PIANO PROGRAMMA UST SALERNO SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA

  • Slides: 23
Download presentation
PIANO PROGRAMMA UST SALERNO SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA SOCIALE Un amico in più a

PIANO PROGRAMMA UST SALERNO SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA SOCIALE Un amico in più a scuola Dal TEACCH all’ ABA Modelli di Intervento a Scuola Moduli di formazione e laboratori operativi finalizzati a migliorare l’apprendimento e l’inserimento scolastico di alunni con disturbi generalizzati dello sviluppo. 20 gennaio 2012 Salerno, Palazzo S. Agostino

SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA SOCIALE Le buone prassi a scuola Accogliamo Un Tipo Isolato

SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA SOCIALE Le buone prassi a scuola Accogliamo Un Tipo Isolato Speciale Meraviglioso Originale” Dott. ssa Maria Luisa De Nigris

SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA SOCIALE Sinergie istituzionali e concertazione territoriale per l’integrazione scolastica e

SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA SOCIALE Sinergie istituzionali e concertazione territoriale per l’integrazione scolastica e il progetto di vita degli alunni con disabilità Implementare e sviluppare i processi e gli interventi per la Qualità dell’Integrazione Scolastica e Sociale dei bambini e dei ragazzi con disabilità, nell’ambito del Programma denominato “Scuola Inclusiva e Cittadinanza Sociale” sperimentato nella ricerca-azione condotta nell’anno scolastico 2009 -2010 e 2010 -2011 dal Nucleo di Ricerca e Osservazione Territoriale per la Qualità dell’Integrazione scolastica operante presso l’Ufficio XV dell’USR Campania.

Le reti Qu. I. S. S. si costituiscono con formali intese tra • l’Ufficio

Le reti Qu. I. S. S. si costituiscono con formali intese tra • l’Ufficio XV dell’USR Campania • istituzioni scolastiche • piani di zona • Comuni • enti • Associazioni delle famiglie e del terzo settore • Organismi e strutture specializzati nel campo delle disabilità.

 • GLIP Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per l’handicap _Linee di indirizzo e

• GLIP Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per l’handicap _Linee di indirizzo e attività di controllo • CTS Comitato tecnico-scientifico _Elaborazione progettuale e validazione degli esiti • NROT Nucleo di Ricerca e Osservazione Territoriale per la Qualità dell’Integrazione scolastica operante presso l’Ufficio XV dell’USR Campania _Pianificazione operativa, monitoraggio e documentazione • Qu. ISS Ente di Promozione e formazione per la qualità dell’integrazione scolastica e sociale Analisi dei fattori contestuali, con particolare riguardo agli elementi costitutivi del contesto scolastico, ai facilitatori e alle barriere che determinano le performances degli alunni con disabilità nelle pratiche di integrazione scolastica ICF- ICF CY (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute)

“UN AMICO IN PIU’ A SCUOLA” Le fasi e gli ambiti di intervento STEP

“UN AMICO IN PIU’ A SCUOLA” Le fasi e gli ambiti di intervento STEP 1: Formazione STEP 2: Sperimentazione STEP 3: Documentazione e divulgazione dati

OBIETTIVI SCUOLE -coinvolgere soggetti autistici e loro famiglie, fin PARTECIPANTI dalla progettazione, in percorsi

OBIETTIVI SCUOLE -coinvolgere soggetti autistici e loro famiglie, fin PARTECIPANTI dalla progettazione, in percorsi individualizzati di sviluppo e autonomia 273 -migliorare qualità delle prestazioni erogate dai servizi sociali e socio-sanitari con divulgazione PROGETTO “buone prassi” per gestione interventi L’intervento, riferito in particolare alla -rendere i familiari “operatori competenti” sperimentazione del programma TEACCH, ha previsto A. Cicli di seminari rivolti a docenti curriculari e di sostegno, collaboratori scolastici, operatori socio-assistenziali, famiglie, su: >Strategie di intervento nei disturbi della relazione >Strategie di intervento nei disturbi della comunicazione >Conoscenza e utilizzo di strumenti di osservazione e valutazione 85 85 65 38 22 14 primaria comprensivi B. Interventi “in situazione” nelle scuole (4 primarie) con presenza di terapisti della 48 riabilitazione (logopedisti, psicomotricisti, …) C. Report di riflessione/condivisione dopo ogni 7 5 step operativo D. Analisi 1° grado percorso dei dati 2° grado e documentazione totale del

VINELAND 100% 95% 91% 90% 81% 89% 80% 69% 70% 68% 60% 61% 50%

VINELAND 100% 95% 91% 90% 81% 89% 80% 69% 70% 68% 60% 61% 50% 53% 40% 30% genitori docenti 20% 10% or ie on e ab ili tà m ot zi za al iz ci so à ili t ab co m un ic a qu ot id zi on ia n e e 0%

CARS TEMPO 0 NORMALE / ADEGUATO LIEVEMENTE ANORMALE MEDIAMENTE ANORMALE GRAVEMENTE ANORMALE RELAZIONI SOCIALI

CARS TEMPO 0 NORMALE / ADEGUATO LIEVEMENTE ANORMALE MEDIAMENTE ANORMALE GRAVEMENTE ANORMALE RELAZIONI SOCIALI RISPOSTE EMOTIVE RISPOSTE AUDITIVE PAURA/ANSIA COMUNICAZIONE VERBALE LIVELLO INTELLETTUALE E OMOGENEITA' DOC Td. R DOC e Td. R DOC DOC = DOCENTE Td. R = TERAPISTA della RIABILITAZIONE VALUTAZIONE SU BASE CARS - AREE ESAMINATE DOC e Td. R CARS TEMPO 1 NORMALE / ADEGUATO LIEVEMENTE ANORMALE MEDIAMENTE ANORMALE GRAVEMENTE ANORMALE RELAZIONI SOCIALI RISPOSTE EMOTIVE RISPOSTE AUDITIVE PAURA/ANSIA COMUNICAZIONE VERBALE LIVELLO INTELLETTUALE E OMOGENEITA' DOC e Td. R DOC Td. R DOC e Td. R

Risultati 1 step: formazione L’INCOMPETENZA COMPETENTE OBIETTIVI vs strategie EMOZIONE SCOPERTA

Risultati 1 step: formazione L’INCOMPETENZA COMPETENTE OBIETTIVI vs strategie EMOZIONE SCOPERTA

Risultati 2 step: IL LAVORO DI RETE OSSERVATIVA La rete osservativa permette di osservare

Risultati 2 step: IL LAVORO DI RETE OSSERVATIVA La rete osservativa permette di osservare il bambino in diversi contesti ed è la premessa necessaria per una progettualità condivisa. PROGETTUALITÀ CONDIVISA La condivisione della progettualità mira a garantire all’intervento la necessaria sinergia tra operatori scolastici, operatori della riabilitazione e famiglie. AZIONE COMPLEMENTARE Con il concorso di tutti gli attori del processo educativo è possibile dar luogo a un CIRCOLO VIRTUOSO che alimenta l’azione stessa della rete.

Risultati attesi: accrescere la consapevolezza e la responsabilità in tema di Autismo coinvolgere i

Risultati attesi: accrescere la consapevolezza e la responsabilità in tema di Autismo coinvolgere i soggetti autistici e le loro famiglie fin dalla fase di progettazione in percorsi individualizzati di sviluppo e di autonomia condividere le conoscenze sullo stato attuale della ricerca scientifica circa le strategie di inserimento lavorativo e di integrazione sociale promuovere la cultura dell’autonomia, abbandonando quella dell’assistenzialismo, rendendo i familiari “operatori competenti nell’intervento educativo ai servizi”. migliorare la qualità delle prestazioni erogate dai servizi sociali e socio-sanitari mediante la divulgazione delle “buone prassi”da adottare nella gestione di interventi con l’Autismo. favorire la relazione tra le famiglie delle persone con DGS e le strutture specializzate.

… ma noi continuiamo a non inventare niente che non sia già scritto, con

… ma noi continuiamo a non inventare niente che non sia già scritto, con puntuale uniformità di intenti e logica continuità sia nelle linee guida (sanitarie) per il trattamento dell’autismo che nelle linee guida emanate dal MIUR nell’agosto 2009 per gli alunni con disabilità …

Qualche foto per mostrare ciò che abbiamo fatto noi…

Qualche foto per mostrare ciò che abbiamo fatto noi…

Una didattica di eccellenza per l’integrazione Per info: marisadenigris@libero. it Cell 3355412423

Una didattica di eccellenza per l’integrazione Per info: marisadenigris@libero. it Cell 3355412423

“Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte

“Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze” (giuramento dell’atleta Special Olympics)

Non è necessario fare altro, è necessario farlo in un altro modo ! “sta

Non è necessario fare altro, è necessario farlo in un altro modo ! “sta a noi decidere se vogliamo che l’autismo sia l’altra parte del mondo o il mondo delle altre menti, isolato e distante, al confine tra il nostro sordo egoismo e la loro muta sofferenza”(Baron-Cohen)