LA RICOSTRUZIONE DELLIMPLICITO TESTUALE NELLA DIDATTICA DELLA LETTURA

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LA RICOSTRUZIONE DELL'IMPLICITO TESTUALE NELLA DIDATTICA DELLA LETTURA ESEMPLIFICAZIONI DIDATTICHE BRESCIA, 5. 04. 2018

LA RICOSTRUZIONE DELL'IMPLICITO TESTUALE NELLA DIDATTICA DELLA LETTURA ESEMPLIFICAZIONI DIDATTICHE BRESCIA, 5. 04. 2018 I LINCEI PER UNA NUOVA DIDATTICA NELLA SCUOLA: UNA RETE NAZIONALE GABRIELE GRAVA

SEMANTICA DELL’IMPLICITO Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che

SEMANTICA DELL’IMPLICITO Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra - che già viviamo - e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi. Cesare Pavese, Il mestiere di scrivere

SEMANTICA DELL’IMPLICITO Le ragioni profonde della non autonomia della semantica riposano su quello che

SEMANTICA DELL’IMPLICITO Le ragioni profonde della non autonomia della semantica riposano su quello che è il nesso fondativo da cui prende origine il significato stesso, e cioè il suo indissolubile legame con l’esperienza umana. […] il significato della lingua è inscindibile dal significato che il mondo ha per noi, perché interpretiamo le espressioni linguistiche attraverso gli stessi schemi con cui diamo un senso al mondo che ci circonda, alle nostre percezioni e ai nostri sentimenti, alle nostre azioni e alle loro motivazioni. Patrizia Violi, Esperienza e Significato

SEMANTICA DELL’IMPLICITO ipotesi Nell’attività di comprensione testuale si condensano competenze cognitive e relazionali.

SEMANTICA DELL’IMPLICITO ipotesi Nell’attività di comprensione testuale si condensano competenze cognitive e relazionali.

SEMANTICA DELL’IMPLICITO due strumenti Parafrasi selettiva Se la parafrasi di un testo deve essere

SEMANTICA DELL’IMPLICITO due strumenti Parafrasi selettiva Se la parafrasi di un testo deve essere a sua volta un testo, come suggeriscono i linguisti, il tentativo di elencare tutti gli impliciti di un testo non costituisce una parafrasi di esso, e tanto meno una buona parafrasi. […] Le variazioni nella distribuzione dell’informazione fra il detto e l’implicito sono spesso correlative agli scopi della parafrasi. Domanda Ma le parafrasi esplicitanti in una situazione naturale vengono prodotte solo se si crea, per un qualunque motivo, l’esigenza di affermare esplicitamente un implicito; un modo banale per creare questa esigenza è fare delle domande che riguardino ciò su cui l’implicito verte. M. Sbisà

Esemplificazioni didattiche Grammatica Storia Poesia Narrativa N. B. ATTEGGIAMENTO DIFFUSO E NON LIMITATO AD

Esemplificazioni didattiche Grammatica Storia Poesia Narrativa N. B. ATTEGGIAMENTO DIFFUSO E NON LIMITATO AD UNA SINGOLA DISCIPLINA

Leggere tra le righe Lo studio dei nessi sintattici apre possibilità di riflessioni ampie

Leggere tra le righe Lo studio dei nessi sintattici apre possibilità di riflessioni ampie e problematiche. Tra due parole, infatti, se ne possono nascondere molte.

Leggere tra le righe GRAMMATICA SP Passami il bicchiere di Marco. Passami il bicchiere

Leggere tra le righe GRAMMATICA SP Passami il bicchiere di Marco. Passami il bicchiere di vetro. inestimabile valore. Passami il bicchiere di vino. Passami il bicchiere di ieri. Passami il bicchiere di corsa. Passami il bicchiere di Guzzini. Passami il bicchiere di notte. Passami il bicchiere di Spider- Passami il bicchiere di Murano. Man.

GRAMMATICA SP Leggere tra le righe

GRAMMATICA SP Leggere tra le righe

Leggere tra le righe GRAMMATICA AVVERBIO ETC. Anche Mario è riuscito a passare l’esame.

Leggere tra le righe GRAMMATICA AVVERBIO ETC. Anche Mario è riuscito a passare l’esame. Si presuppone che: È implicito che: C’è stato un esame. Pareva difficile superare l’esame. Mario ha passato l’esame. Non ci si aspettava che Mario sarebbe Diverse persone, tra cui Mario, desideravano passarlo. stato promosso. Molte persone, se non tutte, hanno passato l’esame. Si può dedurre che: Forse, l’esame non era così difficile…

GRAMMATICA AVVERBIO ETC. Leggere tra le righe Esercitazione: quante informazioni riesci a ricavare? Appena

GRAMMATICA AVVERBIO ETC. Leggere tra le righe Esercitazione: quante informazioni riesci a ricavare? Appena chiusa la porta, Paolo si accorse con orrore di aver dimenticato le chiavi.

Leggere tra le righe GRAMMATICA AVVERBIO ETC. Esercitazione: quante informazioni riesci a ricavare? Appena

Leggere tra le righe GRAMMATICA AVVERBIO ETC. Esercitazione: quante informazioni riesci a ricavare? Appena chiusa la porta, momento in cui la porta era aperta. Paolo si accorse con orrore di aver dimenticato le chiavi. Paolo è un essere umano. Paolo è di sesso maschile. Paolo non è un bambino piccolo. Paolo ha compiuto una certa azione sulla porta, cioè quella di chiuderla. Prima dell’azione c’è stato un Paolo ora si trova fuori casa. La casa è di Paolo. La porta è quella della casa di Paolo. Le chiavi sono quelle della porta della casa di Paolo si accorge di aver dimenticato le chiavi dopo aver chiuso la porta. Paolo ha effettivamente dimenticato le chiavi. Paolo, precedentemente, aveva in mente di prendere le chiavi. Le chiavi sono state dimenticate all’interno della casa. Paolo non ha con sé, in questo momento, altre copie delle chiavi di casa. Non è facile recuperare altre chiavi per entrare. La porta non è apribile dall’esterno senza chiavi. Non si può entrare in casa se non con le chiavi.

GRAMMATICA ANALISI DEL PERIODO Sebbene piova, esco. Si presuppone che, solitamente, se piove, non

GRAMMATICA ANALISI DEL PERIODO Sebbene piova, esco. Si presuppone che, solitamente, se piove, non esco. Causale «frustrata» : Non esco poiché piove. Sarà necessario trovare una causa «maggiore» : Sebbene piova, esco, perché devo comprare il latte. Leggere tra le righe

GRAMMATICA ANALISI DEL PERIODO Leggere tra le righe Piove così tanto, che non esco.

GRAMMATICA ANALISI DEL PERIODO Leggere tra le righe Piove così tanto, che non esco. È implicito che la pioggia, di per sé stessa, non sia condizione sufficiente per farmi rimanere a casa. La causa è invece da ricercarsi nella particolare intensità della pioggia. Causale «intensificata» : Poiché piove (molto), non posso far altro che rimanere in casa.

GRAMMATICA CONGIUNZIONE Leggere tra le righe Esercitazione: ricostruisci il contesto implicito in cui siano

GRAMMATICA CONGIUNZIONE Leggere tra le righe Esercitazione: ricostruisci il contesto implicito in cui siano possibili tali affermazioni. Ti invito perché vai spesso in montagna. Ti invito benché tu vada spesso in montagna. Ti invito se vai spesso in montagna. Ti invito cosicché tu vada più spesso in montagna.

Il mondo dietro le parole Parafrasare un testo significa amplificarlo, lasciar spazio alla densità

Il mondo dietro le parole Parafrasare un testo significa amplificarlo, lasciar spazio alla densità del suo testo: significa scoprire il mondo possibile che con lui viene creato.

POESIA FIGURE RETORICHE Il mondo dietro le parole La notte lava la mente M.

POESIA FIGURE RETORICHE Il mondo dietro le parole La notte lava la mente M. Luzi Vengono violate alcune massime di coerenza: Il soggetto di lavare può essere un’entità astratta (notte)? Può un ente spirituale (mente) subire l’azione di essere lavato? A che scopo vengono violate queste massime? Come possiamo ricostruire la coerenza testuale?

POESIA METAFORA - PERSONIFICAZIONE Il mondo dietro le parole Per ciò che se tu

POESIA METAFORA - PERSONIFICAZIONE Il mondo dietro le parole Per ciò che se tu di’: “Prata amoena sunt”, altro Possiamo fare commenti sulla metafora, ma la metafora di per sé non richiede né sollecita spiegazione o parafrasi. Il pensiero metaforico rappresenta un particolare modo di ottenere una maggior comprensione e non è costruito come un sostituto ornamentale del pensiero semplice. M. Black non mi rappresenti che il verdeggiar de’ prati; ma se tu dirai: “Prata rident”, tu mi farai […] veder la terra essere un uomo animato, il prato esser la faccia, l’amenità il riso lieto. Talché in una paroletta transpaiono tutte queste nozioni di generi differenti: terra, prato, amenità, uomo, animo, riso, letizia. E. Tesauro LA METAFORA NON SOSTITUISCE UN SIGNIFICATO, NE CREA UNO NUOVO.

Il mondo dietro le parole POESIA CO-REFERENZIALITÀ Fratelli parola tremante oggetto nella notte foglia

Il mondo dietro le parole POESIA CO-REFERENZIALITÀ Fratelli parola tremante oggetto nella notte foglia appena nata metafora involontaria rivolta sineddoche

Il mondo dietro le parole POESIA ATTO ILLOCUTIVO Un’intera nottata Il poeta descrive… buttato

Il mondo dietro le parole POESIA ATTO ILLOCUTIVO Un’intera nottata Il poeta descrive… buttato vicino a un compagno massacrato Non sono mai stato tanto attaccato alla vita Il poeta riflette/afferma/capisce…

Il mondo dietro le parole POESIA RAPPORTI TRA LE PARTI Dannazione Mariano il 29

Il mondo dietro le parole POESIA RAPPORTI TRA LE PARTI Dannazione Mariano il 29 giugno 1916 Chiuso fra cose mortali (Anche il cielo stellato finirà) Perché bramo Dio? Il poeta si chiede perché desideri ciò che è infinito, sebbene viva tra cose destinate al nulla, tanto che anche il cielo stellato avrà una fine. Dal momento che si trova a vivere tra cose destinate al nulla, tanto che addirittura il cielo stesso avrà una fine, il poeta si chiede perché ugualmente desideri ciò che non può avere fine.

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Il discorso del Vecchio

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Il discorso del Vecchio Maggiore Individuare la struttura del testo permette di cogliere i nuclei essenziali del discorso: l’analisi della costruzione del testo rende esplicita la sua trama argomentativa. Quanto viene affermato dal Vecchio Maggiore si fonda su presupposti non sempre espliciti: farli emergere significa delineare con maggior chiarezza il mondo ideologico che si costruisce dietro e attraverso il discorso.

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Introduzione “ho avuto molto

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Introduzione “ho avuto molto tempo per pensare mentre me ne stavo solo, sdraiato nel mio stallo, e credo di poter dire d'aver compreso, meglio di ogni animale vivente, la natura della vita su questa terra. ” STRUTTURA presunzione di autorevolezza PRESUPPOSTO luogo della superiorità del pensiero e della contemplazione rispetto all’azione

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Narrazione “Guardiamola: la nostra

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Narrazione “Guardiamola: la nostra vita è misera, faticosa e breve. […] Non vi è animale in Inghilterra che sia libero. ” STRUTTURA accordo argomentativo: dato di fatto PRESUPPOSTO libertà come valore dominante: una vita non libera non è degna di essere vissuta IMPLICITO libertà il lavoro è una condanna in quanto si oppone alla

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Argomentazione tesi “L'uomo è

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Argomentazione tesi “L'uomo è il solo, vero nemico che abbiamo. ” argomenti “consuma senza produrre” “tuttavia è il signore di tutti gli animali” “neppure avviene che la misera vita che conduciamo abbia il suo corso naturale” STRUTTURA argomenti basati sul dato di realtà PRESUPPOSTO ci deve essere una coincidenza tra gerarchia, persona, atto

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Atto performativo “Questo è

NARRATIVA LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Il mondo dietro le parole Atto performativo “Questo è il mio messaggio a voi, compagni: Rivoluzione!” STRUTTURA rapporto tra fine e mezzo per ottenerlo PRESUPPOSTO è incompatibile l’esistenza dell’uomo con quella degli animali l’unico mezzo per ottenere un cambiamento è la violenza

STORIA SECONDA GUERRA MONDIALE Il mondo dietro le parole Lettura di alcuni discorsi propedeutici

STORIA SECONDA GUERRA MONDIALE Il mondo dietro le parole Lettura di alcuni discorsi propedeutici i principali scontri della Seconda Guerra Mondiale, al fine di esplicitare i presupposti ideologici che costruiscono il tessuto argomentativo.

STORIA SECONDA GUERRA MONDIALE Il mondo dietro le parole Discorso di Hitler al Reichstag

STORIA SECONDA GUERRA MONDIALE Il mondo dietro le parole Discorso di Hitler al Reichstag [1 settembre 1939] “Per anni abbiamo sofferto la tortura del Diktat di Versailles che è diventato per noi ormai intollerabile. Danzica era ed è una città Tedesca. Il Corridoio di Danzica era ed è in Germania. ” “Non è importante che noi viviamo, ma è essenziale che il nostro popolo viva, che la Germania viva!” PRESUPPOSTI IDEOLOGICI Nazionalismo Compito di ogni nazione è quello di difendere ad ogni costo il proprio territorio. Compito di ogni tedesco è quello di far grande la Germania.

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole Osservazione e studio di alcuni

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole Osservazione e studio di alcuni strumenti di propaganda al fine di ricostruire il sostrato ideologico totalitario.

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole “L’essenza della propaganda consiste nel

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole “L’essenza della propaganda consiste nel guadagnare gli uomini a un’idea, ma in maniera così convincente e viva che alla fine essi ne siano imbevuti e non riescano più a liberarsene. ” J. Goebbels, 8 maggio 1933

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole “Il vero capo dei marxisti

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole “Il vero capo dei marxisti della lista unica è Giuda” presupposti novità conclusioni cosa Il marxismo è il male Giuda è emblema degli ebrei Giuda è il traditore Il capo dei marxisti è Giuda Gli ebrei sono il male Ebraismo e marxismo sono la stessa

Il mondo dietro le parole STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA “Tedeschi, pensateci bene!” presupposti abbiamo

Il mondo dietro le parole STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA “Tedeschi, pensateci bene!” presupposti abbiamo perso la guerra se abbiamo perso, ci deve essere un colpevole novità i traditori sono gli ebrei conclusione tedeschi, puniteli!

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA Il mondo dietro le parole

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA presupposti Il mondo dietro le parole un uomo si giudica

STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA presupposti Il mondo dietro le parole un uomo si giudica dal suo lavoro un lavoro non è tale se non “produce” novità gli ebrei non producono conclusionigli ebrei non lavorano gli ebrei non sono degni

Il mondo dietro le parole STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA presupposto niente di dell’onore novità

Il mondo dietro le parole STORIA TOTALITARISMI E PROPAGANDA presupposto niente di dell’onore novità per un uomo, non c’è più importante anche di fronte alla morte, un ebreo pensa solo ai soldi conclusionil’ebreo è senza onore l’ebreo non è uomo

La figura nel tappeto Ultimamente, leggere un testo significa far rivivere nella propria coscienza

La figura nel tappeto Ultimamente, leggere un testo significa far rivivere nella propria coscienza la potenza del suo significato. La lettura di un testo letterario implica un impegno più ampio perché più profondo è il significato (i significati) che in esso vive.

NARRATIVA BONTEMPELLI Il ladro Luca La figura nel tappeto Al ladro Luca, nella notte

NARRATIVA BONTEMPELLI Il ladro Luca La figura nel tappeto Al ladro Luca, nella notte annuvolata, bastò la luce d’un quarto di luna e di poche stelle per scendere in una casa dall’abbaino e farvi un bottino di prim’ordine. Ora ne riusciva con piena la sacca e l’animo contento. Alzò gli occhi un attimo al cielo che si stava sgombrando, poi guardò il tetto lentamente in giro. Tutto il mondo era in silenzio e vuoto, non c’era nel mondo altro che lui Luca su quel tetto vicino al cielo. Sentiva stanche le reni e il cuore in pace. Non c’è più da aver paura di niente. Nessuno dei suoi compagni ha mai fatto un bottino tanto importante. Pregustava la maraviglia dei suoi compagni (trine, seta, argenti) e forse un

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Ma girando frattanto lo sguardo verso la cresta

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Ma girando frattanto lo sguardo verso la cresta del tetto, agghiacciò. Da dietro quel vertice era spuntata una testa grossa e nera, due occhi lucidi traverso l’ombra lo saettarono, poi di colpo un uomo fu in piedi a sommo del tetto col braccio teso e la rivoltella puntata verso Luca, e nel silenzio sonò il suo comando: «Mani in alto!» . In quei dieci secondi passò per la fantasia di Luca una ventata rapida di immagini: il contatto con le mani orride dello sbirro, il bottino nella sacca, le manette, poi lo sapranno i compagni e il Capo: tutte mescolate e scompigliate nel soffio della paura.

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Il cuore di Luca balzò di sorpresa e

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Il cuore di Luca balzò di sorpresa e di gioia, perché lo sbirro per un piccolo moto inconsulto del piede aveva barcollato un attimo ed era precipitato scivolando sulle tegole. Subito Luca vide il grosso corpo rotolare giù per la china del tetto, egli allora si mise a correre su verso la cima. […] il ladro Luca raggiunta la cima si voltò e vide lo sbirro arrivare all’orlo della discesa e il suo corpo scomparire nel vuoto. L’investì e lo invase una folgorante felicità. E così guardando, s’avvide che non era scomparso tutto: le due mani dello sbirro eran rimaste afferrate all’orlo del cornicione e furiosamente si sforzavano di tenervisi strette. Quella sua felicità che per un minuto aveva forse raggiunto il delirio, s’era calmata. Ora il ladro Luca era sicuro e tranquillo, […]. Tese l’orecchio per essere pronto a sentire il tonfo.

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto D’improvviso qualche cosa d’ignoto brillò nell’animo del ladro

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto D’improvviso qualche cosa d’ignoto brillò nell’animo del ladro Luca, ed era assai diverso dal delirio di quella prima felicità […]. Il ladro Luca non capiva più niente, ma senza capire, di colpo s’alzò, […] e senza sapere perché, senza sentire quello che stava facendo, corse giù, diritto, fin là; arrivato là si gettò ventre a terra, s’apprese con una delle sue mani di ferro allo spigolo del comignolo, si tese in avanti, porse l’altra gridando: «attàccati!» e abbrancò la mano alzata dell’uomo che si dibatteva. Seguì un silenzio e la notte respirava intorno a loro. Lo sbirro fissava in giù verso l’abisso ma certo non vedeva niente, il ladro Luca gli guardava la schiena ma non sapeva di guardarla. E aveva voglia d’andarsene ormai, ma non si moveva, come se aspettasse qualche cosa, e non sapeva che cosa né perché.

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Luca s’alzò in piedi, si voltò senza più

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Luca s’alzò in piedi, si voltò senza più guardarlo risalì, in cima, dove aveva lasciato la sacca. Se la accomodò sulle spalle, scese piano l’altro versante avviandosi verso un doccione dell’acqua per cui scivolando si scende a terra. La luna era scomparsa e non c’era più una nuvola in cielo. Il ladro Luca pensò con orgoglio alla maraviglia dei compagni, all’elogio che forse il Capo gli farà per il bottino. Prima di lasciare il tetto e abbracciarsi al doccione, guardò una volta ancora il cielo. Aveva cento volte lavorato di notte ma non s’era mai accorto che ci fossero tante stelle.

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Di cosa parla il racconto? Del cambiamento di

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Di cosa parla il racconto? Del cambiamento di Luca. In cosa consiste questo cambiamento? Quali parole ci fanno capire che è cambiato qualcosa? Al ladro accade qualcosa di nuovo. [ignoto, diverso, non capiva più niente, non sapeva cosa…]

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Allora è cambiato tutto? Cosa NON cambia? Cosa

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Allora è cambiato tutto? Cosa NON cambia? Cosa ci segnala che non tutto è cambiato? Il ladro Luca rimane un ladro. [bottino, elogio del capo…] La novità del racconto consiste nel mostrare che anche a un ladro può capitare di salvare un poliziotto.

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Allora cosa rimane di questo cambiamento? Si accorge

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Allora cosa rimane di questo cambiamento? Si accorge di qualcosa di diverso. [all’inizio non c’era al mondo altro che lui; alla fine si accorge delle stelle] Che caratteristiche ha dunque questo cambiamento? Questo cambiamento inserisce una misura diversa, tanto che di fronte ad esso il ladro è a disagio, non capisce, non sa come muoversi… È un cambiamento che non cambia tutto della persona: Luca è sempre un ladro, ma si accorge di non essere da solo al mondo.

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Ci sono altri “cambiamenti” che non sortiscono lo

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Ci sono altri “cambiamenti” che non sortiscono lo stesso effetto? Quali mutamenti narrativi si susseguono nella narrazione? Con quali termini vengono definiti? Il racconto procede per colpi di scena, cambi repentini di situazione. Arrivo del poliziotto Caduta del poliziotto [agghiacciò, paura, gioia, felicità, delirio…]

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Perché non mi avete parlato di questi cambiamenti?

NARRATIVA BONTEMPELLI La figura nel tappeto Perché non mi avete parlato di questi cambiamenti? Cosa hanno di diverso questi cambiamenti? Sono cambiamenti che non toccano Luca, che non gli fanno intuire una diversa possibilità. Dunque, di cosa parla questo racconto?

SEMANTICA DELL’IMPLICITO conclusioni L’esperienza autentica della comprensione, quando un essere umano o un poema

SEMANTICA DELL’IMPLICITO conclusioni L’esperienza autentica della comprensione, quando un essere umano o un poema si rivolge a noi, è un’esperienza di responsabilità in risposta all’altro. Siamo responsabili davanti al testo, all’opera d’arte, all’offerta musicale […]. G. Steiner, Vere presenze

SEMANTICA DELL’IMPLICITO conclusioni Rispettare responsabilmente il testo nei vincoli oggettivi della sua attualità percettiva

SEMANTICA DELL’IMPLICITO conclusioni Rispettare responsabilmente il testo nei vincoli oggettivi della sua attualità percettiva significa prendere in custodia un’entità umana in continua metamorfosi, sapendo che la metamorfosi investe sempre anche la nostra figura di lettori, in cammino attraverso il linguaggio del testo e quello del reale. E. Raimondi, Un’etica del lettore