Tutela internazionale del patrimonio culturale Atti internazionali e

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Tutela internazionale del patrimonio culturale

Tutela internazionale del patrimonio culturale

Atti internazionali e beni culturali • Cultura e ambiente sono un patrimonio prezioso e

Atti internazionali e beni culturali • Cultura e ambiente sono un patrimonio prezioso e concorrono a definire l'identità dei popoli. • Sono numerosi gli atti internazionali che prendono a cuore tali questioni su scala europea e mondiale.

Tutela del paesaggio a livello internazionale • Negli anni sono state emanate svariate Convenzioni

Tutela del paesaggio a livello internazionale • Negli anni sono state emanate svariate Convenzioni per la protezione dell'ambiente dal Consiglio d’Europa. • Ad es. – La Convenzione per la salvaguardia del patrimonio architettonico (1985) – La Convenzione per la salvaguardia del patrimonio archeologico (1992)

CONSIGLIO D’EUROPA • Il Consiglio d'Europa non va confuso con l'Unione europea • Il

CONSIGLIO D’EUROPA • Il Consiglio d'Europa non va confuso con l'Unione europea • Il Consiglio d'Europa, fondato nel 1947 è un'organizzazione internazionale alla quale hanno aderito 47 Stati europei e il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti dell'uomo, l'identità culturale europea. • Le Convenzioni del Consiglio d'Europa non sono vincolanti e vanno ratificate dagli Stati membri.

Convenzione Europea sul paesaggio • Il Consiglio d'Europa ha approvato nel 2000, la Convenzione

Convenzione Europea sul paesaggio • Il Consiglio d'Europa ha approvato nel 2000, la Convenzione europea sul paesaggio, ratificata dall’Italia nel 2006. • La Convenzione – eleva il paesaggio a componente dell’identità europea; – considera per la prima volta il paesaggio come un “bene” in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni.

Nozione di “paesaggio” • La Convenzione si applica a tutto il territorio, compresi spazi

Nozione di “paesaggio” • La Convenzione si applica a tutto il territorio, compresi spazi naturali, rurali, urbani e periurbani: tanto i paesaggi che possono essere considerati eccezionali quanto i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati.

Obblighi degli Stati • Il principale obiettivo è di rafforzare la cooperazione tra Stati

Obblighi degli Stati • Il principale obiettivo è di rafforzare la cooperazione tra Stati per la tutela del paesaggio. • Tutti gli Stati firmatari si impegnano – a scambiarsi informazioni – a riconoscere il paesaggio come espressione del patrimonio culturale – a stabilire politiche paesaggistiche volte alla protezione dei paesaggi – integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio

La circolazione dei beni culturali nell’Unione Europea • L’U. E è intervenuta con apposite

La circolazione dei beni culturali nell’Unione Europea • L’U. E è intervenuta con apposite norme per evitare l’uscita di beni culturali dai paesi di origine. – Il regolamento comunitario n. 3911/92 prevede che, per alcune categorie di beni culturali di particolare valore, l'uscita dal territorio dell’Unione Europea sia subordinata a una apposita LICENZA DI ESPORTAZIONE rilasciata dall' autorità competente dello Stato.

Restituzione dei beni usciti illecitamente • Il tema della restituzione dei beni culturali rubati

Restituzione dei beni usciti illecitamente • Il tema della restituzione dei beni culturali rubati o illecitamente esportati costituisce l'oggetto di diversi accordi internazionali. • Nell’ambito dell’U. E è stata emanata la direttiva 60/2014 recepita con il d. lgs. n. 2/2016 che prevede la procedura da avviare per ottenere la restituzione di qualsiasi bene culturale classificato come "bene del patrimonio nazionale” che sia uscito illecitamente dal territorio di uno Stato membro dell’U. E.

Restituzione dei beni usciti illecitamente A livello internazionale – La Convenzione dell'Unidroit adottata a

Restituzione dei beni usciti illecitamente A livello internazionale – La Convenzione dell'Unidroit adottata a Roma nel 1995 – ratificata dall’Italia nel 2000 - che, per contrastare il traffico illecito dei beni culturali, impone la restituzione dei beni rubati e di quelli illegalmente esportati.

UNESCO • L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la

UNESCO • L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura • E’ nata nel 1946 con il compito di – tutelare il patrimonio culturale esistente – promuovere l'educazione, la scienza e la cultura • L’UNESCO ha approvato diverse Convenzioni internazionali sulla protezione del patrimonio culturale che l’Italia ha ratificato.

TUTELA dei beni in caso di CONFLITTI ARMATI • La prima è la Convenzione

TUTELA dei beni in caso di CONFLITTI ARMATI • La prima è la Convenzione firmata nel 1954 all'Aja per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato -ratificata dall'Italia nel 1958. • Dopo la fine della seconda guerra mondiale si è pose la necessità di proteggere i beni culturali che rischiano di andare distrutti o di sparire nel caso di guerre. • Nei casi di conflitti spesso la strategia dell’aggressore consiste proprio nell’annullare l’identità e la memoria storica del nemico, di cui i beni culturali costituiscono una forte testimonianza.

Convenzione dell’Aja-1954 • La prima è la Convenzione, firmata nel 1954 all'Aja, per la

Convenzione dell’Aja-1954 • La prima è la Convenzione, firmata nel 1954 all'Aja, per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato -ratificata dall'Italia nel 1958. • Gli Stati che aderiscono alla Convenzione si impegnano, al fine di salvaguardare il patrimonio culturale dai possibili conflitti armati, a pianificare adeguate misure di protezione anche in tempo di pace.

Beni protetti • La Convenzione considera beni culturali da proteggere i beni – mobili

Beni protetti • La Convenzione considera beni culturali da proteggere i beni – mobili e immobili, religiose e laiche - che presentano grande importanza per la memoria dei popoli, compresi gli edifici, i monumenti, le biblioteche, le opere d’arte, i manoscritti di considerevole interesse culturale.

La protezione • La protezione dei beni culturali è duplice: – è preventiva, poiché

La protezione • La protezione dei beni culturali è duplice: – è preventiva, poiché in tempo di pace gli Stati devono predisporre le misure appropriate di salvaguardia «contro gli effetti prevedibili di un conflitto» (es. misure contro possibili incendi); – è successiva allo scoppio della guerra: in tal caso gli Stati si obbligano ad astenersi da qualsiasi «atto di ostilità» verso i beni culturali presenti sul territorio proprio o altrui e dall’utilizzarli per scopi che potrebbero esporli a distruzione o a deterioramento.

Secondo protocollo-2009 • Con la l. n. 45/2009 è stato ratificato un secondo protocollo

Secondo protocollo-2009 • Con la l. n. 45/2009 è stato ratificato un secondo protocollo relativo alla Convenzione dell'Aia che ha cercato di rafforzarne l’efficacia. • Il protocollo ha introdotto una protezione rafforzata per i beni – di enorme valore per l’umanità – già identificati dalle leggi interne – non utilizzati come luoghi militari • Tali beni culturali sono immuni da attacchi e il mancato rispetto della tutela rinforzata è considerato crimine di guerra.

REATI MILITARI • La legge di ratifica ha introdotto un' articolata serie di reati

REATI MILITARI • La legge di ratifica ha introdotto un' articolata serie di reati militari contro il patrimonio culturale. • Sono puniti: – l’illecito utilizzo di un bene protetto a sostegno di un’azione militare; – la devastazione e il saccheggio dei beni protetti – l’esportazione, la rimozione o il trasferimento illecito di beni protetti nel corso di un conflitto armato o di missioni internazionali.

Convenzione sul patrimonio dell'umanità • La seconda Convenzione dell’UNESCO, adottata nel 1972, è la

Convenzione sul patrimonio dell'umanità • La seconda Convenzione dell’UNESCO, adottata nel 1972, è la Convenzione sul patrimonio dell'umanità, al fine di identificare, proteggere e conservare il patrimonio culturale e naturale del mondo. • La Convenzione nasce per la consapevolezza dei pericoli a cui il patrimonio culturale e naturale è costantemente esposto.

Convenzione sul patrimonio dell’umanità • Attribuendo valore assoluto a qualunque bene che faccia parte

Convenzione sul patrimonio dell’umanità • Attribuendo valore assoluto a qualunque bene che faccia parte di questo patrimonio mondiale, i membri dell'Unesco , nel pieno rispetto della sovranità degli Stati, hanno individuato un numero di siti da tutelare (oggi ammontano in totale a 1073) sparsi in tutto il mondo. • L’Unesco fornisce assistenza e contributi economici in particolare a quelli «minacciati da pericoli seri» .

Il patrimonio culturale Per il "patrimonio culturale" si intendono: • monumenti: ad esempio, chiese,

Il patrimonio culturale Per il "patrimonio culturale" si intendono: • monumenti: ad esempio, chiese, come nel caso della basilica di San Francesco di Assisi ; o palazzi, come il palazzo ducale di Mantova; • complessi o agglomerati: cioè gruppi di costruzioni isolate o unite fra loro e integrate nel paesaggio, come le ville del Palladio in Veneto; • siti o zone archeologiche, come le necropoli etrusche o «creazioni congiunte dell'uomo e della natura» , come Venezia e la sua laguna.

Il patrimonio naturale Si considerano "patrimonio naturale": • i monumenti naturali: ad esempio formazioni

Il patrimonio naturale Si considerano "patrimonio naturale": • i monumenti naturali: ad esempio formazioni fisiche come il grand canyon; • l'habitat di specie animali e vegetali particolari come le nostre Dolomiti; • i siti naturali che abbiano un «valore eccezionale dal punto di vista della scienza, della conservazione o della bellezza naturale» , come lo Yellowstone Park.

BENI PROTETTI DALL’UNESCO • Cosa significa rientrare in questo elenco? • Quando un bene

BENI PROTETTI DALL’UNESCO • Cosa significa rientrare in questo elenco? • Quando un bene è iscritto nella lista è la sua stessa natura giuridica che cambia, e con essa cambia pure il rapporto di appartenenza tra il bene e lo Stato. • Lo Stato infatti ne diventa il "custode" nell'interesse proprio e del mondo intero. • «I siti del patrimonio mondiale appartengono a tutte le popolazioni del mondo» al di là dei territori nei quali si trovano.

Procedura per inserire un bene nel patrimonio dell’umanità • Per poter inserire un sito

Procedura per inserire un bene nel patrimonio dell’umanità • Per poter inserire un sito nell’elenco dell’Unesco gli Stati interessati formulano domanda, segnalando i siti che ritengono di particolare interesse. • L'inserimento di un bene nel patrimonio mondiale non può avvenire senza il consenso dello Stato interessato.

Procedura • I siti candidati vengono esaminati dal Comitato intergovernativo per la protezione del

Procedura • I siti candidati vengono esaminati dal Comitato intergovernativo per la protezione del patrimonio mondiale. • Il Comitato – esamina le domande – aggiorna periodicamente l'elenco – stabilisce le priorità di intervento dell'Unesco – decide lo stanziamento dei fondi

Interventi • La presenza del bene fra i siti meritevoli di tutela permette di

Interventi • La presenza del bene fra i siti meritevoli di tutela permette di poter contare su un'assistenza internazionale, anche quando sono necessari lavori considerevoli. • L'Unesco interviene con fondi, misure di sostegno, studi scientifici, formazione di specialisti e del personale adeguato, fornitura di attrezzature. – Ad es. in Italia è intervenuto per il restauro di Pompei.

Tentative List • 41 siti italiani sono in attesa di risposta • Tentative Lists

Tentative List • 41 siti italiani sono in attesa di risposta • Tentative Lists

Danger List • Alcuni dei siti iscritti nella lista del patrimonio mondiale sono registrati

Danger List • Alcuni dei siti iscritti nella lista del patrimonio mondiale sono registrati anche nella lista del patrimonio mondiale in pericolo. • Si tratta di siti che richiedono interventi più pesanti, perchè messi in pericolo da guerre, terrorismo, calamità naturali come un terremoti, incendi, eruzioni vulcaniche… • L'iscrizione in questa lista consente al Comitato di fornire immediata assistenza al sito minacciato. • In questi casi i fondi stanziati devono servire anche a sviluppare studi e ricerche scientifiche consentano agli Stati di intervenire tempestivamente sul bene a rischio di degrado.

Danger List • 46 siti in pericolo

Danger List • 46 siti in pericolo

Nuove Convenzioni Unesco • Per ampliare ulteriormente gli ambiti di intervento dell'Unesco e definire

Nuove Convenzioni Unesco • Per ampliare ulteriormente gli ambiti di intervento dell'Unesco e definire in maniera sempre più completa il patrimonio mondiale, l'organizzazione ha promosso altre Convenzioni. In particolare: – quella sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi nel 2001 (ratificata dall’Italia nel 2009); – quella che salvaguarda il patrimonio culturale immateriale, firmata a Parigi nel 2003 (ratificata dall'Italia nel 2007).

Convenzione sul patrimonio culturale subacqueo • Il mare è custode di importantissimi reperti che

Convenzione sul patrimonio culturale subacqueo • Il mare è custode di importantissimi reperti che potrebbero essere perduti, danneggiati o rubati per difetto di sorveglianza. – ad es. ritrovamento nel 1972 dei Bronzi di Riace nelle acque della Calabria • La legge punisce con sanzioni pecuniarie e detentive – chiunque non denunci alle autorità il ritrovamento di oggetti che potrebbero rientrare tra il patrimonio culturale subacqueo; – chiunque commerci beni subacquei recuperati mediante un intervento non autorizzato.

Convenzione sul patrimonio immateriale Sono beni ”immateriali”: • le tradizioni e le espressioni orali,

Convenzione sul patrimonio immateriale Sono beni ”immateriali”: • le tradizioni e le espressioni orali, compreso il linguaggio (ad esempio un dialetto regionale); • le arti dello spettacolo proprie di un territorio (come i canti e il teatro popolare); • le consuetudini sociali, rituali e festive (quindi il folklore, gli usi e i costumi); • le prassi relative alla natura (come i riti contadini della semina e le credenze riguardanti l'influenza lunare); • l'artigianato locale (come si tesse un tappeto a mano, come si ricama con il tombolo, come si soffia il vetro. . . ).

Tutela dei beni immateriali • L’Unesco intende – salvaguardare questi elementi – promuovere la

Tutela dei beni immateriali • L’Unesco intende – salvaguardare questi elementi – promuovere la consapevolezza del loro valore in quanto componenti vitali delle culture tradizionali, – assicurare che tale valore venga apprezzato dalle diverse comunità, – incoraggiare le relative attività di cooperazione e sostegno su scala internazionale.

Gli elementi italiani iscritti nella Lista per la Tutela del Patrimonio Immateriale 1. 2.

Gli elementi italiani iscritti nella Lista per la Tutela del Patrimonio Immateriale 1. 2. 3. 4. 5. Opera dei pupi siciliani Il Canto a tenore della cultura pastorale sarda Arte del violino a Cremona Dieta mediterranea Le macchine a spalla (quattro storiche sfilate: i Gigli di Nola, la Varia di Palma, i Candelieri di Sassari e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo) 6. La vite ad alberello di Pantelleria 7. Falconeria

Legge n. 77 del 2006 • La legge italiana per la prima volta nel

Legge n. 77 del 2006 • La legge italiana per la prima volta nel 2006 ha stabilito che i siti UNESCO, per la loro unicità, sono punti di eccellenza del patrimonio culturale, paesaggistico e naturale italiano. • La legge ha previsto che i beni inseriti nel patrimonio dell’umanità devono ricevere misure di sostegno con priorità rispetto ad altri sia per la loro conservazione che per la loro valorizzazione.

l. n. 77/2006 • La Legge 77 prevede che debbano essere approvati appositi Piani

l. n. 77/2006 • La Legge 77 prevede che debbano essere approvati appositi Piani di gestione per la conservazione dei siti patrimonio dell’umanità e la loro valorizzazione. • I piani definiscono: – le priorità di intervento – le relative modalità attuative – le azioni necessarie per reperire le risorse pubbliche e private.

Patrimonio Unesco e Turismo • L’inclusione nel Patrimonio UNESCO si e rivelata un potente

Patrimonio Unesco e Turismo • L’inclusione nel Patrimonio UNESCO si e rivelata un potente fattore di attrazione turistica. • Naturalmente la cattiva gestione del turismo costituisce un serio pericolo per i beni protetti. • Per limitare l’espandersi di una cultura turistica dell’immediato guadagno, si e reso necessario prestare particolare attenzione allo stretto legame fra beni culturali, che sono beni unici e irriproducibili e un turismo sostenibile e responsabile.

Turismo sostenibile e responsabile • Il turismo sostenibile richiede di valutare l’impatto del turismo

Turismo sostenibile e responsabile • Il turismo sostenibile richiede di valutare l’impatto del turismo sull’ambiente, quindi l’inquinamento e il degrado ambientale legato al turismo. • ll turismo responsabile richiede di valutare l’impatto etico del turismo sulla popolazione locale, secondo principi di giustizia sociale ed economica, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture.

Obiettivi di un turismo culturale responsabile Occorre – rispettare l’autenticita dei luoghi – preservare

Obiettivi di un turismo culturale responsabile Occorre – rispettare l’autenticita dei luoghi – preservare le risorse culturali e naturali – limitare l’impatto negativo dei flussi turistici sui luoghi della cultura e sull’ambiente; – valorizzare le destinazioni “minori” attraverso una redistribuzione geografica dei flussi turistici per limitare l’impatto negativo del sovraffollamento di alcune destinazioni; – rendere il turismo accessibile a tutti.