Che cosa si intende per Ud A da

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Che cosa si intende per Ud. A? da Didatticare. it nelle diapositive successive sono

Che cosa si intende per Ud. A? da Didatticare. it nelle diapositive successive sono evidenziate in rosso le definizioni provenienti dal sito 1. 2. 3. Unità di apprendimento interdisciplinari Una proposta: Analizzare e confrontare i due dopoguerra 3. 1 Titolo 3. 2 Compito unitario 3. 3 Competenze 3. 4 Obiettivi 3. 5 attività 3. 6 Verifica

1. Unità di apprendimento Una Unità di apprendimento è un’occasione didattica significativa per gli

1. Unità di apprendimento Una Unità di apprendimento è un’occasione didattica significativa per gli allievi, che tiene conto della unitarietà del sapere e non si limita alla sola trasmissione di conoscenze e abilità disciplinari, ma tende alla formazione integrale della persona, sviluppando competenze (trasversali e disciplinari) attraverso l’utilizzo di una didattica laboratoriale. L’UA pone il ragazzo al centro dell’azione didattica e, richiedendo la sua partecipazione attiva, in modo individuale o in gruppo, favorisce la costruzione personale delle conoscenze; inoltre, ricorrendo ad attività e strumenti diversificati, anche innovativi e tecnologici, consente la personalizzazione dell’apprendimento. Nella realizzazione concreta di una UA si richiede una continua attenzione ai processi di apprendimento dei ragazzi e una notevole flessibilità per riadattare il percorso in itinere in base alle risposte degli allievi e alle opportunità di approfondimento e/o ampliamento che si potrebbero presentare.

2. Ud. A interdisciplinari Alcune Unità di apprendimento sono interdisciplinari, caratterizzate dalla condivisione di

2. Ud. A interdisciplinari Alcune Unità di apprendimento sono interdisciplinari, caratterizzate dalla condivisione di un prodotto finale realizzato con l’apporto di diverse discipline. Partendo dal presupposto che la progettazione degli interventi didattici su un gruppo classe dovrebbe fondarsi sulla condivisione di valori e di competenze da far acquisire ai ragazzi, nella fase di pianificazione collegiale si possono individuare situazioni di compito che consentono a più docenti, con le loro specificità disciplinari, di concorrere al raggiungimento di una meta comune. L’Unità di apprendimento interdisciplinare, così ideata, consente un intervento coordinato e intenzionale da sviluppare nell’ambito della propria disciplina senza prevedere ore aggiuntive per un laboratorio. Ciò è realizzabile, perciò, anche in una situazione oraria ridotta e che non preveda compresenze o ore di programmazione. Infatti, ciascun insegnante porterà avanti il progetto nelle proprie ore di lezione, seguendo una precisa programmazione iniziale degli interventi, e verificandone lo sviluppo nei normali contatti tra docenti. I vantaggi di questi interventi condivisi sono molteplici: – offrono ai ragazzi occasioni di lavoro più significative e più motivanti; – evidenziano gli stretti legami tra discipline diverse e come le conoscenze e le abilità apprese in ambiti diversi possano concorrere alla realizzazione di uno stesso compito; – consentono di scegliere un prodotto finale più complesso e favoriscono il reale sviluppo di competenze trasversali.

3. 1 Analizzare e confrontare i due dopoguerra Titolo. Formulato all’infinito, deve evidenziare la

3. 1 Analizzare e confrontare i due dopoguerra Titolo. Formulato all’infinito, deve evidenziare la competenza che si vuole rafforzare/sviluppare attraverso il percorso didattico.

3. 2 Compito unitario. Date le conoscenze storiche essenziali sull’Italia del Novecento, analizzare e

3. 2 Compito unitario. Date le conoscenze storiche essenziali sull’Italia del Novecento, analizzare e confrontare tramite opere di letteratura e cinematografia, strumenti formativi, modelli logici (tabelle a colonne o a doppia entrata) e produzione di elaborati condivisi, i due periodi di ricostituzione della società italiana postbellica, individuando le dinamiche politicoeconomiche, i protagonisti e le strategie adottate dalla società civile Compito unitario. Indica cosa gli studenti devono realizzare concretamente durante e/o al termine dell’UA (il prodotto) e le operazioni chiave che sono sollecitati a compiere durante il processo didattico (il percorso)

3. 3 Competenze PRIMO CICLO SUPERIORE Consapevolezza ed espressione culturale (competenza 8) Comunicazione nella

3. 3 Competenze PRIMO CICLO SUPERIORE Consapevolezza ed espressione culturale (competenza 8) Comunicazione nella madrelingua (competenza 1) oppure Comprendere aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana (competenza 8) Collocare nel tempo continuità e differenze del percorso storico (competenza 7) Traguardi: Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi Asse storico sociale competenza base 1. Competenza. Si dichiara la competenza prevalente che si intende perseguire con una particolare UA, scelta tra: – le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente proposte dal Parlamento europeo competenze chiave per la cittadinanza 1. comunicazione nella madrelingua: 1. Imparare ad imparare capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, emozioni, fatti e opinioni sia oralmente che per iscritto. • 2. comunicazione nelle lingue straniere: come sopra, 2. Progettare ma comprende abilità di mediazione. • 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia: 3. Comunicare solida padronanza sicura delle competenze aritmetico-matematiche, comprensione del mondo naturale e capacità di applicare le conoscenze e la tecnologia ai bisogni umani percepiti (quali la medicina, i trasporti o le comunicazioni). • 4. competenza digitale: uso sicuro e critico della tecnologia dell’informazione 4. Collaborare e partecipare e della comunicazione in ambito lavorativo, nel tempo libero e per comunicare. • 5. imparare a imparare: capacità di gestire efficacemente il proprio 5. Agire in modo autonome e responsabile apprendimento, sia a livello individuale che in gruppo. • 6. competenze sociali e civiche: capacità di partecipare in maniera efficace e 6. Risolvere problemi costruttiva alla vita sociale e lavorativa e di impegnarsi nella partecipazione attiva e democratica, soprattutto in società sempre più differenziate. • 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità: capacità di trasformare le idee in 7. Individuare collegamenti e relazioni attraverso la creatività, l’innovazione e l’assunzione del rischio, nonché capacità di pianificare e gestire dei progetti. • 8. consapevolezza ed espressione culturale: capacità di apprezzare l’importanza 8. Acquisire e interpretare l’informazione creativa di idee, esperienze ed emozioni espresse tramite una varietà di mezzi quali la musica, la letteratura e le arti visive e dello spettacolo. Asse storico e sociale oppure * Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. * Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. * Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Asse storico e sociale • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici

Asse storico e sociale • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

– le competenze indicate nel Profilo in uscita dello studente o nei Traguardi di

– le competenze indicate nel Profilo in uscita dello studente o nei Traguardi di competenza disciplinari delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione • • • L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibili aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibili aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati

3. 4 Obiettivi • Obiettivi di apprendimento. Usare fonti di diverso tipo; selezionare e

3. 4 Obiettivi • Obiettivi di apprendimento. Usare fonti di diverso tipo; selezionare e organizzare informazioni secondo modelli diversificati; argomentare su conoscenze e concetti appresi. Obiettivi di apprendimento. Pochi obiettivi di apprendimento irrinunciabili, tratti dalle Indicazioni, che indicano le conoscenze e le abilità disciplinari da potenziare. • Obiettivi formativi. L’alunno: – utilizza consapevolmente fonti di vario tipo (testuali, orali, iconografiche…); – costruisce tabelle e grafi per organizzare le conoscenze studiate; – produce testi, clip, video utilizzando i dati ricercati. Obiettivi formativi. Sono la riformulazione degli obiettivi di apprendimento (ricavati dai Documenti nazionali vigenti) ritenuti indispensabili per lo sviluppo della competenza attesa in una specifica UA. Negli obiettivi formativi le conoscenze e le abilità richieste vengono contestualizzate anche in relazione alla classe e formulate in modo da essere verificabili.

3. 5 Attività laboratoriali. Al centro di questa sezione c’è l’operatività degli alunni: si

3. 5 Attività laboratoriali. Al centro di questa sezione c’è l’operatività degli alunni: si illustrano le modalità di svolgimento delle attività, i passaggi operativi che i ragazzi devono compiere, le azioni e le attenzioni dell’insegnante. Si suggerisce un percorso didattico concreto, avente al centro “cosa l’alunno deve fare” e “come“, individualmente, in gruppo o a classe intera, possa giungere alla scoperta di conoscenze significative e all’acquisizione di abilità e competenze. La descrizione delle attività è articolata in fasi, con indicazione dei tempi e dei materiali necessari; si propone come monitorare in itinere il lavoro, allo scopo di intervenire prontamente, se necessario, nei momenti problematici o di suggerire strategie opportune. Tenendo presente che in una “classe reale” sono presenti anche alunni in difficoltà, attraverso la ricerca di metodi efficaci e diversificati, si offrono spunti e indicazioni per le “classi difficili” e per gli alunni con problemi di attenzione o livelli di partenza e prerequisiti molto bassi. Una fase delle attività laboratoriali è dedicata alla realizzazione del prodotto che rappresenta la logica conclusione del percorso. Nella proposta presentata ho articolato 6 fasi • Fase 1. Acquisire e valutare una testimonianza storica diretta. Capire la differenza tra storia e memoria. • Fase 2. Interrogare le date dei fatti storici. • Fase 3. Visione di “Napoli milionaria” • Fase 4. Acquisire e valutare le testimonianze storiche indirette sul primo dopoguerra • Fase 5. Interrogare le date dei fatti storici • Fase 6. Proiezione di “All’armi siam fascisti”

Fase 1. Acquisire e valutare una testimonianza storica diretta. Capire la differenza tra storia

Fase 1. Acquisire e valutare una testimonianza storica diretta. Capire la differenza tra storia e memoria. • Per il secondo dopoguerra è ancora possibile acquisire dalla voce di chi visse quegli anni, anche se come semplice cittadino, giovane o bambino, testimonianze sul clima che si determinò nel Paese dopo la fine della guerra e nel periodo della costruzione della Repubblica. Sono poi disponibili spezzoni televisivi, cinegiornali e prodotti multimediali, che documentano momenti e protagonisti di quella vicenda, fornendoci una “ricostruzione” basata su dichiarazioni, documenti scritti, interviste, commenti di studiosi e di personaggi politici dell’epoca. • L’attività laboratoriale si apre, dunque, con l’invito agli alunni di raccogliere dai loro nonni, delle testimonianze su quel periodo che vissero da adolescenti, filmandole, registrandole o trascrivendole. In aula la classe assiste invece alla proiezione di una selezione di scene tratte da documentari o cinegiornali centrati sul dopoguerra. Le testimonianze raccolte saranno poi ascoltate o viste in classe con l’obiettivo di cogliere il livello soggettivo nel quadro generale e di provare a fornire chiavi interpretative sugli avvenimenti delineandone l’intreccio con la memoria di essi che emerge dalle testimonianze

Fase 2. Interrogare le date dei fatti storici. Sulla base delle testimonianze raccolte e

Fase 2. Interrogare le date dei fatti storici. Sulla base delle testimonianze raccolte e dei filmati proiettati, di quanto riportato dal manuale o da altri testi di storiografia che verranno forniti agli alunni, il docente invita a tracciare un nastro del tempo sul quale si segnano le date ritenute rilevanti per il periodo per poi riflettere su questi eventi storici: • la situazione precedente al 25 aprile 1945; • gli eventi del 2 giugno 1946; • il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 • l’entrata in vigore della Costituzione. Il problema storiografico da affrontare è capire come le quattro date (ma gli eventi periodizzanti possono naturalmente variare sulla base della impostazione storiografica scelta dal docente) segnino processi che si intersecano, modificano o accumulano determinando le condizioni della vita politica, economica o sociale dell’Italia repubblicana. L’obiettivo è realizzare, dopo la discussione e le riflessioni svolta in classe, un quadro di sintesi di questo tipo (Tab. 1) la situazione precedente al gli eventi del 2 giugno il Trattato di pace del 10 l’entrata in vigore della 25 aprile 1945 1946 febbraio 1947 Costituzione a) …

Fase 3. Visione di “Napoli milionaria” La fase conclusiva della nostra indagine sul secondo

Fase 3. Visione di “Napoli milionaria” La fase conclusiva della nostra indagine sul secondo dopoguerra, parte dalla commedia di Eduardo De Filippo sulla quale gli alunni preparano la scheda dell’opera per poi produrre un testo scritto nel quale sia esposta la relazione tra l’opera e gli eventi storici, fondata sui risultati dell’attività precedente

Fase 4. Acquisire e valutare le testimonianze storiche indirette sul primo dopoguerra Visto che

Fase 4. Acquisire e valutare le testimonianze storiche indirette sul primo dopoguerra Visto che è impossibile oggi trovare dei testimoni viventi del periodo, ma che le celebrazioni del centenario hanno riproposto una gran mole di testimonianze e ricordi anche di generazioni successive, si possono comunque invitare gli alunni a raccogliere alcune di queste testimonianze indirette. Riflettendo su queste testimonianze indirette, gli alunni si rendono conto di • Ruolo deformante memoria-ricordo • Influenza del contesto in cui è raccolta la testimonianza • Uso strumentale • …

Fase 5. Interrogare le date dei fatti storici La classe riprendendo il manuale, altri

Fase 5. Interrogare le date dei fatti storici La classe riprendendo il manuale, altri testi di storia e le testimonianze della fase precedente, costruisce un nastro del tempo sul quale disporre gli eventi del primo dopoguerra distribuiti attorno a date periodizzanti: (come sopra la scelta è molto ampia secondo la priorità che si vuole mettere in evidenza) • la situazione politica precedente al 4 novembre 1918 • la firma del Trattato di pace • le elezioni politiche del novembre 1919 • la firma del concordato FIOM-Confindustria del 1 ottobre 1920 Seguendo una metodologia analoga a quella dell’attività precedente, gli alunni costruiscono poi una tabella a colonne (Tab. 2) nella quale sistemano i dati del nastro del tempo, verificando come alcune di quelle date rappresentano nodi nel percorso che porta alla fine dell’Italia liberale. la situazione precedente al La firma del trattato di Le elezioni politiche del Concordato FIOM- 4 novembre 1918 pace novembre 1919 Confindustria ottobre ‘ 20 a) …

Fase 6. Proiezione di “All’armi siam fascisti” A questo punto i ragazzi assistono alla

Fase 6. Proiezione di “All’armi siam fascisti” A questo punto i ragazzi assistono alla proiezione del documentario di Lino Del Fra, Cecilia Mangini, Lino Miccichè, e producono, come in precedenza per Napoli milionaria, un testo in cui espongono le riflessione sul legame con i passi precedenti

3. 6 Verifica, valutazione, monitoraggio. La verifica finale consiste nella seguente consegna: Dati i

3. 6 Verifica, valutazione, monitoraggio. La verifica finale consiste nella seguente consegna: Dati i testi prodotti nelle attività precedenti, le schede tecniche delle opere ( Napoli milionaria e All’armi siam fascisti) , costruire una tabella a doppia entrata per confrontare i due film secondo i seguenti criteri: – – i personaggi; il loro ruolo; il loro rapporto con la politica e con il contesto nel quale vivono; il punto di vista degli autori. Oltre ai materiali di cui già dispongono, gli alunni possono utilizzare Internet per cercare dati e sistemarli nella tabella. Il livello di ottimo-eccellenza si raggiunge quando i ragazzi hanno trattato in maniera approfondita i criteri 3, 4, mentre l’accettabilità si raggiunge con una trattazione completa dei criteri 1, 2 e solo parziale degli altri Verifica, valutazione, monitoraggio. La dimensione della valutazione accompagna, in forme diverse, tutto il processo didattico. In questa sezione dell’UA si prendono in considerazione i seguenti aspetti: • – il monitoraggio, indicazioni su come effettuare l’osservazione e la registrazione sistematica dei comportamenti e dei processi più rilevanti riferiti al percorso didattico; individuazione degli snodi fondamentali del processo di apprendimento e delle possibili strategie per controllarli; riflessione personale dell’alunno sul processo e sugli esiti degli apprendimenti, sul contributo fornito e sul gradimento dell’attività mediante opportune domande o stimoli di riflessione; • – la verifica del livello di acquisizione delle conoscenze e delle abilità previste per gli obiettivi formativi mediante osservazioni, prove, test, con indicazione della tipologia e possibili esempi; elementi di verifica sono anche le esercitazioni proposte nel corso delle attività laboratoriali e l’analisi del prodotto finale; • – la valutazione, che in base ad espliciti parametri e criteri consente di definire i livelli di accettabilità e di eccellenza; si prevede anche l’utilizzo di rubriche valutative che, attraverso una serie di indicatori, contribuisce ad evidenziare il livello raggiunto nello sviluppo delle competenze.