Tipologie di controllo controllo esecutivo Premessa il peso

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Tipologie di controllo: controllo esecutivo • Premessa: il peso relativo dei fcs può variare

Tipologie di controllo: controllo esecutivo • Premessa: il peso relativo dei fcs può variare per effetto degli eventi, ma non scomparire (es. efficacia/efficienza). • Controllo Esecutivo: resta indispensabile, anche se oramai affiancato da altre forme di controllo • Def: “controllo che si fonda sull’individuazione analitica di std fisici unitari che legano l’utilizzo di ciascun fattore variabile al volume produttivo da ottenere”. • Il controllo esecutivo si è anzi esteso, già negli anni ’ 80 e ’ 90 alle aree amministrative e commerciale.

Tipologie di controllo: controllo direzionale (1) • L’aumento delle delega causa abbassamento del livello

Tipologie di controllo: controllo direzionale (1) • L’aumento delle delega causa abbassamento del livello gerarchico al quale vengono prese le decisioni: dunque l’interazione tra ctrl esec e ctrl direz diviene maggiore. • L’aumento delle deleghe però necessita dell’istituzione di un più forte sistema di responsabilità economico finanziarie. • Def: “controllo che rappresenta il meccnismo operativo principe per indurre nei responsabili realizzativi comportamenti organizzativi diretti all’impiego efficace ed efficiente delle risorse loro affidate, per il raggiungimento degli obiettivi di budget.

Tipologie di controllo: controllo direzionale (2) • In quest’ottica il budget cresce ulteriormente d’importanza

Tipologie di controllo: controllo direzionale (2) • In quest’ottica il budget cresce ulteriormente d’importanza e le necessità di controllare azioni non troppo “mediate”, dunque più dirette, porta a frazionare l’oggetto di controllo del sistema stesso. Questa esigenza però trova contraltare nell’enfatizzazione del risultato “di breve”.

Tipologie di controllo: controllo strategico (1) • La turbolenza ambientale, caratterizzato quindi dall’imprevedibilità dei

Tipologie di controllo: controllo strategico (1) • La turbolenza ambientale, caratterizzato quindi dall’imprevedibilità dei trend, necessita però di una strumentazione più sofisticata. • I nuovi meccanismi devono orientare i managers al medio-lungo periodo, per rispondere alle sfide innovative (di cambiamento) dei mercati. • Il controllo strategico è fortemente processuale più che strumentale (Amigoni).

Tipologie di controllo: controllo strategico (2) • Fare controllo strategico significa “diffondere la dimensione

Tipologie di controllo: controllo strategico (2) • Fare controllo strategico significa “diffondere la dimensione strategica”, dunque il controllo strategico rappresenta uno spirito di fondo in grado di permeare l’agire dell’impresa …sia nelle grandi decisioni che in quelle piccole e quotidiane … • Il punto di partenza della strategia è controverso: noi riprendiamo il concetto di “processo circolare” e non “sequenziale”. • Gli obiettivi strategici si devono legare con le varie dimensioni aziendali. • La pianificazione strategica si pone come strumento fondamentale di collegamento (al controllo) e di implementazione delle scelte. • Il”controllo strategico”, non potendosi ridurre nel quadro di un modello cibernetico (a volte mancano le ricorsività) deve intendersi come una logica di fondo.

Tipologie di controllo: controllo strategico (3) • Importante è l’individuazione di adeguati “sensori”, a

Tipologie di controllo: controllo strategico (3) • Importante è l’individuazione di adeguati “sensori”, a volte quantitativi, ma spesso qualitativi. • Diventano poi importanti i meccanismi di trasmissione delle scelte perché l’ottica strategica non è per tutti i livelli: è infatti necessaria una visione molto ampia. • Il rischio di “sclerotizzazione” dei momenti di verifica è forte. • Conclusione: per il controllo strategico non c’è una vera definizione.

Tipologie di controllo: controllo organizzativo • Alcuni concetti sono tra loro correlati: • Controllo

Tipologie di controllo: controllo organizzativo • Alcuni concetti sono tra loro correlati: • Controllo organizzativo: forma di controllo che realizza l’attivazione corretta dei meccanismi organizzativi, ciascuno secondo le proprie regole, con grande attenzione al disegno della struttura organizzativa. • Controllo sociale: forma di controllo basato sul rispetto delle norme che i gruppi (anche informali) si sono date, collegate con i valori fondamentali. La devianza può essere punita con la semplice disapprovazione, ma anche con l’allontanamento. • Controllo individuale (autocontrollo): fatto più individuale che sociale o aziendale (interagisce ma indirettamente collettivo). • Importante, al fine del controllo organizzativo, è l’agire coordinato dei vari sistemi operativi.

Una nozione complessiva di controllo (1) • - Il controllo di gestione come risposta

Una nozione complessiva di controllo (1) • - Il controllo di gestione come risposta all’esigenza di bilanciamento tra spinte contrapposte (per il tramite di strumenti differenziati e di orientamenti), vale a dire tra efficacia ed efficienza o tra breve e medio-lungo periodo. • - Il controllo di gestione come “sistema unico” perché tutta l’attività gestionale deve essere oggetto di guida e di supporto. • - Un sistema di controllo di gestione composto da due dimensioni: una statica (supporto informatico, mappa delle responsabilità) e una dinamica (processo di controllo).

Una nozione complessiva di controllo (1) • - Una progettazione che parta dalle variabili

Una nozione complessiva di controllo (1) • - Una progettazione che parta dalle variabili critiche (che discendono dai punti di forza e di debolezza dell’impresa, analizzata in ottica strategica). • - Assegnazione di responsabilità di controllo tramite indicatori, chiari ed incontrovertibili nelle loro formulazione ed interpretazione (collegati ed espressivi delle variabili critiche). • - Controllo di gestione, come supporto all’attività dei managers (o dell’imprenditore nella piccola impresa) e come strumento di sviluppo della cultura d’impresa. • - Controllo di gestione componente del controllo organizzativo.