SUCCESSIONI Principi generali Cosa si intende per successione

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SUCCESSIONI Principi generali

SUCCESSIONI Principi generali

Cosa si intende per successione? • La parola successione viene dal latino succedere: prendere

Cosa si intende per successione? • La parola successione viene dal latino succedere: prendere il posto di qualcuno o succedere ad altri; • la sorte di quell’insieme di relazioni personali e patrimoniali che facevano capo al de cuius; anche qui dal latino de cuius hereditate agitur, ovvero dell’eredità di cui si stratta.

Art. 456 La successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio

Art. 456 La successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto.

 • un elemento temporale ovvero la data della morte dalla quale decorrono i

• un elemento temporale ovvero la data della morte dalla quale decorrono i tempi per accettazione, rinuncia, presentazione dichiarazione di successione ai fini fiscali; • un elemento spaziale per individuare l’autorità giudiziaria competente territorialmente, coincidente con il domicilio (art. 43 c. c. ) inteso come il luogo nel quale il defunto aveva stabilito il centro dei suoi interessi economici, morali, sociali e familiari.

Art. 457 L'eredità si devolve per legge o per testamento. Non si fa luogo

Art. 457 L'eredità si devolve per legge o per testamento. Non si fa luogo alla successione legittima se non quando manca, in tutto o in parte, quella testamentaria. Le disposizioni testamentarie non possono pregiudicare i diritti che la legge riserva ai legittimari.

Tra l’apertura della successione e la delazione dell’eredità, in mezzo vi è la chiamata

Tra l’apertura della successione e la delazione dell’eredità, in mezzo vi è la chiamata ovvero la VOCAZIONE testamentaria legittima attraverso la vocazione i “chiamati”, ai quali si è devoluta l’eredità hanno diritto di accettare

Art. 458 Divieto di patti successori Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 768 -bis

Art. 458 Divieto di patti successori Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 768 -bis e seguenti, è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi.

 • I patti successori sono i negozi con cui un soggetto assume impegni

• I patti successori sono i negozi con cui un soggetto assume impegni in relazione alla propria eredità: obbligandosi a non fare testamento o a farlo con determinati contenuti, oppure ad assumere impegni in relazione ai propri futuri diritti ereditari.

 • Il senso del divieto dei patti successori è che il nostro legislatore

• Il senso del divieto dei patti successori è che il nostro legislatore ritiene il diritto successorio una materia di ordine pubblico, non disponibile da parte dei privati ed a tal fine predispone (ha predisposto) tutti gli strumenti necessari per la sua regolamentazione.

 • Il richiamo agli articoli 768 bis e ss è alle disposizioni sul

• Il richiamo agli articoli 768 bis e ss è alle disposizioni sul Patto di famiglia. • Introdotto nel nostro c. c. con la l. 14. 2. 2006 n. 55. • Si tratta della possibilità di regolare con un contratto il trasferimento dell’azienda relativa ad un impresa familiare (230 bis e ter c. c. ) o le partecipazioni societarie di cui l’imprenditore sia titolare a favore di uno o più discendenti. • Una destinazione stabile all’impresa a favore dei discendenti in modo da evitare dispute o frammentazioni o crisi dell’impresa.

 • Gli assegnatari sono solo i discendenti. • Validità: atto pubblico a pena

• Gli assegnatari sono solo i discendenti. • Validità: atto pubblico a pena di nullità. • La stabilità dipende dalla neutralizzazione degli altri legittimari • Presenza di tutti i “legittimari” che hanno diritto di essere liquidati o di rinunciare • In natura o mediante assegnazione di un bene o con successivo atto collegato al patto di famiglia.

 • Quanto ricevuto: no collazione e no azione di riduzione. • Se vi

• Quanto ricevuto: no collazione e no azione di riduzione. • Se vi sono legittimari sopravvenuti? (un secondo coniuge, o altri figli, o ascendenti). Questi possono chiedere ai beneficiari il pagamento della somma di cui all’art. 768 quater, secondo comma. • Gli assegnatari dell'azienda o delle partecipazioni societarie devono liquidare gli altri partecipanti al contratto, ove questi non vi rinunzino in tutto o in parte, con il pagamento di una somma corrispondente al valore delle quote previste dagli articoli 536 e seguenti; i contraenti possono convenire che la liquidazione, in tutto o in parte, avvenga in natura. • La somma deve essere aumentata dagli interessi legali.

 • Può essere impugnato per vizi del consenso: 1 anno è il termine

• Può essere impugnato per vizi del consenso: 1 anno è il termine di prescrizione. • Può essere sciolto: 1. per mutuo dissenso ovvero con un contratto successivo; 2. per recesso, che però deve essere previsto nel contratto.

 • E’ esente dall’imposta di donazione * • E’ esente dall’imposta di trascrizione

• E’ esente dall’imposta di donazione * • E’ esente dall’imposta di trascrizione • E’ esente dall’imposta catastale

Art. 459 L'eredità si acquista con l'accettazione. L'effetto dell'accettazione risale al momento nel quale

Art. 459 L'eredità si acquista con l'accettazione. L'effetto dell'accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione.

 • L’eredità si acquista solo con la accettazione, ma gli effetti retroagiscono al

• L’eredità si acquista solo con la accettazione, ma gli effetti retroagiscono al momento della morte • Tra l’apertura e l’accettazione può trascorrere del tempo (anche lungo), in tali casi previsione art. 460 c. c. se il chiamato è nel possesso dei beni nomina di un curatore eredità giacente*ex art. 528 c. c.

Art. 460 Il chiamato all’eredità può esercitare le azioni possessorie a tutela dei beni

Art. 460 Il chiamato all’eredità può esercitare le azioni possessorie a tutela dei beni ereditari, senza bisogno di materiale apprensione. Egli inoltre può compiere atti conservativi, di vigilanza e di amministrazione temporanea, e può farsi autorizzare dall'autorità giudiziaria a vendere i beni che non si possono conservare o la cui conservazione importa grave dispendio. Non può il chiamato compiere gli atti indicati nei commi precedenti, quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità a norma dell'articolo 528.

Cosa è l’accettazione • è un atto unilaterale, con il quale il “chiamato” manifesta

Cosa è l’accettazione • è un atto unilaterale, con il quale il “chiamato” manifesta la volontà di assumere la qualità di “erede” • è un atto puro: non si possono apporre condizioni o termini, • non può essere parziale • è irrevocabile °

 • può essere espressa: art. 475 c. c. tramite atto pubblico o scrittura

• può essere espressa: art. 475 c. c. tramite atto pubblico o scrittura privata, • può essere tacita: art. 476 c. c. ovvero quando il chiamato compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe potuto compiere se non quale erede. (es. vendita (art. 2648 c. c. /art. 22 legge tavolare) • il silenzio del chiamato vale come accettazione quando egli è nel possesso dei beni e sono passati tre mesi dalla morte senza né rinunciare o fare l’inventario (art. 485 c. c. )

 • può essere pura e semplice: si succede nell’intero patrimonio sia con riguardo

• può essere pura e semplice: si succede nell’intero patrimonio sia con riguardo agli elementi attivi sia a quelli passivi. L’erede risponde illimitatamente anche con tutti i suoi beni. Si verifica una sorta di confusione dei patrimoni. • può essere con beneficio di inventario*: in questo caso i patrimoni resteranno distinti. Si tutela l’erede, ma diminuisce la garanzia per i creditori, • attraverso l’inventario dei beni si rende ufficialmente certa e controllabile la consistenza dei beni del de cuius.

 • il termine per accettare si prescrive in 10 anni • chiunque vi

• il termine per accettare si prescrive in 10 anni • chiunque vi abbia interesse può chiedere al giudice ai sensi dell’art. 481 c. c. (actio interrogatoria) di fissare un termine entro cui accettare, trascorso il quale si perde il diritto di accettare.

Art. 462 Sono capaci di succedere tutti coloro che sono nati o concepiti al

Art. 462 Sono capaci di succedere tutti coloro che sono nati o concepiti al tempo dell'apertura della successione. Salvo prova contraria, si presume concepito al tempo dell'apertura della successione chi è nato entro i trecento giorni dalla morte della persona della cui successione si tratta. Possono inoltre ricevere per testamento i figli di una determinata persona vivente al tempo della morte del testatore, benché non ancora concepiti.

 • La capacità di succedere = capacità giuridica • La capacità di accettare

• La capacità di succedere = capacità giuridica • La capacità di accettare l’eredità = capacità di agire • Vi sono delle situazioni di incapacità a succedere ed è riferita a particolari situazioni in cui i soggetti si trovano • E’ prevista la riabilitazione dell’indegno (art. 466 c. c. )

Art. 463 È escluso dalla successione come indegno: 1) chi ha volontariamente ucciso o

Art. 463 È escluso dalla successione come indegno: 1) chi ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta, o il coniuge, o un discendente, o un ascendente della medesima, purché non ricorra alcuna delle cause che escludono la punibilità a norma della legge penale; 2) chi ha commesso, in danno di una di tali persone, un fatto al quale la legge dichiara applicabili le disposizioni sull'omicidio; 3) chi ha denunziato una di tali persone per reato punibile con l'ergastolo o con la reclusione per un tempo non inferiore nel minimo a tre anni, se la denunzia è stata dichiarata calunniosa in giudizio penale; ovvero ha testimoniato contro le persone medesime imputate dei predetti reati, se la testimonianza è stata dichiarata, nei confronti di lui, falsa in giudizio penale;

segue Art. 463 3 bis) chi, essendo decaduto dalla responsabilità genitoriale nei confronti della

segue Art. 463 3 bis) chi, essendo decaduto dalla responsabilità genitoriale nei confronti della persona della cui successione si tratta a norma dell'art. 330, non è stato reintegrato nella responsabilità genitoriale alla data di apertura della successione medesima; 4) chi ha indotto con dolo o violenza la persona, della cui successione si tratta, a fare, revocare o mutare il testamento, o ne l'ha impedita; 5) chi ha soppresso, celato, o alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata; 6) chi ha formato un testamento falso o ne ha fatto scientemente uso.

 • Da segnalare la legge 11 gennaio 2018 n. 4 Modifiche al codice

• Da segnalare la legge 11 gennaio 2018 n. 4 Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici, che ha introdotto l’art. 463 bis rubricato “Sospensione della successione”.

Art. 463 bis Sospensione dalla successione Sono sospesi dalla successione il coniuge, anche legalmente

Art. 463 bis Sospensione dalla successione Sono sospesi dalla successione il coniuge, anche legalmente separato, nonche' la parte dell'unione civile indagati per l'omicidio volontario o tentato nei confronti dell'altro coniuge o dell'altra parte dell'unione civile, fino al decreto di archiviazione o alla sentenza definitiva di proscioglimento. In tal caso si fa luogo alla nomina di un curatore ai sensi dell'articolo 528. In caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, il responsabile e' escluso dalla successione ai sensi dell'articolo 463 del presente codice. Le disposizioni di cui al primo comma si applicano anche nei casi di persona indagata per l'omicidio volontario o tentato nei confronti di uno o entrambi i genitori, del fratello o della sorella. Il pubblico ministero, compatibilmente con le esigenze di segretezza delle indagini, comunica senza ritardo alla cancelleria del tribunale del circondario in cui si e' aperta la successione l'avvenuta iscrizione nel registro delle notizie di reato, ai fini della sospensione di cui al presente articolo

Trasmissione dell’eredità • Cosa succede se il chiamato non vuole o non può accettare

Trasmissione dell’eredità • Cosa succede se il chiamato non vuole o non può accettare l’eredità • Si parla di delazione successiva, ovvero attribuire l’eredità ad un soggetto diverso dal primo chiamato • Si applicano una pluralità di criteri, secondo un ordine preciso

Trasmissione dell’eredità 2. rappresentazione 1. sostituzione 3. accrescimento

Trasmissione dell’eredità 2. rappresentazione 1. sostituzione 3. accrescimento

 • La sostituzione è sempre testamentaria, ovvero si dà spazio alla volontà del

• La sostituzione è sempre testamentaria, ovvero si dà spazio alla volontà del testatore. • Il testatore prevede lui stesso che un’altra persona subentri nel caso in cui il primo erede non possa o non voglia accettare

 • • La rappresentazione tutela la successione familiare diretta dell’ereditando Due presupposti: il

• • La rappresentazione tutela la successione familiare diretta dell’ereditando Due presupposti: il 2° chiamato discendente in linea retta il 1° chiamato figlio o fratello del cuius

 • L’accrescimento opera in via residuale e solo nell’ambito della successione testamentaria. •

• L’accrescimento opera in via residuale e solo nell’ambito della successione testamentaria. • Art. 674: 1. chiamata ereditaria insieme ad altri 2. in quote uguali o senza distinzione di quote 3. con lo stesso testamento

 • se nessuno dei tre criteri può operare la quota del chiamato andrà

• se nessuno dei tre criteri può operare la quota del chiamato andrà a favore di coloro i quali succederanno per legge • un 4° criterio di trasmissione è quando il chiamato, che ha acquistato il diritto di accettare l’eredità ma non l’ha ancora accettata, muore. In questo caso agli eredi (chiamati) si trasmette anche il diritto di accettare l’eredità alla quale era chiamato il loro dante causa.

Rinuncia il chiamato può rinunciare all’eredità rancore odio debiti ordine familiare

Rinuncia il chiamato può rinunciare all’eredità rancore odio debiti ordine familiare

 • è un atto unilaterale • è un atto puro • è un

• è un atto unilaterale • è un atto puro • è un atto solenne notaio cancelliere

 • efficacia retroattiva non è ammessa la rinuncia tacita è totale e non

• efficacia retroattiva non è ammessa la rinuncia tacita è totale e non parziale

no requisiti formali revocabile tramite accettazione limite il chiamato ulteriore non abbia accettato il

no requisiti formali revocabile tramite accettazione limite il chiamato ulteriore non abbia accettato il diritto di accettare non si è prescritto