QUALI RICADUTE HA IL PROGETTO SUL SISTEMA SOCIO-SANITARIO?

OBIETTIVI: Ø Educare il paziente: • Incentivare e incrementare l’attività fisica • Migliorare la

OBIETTIVI: Ø Educare il paziente: • Incentivare e incrementare l’attività fisica • Migliorare la postura a letto durante il trattamento emodialitico Ø Valutare gli effetti dell’esercizio e dell’igiene posturale: • Performance motoria • Qd. V • Controllo-riduzione della sintomatologia dolorosa muscolo-scheletrica • Riduzione assunzione farmaci

Hanno partecipato allo studio i pazienti in terapia emodialita dell’unità di Nefrologia e Dialisi

Hanno partecipato allo studio i pazienti in terapia emodialita dell’unità di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Matteo Degli Infermi di Spoleto, del turno mattutino e pomeridiano dei giorni dispari (lunedì/mercoledì/venerdì). I pazienti sono stati divisi in 2 gruppi: • Gruppo A (turno mattutino): sottoposto a 25 sedute di esercizio terapeutico e a 30 giorni di programma di igiene posturale. Composto da 7 soggetti di sesso maschile con età media di 59 anni. • Gruppo B ( turno pomeridiano): sottoposto a 30 giorni di programma di controllo posturale. Composto da 9 soggetti di sesso maschile di età media di 57 anni.

VALUTAZIONE e TRATTAMENTO: T 0 A T 1 ESERCIZI T 0 B A T

VALUTAZIONE e TRATTAMENTO: T 0 A T 1 ESERCIZI T 0 B A T 2 POSTURA T 1 CONTROLLO B A T 2 POSTURA B L’analisi statistica ha evidenziato che i due gruppi sono omogenei, non ci sono differenze statistiche significative, quindi sono confrontabili.

STUDIO DELLA POSTURA Si è articolato in più fasi: 1. Fotografia postura spontanea del

STUDIO DELLA POSTURA Si è articolato in più fasi: 1. Fotografia postura spontanea del paziente in visione frontale e laterale 2. Analisi della postura a letto del singolo paziente 3. Ricerca della posizione “ideale” 4. Creazione di un opuscolo consigli di igiene posturale e di un programma individuale e specifico per ogni paziente 5. Fotografia della postura assunta a letto dal soggetto dopo il trattamento 6. Analisi dei dati

POSTURA SPONTANEA DEL PAZIENTE A LETTO

POSTURA SPONTANEA DEL PAZIENTE A LETTO

ANALISI POSTURA LATERALE Per l’analisi della postura laterale ho tracciato la curva che descrive

ANALISI POSTURA LATERALE Per l’analisi della postura laterale ho tracciato la curva che descrive il paziente a letto prendendo come estremi la scissura temporale e il malleolo esterno del soggetto e abbiamo calcolato l’area della curva attraverso l’utilizzo di un software di calcolo: Geo. Gebra. L’analisi della postura laterale ci ha permesso di individuare la tipologia di postura che i soggetti assumono. In questo caso il soggetto assume una postura detta ad amaca, che insieme alla Trendelemburg e alla semiassisa con schienale inclinato tra i 30°-45° sono quelle assunte più frequentemente dai partecipanti

ANALISI POSTURA FRONTALE 1. Si è tracciata la linea mediana prendendo come riferimento l’ombelico.

ANALISI POSTURA FRONTALE 1. Si è tracciata la linea mediana prendendo come riferimento l’ombelico. 2. Si è costruita una griglia con due linee verticali passanti per le SIAS e 4 linee orizzontali: la tangente al capo, la bis acromiale, la bis iliaca e la congiungente delle due rotule. 3. Si è calcolata l’area dell’emilato destro e dell’emilato sinistro costruendo i 2 triangoli verdi, in questo modo è stato possibile quantificare eventuali inclinazioni e rotazioni del corpo rispetto la linea mediana 4. Si è quindi misurate le aree descritte dagli arti superiori prendendo come riferimento la stiloide radiale per vedere se c’era simmetria rispetto alla mediana. 5. Si è poi calcolate le aree descritte dai triangoli costruiti agli arti inferiori per valutare l’allineamento o meno alla linea mediana.

LA POSIZIONE “IDEALE” Si sono considerate opinioni differenti: v Medico v Utente v Fisico

LA POSIZIONE “IDEALE” Si sono considerate opinioni differenti: v Medico v Utente v Fisico v Fisioterapista Posizioni differenti:

Dopo aver preso in considerazione anche le problematiche dell’emodializzato si è tracciato il profilo

Dopo aver preso in considerazione anche le problematiche dell’emodializzato si è tracciato il profilo della postura “ideale”: CONFORTEVOLE v ECONOMICA v STABILE v E si è concluso che: Non esiste la postura “ideale” ma un’AREA DI MASSIMO CONFORT, in cui più posture corrette sono alternate a brevi intervalli di attività fisica.

Ai pazienti è stato quindi dato un opuscolo informativo contenente regole di igiene posturale

Ai pazienti è stato quindi dato un opuscolo informativo contenente regole di igiene posturale generali. Si è inoltre creata una scheda personale specifica per ogni paziente in cui si prendeva in considerazione la postura spontanea e le necessità di ognuno di essi. A un mese dall’intervento sulla postura si è fotografata di nuovo la posizione dei partecipanti…. . T 0 T 2

I risultati raccolti a riguardo attraverso l’analisi delle fotografia con l’uso del software Geo.

I risultati raccolti a riguardo attraverso l’analisi delle fotografia con l’uso del software Geo. Gebra sono stati i seguenti: A T 0 solo il 28, 57% risulta avere un allineamento rispetto alla linea mediana di testa, tronco, bacino. Non c’è allineamento né agli arti A T 2 si registra allineamento del 57, 14% dei pazienti rispetto la linea superiori né agliun inferiori. mediana della testa, bacino e tronco e l’ 85, 71% presenta anche l’allineamento degli arti inferiori.

Nel gruppo B a T 0 non si registra allineamento né rispetto alla linea

Nel gruppo B a T 0 non si registra allineamento né rispetto alla linea mediana della testa, del tronco, del bacino, né degli arti superiori e inferiori. A T 2 si ha il 33, 33% dei soggetti allineati con testa, bacino e tronco rispetto la linea mediana, l’ 11, 11% presenta un allineamento degli arti superiori e il 55, 56% dei soggetti presenta allineamento degli arti inferiori.

L’ESERCIZIO TERAPEUTICO ASSOCIATO AL CONTROLLO DELLA POSTURA E’ EFFICACE QUANTO LA SOLA IGIENE POSTURALE?

L’ESERCIZIO TERAPEUTICO ASSOCIATO AL CONTROLLO DELLA POSTURA E’ EFFICACE QUANTO LA SOLA IGIENE POSTURALE? Passiamo all’analisi dei risultati ottenuti dalle valutazioni: (Tutti i risultati sono espressi come media e deviazione standard. I confronti fra gruppi sono stati fatti mediante test di Mann-Whitney, all’interno dello stesso gruppo mediante test di Wilcoxon. Un livello di p>0. 05 è stato considerato significativo. Tutte le elaborazioni sono state eseguite con software SPSS 15. 0) Valori ematochimici: Esercizio e igiene posturale sono stati ben tollerati dai pazienti e non hanno rappresentato in alcun modo un fattore di rischio clinico per gli stessi.

Cirtometria e 6 MWT: L’esercizio terapeutico da solo migliora la performance motoria la resistenza

Cirtometria e 6 MWT: L’esercizio terapeutico da solo migliora la performance motoria la resistenza al cammino ed il tono/trofismo muscolare; la migliora ancora di più se associato al controllo posturale La sola igiene posturale non ha influenza significative per la performance e la resistenza al cammino.

R. O. M e FORZA: L’esercizio ha influenze positive sulla R. O. M. e

R. O. M e FORZA: L’esercizio ha influenze positive sulla R. O. M. e sulla forza muscolare, le modificazioni apprezzate delineano che ancora migliori sono le influenze dell’esercizio in associazione al controllo della postura La sola postura invece non determina variazioni significative del range articolare e della potenza muscolare nei vari distretti

V. A. S. dolore: La somministrazione del programma di esercizi in associazione al controllo

V. A. S. dolore: La somministrazione del programma di esercizi in associazione al controllo della postura determina una riduzione della sensazione dolorosa durante l’attività motoria. L’unica somministrazione del programma posturale non influisce significativamente sulla percezione del dolore.

SF-36: Esercizio globale e controllo della postura a letto ha permesso un miglioramento della

SF-36: Esercizio globale e controllo della postura a letto ha permesso un miglioramento della Q. d. V. riferito agli indici salute fisica e benessere generale; si è verificato un peggioramento apparente della salute mentale. Peggioramento ascrivibile al fatto che il miglioramento della salute fisica che il paziente ha percepito (il 100% dei soggetti del gruppo A e del gruppo B hanno riferito al questionario che il trattamento è stato utile) li ha costretti ad ammettere la propria condizione di malato e quindi la necessità di curarsi.

QUALI RICADUTE HA IL PROGETTO SUL SISTEMA SOCIO-SANITARIO? Gli operatori hanno affermato che il

QUALI RICADUTE HA IL PROGETTO SUL SISTEMA SOCIO-SANITARIO? Gli operatori hanno affermato che il progetto è stato utile (43%) e molto utile (57%) Il 60% degli operatori sanitari dell’unità nefrologica in cui si è sviluppato lo studio hanno affermato che durante il periodo di trattamento è stata ridotta la somministrazione di farmaci antidolorifici, quindi c’è stato un contenimento dei costi di gestione sanitaria Il 30% ha inoltre riscontrato una riduzione del numero di chiamate e dei tempi d’ascolto

CONCLUSIONI: L’intervento riabilitativo proposto durante il trattamento dialitico: v Migliora lo stato di salute

CONCLUSIONI: L’intervento riabilitativo proposto durante il trattamento dialitico: v Migliora lo stato di salute del paziente v. Minimizza i contatti paziente/personale di assistenza (infermieri e medici) durante la seduta di dialisi v. Contiene i costi sanitari per una minor richiesta di farmaci antidolorifici

L’intervento riabilitativo attuato attraverso: ØTraining della presa di coscienza del controllo posturale ØEsercizi aerobici

L’intervento riabilitativo attuato attraverso: ØTraining della presa di coscienza del controllo posturale ØEsercizi aerobici globali E’ EFFICACE, IN GRADO DI RIDURRE LA DISABILITA’ MOTORIA E MIGLIORARE LA QUALITA’ DI VITA I BENEFICI SONO PIU’ EVIDENTI QUANDO LE DUE MODALITA’ DI INTERVENTO SONO PROPOSTE IN ASSOCIAZIONE

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!