APRIRSI LA DESCRIZIONE ARCHIVISTICA NEL QUADRO DEI SISTEMI

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APRIRSI LA DESCRIZIONE ARCHIVISTICA NEL QUADRO DEI SISTEMI INTERCULTURALI

APRIRSI LA DESCRIZIONE ARCHIVISTICA NEL QUADRO DEI SISTEMI INTERCULTURALI

Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus L’espressione, che chiude il famoso romanzo, può

Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus L’espressione, che chiude il famoso romanzo, può assumere anche sfumature archivistiche. Contrappone infatti un mitico ordine primigenio, appunto solo nominale, a una realtà fatta di nude entità fisiche dalla cui combinazione e descrizione scaturisce un insieme che è destinato ad assumere tratti diversi da quelli che ipoteticamente connotano uno stato di ordine che per convenzione e lunga tradizione metodologica definiamo originario. Le combinazioni si possono aprire a scenari informativi più ampi di quelli «semplicemente» archivistici

Gli archivi sono diversi (? ) Tra beni culturali, beniculturalismo e differenza Gli archivi

Gli archivi sono diversi (? ) Tra beni culturali, beniculturalismo e differenza Gli archivi sono in prima battuta espressione di un bisogno giuridico e fattuale. Solo il tempo li trasforma in una peculiare tipologia di beni culturali, peraltro non priva di trasversale atipicità. Gli archivi sono indubbiamente parenti dei beni culturali ma non sembra opportuno né salutare che essi, considerati da molti come figli di un dio minore, vivano sotto allo stesso tetto degli altri ingombranti membri di quella famiglia.

Trasversalità: gli interlocutori Individuare interlocutori possibili La consuetudine: saperi di natura giuridica, diplomatistica, paleografica,

Trasversalità: gli interlocutori Individuare interlocutori possibili La consuetudine: saperi di natura giuridica, diplomatistica, paleografica, biblioteconomica e storica. ICT e discipline dell’organizzazione Conoscenze psicologiche, filosofiche, antropologiche, sociologiche, chimiche e fisiche. Senza peraltro dimenticare il contributo della letteratura che riesce talvolta a interpretare gli archivi e a raccontarli meglio di qualsiasi tentativo scientifico

Uno, nessuno, centomila L’ordine archivistico duro e puro, figlio del metodo, fa di un

Uno, nessuno, centomila L’ordine archivistico duro e puro, figlio del metodo, fa di un fondo un’entità stabile e «autarchicamente» definita. Esso però non può escludere a priori una dinamica aspettativa di tutte quelle sollecitazioni che creeranno nuovi ipotetici assetti, nuovi modelli di organizzazione delle informazioni e nuovi stili di rappresentazione, spesso trasversali o complementari al fondo stesso. Da questi ordini scaturiranno tipologie cangianti di interrogazione, capaci di tendere all’infinito, in quanto espressione delle molteplici curiosità che le alchimie documentarie, e le fantasiose miscele che esse instancabilmente distillano, sanno evocare. Ammettere questa eventualità suggerisce anche di verificare e/o modificare i comportamenti descrittivi, adeguandoli a una realtà che tende a manifestarsi sotto forme più complesse e dinamiche di quelle cui da lungo tempo tentiamo di ricondurla. Quis custodiet custodes ipsos? Quello di descrizione si avvia ad essere un termine destinato a un numero plurale. Lo stesso plurale che non a caso qualifica la natura dell’idea di contesto in RIC, moltiplicandone l’impatto e le conseguenze dentro a impianti descrittivi capaci di una costante palingenesi

Letture complementari Oltre i confini dell’archivio in senso proprio fluttuano altre peculiarità informative di

Letture complementari Oltre i confini dell’archivio in senso proprio fluttuano altre peculiarità informative di uguale consistenza e rilievo, siano esse diplomatici, collezioni, banche dati tematiche, archivi inventati, fondi librari ed ogni altra forma di aggregazione. Tutte queste entità possono entrare in contatto tra loro e scontrarsi lungo le traiettorie di segmenti di conoscenza integrati oppure continuare a marciare dentro a un percorso segnato da rette aprioristicamente parallele, sancite da rigide prescrizioni di dominio. La realtà informativa che oggi iniziamo a intravedere, e che in qualche caso già manifesta i suoi effetti sul presente e verso il futuro, sembra però suggerirci letture complementari delle diverse fenomenologie documentarie, orientate alla generazione di una conoscenza che tende a essere il risultato di una moltiplicazione e non di una banale somma.

La trottola L’archivio che esiste per effetto del succedersi di eventi nello spazio-tempo, perde

La trottola L’archivio che esiste per effetto del succedersi di eventi nello spazio-tempo, perde la sua rigida univocità interagendo con una molteplicità di suoi simili e si apre ad altri domini e contesti informativi Si trasforma in una sorta di trottola contestualizzata, fedele alle sue radici ma capace di impensabili trasformismi e di mirabolanti alleanze

Mille sfumature di grafo Se scivoliamo verso la multidimensionalità descrittiva, però, è inevitabile tornare

Mille sfumature di grafo Se scivoliamo verso la multidimensionalità descrittiva, però, è inevitabile tornare a fare riferimento a RIC Le strutture gerarchiche conservano un loro significato, direi soprattutto organizzativo, ma il loro ruolo, fin qui esclusivo nel pantheon descrittivo che in Italia ha trovato la sua consacrazione nei grandi sistemi informativi archivistici, diventa complementare a visioni allargate del mondo. La peculiare attitudine descrittiva di RIC è incoraggiata da macchine ormai capaci di sviluppare pensieri e di accumulare competenze, dentro alle suggestioni del machine learning. Quella che si profila è una descrizione a colori, capace di cogliere tutte le sfumature dell’iride che sfuggono al bianco nero gerarchico figlio di ISAD(G). Mille sfumature di grafo…

Un gioco di specchi La realtà archivistica dentro a questo modo di immaginarla esce

Un gioco di specchi La realtà archivistica dentro a questo modo di immaginarla esce da sé stessa e precipita in un gioco di specchi che ne moltiplica le rifrazioni svelandone anfratti impensabili. Le imprevedibili aspirazioni di un numero misterioso di utenti e le loro sensibilità contribuiscono in maniera determinante a garantire sempre nuovi obiettivi agli esiti informativi attesi.

Come in un cerchio L’archivio esiste sempre, ma abita le regioni del nulla fino

Come in un cerchio L’archivio esiste sempre, ma abita le regioni del nulla fino a quando non viene opportunamente chiamato in causa. E quando esce dallo stato di quiete, dal niente, irrompe dentro a dimensioni spaziali e cronologiche mutevoli e tendenzialmente inesauribili. E’ a questo livello l’archivio, entità singola, si affaccia al docuverso e forse al multiverso, al tempo stesso tassello complementare e protagonista indiscusso di avventure cognitive difficilmente quantificabili e prevedibili. Lungo queste continue circonvoluzioni i fondi archivistici si mischiano ad altri saperi. Colgono nuove opportunità di costruire il tempo e di dar voce alle smaliziate chimere che riempiono i sogni di tutti quelli che viaggiano dentro a cronache fluttuanti, destinate all’alambicco che ne distillerà fatti e, quindi, pensieri. E forse è per questo che la storia siamo noi, con occhi curiosi spalancati su cose che troppo in fretta chiamiamo memoria, convinti di chiudere un cerchio che invece ogni volta ci sfugge.

Astronavi documentali in volo verso i cloud trasportano dati classificati all'origine da macchine finalmente

Astronavi documentali in volo verso i cloud trasportano dati classificati all'origine da macchine finalmente sensibili. Volteggiano in un firmamento di metadati che pulsano lievi. Intelligenze semantiche procedono a tassonomie stellate. Le parole entrano « nelle parole. Gli archivi si manifestano agli umani come scariche elettriche androidi mediatori metabolizzano»