Controllo integrato dei fitofagi del pomodoro Solanum lycopersicon

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Controllo integrato dei fitofagi del pomodoro (Solanum lycopersicon )

Controllo integrato dei fitofagi del pomodoro (Solanum lycopersicon )

Globodera rostochiensis (Woll. ) Behrens (nematode cistiforme delle radici della patata) Ospiti: Ospiti patata,

Globodera rostochiensis (Woll. ) Behrens (nematode cistiforme delle radici della patata) Ospiti: Ospiti patata, pomodoro, melanzana, ed altre specie coltivate e spontanee Morfologia: Morfologia maschio adulto vermiforme e libero nel terreno, femmina adulta globosa con una zona anteriore allungata, endofaga e sedentaria Patotipi: Patotipi RO 1 è l'unico patotipo riconosciuto in senso stretto (3 invece supposti)

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) Stadio infettivo: infettivo larva di II

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) Stadio infettivo: infettivo larva di II età (attratta dagli essudati radicali, penetra dall'apice radicale) Le prime cisti si formano dopo 2 mesi circa dall' inizio dell'infezione Intervallo di temperature ottimali: ottimali 12 -25°C Distribuita maggiormente in aree temperate a livello del mare e gradisce terreni leggeri (zone orticole del nord-barese e della Capitanata) Sensibile alte temperature La mortalità naturale annuale delle uova nei paesi del mediterraneo è del 50 -80% ma in quiescenza sopravvivono anche 20 anni

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) Sintomi: Sintomi chiazze di piante che

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) Sintomi: Sintomi chiazze di piante che appassiscono durante le ore calde della giornata, arrestano il loro sviluppo e presentano foglie piccole e ingiallite, un ridotto apparato radicale La diffusione del nematode avviene principalmente per mezzo della terra aderente ai tuberi di patata o ad altro materiale da riproduzione (piante da vivaio, bulbi) coltivato in terreno infestato. Sono, inoltre, un veicolo di diffusione del nematode le attrezzature e le macchine che hanno lavorato in un terreno infestato e non sono state adeguatamente pulite.

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) CONTROLLO AGRONOMICO Impiego di cv resistenti

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) CONTROLLO AGRONOMICO Impiego di cv resistenti (riducono l’infestazione fino all’ 8590%) – cv resistenti al patotipo 1 (o A) Rotazione di 3 -6 anni Anticipo semina in zone calde Impiego di cv precoci Impiego di materiale di propagazione non infestato N. b. Su pomodoro la G. rostochiensis forma poche cisti

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) CONTROLLO CHIMICO Soglia di 1, 4

Globodera rostochiensis (nematode cistiforme delle radici della patata) CONTROLLO CHIMICO Soglia di 1, 4 -2, 1 uova o larve per g di terreno Fumigazioni con 1, 3 DCPP Impiego di fenamifos e aldicarb (più persistente e anche con proprietà ovicida) in pre-semina o semina

Meloidogyne incognita (Kof et White) (Nematode delle colture ortive) Morfologia: Morfologia maschio filiforme, femmina

Meloidogyne incognita (Kof et White) (Nematode delle colture ortive) Morfologia: Morfologia maschio filiforme, femmina piriforme o sacciforme. Si riproduce spesso partenogeneticamente Ciclo: Ciclo le larve di II età fuoriescono perchè stimolate dalle condizioni ambientali e dagli essudati radicali e penetrano nelle radici. Le femmine depongono le uova in una matrice gelatinosa. Le uova nella matrice e le larve nel suolo e sulle radici decomposte sopravvivono a lungo (2 – 3 generazioni su pomodoro)

Meloidogyne incognita Ospiti: Ospiti attacca molte colture orticole e floricole sia all'aperto che in

Meloidogyne incognita Ospiti: Ospiti attacca molte colture orticole e floricole sia all'aperto che in serra, alberi da frutto, vite ed olivo Sintomi: Sintomi galle sull'apparato radicale per ipertrofia cellulare, cellule giganti e polinucleate, rallentamento della crescita, ingiallimento ed appassimento della vegetazione

Meloidogyne incognita CONTROLLO Si possono effettuare lunghe rotazioni con specie non ospiti (è da

Meloidogyne incognita CONTROLLO Si possono effettuare lunghe rotazioni con specie non ospiti (è da tenere presente l'ampia polifagia della specie) Soglia d'intervento: 4 uova e/o larve per ml di terreno (D'Errico, 1994) o 25 -50 individui/500 g terreno (Zanghieri, 1998) In serra fumigare con 1, 3 D o dazomet In pieno campo ricorrere a esteri carbammici (aldicarb) o fosforici (phenamifos) utilizzabili anche con coltura in atto

Meloidogyne incognita Suggerisce la Bayer Cropscience: In pre-trapianto: Etoprofos (Mocap 20 EC 4 -5

Meloidogyne incognita Suggerisce la Bayer Cropscience: In pre-trapianto: Etoprofos (Mocap 20 EC 4 -5 litri/ha) oppure In post-trapianto: Etoprofos (Mocap 20 litri/ha)

Tetranychus urticae (Koch) (Ragnetto rosso comune) Ospiti: Ospiti molto polifago, con predilezione di piante

Tetranychus urticae (Koch) (Ragnetto rosso comune) Ospiti: Ospiti molto polifago, con predilezione di piante erbacee spontanee e coltivate ed in particolare di piante ortive Morfologia: Morfologia L'adulto ha il corpo ovale rossastro, mentre le forme giovanili sono di colore giallo-rosato. L'uovo è sferico, biancastro, liscio.

Tetranychus urticae Ciclo: Ciclo Sverna la femmina fecondata in ripari vari e riprende l'attività

Tetranychus urticae Ciclo: Ciclo Sverna la femmina fecondata in ripari vari e riprende l'attività in primavera (quando T > 8 -10°C). Compie anche 10 generazioni all'anno. Le uova fecondate originano entrambi i sessi, quelle non fecondate solo maschi. Sintomi: Sintomi Il Tetranichidae causa decolorazioni e ingiallimenti fogliari causando spesso disseccamenti e filloptosi. Spesso le foglie sono coperte da fili sericei che le avviluppano fra loro.

Tetranychus urticae

Tetranychus urticae

Tetranychus urticae Campionare con il metodo visivo standard (5 -10% delle piante osservando o

Tetranychus urticae Campionare con il metodo visivo standard (5 -10% delle piante osservando o prelevando 10 -20 organi per un totale di 100) ed adottare come soglia di intervento oltre il 40 -50% di foglie con il ragnetto rosso e meno del 20% di esse con Acari Fitoseidi (predatori) In al caso intervenire con acaricidi selettivi persistenti In ambiente protetto si può utilizzare il Phytoseiulus persimilis

Tetranychus urticae Suggerisce la Bayer Cropscience: Fenpiroximate (Miro 150 -200 ml/hl) oppure Tolifluanide (Euparen

Tetranychus urticae Suggerisce la Bayer Cropscience: Fenpiroximate (Miro 150 -200 ml/hl) oppure Tolifluanide (Euparen Multi 150 ml/hl) Fungicida con una buona azione collaterale su T. urticae

Aculops lycopersici (Massee) (Eriofide rugginoso del pomodoro) Ospiti: Ospiti attacca le solanacee sia spontanee

Aculops lycopersici (Massee) (Eriofide rugginoso del pomodoro) Ospiti: Ospiti attacca le solanacee sia spontanee che coltivate ma provoca danni particolari sul pomodoro Morfologia e ciclo: ciclo la femmina è lunga 150 -180 μm ed è di colore giallo-ocra. Depone le uova sulle foglie in prossimità delle nervature o alla base dei peli. In condizioni ambientali favorevoli (T di 27°C e U. R. del 30% ) può completare il ciclo in una settimana

Aculops lycopersici Sintomi: Sintomi alterazioni rugginose seguite da fessurazioni sul fusto, deformazione ed accartocciamento

Aculops lycopersici Sintomi: Sintomi alterazioni rugginose seguite da fessurazioni sul fusto, deformazione ed accartocciamento fogliare, bronzatura e filloptosi. Sui frutti compaiono aree più o meno estese suberificate e percorse da screpolature. L'acaro favorito da temperature intorno ai 27 -28 °C, dunque è più dannoso nei mesi caldi

Aculops lycopersici CONTROLLO Per ridurre l’incidenza dei danni è importanti intervenire alla comparsa dei

Aculops lycopersici CONTROLLO Per ridurre l’incidenza dei danni è importanti intervenire alla comparsa dei primi sintomi ricorrendo a trattamenti specifici con acaricidi. Le popolazioni di questo acaro vengono inoltre ostacolate da trattamenti con Zolfo La Bayer Cropscience suggerisce gli stessi prodotti utilizzati nella difesa del ragnetto rosso comune

Frankliniella occidentalis (Perg. ) (Tripide occidentale dei fiori) Ospiti: Ospiti estremamente polifaga e dannosa

Frankliniella occidentalis (Perg. ) (Tripide occidentale dei fiori) Ospiti: Ospiti estremamente polifaga e dannosa soprattutto a colture da seme, da fiore, in vivaio, su pesco, vite e cotone Morfologia e ciclo: ciclo La femmina adulta ha il corpo lungo 1 -1, 4 mm (il maschio è più piccolo e più chiaro) con colore variabile dal giallastro al marrone scuro. Le uova sono inserite nel parenchima fogliare, in elementi fiorali o in frutti. A 26, 7°C svolge il ciclo in circa 10 giorni. La femmina a tale temperatura depone circa un uovo al giorno.

Frankliniella occidentalis Sintomi: Sintomi le punture di nutrizione causano punteggiature argentate e necrotiche sulle

Frankliniella occidentalis Sintomi: Sintomi le punture di nutrizione causano punteggiature argentate e necrotiche sulle foglie; si ha riduzione dello sviluppo delle piante e malformazioni dei frutti. L' insetto è molto pericoloso poiché vettore del virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (TSWV) I primi sintomi della virosi compaiono sulle foglie e sono costituiti da macchioline tondeggianti prima giallastre poi di colore scuro, che successivamente evolvono in bronzature e necrosi. Sui frutti si osservano macchie di colore giallastro o brunastro e di forma tondeggiante o anulare

Frankliniella occidentalis INTERVENTI PREVENTIVI: PREVENTIVI La distruzione dei residui colturali a fine ciclo, la

Frankliniella occidentalis INTERVENTI PREVENTIVI: PREVENTIVI La distruzione dei residui colturali a fine ciclo, la pulizia delle serre e dell’ambiente circostante dalle erbe infestanti che ospitano l’insetto e l'impiego di piante sane riducono o ritardano il rischio di eventuali infestazioni Intervallo del controllo: 2 -3 giorni Trappole ad acqua Trappole cromotropiche (azzurre e gialle): 5 per 1000 mq (in serra)

Frankliniella occidentalis Controllo chimico fuori dal Reg. 2078 si può effettuare con: piretrine e

Frankliniella occidentalis Controllo chimico fuori dal Reg. 2078 si può effettuare con: piretrine e piretroidi (acrinatrina), carbammati, esteri forsforici, polisolfuri, oli In serra è possibile intervenire con fitoseidi e antocoridi

Trialeuroides vaporariorum (Westw. ) (Mosca bianca delle serre) Ospiti: Ospiti estremamente polifaga e dannosa

Trialeuroides vaporariorum (Westw. ) (Mosca bianca delle serre) Ospiti: Ospiti estremamente polifaga e dannosa nelle serre, tuttavia in Italia Meridionale può provocare danni anche in campo Morfologia e ciclo: ciclo L'adulto è lungo qualche mm, ha il corpo giallastro e le ali ricoperte di cera farinosa biancastra. Si riproduce generalmente in modo anfigonico ma vi sono casi di partenogenesi telitoche. Il ciclo a T di 30°C avviene in circa 20 gg.

Trialeuroides vaporariorum Sintomi e danni: danni La sottrazione di linfa causa ingiallimenti fogliari, filloptosi

Trialeuroides vaporariorum Sintomi e danni: danni La sottrazione di linfa causa ingiallimenti fogliari, filloptosi e deperimenti vegetativi. L'aleurodide produce melata che causa lo sviluppo di fumaggini. Oltre ai danni diretti il fitofago è temuto perchè può trasmettere virosi. Le colonie possono essere così numerose da coprire completamente la pagina inferiore delle foglie

Bemisia tabaci (Genn. ) (aleurodide delle solanacee) Ospiti: Ospiti estremamente polifaga (oltre 600 ospiti)

Bemisia tabaci (Genn. ) (aleurodide delle solanacee) Ospiti: Ospiti estremamente polifaga (oltre 600 ospiti) e dannosa su pomodoro, patata, melanzana, tabacco, fagiolo ecc. Morfologia e ciclo: ciclo L'adulto ha corpo giallo ed ali bianche, dimensioni intorno ad 1 mm. Vive sulla pagina inferiore delle foglie ove le femmine depongono le uova in modo sparso. Compie varie generazioni all'anno completando il ciclo in 20 gg con T di 30°C

Bemisia tabaci Sintomi e danni: danni clorosi, argentature, arrotolamento delle lamine, produzione di melata

Bemisia tabaci Sintomi e danni: danni clorosi, argentature, arrotolamento delle lamine, produzione di melata e sviluppo di fumaggine Altro sintomo è la maturazione “despareja” (differenziata) dei frutti. Molto pericolosa è anche la sua capacità di trasmettere virosi

Trialeuroides vaporariorum e Bemisia tabaci In serra il monitoraggio è da eseguire con trappole

Trialeuroides vaporariorum e Bemisia tabaci In serra il monitoraggio è da eseguire con trappole cromotropiche gialle poste presso le aperture all’esterno. La soglia d'intervento suggerita è di 10 neanidi/cm 2 di foglia. In ambiente protetto si può effettuare controllo biologico mediante l'impiego di Encarsia spp.

Trialeuroides vaporariorum e Bemisia tabaci Interventi preventivi: in serra distruggere le piante spontanee e

Trialeuroides vaporariorum e Bemisia tabaci Interventi preventivi: in serra distruggere le piante spontanee e fumigare prima di eseguire nuove colture Controllo chimico: intervento contro i primi focolai con distribuzione localizzata presso i siti preferenziali di adulti e forme giovani (pagina inferiore delle foglie) eseguita al mattino presto con adulti meno attivi per le basse temperature Si possono utilizzare piretroidi, o endosulfan + dimetoato (Pollini) N. b. La Bemisia tabaci rientra nella lista degli organismi nocivi che interessano la qualità dei prodotti vegetali ai fini della commercializzazione

Trialeuroides vaporariorum e Bemisia tabaci Suggerisce la Bayer Cropscience: Alla comparsa degli adulti: Imidacloprid

Trialeuroides vaporariorum e Bemisia tabaci Suggerisce la Bayer Cropscience: Alla comparsa degli adulti: Imidacloprid (Confidor 200 SL 75 ml/hl) oppure Thiacloprid (Calypso 30 ml/hl) Su infestazioni miste (adulti + forme giovanili): Uno dei precedenti principi attivi + Deltametrina (Decis jet 80 ml/hl)

Liriomyza trifolii (Burg. ) (fillominatrice serpentina americana) Ospiti: Ospiti Gli ospiti d'elezione sono la

Liriomyza trifolii (Burg. ) (fillominatrice serpentina americana) Ospiti: Ospiti Gli ospiti d'elezione sono la Gerbera ed il Chrysantemum, ma attacca anche svariate piante ornamentali ed ortive. Morfologia e ciclo: ciclo La femina adulta è lunga 1, 5 -2 mm e presenta il capo giallo, il torace grigio nerastro con lo scutello giallo. E' una specie omodinama che compie un numero di generazioni variabile in funzione delle condizioni ambientali. Il ciclo è di circa 3 settimane. La femmina depone le uova sulla pagina superiore, sotto l'epidermide, in ferite che provoca mediante l'ovopositore di sostituzione.

Liriomyza trifolii Sintomi e danni: danni I danni consistono nella formazione di mine fogliari

Liriomyza trifolii Sintomi e danni: danni I danni consistono nella formazione di mine fogliari conseguente riduzione dell’attività fotosintetica e disseccamenti fogliari. Le perforazioni operate dall’insetto favoriscono inoltre l’insediamento di infezioni di natura fungina e batterica

Liriomyza trifolii La soglia d'intervento suggerita per le Liriomyza spp. è di oltre 2

Liriomyza trifolii La soglia d'intervento suggerita per le Liriomyza spp. è di oltre 2 mina/foglia La lotta biologica in serra si basa sull’introduzione del parassitoide Diglyphus isaea

Liriomyza trifolii In ambiente protetto gli adulti possono essere attirati e catturati con trappole

Liriomyza trifolii In ambiente protetto gli adulti possono essere attirati e catturati con trappole cromotropiche di colore giallo. La lotta chimica è abbastanza difficoltosa perché questo insetto ha un ciclo molto breve e si può verificare la comparsa di fenomeni di resistenza verso i principi attivi ripetutamente impiegati. Suggerisce la Bayer Cropscience: Alla comparsa delle prime punture di ovideposizione: Spinosad (Success 200 -300 ml/hl)

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