PERCORSO di INDIVIDUAZIONE e CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA DEGLI ALUNNI

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PERCORSO di INDIVIDUAZIONE e CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA DEGLI ALUNNI DISABILI (ex L. 104 / 1992)

PERCORSO di INDIVIDUAZIONE e CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA DEGLI ALUNNI DISABILI (ex L. 104 / 1992) Isp. Luigi Favro Torino 16. 12. 2014

 Principale normativa di riferimento: - L. 104/1992 - L. 423/93 - D. P.

Principale normativa di riferimento: - L. 104/1992 - L. 423/93 - D. P. R. 24 febbraio 1994 - Circ. Reg. Piemonte 11/SAP 1995 + Allegati - DPCM n. 185 / 23. 02. 2006 - Intesa Governo / Regioni / EE. LL. 20 marzo 2008 - L. n. 122/2010, art. 10 Riduzione della spesa in materia di invalidità, c. 5 - L. n. 111/2011, art. 19 Razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica, c. 11 - DGR Piemonte n. 34/2010 + Allegati - DGR Piemonte n. 15/2013 + Allegati - Circ. UST Torino n. 31/21. 02. 2014

Ø L. n. 104/1992 definisce - chi è persona con handicap (art. 3 “Soggetti

Ø L. n. 104/1992 definisce - chi è persona con handicap (art. 3 “Soggetti aventi diritto”, c. 1) - quali sono le condizioni di gravità (art. 3, c. 3) - quali sono gli organismi che devono accertare lo stato di handicap (art. 4 “Accertamento dell'handicap”, c. 1) Ø L. n. 423/1993, distingue il percorso di individuazione dell’handicap ai fini dell’integrazione scolastica dagli accertamenti finalizzati ad altri scopi (art. 2) Ø D. P. R. 24 febbraio 1994 (Atto di indirizzo alle Regioni), art. 2, regola il compito delle ASL nella predisposizione della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale previsti dalla L. 104/1992 e necessari all’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, inoltre ribadisce che l’individuazione dell’alunno come persona handicappata compete al medico specialista nella patologia denunciata o allo psicologo dell’età evolutiva dell’ASL

Di fatto, il percorso della certificazione di handicap ai fini dell’integrazione scolastica si è

Di fatto, il percorso della certificazione di handicap ai fini dell’integrazione scolastica si è andato sempre più differenziando dal percorso generale del riconoscimento dell’handicap per ottenere gli altri benefici previsti dalla L. 104/1992: - quello scolastico “monocratico” -in genere affidato ai Servizi di NPI o di Psicologia dell’età evolutiva- fin da subito caratterizzato in senso progettuale (= sfocia necessariamente nella redazione di un progetto di interventi psico-socio-sanitari e scolastici mirati/modulati sulle caratteristiche dell’alunno, nonché la contestuale attivazione di una Unità Multidisciplinare) - quello standard, “collegiale”, sempre ai sensi dell’art. 4 L. 104/92 ma tendenzialmente finalizzato ad ottenere una certificazione che consenta all’interessato di accedere ad una serie di provvidenze / servizi / agevolazioni stabiliti per legge e non modulabili sulle caratteristiche dell’individuo

Ø Due documenti normativi menzionano l’ICF come linguaggio comune e modello concettuale da utilizzare

Ø Due documenti normativi menzionano l’ICF come linguaggio comune e modello concettuale da utilizzare nel processo certificatorio e progettuale finalizzato all’integrazione scolastica / progetto di vita degli alunni con disabilità: - l’ Intesa tra il Governo, le regioni e gli Enti Locali in merito alle modalità e ai criteri per l’accoglienza scolastica e la presa in carico dell’alunno con disabilità (Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri) - 20 marzo 2008 - MIUR, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (2009)

Ø Importanti, dal punto di vista della responsabilità personale (anche pecuniaria) nella certificazione per

Ø Importanti, dal punto di vista della responsabilità personale (anche pecuniaria) nella certificazione per l’integrazione scolastica degli alunni disabili: - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) n. 185 / 23 febbraio 2006 (Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo 35, c. 7, della L. n. 289 / 27. 12. 2002, art. 2 c. 1 e 2) - L. n. 122/2010 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31. 5. 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica (art. 10 Riduzione della spesa in materia di invalidità, c. 5) - L. n. 111/2011 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6. 7. 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria (art. 19 Razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica, c. 11)

N. B. Tutta la normativa citata. si rifà costantemente all’ art. 3, commi 1

N. B. Tutta la normativa citata. si rifà costantemente all’ art. 3, commi 1 e 3, della L. 104/92 per individuare i criteri utili a definire una persona come handicappata o come handicappata in situazione di gravità (eccetto la L. 111/2011, che fa esplicito riferimento all’art. 4 della L. 104 per individuare l’organo collegiale) . prevede che l’accertamento avvenga in modo collegiale da parte di apposite Commissioni mediche dell’ASL

Ø La D. G. R. 34/2010 Linee di indirizzo integrate per ASL, Enti Gestori

Ø La D. G. R. 34/2010 Linee di indirizzo integrate per ASL, Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali, Istituzioni scolastiche ed Enti di formazione professionale circa il diritto all’educazione, istruzione e formazione professionale degli alunni con disabilità o con Esigenze Educative Speciali aveva l’intento di: • sostituire con gradualità, dall’a. s. 12/13, la Circ. Reg. 11/Sap/1995 (Linee di indirizzo e di coordinamento relative ai compiti delle USL in materia di alunni portatori di handicap) • garantire la collegialità della certificazione, collegando il processo di attestazione sanitaria con quello della progettazione attraverso un organismo ( l’ UMVD-minori) in grado di operare a livello più prossimo possibile ai bisogni espressi (distretto socio-sanitario) “L’UMVD-minori con l’integrazione del Medico legale, svolge le funzioni di organo per gli ‘accertamenti collegiali” per l’individuazione dell’alunno con disabilità ai sensi dell’art. 2 del D. P. C. M. n. 185 del 23. 2. 2006. Ai fini di tale accertamento saranno individuate, a livello di ASL, tutte le modalità atte ad evitare ai minori la ripetizione di visite o valutazioni. ”

 • prevedere nuove modalità nel percorso di integrazione scolastica sin dalla certificazione sanitaria

• prevedere nuove modalità nel percorso di integrazione scolastica sin dalla certificazione sanitaria • indicare una nuova cultura inclusiva scolastica, fondata sulla esplicitata integrazione delle persone che a vario titolo s’occupano dell’alunno disabile, inclusi i genitori e -per quanto possibile- il disabile stesso • ribadire la distinzione del percorso per alunni disabili e per alunni con EES • prevedere iniziative di informazione-formazione integrata e di accompagnamento per operatori sanitari, socio-assistenziali, scolastici (USR e FP regionale) • indicare percorsi chiari e trasparenti per la persona disabile, i suoi famigliari e tutti gli operatori coinvolti, con una modulistica che aiuti tutti nello svolgimento delle varie attività

 • definire progetti e obiettivi adatti alle caratteristiche del singolo disabile • riconoscere

• definire progetti e obiettivi adatti alle caratteristiche del singolo disabile • riconoscere nell’ICF il linguaggio per migliorare la comunicazione tra gli interlocutori e lo strumento per un approccio globale alla comprensione della salute delle persone • dettagliare nell’All. 1 il percorso di certificazione sia per l’alunno disabile che per l’alunno con EES • tracciare comuni modalità organizzative ed operative per assicurare il diritto all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità o con esigenze educative speciali • definire un percorso di certificazione sanitaria integrata • avvicinare i luoghi delle decisioni (i distretti socio-sanitari)

 • dettagliare nell’All. 1 il Percorso di certificazione sanitaria integrata - FAMIGLIA (esercente

• dettagliare nell’All. 1 il Percorso di certificazione sanitaria integrata - FAMIGLIA (esercente potestà parentale) (A) - MEDICO SPECIALISTA compila Diagnosi clinica (ICD 10) (A) - Medico specialista + Famiglia + eventuale Insegnante compilano un iniziale Profilo di Funzionamento ICF (B) - UMVD + ML compilano Verbale/Certificazione di disabilita o di EES (C) - Scuola / Ag. formativa - UMVD + Esperto UST/Ag + Operatori Enti Territoriali compilano la bozza del Profilo di Funzionamento + Risorse (D) - NPI - EQUIPE MULTIDISCIPLINARE completa il Profilo di Funzionamento, propone progetto multidisciplinare e definisce gli elementi per PEI/PFI - SCUOLA + EQUIPE SOCIOSANITARIA redige PEI / PFI (E)

MODULISTICA All. A - Modulo di consenso informato All. B - Profilo descrittivo di

MODULISTICA All. A - Modulo di consenso informato All. B - Profilo descrittivo di funzionamento della persona dell’alunno, punto di vista della persona e progetto multidisciplinare All. C - Schema di verbale UMVD minori All. D - NPINET All. E - Piano Educativo Individualizzato

La DGR n. 34/2010 è stata modificata ed integrata dalla DGR n. 15 -6181/2013

La DGR n. 34/2010 è stata modificata ed integrata dalla DGR n. 15 -6181/2013 Tutela del diritto allo studio degli alunni e studenti con disabilità: indicazioni per l’individuazione dell’alunno / studente come soggetto in situazione di handicap. Linee di indirizzo in merito all’accoglienza e presa in carico dell’alunno / studente con disabilità: modifiche ed integrazioni alla DGR 34/2010 Allegati. All. A - Protocollo d’intesa Regione Piemonte / INPS ( ) . All. B - Profilo descrittivo di funzionamento ( ) - Parte 1 (Diagnosi Funzionale - Aspetti sanitari) - Parte 2 (Progetto multidisciplinare) . All. C - Consenso informato

FINALITA’ E CONTENUTI Ø adeguare la normativa regionale a quella nazionale (art 10, comma

FINALITA’ E CONTENUTI Ø adeguare la normativa regionale a quella nazionale (art 10, comma 5, L. 122/2010; art. 19, comma 11, L. 111/2011; Accordo Stato-Regioni del 24. 07. 2012) Ø normare - la sola disabilità - nuove modalità di individuazione dell’alunno/studente disabile - diverso percorso di certificazione sanitaria Ø recepire in normativa le indicazioni del protocollo d’intesa Regione Piemonte-INPS (26 giugno 2012) ridefinenti il percorso per l’ottenimento del diritto allo studio di cui agli artt. 12 e 13 della L. 104/92 (= il docente di sostegno)

Ø sostituire le UMVD-minori con l’istituzione - del Gruppo Disabilità Minori (GDM) - dell’Unità

Ø sostituire le UMVD-minori con l’istituzione - del Gruppo Disabilità Minori (GDM) - dell’Unità Multidisciplinare Integrata (UMI) Ø modificare modulistica e competenze per sua redazione Ø in vigore dal 1° settembre 2013 e riguarda solo - nuove certificazioni - revisioni/aggiornamenti del Profilo descrittivo di funzionamento Ø famiglia - inizia le procedure per il diritto al docente di sostegno - sottoscrive il consenso informato - partecipa alla definizione del Profilo descrittivo di funzionamento e del percorso educativo/formativo

Ø NUOVA TEMPISTICA - entro 5 marzo famiglia presenta alla scuola . verbale provvisorio

Ø NUOVA TEMPISTICA - entro 5 marzo famiglia presenta alla scuola . verbale provvisorio rilasciato dalla Commissione Integrata ex art. 4 L. 104/92 . profilo descrittivo di funzionamento Parte 1 (D. F. - aspetti sanitari) (se il minore è conosciuto dai servizi NPI dell’ASL d’appartenenza) - entro il 15 giugno famiglia presenta alla scuola il profilo descrittivo di funzionamento Parte 2 (comprensivo del Progetto multidisciplinare e Punto di vista della’alunno) - possibili deroghe per condizioni eccezionali - profilo di funzionamento rivisto al passaggio di ciclo scolastico o per esigenze medico-legali

ISTITUZIONE NUOVI COLLEGI SANITARI Ø GRUPPO DISABILITA’ MINORI (GDM) . in ogni ASL .

ISTITUZIONE NUOVI COLLEGI SANITARI Ø GRUPPO DISABILITA’ MINORI (GDM) . in ogni ASL . avvia la presa in carico (clinica ed istituzionale) degli alunni disabili . composto da - NPI (coordina e avvia procedura medico-legale) - psicologo - operatori della riabilitazione . lavora secondo il principio dell’integrazione multi-professionale . formula la Diagnosi Funzionale e concorre alla definizione del Profilo descrittivo di funzionamento

. predispone e presenta alla Commissione Integrata ex art 4 L. 1049/92 la Parte

. predispone e presenta alla Commissione Integrata ex art 4 L. 1049/92 la Parte 1 (Diagnosi funzionale -aspetti sanitari) del Profilo descrittivo di funzionamento (“che deve contenere una descrizione quali-quantitativa della patologia che consenta di evidenziare in modo chiaro il livello di compromissione delle funzionalità”) sottoscritta da tutti gli operatori sanitari coinvolti nell’accertamento diagnostico

Ø UNITA’ MULTIDISCIPLINARE INTEGRATA (UMI) - completa il Profilo descrittivo di funzionamento (Parte 2)

Ø UNITA’ MULTIDISCIPLINARE INTEGRATA (UMI) - completa il Profilo descrittivo di funzionamento (Parte 2) avvalendosi dei contributi di quanti sono coinvolti nella cura / educazione / sostegno, inclusi famigliari e soggetto - composta da. GDM (NPI, psicologo, operatori riabilitazione) . rappresentanti designati dal C. d C / Agenzia formativa regionale . operatore dei servizi sociali . Famiglia - individua al suo interno il referente del caso

- concorda il Progetto Multidisciplinare (che contiene azioni mirate all’inclusione dell’alunno/studente nei differenti contesti

- concorda il Progetto Multidisciplinare (che contiene azioni mirate all’inclusione dell’alunno/studente nei differenti contesti -sanitario, sociale, scolastico, formativo-) . su base P. M. assegnate ore di sostegno (USR) . se necessita, P. M. integrato o modificato da docenti, famiglia, referente del caso . P. M. e Profilo Descrittivo di Funzionamento costituiscono guida e riferimento per compilazione del PEI/PFI (a cura di UMI + referente del caso) - USR proporrà indicazioni per PEI secondo ICF - Assessorato Regionale F. P. proporrà indicazioni per PFI secondo ICF

ALLEGATI a DGR n. 15 / 2013 ALL. A - PROTOCOLLO D’ INTESA TRA

ALLEGATI a DGR n. 15 / 2013 ALL. A - PROTOCOLLO D’ INTESA TRA LA REGIONE PIEMONTE E L’INPS PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’ALUNNO COME SOGGETTO IN SITUAZIONE DI HANDICAP AL FINE DELLA PROGRAMMAZIONE DELLE ORE DI SOSTEGNO ( ) ALL. B - PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO ( ) - PROGETTO MULTIDISCIPLINARE ( ) - PUNTO DI VISTA DELLA PERSONA ( ) ALL. C - CONSENSO INFORMATO

 ALL. A - INTESA Regione Piemonte/INPS Nuova PROCEDURA ASL – INPS NELLA RICHIESTA

ALL. A - INTESA Regione Piemonte/INPS Nuova PROCEDURA ASL – INPS NELLA RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO SANITARIO DELLO STATO DI DISABILITA’ per il diritto allo studio di cui agli artt. 12 e 13 della L. 104/92 (con docente per le attività di sostegno) • Genitori NPI territoriale per accertamento sussistenza delle ‘condizioni patologiche’ • NPI - invia all’INPS il certificato medico telematico (procedura INVCIV 2010) - riferisce a M. L. territoriale - rilascia a genitori copia di certificato medico

 • Genitori inoltrano all’INPS domanda corredata da certificato medico NPI (direttamente per via

• Genitori inoltrano all’INPS domanda corredata da certificato medico NPI (direttamente per via informatica o tramite Patronato) • Medicina Legale ASL concorda con M. L. INPS e NPI ASL procedure, data, sede delle sedute per esame del caso • Amministrativo ASL carica in INVCIV 2010 la seduta e trasmette all’INPS (amministrativi) elenco minori con giorno / ora seduta per ciascun soggetto convocato • Amministrativo INPS sposta la visita nella seduta concordata da ASL e INPS per i minori calendarizzati in automatico in altra seduta; assegna la visita ai minori inclusi nell’elenco ai quali non era stata assegnata la visita

 • La Commissione sanitaria integrata INPS / NPI - effettua visita al minore,

• La Commissione sanitaria integrata INPS / NPI - effettua visita al minore, pronunciandosi ai fini della L. 104/92 (ed eventuale Invalidità Civile) - redige in procedura PABI il verbale ex L. 104/92 (ed eventuale Inv. Civ. ) - rilascia ai genitori Verbale provvisorio e Profilo descrittivo di funzionamento (Parte 1 - aspetti sanitari) • Successivamente l’INPS validerà il verbale secondo consuete modalità

 • Per l’alunno riconosciuto dalla Commissione integrata INPS-ASL ex art. 4 L. 104/92

• Per l’alunno riconosciuto dalla Commissione integrata INPS-ASL ex art. 4 L. 104/92 come ‘in condizione di handicap’ l’Unità Multidisciplinare Integrata (UMI) costituita presso NPI territoriale - completa il Profilo descrittivo di funzionamento dell’alunno - Parte 2 - concorda il Progetto multidisciplinare - individua un referente del caso • Sulla base del Profilo descrittivo di funzionamento e del Progetto multidisciplinare - l’USR tramite UST assegna ore di sostegno - la scuola (Docenti) sviluppano e stendono il PEI

 All. B parte 1 DGR 15/2013 REGIONE PIEMONTE ASL… PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO

All. B parte 1 DGR 15/2013 REGIONE PIEMONTE ASL… PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO (DIAGNOSI FUNZIONALE – ASPETTI SANITARI) Cognome……………… Nome……………. Nato a …………………. (……) il…………. Residente a …………………. Scuola frequentata……………. . BREVE ANAMNESI E DIAGNOSI CLINICA …………. . CODIFICA ICD-10……….

FUNZIONI CORPOREE (ICF) (a cura di operatore sanitario) Descrivere solo le menomazioni e/o gli

FUNZIONI CORPOREE (ICF) (a cura di operatore sanitario) Descrivere solo le menomazioni e/o gli eventuali punti di forza nelle funzioni corporee, quando significativi, attraverso una forma narrativa facendo esplicito riferimento al codice ICF completo del qualificatore. Utilizzare come traccia la checklist PMT STRUTTURE CORPOREE (a cura di operatore sanitario) Descrivere solo le caratteristiche delle menomazioni significative, di cui si ha documentata evidenza, attraverso una forma narrativa e facendo esplicito riferimento al codice ICF completo dei suoi qualificatori. Utilizzare come traccia la checklist PMT Firma del medico specialista (Ente… Qualifica… Firma…) Firma dello psicologo (Ente… Qualifica… Firma…) Firma di altri operatori concorrenti alla stesura del Profilo (Ente… Qualifica… Firma…)

All. B parte 2 DGR 15/2013 REGIONE PIEMONTE ASL/UMI… PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO DELLA

All. B parte 2 DGR 15/2013 REGIONE PIEMONTE ASL/UMI… PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO DELLA PERSONA E PROGETTOMULTIDISCIPLINARE Aggiornato al… DA ALLEGATO B) PARTE 1 – PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO (DIAGNOSI FUNZIONALE- ASPETTI SANITARI) Cognome… Nato a … il… Residente a … Scuola frequentata… BREVE ANAMNESI E DIAGNOSI CLINICA … CODIFICA ICD 10…

FUNZIONI CORPOREE (ICF) (a cura di operatore sanitario) Descrivere solo le menomazioni e/o gli

FUNZIONI CORPOREE (ICF) (a cura di operatore sanitario) Descrivere solo le menomazioni e/o gli eventuali punti di forza nelle funzioni corporee, quando significativi, attraverso una forma narrativa facendo esplicito riferimento al codice ICF completo del qualificatore. Utilizzare come traccia la checklist PMT STRUTTURE CORPOREE (a cura di operatore sanitario) Descrivere solo le caratteristiche delle menomazioni significative, di cui si ha documentata evidenza, attraverso una forma narrativa e facendo esplicito riferimento al codice ICF completo dei suoi qualificatori. Utilizzare come traccia la checklist PMT

Parte 2: profilo descrittivo di funzionamento (a cura dell’Unità Multidisciplinare Integrata) ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE

Parte 2: profilo descrittivo di funzionamento (a cura dell’Unità Multidisciplinare Integrata) ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE Descrivere solo l’entità delle limitazioni e gli eventuali punti di forza delle attività e della partecipazione che appaiono significative per la persona La descrizione deve essere fatta in forma narrativa facendo esplicito riferimento al codice ICF completo dei suoi qualificatori in termini di Performance (ciò che la persona fa nel suo ambiente facilitatori e barriere compresi-), Performance 1 (ciò che la persona fa con facilitatori e barriere strumentali, senza l’influenza delle persone) e Capacità (ciò che la persona sarebbe in grado di fare da sola, senza facilitatori né barriere di alcun tipo). In caso di differenze tra Performance, Performance 1 e Capacità descrivere i Fattori Ambientali che ne sono responsabili e la loro modalità di interazione con le persone Utilizzare come traccia la checklist. PMT ed il Breve elenco dei fatto ambientali

d 1 APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE d 2 COMPITI E RICHIESTE GENERALI d

d 1 APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE d 2 COMPITI E RICHIESTE GENERALI d 3 COMUNICAZIONE d 4 MOBILITA’ d 5 CURA DELLA PROPRIA PERSONA d 6 VITA DOMESTICA d 7 INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI d 8 AREE DI VITA PRINCIPALI d 9 VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITA’

FATTORI CONTESTUALI PERSONALI Fare una descrizione sintetica del soggetto e di ogni altra informazione

FATTORI CONTESTUALI PERSONALI Fare una descrizione sintetica del soggetto e di ogni altra informazione rilevante non descritta in precedenza, includendo tutti i Fattori Personali che possono avere un impatto sul funzionamento (es. stili di vita, abitudini, contesto sociale, educazione, eventi della vita, ecc) non descrivibili nelle dimensioni precedentemente prese in esame

 (A cura dell’interessato e/o della famiglia) PUNTO DI VISTA DELLA PERSONA Mi presento

(A cura dell’interessato e/o della famiglia) PUNTO DI VISTA DELLA PERSONA Mi presento 1. I miei punti di forza (cosa so fare, cosa mi piace fare, gli aspetti positivi del mio carattere, cosa devi conoscere di me, modi con i quali posso comunicare con te, …) 2. Cose che trovo difficili (cosa proprio non riesco a fare, cosa posso fare se ricevo aiuto, …) 3. Ciò che è più importante fare per aiutarmi e come PUNTO DI VISTA DI CHI RAPPRESENTA LA PERSONA 1. I suoi punti di forza (cosa sa fare, cosa gli piace fare, gli aspetti positivi del suo carattere, …) 2. Cose che trova difficili (cosa proprio non riesce a fare, cosa può fare se riceve aiuto, gli aspetti problematici del suo carattere, …) 3. Ciò che è più importante fare per aiutarlo e come

ELEMENTI PER LA DEFINIZIONE DEL PROGETTO MULTIDISCIPLINARE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICO-FORMATIVA A) LE COSE PIÙ

ELEMENTI PER LA DEFINIZIONE DEL PROGETTO MULTIDISCIPLINARE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICO-FORMATIVA A) LE COSE PIÙ IMPORTANTI DA FARE B) AZIONI SOCIALI ATTIVABILI DIRETTAMENTE PER LA PERSONA (riportare ad es. le azioni attivate) C) AZIONI SANITARIE ATTIVABILI DIRETTAMENTE PER LA PERSONA (riportare ad es. i trattamenti o le azioni attivate) D) AZIONI SCOLASTICHE ATTIVABILI DIRETTAMENTE PER LA PERSONA (riportare ad es. le azioni attivate)

L’alunno necessita di § Assistenza sanitaria a scuola Si / No Specificare… § Utilizzo

L’alunno necessita di § Assistenza sanitaria a scuola Si / No Specificare… § Utilizzo di prodotti, adattamenti ambientali e tecnologie Si / No Specificare… § Assistenza di base (CCNL Comparto Scuola) Si / No Specificare… § Assistenza specialistica (nota 30/11/2001 prot. 3390) Si / No Specificare… Referenti responsabili per i vari interventi: …

IDONEITA’ ALLA FREQUENZA DELLE STRUTTURE FORMATIVE IN CUI SIANO PREVISTE ATTIVITA’ DI LABORATORI (Istituti

IDONEITA’ ALLA FREQUENZA DELLE STRUTTURE FORMATIVE IN CUI SIANO PREVISTE ATTIVITA’ DI LABORATORI (Istituti Tecnici, Professionali, Artistici e FP) richiesta in relazione all’incolumità dell’alunno/a (CM 400 del 31. 12. 91) IDONEO / NON IDONEO Firma del Referente del caso (Ente… Qualifica… Firma…) I componenti dell’équipe: …… (Ente… Qualifica… Firma…) …… (Ente… Qualifica… Firma…) Il / I genitore / i… Il Responsabile… Data… Questo documento è sottoposto al segreto professionale (art. 622 C. P. )

PUNTI D’ATTENZIONE PER IL D. S. SULL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI - Informazione puntuale,

PUNTI D’ATTENZIONE PER IL D. S. SULL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI - Informazione puntuale, accurata e comprensibile in POF sulle modalità d’accoglienza e sui reciproci impegni (scuola / famiglia) per l’inclusione di ciascun alunno - Ricerca di collaborazioni con famiglia e istituzioni - Rispetto tempistica prevista dall’all. A) DGR 15/2013 - Verifica presentazione e completezza documentazione/ su modulistica (in particolare. Verbale commissione integrata . All. B, almeno parte 1^ sanitaria ) - Costituzione Gruppi di Lavoro d’Istituto - Redazione PAI - Elaborazione/verifica/aggiornamento… singoli PEI - Vigilanza