Lettura opere Impressionismo Edward Manet La Prugna 1878

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Lettura opere Impressionismo

Lettura opere Impressionismo

Edward Manet, La Prugna, 1878, olio su tela, 73, 6 x 50, 2 cm,

Edward Manet, La Prugna, 1878, olio su tela, 73, 6 x 50, 2 cm, Washington, National Gallery of Art. Quest’opera è ambientata in un caffè, uno dei luoghi preferiti dai pittori impressionisti. La ragazza indossa abiti borghesi e ozia tra fumo e alcool, due vizi. La luce sembra provenire da una vetrina posta dinanzi al personaggio ritratto. Colore e linee sono ben delimitati. La figura appare nitida. L’atteggiamento della donna appare svogliato e perso nel vuoto. La mano sul tavolo taglia la linea verticale che parte dall’alto a sinistra dello spettatore.

Edgar Degas, Ballerine dietro le quinte, 1897, pastello, 67 x 67 cm, Mosca, Museo

Edgar Degas, Ballerine dietro le quinte, 1897, pastello, 67 x 67 cm, Mosca, Museo Puškin. Altro tema ricorrente nella pittura impressionista sono le ballerine. Qui colore e linea non sono nitidi, ma appaiono quasi offuscati ed è il colore che primeggia sulla linea, dando corposità attraverso le sfumature quasi tratteggiate. I colori sono dati con pennellate quasi tratteggiate di colori primari che generano colori complementari alla vista da lontano. Le ballerine appaiono ritratte in movimento, come fotografata all’improvviso, mentre si sistemano gli abiti prima di andare in scena. L’ambiente ritratto è un paesaggio naturale, come se dovessero danzare all’aria aperta e questo compromette la luce, che irradia tutta la scena senza entrare da un punto di particolare.

Pierre Auguste Renoir, Colazione dei canottieri, 1881, olio su tela, 129, 5 x 173

Pierre Auguste Renoir, Colazione dei canottieri, 1881, olio su tela, 129, 5 x 173 cm, Washington, Phillips Collection. Scena ritratta all’aperto. Momento di ristoro e di convivialità. L’abbigliamento e la vegetazione ci indicano una stagione calda, tra primavera ed estate. I personaggi sono benestanti e lo si deve dall’abbigliamento e dalla presenza di animali da compagnia. Sono tutti intenti a dialogare e sulla tavola imbandita non mancano le bottiglie di vino, che denotano festa ed allegria. La città appare solo nello sfondo in lontananza e questo denota un’evasione dalla quotidianità, dagli impegni. I colori sono sfumati e posti quasi a macchie. La linea non è netta, ma sono i colori a dare forma e a primeggiare sulla linea.

Edouard Manet, Il Bar delle Folies. Bergères, 1881 -1882, olio su tela, 96 x

Edouard Manet, Il Bar delle Folies. Bergères, 1881 -1882, olio su tela, 96 x 130 cm, Londra, Courtauld Institute Galleries. La scena ritratta si svolge in uno dei locali più prestigiosi. Ricco di dettagli e di particolari, con giochi di specchio, che rievocano quelli utilizzati dai fiamminghi, come Jean van Eyck, Ritratto dei coniugi, 1431, olio su tavola, 82 x 59, 5 cm, Londra, National Gallery. Cfr. : http: //www. lecanoedelweb. it/larte-fiamminga/ Alle spalle della ragazza il vetro riflette un locale affollato e caotico in cui lei deve affrontare un lavoro snervante e affaticanti. Appare, infatti ritratta da un punto di vista psicologico che denota il suo malessere: pallida, sguardo rivolto verso il basso, mani appoggiate sul tavolo. Le bottiglie di alcolici denotano vizio, festa, allegria, ozio. I fiori sono un richiamo alla natura e danno note di bellezza e freschezza, come fossero un elemento di fuga nella natura. La giacca della ragazza ci appare di velluto, quasi palpabile e questo è dato dall’abilità di pennellate date come tocchi di luce. Lo stesso vale nel lampadario riflesso nel vetro. Curiosa è l’apparizione dell’uomo che osserva la ragazza e sembra attendere un’ordinazione. Anche questo particolare ricorda il quadro fiammingo citato prima.

Edgar Degas, L’assenzio, 1873, olio su tela. 92 x 68, 5 cm, Parigi, Musée

Edgar Degas, L’assenzio, 1873, olio su tela. 92 x 68, 5 cm, Parigi, Musée d’Orsay. Il titolo del quadro indica il nome di un liquore molto usato alla fine dell’ottocento. La scena si svolge sempre in un Caffè, ben arredato. La donna appare già ubriaca e davanti ad un bicchiere colmo. La posizione delle braccia denota il suo stato di ebrezza, manifestato anche nel volto ed in particolare nello sguardo perso. Gli abiti sono tipici della borghesia. La linea è ben delineata negli elementi d’arredo, ma nelle figure domina il colore sulla linea. Ci sono giochi di luce e ombra. La luce proviene dall’esterno e probabilmente da una vetrina posta davanti ai personaggi. Fumo e alcool denotano vizi e ozio. L’esterno è invisibile per via delle tende poste sulle finestre. Questo indica un aspetto psicologico di fuga dall’esterno ed evasione in un luogo chiuso in cui macerare insieme all’alcool. La donna rappresentata non è evidentemente una nobil donna.

Edgar Degas, La classe di danza, 1871 -1874, olio su tela, 85 x 75

Edgar Degas, La classe di danza, 1871 -1874, olio su tela, 85 x 75 cm, Parigi, Musée d’Orsay. Anche qui notiamo le ballerine e la tela sembra essere uno scatto fotografico in un momento di lezione. Il bastone del maestro taglia la diagonale e richiama l’attenzione al suo ruolo di potere. Cfr. : il bastone nel medioevo utilizzato dai giullari come emblema del potere http: //www. lecanoedelweb. it/origine-delcarnevale/ Anche qui il colore è più importante della linea. Le velature e l’abilità di giocare con i colori è data dalle gonne delle ballerine. Nello specchio della finestra si intravede una ricerca di natura. Cfr. anche Pierre Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, 1876, olio su tela, 131 x 75 cm, Parigi, Musée d’Orsay.

Pierre Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, 1876, olio su tela, 131

Pierre Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, 1876, olio su tela, 131 x 75 cm, Parigi, Musée d’Orsay.

Edgar Degas, L’etoile, 18761877, pastello su monotipo, 58 x 42 cm, Parigi, Musée d’Orsay.

Edgar Degas, L’etoile, 18761877, pastello su monotipo, 58 x 42 cm, Parigi, Musée d’Orsay. Ancora una ballerina e ancora una volta il colore e non la linea. Macchie e tratteggi di coloro, sfumature di chiaro scuro, ombre e luminosità: tutti elementi dell’impressionismo.

Di Tiziana Mazzaglia ©Tiziana Mazzaglia Se ne vieta ogni tipo di diffusione e riproduzione.

Di Tiziana Mazzaglia ©Tiziana Mazzaglia Se ne vieta ogni tipo di diffusione e riproduzione.