Aprirsi La descrizione archivistica nel quadro dei sistemi

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Aprirsi La descrizione archivistica nel quadro dei sistemi interculturali

Aprirsi La descrizione archivistica nel quadro dei sistemi interculturali

Torneremo sulla terra… ma su altri mondi Asimov, Abissi di acciaio, 1954

Torneremo sulla terra… ma su altri mondi Asimov, Abissi di acciaio, 1954

Per una definizione di sistema interculturale �“Le città sono un insieme di tante cose:

Per una definizione di sistema interculturale �“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio ; le città sono un luogo di scambio (…), ma questi scambi non sono solo scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi. Il mio libro s’apre e si schiude su immagini di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici”.

Gli archivi sono diversi (? ) �Tra beni culturali, beniculturalismo e differenza �Gli archivi

Gli archivi sono diversi (? ) �Tra beni culturali, beniculturalismo e differenza �Gli archivi sono in prima battuta espressione di un bisogno giuridico e fattuale. Solo il tempo li trasforma in una peculiare tipologia di beni culturali, peraltro non priva di trasversale atipicità. �Gli archivi sono indubbiamente parenti dei beni culturali ma non sembra opportuno né salutare che essi, considerati da molti come figli di un dio minore, vivano sotto allo stesso tetto degli altri ingombranti membri di quella famiglia.

Una definizione di archivio? Complesso di documenti prodotti, ricevuti, acquisiti e comunque formati da

Una definizione di archivio? Complesso di documenti prodotti, ricevuti, acquisiti e comunque formati da un soggetto produttore pubblico o privato ovvero aggregazione di documenti generati da soggetti che cooperano ai fini della trattazione di un determinato affare, indipendentemente dal formato o dal supporto

Archivio Complesso organico di documenti, di fascicoli e di aggregazioni documentali di qualunque natura

Archivio Complesso organico di documenti, di fascicoli e di aggregazioni documentali di qualunque natura e formato, prodotti o comunque acquisiti da un soggetto produttore durante lo svolgimento dell’attività (Allegato alle Regole tecniche in materia di documento informatico e gestione documentale, protocollo informatico e conservazione di documenti informatici )

Emergere dal nulla �Gi archivi esistono nel tempo e nello spazio in quanto accadono,

Emergere dal nulla �Gi archivi esistono nel tempo e nello spazio in quanto accadono, cioè in quanto sono sottoposti a sollecitazioni esterne, quali sono in particolare le consolidate e canoniche azioni di natura tecnico scientifica ricomprese nel capiente concetto di conservazione. Questo accadere li determina come oggetti definiti e li libera dal nulla. �Lo spazio tempo archivistico è perciò in definitiva il risultato dell’interazione tra l’idea necessaria di archivio e il periodico manifestarsi dell’archivio stesso nella delocalizzata successione delle istanze cui soggetti diversi lo sottopongono.

Il luogo dove l’ordine è dato «Arché, ricordiamocelo, indica assieme il cominciamento e il

Il luogo dove l’ordine è dato «Arché, ricordiamocelo, indica assieme il cominciamento e il comando. Questo nome coordina apparentemente due principi in uno: il principio secondo la natura o la storia, là dove le cose cominciano, principio fisico, storico o ontologico - ma anche il principio secondo la legge, là dove uomini e dèi comandano, là dove si esercita l’autorità, l’ordine sociale, in quel luogo a partire da cui l’ordine è dato» Jacques Derrida Mal d’archivio

Il rispetto del disordine � «Spesso ordine, organizzazione e tendenza alla pianificazione producono più

Il rispetto del disordine � «Spesso ordine, organizzazione e tendenza alla pianificazione producono più danni che benefici; e che individui, istituzioni e sistemi moderatamente disorganizzati si rivelano più dinamici, elastici e creativi di quelli troppo organizzati. Per la maggioranza di noi – scrivono gli autori – l’ordine è divenuto un fine piuttosto che un mezzo» Gianrico Carofiglio «Scrivanie vuote» in Passeggeri notturni

La “crisi di crescita” dell’archivistica L’evoluzione normativa e le trasformazioni dei sistemi di produzione

La “crisi di crescita” dell’archivistica L’evoluzione normativa e le trasformazioni dei sistemi di produzione documentaria La differenziazione degli strumenti per lo studio e la gestione degli archivi Archivistica e gestione dell’informazione Nuovi percorsi formativi

L’archivistica disciplina plurale

L’archivistica disciplina plurale

Archivistica, parola plurale «Archivistica tecnica» ovvero al principio di tutto Analogico e digitale come

Archivistica, parola plurale «Archivistica tecnica» ovvero al principio di tutto Analogico e digitale come cambiano le prassi «Immaginare il futuro» e «progettare la memoria» : cos’è l’archivistica informatica? Tutelare, descrivere, ordinare e comunicare al tempo del digitale Archivistica pubblica Passione civile Archive telling: raccontare storie non pensare alla storia Governare ed esaltare il potere degli archivi Una deontologia rinnovata e diacronica L’attivismo archivistico: portare gli archivi per intero nella società

Archivistica e archivistica attiva • «Archiving Activism and Activist Archiving” examines the intersections between

Archivistica e archivistica attiva • «Archiving Activism and Activist Archiving” examines the intersections between contemporary archival practice and activism in different national, political, socio-economic, technological, archival settings, and inspired by a variety of motivations and objectives" • L’attivismo come faccia pubblica dell’archivistica

Il gruppo Archivistica Attiva «Crediamo molto nella necessità di motivarci socialmente e di integrare

Il gruppo Archivistica Attiva «Crediamo molto nella necessità di motivarci socialmente e di integrare le diverse componenti di questa realtà a prescindere dal loro ruolo e dalle loro funzioni. Occorre insomma una nuova coscienza deontologica meno immemore del presente e del futuro. Questo

La descrizione archivistica

La descrizione archivistica

Descrizione archivistica �Processo di raccolta, organizzazione ed analisi delle informazioni necessarie per la identificazione,

Descrizione archivistica �Processo di raccolta, organizzazione ed analisi delle informazioni necessarie per la identificazione, la gestione e l’interpretazione del materiale conservato in un istituto archivistico e come l’illustrazione del contesto e del sistema archivistico in genere �Processo complesso, finalizzato alla comunicazione �Non mera catalogazione �“Lo scopo della descrizione archivistica è di identificare ed illustrare il contesto e il contenuto della documentazione archivistica per promuoverne l’accessibilità” �Descrivere senza il fine di comunicare è un’operazione priva di senso �La descrizione archivistica e la realizzazione degli strumenti come punto d’inizio e non come traguardo �Il problema del linguaggio: è possibile tradurre “l’archivistichese”?

Descrizione archivistica e ordine al centro di ogni scenario �Non è possibile parlare di

Descrizione archivistica e ordine al centro di ogni scenario �Non è possibile parlare di un sistema complesso di risorse digitali per gli archivi se non vengono sviluppate in tutta la loro pienezza adeguate strategie di descrizione archivistica, cui devono far seguito efficaci politiche di ordinamento �Un archivio non ordinato non è un archivio fruibile e nessuna strategia digitale potrà renderlo tale �Il caos sia pure digitalizzato resta caos �Il primo dovere quindi, propedeutico a ogni successivo sviluppo, è descrivere e riordinare

Le descrizioni prima delle soluzioni �A prescindere da ogni altra considerazione resta comunque il

Le descrizioni prima delle soluzioni �A prescindere da ogni altra considerazione resta comunque il fatto che senza adeguati strumenti descrittivi gli archivi rimangono conglomerati di informazioni inanimate e di difficile utilizzazione, qualunque sia l’uso che di queste informazioni si vorrà fare. �Necessità di descrivere gli archivi nella loro fisicità e interezza , indipendentemente dai mezzi impiegati. �Il digitale nelle sue molteplici declinazioni è solo un veicolo più potente, non una scorciatoia.

Da ISAD(G) a RIC: la descrizione archivistica al passo con i tempi e con

Da ISAD(G) a RIC: la descrizione archivistica al passo con i tempi e con le ICT � «Si chiamano, dunque, false alcune cose in questo senso, cioè o per il fatto che non esistono o per il fatto che la rappresentazione prodotta da esse non corrisponde a una cosa reale» (Aristotele, Metafisica) �La descrizione come rappresentazione, come racconto degli archivi �La descrizione in ambiente digitale: caccia agli squali �Anticipare i tempi e i modi della descrizione �Dalla descrizione multilivellare a quella multidimensionale

La descrizione archivistica come processo dinamico �Sul piano operativo la conseguenza più evidente non

La descrizione archivistica come processo dinamico �Sul piano operativo la conseguenza più evidente non si coglie solo nella partecipazione degli archivisti alla progettazione dei sistemi ma anche nei tempi e nei modi secondo i quali si manifesta un’attività essenziale ai fini della gestione e della conservazione

�Nel modello che sta affermandosi si Descrizione dinamica dovrà concepire la descrizione archivistica come

�Nel modello che sta affermandosi si Descrizione dinamica dovrà concepire la descrizione archivistica come complesso fenomeno dinamico che si avvia contestualmente alla generazione dei documenti

Pervasività tecnologica � Sdoppiamento tra una fisicità del reale in apparente decadenza e una

Pervasività tecnologica � Sdoppiamento tra una fisicità del reale in apparente decadenza e una crescente aspirazione a trasferire nel contesto digitale, e in quello telematico in particolare, tutta la realtà �Tendenza a condannare all’oblio, ad essere nascosto, tutto ciò che non è digitale � Uso di hidden collections per indicare tutti quei documenti che restano a qualunque titolo esterni al circuito digitale e finiscono (o finirebbero) con lo scomparire dalla “realtà” � La pervasività digitale, se non le sostituisce, modifica radicalmente le rispettive realtà di dominio � Le tecnologie dell’informazione non sono più nuove ma sono pervasive e si sono ormai impadronite del governo della realtà � Restano strumenti ma strumenti per nulla neutri, che portano nella società nel suo complesso e all’interno dei singoli

Vecchi termini per nuovi significati �L’universo documentario - proprio in quanto sorretto da informazioni-

Vecchi termini per nuovi significati �L’universo documentario - proprio in quanto sorretto da informazioni- ha forse più di altri apprezzato e subìto questo impatto. � Il mondo dei documenti, sia negli archivi sia nelle biblioteche, ha visto modificarsi nel volgere di pochi anni gli statuti disciplinari, le metodologie, le prassi e, soprattutto, i contenuti. � I termini archivio e biblioteca si sono arricchiti di significati nuovi e rappresentano ormai solo allusioni a un mondo che le due parole in sé non bastano più a definire.

Cambiare pelle �Il fenomeno digitale impatta sugli archivi in maniera articolata e pervasiva e

Cambiare pelle �Il fenomeno digitale impatta sugli archivi in maniera articolata e pervasiva e impone ai tradizionali “mediatori” documentari di cambiare pelle e abitudini, adeguandosi a nuove strategie di gestione, conservazione e uso, se vogliono continuare a giocare un ruolo rispettoso dei valori del loro codice deontologico.

Tra dimensione archivistica e ICT �Nonostante questo però - almeno inizialmente l’archivistica non ha

Tra dimensione archivistica e ICT �Nonostante questo però - almeno inizialmente l’archivistica non ha sempre governato con incisività questo processo, cedendo in troppe occasioni alla tentazione di ridurlo a un fenomeno di natura essenzialmente tecnologica e quindi estraneo agli ambiti della disciplina.

Trasversalità: gli interlocutori � Individuare interlocutori possibili �La consuetudine: saperi di natura giuridica, diplomatistica,

Trasversalità: gli interlocutori � Individuare interlocutori possibili �La consuetudine: saperi di natura giuridica, diplomatistica, paleografica, biblioteconomica e storica. �ICT e discipline dell’organizzazione �Conoscenze psicologiche, filosofiche, antropologiche, sociologiche, chimiche e fisiche. Senza peraltro dimenticare il contributo della letteratura che riesce talvolta a interpretare gli archivi e a raccontarli meglio di qualsiasi tentativo scientifico

Uno, nessuno, centomila � L’ordine archivistico duro e puro, figlio del metodo, fa di

Uno, nessuno, centomila � L’ordine archivistico duro e puro, figlio del metodo, fa di un fondo un’entità stabile e «autarchicamente» definita. � Esso però non può escludere a priori una dinamica aspettativa di tutte quelle sollecitazioni che creeranno nuovi ipotetici assetti, nuovi modelli di organizzazione delle informazioni e nuovi stili di rappresentazione, spesso trasversali o complementari al fondo stesso. � Da questi ordini scaturiranno tipologie cangianti di interrogazione, capaci di tendere all’infinito, in quanto espressione delle molteplici curiosità che le alchimie documentarie, e le fantasiose miscele che esse instancabilmente distillano, sanno evocare. � Ammettere questa eventualità suggerisce anche di verificare e/o modificare i comportamenti descrittivi, adeguandoli a una realtà che tende a manifestarsi sotto forme più complesse e dinamiche di quelle cui da lungo tempo tentiamo di ricondurla. � Quis custodiet custodes ipsos? � Quello di descrizione si avvia ad essere un termine destinato a un numero plurale. Lo stesso plurale che non a caso qualifica la natura dell’idea di contesto in RIC, moltiplicandone l’impatto e le conseguenze dentro a impianti descrittivi capaci di una costante palingenesi

Letture complementari � Oltre i confini dell’archivio in senso proprio fluttuano altre peculiarità informative

Letture complementari � Oltre i confini dell’archivio in senso proprio fluttuano altre peculiarità informative di uguale consistenza e rilievo, siano esse diplomatici, collezioni, banche dati tematiche, archivi inventati, fondi librari ed ogni altra forma di aggregazione. � Tutte queste entità possono entrare in contatto tra loro e scontrarsi lungo le traiettorie di segmenti di conoscenza integrati oppure continuare a marciare dentro a un percorso segnato da rette aprioristicamente parallele, sancite da rigide prescrizioni di dominio. � La realtà informativa che oggi iniziamo a intravedere, e che in qualche caso già manifesta i suoi effetti sul presente e verso il futuro, sembra però suggerirci letture complementari delle diverse fenomenologie documentarie, orientate alla generazione di una conoscenza che tende a essere il risultato di una moltiplicazione e non di una banale somma.

La trottola �L’archivio che esiste per effetto del succedersi di eventi nello spazio-tempo, perde

La trottola �L’archivio che esiste per effetto del succedersi di eventi nello spazio-tempo, perde la sua rigida univocità interagendo con una molteplicità di suoi simili e si apre ad altri domini e contesti informativi �Si trasforma in una sorta di trottola contestualizzata, fedele alle sue radici ma capace di impensabili trasformismi e di mirabolanti alleanze

Mille sfumature di grafo � Se scivoliamo verso la multidimensionalità descrittiva, però, è inevitabile

Mille sfumature di grafo � Se scivoliamo verso la multidimensionalità descrittiva, però, è inevitabile tornare a fare riferimento a RIC � Le strutture gerarchiche conservano un loro significato, direi soprattutto organizzativo, ma il loro ruolo, fin qui esclusivo nel pantheon descrittivo che in Italia ha trovato la sua consacrazione nei grandi sistemi informativi archivistici, diventa complementare a visioni allargate del mondo. � La peculiare attitudine descrittiva di RIC è incoraggiata da macchine ormai capaci di sviluppare pensieri e di accumulare competenze, dentro alle suggestioni del machine learning. Quella che si profila è una descrizione a colori, capace di cogliere tutte le sfumature dell’iride che sfuggono al bianco nero gerarchico figlio di ISAD(G). � Mille sfumature di grafo…

gioco di specchi �La realtàUn archivistica dentro a questo modo di immaginarla esce da

gioco di specchi �La realtàUn archivistica dentro a questo modo di immaginarla esce da sé stessa e precipita in un gioco di specchi che ne moltiplica le rifrazioni svelandone anfratti impensabili. �Le imprevedibili aspirazioni di un numero misterioso di utenti e le loro sensibilità contribuiscono in maniera determinante a garantire sempre nuovi obiettivi agli esiti informativi attesi.

Come in un cerchio � L’archivio esiste sempre, ma abita le regioni del nulla

Come in un cerchio � L’archivio esiste sempre, ma abita le regioni del nulla fino a quando non viene opportunamente chiamato in causa. E quando esce dallo stato di quiete, dal niente, irrompe dentro a dimensioni spaziali e cronologiche mutevoli e tendenzialmente inesauribili. � E’ a questo livello l’archivio, entità singola, si affaccia al docuverso e forse al multiverso, al tempo stesso tassello complementare e protagonista indiscusso di avventure cognitive difficilmente quantificabili e prevedibili. � Lungo queste continue circonvoluzioni i fondi archivistici si mischiano ad altri saperi. Colgono nuove opportunità di costruire il tempo e di dar voce alle smaliziate chimere che riempiono i sogni di tutti quelli che viaggiano dentro a cronache fluttuanti, destinate all’alambicco che ne distillerà fatti e, quindi, pensieri. � E forse è per questo che la storia siamo noi, con occhi curiosi spalancati su cose che troppo in fretta chiamiamo memoria, convinti di chiudere un cerchio che invece ogni volta ci sfugge.

Astronavi documentali in volo verso i cloud trasportano dati classificati all'origine da macchine finalmente

Astronavi documentali in volo verso i cloud trasportano dati classificati all'origine da macchine finalmente sensibili. Volteggiano in un firmamento di metadati che pulsano lievi. Intelligenze semantiche procedono a tassonomie stellate. Le parole entrano nelle parole. Gli archivi si manifestano agli umani come scariche elettriche androidi mediatori « metabolizzano»